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Terzo Ballon d’Or per Bonmatí: la regina del Barça celebra con umiltà

Aitana Bonmatí continua a scrivere la storia. La fuoriclasse del Barcellona ha conquistato il suo terzo Ballon d’Or consecutivo, impresa mai riuscita prima a una calciatrice. Dopo i trionfi del 2023 e del 2024, la centrocampista catalana ha ribadito la sua superiorità anche nel 2025, confermando l’egemonia blaugrana iniziata con Alexia Putellas nel 2021.

La stagione di Aitana è stata ricca di trionfi ma anche di sfide. Con il Barça ha firmato un altro “treble” nazionale, vincendo campionato, Coppa e Supercoppa, confermandosi leader assoluta di una squadra capace di dominare in patria. In Europa è arrivata fino alla finale di Champions League, persa per 1-0 contro l’Arsenal, ma le sue prestazioni sono state così decisive da valere comunque il titolo di miglior giocatrice del torneo. Con la nazionale spagnola ha vissuto momenti altrettanto intensi: ha segnato il gol decisivo nei supplementari della semifinale di Euro 2025, portando la Spagna per la prima volta in finale, persa poi contro l’Inghilterra. Malgrado l’amarezza, è stata premiata come MVP della competizione, a conferma della sua centralità anche in maglia Roja.

Sul palco del Théâtre du Châtelet, Bonmatí si è presentata emozionata e quasi incredula. «È la terza volta che sono qui, non so nemmeno cosa dire», ha ammesso. Poi ha voluto sottolineare l’altissimo livello delle rivali: «Il premio avrebbe potuto andare a molte di voi. Se potessi lo condividerei, perché tutte avete giocato a un livello straordinario». Ha ringraziato il Barcellona, club che la accompagna da quattordici anni, la famiglia e le compagne, ribadendo che nessun traguardo si raggiunge da soli. Il momento più toccante è arrivato quando il premio le è stato consegnato da Andrés Iniesta, uno dei suoi idoli insieme a Xavi. «Riceverlo dalle sue mani lo rende ancora più speciale», ha confessato.

Il podio di questa edizione ha visto la compagna di nazionale ed ex blaugrana Mariona Caldentey al secondo posto e l’attaccante dell’Arsenal Alessia Russo al terzo. Alexia Putellas si è piazzata quarta, seguita da una folta rappresentanza di giocatrici del Barça, segno dell’enorme peso del club catalano anche nei voti individuali. Patri Guijarro ha chiuso sesta, Ewa Pajor ottava, mentre Pina e Graham Hansen si sono inserite rispettivamente all’undicesimo e tredicesimo posto.

Il Ballon d’Or 2025, quindi, non è solo l’ennesimo riconoscimento personale a Bonmatí, ma anche la conferma di un ciclo storico del Barcellona, che da cinque anni domina il calcio femminile mondiale. Aitana, però, non si sente sazia. «Nonostante tutto ci sono ancora cose da conquistare», ha dichiarato. Il messaggio è chiaro: le finali perse bruciano, ma diventano benzina per il futuro.

Debora Novellino: “Addio al calcio scelta non facile, ora guardo avanti con coraggio e sul mio futuro…”

“Non è stata una scelta facile, anzi, la botta finale è arrivata quando ho postato messaggio e foto sui social”. A raccontarcelo è stata Debora Novellino che da qualche settimana, dopo una lunghissima militanza in Serie A, ha annunciato il suo addio al calcio giocato. La classe ’97 poi spiega tutto cosi: “Ho preso la mia decisione con il tempo, pian piano e con consapevolezza. In quel momento ho realizzato davvero che non si tornava indietro. Ma sapevo che prima o poi sarebbe dovuto accadere”.
L’ormai ex calciatrice nonostante i tanti anni di attività davanti spiega la sua decisione cosi: “Ho 28 anni, e sento che è arrivato il momento di costruire la mia stabilità, di investire nel mio futuro. Voglio guardare avanti, con coraggio, anche se questo significa lasciare qualcosa alle spalle. A volte le decisioni più difficili sono quelle che ci portano davvero dove dobbiamo essere”.
Debora, sorella di Donatella che in passato ha giocato in Serie C con il Portogruaro, poi ci confida: “Nella mia vita non avrei mai immaginato di intraprendere una carriera calcistica così lunga. Tante volte mi sono trovata a dover lottare contro l’ignoranza e la presunzione della gente. All’inizio sembrava che tutto scivolasse via senza lasciare traccia, ma con il tempo ho imparato a non farmi abbattere. Il calcio mi ha dato enormi soddisfazioni, e quei momenti speciali li porterò sempre con me, perché sono parte di me”.


Una vita legata al calcio che ovviamente, l’ex Napoli, Samp, Pomigliano e Pink Sport, ha rincorso con tanti sacrifici: “Ora, a casa, ho la mia maglia appesa. È un piccolo simbolo, ma per me rappresenta tantissimi sacrifici: i miei, ma soprattutto quelli della mia famiglia. Ogni giorno, guardandola, mi ricordo di tutto quello che ho vissuto, delle sfide, delle vittorie e delle lezioni che mi hanno reso la persona che sono oggi”.
Sui ricordi di campo, invece, Debora ricorda: “Ho avuto la fortuna di confrontarmi con ragazze davvero forti, e ogni allenamento era un’opportunità per dare il massimo, per migliorarmi e per poter competere al loro livello. Nel calcio, in ogni squadra in cui sono stata, ho cercato di lasciare il segno, non solo con le mie prestazioni, ma anche con la mia solarità e la mia disponibilità. Non posso piacere a tutti, ma chi mi ha conosciuta veramente sa bene dove trovarmi. La sincerità e il cuore che metto in tutto quello che faccio sono la mia vera forza”.

L’ex giocatrice, nata a Taranto, ha debuttato in Serie A nel 2014. Da allora 11 anni in massima serie in un calcio femminile cambiato moltissimo come, infatti, ci spiega la stessa Debora: “Il calcio femminile è cresciuto tantissimo, ma c’è ancora tanto da fare. La discriminazione è ancora troppo presente, e bisogna mettere in chiaro che noi giochiamo a calcio. Siamo donne, ma prima di tutto siamo calciatrici. Purtroppo, ci sono ancora troppe persone che ci vedono come oggetti, credendo di poterci comandare, ignorando che siamo esseri umani, con sogni, talenti e meriti. È fondamentale che ci portino il rispetto che ci spetta, come persone e come atlete”.
La chiusura è invece sul suo futuro che l’ex atleta pugliese ci racconta cosi: “Al momento mi sto prendendo del tempo per capire cosa mi piacerebbe davvero fare nel futuro. Dopo 20 anni passati sul campo, non è facile lasciare il pallone e intraprendere nuove strade. Ho bisogno di tempo per capire cosa mi rende felice veramente, ma sono pronta ad accogliere qualsiasi opportunità che mi venga proposta. Questo è il momento di esplorare, di scoprire, di crescere ancora, come persona e come professionista”.

Simone Bragantini, Hellas Verona Women: “Nel primo tempo abbiamo tenuto testa al Genoa. Il Brescia? Faremo vedere chi siamo”.

credit photo: Stefano Petitti - photo agency calcio femminile italiano

La partita di Coppa Italia tra L’Hellas Verona e il Genoa, giocata in casa all’Olivieri, è terminata per 4-0 per la squadra di Sebastian De La Fuente.

A dispetto di un risultato tanto totalizzante, però, le ragazze di Bragantini si sono mostrate combattive e desiderose di dire la loro in campo: un atteggiamento che il CT intervistato nel post-partita, non ha potuto che lodare. Guardando il rovescio della medaglia, invece, è mancato un po’ di cinismo che avrebbe impedito qualche occasione alle avversarie. La possibilità di misurarsi contro una squadra che milita nella massima serie del Campionato è stata preziosa per mettere in pratica gli aggiustamenti necessari per proseguire con profitto il cammino in campionato.

Nel primo tempo abbiamo tenuto loro (al Genoa ndr) testa facendo anche turnover perché c’erano quattro ragazze che debuttavano in una gara ufficiale da titolari. Questo dato sottolinea anche la bontà della nostra rosa: secondo me, nonostante loro abbiano avuto il pallino del gioco, abbiamo tenuto bene botta. Dovevamo essere un po’ più ciniche in due o tre ripartenze; ciò che dispiace è che sui gol presi, almeno in paio di occasioni, potevamo fare meglio. Quest’opportunità (di giocare in Coppa Italia contro una squadra di serie A ndr) ci servirà per migliorare e prepararci al resto del campionato“.

Le prestazioni dell’Hellas sono la conseguenza di un lavoro settimanale che spinge le ragazze a mettere il massimo impegno in vista della partita del fine settimana. Con il medesimo spirito le ragazze di Bragantini si prepareranno alla grande contro un Brescia a punteggio pieno e che non ha alcuna intenzione di lasciarsi sopraffare.

Il lavoro con le ragazze sta andando bene. Loro durante la settimana si applicano: devono essere costantemente sul pezzo per imparare; aprove come quella in Coppa Italia o della settimana scorsa a San Marino, altrimenti, non riescono. Noi, come staff, teniamo tantissimo ad allenarle a mantenere la giusta pressione che poi si richiede in partita.
Per quanto riguarda Brescia, staccheremo la spina per 24 ore e poi ci lavoreremo. Sarà un’altra opportunità di poter far vedere chi siamo anche davanti al nostro pubblico“.

Addio Coppa Italia, amaranto ko col Lumezzane – Lorieri: “Orgogliosa della reazione nel secondo tempo”

Photo Credit: Alberto Cavallaro - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Il Lumezzane dice no all’Arezzo: nell’ incontro di Coppa Italia tra le due andato in scena questa domenica a passare il turno è stata la prima formazione citata; si interrompe, quindi, ai sedicesimi della competizione, l’avventura amaranto.

Nel pre gara (vista la “freschezza” del periodo che vede le squadre cominciare a tastare il terreno di gioco) nessun giudizio affrettato che sarebbe stato azzardato; da una parte un gruppo con un progetto altrettanto importante ed ambizioso, dall’altra l’intenzione di affermarsi nel miglior modo possibile in una annata di pure premesse positive.

Queste le parole di mister Benedetti dopo l’1-0 subito: “Come partita è stata abbastanza equilibrata. Il primo tempo c’è stato un qualcosa in più da parte loro, noi abbiamo fatto troppi errori in uscita perdendo troppe palle, e questo ha fatto sì che che ci schiacciassero; buona la reazione nel secondo, siamo spesso stati dentro l’area di rigore, ma siamo mancate un po’ nella finalizzazione. Meritavamo qualcosa in più ma non siamo riuscite a fare goal.

La squadra, però, è stata bene in campo, aggressiva.

Oggi abbiamo dato spazio ad alcune giovani che, per come hanno lavorato fino ad adesso, meritavano di partire titolari, anche perché di ottima qualità. Tutte hanno fatto una buona partita, dimostrando che ci sono tutti i presupposti per poter migliorare”.

Un po’ d’amaro in bocca, si, ma il percorso continua: “Dobbiamo accettare questo risultato – ha fatto sapere il tecnico a tal proposito -. Pensiamo già al Cesena di domenica prossima; ci aspetta subito una partita difficile”.

Diretta nella dichiarazione post partita anche Sofia Lorieri che ha spiegato:Abbiamo giocato con una squadra ben costruita, che gioca bene e non molla mai. Noi abbiamo fatto altrettanto ma purtroppo abbiamo regalato qualcosa nel primo tempo; c’è stata una reazione nel secondo e infatti ci siamo fatte vedere avanti. Sono orgogliosa di questo.

Dobbiamo solo migliorare nel partire così fin dall’inizio. E’ un paio d’anni che lottiamo per avere un gruppo unito e compatto perché nelle difficoltà (che possono essere risultati negativi o qualsiasi altra cosa) è quello che fa la differenza, ed oggi l’abbiamo visto”.

Damiano Zenoni, coach Brescia Femminile: “Abbiamo perso contro una squadra di qualità”

Photo Credit: Simone Potenza - Pagina Facebook Acf Brescia Calcio Femminile

Le parole dell’allenatore del Brescia Damiano Zenoni, rilasciate sui canali ufficiali del club bresciano, dopo la sconfitta subita contro il Cesena che ha sancito l’eliminazione delle biancazzurre dal primo turno di Coppa Italia.

Abbiamo perso contro una squadra di qualità fisiche, tecniche, di forza. Noi siamo andate in difficoltà e ci può stare, ma abbiamo messo anche in campo le nostre armi facendo una partita sufficiente. Abbiamo anche avuto la fortuna di passare in vantaggio, ma poi siamo un po’ calate, mentre loro hanno messo energie nuove. Non commento il possibile fallo di mano, fa parte del gioco, spiace non essere riusciti a riaprirla, però devo dire brave alle ragazze per ciò che han messo in campo, per lo spirito giusto: ci abbiamo provato fino alla fine, contro una squadra obiettivamente di qualità.

Nicoletta Mazza, coach Lumezzane: “Vittoria bella, ma bisogna migliorare sottoporta”

Photo Credit: Francesco Passaretta - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Nicoletta Mazza, il Lumezzane ha saputo soffrire, colpire nel primo tempo, gestendo la ripresa.
Esatto, è un Lumezzane che sa soffrire, che è sempre una qualità necessaria, soprattutto in un campionato che mi sa che sarà veramente tanto equilibrato, con tante squadre che lottano e che hanno tanta esperienza, quindi benissimo essere capace di soffrire, sicuramente bisogna riuscire a incrementare la differenza a reti, perché quando meriti devi cercare di chiudere la partita“.

È la gara che può sbloccare definitivamente la squadra?
Siamo molto felici dei tre punti, anche se non la definirei svolta, la definirei percorso, quindi è un punto positivo sul nostro percorso, come lui era stato la scorsa domenica, siamo felici di regalare anche alla società questa soddisfazione, la dedichiamo al Presidente e alla proprietà e speriamo di poterli continuare ad onorare così“.

In campo che risposte ha avuto da chi finora aveva avuto meno spazio, come Ketiš e Stankova?
Ketiš non è una sorpresa, è una giocatrice di grande valore, l’abbiamo presa sapendo quali fossero le sue caratteristiche, ma ogni giorno ci stupisce in positivo. Stankova è una ragazza giovane che sta crescendo, di grande prospettiva e che crediamo di mettere in campo nel corso della stagione sempre di più“.

Serie A Women’s Cup: le statistiche delle semifinali

Credit Photo: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

La Final Four di Serie A Women’s Cup si giocherà con Nike Control, il pallone ufficiale della stagione 2025-26. Nike Control è progettato con la tecnologia Omnisculpt, attraverso la quale le scanalature incise nell’involucro consentono all’aria di circolare intorno alla palla, garantendo un volo più preciso. Il pallone, con certificazione FIFA quality pro, è composto da quattro pannelli, con saldatura a fusione e cucitura sfalsata. La grafica è ad alte prestazioni, con il colore a contrasto che consente alla palla di mantenere un alto livello di
prestazioni visive. Il posizionamento studiato dell’inchiostro ACC/3D aggiunge infine aderenza, migliorando le proprietà aerodinamiche.

LAZIO-ROMA
• La Roma disputerà la semifinale di una competizione per la nona volta nella sua storia, dopo esserci riuscita sei volte in Coppa Italia e due in Supercoppa Italiana. Nelle due occasioni in cui il passaggio del turno si è giocato in gara secca è sempre stata eliminata (nel gennaio 2021 e nel gennaio 2022, in Supercoppa). In generale, invece, potrebbe giocare una finale per la nona volta.
• La Lazio ha vinto le ultime otto partite disputate tra tutte le competizioni e non arriva a nove successi consecutivi dal periodo tra tra febbraio e maggio 2024, nel campionato cadetto (10 in quel caso).
• Solo la Juventus (uno) ha subito meno gol di Roma e Lazio nella Serie A Women’s Cup in
corso (due ciascuna); dalla parte opposta, le giallorosse sono prime per reti realizzate finora (otto), davanti a bianconere e biancocelesti, entrambe a sei.
• Tra le giocatrici attualmente alla Roma, l’unica che ha segnato un gol contro la Lazio
tra tutte le competizioni in giallorosso è Lucia Di Guglielmo, nel 2-1 del 17 novembre
scorso in Serie A. La formazione biancoceleste potrebbe diventare, dopo Como, Napoli
Women e Milan (due ciascuna), il quarto club italiano contro cui realizza almeno due
reti con la squadra capitolina.
• Il primo dei quattro gol realizzati dalla Lazio contro la Roma in tutte le competizioni porta
la firma di Noemi Visentin, il 12 dicembre 2021 in Serie A (escluse autoreti). La classe 2000 è, tra le giocatrici della Lazio, quella che nella stagione in corso ha segnato più reti (due) e tirato più volte in porta (quattro). Inoltre, solo Clarisse Le Bihan (otto) ha creato più occasioni tra le compagne di squadra – quattro come Goldoni, Oliviero e Piemonte.

JUVE-INTER
• La Juventus disputerà la semifinale di una competizione per la nona volta nella sua storia, dopo esserci riuscita sei volte in Coppa Italia e due in Supercoppa Italiana. Le bianconere hanno passato il turno in sei delle precedenti occasioni, incluse le due in cui le semifinali si sono giocate in gara secca (gennaio 2021 e gennaio 2022 in Supercoppa).
• L’Inter è approdata per la terza volta nella sua storia alla fase semifinale di una competizione, dopo la Coppa Italia 2020/21 (contro il Milan) e la Coppa Italia 2022/23, proprio contro la Juventus. In entrambi i casi le nerazzurre vennero eliminate, pur essendo rimaste imbattute nelle due gare d’andata (successo con le rossonere, pareggio con le bianconere).
• La Juventus ha vinto tre delle ultime quattro partite tra tutte le competizioni (1P), tanti successi quanti nelle precedenti otto (1N, 4P). Le bianconere, inoltre, hanno ottenuto due successi senza subire gol nelle due più recenti giocate lontano da casa e non arrivano a tre vittorie di fila in esterna con annesso clean sheet dal periodo tra febbraio e ottobre 2020 (cinque).
• Cristiana Girelli potrebbe diventare la prima giocatrice a segnare 10 gol contro
l’Inter tra tutte le competizioni con una singola maglia: nove al momento, tutte
con la Juventus e tutte in Serie A. In generale, solo altre due giocatrici sono già
andate in doppia cifra di reti contro il Biscione: Valentina Giacinti e Vero Boquete
(10 ciascuna, con Milan e Roma la prima, con Milan e Fiorentina la seconda).
• Tra le giocatrici attualmente all’Inter, Elisa Polli è l’unica che conta più di due gol contro
la Juventus in maglia nerazzurra tra tutte le competizioni: tre, tutti in Serie A, l’ultimo il 30
marzo scorso, al 95’, valso il definitivo 3-2 per le milanesi. In generale, nella storia del club, solo Tabitha Chawinga ne ha realizzati di più contro le bianconere: cinque.

Mister Rossettini, Roma: “Le ragazze sono cariche. Lazio? Sta crescendo, sarà difficile”

Photo Credit: Andrea Iommarini - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Roma-Lazio non è mai un match qualsiasi, sia in campionato sia fuori. A pochi giorni di distanza da quello maschile, anche le ragazze di Mister Rossettini si preparano ad affrontare la sponda biancoceleste della Capitale nella prima delle due semifinali di Serie A Women’s Cup, in programma a Castellammare di Stabia.
Il tecnico giallorosso, alla vigilia dell’attesissima sfida decretata dall’urna e dal conseguente sorteggio, ha rilasciato alcune dichiarazioni in un video caricato sul canale ufficiale della Società, dove racconta della preparazione della squadra, del clima che si respira all’interno dello spogliatoio e del modo in cui verrà approcciata la gara.

Dopo la vittoria in Women’s Champions League a la conseguente qualificazione alla fase a gironi dell’Europa che conta, le giallorosse sono pronte a dare battaglia anche nel secondo obiettivo stagionale dopo aver centrato il primo con grinta e cuore: «Le ragazze sono cariche, hanno giustamente gioito dopo la qualificazione, ma dal giorno dopo ci siamo messi a pensare con la testa a questa partita», ha affermato Rossettini. I festeggiamenti per il passaggio del turno sono durati lo stretto necessario per affrontare anche la Lazio con la testa libera dal terrore di essere in un limbo, ma pronta ad accogliere l’impegno successivo con la stessa carica.

A tal proposito, l’allenatore ha aggiunto che la partita contro la Lazio, pur essendo un Derby, è stata preparata «nel migliore dei modi, come tutte le altre partite. Chiaramente questa ha un valore particolare. Giochiamo su un campo neutro ed è una partita da “dentro” o “fuori”: sono tutti aspetti che contano perché sia ulteriormente importante questo momento», anche in quest’occasione il verdetto sarà una sentenza che vedrà la finale oppure l’uscita dalla competizione a un passo dall’ultimo match.

«Abbiamo recuperato, le ragazze sono cariche e stanno cercando di far capire, soprattutto quelle che erano già presenti l’anno scorso e che sono, a maggior ragione, di Roma, alle nuove l’importanza di questa partita, e noi come loro per spingerle a dare tutto», ha aggiunto in un secondo momento. Un derby non è una partita qualunque, soprattutto se indossi i colori della tua Città e li difendi in campo in prima persona.

In conclusione, Mister Rossettini ha dichiarato che dal match contro le ragazze di Grassadonia si aspetta «una gara degna di un “Derby”, anche la preparazione alla partita andrà sicuramente in secondo piano rispetto all’aspetto motivazionale ed emotivo; è una partita da voler vincere. I derby si vincono soprattutto dal punto di vista caratteriale, mi aspetto una partita aperta e difficile, come tutte quelle che abbiamo incontrato finora. La Lazio è un’ottima squadra che sta crescendo, quindi mi aspetto una partita difficile, e per vincerla necessiterà della nostra migliore condizione fisica e anche mentale.»

Parma Calcio women, seconda squadra: storico esordio vincente in Coppa

Una data destinata a restare impressa nella storia del Parma Calcio Women. Ieri, domenica 21 settembre, la Seconda Squadra Femminile ha disputato e vinto la sua prima partita ufficiale, suggellando così l’inizio di un progetto unico nel panorama della Serie A Women: il Parma è infatti l’unico Club ad avere una Seconda Squadra iscritta ai campionati federali.

Nella prima giornata della fase a gironi di Coppa Emilia, le ragazze guidate dall’allenatore Raffaele Paolicelli si sono imposte con il punteggio di 1-4 sul campo del San Nicolò. Un successo che va ben oltre il risultato e che rappresenta un segnale importante del percorso intrapreso.

Nonostante l’iniziale vantaggio delle padrone di casa, le gialloblu hanno reagito con maturità, determinazione e qualità di gioco, ribaltando la gara già prima dell’intervallo (1-2). Nella ripresa, il Parma ha consolidato il proprio dominio, trovando altre due reti e chiudendo con personalità la sfida.

Un esordio che conferma la bontà del lavoro svolto in poche settimane: dal 25 agosto la Seconda Squadra si allena sotto la guida di Raffaele Paolicelli, costruendo giorno dopo giorno un gruppo giovane – età media fra i 16 e i 20 anni – ma già solido, unito e capace di affrontare con serenità e carattere le difficoltà della gara.

La creazione di questa squadra rappresenta un tassello fondamentale della visione tecnica del Parma Calcio Women: offrire alle giovani calciatrici un percorso graduale e strutturato che le accompagni dalla formazione giovanile fino alla Prima Squadra, all’interno di un contesto professionale e competitivo, senza forzare i tempi di crescita individuale.

Il cammino in Coppa Emilia proseguirà domenica 5 ottobre con la sfida contro il Fraore, dopo il turno di riposo del prossimo weekend e in attesa dell’altro match del girone. L’esordio in campionato è invece fissato per domenica 12 ottobre.

Un primo passo, dunque, che riempie di orgoglio il Club e che apre ufficialmente una nuova pagina della storia del Parma Calcio Women.

SAN NICOLÒ – PARMA 1-4

Marcatori: 22’ Fanoglietto (SN), 33’ Morelli C. (P), 40’ Morelli G. (P), 62’ Zatta (P), 63’ Morelli G. (P)

SAN NICOLÒ

Passarella, Laurenzano, Sivelli, Guerra (65’ Perazzoli), Gemelli (70’ Boselli), Danka, Fanoglietto, Covati (60’ Tanzi), Cignatta (55’ Valla), Merluzzo (87’ Lomi), Capra.

A disposizione: Merli, Gandelli, Ourigau, Seminari

Allenatore: Lorenzo Merli

PARMA

Barletta, Morelli E., Solari (85’ Basso), Delbono (65’ Strungaru), Camellini, Federici, Zatta, Atria (55’ Cavalli), Ferrari (75’ Scerbo), Morelli C., Morelli G. (81’ Freitas Goulart).

A disposizione: Tuono Mancuso, Rizzi, Bruno, Zanoni.

Allenatore: Raffaele Paolicelli

Ammonite: 90’ Strungaru

De La Fuente, Genoa: “Disputata una buona gara, felici per il passaggio del turno”

Photo Credit: Stefano Petitti - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Il Genoa ha regolato per 4-0, in trasferta, l’Hellas Verona nel primo turno di Coppa Italia. Rossoblù avanti al 27′ con Sondergaard, che ha trovato il raddoppio ad inizio ripresa mentre Cinotti poco dopo ha calato in tris. Nel finale il definitivo poker firmato da Bargi.  Nel post gara in casa ligure a parlare, in zona mista, è stato Sebastian De La Fuente che ha dichiarato sul match: “Abbiamo disputato una gara dove il possesso è stato sempre in mano nostra, abbiamo creato e concretizzato delle azioni importanti, Nel primo tempo abbiamo trovato spazi più chiusi mentre nella ripresa più aperti.. Abbiamo confermato che sino ad ora abbiamo un ottimo lavoro”. 

Il Genoa approda cosi agli ottavi della competizione dove affronterà il Milan ,avversario anche nella prima giornata di campionato. A riguardo De La Fuente ha ammesso: “Siamo felici di aver passato il turno. Ci tenevamo molto, ora pensiamo al campionato perché la partita di Coppa Italia con il Milan sarà a fine dicembre. La Coppa resta un obbiettivo importante, ma prima ci saranno da giocare tante gare di campionato dove vogliamo ben figurare e dimostrare di essere attrezzati per mantenere la categoria”. 

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