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Martina Bortolin, Triestina: “Abbiamo giocato al di sotto delle nostre capacità, non c’è stato il bel gioco ma l’importante erano i 3 punti”

Alla 22esima giornata del campionato di Serie C Girone B, si è disputato l’incontro tra Triestina e Rinascita Doccia, terminato 1-0 per le padrone di casa. La Triestina sale a quota 21 punti e si posiziona in 11° posizione in classifica, in testa alla classifica play-out. Nel post partita, Martina Bortolin centrocampista classe 1995 della Triestina ha lasciato qualche dichiarazione:

“Sotto il punto di vista dei punti abbiamo fatto quello che dovevamo fare, abbiamo portato a casa i 3 punti. Sicuramente non abbiamo fatto una bella partita, abbiamo giocato al di sotto delle nostre capacità, non abbiamo espresso proprio un bel gioco, ci siamo un po’ adattate al gioco delle avversarie però l’importante era fare il punteggio pieno. Sono contenta di essere tornata a disposizione della squadra, nonostante sia passato qualche mese dal mio rientro, non sono ancora al 100% della mia forma ma sono lo stesso contenta di essere con le mie compagne e di contribuire alla causa. Io sono sempre stata convinta della qualità della squadra, so che merita di occupare posizioni più alte di classifica ma considerando la classifica attuale posso dirti che con grinta e coraggio i risultati arriveranno.”

Giulia Ricottini, Futsal Pescara: “Lavoro tanto per essere pronta senza aver paura di entrare in campo”

Credit: Futsal Pescara
Nelle ore scorse in casa Futsal Pescara, team al primo posto della Serie A Puro Bio, a parlare è stata Giulia Ricottini. L’estremo difensore ha giocato la ripresa della sfida contro la Vis Fondi dichiarando:
“Non mi aspettavo di entrare, ma allo stesso tempo speravo che la gara si mettesse sul binario giusto così da poter recuperare quell’occasione non avuta all’andata. Lavoro tanto per essere pronta quando arriva il mio momento, senza aver paura di entrare in campo. Dalle più grandi sto imparando a mantenere la concentrazione e a non perdere la testa né quando le cose vanno bene, né tanto meno quando si fanno difficili: nel futsal può succedere di tutto in qualsiasi istante e io mi sono focalizzata proprio su questo, riuscendo a non prendere gol ma a festeggiarlo. È il primo in cui posso correre ad abbracciarla, sono contenta per lei che sta facendo tanto bene anche con l’Under 19. Ha meritato tutte le soddisfazioni che si è tolta in questo fine settimana”.
 
“Ora il Bitonto. Loro lotteranno fino alla sirena con il carattere che ha le sempre contraddistinte, ma noi faremo il nostro gioco per mantenere la testa della classifica. Anche se l’eventuale vittoria della regular season, come sappiamo, non porta nulla se non un leggero vantaggio in chiave playoff, essere lassù dà fiducia, consapevolezza e aiuta a mantenere i nervi saldi, fattore che risulterà d’importanza primaria quando si giocherà davvero per qualcosa in palio. Pericolo distrazione in campionato? Lo escludo. È vero che “sentiamo” l’arrivo della Coppa, ma cercheremo di arrivarci con la massima concentrazione e cioè con un percorso netto fino al 22 aprile”.

Kosovare Asllani, Milan: “Roma? Mi dispiace non esserci, spero la squadra torni a casa con i 3 punti”

Credit Photo: Paolo Pizzini

Il Milan torna in campo domani per la terza giornata della Poule Scudetto contro la Roma: in casa rossonera a parlare, nelle ore scorse, è stata Kosovare Asllani. Queste le dichiarazioni della calciatrice svedese, out contro le viola, rilasciate ai canali ufficiali del club lombardo:
“Fino ad ora è stata una stagione intensa. Sono arrivata direttamente dagli Europei, quindi, è stata una stagione molto impegnativa per me. Credo, comunque, di aver contribuito con i miei gol. In classifica si vuole sempre restare più in alto possibile e stiamo lavorando duro per questo. Penso che siamo migliorate passo dopo passo, dobbiamo tenere conto di aver avuto tante giocatrici nuove in questa annata. Ci vuole un po’ di tempo per ambientarsi al campionato italiano e al modo di giocare qui. Sono cose che richiedono molto tempo, stiamo lavorando per migliorarle in vista della prossima stagione. La partita con la Roma sarà molto importante per la squadra, mi dispiace non esserci. Credo sia la prima volta che accumulo cinque cartellini gialli in un campionato. Non sono abituata ad essere squalificata, spero la squadra possa fare bene e torni a casa con i tre punti”.

Francia: il nuovo allenatore della Nazionale femminile francese sarà Hervé Renard. Riuscirà a riportare la serenità in squadra?

Photo Credit: Fédéreration Française de Football

La bufera che si era abbattuta negli ultimi mesi sulla Nazionale francese femminile ha portato a delle conseguenze che hanno fatto impaurire tutto l’entourage (e i tifosi) delle Bleus. A far tremare le fondamenta è stato l’annuncio, tramite i canali social, da parte di Wendie Renard di voler lasciare la Nazionale francese, a detta sua, per preservare la propria salute mentale ma, secondo alcuni, si sarebbe trattato anche di un atto di protesta nei confronti della leadership della squadra. Il motivo di base avrebbe un nome e un cognome: Corinne Diacre, la, oramai ex, allenatrice di calcio della Nazionale francese. Dittatrice secondo alcuni, i rapporti tra la nazionale francese e la Diacre non erano ottimi da parecchio tempo oramai tanto che, poco tempo dopo anche altre due giocatrici  della nazionale hanno deciso di lasciare momentaneamente la squadra: Kadidiatou Diani e Marie-Antoinette Katoto.

Che cosa è successo esattamente? Al momento nessuno ha reso noti i veri motivi, anche le giocatrici stesse non si sono sbilanciate più di tanto in spiegazioni restando piuttosto sul vago.

Ad ogni modo, oggi 31 marzo, qualcosa si è smosso per la Nazionale francese e anche questa novità porta un nuovo nome e cognome: Hervé Renard, sarà lui a prendere le redini di una nazionale oramai nel caos.
Ex calciatore (nel ruolo di difensore)  dal 1983 al 1998, nella sua carriera ha vestito le maglie di Cannes, dello Stade de Vallauris e del Draguignan. La sua carriera di allenatore inizia proprio quando decide di appendere gli scarpini al chiodo nel 1998 e lo fa proprio presso la sua ultima squadra, il Draguignan. Allenatore giramondo, è passato dalla Cina anche allenando lo Shangai Cosco, mentre nel 2004 fu chiamato ad allenare gli inglesi del Cambridge Utd.
La sua prima esperienza come allenatore di una nazionale fu con lo Zambia, dove lasciò il segno perché riuscì a condurre la squadra zambiana ai quarti di finale della Coppa d’Africa 2010, traguardo che la squadra non raggiungeva da quattordici anni. Passò poi ad un’altra nazionale, pur sempre africana, l’Angola, ma sarà solo una breve esperienza di qualche mese. La storia con la nazionale zambiana non era però finita nel 2010 perché l’anno successivo venne poi richiamato come ct e, questa volta, riuscì a portare a casa la Coppa d’Africa 2012, battendo in finale la Costa d’Avorio ai calci di rigore. Nel 2014 si spostò in Costa d’Avorio dove divenne il ct della sua Nazionale con la quale vinse per la seconda volta la Coppa d’Africa, battendo in finale ai calci di rigore il Ghana, diventando così il primo allenatore a vincere due Coppe d’Africa con due nazionali diverse.
Nel 2016 arrivò poi l’esperienza come ct della nazionale marocchina mentre nel luglio 2019 fu nominato CT dell’Arabia Saudita con la quale si è concluso il rapporto poco tempo fa e che ha voluto onorare così sui social: ”È stato un grande orgoglio. Ho visto questa squadra crescere insieme a me e raggiungere un Mondiale da favola. È ora di volare verso un altro orizzonte ma con questi ricordi scolpiti in me”.

Come dicevamo, un allenatore che di nazionali ne ha viste e ne ha guidate diverse, ma che dire della Nazionale francese femminile?
Renard non ha mai guidato una squadra femminile, di nessun genere. Potrebbe essere la volta buona per riportare pace e serenità dopo il turbolento periodo che ha fatto (si spera solo momentaneamente) perdere alcune delle sue giocatrici più forti al mondo?

Ternana, Camilla Labate a cuore aperto: “Noi ci crediamo ancora”

La Ternana Femminile, dopo il pareggio contro il Verona, mette in cassaforte tre punti fondamentali contro l’Arezzo. Al termine della gara Camilla Labate, calciatrice rossoverde, ha dato la sua chiave di lettura del match. Ecco le sue dichiarazioni:

“E’ stata una buona prestazione, sono contenta sia della vittoria sia del gol e degli assist. Dobbiamo continuare così e toglierci delle soddisfazioni, noi ci crediamo ancora. L’Arezzo era un avversario comunque tignoso, nel primo tempo sono state un po’ più passive ma nel secondo ci hanno dato del filo da torcere. Siamo state brave a reggere l’urto e a finalizzare i 3 punti. Ci sono ancora tanti scontri diretti per nostra fortuna, vogliamo continuare a vincere partita dopo partita perché è ancora tutto in ballo.”

Serie A TIM: Poule scudetto, la volata per il titolo passa da Roma-Milan. In coda spazio allo scontro diretto Como-Parma

Credit: Fabrizio Brioschi

Nel fine settimana, prima di lasciare spazio agli impegni delle nazionali, torna l’appuntamento con seconda fase del campionato di Serie A TIM, che come di consueto prevede scontri diretti in entrambe le poule. Nel corso della 3a giornata, i riflettori saranno puntati sul Tre Fontane di Roma e sul Ferruccio Trabattoni di Seregno, che faranno da cornice alle due sfide chiave in ottica scudetto e salvezza, Roma-Milan e Como-Parma.

Poule scudetto – Dopo l’eliminazione dalla Champions League per mano del Barcellona, un cammino esaltante terminato ai quarti di finale davanti ai circa 55mila spettatori del Camp Nou, sabato alle ore 14.30 la Roma affronta il Milan con l’obiettivo di tornare a +8 sulla Juventus, che osserverà il turno di riposo. Le giallorosse hanno vinto gli ultimi due confronti disputati al Tre Fontane e per centrare il tris e la 18a vittoria stagionale si affideranno alle ex Giacinti e Giugliano, autrice di una doppietta nella prima fase. Il Milan blinderà la difesa senza però rinunciare alle ripartenze, nel tentativo di supportare Piemonte che non potrà contare sulla sua partner d’attacco Asllani, squalificata per un turno.

Domenica alla stessa ora sarà la volta di Fiorentina-Inter, che come il Milan hanno 35 punti in classifica. La lotta per il terzo posto passa quindi dal match del Torrini: le viola, dopo due sconfitte di fila e la rimonta show in casa del Diavolo, vogliono tornare alla vittoria, le nerazzurre andranno a caccia del quinto risultato utile consecutivo contro la formazione toscana.

POULE SCUDETTO – Terza giornata

Sabato 1° aprile – ore 14.30

Roma-Milan (diretta su TimVision, La7 e La7.it)
Stadio Tre Fontane – Roma

Domenica 2 aprile – ore 14.30

Fiorentina-Inter (diretta su TimVision)
Stadio P. Torrini – Sesto Fiorentino (FI)

Riposa: Juventus

 

Poule salvezza – Si partirà sabato alle 12.30 con Como-Parma, che contano un successo a testa negli unici due precedenti disputati nel massimo campionato. La squadra di De La Fuente, penultima con una lunghezza di svantaggio sulle gialloblù, ha raccolto solo due punti nelle ultime sette giornate, le avversarie hanno perso gli ultimi tre incontri ma andranno a caccia del primo acuto esterno della stagione. Le osservate speciali saranno le azzurre Pavan e Beccari (convocate da Milena Bertolini per l’amichevole con la Colombia dell’11 aprile) da una parte, Lazaro e Martinovic dall’altra.

Il giorno dopo toccherà a Sassuolo e Pomigliano, le due squadre che grazie agli exploit delle ultime settimane hanno già messo una seria ipoteca sulla salvezza. Le neroverdi di Piovani hanno vinto le ultime quattro partite senza subire gol e possono contare sullo straordinario stato di forma di Sabatino e Kresche: l’attaccante è la giocatrice che ha segnato più reti alle campane in Serie A, il portiere austriaco ha parato due rigori nell’ultima uscita con il Parma e proverà a dire di no anche all’undici di Sanchez e alla loro bomber Taty, già a quota sei reti in stagione e a un passo dal record di Banusic, la miglior marcatrice granata all-time del torneo.

POULE SALVEZZA – Terza giornata

Sabato 1° aprile – ore 12.30

Como-Parma (diretta su TimVision)
Stadio Ferruccio Trabattoni – Seregno (MB)

Domenica 2 aprile – ore 12.30

Sassuolo-Pomigliano (diretta su TimVision)
Stadio Enzo Ricci – Sassuolo (MO)

Riposa: Sampdoria

Arsenal e Chelsea raggiungono le semifinali di Champions davanti ad un pubblico da record e dopo partite con emozioni uniche ma per motivi diversi

L’Arsenal continua a confermare l’ascesa dal brutto momento dovuto allo smarrimento post infortunio delle due attaccanti di punta Beth Mead e Vivianne Miedema. Nel giorno del compleanno del capitano Leah Williamson, ovvero mercoledi’ 28 marzo, l’Arsenal batter il Bayern Monaco per 2 a 0 all’Emirates Stadium, davanti a oltre 21.000 spettatori e ribalta il risultato di andata (1 a 0 per il Bayern) qualificandosi a testa alta per una delle semifinali di Champions dopo oltre un decennio di assenza.

Frida Maanum segna in maniera sensazionale il primo gol del vantaggio. La clip del gol e’ la piu’ visualizzata sui social, addirittura piu’ visualizzata del gol di tacco di Alessia Russo agli Europei, ed e’ veramente un gol da togliere il fiato… Anche al portiere del Bayern Maria Luisa Grohs, che nulla ha potuto contro questo gol tra il geniale e spettacolare. Il gol del 2 a 0 arriva da Stina Blackstenius che sembra finalmente aver ritrovato la serenita’ come attaccante: una conferma del valore che questa attaccante ha e che serve sia all’Arsenal ma anche alla giocatrice.

Un Bayern che ha subito il costante pressing della squadra di casa e ha risentito del calore del pubblico presente che ha incitato costantemente l’Arsenal nonostante la pioggia battente, trovandosi in difficolta’ e senza la prontezza di una reazione decisa, almeno fino alla fine del primo tempo. Nella seconda meta’ della partita, si vede un Bayern piu’ aggressivo che non riesce nell’impresa del recupero del risultato e lascia gli Emirates senza realizzare alcun gol, permettendo all’Arsenal di restare in corsa per altri 2 trofei da aggiungere alla Conti Cup nella stagione attuale. Arsenal che trovera’ in semifinale il Wolfsburg che ha passato il turno di misura contro il PSG.

Partita mozzafiato quella di giovedi’ 30 sera tra Chelsea e Olympique Lyon (OL), che finisce qualificando il Chelsea dopo la mordente lotteria dei rigori. Nei 90 minuti giocati, la prestazione del Chelsea non ha particolarmente emozionato e che finisce con qualche infortunio di troppo, con un arbitraggio molto “all’acqua di rose”. Millie Bright fuori squadra (ancora non al 100% causa infortunio al gionocchio subito proprio con l’Olympique Lion nella gara di andata), la difesa traballa ancora e difatti e’ l’Oympique Lyon a vincere 1 a 0 alla fine dei tempi regolamentari, grazie ad un gol di Vanessa Gilles. Non un bel Chelsea, con diverse inaccuratezze nei passaggi che ha permesso all’OL di insidiarsi e prendere possesso palla in ogni occasione. Durante i supplementari arriva il raddoppio dell’OL, costruito dopo un fantastico colpo di tacco di Vicki Jessy Becho Desbonne che lascia Jesse Carter un po’ interdetta e che portera’ Sara Däbritz al gol. Quasi condannato il Chelsea che, beffa la sicurezza della qualificazione dell’OL con un rigore conquistato da Lauren James, nell’ultimo minuto di recupero del secondo tempo supplementare. Rigore inizialmente non concesso e che viene dato solo dopo un VAR check. Maren Mjelde freddamente realizza e si va ai rigori. Pubblico in totale delirio, con “Com’on Chels!” gridato a piu’ voci. Inizialmente tutto bene ma Lauren James sbaglia il rigore subito dopo l’errore commesso da Wendie Renard. Quando Lindesey Horan sbaglia, il Chelsea tira un sospiro di sollievo e si qualifica per la semifinale contro il Barcellona, con 4 rigori realizzati contro i 3 dell’OL. Chelsea che deve assolutamente tornare in salute perche’ quello che stiamo vedendo non e’ paragonabile alla “macchina da guerra” vista fino ad un mese fa.

Valentina Puglisi: “A Napoli esisteva un luogo dove era vietato il gioco del calcio”

Photo Credit: Napoli Calcio Femminile

Pensare a Napoli e immaginarla senza calcio è un po’ come se non avesse uno degli emblemi che maggiormente sono legati a questa città, la pizza. Eppure, nel ‘700, esisteva un luogo preciso di questa splendida città in cui era vietato giocare al gioco del pallone. A far scoprire questa particolarità legata alla storia di Napoli ci ha pensato questa settimana Valentina Puglisi, centrocampista azzurra classe 2000, che, accompagnata dalla sua personale guida della città partenopea ha preso parte al progetto culturale “Turiste per calcio”, la bella iniziativa che coniuga calcio e cultura. “Il monastero di Santa Chiara è stato uno dei primi posti che ho visto qui a Napoli”, afferma Valentina, “e la cosa che più mi ha colpito è che ho scoperto che, secoli fa, esisteva una parte della città di Napoli dove era vietato il calcio!”
“Infatti”, prosegue la guida, “in questo momento ci troviamo sotto ad un bando del 1708 che vietava non solo il gioco del calcio ma qualsiasi tipo di gioco nel cortile di santa Chiara e addirittura non si rischiava solo il carcere ma ben 25 once d’oro ossia 50.000 euro attuali circa e in alcuni casi anche la pensa di morte. La cosa curiosa è che i napoletani non devono aver dato troppo peso a questo bando poichè qui vicino c’era un campo chiamato “Pallonetto Santa Chiara” ed era un proprio un campo di gioco!”.

Simone Santoni, Roma Calcio Femminile: “Un grande gruppo esce fuori nei momenti di difficoltà”

Credit: Roma Calcio Femminile

Nell’ultimo turno di Serie C, nel gruppo C, la Roma Calcio Femminile, quarta forza del campionato ha regolato di misura il Lecce, sesto. Termina 2-1 la gara in favore delle capitoline in rete con Peri nel primo tempo e Fabi nella ripresa. Nel post gara, sui social del club capitolino, a lasciare qualche impressione è stato il tecnico Simone Santoni che ha postato:
“Un grande gruppo esce fuori nei momenti di difficoltà. La vittoria di ieri è figlia di coesione, determinazione e capacità di adattamento.
Siamo stare breve a non concedere nulla ad un avversario di assoluto valore che puntava alla Serie B”.

Giulia Rizzon, Como Women: “Fare punti è importante. Fa morale e ci aiuta anche per il futuro”

Photo Credit: Fabrizio Cusa - Como Women
Quel “mai mollare” che la capitana Giulia Rizzon utilizza in omaggio allo slogan “Never Give Up” scelto dalla società per lanciare la sfida alla Poule Salvezza altro non è che l’espressione del sentimento che il Como Women vive al suo interno.
Contro il Parma, sabato a Seregno, sarà “importante fare bene“, ma ancor più importante “fare punti“, perché “fa morale e ci aiuta, anche per il futuro“, spiega Rizzon guardando all’impegno dell’ora di pranzo.
L’1-1 contro la Sampdoria è stato un tassello per partire con il piede giusto, ma forse avrebbe anche potuto essere qualcosa di più: “È mancata un po’ di convinzione nel primo tempo; probabilmente non ci attendevamo che ci aspettassero così tanto dietro. Hanno giocato molto chiuse in difesa, nella loro metà campo, e noi di conseguenza abbiamo fatto fatica a trovare gli spazi che ci sarebbero serviti per arrivare alla porta e, quindi, al gol“.
Incassato l’1-0, però, il Como non si è disunito, ma anzi è entrato in campo con ancor più vigore nella ripresa. “Siamo state brave a recuperarla subito ad inizio secondo tempo, siamo rientrate sicure e convinte, perché sapevamo di potercela fare. Dovevamo soltanto capire come essere più incisive in area. Sarebbe stata meglio una vittoria, ma va bene anche il pareggio“, sottolinea.
Sabato, al Ferruccio, l’occasione di sfidare il Parma distante solo un punto in classifica, davanti al pubblico amico: “È un gran motivo d’orgoglio per me e per noi giocare in questo stadio, che ci ha sempre sostenuto. Ringrazio i tifosi che sono venuti a seguirci e anche quelli che verranno. Più passa il tempo più mi accorgo che raccogliamo un tifoso nuovo per ogni partita e questo sicuramente ci rende fieri. È una felicità giocare davanti a uno stadio pieno, che ci supporta“, conclude Rizzon.

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