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LND Impianti e Myplant & Garden rinnovano la partnership per il 2026

Credit Photo: Alessandra Mappanese- Photo Agency Calcio Femminile Italiano

La collaborazione tra LND Impianti e la fiera leader del Verde,Myplant& Garden, si rinnova anche per l’edizione 2026 (18-20 febbraio, Fiera Milano Rho), consolidando un impegno condiviso verso un futuro più sostenibile nello sport. LND Impianti continuerà a giocare un ruolo centrale all’interno del progetto “Verde Sportivo-My Green Sports”, grazie alla sua consolidata esperienza nella gestione avanzata delle superfici sportive, con un focus particolare sui manti erbosi artificiali ad alte prestazioni. La partnership si configura come un laboratorio permanente di sostenibilità, un contesto d’eccellenza dove testare e promuovere pratiche e protocolli che superano i confini del calcio, estendendosi a molte altre discipline sportive.

Nel 2026, il progetto “Verde Sportivo-My Green Sports” di Myplant– realizzato in collaborazione con Kulture Multimedia – troverà spazio in un’area dedicata all’interno della fiera, in cui si terranno workshop, incontri e momenti di confronto su modelli integrati che uniscono tecnologia, inclusività ed economia circolare, con l’obiettivo di proporre standard replicabili. Questa intesa rappresenta più di una semplice collaborazione: è una visione comune, un ponte tra innovazione e consapevolezza ambientale. Un progetto in cui competenze tecniche e best practicessi uniscono per generare valore concreto per comunità e territori. Il rinnovo del sodalizio testimonia l’impegno condiviso nel costruire un linguaggio comune della sostenibilità, capace di ispirare tutto il movimento sportivo italiano verso obiettivi di eccellenza green.

Anche quest’anno siamo lieti di confermare la nostra partnership con Myplant& Garden, un’opportunità che ci permette di consolidare il ruolo che LND Impianti vuole ricoprire nel settore dell’impiantistica sportiva – dichiara Christian Mossino, Vice Presidente Vicario LND e Amministratore Delegato LND Impianti Questo percorso è iniziato lo scorso anno su iniziativa del Presidente Abete, con l’obiettivo di ampliare le nostre attività, che fino a quel momento erano focalizzate esclusivamente sull’omologazione dei campi in erba artificiale.

LND Impianti, fin dalla sua nascita, si è occupata dell’omologazione dei campi in erba artificiale secondo il Regolamento LND Standard, approvato dalla Commissione Impianti Sportivi in Erba Artificiale della LND. Tuttavia, il nostro obiettivo è quello di evolverci in una Società di Servizi a 360 gradi nel campo dell’impiantistica sportiva, mettendo a disposizione delle nostre società, ma soprattutto degli enti locali (principali proprietari degli impianti), competenze e soluzioni complete.

La nostra visione e missione si orienta verso il rafforzamento di collaborazioni con realtà come Myplant& Garden, che ci aiutano a sviluppare competenze per raggiungere i nostri obiettivi. Vogliamo diventare il punto di riferimento unico per le amministrazioni comunali e le società sportive, offrendo un servizio completo e certificato, che comprenda la progettazione, la costruzione e l’adattamento degli impianti sportivi. Un servizio che tiene conto della sostenibilità, delle innovazioni nei sistemi e nei materiali utilizzati, e che pone particolare attenzione all’efficienza energetica, non limitandosi più solo agli impianti in erba sintetica”.

Rinnovare la partnership con LND Impianti significa investire in un cambiamento culturale concreto –afferma Valeria Randazzoresponsabile di Myplant& Garden-. L’innovazione e le competenze generano benefici diffusi. In un momento in cui anche lo sport è chiamato ad affrontare sfide ambientali senza precedenti, questa sinergia rappresenta qualcosa di unico: una filiera compatta che unisce ricerca, progettazione e gestione consapevole.My Green Sports diMyplant è il luogo in cui operatori sportivi, tecnici e istituzioni scoprono non solo soluzioni, ma veri e propri modelli misurabili. Perché la vera sostenibilità è quella che ridisegna gli orizzonti dello sport, migliorando la qualità della vita a partire dai campi di periferia, rendendo l’eccellenza accessibile a tutti.”

 

Videogiochi: come si realizzano i volti dei calciatori?

In un momento in cui la tecnologia avanza sempre più e la progettazione di dispositivi elettronici sposa alla perfezione la richiesta d’utenza generale, le domande in attesa di risposta sono tante. Si pensi ai prodotti di elettronica vari che senz’altro coinvolgono telefonia, computer, e tutta quella serie di servizi di cui ormai nessuno può fare a meno; bene l’utilizzo (ormai mossa automatica vista la normalità in routine), ma almeno una volta nella vita chiunque si è chiesto in che modo il tutto venga progettato.

Uno dei casi è sicuramente quello dei videogiochi che vede portare a galla metodologie complesse e processi creativi. In quanti si sono mai chiesti come sia possibile riprodurre personaggi dal modello realistico in tale contesto? E poi…questa domanda può avere una risposta? Ebbene sì.

Chi è appassionato di calcio sa bene quanto la curiosità possa raggiungere livelli inimmaginabili, soprattutto quando da capire è ciò che collega giocatori e giocatrici a tali piattaforme. Ad oggi sono diverse le proposte sul mercato che puntano sul divertimento di tifosi ed amanti dello sport più praticato al mondo, esempio sono FIFA, eFootball (PES in precedenza) e FC. Le disponibilità attuali legate a EA Sport FC mostrano chiaramente la tecnologia applicata che consente di creare modelli di volti delle star calcistiche estremamente fedeli alla realtà; in cosa consiste?

Lo sviluppo di avatar personalizzati è alla base della nascita di tale progetto, la stessa che coinvolge dettagli grafici di forte impatto con meccaniche di movimento ed esultanze reali. Anche il calcio femminile ha avuto il privilegio di assistere in modo diretto al suo sviluppo (è stato introdotto per la prima volta in FIFA 16, includendo 12 squadre nazionali): prova recente è quella legata al lancio di FC26 previsto per il prossimo 26 settembre. Protagonista la Roma, tra le formazioni della massima categoria italiana ad aver preso ufficialmente parte al progetto, insieme alle nazionali europee ed ai club di Barclays Women’s Super League, Liga F, Frauen-Bundesliga, Arkema Première Ligue e NWSL.

I cosiddetti “Face scan” riproducono tutti i lati del viso ed ai soggetti viene poi chiesto di replicare singolari espressioni ed esultanze che li rendono riconoscibili. Un lavoro formidabile compiuto da software specifici che, grazie ad una interfaccia intuitiva ed alla integrazione di elementi che richiamano l’atmosfera delle partite, regalano l’emozione di una vera e propria esperienza immersiva dove il “gameplay” non è più soltanto semplice divertimento o fuga dalla realtà quotidiana, ma qualcosa in più.

Pirone incornata pazzesca, Simonetti chirurgica su piazzato: le reti più belle dell’ultimo turno di Serie A Women’s Cup

Photo Credit: Emanuele Ubaldi - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Si è conclusa nel week-end la prima fase della Serie A Women’s Cup che ha viste qualificate alle semifinali Roma-Lazio e Juve-Inter: sei le gare giocate con diciotto reti realizzate, diverse di pregevole fattura.

Colpo di testa in acrobazia al 23′ con palla che finisce sul palo più lontano che sorprende Giuliani, Valeria Pirone apre la gara con il Milan, nel gruppo C, con un’incornata che regala il momentaneo vantaggio delle umbre sulle rossonere. Dopo il pari milanese arriva il vantaggio rossonero con Appiah che con una staffilata da fuori area che, al 67′, chiude il match sul definitivo 2-1. Poco dopo il quarto d’ora di Lazio-Parma le biancocelesti passano avanti grazie alla punizione di Simonetti, che dal limite trova l’angolino alto che non lascia scampo a Ceasar. Il 2-0, invece, è firmato da Piemonte che al 37′, di potenza dai 20 metri, di sinistro chiude, in anticipo, la contesa.

 

La Roma, invece, vince 3-0 con il Sassuolo: al 21′ Greggi semina il panico dal limite e serve a Babajide la palla da scagliare in diagonale per il vantaggio giallorosso. Il primo tempo, in pieno recupero, si chiude con Babajide che porta palla sull’esterno e crossa una palla nel mezzo che, dopo un rimpallo, arriva a Greggi che in diagonale, sul palo più lontano, raddoppia. Battuta a rete di potenza anche di Pilgrim, che dal limite, scaglia in porta sul primo palo il definitivo 3-0.

Nel girone B pregevolissima la rete del 2-1 di Cinotti che chiude Fiorentina-Genoa: la calciatrice delle liguri di destro trova l’angolo più lontano che, nonostante l’intervento di Fiskerstrand. In quello A, invece, la Juve strappa il secondo posto grazie alle 4 reti rifilate al Napoli Women: il poker viene aperto al 17′ con Stølen Godø che riceve al limite dell’area e appena entrata nei sedici metri mette la palla angolatissima verso il montante più lontano dove Beretta non può arrivare.

 

 

Mister De Martino, Freedom: “Questa vittoria vale il triplo!”

Photo Credit: Freedom FC

Giocare contro una neopromossa è un banco di prova importante. Il Venezia, in particolare, lo è stato per la Freedom. Le lagunari hanno staccato il pass per la serie cadetta e hanno superato il Frosinone nel turno preliminare di Coppa Italia, aggiudicandosi il primo turno della competizione. La partita contro le venete si è rivelata una strada in salita, per le cuneesi, ma con tre punti importantissimi da aggiungere al fieno già messo in cascina fino a questo momento.

Alla prima tra le mura amiche del “Paschiero” di Cuneo, le biancoblù sono scese in campo contro il Venezia, che ha dato loro parecchio filo da torcere. Dopo la rete di Berveglieri ad appena 17 secondi dal fischio d’inizio, per le cuneesi ha avuto inizio una partita molto, molto complicata, segnata da due espulsioni – la capitana Emma Errico e il difensore Fernanda Fernandez – in altrettanti momenti chiave che hanno rischiato di compromettere il risultato. Le ragazze sono state brave a rimanere lucide e ad allungare sul 3 a 1, rimanendo in nove fino al triplice fischio, ma conservando i tre punti messi da parte durante la partita.

Tre punti pesanti, pesantissimi e figli di una reazione di carattere che ha inorgoglito il tecnico, Vincenzo De Martino, al suo debutto casalingo con la Freedom: «Una vittoria che vale triplo: in primo luogo perchè abbiamo portato a casa tre punti sul campo; poi perché in 9 contro 11; infine perché abbiamo vinto anche sugli spalti, con tanta gente a tifarci», ha ammesso in zona mista dopo la conclusione dell’incontro.

«Abbiamo approcciato benissimo la gara, segnando due volte nei primi 15’: restano tanti dubbi sulle scelte arbitrali, ma non posso che fare i complimenti alle ragazze», ha dunque aggiunto. Le due calciatrici in meno sul terreno di gioco hanno di certo avuto ricadute psicologiche su quelle rimaste in campo, ma la chiave trovata per uscire dall’impasse è stata quella giusta. Le biancoblù hanno dato prova di essere letali sottoporta e di saper trarre vantaggio anche dai momenti di difficoltà, soprattutto a seguito di una doppia inferiorità numerica.

In chiusura, De Martino ha aggiunto che le ragazze riprenderanno presto gli allenamenti per prepararsi alla volta della Coppa Italia. Il prossimo weekend sarà infatti di standby per la Serie B e le biancoblù dovranno vedersela in una partita secca contro il Bologna – che nel loro ultimo incontro espugnò il “Paschiero” nel finale con la rete di Tucceri Cimini. Una rivincita davanti alla tifoseria cuneese potrebbe valere anche il passaggio del turno, motivo per cui le ragazze non possono sbagliare: «Ci riposiamo per un giorno e martedì si riparte con decisione e serenità in vista della partita di Coppa Italia con il Bologna, sperando ancora di avere tanto pubblico allo stadio.»

Arezzo, che amarezza! Col Bologna è 0-1 – Benedetti: “C’è rammarico”

Photo Credit: Stefano Petitti - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Un risultato che sta stretto, un esito negativo nonostante l’evidente voglia di misurarsi con l’avversario, dando tutto per la maglia: è quello raccolto questo fine settimana dall’Arezzo. La squadra amaranto, abbracciato tra le mura domestiche il Bologna, ha perso i tre punti all’81’, dopo una gara intensa, fatta di reale competitività e durante la quale la stessa ha comunque regalato un grande spettacolo a tifosi ed appassionati.

Con comprensibile dispiacere, a pronunciarsi appena dopo il triplice fischio è stato mister Andrea Benedetti che ha analizzato dettagliatamente quanto svolto in campo: “Ci aspettavamo una partita difficile, affrontavamo una delle squadre più attrezzate del campionato ed è chiaro che pensavamo di avere difficoltà; c’è un po’ di rammarico per il risultato perché abbiamo tenuto testa ad un avversario forte.

Siamo sempre stati in partita ed abbiamo avuto anche noi le nostre occasioni, quindi probabilmente meritavamo un risultato diverso, ma bisogna accettarlo, andare avanti e lavorare come stiamo facendo.

Gli episodi si pagano, loro sono state più ciniche di noi; ricordiamo che il Bologna è una squadra fisica ed esperta, costruita per obiettivi di alta classifica. Abbiamo giocato ad alti ritmi, è chiaro che alla lunga un po’ di fatica si fa sentire; avevamo sempre una squadra molto equilibrata che poteva far bene, ma la prestazione secondo me è stata buona”.

Parole di conforto ed altrettanto rammarico quelle di Maria Giulia Tuteri; la veterana amaranto, con estrema sincerità, ai microfoni del club ha fatto sapere: “È una partita che poteva terminare con tutti e tre i risultati e purtroppo è terminato con quello a nostro sfavore. Devo dire, però, che è stato divertente giocare questa partita per la prima volta nel nostro nuovo stadio, c’era un ambiente bellissimo ed una tifoseria abbondante; volevamo un risultato positivo.

In tribuna ed a bordo campo c’erano anche le ragazze che ho avuto la fortuna di allenare, quindi per me era un’emozione in più.

Le occasioni ci sono state ambo i lati, poi purtroppo la palla è entrata nella nostra rete. Complimenti al Bologna, è stata una gara molto lottata; alla fine hanno esultato ed evidentemente hanno riconosciuto il calibro del loro avversario”.

Grandi apprezzamenti e riflessioni personali quelli sfoggiati, invece, dal Presidente della società Massimo Anselmi, molto chiaro sull’aspetto “speranzoso” della squadra per un percorso che ha ripreso il via solamente da qualche settimana: “È la prima nel nostro campo, una struttura che stiamo sempre più elevando – ha concluso -. Oggi poteva andare meglio però abbiamo un ottimo riscontro rispetto alla nostra squadra; la prestazione è stata buona, ma poi si consuma con un episodio. Il calcio offre anche questo.

La squadra ha reagito molto bene, è stata una partita equilibrata. Avremo l’opportunità di andare anche noi in vantaggio”.

Domenica 21 settembre la parentesi Coppa Italia contro il Lumezzane, poi il prosieguo di campionato in casa Cesena. Al momento la squadra si ferma all’ottavo posto a quota 3.

“AttimieTERNI”, Deborah Salvatori Rinaldi: “A Firenze sono diventata grande, il gol nel derby a San Siro…”

Photo Credit: Emanuele Ubaldi - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Dietro l’immagine della Ternana Women c’è la storia e la creatività di Deborah Salvatori Rinaldi. Oggi è responsabile della Comunicazione del club, ma il suo nome è legato prima di tutto al campo: attaccante pura, con oltre 120 reti in 283 presenze ufficiali. Una carriera ricca di esperienze, che l’ha vista indossare maglie importanti come quella del Milan, avversario delle rossoverdi nella terza e ultima gara della fase a gironi della Women’s Cup.

Che ricordi ti legano al periodo vissuto in rossonero? I ricordi di un sogno realizzato. Ho vissuto ogni giorno con professionalità ed entusiasmo, ho avuto il privilegio di essere protagonista in una delle realtà più grandi al mondo. È una delle soddisfazioni più preziose della mia carriera. Tra le tante cose vissute a Milano, giocare a San Siro e segnare al derby, sono cose che non dimenticherò mai.

Dai gol e dai trofei vinti sul campo – come lo scudetto e la Coppa Italia con la Fiorentina – sei passata a essere la mente e l’anima ispiratrice della filosofia rossoverde… A Firenze sono diventata grande: lì sono cresciuta come calciatrice, ho vinto, ho vissuto il calcio come volevo, ho frequentato l’università e mi sono fatta voler bene. Firenze è stata la mia vera scuola di vita, e oggi a Terni sto mettendo in pratica tutto ciò che ho imparato. Tengo moltissimo a quello che siamo e a ciò che stiamo costruendo con la Ternana Women. Sento la responsabilità di dipanare il filo della matassa che ci identifica, e riesco a farlo grazie alla fiducia che la proprietà ripone in me, ma anche grazie alle mie esperienze e ai miei studi.

#FerediNoi è stato il primo slogan che hai lanciato: cosa racconta davvero di questa squadra e di questa città? “Fere di noi” nasce dal desiderio di giocare con le parole e con i loro significati.  Essere fieri di essere Fere vuol dire che bisogna volersi bene, credere in se stessi e nelle persone che, in un determinato momento, condividono con te la stessa strada. È questo che crea legame. La fierezza, poi, porta con sé anche una sorta di “gelosia”: quella che ti spinge a proteggere il gruppo e il lavoro che insieme stiamo costruendo.

Quest’anno sulle maglie della Ternana Women c’è un nuovo motto, “AttimieTerni”, che rafforza ulteriormente il legame con il territorio. Come nasce questa scelta e quale messaggio vuole trasmettere? “Attimi eTerni” è uno degli slogan che abbiamo creato e che resterà sempre con noi, perché lo dice la parola stessa. È una frase che sapevamo sarebbe diventata molto significativa: racchiude la città che rappresentiamo ed è nata poco prima che Fabio Melillo ci lasciasse. Quando siamo andati alla Macron con Paolo Tagliavento e Isabella Cardone per disegnare le nostre divise ufficiali, ci è bastato pochissimo per capire che quella frase la volevamo cucita addosso.

Nicoletta Mazza, coach Lumezzane: “Risposte che volevo”

Photo Credit: Francesco Passaretta - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Nicoletta Mazza, contro il Como sono arrivate le risposte che ha chiesto alla squadra dopo la gara col Frosinone.
In settimana abbiamo cercato di preparare la gara anche dal punto di vista psicologico, visto la partita sottotono fatta la settimana scorsa e devo dire che hanno dato grandi risposte, le ragazze devono essere molto contente di questo“.

A lunghi tratti della partita si è anche riuscita a impensierire la squadra avversaria che poi solo nel finale ha trovato il gol del 2-0.
È un Como veramente forte che ovviamente ci ha messo in difficoltà in alcuni istanti della partita, però ci sono state davvero tante situazioni che non sono girate a nostro favore, ma in cui abbiamo mosso palla e abbiamo dimostrato di saper tenere testa a qualsiasi squadra. Anche se non posso essere felice di aver perso, perché è ovvio che l’obiettivo è sempre vincere, risposte di questo genere fanno sentire bene“.

Nonostante gli zero punti raccolti oggi, è questo il momento della ripartenza della squadra?
Senza dubbio. La cosa più importante è sapere di avere una squadra con un’anima e oggi l’abbiamo vista, quindi se questi sono i presupposti, io sono ancora più carica e felice per il nostro futuro, perché sicuramente raccoglieremo grandi soddisfazioni“.

Importante per il domani, anche il rientro dall’infortunio di Ketiš, che ha giocato l’ultimo quarto d’ora.
È una giocatrice superlativa, ha delle ottime geometrie. Un altro sicuramente, diciamo, rimpolpo del nostro centrocampo e sono felicissima anche di questo. Stanno lavorando tutte bene, questo c’è da dirlo“.

Damiano Zenoni, coach Brescia Femminile: “Contento della vittoria sul Trastevere, apporto positivo di tutta la squadra”

Photo Credit: pagina Facebook Acf Brescia Calcio Femminile

Le parole dell’allenatore del Brescia Damiano Zenoni, rilasciate sui canali ufficiali del club bresciano, dopo l’1-0 delle biancazzurre sul Trastevere al termine della seconda giornata di Serie B.

Il risultato è positivo, il che ci fa piacere perché da continuità al successo dell’esordio: la gara non era partita benissimo, dopo un quarto d’ora però abbiamo preso possesso del gioco, siamo arrivati a tirare un po’ di volte in porta, abbiamo colpito un palo, e sbagliato qualche occasione. Questo è segno che si riesce a costruire, e alla lunga poi l’occasione arriva, infatti si è concretizzata nel secondo tempo, con Cacciamali andata ancora in rete. Son contento perché c’è stato un apporto positivo di tutta la squadra, avanti così“.

Grassadonia, Lazio: “Iniziato un percorso importante, ci sono ancora i margini per migliorare”

credit photo: Giuseppe Fierro - photo agency Calcio Femminile Italiano

Tre su tre per la Lazio che supera anche il Parma nella Serie A Women’s Cup. Nel post gara contro le ducali a parlare è stato il tecnico Gianluca Grassadonia che ha ricordato: “Le ragazze sono state molte brave anche se siamo ancora in una fase di lavori in corso. I risultati, al momento ci sorridono, dobbiamo continuare così. Per noi è stato importante far giocare le nuove per capire il loro grado di inserimento, sono state utili a centrare questo passaggio del turno. Ora ci andiamo a giocare le semifinali restano però tanti aspetti su cui  lavorare. Abbiamo iniziato questo percorso contro Napoli con una prestazione non ottima ma abbiamo dimostrato determinazione e carattere. Contro la Juve le ragazze sono state brave a crederci, con il Parma invece l’abbiamo messa sui canali giusti”.

Grassadonia ha poi continuato: “Ripartiamo da una seconda parte della stagione scorsa nella quale le ragazze sono state protagoniste. È un segnale che la squadra è cresciuta tanto e le risposte sono arrivate. Ci sono nuove giocatrici che vanno inserite in un contesto molto difficile perchè hanno una metodologia diversa. Siamo all’inizio di questo percorso, ma io e il mio s8taff abbiamo la fortuna di lavorare con delle ragazze che si mettono a disposizione. Ora abbiamo i riflettori addosso, ma è un campionato in cui l’asticella si è alzata per tutte”.

Il tecnico delle biancocelesti ha quindi concluso: “Abbiamo tutti grande desiderio di portare avanti una stagione importante. C’è tanta ambizione e si fa tanto lavoro, quando si hanno giocatrici così predisposte al sacrificio parti da una base importante. Sono abituato a lavorare giorno dopo giorno e a fissare gli obiettivi settimanali, siamo una squadra che ha voglia di fare le cose fatte per bene e queste ragazze sono professioniste vere che si spendono tanto per la Lazio. Rispetto allo scorso anno abbiamo aggiunto delle giocatrici che ci possono tornare molto utili”.

Gli staff delle Nazionali femminili in riunione a Coverciano. Soncin: “Possiamo crescere ancora tanto”

Photo Credit: Paolo Comba - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Una nuova stagione al via, ripartendo dagli straordinari risultati di qualche mese fa, quando tutte e tre le Nazionali femminili azzurre impegnati agli Europei – ovvero A, Under 19 e Under 17 – hanno raggiunto le semifinali nelle rispettive competizioni continentali: riparte da Coverciano, con la riunione che ha coinvolto tutti gli staff delle Nazionali azzurre femminili, dalla maggiore all’Under 15, l’avventura calcistica italiana.

“Il nostro percorso continua, possiamo crescere ancora tanto” ha sottolineato il Ct azzurro Andrea Soncin nell’aula magna di Coverciano davanti alla ‘platea tecnica’, composta da allenatori, assistenti, preparatori atletici, preparatori dei portieri, match analyst e osservatori delle selezioni azzurre femminili, oltre al direttore della Scuola Allenatori, Renzo Ulivieri, al coordinatore delle Nazionali giovanili femminili dall’Under 19 all’Under 15, Enrico Sbardella, e al metodologo delle Nazionali azzurre, Fabio Andolfo. “Ringrazio – ha continuato Soncin – ancora tutti i responsabili d’area perché sono fondamentali per noi, perché in un percorso condiviso è necessario non ragionare per compartimenti stagni. Ripartiamo da quello che abbiamo detto l’anno scorso: ragionare come filiera e mettersi sempre a disposizione. E poi dobbiamo avere sempre un approccio costruttivo, per fare delle difficoltà un’occasione di crescita”.

A introdurre i lavori è stato Enrico Sbardella, che ha commentato: “La stagione formalmente è già cominciata con i primi raduni già effettuati, ma questa è una riunione plenaria che abbiamo desiderato organizzare con tutte le nostre componenti, dal momento che il gruppo di lavoro si è ampliato negli ultimi anni. Si tratta di un momento di condivisione per delineare gli obiettivi da raggiungere: abbiamo fatto molto bene, sia da un punto di vista dei risultati che per quanto riguarda la crescita delle ragazze, ma quanto fatto nella scorsa stagione non deve essere un punto di arrivo, ma di partenza. Quello che abbiamo col Ct Soncin e col metodologo Fabio Andolfo è un coordinamento trasversale e complementare, condiviso tra le nostre tre figure”.

Novità di questa stagione per quanto riguarda l’organigramma del Club Italia è la presenza di Massimo Lotti che, oltre ad essere il preparatore dei portieri della Nazionale di Soncin, sarà anche il coordinatore dell’Area Portieri di tutte le Nazionali femminili, in un rapporto di confronto e scambio con l’omologo delle Nazionali maschili, Gaetano Petrelli. Da questa stagione, inoltre, Guido Didona – già match analyst delle Nazionale A di Soncin – sarà di supporto al capo dell’area scouting, Jacopo Leandri.

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