Il calcio femminile con la vittoria dell’Inghilterra a sorpresa contro la granitica Germania di domenica 31 luglio ha aperto ulteriori scenari sul Calcio Europeo, visto che le inglesi non avevano mai conquistato un titolo in questo ambito e ci sono arrivate dopo che nel passato era stato proibito loro per tanti anni di giocare proprio del campo principale londinese, che invece questa volta era tutto per loro, con oltre 87.192 spettatori paganti e festanti, e si sono difese molto bene anche in TV, nonostante la gara in Italia fosse trasmessa da Rai 2 alle 18 in una domenica afosa quando solitamente il mare tiene lontano gli amanti del calcio dai televisori, anche se so che, per esempio, che in molti bar provvisti di maxi schermo la partita è stata seguita da tanti bagnanti davanti ad un bella birra ghiacciata. I dati sono i seguenti:
AUDITEL INGHILTERRA-GERMANIA SU RAI 2
Inghilterra-Germania – 750.680
Tempi Supplementari – 1.126.916
Un bellissimo traguardo e una bellissima notizia per il calcio femminile italiano che da questi europei usciva con le ossa rotte per via delle prestazioni imbarazzanti della nostra Nazionale e della relativa macchina del fango che l’editoria italiana e non solo aveva azionato su tutto il movimento femminile.
In campo, inoltre, abbiamo assistito ad una bella partita di ottima fattura tecnica e tanto sano agonismo.
Tutto questo non può che rallegrare in vista dell’imminente primo Campionato da professioniste delle ragazze della serie A e speriamo presto anche delle altre serie.
Perché ora è importante come non mai, una volta solidificata questa prima fase di professionismo, cercare di allargare la base come minimo anche alla serie B, se non alla serie C.
Ma, soprattutto, mi aspetto come non mai dalla prossima stagione che società con alle spalle top club maschili continuino a potenziare come si sta facendo in particolare in serie A, il settore femminile e le scuole calcio per le bambine, senza trascurare che sempre più strutture sono adibite ora solo al calcio femminile.
Penso alla fine che il movimento abbia ancora la forza per poter fare il grande salto e sta anche a noi lavorare tutti assieme affinché, nel giro di 2-3 anni, il calcio femminile in Italia sia uno sport che possa competere a pieno regime con la danza e la pallavolo, che per anni hanno avuto la prevalenza nello sport femminile.
Danilo Billi