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Serie A 2022-2023: comunicati i campi di gioco delle 10 squadre della massima serie

Credit Photo: FIGC - Federazione Italiana Giuoco calcio

Nelle ore scorse la FIGC ha reso noti i campi di gioco in cui le 10 squadre della Serie A femminile 2022-2023 giocheranno le proprie gare interne.
Per Juventus, Fiorentina e Pomigliano i terreni da gioco saranno in erba artificiale.
La Juventus campione d’Italia giocherà i suoi match casalinghi allo  “Juventus Training Center” a Vinovo, la Fiorentina al “Comunale Pietro Torrini” a Sesto Fiorentino,  ed il Pomigliano al “Gobbato” a Pomigliano D’Arco.

Sette poi i campi in erba naturale.
Il Milan giocherà al  “Centro Sportivo Vismara” a Milano come l’Inter che invece disputerà i match interni al “Suning Youth Development Centre in Memory of Giacinto Facchetti”.
La. Roma sarà di scena al “Roma Coni Tre Fontane”, a Roma-Eur, mentre il Sassuolo al “Comunale Enzo Ricci” a Sassuolo, la Sampdoria al “Luigi Ferraris” a Genova, il Como  al “Ferruccio Trabattoni” a Seregno, Monza Brianza, ed infine il Parma al “Tardini” di Parma.

L’Independiente Ivrea prende quattro calciatrici, confermate nella rosa altre tre epoderiesi

Photo Credit: Pagina Facebook Independiente Ivrea

Continuano le mosse di mercato dell’Independiente Ivrea che, per trovarsi preparata per la prossima Serie C, ha comunicato i primi quattro innesti

Per la porta è stata presa Nicole Verzino, classe ’04, di proprietà della Juventus Torino e proveniente della Pro Sesto, in difesa ci sono Giorgia Boccardo (nella foto) classe ’06 ed ex Inter, e Laura Boccardo, nata nel 2003 e acquistata dalla Pro Sesto, mentre a centrocampo arriva dalla Primavera della Juventus la ’04 Matilde Fogo.
Per quanto riguarda sul fronte confermate saranno ancora della formazione epoderiese l’attaccante classe ’93 Vanessa Lavarone, e le difensori 2001 Arianna Faudella e Roberta Sala.

Silvia Tagliacarne: “Nazionale? Mi aspettavo qualcosa di diverso, per me è stato un privilegio vestire l’Azzurro”

Per la rubrica “A pranzo con l’Ospite” abbiamo avuto il piacere di intervistare in esclusiva Silvia Tagliacarne.
L’ex giocatrice che in carriera con la Nazionale ha partecipato agli Europei del 2001 e alla Coppa del Mondo ’99 sul passaggio al professionismo ci dice:
Sicuramente si tratta di un ulteriore passo in avanti per lo sviluppo e la crescita del calcio femminile. Adesso le ragazze potranno dedicarsi completamente all’attività sportiva senza dividere le giornate, come abbiamo fatto noi della vecchia guardia, tra il lavoro e la passione, tra l’ufficio e gli allenamenti serali. E l’effetto di questa svolta epocale sarà sotto gli occhi di tutti”.
L’ex punta di Ambrosiana, Fiammamonza Verona e Milan, tra le altre, sulla prestazione delle Azzurre in Inghilterra ammette:
“Sinceramente mi attendevo qualcosa di diverso. Dopo il Mondiale del 2019 tutti ci aspettavamo qualcosa di più, pur sapendo che quella era stata la vera impresa”.
La classe ’75 sull’Europeo da poco concluso continua:
“Probabilmente dopo la prima partita con la Francia, che ha evidenziato la disparità tra le due squadre, non siamo riuscite ad avere la reazione giusta per trovare la vittoria contro due compagini alla nostra portata. Sono sicura che lo staff e le ragazze avranno fatto e faranno una lucida analisi di quanto successo per capire cosa tenere e cosa migliorare”.
L’ex calciatrice, che in carriera ha vito 3 scudetti, 2 coppe Italia e 4 supercoppe, sulla rassegna continentale chiosa:
“Il livello dell’Europeo è, come ci si aspettava, molto alto basta ricordare che tra le 8 squadre migliori al mondo, 7 sono europee.
Sicuramente Francia ed Inghilterra, tra quelle che ho visto,  mi hanno molto impressionato, squadre che abbinano ottime qualità tecniche ad impressionanti doti atletiche”.
La chiusura di Silvia Tagliacarne è sui trascorsi con la Nazionale sui quali ci racconta:
“Vestire la maglia azzurra è qualcosa di speciale, cantare l’inno sapendo di rappresentare il tuo Paese è sempre una cosa emozionante. Ritengo per questo di essere stata una ragazza fortunata e privilegiata perché giocare per la Nazionale è il sogno di tutte le calciatrici”.

Napoli Femminile, Marek Hamsik saluta le azzurre: “Onorate questi colori”

Marek Hamsik, calciatore slovacco in forza ai turchi del Trabzonspor, è stato uno dei calciatori più rappresentativi degli ultimi decenni che si è legato a Napoli città oltre che alla squadra partenopea.
Oltre 400 presenze in maglia azzurra, dal 2007 al 2019, fanno del classe ’87 il recordman di presenze con il team partenopeo: lo stesso centrocampista, che in Cina negli anni passati ha incrociato l’attuale tecnico delle campane Dimitri Lipoff, ha salutato la formazione pronta a disputare il torneo di Serie B con queste parole:
“Ciao Dimitri, ciao ragazze. Volevo salutarvi e fare un grandissimo in bocca al lupo a tutti voi per la nuova stagione. Spaccate tutto e onorate questi colori. Sempre forza Napoli”. 

AS Roma: Elena Linari rinnova fino al 30 giugno 2026

Credit Photo: AS Roma

L’AS Roma è lieta di annunciare che Elena Linari ha rinnovato il proprio contratto con il Club fino al 30 giugno 2026. 

Elena è arrivata in giallorosso a gennaio 2021, ha totalizzato 41 presenze, realizzato 3 gol ed è stata tra le protagoniste della vittoria della Coppa Italia 2020-21.

“Sono orgogliosa di aver avuto l’opportunità di prolungare il mio contratto con la Roma, qui c’è un grande progetto e sono molto contenta di continuare a farne parte”, ha spiegato Elena.

“Conto di togliermi tante soddisfazioni con questi colori, sperando di ripagare la fiducia della società e l’affetto dei tifosi”.

Lena Oberdorf miglior giovane di UEFA Women’s EURO 2022

La squadra UEFA di Osservatori Tecnici a UEFA Women’s EURO 2022 ha nominato la tedesca Lena Oberdorf come miglior giovane del torneo.

Oberdorf, che ha compiuto 20 anni a dicembre, ha tenuto il centrocampo tedesco con grande maturità. Capace di giocare sia in difesa che a centrocampo, il talento del Wolfsburg ha disputato cinque delle sei partite della nazionale tedesca. Descritta come “il perno del centrocampo della Germania che fa funzionare tutto” dalla reporter di UEFA.com Anna Sophia Vollmerhausen, la centrocampista si è guadagnata la 32esima presenza in nazionale quando la sua squadra ha raggiunto la finale di Wembley.

Il premio celebra la miglior calciatrice nata a partire dall’1 gennaio del 1999. La vincitrice viene scelta dal team tecnico per le prestazioni durante il torneo, a livello individuale ma anche per l’impatto sulle prestazioni della squadra.

Osservatori Tecnici UEFA
Gemma Grainger, David James, Margret Kratz, Jayne Ludlow, Jarmo Matikainen, Joe Montemurro, Anne Noé, Vera Pauw, Hope Powell

Martina Zanoli, Fiorentina Femminile: “Credo tanto nel progetto viola, una società che punta molto sulle giovani”

Credit Photo: Bruno Fontanarosa

Martina Zanoli, difensore della Fiorentina Femminile fresca di rinnovo fino al 2025, ha parlato ai canali ufficiali del club viola dal ritiro di Moena. Queste le sue parole:
”Sono felicissima del rinnovo perché signiffica che la Fiorentina crede in me e ne sono orgogliosa e non vedo l’ora di ricambiare la fiducia e dimostrare sul campo le mie qualità. Credo tanto nel progetto viola, una società che punta molto sulle giovani e dunque questo è il posto giusto per crescere. L’anno scorso è stato difficile per me e non vedo l’ora di tornare in campo e mettermi a disposizione dell’allenatrice, dello staff e delle mie compagne. È stata dura stare lontana da questa maglia per via dell’infortunio. Ruolo? Nasco come difensore però sono moderno, mi piace tanto attaccare e se la coach vorrà mettermi in zone di campo più offensive cercherò di dare il 100 per cento in qualsiasi ruolo giocherò”.

I numeri dell’Europeo appena concluso con la vittoria dell’Inghilterra ha dimostrato che il calcio femminile è il nuovo che avanza

Il calcio femminile con la vittoria dell’Inghilterra a sorpresa contro la granitica Germania di domenica 31 luglio ha aperto ulteriori scenari sul Calcio Europeo, visto che le inglesi non avevano mai conquistato un titolo in questo ambito e ci sono arrivate dopo che nel passato era stato proibito loro per tanti anni di giocare proprio del campo principale londinese, che invece questa volta era tutto per loro, con oltre 87.192 spettatori paganti e festanti, e si sono difese molto bene anche in TV, nonostante la gara in Italia fosse trasmessa da Rai 2 alle 18 in una domenica afosa quando solitamente il mare tiene lontano gli amanti del calcio dai televisori, anche se so che, per esempio, che in molti bar provvisti di maxi schermo la partita è stata seguita da tanti bagnanti davanti ad un bella birra ghiacciata. I dati sono i seguenti:  

AUDITEL INGHILTERRA-GERMANIA SU RAI 2 

Inghilterra-Germania – 750.680
Tempi Supplementari – 1.126.916

Un bellissimo traguardo e una bellissima notizia per il calcio femminile italiano che da questi europei usciva con le ossa rotte per via delle prestazioni imbarazzanti della nostra Nazionale e della relativa macchina del fango che l’editoria italiana e non solo aveva azionato su tutto il movimento femminile.

In campo, inoltre, abbiamo assistito ad una bella partita di ottima fattura tecnica e tanto sano agonismo.

Tutto questo non può che rallegrare in vista dell’imminente primo Campionato da professioniste delle ragazze della serie A e speriamo presto anche delle altre serie.

Perché ora è importante come non mai, una volta solidificata questa prima fase di professionismo, cercare di allargare la base come minimo anche alla serie B, se non alla serie C.

Ma, soprattutto, mi aspetto come non mai dalla prossima stagione che società con alle spalle top club maschili continuino a potenziare come si sta facendo in particolare in serie A, il settore femminile e le scuole calcio per le bambine, senza trascurare che sempre più strutture sono adibite ora solo al calcio femminile.

Penso alla fine che il movimento abbia ancora la forza per poter fare il grande salto e sta anche a noi lavorare tutti assieme affinché, nel giro di 2-3 anni, il calcio femminile in Italia sia uno sport che possa competere a pieno regime con la danza e la pallavolo, che per anni hanno avuto la prevalenza nello sport femminile.

Danilo Billi 

Beth Mead è la miglior giocatrice di UEFA Women’s EURO 2022

Gli osservatori tecnici UEFA hanno votato Beth Mead miglior giocatrice di UEFA Women’s EURO 2022.

Capocannoniere del torneo con sei gol, il No7 dell’Inghilterra ha anche servito cinque assist, dando un grande contributo al trionfo delle padrone di casa a Wembley. La giocatrice, 27 anni, ha disputato tutte e sei le partite dell’Inghilterra e ha vinto il premio Player of the Match due volte: la prima con una tripletta nell’8-0 contro la Norvegia nella fase a gironi, la seconda dopo la vittoria in semifinale contro la Svezia.

Le statistiche di Mead a Women’s EURO 2022
Minuti giocati: 450
Gol: 6
Assist: 5

Gli osservatori tecnici UEFA hanno premiato l’attaccante per le sue prestazioni in tutto il torneo, durante il quale ha avuto un grande impatto sia a livello individuale che di squadra.

Giocatrici del Torneo precedenti
2017: Lieke Martens (Paesi Bassi)
2013: Nadine Angerer (Germania)

Osservatori tecnici UEFA
Gemma Grainger, David James, Margret Kratz, Jayne Ludlow, Jarmo Matikainen, Joe Montemurro, Anne Noé, Vera Pauw, Hope Powell

Stefano Braghin, Head of Juventus Women: “Gli scudetti servono per gli almanacchi ma baratterei un titolo con la presenza delle nostre giovani in prima squadra”

Credit Photo: Pierangelo Gatto

Intervistato da La Stampa, Stefano Braghin ha rilasciato queste dichiarazioni. Le parole dell’Head of Juventus Women.

VINCERE – «I titoli fanno piacere ma la constatazione della competitività in tutte le annate è il segnale del buon lavoro. Non dimentichiamo che il nostro obiettivo è la crescita delle giovani in modo che possano arrivare in prima squadra. Come Arcangeli o Beccari che hanno debuttato in A e in Champions».

VIVAIO – «L’Under 12 è l’entusiasmo, l’Under 15 la passione, l’Under 17 il talento e l’Under 19 la qualità. Noi replichiamo in tutto e per tutto la gestione del settore maschile: 16 ragazze arrivano da fuori regione, vivono in convitto e sono seguite da due tutor. Frequentano il Liceo al J-College in quanto cultura e autonomia critica sono fondamentali per la loro crescita. Quest’anno sei di loro hanno superato la Maturità».

CALCIATRICI «Gli staff hanno libertà nel sistema di gioco per le giovanili. Mi piacerebbe che la giocatrice della Juve fosse riconosciuta per il suo coraggio, la sua mentalità propositiva, una giocatrice che pensa, insomma. Gli scudetti servono per gli almanacchi ma baratterei un titolo con la presenza delle nostre giovani in prima squadra. Il nostro scopo è creare identità e creare giocatrici da Juve già nel mondo Juve. Penso ad Alice Giai, classe 2003, arrivata in bianconero a dodici anni. Non dimentichiamo poi che per le ragazze giocare a pallone significa vivere sempre controvento».

INCARICO ALLA JUVENTUS WOMEN – «Non avevamo squadra, allenatore, campi. Quando Marotta mi diede l’incarico ho pensato subito a Rita Guarino: aveva grande considerazione nel movimento, lei sarebbe stata la garanzia del nostro progetto. La chiamai e le dissi che aveva un’ora di tempo per accettare. Nella storia della Juve lei è stata la pietra miliare e poi è di Torino: la Juve è un marchio globale ma le sue radici rimangono nella nostra città»

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