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Coppa d’Africa: in finale la Nigeria ribalta il Marocco avanti di due reti

Si è conclusa la la tredicesima edizione della Coppa d’Africa femminile che ha visto il Ghana terminare al terzo posto battendo ai rigori il Sudafrica dopo il pari per 1-1 dei tempi supplementari. In finale, giocata allo Stadio Olimpico di Rabat, a festeggiare è stata invece la Nigeria che ha superato le padrone di casa del Marocco. Decimo titolo continentale per le nigeriane che superano per 3-2 in rimonta le rivali per il titolo.

La gara parte in discesa per il Marocco che passa in vantaggio con Chebbak dopo 12 minuti, con un tiro da fuori area, per trovare il raddoppio poco dopo metà della prima frazione con un tiro preciso all’angolino basso di Mssoudy, servita da Jraidi, che porta le formazioni negli spogliatoi sul parziale di 2-0, nonostante i 5 tentativi di tiro in porta delle nigeriane. La ripresa scivola via sino al 20′ quando la Nigeria si procura un rigore, per fallo di mano di Benzinche, che Okoronkwo trasforma accorciando cosi le distanze e riaprendo in sostanza la finale.

Passano solo 7 giri di lancette che la finale ritrova la sua perfetta parità con la rete del 2-2 nata dal passaggio di Okoronkwo per Ijamilusi, che di sinistro riapre completamente i giochi. Un match in equilibrio vede la sua svolta al minuto 88 quando Okoronkwo vede Echegini fredda a ribaltare completamente la contesa regalando alla Nigeria il successo. Punito cosi il Marocco che nella seconda frazione ha provato a tenere il pallino del gioco in mano mancano di concretezza in attacco, avuto invece dalla Nigeria che ha trovato tre reti tirando complessivamente quattro volte in porta nei secondi 45′.

Finale di Euro 2025 tra Inghilterra e Spagna: quattro giocatrici da tenere d’occhio

Photo Credit: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Diamo un’occhiata a quattro potenziali stelle della finale di domenica tra Inghilterra e Spagna a Basilea. L’Inghilterra affronterà la Spagna nella finale di UEFA Women’s EURO 2025 di domenica a Basilea e segnaliamo quattro giocatrici che potrebbero avere la chiave per la destinazione del trofeo.

Chloe Kelly (Inghilterra)

Kelly ha un motivo per dire che è una giocatrice per le grandi occasioni. L’ala ha segnato il gol che ha fatto vincere all’Inghilterra la finale di Women’s EURO 2022 contro la Germania, uscendo dalla panchina e guidando i festeggiamenti che si addicevano a una giocatrice che aveva trascorso la maggior parte dell’anno precedente fuori per un infortunio al legamento crociato anteriore. Ha poi trasformato i rigori vincenti ai calci di rigore per aggiudicarsi sia la Finalissima femminile del 2023 contro il Brasile che il pareggio degli ottavi di finale della Coppa del Mondo femminile FIFA con la Nigeria. A Women’s EURO 2025, Kelly ha contribuito a trasformare entrambe le sfide a eliminazione diretta dell’Inghilterra come sostituta, prima con i suoi cross che hanno portato ai gol nella rimonta nel finale dei quarti di finale contro la Svezia (dove ha anche trasformato ai calci di rigore), poi la sua vittoria all’ultimo respiro ai supplementari contro l’Italia, sulla ribattuta dopo un rigore parato. Kelly, in forma da quando si è trasferita a gennaio (inizialmente in prestito) all’Arsenal, vincendo la UEFA Women’s Champions League, è partita dalla panchina in tutte e cinque le partite dell’Inghilterra in Svizzera e, indipendentemente dal fatto che domenica faccia parte dell’undici a Basilea, un ruolo chiave a un certo punto sembra inevitabile.

Ella Toone (Inghilterra)

A proposito di giocatrici che sono uscite dalla panchina per segnare nella finale di Women’s EURO 2022, la scheggia di Toone ha aperto le marcature a Wembley contro la Germania. È stata anche sostituta alla prima giornata in Svizzera contro la Francia, ma dopo quella sconfitta Toone è stata inserita nella formazione titolare e ha segnato sia contro l’Olanda che contro il Galles, una partita in cui Toone ha fornito anche due assist. Nell’ultimo EURO, il regista Toone e la cara amica Alessia Russo erano la coppia offensiva supersub dell’Inghilterra, ma ora sono i titolari affermati nell’attacco di Sarina Wiegman. Una delle carismatiche preferite dai tifosi, Toone ha ottenuto il pareggio nel finale contro la Spagna nei quarti di finale del 2022, tutt’altro che l’unico esempio del suo talento per il meglio quando ne aveva più bisogno, combinato con la sua creatività e costanza.

Aitana Bonmatí (Spagna)

“Potrei scrivere un libro su questo”, ha detto Bonmatí dopo la sua elegante vittoria ai supplementari contro la Germania, portando la Spagna alla finale di un torneo di cui pochi giorni prima dell’inizio era in ospedale per una meningite virale. Sostituta nelle prime due partite della Spagna, la due volte vincitrice del Pallone d’Oro è stata reintegrata nella formazione titolare contro l’Italia alla terza giornata e da allora non ha saltato un minuto, preparando il vantaggio di Athenea al 66′ nei quarti di finale con la Svizzera con un intelligente colpo di tacco prima del suo turno e una conclusione sul primo palo pianificata per battere Ann-Katrin Berger e la Germania. Non c’è molto da dire sulle capacità di Bonmatí: insieme ai suoi trofei del Pallone d’Oro, ha conquistato il Pallone d’Oro quando la Spagna ha vinto la Coppa del Mondo femminile FIFA 2023 (battendo l’Inghilterra in finale), oltre ad essere stata nominata Giocatrice della stagione per le ultime tre UEFA Women’s Champions League. Women’s EURO è praticamente tutto ciò che manca nella collezione di medaglie di Bonmatí ed è raro che un onore le sfugga a lungo.

Patri Guijarro (Spagna)

Guijarro potrebbe non conquistare i titoli dei giornali di Bonmatí o di molte altre sue compagne di squadra stellari di Spagna e Barcellona, ma a Women’s EURO 2025 le statistiche hanno parlato da sole. Il centrocampista titolare ha completato 416 passaggi, oltre 50 in più di chiunque altro (e 106 in più rispetto a un giocatore non spagnolo) con una precisione vicina al 90%, e i 32 recuperi palla di Guijarro sono in cima alla lista al di fuori dei difensori (ed è a soli tre dal vantaggio complessivo). Di questi passaggi, 109 sono stati completati nella semifinale contro la Germania, e Alexia Putellas ha detto che la sua collega “rende tutto più facile”, qualcosa che Guijarro ha dimostrato anche in un’eccellente stagione del Barcellona, il fulcro che consente a Bonmatí, Putellas e alle altre stelle d’attacco la libertà di dimostrare il loro talento. È stato raro non vedere la sua maglia numero 12 al centro di tutto ciò che la Spagna ha fatto in Svizzera e se Toone e compagni vogliono avere la meglio sulla finale, dovranno capire come impedire a Guijarro di dominare ancora una volta.

UEFA Women’s EURO: campionesse d’Europa contro campionesse del Mondo a confronto

Photo Credit: Paolo Comba - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Le Leonesse, vincitrici di UEFA Women’s EURO 2022, non vogliono farsi sfuggire l’occasione di vincere il secondo Europeo femminile consecutivo battendo la Spagna nella finale di domenica. Nella spedizione dell’Inghilterra a UEFA Women’s EURO 2025, ci sono 13 calciatrici che tre anni fa hanno vinto il titolo europeo in casa. Domenica le inglesi avranno occasione di riconfermarsi campionesse d’Europa quando affronteranno la Spagna in finale. Quattro leonesse, scese in campo nella trionfale finale del 2022 contro la Germania, hanno spiegato a womenseuro.com nel corso della fase finale in Svizzera cosa significherebbe per loro sollevare il trofeo per la seconda volta consecutiva.

Lauren Hemp, attaccante

Lauren Hemp contro i Paesi Bassi nella fase a gironiDeFodi Images via Getty Images

“Mi piacerebbe vincere un altro trofeo; finora ho vissuto delle emozioni ed esperienze incredibili”. “A prescindere dal ruolo che ognuno di noi ricopre in campo, sento che siamo un gruppo molto unito. Non importa chi parte titolare, chi gioca di più e chi meno, la squadra viene prima di tutto. Questa è la nostra forza”. “Queste esperienze, maturate nel corso degli anni, ti permettono di sapere a cosa andrai incontro, quindi siamo ben consapevoli di cosa c’è in palio. Faremo tutto il possibile per riuscirci”.

Keira Walsh, centrocampista

“Women’s EURO è una competizione incredibile; quando l’abbiamo vinto è stato probabilmente uno dei giorni più belli della mia vita”. Quando giochi per l’Inghilterra c’è sempre tanta pressione perché la gente vuole che tu vinca. Quindi chiunque indossi questa maglia, è abituato a questa pressione”. “Avendo già vissuto la gioia di vincere l’Europeo in casa, sappiamo bene cosa vogliamo: conquistare di nuovo il titolo e rendere felici e orgogliosi i tifosi che ci sostengono qui e tutti quelli che ci seguono da casa”.

Alessia Russo, attaccante

“Vogliamo continuare a crescere fino alla fine. Sappiamo che non siamo partiti come volevamo, ma l’inversione di tendenza e la resilienza che abbiamo dimostrato come squadra sono state davvero entusiasmanti”. “Voglio aiutare il più possibile la squadra, che si tratti di gol, di assist, di creare occasioni, di essere la prima linea del pressing, qualunque cosa sia. Voglio continuare a farlo”. “Mi sto divertendo e voglio continuare a vincere”.

Ella Toone, centrocampista

“Da calciatrice vuoi vincere tutto quello che c’è da vincere. Noi però sappiamo come ci si sente a vincere, e questo te lo fa desiderare ancora di più”. “Bisogna però concentrarsi su ogni partita, e cercare di essere d’ispirazione per la prossima generazione di ragazze. Vogliamo rendere orgogliosa l’intera nazione”. “In ogni caso, ci proveremo”.


La Spagna ha impiegato 113 minuti per segnare il gol della vittoria contro la Germania in semifinale che è valso la la qualificazione in finale di UEFA Women’s EURO 2025. Ma a festeggiare con Aitana Bonmatí non sono state solo le compagne presenti con lei in campo. L’intera squadra, comprese le panchinare, infatti, è corsa a festeggiare con l’autrice del gol, in quella che è stata una metafora visiva della mentalità della Spagna in Svizzera. Dopo il fischio finale ci sono stati abbracci, lacrime e l’ammissione da parte di Bonmatí che la squadra di Montse Tomé è come una famiglia. “Sono davvero molto felice per tutta la squadra”, ha detto la centrocampista vincitrice del Pallone d’Oro. Quando ho segnato, festeggiare il gol con tutte è stato un momento di pura felicità perché abbiamo raggiunto questo obiettivo insieme”.

Durante questo torneo, la Spagna ha dimostrato di essere molto più di 11 calciatrici che scendono in campo. Ogni gesto, ogni esultanza, ogni parola nella zona mista o immagine dalle sessioni di allenamento ha svelato un legame profondo tra le calciatrici. Ogni volta che segnano, le panchinare festeggiano come se fossero state loro a segnare. In ogni conferenza stampa, le calciatrici si elogiano a vicenda. In ogni decisione tattica, il collettivo ha la precedenza. “Remiamo tutte nella stessa direzione”, ha spiegato la centrocampista Alexia Putellas. Ognuna di noi mette la versione migliore di se stessa al servizio della squadra, e questo ci rende una squadra migliore”. Le nazionali spagnole del passato non hanno sempre mostrato questo livello di coesione soprattutto nelle fasi finali di Women’s EURO, ma questa Spagna trasmette un senso di compattezza e gioia condivisa che riflette esattamente il modo in cui giocano in campo.

“Questa squadra è destinata a fare la storia”, ha detto il commissario tecnico Tomé, dopo che la sua Spagna ha chiuso la marcia di avvicinamento alla fase finale da imbattuta e adesso ha il miglior attacco del torneo con 17 gol. “C’è una grande energia nel nostro lavoro, che ci accompagna e ci dà gioia ogni giorno. In questo torneo abbiamo trovato una nuova maturità, ed è proprio questo l’elemento fondamentale per il benessere della squadra”. L’unità all’interno del gruppo ha portato la Spagna alla sua prima finale di Women’s EURO, e c’è un senso di energia collettiva che va oltre le 11 giocatrici in campo. “Siamo in un grande momento della nostra storia”, ha riconosciuto il capitano Irene Paredes. “Sono molti anni che vogliamo arrivare qui”. Quando le campionesse del mondo affronteranno le campionesse d’Europa in carica a Basilea, la forza interiore della Spagna – quel gruppo coeso che gioca e sogna insieme – potrebbe essere la loro più grande risorsa.

Sarina Wiegman: “Finale? Significa molto per l’Inghilterra, significa molto per la squadra”

Photo Credit: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Quando l’ho sentita per la prima volta, sono rimasta molto sorpresa, ma questo è la dimostrazione del legame tra noi e i nostri tifosi”. Sarina Wiegman si riferisce alla canzone ‘Tequila’ dei Champs, riadattata col suo nome (Sarina) dai tifosi dell’Inghilterra, e che ha riecheggiato negli stadi e per le strade della Svizzera durante l’intero torneo.

L’allenatrice dell’Inghilterra si è persino unita al coro a lei dedicato, quando le sue calciatrici l’hanno cantata in cerchio festeggiando la vittoria ai supplementari per 2-1 sull’Italia in semifinale. Il coro esprime in un certo senso tutta la gratitudine dei tifosi per una allenatrice che ha condotto le Leonesse per la prima volta tre anni fa al successo a Women’s EURO, oltre che ad altre due finali di tornei importanti (Mondiale 2023 e WEURO 2025).

UEFA Women’s EURO 2025 non è stato facile per la squadra di Wiegman. L’Inghilterra, infatti, ha perso la partita d’esordio contro la Francia e ha dovuto rimontare lo svantaggio sia nei quarti che in semifinale. “È stato emozionante, intenso e mi è piaciuto molto lavorare con la squadra”, ha detto a womenseuro.com. “Penso che la squadra sia stata straordinaria. L’unione, il duro lavoro, la reazione delle ragazze, le rimonte… è stato tutto fantastico. E anche se è stato molto intenso, mi sono divertita molto”.

Il messaggio di Women’s EURO 2025 è il “Vertice delle Emozioni”, che incorpora sia il paesaggio montuoso della Svizzera sia la capacità del calcio di trasmettere l’intero spettro delle emozioni umane. Wiegman ha certamente sperimentato questa gamma completa durante il viaggio sulle montagne russe dell’Inghilterra verso la finale, affermando di aver provato “tutto: gioia, tristezza, delusione, entusiasmo. Ci ho sempre creduto, ma ci sono stati momenti dove è stato più difficile crederci”.

Il CEO della federcalcio inglese, Mark Bullingham, ha detto che Wiegman “sembra sempre la persona più fredda dello stadio, e non ho dubbi che questo aiuti nei momenti critici”. In effetti, le sue sostituzioni oculate hanno dato una svolta alle partite in questo torneo. Michelle Agyemang è entrata due volte dalla panchina per segnare il pareggio quando le Leonesse erano sull’orlo dell’eliminazione, così come gli ingressi di Chloe Kelly hanno portato assist e freddezza dal dischetto. Ora le Leonesse affronteranno in finale la Spagna, la squadra che le ha battute nella finale della Coppa del Mondo femminile FIFA due anni fa. “Penso che entrambe le squadre abbiano molto rispetto l’una dell’altra”, ha detto l’allenatrice dell’Inghilterra.

“Loro sono brave in fase di possesso, quindi mi aspetto che avranno la palla un po’ più di noi, ma anche noi abbiamo giocato partite in cui abbiamo avuto maggiore possesso palla. Ci stiamo preparando al meglio. Dobbiamo difendere molto bene e cercare di colpirle in altri momenti”.

Le finali sono delle tappe quasi normali per Wiegman, le cui squadre hanno partecipato alle ultime cinque finali tra Women’s EURO e Mondiale – una di queste con i suoi Paesi Bassi, che ha guidato al titolo europeo nel 2017, prima di trasferirsi sulla panchina dell’Inghilterra nel 2021 e ripetere l’impresa un anno più tardi. In Svizzera, l’allenatrice olandese ha toccato nuove vette: è stata la prima ad allenare in 16 partite di Women’s EURO e, se l’Inghilterra vincerà la finale di domenica, diventerà l’unica allenatrice ad aver vinto 14 partite nella competizione. Cosa significherebbe per lei sollevare il trofeo di Women’s EURO per il terzo torneo consecutivo? “Significa molto per l’Inghilterra, significa molto per la squadra, significa molto per tutti coloro che sono coinvolti, quindi significa molto anche per me”.

 

 

Alexia Putellas, Spagna: “Finale? Non vedo l’ora, farò tutto ciò che serve per vincere”

credit photo: Paolo Comba - photo agency Calcio Femminile Italiano

Con la Spagna che si appresta a disputare la sua prima finale di UEFA Women’s EURO, abbiamo acceso i riflettori su una delle protagoniste indiscusse del cammino delle campionesse del mondo, Alexia Putellas. Per Alexia, la finale di domenica contro le campionesse in carica dell’Inghilterra ha un significato ancora più profondo. La talentuosa centrocampista, infatti, ha saltato Women’s EURO 2022 per infortunio, ma ha recuperato il tempo perduto durante la corsa della Spagna verso la finale. Oltre ai tre gol realizzati finora, l’asso del Barcellona ha anche effettuato quattro assist (totale gol+assist più alto rispetto a tutte le altre calciatrici di questo Europeo) e vinto due premi di Player of the Match.

“Per me è un’altra occasione”, ha detto parlando della partita di domenica a Basilea. “Ho avuto la fortuna di giocare molte finali nel corso della mia carriera, ma non ho mai giocato una finale di un Europeo. Sono davvero entusiasta e non vedo l’ora che arrivi domenica per fare ciò che serve per vincere”.

Nonostante tutti i suoi successi a livello di club e nazionale, la due volte Giocatrice dell’Anno UEFA non si sente ancora appagata. Dalla sua infanzia a Mollet del Vallès fino alla gloria mondiale ed europea (ha vinto la Coppa del Mondo femminile FIFA e la UEFA Women’s Nations League), la spagnola è un punto di riferimento per le giovani che si avvicinano al calcio sia in Spagna che nel resto del mondo. “Non avrei mai creduto di essere qui oggi”, ha ammesso parlando dei suoi sogni da giovane. “Nemmeno nei sogni da ragazzina avrei immaginato di arrivare a questo punto. È incredibile”.

Alexia non solo incarna l’evoluzione del calcio femminile spagnolo, ma è anche la mente tattica della squadra. La sua intelligenza in campo è stata fondamentale per una squadra che si è adattata e ha superato tutte le difficoltà incontrate in Svizzera, anche se preferisce condividere il merito con le sue compagne di squadra.

“Capire dove sono gli spazi, sapere quando verticalizzare o giocare in ampiezza: questa comprensione del gioco è uno dei nostri maggiori punti di forza”, ha detto. “Abbiamo giocatrici straordinarie. Ognuna di noi porta qualcosa di unico e io cerco di imparare da tutte loro”.

Infine, Alexia ha un messaggio per tutte le ragazze e le tifose che sognano di seguire le sue orme, indipendentemente dal risultato di St. Jakob-Park. Dopo tutto, Alexia non sta giocando solo per vincere un altro trofeo, ma sta portando avanti qualcosa di più ampio: la bambina che sognava in grande è diventata il simbolo di una squadra che sta facendo la storia della Spagna e del calcio femminile. “Vogliamo fare divertire i tifosi e fare in modo che si rispecchino in noi, che vedano il calcio come uno spettacolo e una competizione. Spero che questo ispiri molte persone a dare il meglio di sé, non solo nello sport ma in ogni ambito della vita”.

Cerimonia di chiusura di UEFA Women’s EURO 2025: l’Asturia Quartet eseguirà gli inni nazionali

Photo Credit: Stefano Petitti - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Dati della cerimonia di chiusura
150 partecipanti. 29.000 bastoncini gonfiabili distribuiti al pubblico

Gli artisti. Asturia Quartet – Interpreti degli inni nazionale

L’Asturia Quartet è un ensemble d’archi tutto al femminile noto per la sua raffinato talento, la precisione tecnica e l’eleganza contemporanea. Provenienti da prestigiosi conservatori europei, le musiciste fondono la maestria classica con la sensibilità moderna e sono ormai una presenza di spicco sui palcoscenici internazionali.

Nel tempo, il quartetto è diventato un partner musicale di fiducia della UEFA, essendosi esibito in eventi importanti come la finale di UEFA Champions League, UEFA EURO 2020 e la Supercoppa UEFA. Le sue esibizioni offrono costantemente profondità emotiva e dignità ai più momenti cerimoniali più toccanti, in particolare gli inni nazionali e i tributi nazionali, allineandosi perfettamente alla volontà della UEFA di unire le culture attraverso lo sport e la musica. Per la cerimonia di chiusura di UEFA Women’s EURO 2025, l’Asturia Quartet eseguirà gli inni nazionali delle due finaliste, proclamandone l’eccellenza e valorizzando il momento con bellezza, rispetto e pathos.

Musica della cerimonia di chiusura. Per la cerimonia di chiusura di UEFA Women’s EURO 2025 è stata preparata una colonna sonora originale, potente ed evocativa di Ludovico Clemente, compositore e consulente musicale italiano acclamato per il suo lavoro in eventi sportivi internazionali e spettacoli su larga scala.

“It’s coming home” e ¡Vamos ganando!” – Chi vincerà EURO 2025?

Photo Credit: Paolo Comba - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

St. Jakob-Park. Basilea. È arrivata la giornata clou, quella della finale EURO 2025 tra Inghilterra e Spagna; quale sarà l’esito della attesissima gara in programma alle 18? Non si sa, tanto che i sondaggi condivisi attraverso le pagine ufficiali e non della competizione offrono percentuali d’attribuzione della vittoria molto vicine.

Da una parte la Nazionale inglese vuole rivivere la gioia provata nel 2022, quando la conquista del titolo fu concreta, dall’altra le campionesse del mondo in carica alla ricerca di riscatto dopo quella semifinale solo sfiorata nella scorsa occasione, strappata proprio dalla attuale rivale inglese per mezzo di un 2-1 a favore.

A poche ore dal grande evento a dire la sua è stata l’immancabile guida tecnica delle rojas Montse Tomé che, con estrema sincerità, ha detto: “Durante tutto il torneo abbiamo fatto la storia; siamo arrivate in finale per la prima volta e battuto la Germania. Quando abbiamo iniziato volevamo giocare sei partite, ma siamo riuscite ad arrivare in finale.

L’Inghilterra? Lo sappiamo, è la detentrice, so però che ci divertiremo ad affrontarla, naturalmente con la speranza di vincere“.

Parola anche alla capitana Irene Paredes: Siamo una squadra che ha giocato grandi partite e tornei, per questo sappiamo come gestire pressione ed emozione. Non lasciamo spazio alla pressione, vediamo solamente davanti a noi un’opportunità per continuare a scrivere la storia, per fare qualcosa di grande, per fare un regalo a coloro che ci seguono”.

Prolunga Esther González: “Ci troviamo in uno stato mentale perfetto. Il gruppo è fantastico, vogliamo solo goderci questo giorno dando il massimo”.

Chiude la parentesi dichiarazioni pre gara Sarina Wiegman, allenatrice dell’Inghilterra: “entrambe le squadre hanno rispetto l’una per l’altra. La Spagna è brava nel possesso palla, quindi mi aspetto sarà maggiormente nelle loro mani. Dobbiamo difenderci davvero bene e cercare di far loro del male in momenti ben precisi!

Trovo incredibile, inoltre, che così tanti tifosi siano venuti in Svizzera a sostenerci. Il sostegno lo sentiamo tutto ed è incredibile“.

La domanda da porsi è quindi questa: “It’s coming home” o “¡Vamos ganando!”? – Quale sarà il motto che lo stadio urlerà a squarciagola?

UEFA Women’s EURO 2025: c’è anche l’app ufficiale

Photo Credit: Stefano Petitti - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

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Inaugurata “LND PIXEL”: quando il pallone va oltre lo schermo

Credit Photo: Fabrizio Brioschi - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Dalla nascita dell’associazione ASD Grifone eSports alla promozione in eSerieD con il Priaruggia (squadra genovese), fino alla proposta al Dipartimento eSport della LND – oggi realtà – di portare il progetto “Vinciamo Insieme” proprio al Gaslini, Giorgio Lenzi incarna alla perfezione il messaggio che la LND vuole trasmettere: il calcio può essere anche digitale, ma resta uno strumento potentissimo di inclusione, riscatto e sogno. La rubrica LND PIXEL proseguirà con nuove testimonianze: prossimamente online la storia del gamer Francesco Carotti.

Allenare il futuro, al congresso ECSS di Rimini anche Paolo Troiani, guida atletica delle Rappresentative Nazionali LND

Photo Credit: Federico Fenzi - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Dal 1 al 4 luglio, il Palacongressi di Rimini ha ospitato la 30ª edizione del Congresso ECSS, il più importante appuntamento europeo dedicato alle Scienze dello Sport, tornato in Italia dopo 25 anni grazie alla collaborazione tra le Università di Bologna e Padova. Oltre 3.000 tra ricercatori, docenti, preparatori atletici e professionisti del settore hanno preso parte a un evento che ha tracciato il presente e il futuro dell’allenamento sportivo, della nutrizione, della biomeccanica, della medicina dello sport e delle nuove tecnologie per il miglioramento della performance. In questo prestigioso contesto internazionale, ha portato il suo contributo anche il prof. Paolo Troiani, preparatore atletico delle Rappresentative Nazionali della Lega Nazionale Dilettanti e figura di riferimento per il Progetto Giovani. Il suo intervento ha offerto un raro spaccato di connessione tra il mondo della ricerca e la pratica quotidiana sui campi da gioco, con uno studio mirato sulle relazioni tra sprint, accelerazioni, potenza metabolica e reti segnate/subite nella Serie A, nelle stagioni 2022/23 e 2023/24.

Attraverso l’analisi di dati raccolti con sistemi avanzati, Troiani ha mostrato come le azioni esplosive in fase di possesso — sprint oltre i 25 km/h e accelerazioni superiori a 3 m/s² — siano predittori affidabili dei goal segnati, mentre l’intensità senza palla è associata a una riduzione dei goal subiti. Un punto chiave emerso è l’importanza dell’intensità relativa rispetto all’avversario, parametro più significativo dei dati assoluti per spiegare i risultati in campo. Il messaggio è chiaro: per formare atleti moderni, anche nel mondo dilettantistico, è necessario allenare in modo contestualizzato, simulando le reali condizioni di gioco e integrando le più recenti evidenze scientifiche. Un approccio che il prof. Troiani promuove con costanza nel percorso di crescita dei giovani talenti della Lega Nazionale Dilettanti.

 

Le tematiche ECSS 2025

Durante le giornate congressuali si sono affrontati temi di assoluta attualità:

1. Vita nello spazio: sessione dedicata agli effetti della microgravità sugli astronauti, con focus su sistema neuromuscolare, nutrizione e locomozione lunare;
2. Questioni etiche e scientifiche nelle categorie femminili: in particolare, la partecipazione di atlete transgender e con DSD, tra identità di genere e equità competitiva;
3. Ipertrofia muscolare e forza: meccanismi cellulari, ruolo dell’mTORC1 e impatto degli stimoli allenanti sulla massa muscolare;
4. Nuove terapie metaboliche: interazione tra esercizio fisico e farmaci come le incretine (Ozempic) o i mimetici dell’esercizio
5. Nuoto ad alta tecnologia: sessioni pratiche con analisi biomeccanica e metabolica in tempo reale;
6. Divulgazione scientifica: incontri aperti al pubblico su come la scienza migliora le prestazioni in discipline come nuoto e ciclismo.
A fare da cornice all’evento, l’entusiasmo della comunità scientifica italiana, che ha celebrato un traguardo importante: il riconoscimento internazionale della qualità raggiunta nel settore delle scienze motorie, formazione e ricerca, oggi finalmente protagonista sul palcoscenico globale.

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