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Italia-Inghilterra, più forti della beffa: il sogno è stato spezzato, ma l’onore resta

Photo Credit: Paolo Comba - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

La fine di un sogno può fare rumore. E questa volta, a Ginevra, ha il suono amaro del fischio finale, dell’ennesimo cartellino giallo, di un rigore dubbio. L’Italia Femminile dice addio a Euro 2025, battuta in semifinale per 2-1 da un’Inghilterra cinica, aiutata da episodi controversi e da un arbitraggio quantomeno discutibile.

Ma resta un cammino da applausi, una Nazionale capace di riscrivere la propria storia recente, con il cuore in mano e la testa alta. Perché giocare alla pari con le campionesse d’Europa, metterle in difficoltà, andare avanti e lottare fino all’ultimo secondo vuol dire essere diventate grandi.

Il racconto di un sogno interrotto

L’approccio iniziale azzurro è da grande squadra: ordinata, coraggiosa, intensa. Il gol del vantaggio arriva al 28’ con un’azione da manuale: Cantore ruba palla a Greenwood a centrocampo, serve Caruso, che trova un varco e verticalizza in area. Sul secondo palo si inserisce Bonansea, che controlla al volo e trafigge Hampton con un destro chirurgico. 1‑0 Italia, lo Stade de Genève esplode.

L’Inghilterra prova a reagire ma fatica a costruire occasioni vere. E’ nel secondo tempo che le inglesi alzano il ritmo e nel finale trovano il pari: cross insidioso di Kelly, Mead manca l’intervento, la traiettoria inganna Giuliani, e sulla respinta corta è Agyemang, ancora una volta subentrata dalla panchina, a controllare e calciare di collo rasoterra. Il pallone passa sotto le gambe di Linari e della numero 1 azzurra. È 1‑1 al minuto 87.

Nel primo tempo supplementare supplementare succede poco, ma il ritmo resta alto. Nella ripresa, l’Inghilterra sfiora il gol con Agyemang, che colpisce la traversa. L’Italia resiste con le ultime energie, fino al minuto 119, quando arriva l’episodio che spezza definitivamente il sogno: Severini interviene in area su Russo, la croata Martincic assegna un rigore molto generoso, in una dinamica dove il contatto sembra minimo e tutt’altro che punibile.

Sul dischetto va Kelly, Giuliani respinge, ma sulla ribattuta è ancora l’attaccante inglese a farsi trovare pronta: tap-in vincente e 1-2 Inghilterra. L’Italia non ha più il tempo né le forze per reagire. Il triplice fischio arriva come una lama.

Un arbitraggio che fa discutere

Difficile restare in silenzio: l’arbitraggio ha condizionato e non poco la sfida. I cartellini gialli sono arrivati quasi solo da un lato, persino per proteste pacate. I minuti di recupero, sette, hanno alimentato confusione. E il rigore — un contatto minimo — ha spezzato una partita che sembrava avviata ai supplementari. Una gestione sbilanciata che non rende giustizia alla prestazione azzurra.

Lacrime e applausi

Alla fine, solo emozioni vere. Al centro del ring, Laura Giuliani si inginocchia: ha parato il rigore con straordinaria reattività, solo per vedersi sfuggire il sogno sulla ribattuta. Bonansea con lo sguardo perso nel vuoto, poco distante Cristiana Girelli nasconde il volto tra le mani, le lacrime che rigano il viso sono quelle di una capitana che ha dato tutto. Elena Linari, roccia difensiva e colonna dello spogliatoio, piange ai microfoni Rai: dentro, la delusione di chi sa che il sogno si è infranto sul più crudele dei finali. Non è solo una sconfitta. È la fine di un percorso che ha riportato l’Italia tra le grandi d’Europa. Un traguardo costruito con il lavoro, la fatica, la consapevolezza di potercela giocare con chiunque.

La Top 3 Azzurre di Inghilterra-Italia

Barbara Bonansea – Voto: 8

Schierata come esterna sinistra, ha sfruttato bene la sua velocità e il dribbling per allargare il gioco e creare superiorità numerica sulle fasce. Il suo movimento è stato fondamentale per aprire spazi nella difesa inglese, con continui accentramenti e combinazioni con Cantore e Girelli. Ha segnato il gol del vantaggio con un tiro preciso e potente, dimostrando ottima capacità di finalizzazione. Anche in fase difensiva ha dato un contributo importante, pressando alto e aiutando a recuperare palloni. Nonostante l’Italia non sia riuscita a chiudere la partita, Bonansea è stata una delle protagoniste più dinamiche e pericolose, confermandosi una pedina chiave nel sistema offensivo azzurro.

Sofia Cantore – Voto: 7
La partita contro la Norvegia, in cui aveva firmato due assist decisivi, era stata da me definita la “partita della consacrazione” per Cantore, e la sua prestazione contro l’Inghilterra ha confermato questa crescita. La sua energia e la sua velocità sulla fascia destra hanno rappresentato una delle maggiori fonti di pericolo per le inglesi, riuscendo a rompere il ritmo della difesa avversaria con cavalcate e giocate imprevedibili. Tuttavia, la sua sostituzione nel secondo tempo ha coinciso con un appannamento dell’attacco italiano, che ha perso in profondità e capacità di creare superiorità numerica sulle fasce, elemento decisivo per il pressing alto e la costruzione offensiva.

Arianna Caruso – Voto: 6.5
Cuore e cervello del centrocampo azzurro, Caruso ha saputo leggere la partita con grande intelligenza tattica. I suoi recuperi e le sue chiusure hanno spesso spezzato le azioni offensive inglesi, mentre la sua capacità di dettare i tempi ha facilitato la costruzione del gioco dell’Italia. Il lavoro oscuro di Caruso è stato più volte lodato anche dai media internazionali, come BBC Sport e The Guardian, che hanno sottolineato come senza di lei il centrocampo avrebbe perso stabilità.

Il sogno finisce, ma il futuro è cominciato

Si ferma qui il cammino azzurro, ma qualcosa è cambiato. Questo gruppo ha dimostrato di valere. Di poter competere. Di meritare attenzione. Ha fatto innamorare. E ha portato il calcio femminile italiano dove mancava da troppo tempo: al centro del racconto sportivo e nel cuore di chi guarda. Finisce un Europeo, ma non la storia.

Articolo a cura di Chiara Frate

Kelly regala la finale all’Inghilterra – Un déjà vu che si ripete

Photo Credit: Paolo Comba - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Un goal sotto, la parità, poi il gelo. Una clamorosa rimonta ad opera dell’Inghilterra spedisce le azzurre sulla strada del rammarico, ad un passo dal traguardo finale dell’europeo.

Continua, quindi , il sogno delle Lionesses, forti del primo passo in avvicinamento con Agyemang (appena subentrata sul verde dello stadio di Ginevra) e della seconda e decisiva firma che porta il nome di Kelly. Letale un rigore. È così che la squadra seguita dalla CT Wiegman affronterà la vincente della sfida in programma questa sera a Basilea tra Spagna e Germania. La storia sembra, però, già ripetersi; la medesima Nazionale centra per il secondo anno consecutivo la finale della competizione, confermandosi tra le quattro performer migliori in circolazione.

Ed è stata proprio la numero 18 inglese, premiata MVP del match appena concluso, a pronunciarsi post trionfo; l’esperta attaccante, ai microfoni di ITV, ha detto: “La speranza di arrivare a vincere l’europeo è ora più viva che mai; abbiamo la fiducia e le qualità per farlo. Non ci resta che continuare a lavorare sodo per arrivare a questo weekend con la giusta forza e vitalità”.

La parentesi post gara è terminata con le dichiarazioni della capitana Leah Williamson che, con grande orgoglio, a BBC Sport, ha confessato: “L’Italia ha ben eseguito un gran piano di gioco, tanto che nel primo tempo abbiamo avuto qualche problema di intesa.

Ora sappiamo di aver raggiunto una finale importante dove non c’è tempo per gli sbagli; spero che i tifosi continuino a divertirsi, noi intanto stiamo dando tutto!”.

Come solitamente si dice in questi casi…che vinca la migliore.

Soncin: “La parola che ci resta è orgoglio”. Linari: “Grande dispiacere”

Photo Credit: Paolo Comba - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Anche il Ct Soncin ha lanciato un messaggio di fiducia e di positività per quello che hanno espresso in campo le sue ragazze: “La parola che ci resta è orgoglio. Le ragazze devono essere orgogliose di quello che è stato fatto, aver tenuto testa alle Campionesse in carica ci deve dare tanta convinzione per il futuro. Non ci sono parole per descrivere le emozioni che ci hanno accompagnato in questo percorso. Meritavamo un finale differente, dopo tante decisioni difficili da commentare. Abbiamo sentito l’affetto degli italiani, sia stasera che nei giorni passati. Dall’Italia ci sono stati tanti messaggi di vicinanza, un’altra conquista da parte delle ragazze. Peccato perché eravamo vicini al sogno di giocarci la finale”.

Resta però l’ottimo percorso fatto fino alla semifinale con l’Inghilterra, commentato così al triplice fischio dal Ct: “Giocarsi una partita così per 120′ con le Campionesse in carica quando tutti ci davano per sconfitti ci rende merito: abbiamo fatto tanti passi avanti, siamo orgogliosi”Più dure le parole di Linari invece, in particolare sul calcio di rigore: “Mi dispiace particolarmente per il rimpallo che c’è stato al pari e mi prendo le mie responsabilità. Sul rigore speravo che si andasse al VAR perché conosco Severini e se mi dice che non era rigore le credo”.

Nazionale cosi fa male: finale ad un passo, l’Inghilterra vince in rimonta ai supplementari

Photo Credit: Paolo Comba - PhotoAgency Calcio Femminile

Va all’Inghilterra la semifinale di Ginevra: sconfitte le Azzurre, per 2-1, che vanno ad un passo dalla finalissima di domenica 27 a Basilea.  Allo Stade de Genève, davanti a 26.600 spettatori, la rete di Bonansea, arrivata poco dopo la mezzora, viene rimontata nel recupero da Agyemang mentre Kelly ribatte in rete un rigore parato da Giuliani ai supplementari. Un’Italia tutto cuore e carattere non accede cosi ad una finale tanto sognata. Per la sfida contro le inglesi Soncin ha scelto tra i pali Giuliani coperta dal pacchetto arretrato formato da Lenzini Linari e Salvai. In mediana Di Guglielmo e Oliviero  agiscono sulle linee laterali con Giugliano e Caruso nel mezzo mentre Bonansea e Cantore fungono da rapporto con l’unica punta Girelli.

L’Inghilterra parte aggressiva con l’Italia a compattarsi dietro e chiudere gli spazi con difficoltà di uscire dalla propria metà campo. Le Azzurre stentano a palleggiare affidandosi a qualche palla lunga per farsi vedere dalle parti di Hampton. Prima vera occasione per le inglesi al 10′ con James che gira centralmente da buona posizione con Giuliani attenta alla parata mentre al 19′ Russo controlla bene in area ma calcia sul fondo dall’altezza dell’area di rigore mentre al 23′ non riesce dare potenza al suo colpo di testa. Al primo vero affondo, però, l’Italia passa: dal settore destro la palla arriva a Bonansea che, al 33′, dal cuore dell’area batte di potenza Hampton. La risposta inglese arriva al 37′ con un contropiede concluso da James che trova attenta Giuliani e al 40′ con un tiro-cross di Hamp che percorre tutto lo specchio della porta.

Nella ripresa Greenwood non inquadra lo specchio in avvio mentre Hemp al 7′ tira tra le braccia di Giuliani. Per l’Italia Cantore calcia in maniera potente ma centrale, da posizione defilata, al 9′ con Hampton a respingere di pugno mentre Walsh sul fronte opposto che non trova la porta. Al 19′ Girelli, claudicante, lascia spazio a Piemonte con le inglesi che da li a poco chiamano alla parata Giuliani con Mead. Al 28′ Bonansea e Cantore vengono rilevate da Cambiaghi e Severini con l’Italia che passa al 3-5-2.  Al 31′ Stanway controlla sulla trequarti e poi prova il destro che finisce largo ma l’Italia non sta a guardare e nel giro di pochi minuti Caruso cerca di sorprendere Hampton con un pallonetto mentre Piemonte di testa mette alto. Occasionissima doppia al 42′ con Cambiaghi a girare di prima intenzione con Hampton a smanacciare e Severini a mancare il tap-in da pochi passi. Nel finale Soncin inserisce Piga per Lenzini e Greggi per Giugliano ma 7′ di recupero Agyemang, da poco entrata, ristabilisce però la parità con un bolide che porta la gara ai supplementari.

Si riparte con l’Inghilterra rinvigorita che sembra averne di più: da una parte opportunità di Greggi dal limite, con palla però debole e centrale, mentre dall’altra Kelly spara al lato. Le squadre si allungano con continui rovesciamenti di fronte con il primo tempo supplementare che termina 1-1. La seconda frazione riparte sulla falsa riga della prima con la formazione di Sarina Wiegman ad insistere maggiormente nella nostra metà campo senza trovare però particolari varchi dalle parti di Giuliani. La traversa salva però l’Italia dallo strapotere fisico di Agyemang che si destreggia tra Linari e Salvai con il legno ad allontanare il suo destro. Severini, poco dopo, commette un’ingenuità stendendo Mead in area e nonostante la parata di Giuliani sul primo tiro di Kelly il portiere può poco sulla ribattuta dell’avanti inglese che decide la semifinale: termina cosi 2-1 per l’Inghilterra che accede in finale.

Nazionale acciuffata sul più bello: ai supplementari la sfida con l’Inghilterra

Photo Credit: Paolo Comba - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Viene acciuffata sul più bello l’Italia che si fa scappare la vittoria in semifinale nel recupero. A Ginevra terminano 1-1 i tempi regolamentari: allo Stade de Genève, davanti a 26.600 spettatori, alla Bonansea risponde il pari di Michelle Agyemang. Per la sfida contro le inglesi Soncin ha scelto tra i pali Giuliani coperta dal pacchetto arretrato formato da Lenzini Linari e Salvai. In mediana Di Guglielmo e Oliviero  agiscono sulle linee laterali con Giugliano e Caruso nel mezzo mentre Bonansea e Cantore fungono da rapporto con l’unica punta Girelli.

L’Inghilterra parte aggressiva con l’Italia a compattarsi dietro e chiudere gli spazi con difficoltà di uscire dalla propria metà campo. Le Azzurre stentano a palleggiare affidandosi a qualche palla lunga per farsi vedere dalle parti di Hampton. Prima vera occasione per le inglesi al 10′ con James che gira centralmente da buona posizione con Giuliani attenta alla parata mentre al 19′ Russo controlla bene in area ma calcia sul fondo dall’altezza dell’area di rigore mentre al 23′ non riesce dare potenza al suo colpo di testa. Al primo vero affondo, però, l’Italia passa: dal settore destro la palla arriva a Bonansea che, al 33′, dal cuore dell’area batte di potenza Hampton. La risposta inglese arriva al 37′ con un contropiede concluso da James che trova attenta Giuliani e al 40′ con un tiro-cross di Hamp che percorre tutto lo specchio della porta.

Nella ripresa Greenwood non inquadra lo specchio in avvio mentre Hemp al 7′ tira tra le braccia di Giuliani. Per l’Italia Cantore calcia in maniera potente ma centrale, da posizione defilata, al 9′ con Hampton a respingere di pugno mentre Walsh sul fronte opposto che non trova la porta. Al 19′ Girelli, claudicante, lascia spazio a Piemonte con le inglesi che da li a poco chiamano alla parata Giuliani con Mead. Al 28′ Bonansea e Cantore lasciano spazio a Cambiaghi e Severini con l’Italia che passa al 3-5-2.  Al 31′ Stanway controlla sulla trequarti e poi prova il destro che finisce a lato ma l’Italia non sta a guardare e nel giro di pochi minuti Caruso vede Hampton fuori dai pali e prova a sorprenderla con un pallonetto mentre Piemonte di testa mette alto sopra la traversa. Occasionissima doppia al 42′ con Cambiaghi a girare di prima intenzione con Hampton a smanacciare e Severini a mancare il tap-in da pochi passi. Nel finale Soncin inserisce Piga per Lenzini e Greggi per Giugliano nei 7′ di recupero Michelle Agyemang, da poco entrata, ristabilisce però la parità con un bolide che porta la gara ai supplementari.

Italia avanti all’intervallo: con l’Inghilterra decide la zampata di Bonansea

Photo Credit: Paolo Comba - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Tempo di semifinale a Ginevra dove la Nazionale Femminile affronta l’Inghilterra: chi vince accede alla finalissima di domenica 27 contro una tra Spagna e Germania. Allo Stade de Genève, davanti a 26.600 spettatori, la prima frazione si è chiusa con l’Italia avanti per 1-0 con la rete di Bonansea a decidere per ora la contesa.
Per la sfida contro le inglesi Andrea Soncin ha schierato tra i pali Giuliani coperta dal pacchetto arretrato formato da Lenzini Linari e Salvai. In mediana Di Guglielmo e Oliviero  agiscono sulle linee laterali con Giugliano e Caruso nel mezzo mentre Bonansea e Cantore fungono da rapporto con l’unica punta Girelli.

L’Inghilterra parte aggressiva con l’Italia a compattarsi dietro e chiudere gli spazi con difficoltà di uscire dalla propria metà campo. Le Azzurre stentano a palleggiare affidandosi a qualche palla lunga per farsi vedere dalle parti di Hampton. Prima vera occasione per le inglesi al 10′ con James che gira centralmente da buona posizione con Giuliani attenta alla parata. Una gara giocata su ritmi gradevoli scivola sino al 19′ quando Russo controlla bene in area ma calcia sul fondo dall’altezza dell’area di rigore mentre al 23′ non riesce dare potenza al suo colpo di testa.

Con il passare dei minuti la sfida sembra trovare un maggiore equilibrio con l’Italia a fraseggiare con più sicurezza nella metà campo avversaria. Al primo vero affondo l’Italia passa: dal settore destro la palla arriva a Bonansea che, al 33′, dal cuore dell’area batte di potenza Hampton. La risposta inglese arriva al 37′ con un contropiede concluso da James che trova attenta Giuliani e al 40′ con un tiro-cross di Hamp che percorre tutto lo specchio della porta. Dopo un minuto di recupero si torna negli spogliatoi sul parziale di 0-1 per le Azzurre.

Italia-Inghilterra: la formazione ufficiale scelta da Soncin per la semifinale di Ginevra

Photo Credit: Paolo Comba - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Torna protagonista a Ginevra stasera la Nazionale Femminile, di scena per la quinta volta a Women’s Euro 2025 in corso di svolgimento in Svizzera. L’Italia, dopo il secondo posto strappato nel raggruppamento con Belgio, Portogallo e Spagna ed il successo ai quarti con la Norvegia, scende in campo alle 21:00 contro l’Inghilterra. Allo Stade de Genève chi vince accede alla finalissima di domenica 27 contro una tra Spagna e Germania.

Per la sfida contro le inglesi, seconde del gruppo D e che ai quarti hanno battuto la Svezia, Andrea Soncin ha svelato la formazione che inizierà dal primo minuto schierando tra i pali Giuliani coperta dal pacchetto arretrato formato da Lenzini Linari e Salvai. In mediana Di Guglielmo e Oliviero agiscono sulle linee laterali con Giugliano e Caruso nel mezzo mentre Bonansea e Cantore proveranno a dare supporto davanti a Girelli.

In panchina per le Azzurre, con l’opportunità di entrare in corsa, ci sono i due portieri Baldi e Durante, i difensori Piga, Bergamaschi, Boattin e le centrocampiste Severini Greggi, Goldoni, Serturini, e Schatzer e le punte Piemonte e Cambiaghi. Rispetto alla precedente gara con la Norvegia Soncin ha cambiato Severini inserendo Lenzini. Dirige il match la croata Ivana Martincic, coadiuvata come assistenti di linea dalla connazionale Sanja Rodjak-Karsic e dalla slovena Stasa Spur.

Speciale Calciomercato – Il tabellone della Serie A aggiornato ad oggi

Il calciomercato ha iniziato da qualche settimana a farsi sentire, perciò andiamo a vedere quali sono gli acquisti e le cessioni effettuate dalle squadre di Serie A fino a questo momento.

COMO WOMEN
ACQUISTI
: Kramžar (c, Roma).
CESSIONI
: Aprile (p), Soggiu (p), Berta Bou Salas (d), Guagni (d, fine carriera), Spinelli (d), Čonč (c), Hansen (c), Karlernäs (c, Norrköping), Škorvánková (c), Bolden (a), Colombo (a), Engman (a, Brommapojkarna), Del Estal (a).

FIORENTINA
ACQUISTI
: Cetinja (p, Lazio), Johansen (d, LSK Kvinner), Orsi (d, Sassuolo), van der Zanden (d, Utrecht), Hurtig (a, Arsenal).
CESSIONI
: Durante (p, Fiorentina), Boquete (c, Como 1907), Eržen (c, Ternana Women).

GENOA
ACQUISTI
: Korenčiová (p, Freedom), Vigilucci (c, Milan), Söndergaard (a, Bologna), Monterubbiano (a, Sassuolo).
CESSIONI: Errico (c, Freedom), Ferrato (a, Valencia), Oliva (a).

INTER
ACQUISTI
: Pleidrup (d, Sassuolo), Glionna (a, Roma), Vilhjálmsdóttir (a, Bayern Monaco).
CESSIONI
: Cambiaghi (a, Juventus).

JUVENTUS
ACQUISTI
: de Jong (p, Twente), Pizzolato (H&D Chievo Women), Pavan (c, Inter), Berveglieri (a, Brescia), Cambiaghi (a, Inter), Cavallin (a, H&D Chievo Women).
CESSIONI
: Bertucci (d, Parma), Davico (d, Juventus), Gama (d, fine carriera), Zamboni (d, Cesena), Benninson (c, Real Madrid), Cantore (a, Washington Spirit).

LAZIO
ACQUISTI
: Durante (p, Fiorentina), Karczewska (a, Lazio), Monnecchi (a, Eibar).
CESSIONI
: Cetinja (p, Fiorentina), Kaján (c, Parma)

MILAN
ACQUISTI
: –
CESSIONI
: Rubio Ávila (c), Karczewska (a, Lazio), Laurent (a), Marinelli (a, Servette), Vigilucci (c, Genoa).

NAPOLI WOMEN
ACQUISTI
: Brooks (d, Fort Lauderdale), Doucouré (d, Bayern Monaco), Carcassi (c, Arezzo), Kozak (c, GKS Katowice), Penzo (c, Lugano), Vischi (c, Solbiatese Azalee), Barker (a, Fatih Vatan), Fløe Nielsen (a, Tampa Bay).
CESSIONI
: Di Marino (d), Breitner (c, Ternana Women), Di Giammarino (c, Ternana Women).

PARMA
ACQUISTI
: Ceasar (p, Roma), Berta Bou Salas (d, Como Women), Bertucci (d, Juventus), Cissoko (d, Roma), Esteve Quintero (c, Valencia), Kaján (c, Lazio), Uffren (c, Nantes), Cardona (a, Atlético Madrid), Domínguez Rojo (a, Galatasaray), Pinther (a, Digione).
CESSIONI
: Meneghini (d, Brescia), Peruzzo (d, Ternana Women), Ferin (a, Cesena).

ROMA
ACQUISTI
: Heatley (d, Nordsjælland), Rieke (c, SGS Essen), Babajide (a, UDG Tenerife).
CESSIONI
: Ceasar (p, Parma), Kresche (p), Cissoko (d, Parma), Minami (d, Brighton & Albon), Aigbogun (c), Kramžar (c, Como Women), Giacinti (a), Glionna (a, Inter), Pellegrino Cinò (a, Ternana Women), Troelsgaard (a, Midtjylland).

SASSUOLO
ACQUISTI
: Skupień (d, Górnik Łęczna).
CESSIONI: Orsi (d, Fiorentina), Pleidrup (d, Inter).

TERNANA WOMEN
ACQUISTI
: Bartalini (p, Arezzo), Pastrenge (d, Fiorentina), Peruzzo (d, Parma), Breitner (c, Napoli Women), Eržen (c, Fiorentina), Giammarino (c, Napoli Women), Martins (a, Roma), Pellegrino Cimò (a, Roma).
CESSIONI
: Moraca (c), Bonetti (a).

Gianni Infantino elogia la crescita del calcio femminile di una nazione europea

Il presidente della FIFA Gianni Infantino ha elogiato la crescita “vibrante” del calcio gallese e ha sottolineato i progressi compiuti dalle donne della nazione, in particolare, a seguito di un incontro con il presidente della Federcalcio del Galles (FAW) Mike Jones, recentemente eletto. Jones, che ha ottenuto la nomina all’incarico il 18 giugno 2025 dopo un anno di servizio ad interim, ha affermato che la FAW sta “creando cose meravigliose che non abbiamo mai raggiunto prima”, dopo l’udienza con Infantino, che si è svolta durante la terza sessione dei FIFA Executive Football Summits 2025 a Miami, negli Stati Uniti.
Tra questi risultati c’è stata l’elezione di Gail Powell alla nuova posizione di vicepresidente donna. Powell, che dirige la South Wales Women & Girls League, sarà la prima donna a detenere il titolo di VP nella storia della FAW. Sia Jones che Powell entreranno in carica il 1° agosto 2025. “Il calcio in Galles è stato vivace negli ultimi anni e sono stato particolarmente rincuorato nel vedere gli sviluppi riguardanti le donne nel calcio dentro e fuori dal campo”, ha detto Infantino. L’elezione della signora Powell è avvenuta mentre la nazionale femminile del Galles si prepara per il suo primo grande torneo. Le Dragoni si sono qualificate per UEFA Women’s EURO 2025 in Svizzera e affronteranno Olanda, Francia e Inghilterra campione in carica nella fase a gironi che inizierà il 5 luglio. “L’elezione di Gail Powell come primo vicepresidente donna della FAW è una pietra miliare significativa, che ispirerà anche più donne gallesi a partecipare alla governance del calcio, proprio come lo storico debutto del Campionato Europeo Femminile del paese quest’estate lascerà le ragazze gallesi a sognare di giocare sulla scena globale in futuro”, ha detto Infantino.

Quel futuro include la Coppa del Mondo femminile FIFA 2035™, che si svolgerà nel Regno Unito. Infantino ha annunciato ad aprile che Inghilterra, Irlanda del Nord, Scozia e Galles avevano presentato “l’unica offerta valida” per ospitare il concorso. A breve termine, la FAW si concentra sul miglioramento delle infrastrutture e delle opportunità. La sede centrale e il centro di formazione della federazione sono stati aggiornati con un finanziamento di 4,25 milioni di dollari da parte di FIFA Forward, mentre quest’anno sono stati approvati 200.000 dollari per la FAW Girls Academy South and North come parte del FIFA Talent Development Scheme.
“Pensiamo di essere progressisti. Stiamo apportando enormi cambiamenti alla governance”, ha detto Jones. “Tutto ciò ha un costo per noi, ma crediamo che i soldi siano ben spesi. Penso che se guardiamo a quello che stiamo facendo, la prossima settimana andremo in Svizzera per la prima volta con la nostra squadra femminile. La quantità di investimenti e le cose che abbiamo fatto nel calcio femminile stanno dando i loro frutti”.

Nel frattempo, dopo aver saltato UEFA EURO 2024, gli uomini gallesi hanno conquistato sette punti nelle prime quattro qualificazioni nel viaggio verso la Coppa del Mondo FIFA 2026™. L’emozionante apparizione del Galles alla fase finale del 2022 in Qatar è stata la prima in 64 anni. “Si tratta di investire nei posti giusti e garantire che il futuro sia roseo per noi”, ha detto Jones, che è stato coinvolto nella governance di FAW da quando ha ottenuto un seggio nel Consiglio nel 2014. Infantino ha aggiunto: “Grazie alla visione costruttiva, all’esperienza e all’amore per il gioco del presidente Jones, sono sicuro che la nostra collaborazione significherà che la storia del calcio gallese vedrà presto altri fantastici punti di riferimento, comprese le apparizioni in eventi FIFA più globali”.

Le sette giovani di talento a Women’s EURO 2025

Photo Credit: Paolo Comba - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Presentiamo sette giocatori di 21 anni o meno che hanno già lasciato il segno in Svizzera. Ogni edizione di UEFA Women’s EURO è un’occasione per le stelle di domani. Da Birgit Prinz, che a 17 anni ha segnato in finale con la Germania nel 1995, ad Anja Mittag, che ha stupito tutti ad appena 20 anni nel 2005, ad Ada Hegerberg e Caroline Graham Hansen, finaliste con la Norvegia nel 2013, alcune delle più grandi campionesse sono entrate in scena nelle fasi finali del Campionato Europeo. UEFA.com seleziona alcune giovani che hanno già lasciato il segno in Svizzera.

Michelle Agyemang (Inghilterra, 19 anni)

Le campionesse in carica si sono ritrovate sotto per 2-0 contro la Francia alla prima giornata, faticando anche nel secondo tempo. A 4′ dalla fine, però la Ct Sarina Wiegman ha deciso di affidarsi ad Agyemang. Poco dopo, Keira Walsh ha accorciato le distanze, mentre la neo entrata ha iniziato a creare scompiglio nell’area avversaria sfiorando più volte un insperato pareggio.

Iman Beney e Sydney Schertenleib (Svizzera, 18 anni)

Nel 2023, la Svizzera ha sorpreso tutti a Women’s EURO Under 17 battendo la Germania 2-1 e raggiungendo le semifinali a spese delle campionesse in carica. Due anni dopo, già quattro giocatrici di quella squadra sono in nazionale maggiore: Noemi Ivelj, Leila Wandeler, Beney e Schertenleib. Beney è cresciuta molto, mettendo costantemente in difficoltà la Norvegia nella prima gara di Women’s EURO 2025 e contribuendo al successo di quattro giorni dopo contro l’Islanda. Schertenleib è partita titolare contro l’Islanda e ha propiziato il gol di Géraldine Reuteler a 14 minuti dalla fine che ha portato la Svizzera in vantaggio. Nel pareggio contro la Finlandia che ha qualificato la Svizzera ai quarti, sia Beney che Schertenleib hanno fatto di nuovo la loro parte.

Signe Gaupset (Norvegia, 20)

Viste le potenzialità offensive della Norvegia, Gaupset ha dovuto attendere con pazienza la sua occasione in Svizzera. Prima è entrata dalla panchina contro la Finlandia, poi, quando la qualificazione era assicurata, ha ricevuto una maglia da titolare contro l’Islanda. Gaupset ha dimostrato in UEFA Women’s Champions League 2023/24 di non essere intimorita dai palcoscenici più importanti e ha giocato una gara storica contro le islandesi; non solo ha segnato due gol nel primo tempo, diventando la plurimarcatrice più giovane di sempre a Women’s EURO, ma nella ripresa ha servito due assist per Frida Maanum e ha contribuito alla vittoria per 4-3.

Smilla Holmberg (Svezia, 18 anni)

Holmberg è entrata dalla panchina nella vittoria inaugurale contro la Danimarca ed è partita titolare contro la Germania. Anche se le tedesche hanno segnato per prime, ben presto sono state messe sotto pressione dalle sue volate. Con il punteggio sull’1-1, ha poi firmato il gol del vantaggio che ha aperto la strada a una memorabile vittoria per 4-1.

Vicky López (Spagna, 18 anni)

A Women’s EURO U17 di due anni fa, Vicky è stata Giocatrice del Torneo. Ben presto ha aiutato la nazionale maggiore spagnola a vincere la UEFA Women’s Nations League 2023/24 ed è diventata parte integrante del Barcellona, quindi le sue prestazioni in Svizzera non sono certo una rivelazione. Tuttavia, Vicky è la quarta giocatrice più giovane della fase finale (dopo Schertenleib, Ivelj e Holmberg) e compirà 19 anni solo alla vigilia della finale di Basilea. Dopo il gol contro il Portogallo, è facile dimenticare quanto sia giovane, ma la Ct Montse Tomé ha dichiarato: “Siamo qui per aiutarla a continuare a godersi quello che fa”.

Alice Sombath (Francia, 21 anni)

A differenza delle giocatrici di cui sopra, Sombath ha più di 20 anni, ma di solito il ruolo di difensore centrale non è per diamanti grezzi: specialmente su un palcoscenico come Women’s EURO e quando la tua prima avversaria è l’Inghilterra. Sombath, però, si è distinta molto contro l’attacco inglese, mantenendo il posto da titolare nelle gare successive mentre il resto della difesa faceva turnover.

Premio di miglior giovane a Women’s EURO  

Dopo la finale, gli osservatori tecnici UEFA contribuiranno all’assegnazione del premio di miglior giovane del torneo, destinato a giocatrici di età pari o inferiore a 23 anni (ovvero nate a partire dal 1° gennaio 2003). Il premio del 2022 è stato vinto dalla tedesca Lena Oberdorf, allora 20enne.

 

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