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Matteo Pachera, Hellas Verona Women: “Partita decisa dagli episodi, ma la reazione c’è stata”

Le principali dichiarazioni dell’allenatore gialloblù Matteo Pachera al termine di Hellas Verona-Fiorentina, 17a giornata della Serie A TIMvision 2020/21.

La prestazione delle ragazze? Abbiamo fatto una buona partita contro un avversario tecnicamente più forte, che ha manifestato più possesso palla del nostro. Peccato per i due gol arrivati uno su palla inattiva e l’altro su una nostra disattenzione. L’importante è capire dove dobbiamo migliorare per evitare di ripetersi. La reazione della squadra? Dopo il primo gol c’è stata. Per una squadra come la nostra, che lotta per salvezza, è fondamentale la reazione ad un gol subìto. La sfida contro il San Marino dopo la sosta? Abbiamo molto tempo per preparare questa sfida, dovremo farlo al meglio“.

Credit Photo: Andrea Amato

Ana Lorena, divisione FPF: “Anno d’oro per il calcio femminile paulista”

“Il bilancio della stagione è molto positivo e mostra l’importanza di avere il campionato più longevo del Paese. L’organizzazione del calcio a San Paolo a lungo termine consente ai club di competere in competizioni ad alto livello”. Così Ana Lorena ha riassunto l’anno magnifico portato avanti dai club di calcio femminile della regione di San Paolo. Ai microfoni della Federacao Paulista de Futebol, la presidentessa ha voluto rendere omaggio al fresco trionfo nella Copa Libertadores del Ferroviaria e del Corinthians nel Brasileirao“Ciò non fa che rafforzare l’importanza dell’organizzazione e quanto aiuta i club paulisti a pensare a livello nazionale ed internazionale”. 

“Credo che il fattore principale sia avere un campionato che si svolge ogni anno” continua Lorena“perché puoi presentare un calendario esaltante per le squadre. Le atlete hanno più minuti di gioco e questo le fa arrivare preparate contro squadre di altri stati. Questo è un incentivo per la FPF e intendiamo aumentare sempre di più le categorie di base e promuovere competizioni più professionali”. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: oltre i vari successi in patria e non, sono cinque le squadre appartenenti alla federazione regionale che occupano i primi otto posti della massima serie nazionale. 

Ana Lorena ha anche affrontato l’inevitabile problema del Covid-19 per la stagione in corso. “L’anno 2021 sarà difficile come lo era il 2020. Siamo ancora in una pandemia, abbiamo molte difficoltà con i protocolli, finanziari e di calendario, che finisce per essere più breve. Quest’anno sarà un anno di sopravvivenza, per dimostrare che il campionato continuerà così che, nella prossima stagione, possiamo tornare sempre più forti”, ha spiegato. 

La coordinatrice ha concluso con delle parole al miele nei confronti di Lindsay Camila, la prima allenatrice donna a vincere la Copa Libertadores Femenina.  “È molto importante avere figure come Lindsay. Possiamo citarne diverse che stanno già conquistando questo spazio. Ma abbiamo ancora bisogno di qualcosa di più e loro dimostrano che è possibile. Siamo formate  per diversi settori del calcio e abbiamo solo bisogno di opportunità. E una delle proposte della FPF è quella di fornire sempre più opportunità per questo aumento del numero di donne in tutte le posizioni”. 

Gabriele Schiavon, preparatore atletico Padova: “Il nostro obiettivo sarà uscire dal campo sapendo che abbiamo fatto il massimo”

Ai nostri microfoni Gabriele Schiavon, preparatore atletico della formazione biancoscudata:

Ciao Gabriele! La stagione corrente, come la parte della precedente, si può definire atipica dal punto di vista sportivo. Ciò nonostante, pur essendoci oggettive difficoltà, si è trovata una sorta di continuità negli allenamenti e nel disputare il campionato. Com’è da preparatore atletico affrontare e pianificare una stagione lineare, per ora, ma che nasconde molte potenziali incognite?
«La stagione dal punto di vista sportivo è unica, attualmente. In primis perchè si possono avere più piani di lavoro, ma la situazione attuale porta a dover essere elastici, pronti ad ogni cambiamento. Detto ciò: solitamente al periodo di preparazione estiva segue il periodo agonistico di circa 6-7 mesi continui, con fasi di carico e scarico legati al calendario e al periodo dell’anno. Quest’anno, terminata la preparazione estiva, dopo sole 3 settimane il periodo agonistico ha visto l’interruzione delle partite per due mesi pieni, ma non degli allenamenti. Questo ha spostato l’attenzione su tre aspetti: mantenimento del giusto approccio mentale e del senso di competizione, mantenimento della condizione fisica ottimale, ed evitare un eccessivo sovraccarico. Carichi troppo intensi ci avrebbero portato probabilmente da una parte ad una condizione fisica migliore alla ripresa del campionato dopo i 2 mesi di stop, dall’altra a pagare dazio nel girone di ritorno. Non è pensabile essere al massimo dal punto di vista fisico da metà ottobre a fine giugno, dei cali sono fisiologici, il lavoro è stato pensato per affrontare al meglio le prime partite del girone d’andata, con uno stato di forma sicuramente migliore il girone di ritorno. Attualmente siamo abbastanza in linea con la programmazione, il lavoro svolto fin qui darà i suoi frutti.»

Questo è il secondo anno che fai parte dello staff tecnico, questa stagione ti vede impegnato a pieno regime. Come ti trovi nell’ambiente del calcio femminile? Hai avuto esperienze anche nel maschile, che differenze ci sono, se ci sono?
«L’ambiente del Padova Femminile mi piace. Lo chiamo così non per distinguere dal maschile ma perchè questo è il nome della squadra. Le differenze squadre maschili e femminili ci sono, sia dal punto di vista caratteriale che fisico. Ma è normale perchè siamo tutti diversi, sono differenze riscontrabili anche tra squadre maschili appartenenti a categorie diverse o uguali, stesso discorso per le squadre femminile. Personalmente penso che quando si parlerà definitivamente di “ambiente del calcio” e non più di “ambiente del calcio femminile” avremo fatto un grande passo sia sotto il profilo della cultura sportiva, che quello culturale in generale.»

Dacci infine una tua personale visione del campionato, si è chiuso un girone d’andata positivo per la squadra in termini di prestazioni e risultati. Cosa ti aspetti da quello di ritorno?
«Penso che almeno 4-5 punti in più avremmo potuto tranquillamente prenderli nel girone d’andata. Ce li riprenderemo con gli interessi nel girone di ritorno. Il nostro obiettivo sarà uscire dal campo sapendo che abbiamo fatto il massimo, senza rimpianti.»

Credit Photo: Calcio Padova Femminile

La Florentia San Gimignano regge solo un tempo contro un ottimo Sassuolo

La Florentia regge un tempo nel 17° turno della Serie A Timvision, nella ripresa il Sassuolo entra in campo determinato e ribalta completamente il risultato: finale 1 a 5 per le emiliane.

Ad inizio gara sono le ospiti a tenere maggiormente la palla, impegnando Tampieri con un paio di uscite a terra, mentre la Florentia si rende pericolosa con rapide ripartenze.
Su una di queste Sara Nilsson ha l’occasione di portare in vantaggio la propria squadra: l’ottimo lancio di Anghileri trova Cantore che taglia il campo per l’esterno svedese, ma il suo tiro, davanti a Lemey, esce a lato.
Quindi, alla metà del primo tempo, il Sassuolo alza il baricentro e crea due occasioni da gol. Prima Dubcova, servita dalla sinistra da Cambiaghi, da ottima posizione, può stoppare e calciare, ma la palla esce. Poi Filangeri con un sinistro a girare, scheggia il palo alla destra di Tampieri.
La Florentia ha sui piedi di Cantore un’ottima opportunità per l’1 a 0, ma l’esterno neroverde si fa ipnotizzare da Lemey in uscita. Il vantaggio delle padrone di casa arriva al ‘41 grazie ad un autogol di Santoro che, nel tentativo di anticipare Martinovic e di allontanare la minaccia, colpisce male la palla e la infila alle spalle di Lemey.

Ad inizio ripresa mister Piovani inserisce l’attaccante classe 2004 Bugeja, al posto di Orsi, e la formazione ospite entra in campo con un’altra convinzione: Pirone, da dentro l’area piccola, ha sui piedi la palla del pareggio, ma calcia fuori.
L’ultima azione degna di nota della Florentia è al 53’: Anghileri lancia Cantore che dalla destra trova Nilsson, ma il suo tiro viene ribattuto.

Da qui in poi è un monologo del Sassuolo che trova l’1-1 con Pirone: la n.9 della squadra ospite, su assist di Mihashi, trafigge Tampieri con un destro preciso all’angolino. Il vantaggio esterno arriva al 63’ con il colpo di testa di Cambiaghi su cross dalla sinistra di Pirone.
Sette minuti più tardi Dubcova spiazza Tampieri su rigore, per fallo di Bursi su Philtjens, per l’1-3. Ed è ancora su rigore, conquistato da Bugeja e realizzato dalla stessa giocatrice maltese, che il Sassuolo segna la rete dell’1-4. Il definitivo gol dell’1-5 è arrivato a 5 minuti dalla fine con Tomaselli, dopo un triangolo con Pirone al limite dell’area, che batte l’incolpevole Tampieri.

Per la squadra di mister Carobbi è un momento negativo, la pausa di Pasqua servirà a ritrovare condizione e idee, unica nota positiva: l’esordio in serie A, nel giorno del suo diciottesimo compleanno, di Gaia Bolognini.

La prossima giornata sarà la trasferta di Empoli, per il derby della Valdelsa, nel fine settimana del 17-18 aprile.


Serie A Tim Vision, 17° Giornata, Sabato 27 Marzo 2021, ore 12.30
Stadio “Santa Lucia” – San Gimignano

Florentia San Gimignano – Sassuolo 1-5 (1-0)

Florentia San Gimignano: Tampieri, Bursi, Dongus ©, Ceci, Boglioni, Re, Lotti (78’ Imprezzabile), Nilsson (78’ Bolognini), Anghileri (67’ Pugnali), Martinovic (88’ Dahlberg), Cantore
All. Stefano Carobbi
A disposizione: Lonni, Dahlberg, Kuenrath, Pugnali, Rodella, Pisani, Bolognini, Imprezzabile

Sassuolo: Lemey, Philtjens (89’ Pellinghelli), Mihashi, Pirone (88’ Monterubbiano), Dubcova, Brignoli (88’ Battelani), Orsi (46’ Bugeja), Santoro, Cambiaghi (70’ Tomaselli), Lenzini, Filangeri
All. Gianpiero Piovani
A disposizione: De Bona, Bugeja, Monterubbiano, Tomaselli, Ferrato, Giurgiu, Battelani, Pellinghelli, Rossi

Direttore di gara: Sig. Villa (sez. Rimini)
Primo Assistente: Sig. Cipolletta (sez. Avellino)
Secondo Assistente: Sig. Cesarano (sez. Castellamare di Stabia)

Tabellino: 41’ autorete Santoro; 55’ Pirone, 63’ Cambiaghi, 70’ Dubcova (R), 83’ Bugeja (R), 85’ Tomaselli

Note: 26’ ammonita Orsi, 83’ ammonita Dongus

Credit Photo: Florentia San Gimignano

Il PSV pareggia in casa dell’ADO Den Haag e vede ridursi il vantaggio in Eredivisie

Il PSV ha subito una costosa perdita di punti contro l’ADO Den Haag in Eredivisie femminile. Le leader del campionato hanno pareggiato 1-1, e a causa di questo arresto hanno visto il loro vantaggio sul Twente (numero due in classifica) accorciarsi ulteriormente.

L’ADO Den Haag ha dimostrato di essere un avversario difficile per il PSV fin dall’inizio della stagione. La partita a Eindhoven è stata decisa a favore delle padrone di casa solo nei minuti di recupero. Mentre nella partita di domenica in trasferta l’ADO non si è fatto scoraggiare dalla differenza di punti in classifica e ha preso il comando già nel primo tempo. Il difensore del PSV Mandy van den Berg ha messo in difficoltà il proprio portiere Sari van Veenendaal con un maldestro passaggio indietro e l’attaccante 20enne Shanique Dessing ne ha approfittato segnando l’1-0.

Il PSV, forte della vittoria nel big match contro l’Ajax mercoledì scorso (2-1), ha avuto due grandi opportunità di pareggiare: la prima dopo la mezz’ora con Romée Leuchter, che però non è riuscita a superare il portiere Barbara Lorsheyd, e la seconda con Julie Biesmans che si è avvicinata clamorosamente all’1-1, ma il suo tiro è stato deviato.

Dopo la pausa le ragazze di Rick de Rooij hanno dominato partita, eppure ci è voluto fino all’80° minuto perché il PSV pareggiasse, grazie al gol di Anika Rodriguez.

Photo Credit: adovrouwen.nl

Trento Calcio Femminile a Monfalcone: la Triestina non sarà un avversario facile

Oggi Domenica 28 marzo si scende in campo alle 15, e il Trento Calcio Femminile sarà in scena a Monfalcone, ospite della Triestina, avversario non facile.

Strada facendo e partita dopo partita la squadra biancorossa ha trovato un suo equilibrio in questo campionato, riuscendo a conquistare punti importanti e a giocarsi alla pari ogni partita, anche contro avversarie temibili. Reduci dalla sconfitta di misura rimediata a Venezia, per 1-0, le ragazze di Fabrizio Melissano faranno di tutto per frenare la corsa del Trento e dimostrare quanto la squadra sia cresciuta in questi mesi.

Da par suo il Trento deve ripartire a pieno ritmo: dopo la sconfitta interna con il Padova ed il pareggio a reti inviolate contro la capolista Cortefranca, non può permettersi di rallentare ulteriormente. L’obiettivo deve essere quello di restare attaccati in classifica alle bresciane per mettere pressione. Contro una Triestina, temibile e sesta in classifica, le gialloblu devono ritrovare la vittoria.

Non possono permettersi di fare nessun calcolo conservativo: il campionato è ancora lungo e alle loro spalle Brixen e Venezia, molto vicine, si affrontano domani.

Una delle due potrebbe agganciare o avvicinarsi davvero troppo. Mister Spagnolli non recupera Chemotti, ancora non disponibile, ma potrà contare sul resto del gruppo al completo. Punti importanti in palio dunque anche oggi, in un campionato che si sta rivelando sempre avvincente, mai banale e scontato.

Photo Credit: Trento Calcio Femminile

Rita Guarino, Juventus Women: “Massimo rispetto per il Bari. Staskova può ancora migliorare”

Rita Guarino, coach della Juventus Women, ha parlato alla vigilia della sfida con il Pink Bari ai microfoni di Juventus TV.

COME STA LA SQUADRA – «La squadra sta bene dopo una vittoria preziosa su un campo difficile, ostico per eccellenza perchè la Fiorentina è sempre stata la nostra più grande rivale. Tornare a casa con i tre punti è stato ancora più importante e ci dà ancora più fiducia».

PINK BARI«Dovremmo avere grande rispetto per il Bari che non ha raccolto tanti punti in questo campionato e potrebbe essere uno scivolone per noi. Dobbiamo entrare e pensare a questa gara con la massima concentrazione, cercando di lavorare per ottenere il massimo».

INSIDIE«Un calo di attenzione e di concentrazione affrontando una squadra che al momento è in zona retrocessione potrebbero rappresentare un grosso ostacolo».

CRESCITA DEL GRUPPO E STASKOVA «Non scopriamo il talento di Andrea contro la Fiorentina, ha tanti margini di miglioramento e ha voglia di farlo. Non ha sempre spazi per dimostrare il suo valore, pian piano li troverà. Il fatto che lei abbia fornito una prestazione di questo tipo facendo vedere quanto vale la aiuterà ancora di più anche a convincermi di darle più spazio. Questa è la sfida che ogni giovane deve conseguire: mettere in difficoltà il proprio allenatore».

 

Napoli Femminile-Empoli, la partita del cuore per Alessandro Pistolesi

Appuntamento alle 14.30 a Barra domani con Napoli Femminile-Empoli, la partita del cuore per Alessandro Pistolesi, tecnico azzurro che ha guidato la formazione toscana per tantissimi anni fino alla passata stagione. Una sfida importantissima per il Napoli Femminile, che dovrà fare a meno di Chatzinikolaou, Perez e Popadinova.

Squadra in ritiro all’hotel Parker’s e massima concentrazione: “Sappiamo che ci sono ancora sei tappe prima del traguardo ed il nostro dovrà essere un crescendo, ci siamo messi nelle condizioni giuste perché adesso la salvezza – visto lo scontro diretto che avremo con il San Marino – dipende da noi. Affrontiamo l’Empoli con determinazione ed entusiasmo”.

Pistolesi aspetta di rivedere tanti vecchi amici: “Sarà bellissimo ritrovare l’Empoli, ci divertiremo a scherzare prima e dopo la partita ma per 90’ saremo avversarie. Alle ragazze mi legano ricordi splendidi, con loro avevo instaurato dei rapporti speciali come del resto sta avvenendo qui a Napoli con le mie attuali calciatrici”.

Photo Credit: Napoli Femminile

Alia Guagni: sono andata via dall’Italia solo per l’Atlético Madrid

Alia Guagni, Atlético Madrid
Alia Guagni, Atlético Madrid

Alia Guagni è partita quest’estate per Madrid lasciando la Fiorentina di cui era capitano per rimettersi in gioco in una delle squadre più forti del panorama europeo, l’Atlético Madrid. L’infortunio ne ha centellinato l’utilizzo nelle prime giornate ed Alia, in un’intervista a Tuttomercatoweb, racconta che “È una bellissima esperienza, sono veramente contenta di aver fatto questa scelta anche se è un anno particolarmente difficile. Siamo state ferme parecchio, non ci siamo potute allenare: quando sono arrivata qui ne ho risentito fisicamente, però sono davvero contenta di fare questa bellissima esperienza”.

Alia era già andata all’estero, a giocare negli Stati Uniti d’estate per il Pali Blues e l’FC Tacoma 253 ma “Qui si tratta di aver preso questa decisione in un momento – probabilmente l’unico della mia carriera -, in cui avevo bisogno di qualcosa di nuovo, di rimettermi alla prova e rimettermi in gioco. Era il momento perfetto per poterlo fare”.
Alia è nata a Firenze e a 33 anni sapeva che era una delle ultime occasioni per ambire ad un trofeo internazionale anche se lei dice che “In realtà è stata una decisione per rimettermi in gioco. Mi hanno sempre criticato di aver avuto la vita semplice e di non aver mai rischiato. Per la prima volta ho voluto buttarmi e provare a mettermi alla prova, in un paese diverso, in un campionato più competitivo e in una squadra professionistica. È ovvio che non mi sarei mai spostata se l’offerta non fosse venuta da un club importante come l’Atletico Madrid. Mi è sembrata la scelta giusta al momento giusto e ne sono contentissima perché sto vivendo sfide importanti e stimolanti che ogni giorno accrescono il mio bagaglio di esperienza”.
In Spagna c’è una grossa differenza rispetto all’Italia: “Ti fanno sentire di essere una professionista e ti mettono nelle condizioni di poter far questo e di dover pensare soltanto a stare bene in campo. Ti senti una professionista e non devi pensare ad altro. È una cosa che in Italia manca. Io rientravo in una categoria fortunata visto che giocavo in una società importante, ma se penso al campionato italiano c’è una differenza abissale. All’Atletico hanno un centro sportivo dedicato, ci sono tantissimi campi e palestre, ma anche persone a disposizione quotidianamente. È una realtà diversa”.
Non ci sono tante italiane nei club esteri perché: “Lasciando l’Italia ti ritrovi a dover affrontare un livello superiore, quindi magari c’era un po’ di timore a fare un’esperienza all’estero, magari c’era la possibilità di giocare meno. Però le cose stanno cambiando da quando sono arrivate le società professionistiche e da quando si sta investendo sul calcio femminile, ma anche coi risultati che stiamo ottenendo con la nazionale: tutto ciò aiuta ad avere una visibilità diversa”. Riguardo alla sua Firenze Alia è molto positiva sull’arrivo di Commisso e sul cambio di mentalità anche nel calcio femminile: “L’ho vissuto con Commisso, quando è arrivato ha portato tanto entusiasmo e ha aperto al calcio femminile. Lo ha fatto capire sin da subito, cerca di dare le stesse possibilità ad entrambe le squadre. È vero che ci sono dei limiti, il primo l’ho vissuto personalmente con la Fiorentina: parlo degli impianti sportivi. È difficile lavorare, l’ho vissuto per anni ed è complicato. Commisso vuole creare un centro sportivo dedicato: sarà l’inizio della svolta, con un centro a disposizione cambia il lavoro, ma anche le possibilità. Cambia ciò che puoi offrire all’estero, se ad esempio vuoi aumentare il livello portando delle calciatrici straniere. È difficile che tu riesca a portarle se non offri determinate cose, tra cui appunto un impianto sportivo. I presidenti, se vengono vengono dall’estero, hanno una mentalità diversa. Magari così si riesce a spingere per poter lavorare anche sul calcio femminile”.

E allora speriamo in un futuro più roseo per tutto il calcio femminile, mentre i tifosi viola si augurano in un ritorno della loro beniamina alla Fiorentina per ridare il giusto entusiasmo all’ambiente. E nel futuro? “Mi piacerebbe rimanere nel calcio e poter dare il mio contributo al di là del terreno verde. La scelta di fare questa esperienza è anche legata al mio futuro, volevo vedere le cose come funzionavano in un altro paese. Quello che mi porterò dentro mi servirà anche per il futuro”. Buona fortuna Alia e che il prossimo trofeo internazionale oltre che con la maglia dell’Atlético sia anche con quello della Nazionale italiana.

Intervista di Patrick Iannarelli che ci ha concesso la riproduzione.

Photocredit: Alia Guagni, Twitter

Quinn e Sabatino: le viola vincono a Verona

Due reti nella ripresa regalano la vittoria alla Fiorentina sul campo dell’Hellas Verona.

Primo tempo quasi senza emozioni: per 40 minuti è solo studio e possesso palla, con le squadre impegnate a trovare un varco. Al 42’ si accende la partita e la Fiorentina crea tre palle goal. La scintilla parte dai piedi di Clelland che costringe Durante a rifiguarsi in corner. La Viola prova ad accelerare ma il Verona contiene l’attacco gigliato e si va a riposo sullo 0-0.

Nella ripresa è un’altra partita e il risultato si sblocca subito. Al 56′ corner dalla sinistra di Baldi che viene prolungato, in mezzo all’area c’è Louise Quinn che incorna alla sua maniera e porta avanti la Viola. Pronta risposta del Verona che si affaccia dalle parti di Schroffenegger e mette i brividi alla retroguardia gigliata in più di un’occasione. Girandola di cambi con entrambe le panchine coinvolte, poi a meno di dieci da termine retropassaggio intercettato da Daniela Sabatino che salta Durante e deposita in rete il goal della sicurezza. Finisce 2-0 per la Fiorentina che torna al successo e in classifica si avvicina al quarto posto.

Queste le formazioni:

HELLAS VERONA: Durante, Ledri, Perin, Solow, Sarde, Mella, Jelencic (70′ Marchiori), Susanna (81′ Zoppi), Nichele (70′ Colombo), Santi (70′ Oliva), Ambrosi. A disposizione: Gritti, Meneghini, Willis, Mancuso, Gidoni. All. Matteo Pachera

ACF FIORENTINA: Schroffenegger, Cordia (46′ Neto), Quinn, Adami (C) (81′ Tortelli), Thogersen, Vigilucci (73′ Middag), Breitner, Baldi, Zanoli, Piemonte (57′ Sabatino), Clelland (81′ Monnecchi). A disposizione: Ohrstrom, Forcinella, Mazzoni, Mani. All. Antonio Cincotta

Risultato finale 0-2 (56′ Quinn, 83′ Sabatino)

La sintesi della vittoria viola.

Credit Photo: ACFFiorentina.com

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