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Nazionale U19 Femminile è il tuo momento: esordio all’Europeo contro la Polonia. Matteucci: “Le ragazze se lo sono meritato”

Credit: Figc

Ci sono poco più di 400 chilometri a dividere le città di Brzeg e Rszezow. Dalla Polonia alla Polonia, la Nazionale Under 19 Femminile chiude un cerchio: a Brzeg, il 27 novembre scorso, arrivò la prima vittoria all’esordio nelle qualificazioni europee, e qui – nella regione del Podkarpackie, a sud-est del Paese – domenica alle 18 (con diretta su RaiPlay e differita RaiSport lunedì 16 alle ore 14.15) le Azzurrine debutteranno nella fase finale, sempre contro la nazionale di casa, battuta 2-1 in quella partita dove tutto ebbe inizio, con i gol di Giada Pellegrino Cimò e Manuela Sciabica. Un’Italia che torna a giocarsi una fase finale tre anni dopo quella del 2022 in Repubblica Ceca: di quella squadra, tra le altre, facevano parte Emma Severini, Chiara Beccari ed Eva Schatzer, oggi protagoniste nella Nazionale maggiore.

In mezzo, tra quel Polonia-Italia e questo Polonia-Italia già importante in un Gruppo A che comprende anche Svezia e Francia, quasi sette mesi in cui le ragazze guidate da Nicola Matteucci si sono prese il primo posto nel Round 1 mettendosi alle spalle l’Inghilterra, la qualificazione nel Round 2 in Emilia-Romagna con Bielorussia, Slovacchia e Svezia e si sono tolte tante soddisfazioni anche a livello individuale. Come Azzurra Gallo, capitana di una Juventus campione d’Italia Primavera e vincitrice neanche una settimana fa della Coppa Italia, e che il 18 dicembre scorso ha anche esordito in Champions League con la maglia bianconera contro il Valerenga, entrando al 78′ insieme a un’altra protagonista dell’Europeo Under 19, Eleonora Ferraresi.

“E’ stato un cammino bello, entusiasmante, e i risultati dimostrano di come la squadra sia sempre scesa in campo per divertirsi – le parole a UEFA.com del difensore di Costigliole d’Asti, una delle sette convocate della Juventus, squadra più rappresentata all’Europeo -. Sappiamo che sarà una partita diversa rispetto al Round 1, perché la Polonia avrà sicuramente il dente avvelenato per quella sconfitta, ma l’abbiamo preparata bene e non vediamo l’ora di scendere in campo”. Azzurra ha già indossato la maglia della Juventus con il suo cognome sulle spalle; sarà la prima volta, invece, che tutte lo faranno con il proprio cognome su quella della Nazionale. Ieri al momento dello shooting fotografico ufficiale, quando sono spuntate le maglie da gara, l’emozione è stata enorme. “Per noi tutto questo è un sogno – ammette Azzurra -. Si vive per questo tipo di emozioni, e l’obiettivo è quello di godercele tutte. Vogliamo fare del nostro meglio, anche perché sappiamo che questo Europeo mette in palio anche la qualificazione al Mondiale Under 20 del prossimo anno”.

Un Mondiale che si giocherà sempre in Polonia nel settembre del 2026 e a cui accederanno le prime cinque classificate di questo Europeo, più la nazionale padrona di casa. Qualora la Polonia dovesse arrivare tra le prime tre del suo girone, le altre migliori cinque Nazionali dell’Europeo sarebbero direttamente qualificate al Mondiale di categoria, altrimenti martedì 24 verrebbe giocato uno spareggio tra le due terze classificate nei rispettivi raggruppamenti. In Polonia si sono preparati all’appuntamento e c’è grande attesa, con la federazione locale che ha recentemente introdotto il programma “Football Friendly School”, grazie al quale sono state istituite lezioni aggiuntive di educazione fisica dedicate principalmente al calcio, e sono stati inoltre organizzati diversi festival di promozione del calcio femminile. La partita inaugurale si giocherà a Stalowa Wola, città di 60mila abitanti distante circa un’ora da Rszezow, dove l’Italia alloggia e dove venerdì 27 giugno si giocherà la finale, con Mielec e Tarnobrzeg che saranno le altre due sedi in cui si disputerà l’Europeo.

MATTEUCCI “Le sensazioni sono buone – ammette l’allenatore Nicola Matteucci, 46enne nato a Empoli e che dopo una carriera da attaccante che lo ha portato fino alla Serie D dal 2019 è nei quadri tecnici della Federazione -. Le ragazze hanno la carica giusta per dimostrare quello che valgono e che hanno preparato. Le emozioni, a volte, possono giocare dei brutti scherzi: per questo sarà fondamentale mantenere l’equilibrio, ma proveremo a mettere in campo tutte le abilità che abbiamo”. L’Italia si presenta alla fase finale con quattro vittorie, un pareggio e una sola sconfitta tra Round 1 e Round 2, ma soprattutto con 25 gol segnati in sei gare (tra questi, 10 con la Turchia, 7 con la Slovacchia e 6 con la Bielorussia). “La squadra è cresciuta tanto nella consapevolezza nei propri mezzi – aggiunge Matteucci -. Siamo riusciti a ottenere risultati importanti contro squadre forti, le stesse che troveremo qui in Polonia, ma dobbiamo sapere che non possiamo mollare niente: vogliamo arrivare più in alto possibile e tornare in Italia con un’esperienza che ci possa avere arricchito”.

ARBITRO
 Dopo la giornata di ieri dedicata allo shooting e alle attività media, oggi le calciatrici e lo staff hanno incontrato la commissione arbitrale UEFA – rappresentata dall’italiana Carina Vitulano – per chiarire tutti gli aspetti regolamentari legati al torneo. A dirigere Polonia-Italia sarà la bulgara Kristina Georgieva; assistenti l’estone Sandra Nigulis e la norvegese Line Cathrine Nymoen, quarto ufficiale la norvegese Emilie Torkelsen.

L’ELENCO DELLE CONVOCATE

Portieri: 12 Elena Belli (Cesena), 1 Emma Mustafic (Juventus);
Difensori: 14 Carolina Bertora (Juventus), 4 Martina Cocino (Juventus), 2 Lidia Consolini (Inter), 5 Azzurra Gallo (Juventus), 15 Emma Lombardi (Fiorentina), 3 Elena Cristina Pizzuti (Roma), 13 Martina Tosello (Juventus);
Centrocampiste: 16 Martina Cherubini (Roma), 6 Maya Cherubini (Fiorentina), 8 Paola Fadda (Inter), 11 Manuela Perselli (Sassuolo), 17 Marta Zamboni (Juventus);
Attaccanti: 9 Eleonora Ferraresi (Juventus), 7 Emma Girotto (Sassuolo), 10 Giada Pellegrino Cimò (Sampdoria), 19 Manuela Sciabica (Napoli Femminile), 20 Carolina Tironi (Cesena), 18 Rosanna Ventriglia (Roma)

Staff – Tecnico: Nicola Matteucci; Assistente tecnico: Silvia Piccini; Capodelegazione: Patrizia Recandio; Coordinatore Nazionali Giovanili Femminili: Enrico Sbardella; Metodologo: Fabio Andolfo; Preparatore atletico: Vincenzo Piermatteo; Preparatori dei portieri: Mattia Volpi, Niccolò Bianucci; Match analyst: Nicolò Tolin; Medici: Michela Cammarano, Matteo Vacca, Andrea Gattelli; Fisioterapisti: Fabrizio Casati, Marco Fiore; Nutrizionista: Vito Flavio Valletta; Tutor scolastico: Mariaceleste Basile; Comunicazione: Marco Calabresi; Segretario: Aurora Leo; Organizzazione: Elena Moretti; Responsabile amministrativo: Edmondo Padula

UEFA WOMEN’S EURO UNDER 19
Gruppo A: Polonia (paese ospitante), Svezia, Francia, Italia
Gruppo B: Portogallo, Paesi Bassi, Inghilterra, Spagna (detentrice)

Il PROGRAMMA DEL GRUPPO A
Prima giornata – Domenica 15 giugno
Ore 18: Polonia-ITALIA (Stalowa Wola), diretta RaiPlay
Ore 19: Francia-Svezia (Rzeszów)

Seconda giornata – Mercoledì 18 giugno
Ore 18: Polonia-Francia (Mielec)
Ore 19: Svezia-ITALIA (Stalowa Wola), diretta RaiSport

Lo Spezia Women si aggiudica il pass per la finalissima di Coppa Italia di Serie C a Roma

Photo Credit: Fabrizio Brioschi - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Di fronte al pubblico delle grandi occasioni, le giocatrici scendono in campo accompagnate dalle bambine delle Scuole Calcio del Colli e del Borghetto, queste ultime arrivate dalla provincia di Savona per assistere al match. Parte benissimo lo Spezia, Lo Vecchio sulla sinistra sfonda ripetutamente e al 10’ la sua palla a rimorchio arriva a Buono che dal limite insacca di potenza sul secondo palo. Le nostre ragazze continuano a premere sull’acceleratore e Parodi sfiora la rete in un paio di occasioni.

Ci sarebbe anche la rete del 2-0, segnata da Ciccarelli con un violento sinistro dal limite ma un clamoroso abbaglio del Direttore di gara vanifica tutto, Buchignani di Livorno vede un fallo di Parodi (che invece il fallo lo subisce) e annulla.
Lo Spezia mantiene un costante possesso di palla e una marcata prevalenza territoriale ma è il Real Meda a trovare la rete: su calcio d’angolo da sinistra Ballabio è la più lesta di tutte e insacca.
Nella ripresa il copione non cambia: Spezia a fare gioco e Real Meda che si difende con ordine e agonismo lasciando la sola Barrile davanti a sacrificarsi e tenere palla per poi ripartire. Dopo un clamoroso palo di Dezotti sugli sviluppi di un calcio d’angolo, una gran parata di Sensi e e un tiro a giro di Lo Vecchio fuori di un nulla si va ai calci di rigore.
I tiri dal dischetto premiano le Aquile che così raggiungono con pieno merito la Finalissima.
Un grande applauso alle ragazze del Real Meda che hanno interpretato benissimo la gara, dimostrando ancora una volta di essere una squadra messa molto bene in campo e di avere importanti qualità tecniche e caratteriali. Le nostre ragazze aspettano di conoscere l’avversaria che uscirà dall’altra semifinale che vedrà di fronte Palermo e Frosinone.

ASD Spezia Women: Sensi, Pozzi (77’ Duce), Fuggle, Monetini, Adami, Ciccarelli, Dezotti, Lo Vecchio, Buono (86’ Del Freo), Codecà (45’ Manea), Parodi.
A Disp: Aliquó, Scattina, Dehima, Lombardo, Vacchino, Barraza.
All Mr. Salterio

Reti: 10’ Buono, 34’ Ballabio

Teresa Fracas, Genova Beach Soccer: “Sicura che sarà una bella stagione e ci toglieremo tante soddisfazioni”

Credit: Genova Beach Soccer

Per il beach soccer in ambito femminile a Terracina dal 17 al 19 giugno prenderà il via il Campionato di Serie A Q8 Femminile, con 6 squadre ai nastri di partenza. Tra queste presente anche il Genova Beach Soccer che nella sua rosa vede inserita Teresa Fracas, calciatrice che sull’avvio delle attività sulla sabbia ci ha dichiarato: “Questo è il secondo anno con questa maglia, già l’anno scorso avevo assaporato la bella esperienza. Arrivo carica all’appuntamento e contenta di rivedere le mie compagne con cui abbiamo passato momenti bellissimi”.
Alle porte il campionato, poi la Coppa Italia. L’atleta delle liguri però chiarisce: “Per quanto riguarda il campionato e la Coppa Italia, voglio distinguere le cose. Voglio Pensare prima alla Serie A poi alla coppa, perché la concentrazione sarà determinante”.

La classe 2001 sul Genova Beach Soccer, invece, ci confida: “Siamo un squadra giovane, ma con tanta voglia di fare bene. Ci sono tante ragazze che sono alla prima esperienza ma in campo non sembra affatto cosi. Siamo compatte ma soprattutto competitive, sono sicura che sarà una bella stagione e ci toglieremo tante soddisfazioni”.
Sulle sue ambizioni, poi, la calciatrice che ha vestito nell’ultima annata la maglia dell’Arezzo in Serie B ricorda: “Io ho un obbiettivo, che poi è quello di vita per quanto riguarda lo sport, ovvero divertirmi. Senza quello difficilmente si può fare una cosa bene e con piacere”.

Sullo sfondo la Nazionale di Beach Soccer, maglia già vestita dalla Fracas che precisa: “Ho la fortuna di aver già indossato in passato la maglia Azzura di beach. Ci tornerò dopo la prima tappa di Terracina ed è inutile dire che quando l’allenatore me l’ha detto ero felicissima. Indossare quella maglia per me sarà sempre un orgoglio”.
In chiusura, invece, Fracas lancia un appello sul movimento del beach a tinte rosa: “Spero decisamente che il movimento femminile prenda piede nel modo giusto, ma come in tutti gli sport. Per me è il secondo anno sulla sabbia ed ho notato una crescita esponenziale per quanto riguarda il mio club. Hanno investito tanto su di noi e questo non è scontato ma ora dobbiamo dimostrarlo in campo”.

Dopo il San Marino nuove avventure attendono mister Bragantini

Credit Photo: Emanuele Colombo - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Con un comunicato sulle pagine social del club, il San Marino ha reso noto che Simone Bragantini dalla prossima stagione non sarà più l’allenatore della prima squadra. Bragantini, veronese classe 1978 e con un passato tra Bologna, Riccione, Brescia e Fortitudo Mozzecane (ex Chievo Women) ha trascorso con le Titane un’annata non semplice in una serie B sempre più valida qualitativamente. Facendo un bilancio di quanto è successo, i 28 punti in classifica guadagnati con la vittoria contro la Vis Mediterranea e il pareggio tra Bologna e Orobica hanno premiato la resilienza del club con la matematica salvezza.

Si è riusciti a raggiungere l’obiettivo “Remando tutte dalla stessa parte ed eliminando la zavorra” (semicit), con l’impegno di ragazze e staff. L’Academy, nella nota che riassume il campionato condotto dalle sue calciatrici, ringrazia mister Bragantini per il lavoro svolto e gli augura il meglio.

Le strade della San Marino Academy e di Simone Bragantini, tecnico della Prima Squadra femminile, si dividono. Approdato sul Titano alla fine del mese di settembre, l’allenatore veronese ha saputo guidare il gruppo biancoazzurro attraverso le acque agitate di una Serie B dagli elevati valori tecnici, conducendolo infine al porto agognato di una salvezza tanto sofferta quanto preziosa. La separazione avviene di comune accordo. La società tiene ad esprimere profonda gratitudine a mister Bragantini per il suo lavoro, svolto sempre con impeccabile professionalità e rigore – oltre che brillantemente condotto a termine. A lui anche l’augurio delle migliori fortune personali e professionali“.

La finale scudetto di Pescara s’avvicina: Fede in Belli e Aline Elpidio, attente a quelle due. E alla cabala di Pato Dal’maz

Credit Photo: Giancarlo Dalla Riva - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

QUI PESCARA – Federica Belli è il top scorer delle pescaresi, reduce dalla quaterna in gara-2 delle semi contro il TikiTaka Francavilla ha portato a sei le marcature nella postseason per il tricolore della Serie A Femminile. Sarà lei la punta di diamante di un Pescara che ha mandato in rete la bellezza di nove giocatrici in questi playoff. Occhio a Rozo, a quota tre.

QUI FALCONARA – Se il Pescara ha Fede in Belli, l’Okasa risponde con Aline Elpidio garanzia di gol: è lei che ha siglato più gol più di tutte finora nel Falconara, segnando sempre (5 gol) nel post regular season tranne che nell’ultima sfida contro il Bitonto. Sette le marcatrici a referto tra le marchigiane, dove spicca anche Erika Ferrara, a quota quattro.

LA CURIOSITA’ – Pato Dal’maz ha sempre segnato all’Okasa Falconara nei due precedenti di campionato: la prima rete ha portato un punto, la doppietta ha permesso al Pescara di strappare un gratificante successo nel return match.

LA FORMULA – A differenza dei quarti e delle semi, che si sono disputate al meglio delle tre gare, la finale del Pala Giovanni Paolo II per la seconda annata di fila è secca: in caso di parità al termine dei 40’ regolamentari, spazio a due extra-time da 5’ ciascuno; qualora persistesse l’equilibrio, l’esito della finale sarebbe determinato dai tiri di rigore.

COPERTURA MEDIA – La finale scudetto di Serie A Femminile si disputa domenica 15 giugno al Pala Giovanni Paolo II di Pescara, in casa della miglior classificata al termine della regular season. Kick off alle 21, diretta su Sky Sport e anche sul canale YouTube della piattaforma satellitare. Di seguito il recap dei playoff.

SERIE A FABLESS – PLAYOFF SCUDETTO
QUARTI DI FINALE
1)
 PESCARA FEMMINILE-CAGLIARI (gara-1 4-2, gara-2 5-2)
2) TIKITAKA FRANCAVILLA-KICK OFF 6-5 d.t.r. (3-2, 4-6)
3) BITONTO-CMB FUTSAL TEAM (2-1, 7-1)
4) OKASA FALCONARA-LAZIO (5-1, 7-2)

SEMIFINALI – GARA-3 – 08/06
X) PESCARA FEMMINILE-TIKITAKA FRANCAVILLA (gara-1 3-2, gara-2 9-4)
Y) OKASA FALCONARA-BITONTO ore 19 (4-2, 0-2)

FINALE – GARA UNICA – 15/06
PESCARA FEMMINILE-OKASA FALCONARA

Como 1907: il percorso calcistico di Kristin Carrer

Credit: Como 1907

La chiamano “Uragano Kikky”—e quando incontri Kristin Carrer, il soprannome ha perfettamente senso. Un mix di energia travolgente e elegante intensità, è il tipo di giocatrice che supera le avversarie in campo e poi carica lo spogliatoio con un po’ di reggaeton. “Ho sempre amato ballare — qualsiasi stile, davvero — ma soprattutto reggaeton, latino e shuffle. In ogni squadra in cui ho giocato, sono sempre stata la ballerina del gruppo!”, racconta a BLU con un sorriso.
A soli 22 anni, Carrer ha già vissuto parecchie esperienze calcistiche. Da bambina innamorata del pallone per le strade di Torino, è diventata un talento emergente con le maglie di Juventus e Sampdoria. Oggi è un punto di riferimento nel progetto ambizioso del Como 1907 Femminile. La sua storia dimostra che ricominciare non vuol dire ripartire da capo, ma può significare tornare in campo con ancora più forza.

“Ho iniziato a giocare a calcio con i ragazzi quando avevo sette anni, anche se in realtà ho sempre avuto un pallone tra i piedi da quando ero piccolissima,” dice. Sua madre, originaria della Russia, inizialmente era titubante — “lì il calcio femminile praticamente non esisteva all’epoca” — ma è poi diventata la sua più grande sostenitrice. “Una volta che ho iniziato a giocare, mi ha sempre supportata e ha persino fatto da dirigente della squadra. Ora è la mia fan numero uno!”
Carrer non perde occasione per citare le forti influenze sportive nella sua vita: il fratello maggiore Alexander, che ha giocato nel settore giovanile del Torino (“L’ho sempre ammirato”) e il padre, ex calciatore diventato allenatore e direttore sportivo. “Devo tutto a lui. Anche da lontano guarda tutte le mie partite e mi dà sempre consigli su cosa migliorare — senza mai buttarmi giù, e a volte facendomi i complimenti, ma senza mai farmi montare la testa!”

Già da adolescente, Kristin faceva parlare di sé. Ha vinto il campionato Under 17 con la Juventus segnando il rigore decisivo e ha ricevuto le sue prime convocazioni in Serie A con la prima squadra bianconera. Nel 2021 ha fatto il suo esordio in massima serie con la Sampdoria. Ma il calcio non è mai stato il suo unico campo da gioco. “Anche se ero brava in tanti sport, il mio cuore mi ha portato al calcio. Nei primi anni facevo anche atletica — ero davvero brava, e penso sia per questo che ho sempre amato così tanto correre!”
Dopo aver militato sia in Serie A che in Serie B, Carrer ha fatto una scelta coraggiosa nel 2023. Ha firmato con il Como, un club ricco di fascino storico e con lo sguardo rivolto al futuro. “Lo scorso agosto, dopo diversi anni tra Serie A e B, ho scelto di sposare un nuovo progetto — Como. So che, in termini di categoria, può sembrare un passo indietro, ma l’ho fatto per farne altri tre in avanti nei prossimi anni!” Una determinazione che si riflette in ogni sua azione. “Posso dire sinceramente che qui mi sento rinata, sia come giocatrice che come persona. Mi sento parte integrante del club e davvero apprezzata dai tifosi del Como.”

E si vede. Nonostante alcuni infortuni, Carrer ha segnato 9 gol in 18 presenze in questa stagione, spesso giocando fuori dal suo ruolo naturale a centrocampo. “Penso di essere una giocatrice versatile — posso ricoprire diversi ruoli da metà campo in su. Mi descriverei come molto tecnica, con una buona resistenza e un tiro potente… quest’anno, per via del nostro sistema e del fatto che sono una delle poche mancine che coprono molto campo, ho giocato soprattutto da esterna destra — e ho segnato tanti gol!”
Sa però quanto velocemente può cambiare il ritmo di una stagione. “Purtroppo sono spesso stata soggetta a infortuni, ed è per questo che ogni giorno lavoro duramente in palestra su forza e prevenzione.” In parallelo agli allenamenti, ha anche iniziato la Magistrale in Scienze e Tecniche Preventive Adattate, cercando un equilibrio in una vita che non conosce pause. “Cerco sempre di organizzare la mia settimana nel modo più efficiente possibile, sfruttando ogni momento e evitando tempi morti.”

Ha fatto di Como la sua casa — almeno per ora. “Vivo lontano da casa da cinque anni ormai, e ormai ci sono abituata, ma all’inizio è stato difficile lasciare famiglia e amici. Ogni volta che abbiamo qualche giorno libero, cerco sempre di tornare a Torino perché credo davvero che prendersi una pausa e stare con i propri cari sia essenziale per il benessere mentale di un’atleta a questo livello.”
Fuori dal campo, Carrer è un turbine di passioni. Ballo, cucina, disegno, lettura, tricks freestyle per i social… non si ferma mai. “Per questo mi hanno sempre soprannominata ‘Uragano Kikky” a casa!” Ma attenzione, è qui per vincere. E con una rosa compatta fatta per lo più di nuove giocatrici, l’unione è diventata il loro punto di forza. “Non è mai facile trovare l’intesa in campo con così tanti volti nuovi, ma credo che abbiamo fatto un ottimo lavoro nel costruire una forte identità in poco tempo!”

Kristin prende ispirazione da giocatori che rispecchiano il suo stile: Piotr Zielinski dell’Inter, Nico Paz del Como (“Sembra quasi danzare con il pallone”) e Pernille Harder del Bayern Monaco. “Quest’anno ho trovato ispirazione in Nico Paz — mancino, tecnico come me, con grande visione di gioco. È davvero interessante guardare il suo gioco.”
Prima di ogni partita ha un rito: bacia una foto della famiglia che tiene nella borsa, poi scende in campo con Rauw Alejandro nelle cuffie.
Quando le si chiede cosa direbbe alla sè bambina — quella che sognava di diventare professionista — Carrer non esita a dire: “Non rinunciare mai al tuo sogno, anche se il percorso è pieno di sfide e sacrifici… sono i momenti difficili, le battute d’arresto, che ti fanno crescere davvero — non solo come calciatrice, ma come persona.”
E mentre il Como punta in alto, una cosa è chiara: con l’Uragano Kikky al loro fianco, il cielo non è un limite, ma una promessa da afferrare.

COMO 1907

Emanuela Schioppo: “Nazionale? Vedo un gruppo con consapevolezza e autostima delle proprie capacità”

“L’Italia non è stata molto fortunata nel sorteggio, il girone iniziale metterà a dura prova sin da subito la Nazionale”.
A dircelo è stata Emanuela Schioppo, ex calciatrice che parlando del prossimo Europeo aggiunge:  “Ci vorrà tanto impegno e bravura nel gestire un raggruppamento così bello quanto difficile. Penso che Belgio, Spagna e Portogallo siano squadre non semplici da affrontare, ma nel calcio non sempre si possono fare previsioni. L’Italia, ad esempio, ha tenuto testa alle campionesse mondiali, quindi sarà tutto da decidere in campo”.

La classe ’91 napoletana poi prosegue. “Siamo prossimi all’Europeo in Svizzera e la nazionale italiana è pronta ad affrontarlo nel migliore dei modi. Nel corso delle qualificazioni ha vinto e convinto e credo che abbia tutti gli strumenti per poter fare bene”.
L’ex difensore di Napoli e Pomigliano, poi sull’impatto alla competizione continentale aggiunge: “Sarà fondamentale sin da subito vincere, vincere porta a vincere. Importante sarà avere consapevolezza e autostima delle proprie capacità. Ed è proprio questo che sta contraddistinguendo la nostra nazionale. Le prestazioni, anche contro squadre di rilievo ci fa ben sperare. Penso che Soncin sia stato uno dei pochi allenatori che abbia dato un’ identità alla squadra che tramite il suo gioco arriva spesso alla vittoria”.

L’ex calciatrice che ha esordito in Serie A a 21 anni sulla manifestazione, invece, ci dice: “Sarà sicuramente un Europeo entusiasmante. Ogni squadra dirà la sua in campo, sia dal punto di vista tecnico tattico che agonistico. Sul podio metterei la Spagna, l’ Inghilterra e la Francia. Ma ci sarà posto anche per l’Italia che potrebbe essere l outsider della competizione”.
In chiusura Schioppo, invece, ci ricorda: “Credo che per alcune calciatrici ritornare ad indossare la maglia azzurra sia stato un grande traguardo ed onore e proprio da queste mi aspetto tanta voglia di fare e dimostrare. Penso a Goldoni, Piemonte che hanno fatto bene nel proprio club, senza escludere ovviamente le veterane che guideranno la squadra verso l’obiettivo”.

Cesena, Roberto Rossi alla sua seconda avventura in bianconero: torna ad allenare la prima squadra

Photo Credit: Andrea Vegliò - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

“Si torna sempre dove si è stati bene”, si legge quando si ha modo di fare un tuffo nel passato e vedere per una seconda volta un luogo caro. Il Cesena femminile, che si è conquistato sul campo la permanenza in Serie B e ha salutato Alain Conti, ha dato un secondo e caloroso ‘benvenuto’ a qualcuno che sulla panchina bianconera si è trovato bene nel passato e ha scelto di ritornarvi per cercare di disputare una stagione di altissimo livello e sognare, perché no, la massima serie.

Stando al comunicato ufficiale del Club, per la prossima stagione la panchina del Cesena sarà nelle mani di Roberto Rossi, che ha già avuto modo di allenare la prima squadra femminile dopo un passato da calciatore professionista e da vice di formazioni di Serie A sponda maschile come Inter, Lazio o Torino, tra le altre esperienze. Profondo conoscitore del calcio femminile, ha appoggiato questa realtà per la prima volta nel 2019 e non l’ha più abbandonata. Un allenatore del suo calibro sarà di certo importante nella crescita professionale e personale delle ragazze.

Il direttore sportivo del Cesena Elvio Sanna ha espresso la propria felicità dopo aver nuovamente accolto Rossi, tecnico di cui viene sottolineata l’umiltà nei confronti di un movimento che sta crescendo anche grazie al suo contributo: “È un allenatore di grande valore tecnico e umano che conosce profondamente l’ambiente e la categoria. Nelle precedenti esperienze nel Cavalluccio  ha lavorato con determinazione,  professionalità e grande umiltà, contribuendo in maniera importante allo sviluppo del calcio femminile all’ interno del nostro club. 

Debora Naticchioni: “Fare bene con il Città di Milano Bs per meritare la maglia dell’Italia agli Europei”

Credit: Citta di Milano Bs

A Terracina dal 17 al 19 giugno prenderà il via il Campionato di Serie A Q8 Femminile, con 6 squadre ai nastri di partenza. Una delle calciatrici iconiche in Italia del beach soccer è  Debora Naticchioni, giocatrice laziale proprio di Terracina. Manifestazione da giocare, praticamente, in casa per l’atleta laziale che nel 2013 iniziò il suo percorso sulla sabbia con gli “Amici dello sport”, una squadra interamente di Terracina. Naticchioni difenderà per la seconda stagione la maglia della formazione lombarda del Città di Milano Beach Soccer sulla quale ci dice: “Ci sono delle conferme ma anche delle gradite novità, avremo un mix di esperienza e giovani. Stiamo cercando di coinvolgere il più possibile le nuove leve per trasmettergli la passione del beach soccer, sport meraviglioso”.

La classe ’89, poi, sul campionato aggiunge: “La tappa del campionato troppo ravvicinata alla fine dei campionati ‘invernali’ non aiuta la preparazione alle prime gare, in quanto abbiamo ragazze che stanno ancora disputando gare tra calcio e futsal. Per questo abbiamo dovuto rinunciare ad elementi importanti, ma proveremo con poco a fare tanto. La società del Città di Milano ci sostiene fino alla fine e questo non è sempre scontato quando c’è da pensare al maschile e femminile. La voglia e quella di arrivare in finale e giocarci le nostre carte fino alla fine”.

Naticchioni sottolinea, poi, un aspetto non da poco: “In linea generale con tempistiche differenti ci potrebbe essere un coinvolgimento diverso da parte delle realtà già esistenti, ma capisco perfettamente che la durata della stagione del beach scoraggi magari alcune società. Questo penalizza tantissimo anche la nostra Nazionale femminile, costretta spesso a chiamare giocatrici ancora poco avvezze al beach soccer, con la speranza di veder alzare il livello ma la sabbia è un’altra cosa, o ci cresci o hai talento”.

In tema Nazionale la giocatrice laziale, infine, conclude: “Per me la convocazione 2025 è già arrivata. Sono sempre molto orgogliosa di poter indossare la maglia azzurra, ma bisogna dimostrare di saperla indossare e questo è il mio obiettivo più grande per questa nuova stagione di beach soccer. Fare bene con il Città di Milano Bs e meritare la maglia dell’Italia agli Europei”.

Lumezzane premiato dalla FIGC per il progetto Noi Ci Teniamo

Photo Credit: Stefano Petitti - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Giovedì mattina nel corso dell’evento B to Be organizzato dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio presso il Centro Tecnico Federale di Coverciano il Lumezzane FC è stato premiato per il miglior progetto sociale all’interno del movimento femminile che ha visto le società di Serie B protagoniste.

A ritirare il premio il responsabile comunicazione e marketing Edoardo Brunetti, responsabile ed ideatore del progetto socio-culturale Noi Ci Teniamo che è stato ritenuto dalla Federazione il più meritevole tra le cinque società premiate.

Il progetto che ha mosso i primi passi nel dicembre del 2023 per poi iniziare ufficialmente il 7 febbraio 2024 con la presentazione presso la Camozzi Group è ritenuto un unicum in Italia, con una profonda ramificazione sul territorio che vede svariati progetti già avviati e molti che stanno per prendere vita. Dagli incontri formativi nelle scuole della città, dalle materne ai licei sono stati più di cinquanta solo negli ultimi quattro mesi, su tematiche sociali importantissime quali la prevenzione stradale, primo soccorso, prevenzione ambientale, sensibilizzazione alla lettura oltre alle attività ludiche; alle attività di beneficenza in collaborazione con la Caritas, l’impegno con i disabili ed i bambini autistici insieme alla Cvl di Lumezzane; l’attenzione rivolta alla terza età con iniziative specifiche che coinvolgono svariate strutture tra cui il Centro residenziale Le Rondini; le attività con la biblioteca di Lumezzane per sensibilizzare la comunità alla lettura con incontri specifici anche sull’importanza dello sport nel sociale; senza dimenticare il fiore all’occhiello del progetto ovvero l’Accademia, la scuola virtuale dove gratuitamente tutti i tesserati della società, i dipendenti e le loro famiglie possono studiare cinque lingue e frequentare più di 200 corsi di formazione professionale donata dal partner Lodovico Camozzi.

La peculiarità del progetto socio-culturale è che coinvolge in ugual modo la squadra femminile e la squadra maschile della società rossoblù, con calciatori e calciatrici protagonisti in ogni incontro al fianco delle varie associazioni che collaborano con la società tra le quali la Consulta sociale di Lumezzane, Plastic Free, Condividere la Strada della Vita, Il Bomber del Cuore, la Croce Bianca di Lumezzane, la Cvl di Lumezzane, il Mosaico di Lumezzane, la Caritas di Lumezzane.

“E’ per noi un grande orgoglio ricevere questo nuovo riconoscimento per il progetto socio-culturale Noi Ci Teniamo, ringraziamo la Federazione, il presidente Gravina e la presidentesse del movimento femminile Cappelletti e Tinari per l’atto di stima – dichiara il presidente Andrea Caracciolo – Noi Ci Teniamo è un progetto concreto su cui la proprietà ha da sempre creduto molto e che in un solo anno e poco più di vita ha già coinvolto profondamente tutta la nostra comunità. Molto ancora si vuole fare perché una società di calcio oggi non può limitarsi a giocare la partita la domenica, ma deve essere attiva e protagonista tutta la settimana, Brunetti sta già lavorando a nuove iniziative che vedranno la luce nei prossimi mesi”.

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