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Federica Savini, Lazio Women: “Il diverso passo delle straniere ci aiuta a migliorare, alzando il livello della squadra”

Difensore centrale atipico, capace di impostare le giocate dal basso, ha nello spiccato senso della posizione e nella capacità di anticipare sul tempo le avversarie, le sue principali caratteristiche.

Cresciuta nel Genzano di Roma, ha iniziato la carriera nel femminile nel Colonna prima di incamerare una serie di stagioni nella Lazio, intervallate da alcune parentesi in massima seria con la Res Roma.

Vetrina della giornata per Federica Savini, classe 1991, assistita del procuratore Luca Grippo, elemento portante della retroguardia della Lazio Women, squadra biancoceleste tra le principali accreditate alla promozione in massima serie.

Ciao Federica, per iniziare una breve panoramica della tua carriera
“Ho iniziato il mio percorso con i maschietti del Genzano di Roma, dove ho militato fino ai quindici anni, prima di passare nel femminile nella società del Colonna; nel 2008 l’approdo alla Lazio Cf, un sogno che si avverava per una ragazza come me, tifosa biancoceleste sin da piccola; dopo sette stagioni con le aquilotte sono approdata alla Res Roma di Fabio Melillo in serie A, prima di far ritorno nel 2018 al mio unico e grande amore, dove tutt’ora ho la fortuna di essere presente”.

Le persone più importanti che ti hanno incoraggiato e sostenuto nel percorso calcistico
“La mia passione per il calcio è innata, i miei genitori non mi hanno mai ostacolato in questa scelta, raccontandomi tra l’altro che sin dall’età di due anni, erano colpiti dalla circostanza che prendessi a calci la palla in maniera istintiva e maturale; a livello di allenatori, ricordo con particolare commozione la figura del mister Alessandro Abbatini, scomparso nel 2018, una persona che ha sempre creduto nelle mie qualità, elemento chiave nella mia fase di crescita e maturazione”.

Un giudizio sull’ambiente e sulla squadra
“Siamo un bel gruppo unito, formato da ragazze di qualità ed esperienza che hanno la fortuna di lavorare in un ambiente sereno, in una società ben organizzata; con molte compagne di squadra c’è un’intesa collaudata che va avanti da circa dieci anni, con le altre stiamo trovando nel tempo la giusta sintonia; le tre straniere Martin, Lipman e Cuschieri sono giocatrici di indubbio livello, hanno decisamente un altro passo rispetto al resto del gruppo ma starle dietro è certamente un motivo ed uno stimolo in più per cercare di migliorare e superare i propri limiti”.

Obiettivi stagionali personali e di gruppo
“E’ inutile nascondersi, il nostro obiettivo dichiarato rimane quello di arrivare in serie A; riportare la squadra in massima serie sarebbe la giusta collocazione per questa società, un motivo di forte orgoglio, nonchè la circostanza di poter giocare il primo derby con l’As Roma, una ulteriore motivazione per centrare il prestigioso traguardo; nel corso della stagione abbiamo perso alcuni punti nel finale di gara per sfortuna o disattenzione ma ultimamente siamo riuscite a trovare una maggiore identità, facendo leva sulla maturità ed esperienza acquisita, stando attente a non farci condizionare dalla pressione di dover vincere a tutti i costi le gare”.

Hai un procuratore ?
“Sono seguita da Luca Grippo dell’agenzia Fta, un professionista del settore molto preparato e competente, sempre presente e disponibile nei miei confronti; non ho grandi pretese al riguardo, ho già raggiunto il mio equilibrio giocando in una grande squadra come la Lazio ma far parte della sua scuderia mi fa sentire decisamente più tranquilla, specie in un settore in forte crescita ed espansione come quello del calcio femminile”.

La tua giornata tipo
“Ho una giornata abbastanza frenetica e movimentata che inizia ogni mattina alle 7.30 con il mio lavoro da fisioterapista che porto avanti fino alle 17, salvo poi proseguire alle 18 con gli allenamenti con la squadra di calcio; sono ormai 23 anni che gioco a pallone, non ho intenzione di smettere ma nemmeno di fare figuracce, andrò avanti finchè potrò permettermi di essere competitiva e di poter giocare a certi livelli”.

Credit Photo: Domenico Cippitelli 

Le migliori 10 calciatrici in FIFA21

Il calcio femminile è ormai sbarcato anche nel gioco più conosciuto al mondo: FIFA. La classifica delle 10 calciatrici con valutazione più alta è dominata dagli Stati Uniti, fattore che non sorprende. Sono però presenti anche Francia, Germania ed Olanda. Assenti, per il momento, rappresentanti italiane.

Al decimo posto c’è Tobin Heath, attaccante in forza al Manchester United ma con passaporto USA. Valutazione complessiva: 90.

Il nono posto è occupato da Caroline Graham Hansen, ala in forza al Barcelona. È l’unica norvegese presente in lista, con esclusioni eccellenti come Pernille Harder e Ada Hegerberg. Valutazione complessiva: 90.

L’ottavo posto è di Eugenie Le Sommer. Perno della nazionale francese e dell’Olympique Lione, che domina il calcio nazionale e internazionale da quasi un decennio. Valutazione complessiva: 90.

Settimo posto conquistato da Lucy Bronze. Terzino destro, fondamentale nella rosa del Manchester City. È l’unica inglese presente nella top10. Valutazione complessiva: 90.

Al sesto posto troviamo Dzsenifer Marozsan. Stella del calcio tedesco, è trequartista nel Lione dominatore. Valutazione complessiva: 91.

Quinta posizione presa da Amandine Henry. Centrocampista difensiva, gioca nell’Olympique Lione ed è capitana della nazionale francese. Valutazione complessiva: 91.

Al quarto posto l’unica olandese della lista: Vivianne Miedema. Attaccante dell’Arsenal abilissima sotto porta. Valutazione complessiva: 91.

Gradino più basso del podio, in terza posizione, troviamo Wendie Renard. Centro della difesa del Lione nell’ultimo decennio. Valutazione complessiva: 92.

Al secondo posto c’è Sam Kerr, stella del calcio australiano in forza al Chelsea. Valutazione complessiva: 92.

Primo posto per Megan Rapinoe, icona del calcio femminile statunitense ma non solo. Due volte campionessa del mondo, vittoriosa alle Olimpiadi e scarpa d’oro nel 2019. Valutazione complessiva: 93.

Credit Photo: Pagina Facebook Megan Rapinoe

Il punto: biscione a noi due.

Inizia domenica il duello contro l’Inter: tre sfide inframezzate dal Napoli, di cui due in trasferta.
Il match in campionato per tornare su, per rosicchiare punti, per dare spinta al girone di ritorno.
Le due partite in Coppa per andare in semifinale e rincorrere la terza coccarda.
Tra noi e i nostri obiettivi, l’Inter Femminile.

Rapido riassunto per chi non mastica molto di calcio femminile: acquistato il titolo dell’Inter Milano nel 2018, le nerazzurre vincono la Serie B 2018/19 e approdano in Serie A. La loro prima stagione è abbastanza sfortunata, vuoi un po’ per inesperienza un po’ per la pandemia Covid. Non si esprimono al 100% e subiscono a Firenze una sonora batosta (4-0). Nuova stagione e nuovi acquisti – tra cui la Viola Ilaria Mauro che passa alla sponda nerazzurra di Milano (ma rimarrà fuori i primi match per problemi fisici). Esordio stagionale ancora contro la Viola e ancora un poker subito a Firenze (risultato in realtà bugiardo e super Aprile tra i pali: riguarda con calma gli HIGHLIGHTS di ACF Fiorentina – Inter 4-0).

L’inizio 2021 dell’Inter continua a non essere in linea con le aspettative per un club di questa caratura: sconfitta 3-0 con la Juventus e 8° posto in classifica. Ad onor del vero la squadra di Attilio Sorbi sta crescendo e si è vista qualità in campo domenica scorsa. Starà affinando i coltelli per noi?
La Fiorentina dal canto suo ha sofferto contro un ostico San Marino, strappando una vittoria solo nella parte finale di gara.
Stavolta niente Mascarello per le gigliate, niente Bonetti, panchina corta e qualche ferita di troppo. L’Inter ha ritrovato Mauro e un gioco migliore ma dovrà affrontare il Sassuolo tra le due sfide di Coppa Italia.

Il primo faccia a faccia è in programma domenica alle 12.30 (LIVE acffiorentina.com) e sarà come una prima volta viste le ventidue che scenderanno in campo. Poi ancora un round e ancora un altro. Ci vorrà cuore, polmoni, tattica e tanta ma tanta testa. Anche stavolta, sopratutto stavolta, potrebbe fare la differenza. Perché se il campionato è una routine, la Coppa è una guerra di 180 minuti in cui un solo goal può stravolgere gli equilibri. Praga docet.

Con tre sfide sul menù sarà interessante vedere le combinazioni in campo e sarà fondamentale gestire le energie nei prossimi ventotto giorni. Lo ha detto Frederikke Thogersen ieri a Team Talk: “Abbiamo una nuova energia da Dicembre, dobbiamo portare avanti queste sensazioni e continuare in questa direzione. I risultati arriveranno“. E allora iniziamo da questo weekend, alle ore 12.30, per la prima di tre grandi sfide.

Biscione, a noi due. 

Credit Photo: Roberto Vicario, PhotoAgency 

Opta stila la top 11 del girone d’andata: 8 le ‘azzurre’ presenti, Juve e Milan le squadre più rappresentate

Terminata l’11a giornata di Serie A TIMVISION, Opta – l’azienda leader mondiale delle statistiche sportive che da questa stagione sportiva fornisce i dati delle competizioni organizzate dalla Divisione Calcio Femminile – ha stilato la formazione ideale del girone d’andata.

Questa speciale top 11, creata sulla base di un indice statistico che tiene conto di tutti i parametri individuali e di squadra di una calciatrice, rispecchia i valori espressi nella prima parte di campionato. I club più rappresentati – tre calciatrici a testa – sono infatti i due che comandano la classifica, Juventus e Milan, ma nell’undici ideale c’è spazio anche per Empoli, Fiorentina, Inter, Roma e Sassuolo.

A difendere la porta di questo dream team, schierato con un 4-3-3 molto offensivo, c’è Mária Korenčiová, portiere del Milan e della Nazionale slovacca che nelle prime 11 giornate ha fatto registrare la miglior percentuale di parate (81%). Nella difesa a 4, la coppia centrale è formata da altre due rossonere, Laura Agard e Laura Fusetti, che grazie alle loro provvidenziali chiusure (la calciatrice di Segrate ha il record stagionale di intercetti, ben 35) hanno permesso al Milan di non subire neanche un gol su azione. Sulla fascia destra la maglia da titolare se l’è guadagnata il capitano dell’Empoli Lucia Di Guglielmo, che è il terzino che ha respinto più conclusioni delle avversarie (10), dall’altra parte spazio alla corsa della juventina Lisa Boattin, il difensore che ha creato più occasioni per le compagne (23) e che, come se non bastasse, ha anche recuperato più palloni (95).

Il centrocampo è stato invece costruito sull’asse Inter-Juventus-Sassuolo: i compiti di regia e interdizione sono affidati alla nerazzurra – di proprietà della Roma – Flaminia Simonetti, autrice di 4 assist, uno in meno della neroverde Kamila Dubcová, l’unica calciatrice nel torneo in corso che vanta almeno cinque gol e almeno cinque passaggi vincenti all’attivo. Insieme a loro, per dare ulteriore slancio tecnico e atletico alla linea mediana, c’è Aurora Galli, la centrocampista con la miglior percentuale di passaggi riusciti (78%) in Serie A TIMVISION.

In attacco, dopo un ballottaggio con Bonansea, Bugeja e Giacinti, trovano spazio dal primo minuto le azzurre Cristiana Girelli, Daniela Sabatino e Annamaria Serturini. La  numero 10 della Juventus, top scorer del campionato con 12 reti, a cui vanno aggiunti anche due assist, nella prima metà del campionato ha trascinato la sua squadra prendendo parte a un gol ogni 60 minuti. Escludendo i calci di rigore, la miglior marcatrice del torneo (7 reti) sarebbe Sabatino, bomber della Fiorentina, della Nazionale e compagna di reparto – in questa top 11 – della sorprendente Serturini, la calciatrice che ha sempre segnato reti bellissime e che in questa stagione ha preso parte al maggior numero di azioni pericolose: in totale sono 59, di cui 40 conclusioni e 19 occasioni create.

Credit Photo: FIGC – Federazione Italiana Giuoco Calcio

Pink Bari, ecco l’attaccante Maria Zecca dalla Roma

Ennesimo colpo in entrata per la Pink Bari. Dopo il ritorno di Quazzico dall’Inter, le pugliesi accolgono il nuovo rinforzo per il reparto attaccanti: dalla Roma arriva l’italo-americana Maria Zecca, classe ’95. La stessa società ha annunciato l’ingaggio della giocatrice sui proprio canale social.

Credit Photo: Facebook Pink Bari

Termina con un pareggio il recupero della 10ª giornata tra Orobica e Cittadella

Si conclude 0-0 la sfida tra Orobica Bergamo e Cittadella valida per il 10° turno della Serie B 2020-21. Al Centro Sportivo “Giacinto Facchetti” di Cologno Al Serio sono più le venete a rendersi pericolose sia in termini di conclusioni tentate che di occasioni create, ma al triplice fischio le squadre di Marianna Marini e Ilenia Nicoli rimediano un punto a testa, senza gol e senza smuovere la rispettiva posizione in classifica. Rischiosa la situazione soprattutto per le lombarde, che ora, con tutte e 13 le gare disputate, hanno soltanto due lunghezze di vantaggio sulla zona retrocessione (sono sestultime a 14 punti). Pareggio meno influente invece per il Cittadella, che manca l’aggancio temporaneo a Tavagnacco e Lazio (entrambe a 20 con due e tre partite rinviate), ma ha ancora due match da recuperare e sei punti a disposizione, prima di poter tirare le somme di quanto raccolto nel girone d’andata (ora la formazione di Nicoli è sesta a quota 18 nella competizione). La Serie B tornerà al completo nel weekend, con la 14ª giornata in programma e il big match tra Tavagnacco e Pomigliano.

Risultati del recupero della 10ª giornata di Serie B femminile 2020-21

 Orobica Bergamo – Cittadella 0-0

Programma della 14ª giornata di Serie B femminile 2020-21

Domenica 24 gennaio 

Brescia – Vicenza Calcio Femminile
Cesena – Ravenna Women
Chievo Verona Women – Cittadella Women
Lazio Women – Pontedera
Riozzese Como – Perugia
Tavagnacco – Pomigliano Women
Orobica Bergamo – Roma CF

Credit Photo: FIGC – Federazione Italiana Giuoco Calcio

FIFA Sound: una nuova strategia per connettersi con i fan

La FIFA ha annunciato il lancio di FIFA Sound, una nuova strategia di intrattenimento progettata per creare connessioni innovative e significative tra tifosi di calcio, appassionati di musica, giocatori, artisti, il gioco e le canzoni che tutti amano.

I podcast sono disponibili su Spotify, Apple Podcasts, Google Podcasts, Amazon Music e altri lettori di podcast.

“La visione della FIFA è rendere il calcio veramente globale, accessibile e inclusivo. Il crossover tra calcio e musica sottolinea questa più ampia rilevanza culturale. Entrambi sono linguaggi universali e hanno il potere di creare emozioni ineguagliabili. È naturale riunirli”, ha dichiarato Jean-François Pathy, Direttore del marketing della FIFA. “È stato fantastico vedere l’entusiasmo per il lancio di questa strategia e siamo entusiasti delle opportunità che ci attendono per connettere le persone attraverso storie umane stimolanti”.

FIFA Sound inizia con il lancio di una serie di podcast di otto episodi. Presentato da Liam Payne e co-condotto dall’emittente sportiva Jaydee Dyer, il podcast FIFA PlayOn abbina calciatori con musicisti per conversazioni indimenticabili. In ogni episodio, celebri calciatori di tutto il mondo discuteranno dei momenti di trasformazione della loro carriera – dentro e fuori dal campo – attraverso le canzoni che hanno fornito una colonna sonora alle loro vite.

Gli abbinamenti degli ospiti includono: Ivan Rakitić e Morat, Carli Lloyd e Rachel Platten, Asisat Oshoala e Tiwa Savage e molti altri.

PlayOn è la prima di molte nuove iniziative che la FIFA lancerà nel 2021 e oltre come parte della sua collaborazione strategica con Universal Music Group for Brands.

Olivier Robert-Murphy, Vicepresidente esecutivo di Universal Music Group for Brands, ha dichiarato: “Siamo lieti di poter lanciare questa collaborazione tra FIFA e Universal Music Group, che riunisce due dei più grandi e influenti punti di passione del mondo – calcio e musica – per creare una serie di esperienze uniche per i fan. A partire dal lancio della serie PlayOn Podcast, queste iniziative metteranno in mostra la simbiosi e i legami condivisi tra i migliori calciatori e musicisti del mondo insieme ai fan che li idolatrano a livello globale”.

Credit Photo: https://www.fifa.com/

The 30 best female footballer of the world 2020: Ewa Pajor

Seppur un anno da dimenticare, il 2020 ha dato spazio ai grandi talenti mondiali che meritano di essere celebrate. I campionati interrotti e conclusi hanno rovinato l’atmosfera, ma non sono stati meno spettacolari. Nonostante ciò, le assenze da questa speciale classifica sono molte e di grande spessore. Purtroppo per varie vicissitudini non potranno essere presenti Rapinoe (Covid), Morgan (gravidanza), Guagni (infortuni vari), Marta (Covid), Hegerberg (rottura crociato) e Lloyd (Covid). Hanno saltato gran parte della stagione, ma il loro talento rimane innegabile. Quindi vediamo insieme le migliori 30 giocatrici al mondo del 2020.  All’ottavo posto si trova Ewa Pajor. 

Dietro di lei ha fatto strage di record: ad appena 15 anni e 133 giorni è la più giovane debuttante nella massima serie polacca. Inoltre con 50 goal in 70 presenze è una delle giocatrici con il miglior rapporto minuti/reti nella storia del Wolfsburg. L’ultima stagione è stata all’altezza di un bagaglio del genere. Il 2020 ha regalato ad Ewa Pajor il quarto scudetto in Germania e la quinta DFB Pokal. Tutto ciò con un ruolo da assoluta protagonista. Con Pernille Harder ed Alexandra Popp ha formato un tridente offensivo da depositare negli annali di questo sport. Purtroppo con la partenza della danese, le cose sono cambiate in casa bianco verde. Attualmente in vetta alla Frauen Bundesliga risiedono le rivali del Bayern Monaco. Il campionato è ancora lungo ma quest’anno la vittoria sarà più difficile del previsto.  

Probabilmente anche perché l’esterno polacco sembra aver perso definitivamente il posto. Non viene convocata dalla finale di Champions League contro il Lione. Proprio quel match ha regalato l’ennesima medaglia d’argento europea alla giocatrice. Con la sua Polonia ha ancora in ballo la possibilità di qualificarsi, sia direttamente che passando per il playoff. 

Il 2020 di Ewa Pajor liofilizzato:
Frauen Bundesliga: 2 goal in 4 partite
DFB Pokal: 2 partite
UWCL: 3 partite
Women’s EURO Qualification: 5 goal in 3 partite

Raffaella Barbieri dopo la sconfitta contro la Fiorentina Women’s: “Perdere una battaglia non vuol dire perdere la guerra, il San Marino Academy non muore mai”

La sconfitta per 3-1 subita contro la Fiorentina Women’s non ha intaccato il morale e la determinazione del San Marino Academy. Sul proprio profilo Instagram l’attaccante Raffaella Barbieri ha ribadito l’ottimismo di squadra e società.

“Perdere UNA battaglia non vuol dire perdere LA guerra. Abbiamo lottato insieme con umiltà e cuore. Non è bastato per raggiungere un risultato positivo, ma è bastato a noi per capire da dove ripartire.
Le lacrime di una squadra dopo un gol fanno capire dove ci si trova e con chi.
Il San Marino non muore mai.
Testa alla prossima”
🇸🇲💙

PH: @photoagency.al

@vigoglobalsport
@womensfootballmanagement
@sanmarinoacademy
#football #sanmarino #seriea #gol #heart #together #nevergiveup #timvision

Credit Photo:Roberto Vicario, PhotoAgency

Linda Gavagni, Pontedera: “Due sogni: salvarmi con questa squadra e diventare una calciatrice professionista”

Il Pontedera ha vinto domenica contro il Chievo Verona una partita importantissima in chiave permanenza in Serie B. La rete l’ha segnata l’attaccante classe ‘93 Linda Gavagni, che ha realizzato la sua seconda reta stagionale. La nostra Redazione ha raggiunto la calciatrice pontederina ai nostri microfoni.

Linda perché ha scelto di diventare un’attaccante?
«Ho iniziato a giocare a 14 anni, andai al campo, ero veloce rispetto alle altre compagne e mi hanno messo esterno d’attacco: diciamo che non mi ho scelto, mi hanno messo in quella posizione».

Qual è il gol più bello che hai segnato?
«Il gol più bello l’ho segnato l’anno scorso contro la Pistoiese, primo perché ha permesso al Pontedera di vincere la partita, secondo perché tornavo dopo un brutto infortunio».

Come sono stati i tuoi primi passi con il pallone?
«Da piccola giocavo sempre nel campetto dietro casa, sia coi miei amici che col mio babbo. Poi a dodici anni ho iniziato a giocare nell’Agliana».

Cosa ti ha portato nel 2017 a scegliere il Pontedera?
«Ho scelto di andare al Pontedera perché in squadra c’è l’allenatore Renzo Ulivieri: diciamo che sono contenta di aver fatto questa scelta, perché grazie a lui sono cresciuta tanto».

Lo scorso anno avete centrato la promozione in B: cos’è stato per te quel momento?
«Un po’ di amaro in bocca ci è rimasto, perché mancavano poche partite e diversi punti davanti. Vincerlo sul campo sarebbe stato meraviglioso, comunque è stato bello per le opportunità che abbiamo avuto, visto che provenivamo dalle zone della Toscana, quindi è stato bello giocare un campionato di livello come la Serie C».

Prima dell’inizio della cadetteria la doccia gelata: vieni squalificata per sei mesi, ma poi viene annullata.

«In realtà avevo torto pieno, perché non era possibile giocare nel femminile e poi allenare in un’altra squadra. Quando mi è arrivata la squalifica ci sono rimasta male, perché sei mesi li ho trovati esagerati. Ulivieri però mi ha tranquillizzato e mi aveva detto che la società avrebbe fatto ricorso, Fortunatamente la squalifica è stata annullata. Volevo fare assolutamente la Serie B e ho perso solo due mesi, quindi mi è andata bene, soprattutto alla nostra squadra, perché se perdiamo una o due giocatrici fanno la differenza».

Domenica sei stata decisiva contro il Chievo: quanto ha contato per te quel gol?
«Aver trovato quel gol ci ha dato un po’ di sollievo e anche la speranza di portare a casa quella partita. Ero contenta per la rete, ma avevamo 85 minuti davanti, visto che il Chievo ci ha poi messo in difficoltà, ma grazie al sacrificio, alla difesa e al portiere Giorgia Bulleri abbiamo portato a casa tre punti importanti per la salvezza».

Riuscirà il Pontedera a salvarsi?
«Ce la possiamo fare, dipende tanto da noi, possiamo giocarcela con tutte».

Che Serie B hai visto al (quasi) giro di boa?
«Secondo me un campionato competitivo ed equilibrato, di livello rispetto a quello che ho fatto qualche anno fa».

Ce la farà il calcio femminile italiano a diventare grande?
«Speriamo perché dipenderà dalla voglia di investimento da parte della Federazione, dalle tv e dalle società maschili. Credo possiamo arrivare a livello dei paesi europei».

Quanto inciderà il professionismo nel calcio femminile?
«Tantissimo perché dai l’opportunità alla ragazza di vivere solo di calcio, permettendo al calcio femminile di alzare il livello. Se ci danno i mezzi possiamo competere con il resto del mondo».

Che persona sei fuori dal campo?
«Io sono “vecchia” dentro, perché sono una ragazza che studia Scienze Motorie, sono segretaria di una società sportiva, mi alleno e mi godo la famiglia».

Quali sono i sogni che vorresti ancora realizzare?
«Mi piacerebbe centrare la salvezza col Pontedera e magari diventare una calciatrice professionista, personalmente spero di laurearmi e lavorare nel mondo dello sport».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia l’Us Città di Pontedera e Linda Gavagni per la disponibilità.

Photo Credit: Us Città di Pontedera CF

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