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‘Zona Luce’: il progetto della FIGC premiato dalla UEFA Foundation for Children in occasione del 10° anniversario della Fondazione

Credit Photo: Emanuele Ubaldi - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Il progetto ‘Zona Luce’, realizzato dal Settore Giovanile e Scolastico FIGC in collaborazione con la Fondazione Pontificia Scholas Occurrentes, ha ricevuto uno speciale riconoscimento dalla UEFA Foundation for Children in occasione del 10° anniversario della Fondazione UEFA. La Federazione ha ottenuto questo prestigioso riconoscimento, che consentirà di rafforzare e ampliare le attività già avviate presso l’Istituto Penale per i Minorenni di Nisida (Napoli).

Sul tema dell’inclusione, il progetto ‘Zona Luce’ è stato avviato nel carcere minorile di Nisida, con l’obiettivo di coinvolgere detenuti minorenni, educatori, operatori di Polizia Penitenziaria e collaboratori sportivi delle società calcistiche del territorio, estendendo il valore educativo e culturale del calcio anche in contesti di particolare vulnerabilità. Già vincitore del UEFA Foundation for Children Award nel 2024, celebrato con la cerimonia svolta all’interno del Carcere minorile di Nisida con la partecipazione del Ct Luciano Spalletti, ‘Zona Luce’ si conferma un progetto di riferimento per l’integrazione sociale attraverso il calcio.

L’iniziativa unisce sport, educazione e arte per offrire a giovani detenuti percorsi di crescita personale, reinserimento sociale e orientamento professionale, grazie al lavoro congiunto del Settore Giovanile e Scolastico FIGC, della Fondazione Scholas Occurrentes e della rete di partner locali, come l’Accademia di Belle Arti di Napoli. Durante il percorso formativo in corso, i beneficiari hanno seguito il Corso di Calcio Grassroots livello E – Social Football, un percorso formativo introduttivo al calcio dedicato principalmente a contesti sociali e comunitari, con l’obiettivo di promuovere la pratica del calcio come strumento di inclusione e sviluppo personale. Il nuovo contributo assegnato da UEFA Foundation for Children permetterà di dare ulteriore impulso al progetto, attraverso nuovi laboratori valoriali, workshop artistici, tirocini sportivi e la realizzazione di un kit celebrativo dedicato al decimo anniversario.

‘Zona Luce’ rappresenta lo spirito del calcio come strumento educativo e trasformativo, capace di illuminare percorsi di riscatto e costruire nuove prospettive di futuro per chi vive situazioni di marginalità. Per maggiori dettagli, il progetto è raccontato sulla piattaforma FIGC per la sostenibilità www.sostenablia.it e sul canale Vivo Azzurro TV www.vivoazzurrotv.it.

Nazionale U19 Femminile – Le 20 Azzurrine pronte a volare in Polonia per la fase finale dell’Europeo: giovedì 12 la partenza, domenica 15 il debutto contro le padrone di casa

Credit Photo: FIGC - Federazione Italiana Giuoco Calcio

Il secondo capitolo dell’estate Azzurra è pronto per essere scritto. Dopo la semifinale della Nazionale Under 17 nelle Isole Faroe, con conseguente qualificazione al Mondiale di categoria, e prima della Nazionale maggiore impegnata a luglio in Svizzera, tocca all’Under 19, che dal 15 giugno sarà in campo in Polonia per la fase finale dell’Europeo, anch’esso qualificante per la fase finale del Mondiale Under 20 che si giocherà nel 2026 sempre in Polonia. Dopo una prima fase di preparazione che si è svolta la scorsa settimana a Tirrenia, il tecnico Nicola Matteucci ha ufficializzato la lista delle 20 convocate per l’Europeo, di cui 13 calciatrici classe 2006 e sette classe 2007.

All’indomani della finale della Coppa Italia Femminile Primavera, in programma domenica 8 giugno al Centro di Preparazione Olimpica di Tirrenia tra Juventus e Fiorentina, e che vedrà in campo diverse protagoniste dell’Europeo Under 19, le Azzurrine si raduneranno sempre a Tirrenia in vista della partenza per la Polonia fissata per giovedì 12, a tre giorni dall’esordio di domenica 15 contro le padrone di casa, già affrontate e battute nel Round 1, un 2-1 del 27 novembre firmato Pellegrino Cimò e Sciabica. Mercoledì 18 sarà la volta del match contro la Svezia, anch’essa già incontrata lungo il cammino di qualificazione, ma nel Round 2: proprio lo 0-0 dell’8 aprile scorso a Forlì diede all’Italia la certezza del ritorno nella fase finale dopo 3 anni di assenza. Sabato 21 l’ultima sfida del girone contro la Francia.

L’ELENCO DELLE CONVOCATE

Portieri: Elena Belli (Cesena), Emma Mustafic (Juventus);
Difensori: Carolina Bertora (Juventus), Martina Cocino (Juventus), Lidia Consolini (Inter), Azzurra Gallo (Juventus), Emma Lombardi (Fiorentina), Elena Cristina Pizzuti (Roma), Martina Tosello (Juventus);
Centrocampiste: Martina Cherubini (Roma), Maya Cherubini (Fiorentina), Paola Fadda (Inter), Manuela Perselli (Sassuolo), Marta Zamboni (Juventus);
Attaccanti: Eleonora Ferraresi (Juventus), Emma Girotto (Sassuolo) Giada Pellegrino Cimò (Sampdoria), Manuela Sciabica (Napoli Femminile), Carolina Tironi (Cesena), Rosanna Ventriglia (Roma)

Staff – Tecnico: Nicola Matteucci; Assistente tecnico: Silvia Piccini; Capodelegazione: Patrizia Recandio; Coordinatore Nazionali Giovanili Femminili: Enrico Sbardella; Metodologo: Fabio Andolfo; Preparatore atletico: Vincenzo Piermatteo; Preparatori dei portieri: Mattia Volpi, Niccolò Bianucci; Match analyst: Nicolò Tolin; Medici: Michela Cammarano, Matteo Vacca, Andrea Gattelli; Fisioterapisti: Fabrizio Casati, Marco Fiore; Nutrizionista: Vito Flavio Valletta; Tutor scolastico: Mariaceleste Basile; Comunicazione: Marco Calabresi; Segretario: Aurora Leo; Organizzazione: Elena Moretti; Responsabile amministrativo: Edmondo Padula

UEFA WOMEN’S EURO UNDER 19
Gruppo A: Polonia (paese ospitante), Svezia, Francia, Italia
Gruppo B: Portogallo, Paesi Bassi, Inghilterra, Spagna (detentrice)

Il PROGRAMMA DEL GRUPPO A
Prima giornata – Domenica 15 giugno
Ore 18: Polonia-ITALIA (Stalowa Wola)
Ore 19: Francia-Svezia (Rzeszów)

Seconda giornata – Mercoledì 18 giugno
Ore 18: Polonia-Francia (Mielec)
Ore 19: Svezia-ITALIA (Stalowa Wola)

Terza giornata – Sabato 21 giugno
Ore 16: Svezia-Polonia (Tarnobrzeg)
Ore 16: ITALIA-Francia (Rzeszów)

Giovanni Valenti, ex Brescia, è il nuovo mister del Parma femminile

Giovanni Valenti (già mister dell’Under 18, prima, e dell’Under 16, poi, del vivaio maschile Crociato, nell’ultima stagione coach del Brescia Femminile in Serie B) sarà il prossimo allenatore del Parma Femminile. A darne la notizia, nelle ore passate in forma quasi ufficiale, è stato Gabriele Majo del portale “StadioTardini.it” che dopo i saluti di Salvatore Colantuono scrive che mancherebbe solo la conferma scritta del Club.

Valenti, con il suo vice Michele Cavalli, nei giorni scorsi, è stato avvistato a Noceto, ovvero nel quartier generale del Parma femminile, dove sarebbe stato presentato ai suoi futuri colleghi.

Senza eccessivi rimpianti, la presidente delle rondinelle, Clara Gorno li aveva già liberati, ancor prima di venire a sapere dell’interesse del sodalizio ducale: nel frattempo, tuttavia, Valenti & Cavalli avrebbero incontrato minimo due volte, ma si suppone anche qualcuna in più, la dirigenza Crociata per stringere strategie ed obiettivi in vista della prossima stagione in serie A Femminile, dove i due coach esordiranno in modo assoluto, visto che sinora la loro unica esperienza con il calcio femminile è stata, appunto, quella con il Brescia, nel torneo cadetto appena concluso.

 

Rossella Sardu, Como 1907: “Felice di essere qui e di poter contribuire alla crescita della squadra”

Credit: Como 1907

Alla fine di una stagione che ha definito le ambizioni del Como 1907 Femminile, BLU ha incontrato la capitana Rossella Sardu per parlare di leadership, di valori e dell’evoluzione del calcio femminile in Italia.
Per Rossella Sardu, il calcio non è mai stato semplicemente un gioco: è sempre stato parte integrante della sua vita. Figlia di un grande appassionato, è cresciuta a bordo campo, seguendo con ammirazione ogni allenamento e partita del padre. “Giocare a calcio è sempre stato naturale per me”, racconta. “Giocavo sempre, a qualsiasi ora. Era la passione di mio padre, e io non mi perdevo una sua partita o un suo allenamento.”

Quel primo amore per il pallone si sarebbe presto trasformato in una vera vocazione. A 14 anni, Sardu muove i suoi primi passi ufficiali nel mondo del calcio, partecipando a un provino con la Torres, la squadra che avrebbe segnato l’inizio della sua carriera. “Ho sempre desiderato diventare una calciatrice”, spiega. “Così, intorno ai 14 anni, i miei genitori mi portarono a fare un provino con la Torres, che fu la mia prima squadra!”.
Fu l’inizio di una carriera destinata a durare quasi vent’anni, portandola a calcare i campi di tutto il panorama calcistico italiano. Sardu ha vestito le maglie di Roma CF, Orlandia97, Chiasiellis, Tavagnacco, Valpolicella, ChievoVerona Valpo e Hellas Verona — accumulando non solo esperienza, ma anche la reputazione di essere una presenza costante a centrocampo e una leader di rispetto. Durante la sua permanenza alla Torres, ha festeggiato successi importanti, tra cui la vittoria della Coppa Italia nella stagione 2007–08 e della Italy Women’s Cup nel 2008.

Nel 2024 è approdata al Como 1907 Femminile, una squadra in forte crescita e con grandi ambizioni. “Ciò che mi ha convinta a venire qui è stata la professionalità e l’importanza del progetto”, spiega. “Sono felice di essere qui e di poter contribuire alla crescita della squadra.”
Per Sardu, questa stagione ha significato molto più dei semplici risultati sul campo. È stata l’occasione per contribuire alla costruzione di una squadra ambiziosa, all’interno di un club che guarda oltre gli obiettivi a breve termine. “Il mio obiettivo è svolgere bene il mio lavoro, dagli allenamenti alle partite”, racconta. “Giocare in un club come il Como, con un progetto così importante, è un privilegio per noi giocatrici — e per tutto il calcio femminile. Un club ben strutturato, con tanta voglia di emergere, favorisce l’intero progetto.”

Avendo vissuto in prima persona il cambiamento nella visibilità e negli investimenti nel calcio femminile italiano, Sardu offre una visione lucida e consapevole. “Il progetto è cresciuto molto negli anni, arrivando anche al riconoscimento del professionismo nella massima serie», osserva. “Ma ci sono ancora molti aspetti da migliorare, soprattutto nei campionati dilettantistici — come le strutture e la formazione di chi opera nel settore — per poter garantire maggiori opportunità alle generazioni future.”
Il suo impegno nel contribuire alla crescita del club va di pari passo con il suo sangue freddo. “Mi trovo bene in questa squadra”, afferma con semplicità. “Sono una persona che si adatta facilmente a diversi stili di gioco. Siamo un gruppo di ragazze provenienti da percorsi diversi — da inizio anno siamo cresciute molto assieme e possiamo ancora migliorare tanto.”

Fuori dal campo, Sardu conduce una vita tranquilla. “Le mie giornate sono abbastanza tranquille. Trascorro molto tempo con il mio cane e dedicandomi alle attività di tutti i giorni, ma appena posso mi piace esplorare e conoscere nuovi luoghi” racconta. “Ho una passione per le sneakers, per il Real Madrid e per il tennis”.
E poi c’è il suo numero, il 7. Un dettaglio piccolo ma significativo per una giocatrice che ha costruito la sua carriera sulla volontà. “All’inizio della mia carriera giocavo come esterno destro, e tradizionalmente il numero 7 è assegnato a quel ruolo. Da allora non l’ho più cambiato, ormai è parte di me.”

Per le giovani calciatrici che sognano di seguire il suo percorso, il consiglio di Sardu è chiaro e gentile: “Impegnatevi sempre, non pensate mai di essere arrivate, e scegliete modelli positivi da cui trarre ispirazione.”
Con Sardu alla guida, il progetto del Como 1907 Femminile ha basi solide e un futuro ricco di possibilità. Da bambina ha iniziato il suo viaggio a bordo campo, oggi invece guida la nuova generazione verso il cuore del gioco.

Comunicato Como 1907

L’addio al calcio giocato di Sara Gama: “Bandiera del movimento italiano e modello da seguire per tante ragazze”

Credit Photo: Paolo Comba, Agency Calcio Femminile Italiano

Sarà, con l’accento. E’ un modo per testimoniare con calore come in un addio possa esserci futuro. Così, in modo propositivo come il suo celebre temperamento, l’Assoallenatori saluta la scelta di Sara Gama di chiudere con il calcio giocato, dopo una carriera straordinaria, al termine di questa stagione. E’ stata lei stessa a darne notizia, attraverso i propri canali social, rilanciata dal suo club, la Juventus Women. 

Gama, volto orgoglioso e capitana della svolta femminile del calcio in Italia, è attesa ora da un impegno ancora più marcato in seno ad Aic, di cui è vicepresidente, e in Consiglio Federale, dopo essere stata una delle propugnatrici del professionismo nel calcio femminile di vertice.

Il presidente Ulivieri, i vice presidenti Camolese, Vossi e Perondi, il segretario generale Perdomi, la consigliera Aiac per il calcio femminile, De Risi e la consigliera federale Citta hanno condiviso un messaggio indirizzato a Gama: “La sua lunga stagione agonistica ci ha regalato una calciatrice fantastica, bandiera del movimento italiano e modello da seguire per tante ragazze. Ci conforta sapere che il suo grande bagaglio costruito sul campo l’accompagnerà adesso nell’affrontare le sue prossime sfide di politica sportiva, come per altro già in passato. Sara così aiuterà ancora il calcio femminile del nostro Paese a completare una maturazione culturale utile a superare condizionamenti e diffidenze che non hanno più ragion d’essere”.

Gama, 36 anni, triestina, centrale di difesa, 19 stagioni in campo, da Tavagnacco a Torino, passando da Parigi, 135 gettoni azzurri, 7 scudetti (sei con la Juve, compreso questo appena conquistato, e 1 a Brescia), 4 coppe Italia, 5 Supercoppe in bacheca, campione d’Europa U19 nel 2008. Insomma un’autentica regina del calcio italiano. Una predestinata, e non solo in campo.

Cappelletti sulla Coppa Italia: “Uno stadio pieno di bambine e famiglie, atmosfera meravigliosa”

Dopo lo scudetto, ecco anche la Coppa Italia Frecciarossa. Una fantastica doppietta quella della Juventus, che a Como grazie al 4-0 alla Roma maturato tutto nel primo tempo torna a conquistare il trofeo a distanza di due anni dal trionfo di Salerno. Per il club bianconero è la quarta Coppa Italia, alzata davanti a un pubblico straordinario, con 7.064 spettatori di cui 1.000 delle scuole e delle scuole calcio del territorio, grazie alla collaborazione con il Settore Giovanile e Scolastico della FIGC. La stagione si chiude in maniera trionfale per la squadra di Max Canzi, sotto gli occhi del Ct della Nazionale Andrea Soncin, che molte delle ragazze viste oggi al ‘Sinigaglia’ le ritroverà all’Europeo in Svizzera in un’estate tutta azzurra. A decidere la finale, la doppietta di Cristiana Girelli (MVP della stagione e della partita) e i gol di Sofia Cantore e Lindsey Thomas.

“Complimenti alla Juventus capace di bissare con la conquista della Coppa Italia la vittoria dello scudetto – le parole della presidente della Divisione Serie A Femminile Professionistica della FIGC Federica Cappelletti -. Ma ci tengo a fare i complimenti anche alla Roma capace di arrivare a questa finale, e soprattutto allo splendido pubblico di Como. Mi sono davvero emozionata nel vedere uno stadio pieno di tifosi arrivati da Torino e da Roma, di famiglie, di bambine: spettacolo in campo, atmosfera meravigliosa fuori, questo è il calcio che vogliamo vedere e per il quale continuiamo a lavorare quotidianamente”. Il successo della Juve è arrivato dopo le emozioni per l’inno di Mameli intonato dalla cantante Valeria Altobelli.

Martina Rosucci: “Questa squadra ha qualcosa di magico”

Photo Credit: Paolo Comba - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

“Era tutto vero quello che percepivo guardandolo in tele sul divano. Questa squadra ha qualcosa di magico. Che felicità immensa indossarti di nuovo”.

Un messaggio immensamente comunicativo, di poche parole, quello rilasciato da Martina Rosucci in queste ore attraverso il proprio profilo Instagram, che va a racchiudere 90 minuti di puro piacere vissuti in un inizio settimana di giugno. Si fa riferimento alla partita tra Italia e Galles andata in scena proprio la scorsa giornata, che ha visto le azzurre dominare nel primo tempo con le firme di Linari, Cantore e la super doppietta di Girelli, raggiunte nel secondo con l’unica concreta risposta delle padrone di casa.
Un finale dall’entusiasmo facile che ha regalato il secondo posto sicuro nel gruppo 4 della Lega A della Nations League cui la formazione di Soncin appartiene, tra abbracci e volti di orgoglio che rimangono probabilmente il dipinto più bello di una serata tutta italiana dove il Swansea non ha fatto altro che da cornice.

Un momento di godimento per la 33enne di origini torinesi dopo i tanti vissuti in carriera e l’ormai archiviato “down” causato dal doppio infortunio costato mesi e mesi di stop; una parentesi che “non poteva avere epilogo diverso dall’esserci riuscita”, come dichiarato da quest’ultima che oggi festeggia con le proprie compagne di rappresentanza il raggiungimento di un grande traguardo.

Cristiana Girelli: “Azzurre? Restiamo in Lega A dopo un girone difficile”

Photo Credit: Stefano Petitti - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

La recentissima vittoria schiacciante della Nazionale italiana sul Galles deve il proprio merito, oltre ad un gran lavoro di squadra, al poker trovato nei primi 45 minuti di gara. Tra le altre firme, da ricordare quella lasciata da Cristiana Girelli, protagonista assoluta in un doppio momento: risultano, infatti, due le reti trovate dall’attaccante dall’esultanza replicabile, sempre in prima linea nel pensiero trionfo.

La stessa numero 10 ha scelto “Il cielo è sempre più blu” di Rino Gaetano come sottofondo di un ritaglio di serata indimenticabile: “Due settimane intense in cui siamo andate alla ricerca di un qualcosa di grande – ha riferito tramite post social nelle ultime ore -, non ci siamo riuscite ma restiamo in Liga A dopo un girone difficile e con tanta voglia di fare ancora meglio. Ora qualche giorno di vacanza e poi si riparte”.

Un profilo di cui la Nazionale non può fare a meno, consapevole di avere internamente una vera e propria capocannoniera che, ogni qualvolta si presenta in campo, risulta pesantemente realizzativa e funge da vantaggio per l’intero insieme.

Alberto Rimedio: “Nazionale Femminile grande riscontro mediatico, in Svizzera può fare bene”

Credit Photo: Christian Vitale - Calcio Femminile Italiano

Per la rubrica “A pranzo con l’Ospite” abbiamo avuto il piacere di intervistare in esclusiva Alberto Rimedio, apprezzatissimo giornalista della RAI che tra le sue grandi esclusive ha ormai da tempo il calcio femminile e la Nazionale ormai prossima all’Europeo. A riguardo il telecronista, raggiunto all’evento ‘Gli Eroi del Calcio’ andato in scena ieri sera in provincia di Salerno, sottolinea: “Ci sono grandi aspettative sul movimento, in particolare quando la Nazionale Femminile gioca ai grandi tornei internazionali. Faccio riferimento appunto al Campionato del Mondo e all’Europeo dove i risultati che vengono ottenuti da un punto di vista degli ascolti, della popolarità di questo sport, sono eccellenti”.

Il giornalista, iscritto all’Ordine dal 1995, poi sul movimento femminile aggiunge: “È giusto che questo sport, il calcio femminile, trovi spazi sempre maggiori, perché ha dimostrato intanto di essere da un punto di vista della qualità a un livello assolutamente alto e apprezzabile. In secondo luogo, poi, è giusto che le ragazze abbiano la possibilità di esprimersi anche in questo terreno, qualora fosse il loro desiderio”.
Rimedio poi continua facendo un plauso anche a Federica Cappelletti, Presidente della Divisione Serie A professionistica: “Grande merito all’operato, davvero importante, della Presidente della Divisione Femminile Federica Cappelletti, moglie dell’indimenticabile Paolo Rossi, che aiuta sicuramente tanto il calcio femminile ad ottenere uno sviluppo sempre maggiore”.

Continuando nella chiacchierata l’attenzione torna all’Europeo di Svizzera che alzerà il sipario tra meno di un mese. Possibilità di amplificare, grazie all’ottimo lavoro del CT Soncin e delle sue ragazze, ancora di più la risonanza di un movimento in forte crescita.  Il classe ’72 nato a Roma a riguardo non ha dubbi: “Uno degli obiettivi fondamentali è quello di avvicinare sempre più gente al calcio femminile, dopo il Mondiale di Francia che fu quello dell’exploit del calcio femminile in Italia, che ha ricevuto un grande seguito”.
Il giornalista, che da giovane ha militato nelle file della Primavera della Sampdoria, conclude l’intervista con un quadro sull’obiettivo principale da centrare dalla stessa Nazionale ad Euro 2025: “È indiscutibile che l’Italia non sia tra le favorite per la conquista del titolo europeo. Sicuramente ci sono nazionali più attrezzate e lo sappiamo. Resta anche vero, però, che questa squadra può riuscire a raggiungere l’obiettivo principale, che è quello di avvicinare sempre più persone al calcio femminile e far capire che non è uno sport di nicchia, ma che è uno sport popolare che può essere condiviso da tante persone. È davvero l’obiettivo principale”.

Gina Chmielinski lascia l’Italia e torna in Germania, la calciatrice non sarà più in forza al Sassuolo

Photo Credit: Emanuele Colombo - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Gina Chmielinski lascia l’Italia e si trasferisce dall’Sassuolo al Lipsia. La ventiquattrenne, infatti, ha firmato un contratto fino al 30 giugno 2027 e indosserà la maglia numero 10 della squadra tedesca. Nell’ultima stagione Gina Chmielinski ha collezionato 18 presenze in campionato, segnato nove gol e fornendo tre assist. Per le sue prestazioni, inoltre, è stata nominata miglior centrocampista della stagione nel massimo torneo italiano.

Gina Chmielinski ha iniziato la sua carriera nel Turbine Potsdam, con la quale ha giocato 105 partite. Ha poi vestito poi la maglia del Rosengård in Svezia prima di approdare in Italia dove è stata alle dipendenze del Napoli e dello stesso Sassuolo, dal 2024. A livello internazionale, ha rappresentato la Germania nelle nazionali giovanili,  segnando 14 gol in un totale di 35 presenze. Dopo le esperienze a livello di club in Svezia e Italia, ora torna in Bundesliga.

Questo il comunicato del club neroverde con il quale ha annunciato l’addio alla calciatrice:
Arrivata in neroverde nell’estate 2024, alla sua seconda stagione nella massima serie italiana, la centrocampista tedesca classe 2000 ha collezionato 25 presenze, realizzando 10 reti – tra cui 3 doppiette. Chiude un’annata da protagonista, culminata con il premio di Miglior Centrocampista della Serie A Femminile eBay 2024/25 e l’inserimento nella Top 11 della stagione. Grazie di tutto e in bocca al lupo per il futuro, Gina!

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