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Cade il Ravenna a Como: decide Cama

Termina dopo 7 partite la striscia di imbattibilità del Ravenna Women sul campo della Riozzese Como capolista.

Complice anche una condizione fisica non ottimale dopo il lungo stop di quasi un mese causato dal Covid, le giallorosse non riescono a fermare la marcia delle padrone di casa, giunte alla sesta vittoria in dieci partite.

Ravenna che comunque tiene bene il campo e prima di cedere alle offensive delle biancoazzurre vende cara la pelle lottando su ogni pallone.

Pericoloso il Como al 14′ del primo tempo con Rognoni che, imbeccata benissimo da una compagna, si libera della propria marcatrice ma non riesce a centrare la porta.

Di nuovo Rognoni al 18, prova ad impensierire Copetti con un colpo di testa che la numero 22 ravennate blocca facilmente.

Al 32′ la prima occasione enorme capita sui piedi di Michela Franco: un batti e ribatti dopo un calcio d’angolo fa capitare il pallone sui piedi della giocatrice comasca che si libera bene e si ritrova a tu per tu con Copetti. L’estremo difensore romagnolo però compie un intervento strepitoso e strozza in gola l’urlo del gol ai presenti in tribuna.

Al 35′ è Barbaresi che ci prova per il Ravenna con una conclusione dalla distanza che trova però Russo preparata.

Gli interventi compiuti da Copetti e la difesa guidata in maniera magistrale da Greppi, consentono al Ravenna, nonostante le sofferenze, ad andare al riposo sullo 0 a 0.

Nel secondo tempo il gioco si svolge prevalentemente nella parte centrale del campo, dove entrambe le squadre si danno battaglia con continue ripartenze.

Al 56′ è ancora Rognoni ad impegnare Copetti: la 23 biancoazzurra arriva in area dalla destra e spara una bordata micidiale, ma i riflessi della romagnola le consentono di aggiungere un nuovo super intervento che porta il pallone ad infrangersi sul palo e a negare nuovamente la gioia del gol alle padrone di casa.

È però il 69′ quando la barriera eretta dal Ravenna cade: una rimessa laterale battuta rapidamente da Vergani, ex della partita, coglie impreparata la retroguardia ravennate con la sfera che giunge a Rognoni, bravissima a servire di esterno destro a centro area Cama, al primo pallone toccato, che anticipa la difesa giallorossa e batte Copetti per il vantaggio del Como.

Il Ravenna prova quindi a rilanciarsi in avanti, con mister Recenti che inserisce capitan Cimatti e la nuova arrivata Marengoni, ma le offensive giallorosse portano ad un nulla di fatto, con la partita che termina sul punteggio di 1 a 0.

Nonostante la sconfitta, comunque buona la prova delle ragazze di mister Recenti, con Copetti sugli scudi per gli interventi di alto livello mostrati in partita. I prossimi impegni vedranno le ravennati impegnate giovedì contro l’Empoli nel recupero dell’ultima giornata di Coppa Italia e il Cittadella in casa domenica per ricominciare a vincere.

A.S.D. Riozzese Como-Ravenna Women F.C. 1-0 (0-0): 69′ Cama

Riozzese Como: 1 Russo; 7 Cascarano, 27 Franco, 4 Dubini, 2 Vergani; 19 Vivirito, 8 Fusar Poli, 22 Ferrario, 18 Ambrosetti (dal 85′ 14 Roventi); 23 Rognoni (dal 85′ 5 Varriale), 10 Pellegrinelli (dal 67′ 21 Cama).

A disp: 3 Bianchi, 15 Agosta, 16 Badiali, 17 Segalini, 20 Gomez Olivares, 32 Bettineschi.

Allenatore: Pablo Sebastian Wergifker

Ravenna Women: 22 Copetti; 25 Giovagnoli (dal 75′ 43 Marengoni), 5 Greppi, 28 Costa; 16 Capucci, 14 Ligi, 7 Barbaresi, 23 Morucci (dal 65′ 6 Picchi), 13 Crespi (dal 57′ 26 Raggi); 46 Benedetti (dal 75′ 9 Cimatti), 11 Burbassi.

A disp: 19 Jaszcszyn.

Allenatore: Alessandro Recenti

Ammonite: Pancaldi (dir.), Greppi (RW)

Arbitro: Loiodice (sez. Collegno) Assistenti: Mititelu (sez. Torino), Cufari (sez. Torino)

Credit Photo: Ravenna Women FC

A Dallagiacoma risponde Kastrati: tra Vicenza e Chievo finisce 2 a 2

Ottima reazione delle Biancorosse alla sconfitta di domenica scorsa. Il Vicenza inaugura l’impianto di Tavernelle con un rocambolesco 2 a 2 contro il Chievo, con Kastrati che ha risposto con due gol all’iniziale doppietta di Dallagiacoma. Le Biancorosse, quest’oggi in campo con il lutto al braccio per commemorare lo scomparso Paolo Rossi, hanno sofferto l’iniziale esuberanza delle veronesi, ma sono poi state leste nel riorganizzarsi e reagire alla grande.

Il paltano di Cesena è ormai solo un brutto ricordo, ed entrambe le squadre hanno la possibilità di esprimersi al meglio.

Parte subito fortissimo il Chievo. Primo brivido al 3’, quando su un bel pallone in area, Dallagiacoma fa da torre per il colpo di testa di Botti: Dalla Via para in scioltezza.

Dallagiacoma ancora pericolosissima un minuto dopo: su un bel contropiede del Chievo, la numero 29 in progressione arriva a trovarsi a tu per tu con Dalla Via, ma il suo rasoterra finisce fuori.

Al 9’ il gol del Chievo: Dallagiacoma sulla fascia dalla sinistra parte in velocità, guarda al centro ma preferisce esplodere un bolide da fuori, potente e preciso, che non dà scampo a Dalla Via.

Non passano nemmeno dieci minuti, ed al 17’ il raddoppio gialloblu: Martani, in area, si libera dalla marcatura e mette il pallone sul palo lontano, dove lesta arriva Dallagiacoma ad appoggiare a porta sguarnita.

La partita sembra essere indirizzata verso una goleada del Chievo, quando al 23’ arriva la rete del Vicenza: da un corner battuto da Maddalena, il pallone esce dall’area, ed arriva a Ferrati, che esplode un rasoterra da fuori area. Il pallone arriva sui piedi di Kastrati, che stoppa e da due passi trafigge Pilato.

Il Vicenza cresce, ed inizia a essere pericoloso. Al 31’ Maddalena, su una punizione dal limite, carica un destro potentissimo, che si stampa sul secondo palo.

La situazione è ribaltata rispetto ai primi venti minuti: il Vicenza fa il gioco, il Chievo limita i danni. Al 37’ Kastrati recupera un pallone al margine sinistro dell’area, serve Yeboaa, ma la difesa gialloblu è attenta e l’azione sfuma.

Il secondo tempo riprende con il Chievo al comando: al 47’ la solita Dallagiacoma è lanciata in profondità: è bravissima Dalla Viaad uscire con i piedi.

La partita è abbastanza equilibrata, ma le migliori occasioni sono del Chievo: al 50’ Botti, a tu per tu col portiere, non riesce a segnare; nemmeno un minuto dopo, su un cross al centro, Martani, tutta sola, non riesce a indirizzarla di testa nello specchio.

Al 52’ però è il Vicenza a passare: bravissima Ferrati in progressione che arriva fino al limite dell’area, vede Kastrati sulla sinistra e la serve. La 10 biancorossa si accentra e lascia partire un rasoterra preciso e potente, che si insacca nell’angolino basso alla sinistra di Pilato.

Al 66’ occasionissima per il Vicenza, quando Ferrati serve Yeboaa in area, che però si perde nei dribbling, e la difesa veronese riesce a recuperare.

Al 79’ la grossa occasione è invece del Chievo, ed è della solita Dallagiacoma, che velocissima dalla destra arriva a trovarsi davanti a Dalla Via. Il portiere biancorosso, in uscita, riesce a deviare il suo tiro quel tanto che basta perché sfili di pochissimo fuori dallo specchio.

La partita è un continuo ribaltamento di fronte, ma nessuna delle due squadre riesce a trovare il vantaggio.

Con la parata di Dalla Via su Carraro si conclude un match tutto sommato divertente, nel quale entrambe le squadre hanno detto la loro, senza però riuscire a prevalere. Una buona prestazione contro una squadra di categoria, della quale le Biancorosse non possono che essere soddisfatte.

Il campionato continua: domenica le ragazze saranno di scena a Roma, contro la Lazio.

TABELLINO

VICENZA CALCIO FEMMINILE

Dalla Via, Fasoli, Ferrati, Missiaggia (C), Yeboaa, Maddalena, Basso (46’ Dal Bianco), Kastrati, Larocca, Galvan, Cattuzzo (46’ Sossella)

A disposizione: Bianchi, Broccoli, Balestro, Bauce, Frighetto, Gobbato, Bonzi

All. Cristian Dori

CHIEVO VERONA WOMEN

Pilato, Turnoaia, Martani, Pecchini, Prost, Bonfante, Botti (58’ Carraro), Tardini, Salimbeni (76’ Bertolotti), Zanoletti, Dallagiacoma

A disposizione: Magaglini, Mele, Carleschi, Peretti, Ronca, Salaorni

All. Moreno Dalla Pozza

Arbitro: Carsenzuola di Leganano

Assistenti: Bernasso di Milano e Mezzalira di Varese

Marcatrici: Dallagiacoma al 9’ e al 17’, Kastrati al 23’ e al 52’

Ammonite: Missiaggia (V), Zanoletti e Carraro (C)

Recupero: 0’, 3’

Risultati 11^ giornata Serie B

Pomigliano – Orobica 2-1

Cittadella – Cesana 1-0

Pontedera – Brescia 2-3

Riozzese Como – Ravenna 1-0

Roma – Lazio RINVIATA

Tavagnacco – Perugia 5-0

Vicenza – Chievo 2-2

 

Classifica

Riozzese Como 20
Pomigliano 17
Brescia 16
Lazio 14
Tavagnacco 14
Cesena 14
Ravenna 13
Chievo 12
Cittadella 10
Vicenza 9
Orobica 9
Pontedera 7
Roma 3
Perugia 3

Credit Photo: Vicenza Calcio Femminile

Brescia Calcio Femminile corsaro a Pontedera

Il Brescia Calcio Femminile conquista tre punti fondamentali per la sua classifica al termine della trasferta di Pontedera: al 90’ è 3-2 per le Leonesse che ribaltano lo svantaggio del primo tempo firmato da Iannella con la doppietta di Luana Merli e il gol di Ghisi. A nulla è valso il gol di Tramonti che ha accorciato le distanze. Con questo risultato il Brescia si porta al terzo posto solitario della classifica.

LA GARA – Mister Simone Bragantini schiera il Brescia con il 3-4-3: in porta confermata Gilardi; difesa con Parsani, Verzeletti e Galbiati; centrocampo con Previtali, Magri e Barcella con Cristina Merli vertice alto a supporto del trio d’attacco formato da Assoni, Luana Merli e Farina. Arbitra il signor Mirri della sezione di Savona.
Dopo il minuto di raccoglimento per onorare la memoria del grande Paolo Rossi, il Brescia parte subito a spron battuto: al 4’ Magri va al tiro dalla distanza, parata in due tempi di Viterbo. Al 7’ ci prova Barcella dal limite, pallone largo. Al 14’ si fa vedere il Pontedera con Maffei in contropiede: la sua conclusione è alta. Col passare dei minuti le padrone di casa guidate da Renzo Ulivieri prendono campo: al 17’ Pantani calcia di prima intenzione dal limite, pallone a lato di poco. Al 19’ Farina va al tiro dal limite, Viterbo respinge col ginocchio; sulla prosecuzione cross per Luana Merli che va in tuffo di testa ma non trova il pallone. Al 24’ il vantaggio delle padrone di casa con Iannella che infila l’angolino lontano sull’assist di Carrozzo. Le granata trovano fiducia: al 32’ Del Prete colpisce di testa, pallone alto. Al 35’ occasione Brescia con Farina che calcia da posizione defilata, Viterbo si salva in corner. Al 45’ incredibile chance per il Brescia in mischia su corner, ma nessuna Leonessa riesce ad insaccare da pochi passi.
La ripresa si apre con un triplo cambio da parte di mister Bragantini: entrano Brayda, Ghisi e Viscardi per Magri, Barcella e Assoni e si passa alla difesa a quattro. Al 52’ Pontedera pericoloso con Carrozzo che scatta sul filo del fuorigioco, salta Gilardi in uscita e mette palla in mezzo ma senza trovare compagne pronte a raccogliere il suo assist. Al 55’ il pareggio del Brescia: fantastica conclusione di Ghisi sugli sviluppi di un corner che si infila sotto l’incrocio dei pali. Il gol galvanizza le Leonesse e al 59’ il Brescia ribalta il risultato: Luana Merli insacca al volo sul lancio in profondità di Brayda. Al 61’ è la stessa Brayda che va al tiro dalla distanza, centrale. Al 62’ il Brescia continua a spingere: discesa di Cristina Merli sulla sinistra, il suo cross è respinto e sul rimbalzo arriva in corsa Farina che calcia di prima, pallone alto. Al 66’ fa il suo esordio in maglia biancoblu Valentina Colombo, che sostituisce Farina. Al 69’ il Brescia segna il terzo gol: ancora con Luana Merli che risolve dopo un rimpallo in area. L’attaccante raggiunge così le cinque marcature in campionato. Ma il doppio vantaggio dura solo tre minuti, perché al 72’ Tramonti di testa trova l’angolino lontano. Al 76’ ci prova Colombo dalla distanza: Viterbo si distende e mette in corner. Al 40’ Ghisi va vicina alla doppietta personale: Viterbo si salva in calcio d’angolo.
Finisce così: 3-2 per le Leonesse che centrano la quarta vittoria stagionale e si issano al terzo posto in classifica. Domenica prossima a Ospitaletto sfida di altissima classifica contro il Pomigliano seconda forza del campionato.

LE INTERVISTE – Mister Simone Bragantini analizza con la consueta lucidità la partita: «Se nei primi dieci minuti si calcia in porta quattro volte senza riuscire a concretizzare forse è lì che dobbiamo essere più brave. Credo che nelle prime battute abbiamo giocato costantemente nella metà campo del Pontedera, quindi l’inizio è stato buono ma non perfetto. Poi c’è sempre una questione di coraggio, ho visto poca cattiveria nei contrasti e nella lettura delle situazioni. Il Pontedera è una squadra messa bene in campo e ne ha approfittato chiudendo in vantaggio il primo tempo». Nel secondo tempo, anche con qualche accorgimento tattico, si è vista un’altra partita: «Più che cambio tattico, cambio di tre giocatrici. Non perché quelle che ho tolto avevano demeritato particolarmente. Se avessi potuto le avrei cambiate tutte e undici. Perché è una questione di atteggiamento, e alle ragazze l’ho detto. Il cambio tattico lascia il tempo che trova». Alla fine però, tre punti fondamentali messi in cascina: «Assolutamente. Ora ci mancano 14 punti al nostro obiettivo, che a questo punto della stagione, per una squadra come noi che deve salvarsi, è sicuramente positivo».
Laura Ghisi con il suo gol ha dato il via alla rimonta delle Leonesse: «Sono felicissima di aver segnato, non sono una che fa tanti gol e lo cercavo da un po’. La scorsa settimana ci sono andata vicino, e ho anche “rischiato” di fare doppietta». L’ingresso di Ghisi in mezzo al campo è servito per dare la scossa grazie al suo spirito battagliero: «Sì, eravamo anche partite bene. Poi subìto il gol siamo calate mentalmente, e questa è una nostra pecca sulla quale dovremo lavorare». Nella ripresa si è visto un altro Brescia: «Sì, sapevamo che incontravamo una squadra difficile e quindi sono tre punti importanti e meritati. È stata una sfida che siamo riuscite a portare a casa a livello mentale, siamo state capaci di alzare il livello della concentrazione quando serviva».
Per Luana Merli un’altra doppietta in trasferta dopo quella contro la Lazio: «Oggi era una partita che dovevamo assolutamente portare a casa e siamo riuscite a coronare il buon lavoro settimanale che abbiamo svolto». Cosa è successo nello spogliatoio all’intervallo? «Io ero molto tesa e nervosa per lo svantaggio. Il mister mi ha tranquillizzato e ci ha spiegato cosa non andava e come avremmo dovuto affrontare la ripresa, e con le compagne ci siamo date la carica per rientrare in campo nel migliore dei modi. Però, se devo essere sincera, anche nel primo tempo abbiamo avuto le opportunità per segnare, ma la palla non ne voleva sapere di entrare». Nella ripresa, a livello di aggressività e intensità, si è visto un Brescia diverso: «Era fondamentale per noi vincere questa partita, quindi ce l’abbiamo messa tutta e anche dopo il gol del 2-3 non abbiamo mollato fino all’ultimo secondo e ci siamo prese tre punti meritati». E il bottino di gol comincia a diventare cospicuo: «Speriamo di continuare così. Ovviamente segnare è sempre bello, comunque c’è dietro tutto il lavoro della squadra».
Un’emozionatissima Valentina Colombo per la sua prima intervista come nuova giocatrice del Brescia: «Sicuramente è stato molto emozionante per me esordire in Serie B con questa maglia e farlo con una vittoria è una gioia ancora più grande. Sono contenta di aver dato il mio contributo per aiutare la squadra a vincere al termine di una partita molto dura. Ringrazio le mie compagne perché mi hanno aiutata molto ad inserirmi in questo gruppo, e oggi abbiamo lottato fino all’ultimo secondo per prenderci tre punti molto importanti».

PONTEDERA: Viterbo, Rizzato, Sidoni, Tramonti, Carrozzo, Iannella, Gavagni, Maffei (87′ Dehima), Pantani, Del Prete, Sacchi (86′ D’Antoni). A disp: Bulleri, Ciuffo, Aug, Mazzella, Consoloni, Iannetti, D’Alessandro. All: Ulivieri.
BRESCIA: Gilardi, Parsani, Verzeletti, Galbiati, Assoni (45′ Viscardi), Barcella (45′ Ghisi), Magri (45′ Brayda), Previtali, Farina (66′ Colombo), Cristina Merli, Luana Merli. A disp: Cogoli, Meleddu, Massussi, Lazzari, Pasquali. All: Bragantini.
ARBITRO: Mirri di Savona
MARCATRICI: 24′ Iannella (PON), 55′ Ghisi, 59′ e 69′ Luana Merli (BRE), 72′ Tramonti (PON).
AMMONITE: Sidoni (PON), Brayda (BRE).

Photo Credit: Brescia Calcio Femminile

Antonio Cincotta, Fiorentina Femminile: “L’espulsione ha cambiato l’inerzia della gara. Non raccogliamo quanto produciamo”

“Sono soddisfatto dell’atteggiamento messo in campo da chi ha giocato oggi”. Antonio Cincotta commenta il derby pareggiato contro l’Empoli Ladies. “è stata una partita molto dinamica, tutte hanno dimostrato le loro qualità. Sono contento per loro e per come hanno onorato la maglia”. Il tecnico ha comunque dei rimpianti: “l’espulsione di Adami ha cambiato l’inerzia della gara. La mentalità ne risente dopo aver giocato così tante gare in poco tempo. Peccato anche per il rigore finale sbagliato. Quest’anno raccogliamo meno di quanto produciamo e ci dispiace”.

La gara però ha mostrato un gruppo di giovani che presto otterranno maggiore spazio in viola. “Ci teniamo stretto questo pari per la prestazione delle ragazze che stanno crescendo tanto – prosegue l’allenatore – sono orgoglioso di quanto hanno fatto”. testa alla gara di mercoledì: “lo Slavia Praga ci impegnerà molto a livello fisico. Oggi ho voluto far riposare le giocatrici uscite un po’ malconce dalla gara di andata. Puntiamo sul loro recupero in vista di quest’ultimo sforzo europeo prima della pausa natalizia”, conclude il coach gigliato.

Le rossonere chiudono alla grande il 2020: 2-0 al Sassuolo

Un’altra vittoria, per chiudere il 2020 nel modo migliore. Le rossonere al Vismara vincono un altro scontro diretto, contro il Sassuolo, e restano in scia alla Juventus capolista. I gol di Giacinti e Spinelli, al terzo gol stagionale per festeggiare nel modo migliore il compleanno di ieri, lanciano il Milan a 27 punti su 30 disponibili, mai partenza è stata migliore per le rossonere. La vittoria arriva sotto gli occhi dell’AD rossonero Ivan Gazidis, al termine di una partita delicata già in partenza, resa complessa dalla qualità e dalla spavalderia offensiva del Sassuolo. Ma il Milan di Mister Ganz è quadrato, compatto e può ringraziare Korenčiova, decisiva in due occasioni sullo 0-0. A sbloccare la partita la solita Valentina Giacinti, sempre implacabile in zona gol, in un momento di totale equilibrio del match. A chiudere il discorso il bel colpo di testa di Spinelli, che conferma il suo vizio per il gol. Dopo Roma e Fiorentina, il Milan vince il terzo big match consecutivo, allunga a +5 sul Sassuolo ed esce con la porta imbattuta anche contro le nero-verdi, a conferma di una solidità difensiva davvero importante. Appuntamento al 2021, per continuare a credere in grandi obiettivi!

LA CRONACA
Il Sassuolo, formazione terza in classifica, inizia forte e chiama subito Korenčiova alla grande parata sul colpo di testa di Miashi. La reazione rossonera è veemente e si concretizza con una chance enorme, fallita da Dowie, che al 22′ colpisce la traversa di sinistro da pochi passi. Ancora Milan al 34′: potente discesa di Bergamaschi a destra, cross per Tucceri Cimini, il cui mancino al volo esce di poco. A inizio ripresa, risponde di nuovo presente Korenčiova, che toglie dall’angolino il sinistro molto preciso di Dubcova. Da entrambe le parti, protagonisti i portieri: al 52′ Lemey si esalta sul tuffo di testa di Dowie, imbeccata dal cross di Bergamaschi da destra. Passano pochi minuti e il Milan trova il vantaggio: al 56′ Spinelli lancia in profondità per Giacinti, che si lancia nello spazio e batte in uscita Lemey. L’occasione per il raddoppio capita sui piedi di Grimshaw al 59′, ma il suo destro a botta sicura viene rimpallato. Il Sassuolo però reagisce e sfiora l’1-1 con la solita Miashi, che su punizione colpisce in pieno il palo. Le rossonere tengono botta e raddoppiano anche: al 76′, su corner di Vero, Spinelli salta più in alto di tutti e batte Lemey. Nel finale, Ganz si copre e blinda il risultato. 

IL TABELLINO

MILAN-SASSUOLO 2-0

MILAN (3-5-2): Korenčiova; Spinelli, Fusetti, Agard; Bergamaschi, Grimshaw (29’st Čonč), Jane, Vero, Tucceri Cimini (42’st Vitale); Dowie (32’st Salvatori Rinaldi), Giacinti (42’st Šimić). A disp.: Piazza, Rask, Rizza, Tamborini, Nano. All.: Ganz

SASSUOLO (4-3-1-2): Lemey; Santoro, Orsi (24’st Battelani), Filangeri, Philtjens; Mihashi, Lenzini Dubcova (42’st Monterubbiano); Bugeja; Cambiaghi (9’st Pirone), Tomaselli (42’st Pondini). A disp.: Rossi, Brignoli, Sassi, Pellinghelli, De Bona. All.: Piovani

Arbitro: Ricci di Firenze.
Gol: 11’st Giacinti (M), 31’st Spinelli (M).
Ammoniti: 17′ Filangeri (S), 25’st Bergamaschi (M). 

Credit Photo: AC Milan

Alain Conte, San Marino Academy e la vittoria di tutti: “La strada è lunghissima, in salita ma non ce la faccio proprio a non esultare”

Il San Marino Academy si fa il regalo di Natale: tripla Barbieri e Baldini incartano il successo sul Pink Bari. Questo successo permette alla compagine allenata da Alain Conte di lasciare la parte bassa della classifica e infonde ottimismo verso il prosieguo della stagione come espresso da quest’ultimo sul proprio profilo Instagram.

“Prima della partita mi guardo allo specchio e mi prometto sempre di non esultare come un ultras ad ogni goal.

Poi però arrivo a Dogana, prendo il caffè al bar e la gente di San Marino ti fa passare avanti per scegliere il cornetto, il barista ti dice “oggi si deve vincere mister”. Il magazziniere ti si avvicina per dirti che ha lavorato due giorni per rendere lo Stadium una poesia. Arrivo in borgo e da Lino il pranzo è sempre perfetto e i ragazzi ti servono con il sorriso: tifano per te.

Entro allo stadium e @tiziano5548 ha preparato lo spogliatoio come fosse una chiesa.
Con i suoi riti e le sue cabale questa è San Marino. Non saremo perfetti, ma è bello lavorare qui. Ed è bello vedere che le ragazze che non sono più in gruppo tifino sempre e solo per NOI.

E allora no…non ce la faccio proprio a non esultare.

La strada è lunghissima, in salita. L’unica ricetta il lavoro e l’umiltà.

Grazie ai miei collaboratori fantastici…TUTTI.
Brave ragazze. Continuiamo a sognare“.
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#lafaticabatteiltalento
#neverstopdreaming
@marlu_ufficiale
@tavball.it
@brainagencyferrara

Credit Photo:Pagina Instagram Alain Conte

L’Academy si fa il regalo di Natale: tripla Barbieri e Baldini incartano il successo sul Bari

Non poteva che esserci il lieto fine in un 2020 che – fronte sportivo – è stato assolutamente indimenticabile per la San Marino Academy, capace di conquistare la sua prima storica promozione in Serie A. Al San Marino Stadium si ripropongono scene viste anche nell’ultima circostanza, la gara della 4° giornata contro la Florentia: facce felici e una lunga esultanza a fine gara. Ma a fine gara, appunto. Il resto è una partita difficile e scorbutica, che vede le Titane andare sotto due volte e altrettante trovare la forza di reagire, prima di produrre lo sprint finale che, grazie alla tripletta di Raffaella Barbieri e alla rete iniziale di un’ispiratissima Giulia Baldini, porta in dote un corroborante 4-2.

Tra le file biancoazzurre c’è un’indisponibilità dell’ultimo minuto causa Covid. Rispetto alla trasferta di Milano, però, mister Conte ritrova Brambilla e Muya. In difesa spazio ancora ad Aurora De Sanctis, mentre davanti la posizione più avanzata è di Fabiana Vecchione. In panchina, inizialmente, Barbieri, Di Luzio e Rigaglia. Pronti via e la Pink passa: lancio lungo per Helmvall che elude il fuorigioco e davanti a Ciccioli si dimostra cinica quanto basta. Piani che pertanto si complicano per le Titane, subito costrette all’inseguimento. La San Marino Academy comincia a prendere campo e iniziativa, ma prima di una vera replica c’è spazio per un’altra occasionissima di Helmvall, che ancora una volta scappa via alle centrali su lancio lungo dalle retrovie e si presenta davanti a Ciccioli, stavolta vincente nel tu per tu.

La manovra delle Titane pende soprattutto a destra, dove Menin cerca con insistenza lo spazio e il tempo giusti per servire a centro area le compagne. In un paio di occasioni il capitano è bravo nel ritagliarsi l’opportunità, ma i traversoni sono sempre letti bene dalla retroguardia ospite, in questa fase disposta più a cinque che a tre. Al quarto d’ora il Bari torna pericoloso con il destro di Matouskova su respinta corta di Micciarelli, con palla che finisce alta sul montante. Brividi per la retroguardia di casa anche al 17’, quando Sule usa la propria velocità per superare Kunisawa: anche stavolta ci vuole un rattoppo di Ciccioli per evitare il 2-0.

Comunque l’Academy non rinuncia ai propositi di rimonta. Dalla mezz’ora iniziano a fioccare i corner. Al 31’ batte Baldini e due volte conclude Menin: prima sul corpo di Ketiš (entrata nel frattempo per l’infortunata Silvioni), poi alto. Al 40’ è invece Baldini ad andare alla conclusione su battuta di Corazzi: la numero 7 prende bene il tempo per l’incornata, ma la palla è fuori. È comunque un’Academy in netta crescita. Al 44’ arriva finalmente il premio ai tanti sforzi prodotti dalle Titane: Menin cerca a centro area Muya, anticipata da Lea; sul pallone vagante si avventa Baldini, che di prima lo gira nell’angolino lontano. È un gol di pregevolissima fattura, che alla numero 7 porta in dote a prima esultanza stagionale. Un’esultanza che presto si fa collettiva e prolungata. In effetti si fatica a celare un certo senso di liberazione: il gol in campionato mancava dalla gara casalinga con la Roma. Era il 17 ottobre.

Prima del duplice fischio c’è spazio anche per una fuga di Vecchione, in vantaggio rispetto alla difesa ma poi timida una volta entrata in area. La conclusione viene rimandata dall’attaccante napoletana e questo dà modo alla Pink Bari di ripiegare, soffocando così l’opportunità avversaria. Gol mancato a parte, le Titane guadagnano gli spogliatoi con il giusto mood: il primo compito è stato assolto. Ora si tratta di sfruttare l’onda positiva per completare la rimonta.

Anche la ripresa, però, si apre con una doccia fredda. Le punte della Pink Bari duettano al limite ed Helmvall entra in area palla al piede. La numero 12 sfrutta tutta la propria rapidità per aggirare Kunisawa e poi la propria tecnica per sfoderare un mancino incrociato tanto difficile quanto vincente. La panchina ospite esplode: la Pink Bari è di nuovo avanti nello scontro salvezza. Senza più nulla da difendere, Alain Conte richiama un terzino – Micciarelli – per un’attaccante pura, Barbieri. Si passa alla difesa a tre con Kunisawa e De Sanctis ai lati di Venturini. Sarà una mossa decisiva. Prima del cambio di assetto c’è però una buona chance per l’Academy, che sfonda a sinistra con Muya: l’inglese offre un pallone potente sul secondo palo per Menin, che di testa fa quel che può in una situazione affatto comoda: palla alta.

Ora però l’attacco ha una Barbieri in più. Al 64’ la 45 tira subito fuori una delle specialità della casa: la punizione conquistata dopo superba difesa del pallone. La posizione è ottima per una destra naturale: sulla palla va proprio Barbieri, che cerca il palo coperto dalla barriera. La parabola è precisa: Myllyoja tocca ma non può evitare che il pallone si insacchi. Il Bari replica con una punizione di Weston, simile per posizione ma non per realizzazione, con Ciccioli che può bloccare agevolmente.

L’inerzia adesso è assolutamente favorevole alle Titane, che la sfruttano per completare la rimonta. Minuto 72’: Corazzi apre per Baldini, che ha campo per puntare la diretta avversaria ed entrare in area. L’autrice dell’1-1 completa il primo dribbling, mentre nel secondo viene atterrata. Rigore. Sul dischetto va ancora Barbieri, che è glaciale proprio come contro la Roma: Myllyoja è spiazzata e le padrone di casa sono per la prima volta avanti.

Barbieri sale a 4 reti in Serie A e poco dopo potrebbe subito anche raggiungere quota 5, ma a negarle questa gioia è una reattiva Myllyoja. Intanto Conte si è coperto: fuori una positiva Vecchione, dentro Chandarana, che ci prova subito con un destro dal limite dopo duetto con Barbieri: palla alta di poco. Il quinto centro in campionato di Barbieri arriverà dieci minuti dopo. La situazione sarà identica alla precedente: palla sul dischetto, poi in rete. Una tripletta – la prima di una giocatrice della San marino Academy in Serie A – favorita dal grande lavoro di Muya, che si era guadagnata il tiro dagli undici metri dopo l’ennesima scorribanda sulla sinistra. La Pink Bari si attarda nelle proteste e a farne le spese e Lea, espulsa.

Ridotta in inferiorità, la Pink Bari ha un sussulto finale con il colpo di testa di Di Bari su punizione scodellata in area (anche Myllyoja presente per tentare il tutto per tutto): la palla termina sull’esterno della rete. Non c’è altro. La gara è ormai in ghiaccio e all’Academy non resta che inserire il pilota automatico per condurla fino alla fine. E al triplice fischio si levano le grida di gioia: le Titane sfruttano ancora l’effetto Stadium e salgono a 8 in classifica, ritrovando una vittoria che mancava dalla 4° giornata. Il Bari, avversario diretto nella corsa salvezza, è ora a -5.

Serie A Femminile, 10. giornata | San Marino Academy – Pink Bari 4-2

SAN MARINO ACADEMY [4-2-3-1]
Ciccioli; Micciarelli (dal 56’ Barbieri), Venturini, Kunisawa, De Sanctis; Corazzi, Brambilla; Menin, Baldini, Muya, Vecchione (dal 73’ Chandarana)

A disposizione: Salvi, Montalti, Nozzi, Rossi, Rigaglia, Di Luzio, Musolino

Allenatore: Alain Conte

PINK BARI [3-5-2]
Myllyoja; Novellino, Lea, Capitanelli (dall’83’ Parascandolo); Marrone (dall’80’ Manno), Piro, Weston, Silvioni (dal 29’ Ketiš (dall’80’ Carravetta)), Matouskova; Sule (dall’83’ Di Bari), Helmvall

A disposizione: Di Fronzo, Mascia, Buonamassa, Ceci

Allenatore: Cristina Mitola

Arbitro: Davide Moriconi di Roma 2
Assistenti: Simone Teodori di Fermo e Giacomo Pompei Poentini di Pesaro

Marcatori: 4’ e 50’ Helmvall, 44’ Baldini, 64’ e 73’ rig. e 83’ rig. Barbieri

Ammoniti: Lea, Matouskova, Parascandolo, Ciccioli
Espulsi: Lea (rosso diretto)

Credit Photo: Marco Montrone

ATTENTI AL LUPO! Carlo Tavecchio si candida per la poltrona Lombarda della Figc

A un anno di distanza dal disastroso spareggio contro la Svezia, che sancì l’esclusione dai Mondiali degli azzurri sulle tribune di San Siro nel 2018, l’ex presidente Carlo Tavecchio vuole candidarsi alle prossime elezioni per guidare la Regione Lombardia: la più importante della Lnd.

L’ex numero uno della Figc, protagonista di innumerevoli gaffes e del flop mondiale, alla guida del calcio italiano dal 2014 al 2017, potrebbe candidarsi alla massima poltrona del Comitato Regionale della Lnd. In vista delle elezioni di inizio quadriennio, in programma il prossimo gennaio, il 77enne ex sindaco di Pontelambro sembra infatti intenzionato a sfidare il presidente attualmente in carica Giuseppe Baretti (che si candiderà per il terzo mandato consecutivo).

La lunga carriera politica di Carlo iniziò da consigliere del Crl, prima dei 15 anni alla guida della Lnd nazionale (dal 1999 al 2014), per giungere poi al comando della Figc in un triennio molto difficile, coinciso con la peggior crisi della storia del calcio azzurro, costellato inoltre da molte gaffe e culminato con le sue dimissioni.

Ufficialmente Tavecchio non è ancora uscito allo scoperto (nonostante una conferenza stampa che lascia il segno), dopo un periodo ai margini, ma l’ex presidente nazionale sarebbe deciso a tornare al centro della scena.

Dunque dopo tre anni: chi “non muore si rivede?” L’eterno Carlo che vive di calcio, solo per gli alti livelli, è deciso a gestire il “caso Lombardia” negli alti vertici della Capitale.

la nostra regione, – dice – vive in uno stato di soggezione e sudditanza nei confronti di Roma – Il movimento calcistico dilettantistico muove un sacco di soldi ma è lasciato totalmente allo sbaraglio-, parole forti che faranno discutere mala candidatura è partita.

La scelta di Tavecchio è evidente: la Lombardia, che ha la maggioranza di contribuenti, vanta 176mila giocatori e 1450 società ; il fatto che il Reggente (Antonello Cattelan) possa mandare alle elezioni solo i Delegati Assembleari e non il Consiglio direttivo è gravissimo perché le società non hanno colpe e le dimissioni del Presidente in non sono arrivate certo da un loro volere.

Questo fatto sarebbe una lesione dei diritti democratici di chi ha una rappresentanza senza avere colpe e una decisione del genere andrebbe a creare una situazione molto grave per l’immagine del sistema.

Tavecchio ha criticato molto la scelta che ha portato alle dimissioni della maggioranza dei consiglieri del comitato, provocando quindi la decadenza di tutto il direttivo, questo sarà l’inizio di dove tutto era iniziato: proprio dove era iniziata la sua scalata nel lontano 1987?

La strada è dunque tracciata, adesso occorrono 150 firme per la sua candidatura ( firme che non dovrebbero essere un problema per l’ ex. Presidente molto conosciuto nella Figc )

e sebbene il tempo stringe la squadra sembra già pronta. Nella prossima settimana verranno comunicati anche i nomi che garantiranno il ritorno di Tavecchio, pertanto Roma è avvisata: ATTENTI A CARLO !

 

Fischia l’inizio di una nuova sfida

La francese Stephanie Frappart entra nella storia del calcio : (per adesso in ambito maschile) ad essere la prima arbitro donna di una partita di Champions League.
La 37enne Direttrice di gara è stata designata per la partita tra Juve e Dinamo Kiev che è stata disputata all’ Allianz Stadium di Torino. La Frappart ha già stabilito altri ‘record’: prima donna ad arbitrare in campionato francese, ha diretto la finale di Super Coppa europea nel 2019 e lo scorso ottobre ha esordito in Europa League.
Ma è solo l’inizio poiché anche per il match di Europa League tra Gent e Slovan Liberec l’Uefa ha scelto un arbitro donna.
E’ l’ucraina Kateryna Monzul, coadiuvata ben da due assistenti donna, ovvero dalle connazionali Oleksandra Ardasheva e Maryna Striletska.
La Monzul aveva già debuttato nel mondo del calcio maschile arbitrando San Marino-Gibilterra di Nations League.
Sta forse cambiando l’aria nel mondo arbitrale del calcio ?
La Sezione Arbitri di Genova con il motto: “Fischia l’inizio di una nuova sfida” ha annunciato l’inizio (a Gennaio 2021) di un nuovo corso, completamente gratuito, per le ragazze che vorranno mettersi in gioco per una carriera in forte crescita. Nonostante i fischietti rosa, tesserate all’Aia, siano poco meno di 1.800 questo grande obbiettivo è certamente una realtà Nazionale.
Maria Marotta (arbitro italiano candidata a salire di livello): “Avremo un arbitro di sesso femminile in A, quando lo si meriterà” – annuncia – ma la strada è corta e presto le cose cambieranno , mentre Silvia Tea Spinelli (ex arbitro nella commissione designatrice) recita: “È questo il vero progresso, la normalità”; dunque i presupposti ci sono ed anche se soltanto agli inizi, noi, staremo a vedere!
In Inghilterra a scrivere la storia è stata Jawahir Roble, la somala di 26 anni, che arrivata in terra straniera scampando agli eccidi di massa: ad oggi è uno degli arbitri più apprezzati al mondo.
JJ, per gli amici, ha una storia che assomiglia a quella di un romanzo. Jawanir aveva soltanto 10 anni quando i suoi genitori riuscirono a scappare da un paese sconvolto da guerra civile e pulizie etniche e in modo molto avventuroso riuscirono ad arrivare fino a Londra. Nessuno di loro parlava inglese: ottennero tutti lo status di rifugiati politici. E fu l’inizio di una vita quasi normale. Il luogo dove arrivarono fu in un certo modo simbolico: Wembley, la culla del calcio, a poche centinaia di metri di distanza dallo stadio della nazionale dei Lions.
A tratti drammatico ma che mette in gioco speranza e forza, anche con tanti elementi di riflessione, per tutte le donne che come lei hanno superato disparità raziali.
Una donna che ormai ha conquistato a tutti gli effetti il suo status di cittadina britannica: ha il passaporto del Regno Unito anche se ha mantenuto la sua radice somala e la sua identità musulmana.
La storia della ragazzina Somala è un vero e un lungo viaggio di speranza e la nostra speranza è che nel mondo del fischietto rosa vi siano sempre più donne che si mettano in gioco come JJ.

Cristiana Girelli dopo il titolo d’inverno si carica per il Lione: “Martedì ci attende l’impresa”

Cristiana Girelli è pronta per affrontare il Lione, dopo aver conquistato il titolo di campionesse d’inverno la Juventus Women punta al passaggio del turno in Women’s Champions League.

«Sempre più NOI.
Chiudiamo e salutiamo questo 2020 di #serieA con una vittoria.
Ma non è ancora tempo di mettere in pausa la testa, perché martedì ci attende l’Impresa.


10/10
Proud of my team».
JUVENTUS Roma 4- 1 🔥🖤🤍
#finoallafine #forzajuve #keepworking #together #cg10
Credit Photo:Pagina Instagram Cristiana Girelli

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