Aria di cambiamenti in casa SC Braga, squadra che milita nella massima serie portoghese e che, nel campionato che si è appena concluso, ha conquistato il terzo posto in classifica guadagnandosi l’opportunità di disputare i preliminari di UEFA Women’s Champions League. In vista della prossima stagione, infatti, le Guerriere hanno salutato ben dieci calciatrici con un breve comunicato stampa in cui la società le ringrazia per l’impegno profuso nell’indossare la maglia del club.
“L’SC Braga informa che le giocatrici Ellie Walker, Katarzyna Konat, Madalena Marau, Manjou Wilde, Maria Negrão, Mylena, Rola Badawiya, Sissi, Taty Sena e Vânia Duarte non faranno parte della prima squadra femminile nella prossima stagione. Il Club ringrazia tutto l’impegno, la professionalità e la dedizione con cui hanno sempre rappresentato l’SC Braga e augura la massima felicità personale e professionale per il futuro“.
La rivoluzione del club, se di rivoluzione si può parlare, ha coinvolto tutti i diversi ruoli in campo (tranne gli estremi difensori). Tra loro spicca anche una vecchia conoscenza per i fruitori del calcio femminile in Italia: si tratta di Tatiely Cristina Sena das Neves anche nota semplicemente come Taty. L’attaccante brasiliana classe 96, prima di vestire la casacca della squadra portoghese, ha trascorso due stagioni nella penisola (2022-2023 nel Pomigliano e 2023-2024 alla Sampdoria). Le sue parole pubblicate sui social, così come quelle delle sue compagne che hanno lasciato il Braga, esprimono profonda gratitudine per aver avuto la possibilità di percorrere lì parte del proprio cammino da calciatrice. Il futuro? E’ ancora tutto da scrivere, facendo tesoro del bagaglio di insegnamenti e di esperienze apprese.
“Oggi è un giorno di sentimenti contrastanti per me. Dopo un anno incredibile nel club, è arrivato il momento di intraprendere nuove strade. Voglio esprimere la mia profonda gratitudine a tutti voi che avete fatto parte di questo viaggio. Un ringraziamento speciale alle mie compagne, che sono stati al mio fianco in ogni momento, condividendo risate, sfide e conquiste. Siete stati fondamentali per la mia crescita e il mio apprendimento. Porterò con me i ricordi e gli insegnamenti che abbiamo vissuto insieme. Con affetto e gratitudine, Taty Sena“
La finale del terzo Torneo della Pace Women si è conclusa con un’altra bellissima pagina scritta dalla Rappresentativa Under 17 femminile della Lega Nazionale Dilettanti, che allo stadio Barbetti di Gubbio ha battuto il Parma per 1-0 e si è presa il trofeo meritato con grinta e gioco di squadra.
Presenti il padrone di casa Luigi Repace, presidente del CR Umbria insieme al sindaco di Gubbio Vittorio Fiorucci e al al vice presidente vicario LND Christian Mossino, Ettore Pellizzari (consulente di presidenza), Santino Lo Presti (capo delegazione), l’ex arbitro internazionale Massimiliano Grilli e Valentina Roscini (responsabile calcio femminile umbro) che ha premiato il miglior portiere Zaira Garzya (Lnd), il capocannoniere Vittoria Musumeci (Lnd) e la migliore giocatrice Veronica Zatta (Parma). Le squadre sono state premiate da Luigi Rapace, Christian Mossino e dal Sindaco Vittorio Fiorucci. Massimiliano Grilli ha invece premiato la terna arbitrale.
Il capo delegazione Santino Lo Presti ha ringraziato il mister Canestro, le ragazze e l’intero staff per l’ottimo lavoro svolto:”Siamo estremamente contenti per questa seconda vittoria, non solo per il risultato, ma per come viene gestita l’attività dentro e fuori dal campo. Le ragazze hanno uno staff importante, e non smetterò mai dirlo, che riesce a dare forza alla squadra, dove tutto funziona. Complimenti alle ragazze che in pochi giorni hanno fatto squadra e a dare risultati importanti. Due anni, due trofei: non è un fatto occasionale, ma il risultato di tanto lavoro anche da parte delle società sportive dilettantistiche”.
Visibilmente emozionato il tecnico Marco Canestro: “E’ stata una bella vittoria sofferta, siamo molto contenti perché a prescindere dalla vittoria è sempre la possibilità di confrontarci con squadre così forti come il Parma che ci da la possibilità di dare alle ragazze di crescere. Hanno partecipato in tante, sono state tutte protagoniste nel corso della partita. Spero di rivederle il meno possibile nella prossima Under 19 e che siano state visionate da altre società altrimenti saremo felici di accoglierle nella nostra Rappresentativa”.
Photo Credit: Andrea Vegliò - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano
“Sì è conclusa la mia carriera, ho provato tante emozioni. Quella predominante è la gratitudine. Ho potuto e voluto finire dove e come volevo, sono grata per questo a chi mi ha permesso di tornare e di rimanere fino alla fine”. A raccontarcelo è stata Alessandra Amaduzzi, calciatrice del Cesena per 20 anni che da poco a salutato il calcio giocato: “Sono in pace con me stessa -continua Amaduzzi- sono tornata perché sentivo che mi mancava qualcosa, che non avevo dato ancora tutto e che in questa stagione l’ho fatto. Ho dato tutto, e non si tratta di giocare o di essere titolare, ma di essere lì, dimostrare che posso starci, lavorando tanto, dando il massimo in allenamento per aiutare le compagne ad allenarsi bene e di conseguenza lavorare tutte bene. Come lo chiamo io, il lavoro dietro le quinte”.
Sulla stagione vissuta in campo l’ormai ex calciatrice aggiunge: “Per me è stata tosta dal punto di vista fisico e mentale. Ho imparato a dare il meglio che avevo e che potevo in quel preciso momento, senza pensare al passato, perché non sono più quella di una volta, e senza essere definita dagli errori; cercando in ogni giorno un’ opportunità per migliorare e per dare il mio massimo. Per questo è doveroso ringraziare anche i ragazzi di Innerskills con i quali ho fatto il corso per diventare mental coach, che mi ha aiutato tanto durante la stagione”.
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Sulla lunga carriera vissuta in campo la giocatrice ricorda: “Ci sono tanti momenti che porterò sempre con me di questa stagione come la “rinascita” contro il Chievo Verona, in casa, dove abbiamo espresso il nostro gioco e il nostro vero potenziale vincendo 4-0 , il pareggio col Parma 1-1, sempre in casa, perché si a Martorano tutte sanno che si deve fare il doppio della fatica se vogliono strapparci il risultato. Non posso non dimenticarmi del mio ritorno in campo contro la Vis Mediterranea, dove pensavo di entrare per 10 minuti , ma, a mia sorpresa, sono stati 45. Per finire, c’è il momento più bello di tutti per me, la vittoria del derby col Bologna, dove a fine partita mi hanno fatto il ‘pasillo d’onore’ davanti alla tribuna con la consegna, da parte della presidente”.
La classe ’92, invece, sul torneo della squadra evidenzia: “Per il Cesena è stata una stagione un po’ altalenante. Non siamo riuscite a rimanere continue con i risultati, anche nell’ultima partita non era il finale che si voleva sia per noi, che per la società e per i tifosi, che ci hanno sempre sostenuto cantando ‘Romagna mia’ ovunque. Penso che comunque sia stata una stagione che per molte compagne ha rappresentato una importante opportunità di crescita, visto che affrontavano per la prima volta un campionato di Serie B e altre affrontavano una nuova opportunità di rimettersi in gioco, quindi il percorso alla fine rimane positivo, perchè tutte hanno un grande futuro davanti”.
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Sul torneo di Serie B, invece, la numero 14 delle romagnole ci dice: “È stato un campionato abbastanza tosto, come ogni anno e come giusto che sia, il livello delle squadre si alza e diventa sempre più competitivo. C’è stato equilibrio sia in testa che in oda alla classifica per buona parte della stagione, faccio i miei complimenti a chi è salito in A”. La centrocampista, poi, continua: “Per L’avversaria più difficile da affrontare, io direi le avversarie sono state Parma e Ternana che hanno giocatrici di livello e anche di un’altra categoria, con molta esperienza. Per la partita più complicata inserisco tutte le partite che venivano dopo un periodo complicato dove non si incastravano le cose tra risultati e prestazioni, ma devo dire che ogni volta ogni domenica ci ha dato un motivo in più per non arrenderci, per trovare nuovi stimoli e motivazioni. Ci hanno formato e fatto crescere nelle difficoltà, spingendoci a tenere sempre la testa alta”.
Amaduzzi chiude con un lungo messaggio per compagne e tifosi: “Dico a tutti i nostri tifosi grazie per sostenerci e per cantare per noi sempre sia con il sole che con la pioggia; vi assicuro che abbiamo onorato la maglia con sacrificio e grande dedizione, magari di questo la domenica non si è sempre visto purtroppo, ma in allenamento non ci siamo mai risparmiate. A voi compagne dico semplicemente grazie e voglio lasciarvi con un messaggio : cercate di essere sempre ogni giorno la vostra versione migliore, date quello che avete in quel preciso momento. Non pensatevi al passato, accettatelo e andate avanti, non abbiate paura di non fare o di sbagliare perché il più grande errore sta proprio qui nel NON agire, ma invece sbagliate e sbagliate tanto, provateci sempre. Divertitevi nel farlo, divertitevi nel lavorare sodo non risparmiatevi mai , divertitevi nel sudare tanto la maglia che indossate, giocate per lo stemma che portate sul petto a sinistra, proprio sopra il cuore, cucitevelo addosso e credetemi vi toglierete tante soddisfazioni. Un grandissimo in bocca al lupo per tutto quello che vi riserverà il futuro, io credo in ognuna di voi. Cesena è e sarà sempre casa”.
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Tornano le “giornate aperte” targate Freedom FC Women, alla scoperta del calcio femminile. La Freedom FC Women organizza gli Open Day 2025 che accenderanno la primavera e l’estate biancoblu: si parte nel mese di maggio con quattro date dedicate alle leve dal 2017 al 2009.
Cancelli spalancati del “Parco della Gioventù – A.Witzel” (in Via Porta Mondovì 15, Cuneo) per tutte le giovanissime atlete interessate a conoscere il “mondo Freedom FC” ed a provare sul campo e divertirsi, guidate dagli istruttori del club biancoblu, lunedì 19, mercoledì 21, lunedì 26 e mercoledì 28 maggio, dalle ore 17 alle 19.
Per info è possibile contattare la Freedom FC Women alle mail segreteria@freedomfc.it e settoregiovanile@freedomfc.it o al numero di telefono 3331899509. COMUNICATO FREEDOM
Choto Credit: Stefano Petitti - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano
Dopo la conclusione della Serie A Women, e della finale di Coppa Italia, si avvicina il ritorno in campo della Nazionale Femminile. La formazione guidata dal CT Andrea Soncin, infatti, sarà di scena a Parma, venerdì 30 maggio, contro la Svezia nella Lega A della Women’s Nations League. Con l’avvicinamento della sfida del ‘Tardini’ a parlare alla ‘Gazzetta di Parma’, nei giorni scorsi, è stata Cecilia Salvai. La calciatrice, della Juve, in vista del match contro le scandinave ha infatti affermato: “Sono un avversario che conosciamo bene, come loro conoscono noi. Si tratta di una squadra forte con giocatrici di altissimo livello”.
La centrale difensiva azzurra sul match di Parma poi ha aggiunto: “Sappiamo come fare male alle nostre avversarie e dovremmo concentrarci su noi stesse perchè certe partite si vincono curando i dettagli. Il nostro obiettivo è arrivare in fondo alla Womens Nations League e con la Svezia ci giochiamo tantissimo. Il Tardini fa sempre un bellissimo effetto e ti lascia dentro emozioni forti. Siamo felici di tornare a Parma, vedere gli spalti pieni infonde in noi una carica enorme in ogni momento della partita. La speranza è quella di portare tanta gente allo stadio”.
In chiusura Salvai butta un occhio sull’Europeo in Svizzera con molta cautela: “L’ultimo infortunio ha cambiato il mio modo di vedere le cose. La Cecilia di oggi vive giorno dopo giorno, che non vuol dire non porsi obiettivi. Faccio leva sulla forza e sulla resilienza che mi hanno accompagnata in questi ultimi mesi durissimi, provo a dare tutta me stessa per meritarmi la chiamata per l’Europeo”.
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Nei giorni scorsi in casa Lazio a parlare è stata Eleonora Goldoni che ha parlato della stagione da poco conclusa a margine di un’iniziativa avvenuta a Formello contro la violenza di genere che la centrocampista ha commentato cosi: “A mio avviso è stato bello e particolare terminare la nostra stagione calcistica in questo modo. Questa è stata un’iniziativa che rappresenta a tutti gli effetti quella che è la nostra lotta di tutti i giorni contro la violenza di genere”.
La classe ’96 poi sul campionato ha evidenziato: “Per noi è stata una stagione estremamente positiva, lo è stato anche per me. Siamo cresciute tanto e sappiamo che ci saremmo potute meritare una posizione migliore. Abbiamo superato, però, ogni tipo di aspettativa da neopromossa, anche a livello personale sono estremante felice di tutto. Ora ci sentiamo un pochino migliorate, esperte e sicuramente con tanti nuovi obiettivi che custodisco segretamente”.
La calciatrice conclude con il presente ovvero la Nazionale: “Ora sto vivendo questo momento come ho vissuto tutta la stagione calcistica. In me c’è grande determinazione. Sono consapevole di non avere il talento calcistico di altre ma posso giocarmi le carte. Non mi creo aspettative, cerco di pensare giorno per giorno al meglio che posso fare”.
Crazy for Football apre un nuovo capitolo della sua storia. Dopo i trionfi della Nazionale maschile – campione del mondo in carica e vincitrice dell’Europeo 2024 disputato a Roma – prende il via il progetto pilota per la creazione della Nazionale Italiana Femminile Crazy for Football, la prima squadra nazionale di calcio a 5 dedicata a donne in condizioni di marginalità o difficoltà: donne con disagio psichico, rifugiate, vittime di violenza, e in generale in situazioni di vulnerabilità sociale. L’iniziativa si inserisce all’interno del progetto europeo WIF – WOMAN IN FUTSAL, cofinanziato dalla Commissione Europea tramite Erasmus+ Sport, promosso da ECOS in collaborazione con le Federazioni calcio regionali di Navarra in Spagna e Braganza in Portogallo, con il patrocinio della FIGC – Federazione Italiana Giuoco Calcio e della Reale Federazione Spagnola di Calcio.
Grazie alla collaborazione con FIGC e con il Club Italia, è stata incaricata Cinzia Benvenuti come CT della Squadra, che porterà tutta la sua esperienza maturata in oltre dieci anni nel ruolo di VICE CT della Nazionale maggiore femminile di calcio a 5. Lo staff sarà poi composto da Enrico Scalchi, allenatore dei portieri, Alice Ferrazza, collaboratrice tecnica e Stefano Cappuccini, preparatore atletico. Le selezioni ufficiali si terranno in due città: a Roma, martedì 20 maggio, presso il Circolo Sportivo Villaggio Olimpico in Via degli Olimpionici 71, grazie al sostegno del Comune di Roma- Assessorato Grandi eventi, sport turismo e Moda, e a Bari, mercoledì 28 maggio, presso il Centro Sportivo Di Cagno Abbrescia in Via Onofrio Lattanzio in collaborazione con Il comune di Bari e l’associazione Redentore.
Potranno partecipare donne maggiorenni appassionate di calcio che si trovano, o si siano trovate, in situazioni di disagio psichico o sociale. L’invito è aperto anche a chi ha affrontato e superato esperienze come ansia, depressione o altri disturbi mentali, e desidera raccontare la propria storia attraverso il linguaggio universale dello sport. Le ragazze selezionate indosseranno la maglia ufficiale della Nazionale italiana e rappresenteranno il nostro Paese in un torneo internazionale che si svolgerà in Italia il 10 e 11 ottobre 2025, sfidando la Nazionale spagnola e la Nazionale portoghese in una competizione all’insegna dell’inclusione, della dignità e della rinascita.
“Includere le donne nel progetto Crazy for Football è una scelta non solo sportiva, ma culturale e sanitaria – sottolinea Santo Rullo, psichiatra ideatore del progetto Crazy For Football – le donne vivono forme di disagio spesso più invisibili, più complesse, ma non meno bisognose di ascolto e riscatto. Il calcio può essere un potente veicolo di tutto questo”. “Invitiamo tutte le donne interessate, e chi lavora al loro fianco – conclude Rullo – a diffondere e sostenere questa iniziativa, affinché nessuna resti esclusa da un’opportunità di crescita, riconoscimento e condivisione”.
Il Dipartimento Beach Soccer della FIGC – Lega Nazionale Dilettanti ha ufficialmente comunicato i termini e le modalità di iscrizione ai campionati nazionali per la stagione 2025. Tutti i dettagli sono contenuti nei Comunicati Ufficiali N. 291, 292 e 293, che riportano anche le disposizioni integrative e gli adempimenti necessari per ogni categoria.
Per la Poule Scudetto della Serie A maschile, sono due le scadenze fondamentali da segnare in agenda:
9 aprile per le società aventi diritto;
16 aprile per le non aventi diritto.
Stessa tempistica anche per la Poule Promozione della Serie A maschile: sia le Società aventi che non aventi diritto dovranno concludere l’iter entro il 16 aprile.
Per quanto riguarda il Campionato Nazionale di Serie B maschile, il termine ultimo per la regolarizzazione delle iscrizioni è fissato al 18 luglio.
Nel Comunicato Ufficiale N. 293 vengono specificati anche i termini per il Campionato Nazionale Under 20:
9 aprile per le Società aventi diritto;
16 aprile per le Società non aventi diritto.
Il Comunicato Ufficiale N. 292, invece, disciplina le modalità di iscrizione per il Campionato Femminile di Serie A, comprensivo della partecipazione alla Coppa Italia e alla Supercoppa. Il termine perentorio per formalizzare l’iscrizione è quello del 3 giugno.
Una programmazione chiara e puntuale, quella messa a disposizione dal Dipartimento Beach Soccer della LND, che rappresenta un ulteriore passo verso una nuova e attesa stagione.
Photo Credit: Stefano Petitti - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano
La nostra Redazione ha intervistato Ashraf Seleman, ex allenatore di Roma Calcio Femminile, Lazio e Brescia, facendo con lui il punto della situazione sulla Serie A e B appena conclusasi e allo stesso tempo sul cammino delle Azzurre in vista degli Europei che si terranno a luglio in Svizzera.
Mister, com’è andata la tua stagione quest’anno? «Per esigenze personali sono rimasto a Roma, ho seguito molto il calcio ad ogni livello».
Che opinione ti sei fatto sulla Serie A appena andata agli archivi? «Quel format non mi piaceva, io sono più per il girone classico andata e ritorno con al massimo play off e play out fatti con criterio».
La Juventus è tornata ad essere campionessa d’Italia. Giusto così? «La Juventus è la migliore di tutti da quando è entrata nel femminile: in otto campionati ha vinto sei Scudetti e fatto due secondi posti, confrontandosi con tutte le migliori formazioni d’Italia vincendo sempre. Solo la Roma è riuscita a toglierle per due anni lo scettro della migliore».
In Champions ci sarà anche l’Inter. Quanto ti ha sorpreso il cammino delle nerazzurre? «L’Inter ha fatto un percorso che con Guarino aveva messo delle basi importanti e poi è arrivato Piovani che ritengo tra i migliori in assoluto e sta aprendo un nuovo ciclo: penso che possano crescere ancora di più la prossima stagione, Giampiero è una garanzia».
La Roma, al di là del terzo posto in A, si può dire che ha deluso le aspettative? «Secondo me, tocca sempre far attenzione a parlare di delusione: parliamo di una squadra che in due anni ha stravinto i campionati e portando a casa le coppe nazionali. Può succedere che, dopo un ciclo di quasi quattro anni, anni possa esserci una stagione più altalenante, ma comunque è stata finalista di Coppa Italia e vincitrice della Supercoppa oltre ad essersi di nuovo qualificata in Champions».
Che ne pensi del percorso che ha fatto la Lazio (tua ex squadra) culminata con la permanenza in A? «Ho visto molte partite della Lazio: ci sono ancora alcune mie ragazze e seguo il loro percorso con grande felicità, perché ha un grandissimo allenatore e sono stati bravi ad allestire una buona squadra. Conoscendo la società, penso che ogni stagione miglioreranno la competitività della squadra e forse tra qualche anno proveranno ad essere tra le grandi».
Il Brescia (altra tua ex squadra) ha chiuso al settimo posto della Serie B. Cosa pensi della stagione delle Leonesse in cadetteria? «Il Brescia è ormai una solida realtà della Serie B: fa parte ormai da tre stagioni del secondo blocco di squadre del campionato che si assestano tra il quinto e il nono posto ed è una squadra che sa fare i suoi campionati tranquilli».
Sempre del campionato di B, c’è una formazione che ti ha sorpreso più di tutte? «Parlare delle prime quattro classificate sarebbe scontato, ma credo che invece l’Arezzo e il Lumezzane siano state le vere sorprese del campionato, soprattutto nel modo di in cui si sono espresse nel gioco».
Quest’anno ci sono gli Europei. Dove possono arrivare, secondo te, le Azzurre? «Le Azzurre hanno un grande potenziale ed hanno una grande alchimia col CT Andrea Soncin: mi auguro vivamente che possano disputare un grande europeo riuscendo ad arrivare più lontano possibile. Faremo tutti il tifo per loro».
L’anno prossimo ti vedremo su una panchina? «È complicato ed è allo stesso tempo molto strano: non so spiegarmi cosa sia successo, ma sto rimanendo un po’ fuori dalle scelte. Se penso che abbia fatto oltre il sessanta per cento di vittorie, ti chiedi perché. Ci sono ancora molte ragazze che delle volte mi scrivono e si chiedono come sia possibile che non riesca a tornare in campo, ma il calcio è così e tocca accettarlo. Si vede che il mio calcio non piace più e che probabilmente quella chiamata importante non arriverà più».
La Redazione di Calcio FemminileItaliano ringrazia Ashraf Seleman per la disponibilità.
Credit Photo: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano
Non è passata nemmeno un’ora, dall’uscita del comunicato ufficiale della Società giallo rossa, della revoca “consensuale del contratto” di Alessandro Spugna con la AS Roma femminile, che il suo ex. tecnico ha voluto commentare così sul proprio profilo social:“Non è mai semplice dirsi addio, soprattutto quando si è vissuto qualcosa di così intenso. Non sono nato a Roma, ma Roma l’ho vissuta e l’ho imparata ad amare, in un modo che mai avrei immaginato. È sempre difficile lasciare un luogo che hai sentito casa fin dal primo giorno, che ti ha regalato emozioni uniche, mai provate prima. Ho allenato la Roma con orgoglio, determinazione, dando tutto me stesso. Vincere è meraviglioso, dà prestigio ed è sempre stato il nostro obiettivo. Ma non è l’unica cosa che conta, perché per arrivare al traguardo, c’è un viaggio da percorrere, e quel viaggio, si chiama vita”.
Adesso si apre una nuova avventura, e non è difficile capire quali porte e quale futuro ci sarà per Spugna: la Fiorentina.
A mio avviso e personale sensazione, un errore lasciare scappare l’esperienza e l’attinenza alla competività un allenatore come mister Spugna ad una società concorrente con la fame di vittoria, ma questo è lo sport e questo è il calcio.
Alessandro che ha ridato alle ragazze capitoline, ed al suo pubblico, le vittorie tanto attese (2 Scudetti, 2 Super Coppe italiane ed 1 Coppa Italia), oltre alla visibilità mediatica in ambito Europeo ed il buon gioco espresso nella Champions League per due stgioni di altissimo livello, adesso avrà certamente ancora tantissimo da dimostrare e vincere. Certamente questo cambiamento, prima o poi era scritto, la curva ascensionale non può mai essere sempre al vertice e non sempre si può tecnicamente vincere, anche se avendo le carte giuste a volte si può, ma detto questo mi auguro di vedere ancora tanta competività ed un prossimo campionato molto bello dal punto di vista sia agonistico che tecnico.