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Ufficializzate le date per le iscrizioni alla stagione 2025 di Beach Soccer

Credit: Genova BS
Il Dipartimento Beach Soccer della FIGC – Lega Nazionale Dilettanti ha ufficialmente comunicato i termini e le modalità di iscrizione ai campionati nazionali per la stagione 2025. Tutti i dettagli sono contenuti nei Comunicati Ufficiali N. 291, 292 e 293, che riportano anche le disposizioni integrative e gli adempimenti necessari per ogni categoria.

Per la Poule Scudetto della Serie A maschile, sono due le scadenze fondamentali da segnare in agenda:

  • 9 aprile per le società aventi diritto;
  • 16 aprile per le non aventi diritto.

Stessa tempistica anche per la Poule Promozione della Serie A maschile: sia le Società aventi che non aventi diritto dovranno concludere l’iter entro il 16 aprile.

Per quanto riguarda il Campionato Nazionale di Serie B maschile, il termine ultimo per la regolarizzazione delle iscrizioni è fissato al 18 luglio.

Nel Comunicato Ufficiale N. 293 vengono specificati anche i termini per il Campionato Nazionale Under 20:

  • 9 aprile per le Società aventi diritto;
  • 16 aprile per le Società non aventi diritto.

Il Comunicato Ufficiale N. 292, invece, disciplina le modalità di iscrizione per il Campionato Femminile di Serie A, comprensivo della partecipazione alla Coppa Italia e alla Supercoppa. Il termine perentorio per formalizzare l’iscrizione è quello del 3 giugno.

Una programmazione chiara e puntuale, quella messa a disposizione dal Dipartimento Beach Soccer della LND, che rappresenta un ulteriore passo verso una nuova e attesa stagione.

 

Ashraf Seleman: “Juve migliore di tutte. Roma? Può starci un anno altalenante. Sul mio futuro…”

Photo Credit: Stefano Petitti - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

La nostra Redazione ha intervistato Ashraf Seleman, ex allenatore di Roma Calcio Femminile, Lazio e Brescia, facendo con lui il punto della situazione sulla Serie A e B appena conclusasi e allo stesso tempo sul cammino delle Azzurre in vista degli Europei che si terranno a luglio in Svizzera.

Mister, com’è andata la tua stagione quest’anno?
«Per esigenze personali sono rimasto a Roma, ho seguito molto il calcio ad ogni livello».

Che opinione ti sei fatto sulla Serie A appena andata agli archivi?
«Quel format non mi piaceva, io sono più per il girone classico andata e ritorno con al massimo play off e play out fatti con criterio».

La Juventus è tornata ad essere campionessa d’Italia. Giusto così?
«La Juventus è la migliore di tutti da quando è entrata nel femminile: in otto campionati ha vinto sei Scudetti e fatto due secondi posti, confrontandosi con tutte le migliori formazioni d’Italia vincendo sempre. Solo la Roma è riuscita a toglierle per due anni lo scettro della migliore».

In Champions ci sarà anche l’Inter. Quanto ti ha sorpreso il cammino delle nerazzurre?
«L’Inter ha fatto un percorso che con Guarino aveva messo delle basi importanti e poi è arrivato Piovani che ritengo tra i migliori in assoluto e sta aprendo un nuovo ciclo: penso che possano crescere ancora di più la prossima stagione, Giampiero è una garanzia».

La Roma, al di là del terzo posto in A, si può dire che ha deluso le aspettative?
«Secondo me, tocca sempre far attenzione a parlare di delusione: parliamo di una squadra che in due anni ha stravinto i campionati e portando a casa le coppe nazionali. Può succedere che, dopo un ciclo di quasi quattro anni, anni possa esserci una stagione più altalenante, ma comunque è stata finalista di Coppa Italia e vincitrice della Supercoppa oltre ad essersi di nuovo qualificata in Champions».

Che ne pensi del percorso che ha fatto la Lazio (tua ex squadra) culminata con la permanenza in A?
«Ho visto molte partite della Lazio: ci sono ancora alcune mie ragazze e seguo il loro percorso con grande felicità, perché ha un grandissimo allenatore e sono stati bravi ad allestire una buona squadra. Conoscendo la società, penso che ogni stagione miglioreranno la competitività della squadra e forse tra qualche anno proveranno ad essere tra le grandi».

Il Brescia (altra tua ex squadra) ha chiuso al settimo posto della Serie B. Cosa pensi della stagione delle Leonesse in cadetteria?
«Il Brescia è ormai una solida realtà della Serie B: fa parte ormai da tre stagioni del secondo blocco di squadre del campionato che si assestano tra il quinto e il nono posto ed è una squadra che sa fare i suoi campionati tranquilli».

Sempre del campionato di B, c’è una formazione che ti ha sorpreso più di tutte?
«Parlare delle prime quattro classificate sarebbe scontato, ma credo che invece l’Arezzo e il Lumezzane siano state le vere sorprese del campionato, soprattutto nel modo di in cui si sono espresse nel gioco».

Quest’anno ci sono gli Europei. Dove possono arrivare, secondo te, le Azzurre?
«Le Azzurre hanno un grande potenziale ed hanno una grande alchimia col CT Andrea Soncin: mi auguro vivamente che possano disputare un grande europeo riuscendo ad arrivare più lontano possibile. Faremo tutti il tifo per loro».

L’anno prossimo ti vedremo su una panchina?
«È complicato ed è allo stesso tempo molto strano: non so spiegarmi cosa sia successo, ma sto rimanendo un po’ fuori dalle scelte. Se penso che abbia fatto oltre il sessanta per cento di vittorie, ti chiedi perché. Ci sono ancora molte ragazze che delle volte mi scrivono e si chiedono come sia possibile che non riesca a tornare in campo, ma il calcio è così e tocca accettarlo. Si vede che il mio calcio non piace più e che probabilmente quella chiamata importante non arriverà più».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia Ashraf Seleman per la disponibilità.

Alessandro Spugna, dopo l’addio alla AS Roma: “Non è mai semplice, soprattutto quando si è vissuto qualcosa di così intenso!”

Credit Photo: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano
Non è passata nemmeno un’ora, dall’uscita del comunicato ufficiale della Società giallo rossa, della revoca “consensuale del contratto” di Alessandro Spugna con la AS Roma femminile, che il suo ex. tecnico ha voluto commentare così sul proprio profilo social: “Non è mai semplice dirsi addio, soprattutto quando si è vissuto qualcosa di così intenso. Non sono nato a Roma, ma Roma l’ho vissuta e l’ho imparata ad amare, in un modo che mai avrei immaginato. È sempre difficile lasciare un luogo che hai sentito casa fin dal primo giorno, che ti ha regalato emozioni uniche, mai provate prima. Ho allenato la Roma con orgoglio, determinazione, dando tutto me stesso. Vincere è meraviglioso, dà prestigio ed è sempre stato il nostro obiettivo. Ma non è l’unica cosa che conta, perché per arrivare al traguardo, c’è un viaggio da percorrere, e quel viaggio, si chiama vita”.
Adesso si apre una nuova avventura, e non è difficile capire quali porte e quale futuro ci sarà per Spugna: la Fiorentina.
A mio avviso e personale sensazione, un errore lasciare scappare l’esperienza e l’attinenza alla competività un allenatore come mister Spugna ad una società concorrente con la fame di vittoria, ma questo è lo sport e questo è il calcio.
Alessandro che ha ridato alle ragazze capitoline, ed al suo pubblico, le vittorie tanto attese (2 Scudetti, 2 Super Coppe italiane ed 1 Coppa Italia), oltre alla visibilità mediatica in ambito Europeo ed il buon gioco espresso nella Champions League per due stgioni di altissimo livello, adesso avrà certamente ancora tantissimo da dimostrare e vincere. Certamente questo cambiamento, prima o poi era scritto, la curva ascensionale non può mai essere sempre al vertice e non sempre si può tecnicamente vincere, anche se avendo le carte giuste a volte si può, ma detto questo mi auguro di vedere ancora tanta competività ed un prossimo campionato molto bello dal punto di vista sia agonistico che tecnico.

A Terni la celebrazione della Ternana Women, vincitrice del campionato e promossa in Serie A.

Photo Credit: Emanuele Ubaldi - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Una stagione straordinaria, chiusa con la promozione in Serie A con quattro giornate di anticipo e con il primo posto in classifica. La Sala Consiliare del Comune di Terni ha ospitato la premiazione della Ternana Women, vincitrice del campionato di Serie B Femminile: a celebrarla, la presidente della Divisione Serie B Femminile Laura Tinari, che ha consegnato le medaglie allo staff dirigenziale, allo staff tecnico e alle calciatrici protagoniste di questa entusiasmante cavalcata, e il trofeo simbolo della vittoria. Una vittoria dedicata anche alla memoria di Fabio Melillo, che fino alla fine della passata stagione ha guidato la Ternana Women, scomparso lo scorso 6 luglio.

“Grazie alla proprietà alla società, allo staff e a queste straordinarie ragazze che sono l’orgoglio di questa città – il saluto del vicesindaco di Terni Riccardo Corridore -. Dopo oltre 50 anni, ci sarà una Ternana in Serie A e per questo vi ringrazio a nome di tutta la città. Per il prossimo anno ci auguriamo che possiate confermare tutto quello che avete fatto vedere in questa stagione”. L’assessore allo sport del comune di Terni Marco Schenardi ha consegnato una targa celebrativa al direttore generale della Ternana Women Isabella Cardone: “Siamo grati alla Divisione Serie B Femminile e alla Ternana Women che hanno fatto sì che questa premiazione si potesse svolgere qui. Oggi celebriamo questo percorso che sento un po’ anche mio, perché la squadra l’ho allenata tre anni fa. Grazie alla Ternana Women per aver portato in alto il nome della nostra città”.

L’amministratore delegato della Ternana Women, l’ex arbitro Paolo Tagliavento, ha raccontato l’ultimo anno della Ternana Women: dalla mancata promozione in A dello scorso anno, al dolore per la scomparsa di Melillo. “Oltre alla loro sensibilità, ho scoperto la forza di queste ragazze, capaci di tradurre un sentimento che vivevamo in qualcosa di esplosivo che ci ha permesso di raggiungere questo risultato. A inizio stagione facemmo una promessa al nostro mondo, alle istituzioni, ai tifosi, ai cittadini: li avremmo onorati per ottenere questo grande successo. Le ragazze hanno mantenuto questa promessa: siamo arrivate prime e abbiamo fatto più gol in una Serie B che è cresciuta in maniera esponenziale. Grazie alla società che ci ha dato tutti gli strumenti, che sono poi stati messi nelle mani delle ragazze. Dover vincere un campionato non è cosa semplice, ci sono stati momenti in cui le ragazze hanno sentito il peso di dover portare questo trofeo nel mio ufficio. Si sono dimostrate delle grandissime professioniste, raggiungendo la Serie A con quattro giornate di anticipo ma sono state brave a rimanere sul pezzo fino a conquistare il primo posto”.

A guidare la Ternana Women dalla panchina è stato Antonio Cincotta: “Io valgo uno, ognuno di noi ha fatto la differenza – le parole dell’allenatore -. La scorsa settimana, prima della nostra ultima partita in cui avremmo potuto vincere il campionato, ho incontrato una bambina, Cindy, che mi ha detto: ‘io voglio giocare a calcio’. Il campionato lo abbiamo vinto, e a Cindy ho lasciato il nostro libro, ‘Hola and the big dream’ e un messaggio. ‘Cara Cindy, le calciatrici della Ternana sono in Serie A, ti auguro di diventare come loro grazie a questo libro e agli allenamenti. In un modo dove domina l’intelligenza artificiale, lo sport è una difesa rispetto alla tecnologia”. Emozionante, infine, la lettera di Martina Santoro, che lascerà il calcio giocato alla fine di questa stagione dopo aver dovuto fare i conti con tanti infortuni. Ma lo farà con la Ternana in Serie A.

San Marino: opera salvezza descritta da Montanari e Tamburini

Photo Credit: Emanuele Ubaldi - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Lotta salvezza con miglior esito per il San Marino, reduce da una vittoria in campo casalingo contro la Vis Mediterranea. L’ultima di campionato (andata in scena allo stadio di Dogana) ha visto tenere alta l’attenzione della squadra che, fino all’ultimo secondo, confidava anche nel risultato tra Bologna ed Orobica per poter confermare definitivamente la permanenza in categoria; così è stato, poiché il 6-2 ottenuto e la non scontata parità delle bergamasche hanno regalato un pomeriggio di gioia e serenità a tutta la società e tifosi accorsi numerosi con immancabile fiducia in volto.

Lo scenario vincente è stato possibile grazie alle reti di Marchetti, Miglio, Battaglioli e Tamburini; l’ultima citata, protagonista con una tripletta, si è concessa nel post gara, garantendo la propria analisi per quel che riguarda la prestazione domenicale:Oggi non dipendeva solo da noi ma il nostro l’abbiamo fatto ed è andata beneha detto proprio la numero 22 -. Insieme abbiamo finito la partita e continuato a vedere l’altra; mantenere la categoria è sempre importantissimo e questo è stato l’anno più adrenalinico.

Salvarsi all’ultimo secondo è emotivamente tosto, l’importante però è aver raggiunto l’obiettivo“.

Ha continuato con le dettagliate valutazioni Francesca Montanari, estremo difensore biancoazzurro:Abbiamo aspettato tutti insieme la fineha spiegato -. Non ci si aspettava che il Bologna potesse pareggiare all’ultimo minuto; sono qui a San Marino da sette anni e quando è uscita Valeria Gardel mettendomi la fascia al braccio è stata una gioia.

Sapevamo che oltre al nostro risultato dovevamo aspettare quello di un’altra partita; ci eravamo dette di star calme senza avere paura, giocando il nostro calcio. Abbiamo messo il risultato in cassaforte dopo una mezz’oretta/quaranta minuti e quindi siamo contente”.

Nazionale Femminile: si avvicina il ritorno in campo con Svezia e Galles

Credit Photo: Stefano Petitti - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Venerdì 30 maggio a Parma (ore 18.20, Rai 2) è in programma la sfida con le scandinave, prime nel girone con due punti di vantaggio su Italia e Danimarca. Martedì 3 giugno a Swansea (ore 19.30, Rai Sport) la gara con le britanniche

LE AVVERSARIE. La Nazionale di Soncin torna ad affrontare la Svezia a poco meno di due mesi di distanza dalla ‘beffa’ di Solna, dove le padrone di casa si imposero 3-2 grazie al rigore trasformato al 95’ da Rolfö. La selezione scandinava si è aggiudicata 17 dei 29 confronti, con l’Italia che si è imposta solo in quattro occasioni, l’ultima nel 2018 nell’amichevole decisa dalla rete di Daniela Sabatino. Ben diverso il bilancio con il Galles, battuto in ognuno dei tre precedenti – l’ultimo giocato a febbraio a Monza – senza subire nessun gol.

BIGLIETTERIA. I biglietti per il match di Parma con la Svezia possono essere acquistati nelle agenzie Vivaticket abilitate e sui siti figc.vivaticket.it e vivaticket.com. Il prezzo della tribuna Petitot è di 10 euro, quello delle tribune Ovest ed Est 5 euro, mentre Under 20, Over 65, possessori della card Vivo Azzurro, studenti universitari e abbonati del Parma Calcio potranno assistere al match pagando 1 euro.

Il programma

Lunedì 26 maggio
Entro le ore 12 raduno a Parma
Ore 14 Conferenza stampa Ct
Allenamento pomeriggio

Martedì 27 maggio
Allenamento mattina – centro sportivo di Collecchio

Mercoledì 28 maggio
Allenamento mattina – centro sportivo di Collecchio

Giovedì 29 maggio
Ore 15.45 Conferenza stampa Ct + calciatrice
Ore 17.00 Allenamento ufficiale MD-1 – centro sportivo di Collecchio
Ore 19.30 Walk Around stadio ‘Ennio Tardini’

Venerdì 30 maggio
Ore 18.20 Gara ITALIA-Svezia (Rai 2) – stadio ‘Ennio Tardini’

Sabato 31 maggio
Allenamento mattina

Domenica 1° giugno
Allenamento mattina
Ore 17.30 Partenza volo da Parma a Cardiff e trasferimento a Swansea

Lunedì 2 giugno
Ore 17.30 l.t. (18.30 italiane) allenamento ufficiale MD-1 – Swansea Stadium

Martedì 3 giugno
Ore 18.30 l.t. (19.30 italiane, Rai Sport) gara Galles-ITALIA – Swansea Stadium
A seguire rientro in Italia e scioglimento della delegazione

 

CALENDARIO, RISULTATI E CLASSIFICA GRUPPO 4 (Lega A)

Prima giornata: ITALIA-Galles 1-0, Danimarca-Svezia 1-2

Seconda giornata: ITALIA-Danimarca 1-3, Galles-Svezia 1-1

Terza giornata: Svezia-ITALIA 3-2, Galles-Danimarca 1-2

Quarta giornata: Danimarca-ITALIA 0-3, Svezia-Galles 1-1

Classifica: Svezia 8 punti, ITALIA e Danimarca 6, Galles 2

Quinta giornata (30 maggio): ITALIA-Svezia, Danimarca-Galles
Sesta giornata (3 giugno): Galles-ITALIA, Svezia-Danimarca

 

 

Nazionale U16 Femminile – Prima vittoria delle Azzurrine nel Torneo di Sviluppo UEFA in Svezia: Grigolo e Ottaviani firmano il successo sull’Austria

Credit Photo: FIGC - Federazione Italiana Giuoco Calcio

Dopo il pareggio di giovedì scorso contro la Polonia, la Nazionale Under 16 Femminile ha conquistato la sua prima vittoria nel Torneo di Sviluppo UEFA in corso in Svezia. A Smögen, le Azzurrine hanno battuto 2-0 l’Austria con un gol per tempo. A sbloccare il risultato, dopo 5′ della prima frazione, è stato un gol di Marta Grigolo (Juventus) sugli sviluppi di un calcio d’angolo; il raddoppio è invece arrivato alla mezzora della ripresa con Noemi Ottaviani (Roma), dopo un assist in profondità di Matilde Oddina (Juventus).

LEANDRI “Più del risultato interessa il percorso che stanno facendo queste ragazze – le parole dell’allenatore Jacopo Leandri -. E’ stata una partita tosta, che rappresenta un ulteriore step di crescita individuale e di squadra, in vista della prossima stagione e dell’Under 17”. Nell’altra sfida giocata oggi, la Polonia ha battuto 5-2 la Svezia, prossima avversaria dell’Italia martedì alle 12.

TORNEO DI SVILUPPO UEFA 2025
PRIMA GIORNATA (22 maggio)
Italia-Polonia 6-7 dtr
Svezia-Austria 6-2

SECONDA GIORNATA (24 maggio)
Italia-Austria 2-0
Svezia-Polonia 2-5
Classifica: Polonia 5, ITALIA 4, Svezia 3, Austria 0

TERZA GIORNATA (27 maggio)
Italia-Svezia, ore 12
Austria-Polonia

Ternana Women: seconda conferma in casa umbra: “Un grande orgoglio continuare ad indossare questa maglia”

Credit Photo: Emanuele Ubaldi - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

La Ternana Women è lieta di annunciare il rinnovo di Chiara Vigliucci. Difensore mancino, classe 2001, ha firmato un nuovo accordo valido per due anni con opzione per il 2027-28.

Arrivata a Terni nel 2022, Vigliucci si è imposta rapidamente come una delle certezze della linea difensiva rossoverde, distinguendosi per costanza, spirito di sacrificio e grande equilibrio tattico. Il suo contributo è stato fondamentale nel cammino che ha condotto la squadra alla promozione in Serie A.

“Sono molto felice di aver rinnovato. Per me è un grande orgoglio continuare ad indossare questa maglia e far parte di questo progetto. Ringrazio la società per la fiducia e l’opportunità di continuare questo percorso insieme.” – Chiara Vigliucci.
Un segnale di continuità e fiducia, la Ternana Women riparte da chi ha dimostrato dedizione e appartenenza.

UEFA Women’s Champions League, la finale: Blackstenius come un colpo di cannone

La finale di UEFA Women’s Champions League tra Arsenal e Barcellona si è conclusa con la vittoria della squadra inglese per 1-0. E’, infatti, bastato il gol di Stina Blackstenius al 74′ su assist di Beth Mead per strappare il titolo alle pluricampionesse blugrana grandi favorite del match che si sono arrese (dopo 97 minuti di gioco serrato) alle tattiche delle Gunners e della loro condottiera Renee Slegers. Come un ingranaggio perfettamente oliato ogni calciatrice ha fatto il suo in maniera molto più che sufficiente, ecco perché è stato particolarmente difficile scegliere le tre che meglio si sono espresse sul rettangolo verde. La redazione nella sua scelta ha, per questo motivo, fatto caso alle sfumature e ai dettagli.

VAN DOMSELAAR: Chiamata a difendere la porta dell’Arsenal contro una corazzata come il Barcellona, l’estremo difensore olandese classe 2000 non si è lasciata prendere dal panico nonostante l’altissima posta in gioco. Grazie anche alla sua prontezza di spirito e d’azione, le Gunners hanno raggiunto, per la seconda volta, il tetto d’Europa dopo ben 18 anni dalla prima. VOTO: 8.5

WILLIAMSON: La numero 6 della squadra londinese è stata, in una parola, sontuosa. In campo dal fischio d’inizio sino al triplice, ogni suo movimento attento e consapevole è servito per inibire le azioni offensive delle avversarie. Con 14 rinvii difensivi e 71 tocchi alla sfera è, senza dubbio, uno dei volti della partita: la giusta chiusura del cerchio se si pensa che da decenne, il giorno della prima storica vittoria dell’Arsenal, faceva parte di quelle bambine che accompagnavano in campo le calciatrici prima del match. VOTO: 9

BLACKSTENIUS: Una Stina Blackstenius nel pieno delle proprie forze e qualità è certamente un’avversaria temibile anche se sei il Barcellona. Sono, infatti, bastati pochi minuti dalla sua entrata in campo (avvenuta al 67′ come sostituta di Maanum) per sbloccare il gioco e regalare alla sua squadra la concretezza di quello che era il sogno e il più grande obbiettivo della stagione. Non stupisce, dunque, che l’attaccante svedese sia stata nominata come Migliore in Campo. VOTO: 9

 

Champions League, le migliori “Culers”: PinaCoteca di conclusioni, CollEzione di parate, Aitana non basta

La finale di Champions League giocatasi a Lisbona ha visto un match combattuto e deciso soltanto nel finale, con due squadre che, dopo un avvio timido, hanno provato a esprimere il loro gioco e l’hanno fatto nella ripresa. Meglio l’Arsenal, che ha potuto alzare la coppa dopo 18 anni dall’ultima volta contro un Barcellona che ha faticato a ripartire e ha concesso troppi spazi alle avversarie. Male soprattutto la difesa, dove nessuna calciatrice ha spiccato in modo particolare.
Ecco le pagelle delle migliori tre a cura della nostra Redazione.

COLL: 7. Micidiale sulla conclusione angolata e precisa di Maanum, deviata in volo sulla traversa, importanti le sue uscite ad anticipare le attaccanti avversarie in ripartenza con la difesa blaugrana che non capisce come muoversi. Importantissima la sua parata su Russo a campo aperto al 71’, un gol praticamente fatto deviato da lei con la punta del piede. Sono così tante, le sue parate, da creare una collezione.

BONMATÍ: 7. Al 12’ è la prima a dare una scossa alla gara con una conclusione murata da Kelly, preziosa anche nei recuperi, e tenta un’altra conclusione alla mezz’ora, ma troppo sul portiere. Anche nel secondo tempo, al termine di una percussione incisiva al quarto d’ora, costringe Van Domselaar alla deviazione in corner.

PINA: 8. Parte alla velocità della luce sulle sventagliate della difesa per poter bucare la porta dell’Arsenal, chiusa da una difesa attenta, a differenza di quella catalana, che deve spesso aiutare. Apre la seconda frazione con la conclusione dal limite che termina tra le braccia di Van Domselaar. Clamoroso il cucchiaio dal limite che va a stamparsi sulla traversa pochi minuti dopo. Ottima partita per la top scorer della competizione, che abbandona il campo a bocca asciutta dopo una serie di conclusioni così belle che creano una pinacoteca. Peccato per il poco cinismo.

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