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Giulia Domenichetti: “È stato un bel viaggio, da domani si pensa a ripartire”

Giulia Domenichetti, ex giocatrice di Torres e Florentia e ora collaboratrice dello staff della Florentia San Gimignano attraverso un post Instagram ha espresso tutta la sua gratitudine verso la tifoseria, fondamentale con il supporto fornito alla squadra durante la stagione.

“È STATO UN BEL VIAGGIO 🖤💚
Da domani si pensa a ripartire,
oggi celebriamo quello che è stato…che per me è stato tantissimo anche se senza un finale…non è mai solo calcio e spero che continui ad essere così…
Quello che conta sono la strada e i compagni di viaggio…
GRAZIE” 🙏🏻❤️

Credit Photo:Pagina Instagram Giulia Domenichetti

Alessandro Pistolesi: “Si chiude per me una grande storia d’amore, a voi ragazze spero di lasciarvi almeno in minima parte quello che lasciate in me

Alesandro Pistolesi, ormai ex tecnico dell’Empoli Ladies, ha voluto lasciare le proprie riflessioni sull’esperienza appena conclusa con una lettera a cuore aperto sul suo profilo Facebook.

“Si chiude per me una grande storia d’amore, forse non avevamo più niente da dirci, forse sì, ormai non lo sapremo mai. In questa foto siamo felici, consapevoli del fatto che tutto il nostro lavoro ci ha portato dove sognavamo di arrivare. Purtroppo la pandemia ci ha tolto la possibilità di concludere il nostro cammino e di poter raggiungere una classifica ancora più prestigiosa ma resterà indelebile tutto quello che, INSIEME, siamo riusciti a raggiungere. Mi è mancato il momento dell’addio alla squadra, allo staff, al campo e a tanti altri, l’unica cosa che posso fare è costruirlo nella mia immaginazione e raccontarvelo.
È l’ultimo allenamento, siamo radunati come di consueto a bordo campo per spiegare il lavoro che ci attende. Jack, Marco e Bene hanno finito di parlare e tocca a me. Poche parole per ripercorrere i tanti anni insieme, le tante vittorie, le sconfitte, i pianti, le risa, le incazzature ma soprattutto quel sentirsi parte di qualcosa di grande, di elevato. Ho finito e vi dó l’ultimo “forza ragazze, iniziamo”. Quello che non sapete è che approfitterò del vostro riscaldamento per lasciarvi in campo, non sopporterei un distacco lento, meglio così. Chiudo gli occhi e con l’ultima immagine di voi che vi allenate mi giro e inizio a camminare verso la scala per uscire dal campo. Riapro gli occhi e adesso posso solo sentire le vostre voci ma anche i rumori dei passi mi aprono immagini che ormai appartengono già al passato. Sotto i miei piedi ormai non c’è più il sintetico di Monteboro ma scorrono veloci gli scalini della rampa che in un amen finiscono. Tolgo la mascherina, i pensieri e la fatica mi creano un po’ di affanno e ho fame d’aria e di quel profumo che si respira in quel punto. Uno sguardo al convitto e avanti un passo dietro l’altro. Guardo gli uffici della sede e idealmente ti saluto con quell’abbraccio che non abbiamo potuto darci e che magari, chissà un giorno, sarà sostituito da un abbraccio per un nuovo inizio. A te e a tuo padre comunque l’eterna gratitudine di aver preso una storia nata nel fango del campo vecchio di Via dei Macelli a Castelfranco e di averla resa importante, solida e averla vestita del vostro prestigio.
Lo sguardo va oltre la tribunetta, corre a quella panchina e poi idealmente fa i passi che servono per arrivare al cancellino che divide gli spogliatoi dal terreno di gioco. Rivedo tutti i volti che solitamente incrociavo e che salutavo… un cenno, un sorriso, qualche stretta di mano… potrei nominarli ad uno ad uno e a loro tutti va l’eterno ringraziamento per avermi inondato di affetto, sempre. Mi sono sentito capito e apprezzato per quello che sono, aldilà del calcio e dei risultati, avete compreso la dedizione, il rispetto e l’amore che ho sempre indossato insieme al vestito da Mister.
Ormai sto attraversando il parcheggio del centro, c’è silenzio, un silenzio innaturale, si sentono soltanto le vostre voci ormai lontane. Mentre percorro il corridoio che mi porta agli spogliatoi lo sguardo va al campetto dove ho visto allenarsi e divertirsi tanti bambini. Quante volte mi sono fermato a guardarli rapito e quante volte ho pensato “fossi bambino adesso è qui che vorrei ricominciare la mia storia d’amore col calcio”
Entro negli spogliatoi innaturalmente vuoti e idealmente incrocio gli sguardi di tutti i mister che ho incrociato in questi anni. Vi saluto con affetto, vi ringrazio di ogni parola, di ogni saluto, per i complimenti dopo le vittorie ma soprattutto per gli incoraggiamenti dopo le sconfitte e mentre mi cambio mi sembra di vedere la persona che più di tutti ha rappresentato per me il modello Empoli: è seduta lì, armeggia coi tuoi foglietti, alle prese con la sua eterna allergia che argomenta di calcio anche mentre dorme. Prendo la borsa, un ultimo saluto a tutto il personale di custodia, ai pulministi, ai fisioterapisti, e poi via, salgo in macchina e resto un attimo ancora a pensare a voi, miei collaboratori, mie giocatrici, ormai starete realizzando che me ne sono andato senza salutarvi. Scusatemi, non ce l’avrei fatta, ci sarà modo tanto di rivederci, adesso avevo bisogno di fare da solo, coi miei pensieri, questa camminata.
A voi ragazze spero di lasciarvi almeno in minima parte quello che lasciate in me… ricordatevi di osare sempre! Avete le due capacità necessarie per arrivare ai massimi livelli, la capacità di sognare in grande e il coraggio di inseguire i vostri sogni.
Ovunque sarete… nella prossima stagione… trovate il modo!”

Gaia Vergari alla sua prima stagione

Gaia Vergari, 2004, promettente Under 17. Conosciamola meglio dalle sue parole.

Il tuo primo anno nel mondo del Calcio, che stagione é stata per te, ricordi la prima volta che hai “incontrato” la Roma calcio femminile?
“Giocare a calcio è sempre stato il mio sogno, ma non ho mai avuto il coraggio di iniziare poi l’estate scorsa decisi di lasciare il nuoto per intraprendere questa nuova esperienza. Ricordo  quando arrivai per la prima volta al campo e mi dissero che avrei potuto fare una settimana di prova! Non ci ho pensato un attimo… ho accettato subito. Non conoscevo nessuno, ma ho presto fatto amicizia e tutti mi hanno accolto nel migliore dei modi. Sono passata dal giocare al campetto sotto casa ad una grande squadra… ad affrontare partite importanti. Anche se la stagione si è interrotta a metà, sono contenta di quello che io e le mie compagne siamo riuscite a fare. “

Raccontaci della tua prima partita o di quella che non dimenticherai mai. Che sensazioni hai provato?
“Sono molte le partite che mi sono rimaste impresse, una di queste è la mia prima partita con l’under 17, fuori casa contro il Perugia, in cui segnai il mio primo gol stagionale! Anche se quella partita la perdemmo, è stata davvero bella. Ho provato mille emozioni, ero veramente felice! Ho ancora molto da imparare, continuerò a lavorare sodo per raggiungere tutti gli obiettivi che mi sono posta.”

Credit Photo: Roma Calcio Femminile

Professionismo per il calcio femminile spagnolo ma l’ACFF smentisce tutto

Giornata di puro caos per il calcio femminile spagnolo che ha portato ad uno scontro tra istituzioni che andrà a minare indubbiamente i rapporti futuri.

La vicenda inizia con una nota ufficiale della Federcalcio spagnola in cui proclamava la Primera Iberdrola e la Segunda Divisiòn Femenina campionati professionistici a partire dalla prossima stagione giustificando la decisione con l’abbandono dello status di amatori dei due campionati.

Gli animi degli addetti ai lavori si scaldano subito dato che la decisione non è mai passata tramite l’approvazione del CSD, l’organo decisionale del calcio spagnolo. Sulla questione interviene anche l’ACFF (Association of Women’s Football Clubs) che critica aspramente la decisione della RFEF (Federcalcio spagnola) rilasciando una dichiarazione per garantire che “non ci sono competizioni professionali”. Per contestualizzare la cosa, bisogna dire che in Spagna i campionati vengono classificati in ufficiali o non ufficiali, professionistici o non professionistici.

La RFEF ha usato il termine professionistico senza alcuna logica facendo passare la notizia per quella che non è realmente cercando di alzare di qualche punto la propria reputazione all’interno dell’opinione pubblica dato che negli ultimi tempi la Federazione spagnola sta facendo storcere il naso a molti tifosi ed appassionati, sia nel maschile che nel femminile. Tattica che non ha portato ad alcun risvolto positivo.

Nella dichiarazione dell’ACFF si legge che “c’è rammarico per le dichiarazioni della RFEF  che ha generato solo confusione utilizzando un termine che non esiste in regolamenti sportivi, come la competizione professionale, con l’obiettivo di dichiarare per trasformato un qualcosa che non lo è ancora”.

L’ACFF continua: “Fino a quando non sarà qualificato dal CSD come competizione professionale, le competizioni di calcio femminile rimarranno competizioni non professionali. CSD che ha già avvertito la RFEF che non esisteva una tale categoria di concorrenza professionale, quindi dovrebbe modificare questa nomenclatura. Pertanto, la RFEF riconosce che questo nome, che non si qualifica, è solo ai soli fini interni e organizzativi della federazione, sfumatura non evidenziata nella pubblicazione ufficiale”

Il comunicato si chiude con delle considerazioni finali a livello morale dell’associazione: “Dall’ACFF non possiamo capire come si possa giocare con una questione così importante come la qualifica di professionista del calcio femminile, o che vengono utilizzate nomenclature che, ovviamente, portano alla confusione, dando l’apparenza di qualcosa che non lo è. Pertanto, il nome “professionalizzato” non ha nulla a che fare con la qualifica “professionale”. Il calcio femminile, i suoi club, i calciatori, gli allenatori e i tifosi meritano di smettere di essere una competizione non professionale e di essere classificati come una competizione professionale. Ma soprattutto meritano di non essere chiamati “professionalizzati”, come se fosse un premio di consolazione”.

Parole che sicuramente non lasciano spazio ad ambiguità e che sicuramente non fanno bene al calcio spagnolo che non è nuovo a questo tipo di situazioni. Già nella scorsa stagione la prima e la seconda divisione del calcio femminile erano state chiamate dalla RFEF come “competizioni d’elite” o “competizioni professionistiche”, termini inseriti nel regolamento delle competizioni e per i quali l’ACFF aveva già inviato un avvertimento alla Federazione evidentemente senza successo.

Credit Photo: Profilo Instagram Barcelona Femenì

Fiorentina Women’s, domani il via libera per la chiusura della stagione

Il campionato è chiuso e ormai è una certezza. Alcune squadre però stanno continuando a far lavorare le loro atlete, sia in campo che tramite web. La Fiorentina Women’s è stata una delle squadre che ha deciso di proseguire col lavoro a domicilio. Fino a domenica le ragazze saranno impegnate con mister Antonio Cincotta, poi arriverà il rompete le righe. Si chiuderà definitivamente una stagione maledetta che ha visto comunque la quarta qualificazione consecutiva europea per le viola.

Domenica sarà anche il giorno dei saluti per alcune calciatrici. Come già anticipato Davina Philtjens e Laura Agard lasceranno quasi sicuramente Firenze. Restano da definire ancora diverse situazioni alle quali se ne sono aggiunte delle altre. Capitan Alia Guagni sembra voler rimanere in Toscana nonostante l’offerta allettante proveniente dalla Spagna. Tatiana Bonetti non ha ancora preso la decisione se rinnovare o abbandonare la maglia numero 10. A loro si aggiungono le colleghe Lisa De Vanna e Paloma Lazaro.

L’australiana a novembre compirà trentasei anni; l’esperienza in viola è stata piuttosto altalenante perciò la conferma non sembra essere scontata. Certo il valore mediatico della giocatrice non si discute e sembra che abbia un rapporto molto ironico col Presidente Commisso. Per quanto concerne la spagnola, anche lei sembra non aver convinto del tutto il tecnico della Fiorentina Women’s. Per lei potrebbe profilarsi un ritorno in Spagna ma è ancora tutto da decidere. A partire da lunedì prossimo si comincerà a lavorare per il futuro; eppure a Firenze, già da un paio di settimane, si avverte una forte aria di cambiamento. In attesa dei comunicati ufficiali della UEFA che daranno il via ai fuochi d’artificio.

Van de Sanden con il Lione fino al 2021

Arriva il rinnovo di Shanice Van De Sanden che ha prolungato il suo contratto fino al 30 giugno 2021.

Attaccante dall’elevata forza fisica, velocità fulminea ed un sinistro incantevole; Shanice Van De Sanden è arrivata all’Olympique Lyonnais nel 2017 dal Liverpool. Estate del 2017 nella quale ha vinto l’Europeo con la selezione olandese con cui conquisterà anche il secondo posto ai Mondiali francesi del 2019.

Con l’OL ha arricchito il suo palmarès aggiungendo tre campionati francesi, una Coppa di Francia e due Champions League. Champions ancora protagonista per la squadra francese dato che hanno da disputare ancora i quarti contro il Bayern Monaco e c’è un titolo da difendere.

Credit Photo: OL

Comunicato Cesena FC Femminile

È stata una lunga stagione con alti e bassi, ma il grande Cuore del Cesena Femminile ha fatto si che le ragazze  Bianconere chiudevano definitivamente il capitolo permanenza in serie B, avventura riuscita con determinazione, rabbia e tanta voglia di vincere iniziata il 15 settembre 2019 contro il Napoli, capolista promossa in serie A e conclusasi con il pareggio a Ravenna in data 16 Febbraio 2020, risultato di 0 a 0.

Poi un lungo stop, i brutti pensieri le preoccupazioni e la sospensione del campionato decretato dalla lega in questi giorni per la “Brutta Pandemia del Covid-19”, sentenziando la retrocessione in serie C di Perugia e Novese e con la promozione delle prime dei quattro gironi di serie C, con la nuova serie B Nazionale che dal prossimo anno sarà composta da 14 Squadre anziché 12.

Un torneo difficile che ha evidenziato il notevole livello tecnico e tattico delle squadre, dove il Cesena ha dimostrato di essere a suo agio, all’altezza delle altre lottando fino alla fine per raggiungere il traguardo, prefissato ad inizio stagione.

Un cammino che ha visto anche un po’ di sfortuna colpire la squadra Romagnola, funestata da diversi infortuni, anche se la conclusione del girone di andata aveva fatto sperare in un risultato migliore, ma poi qualcosa è andato storto e nonostante questo periodo di crisi, sia la squadra che il tecnico, i dirigenti e la società hanno sempre creduto e voluto raggiungere quanto meritato sul campo, la permanenza in serie B.

I ringraziamenti vanno a tutti quelli che hanno permesso questo risultato e cioè le ragazze che con sacrifici, impegno, determinazione e cuore hanno ottenuto sul campo una meritatissima permanenza in serie B; al mister che con tanti sacrifici e responsabilità ha condotto la squadra a raggiungere questo traguardo importante, al Vice Allenatore, al preparatore dei portieri, agli sponsor, i sostenitori e tutti coloro che ci sono stati vicini credendo sempre in noi, con la promessa di impegnarci ancor di più a rendere il futuro del calcio femminile Cesenate sempre più roseo.

Così come sta facendo già da un po’ Elvio SANNA Direttore Sportivo e responsabile dell’area Tecnica il quale si sta già muovendo sul mercato per riuscire a portare alla corte della società Cesenate e a disposizione del riconfermato Mister Roberto ROSSI, ragazze di ottima prospettiva anche per poter effettuare quel salto di categoria da tanto desiderato ma che nessuno vuol citare ………. serie “A”

Cesena 11 Giugno 2020

Franco Scolozzi Addetto Stampa Cesena Calcio Femminile

Federazione Calcio Stati Uniti: abrogazione inno nazionale, Black Lives Matter

U.S. Soccer afferma Black Lives Matter e sostiene la lotta contro le ingiustizie razziali.

Il Consiglio di amministrazione della Federazione degli Stati Uniti ha votato per abrogare la Policy 604-1, che ha sempre richiesto ai giocatori di stare in piedi durante l’inno nazionale.

La legge fu messa in atto dopo che Megan Rapinoe si inginocchiò solidale con la pacifica protesta ispirata da Colin Kaepernick, che stava protestando contro la brutalità della polizia e l’oppressione sistematica dei neri e delle persone di colore in America. È diventato chiaro che questa politica era sbagliata e ha sminuito l’importante messaggio di Black Lives Matter.

“Non abbiamo fatto abbastanza per ascoltare, specialmente i nostri giocatori, per comprendere e riconoscere le esperienze molto reali e significative delle comunità di neri e di altre minoranze nel nostro paese. Ci scusiamo con i nostri giocatori, in particolare con i nostri giocatori neri, personale, fan e tutti coloro che sostengono l’eradicazione del razzismo. Lo sport è una potente piattaforma per il bene e non abbiamo usato la nostra piattaforma nel modo più efficace che avremmo dovuto. Possiamo fare di più su questi temi specifici e lo faremo.

Dovrebbe essere e andrà avanti per i nostri giocatori determinare come possono utilizzare al meglio le loro piattaforme per combattere tutte le forme di razzismo, discriminazione e disuguaglianza. Siamo qui per i nostri giocatori e siamo pronti a supportarli nell’elevare i loro sforzi per raggiungere la giustizia sociale. Non possiamo cambiare il passato, ma possiamo fare la differenza in futuro. Siamo impegnati in questo sforzo di cambiamento e implementeremo azioni di supporto nel prossimo futuro.”

U.S. Soccer

Credit Photo: John Bazemore

Il Brasile si ritira dalla corsa per la Coppa del Mondo 2023 e il sostegno del governo Australiano è “più forte che mai”

Dopo che il Brasile si è ritirato dalla gara per ospitare la Coppa del Mondo femminile del 2023 citando preoccupazioni economiche, l’amministratore delegato della FFA James Johnson afferma che il sostegno del governo rimane forte per l’offerta congiunta di Australia e Nuova Zelanda.

Il Brasile si è ritirato dalla gara d’appalto dopo che il sostegno economico da parte del governo e di alcuni soggetti privati ​​non è più stato garantito a seguito della crisi COVID-19, lasciando Giappone e Colombia come i restanti concorrenti dell’offerta Australia-Nuova Zelanda.

“Riteniamo certamente che un’offerta di successo della Coppa del Mondo femminile aiuterebbe i governi federali e statali e aiuterebbe a sostenere molti settori industriali”, ha affermato Johnson.

“Ci sarebbero molte opportunità economiche e sociali positive fino al 2023 e gli impegni – da parte del governo – sono in atto per la conquista dei diritti di hosting. Cosa farebbe la Coppa del Mondo femminile per l’Australia e la Nuova Zelanda? Vedremmo 1,5 milioni di spettatori che parteciperanno alle partite e si tratterebbe di 12 città ospitanti separate, sette delle quali sarebbero qui in Australia. Stiamo prevedendo che ci sarebbe un beneficio sociale ed economico di circa $ 460 milioni”.

“Il  sostegno del governo è più forte che mai”.

Johnson ritiene che il lavoro di Australia e Nuova Zelanda per combattere la crisi del COVID-19 manterrà la proposta congiunta valida.

“A febbraio siamo stati in realtà una delle prime nazioni calcistiche in tutto il mondo che ha dovuto affrontare le conseguenze del COVID-19 perché avevamo la situazione in cui le Matildas dovevano dirigersi a Wuhan per le qualificazioni per le Olimpiadi”, ha detto Johnson.

“Abbiamo preso una decisione molto rapida di non inviare le calciatrici. Al momento della decisione, il COVID-19 non era quello che sappiamo oggi, era solo un virus prevalentemente diffuso a Wuhan”.

“Da quel momento in poi abbiamo dovuto lavorare a stretto contatto con il nostro governo. Risolvendo problemi come la velocissima decisione di ospitare la squadra della nazionale femminile cinese, e giocarsi la qualificazione in Australia. Con il governo siamo stati in grado di organizzare amministrativamente un buon torneo di qualificazione per le Olimpiadi con breve preavviso”.

“Voglio anche sottolineare la prontezza con cui il nostro governo ha gestito il COVID-19 in un senso più ampio – non solo per quanto riguarda il calcio. Così come l’ottimo approccio messo in atto dalla Nuova Zelanda”.

“Penso che tutte queste cose ci aiuteranno, davvero”.

L’offerta vincente sarà decisa il 25 Giugno da una riunione online del consiglio FIFA.

Photo Credit: Westfield Matildas

Martina Rosucci: “Allenarsi senza giocare? Un privilegio”

La Juventus ha scelto di lasciare le proprie strutture a disposizione per gli allenamenti della Juventus Women nonostante lo stop, ormai definitivo, del campionato femminile.

Martina Rosucci, via social, ringrazia il club bianconero:

martinarosucci“Allenarsi senza giocare?
Una necessità.. ma in questo momento soprattutto un PRIVILEGIO…⚽️
Grazie @juventus per permettercelo!”
#SignoraSiNasce ⚪️⚫️✨ #KeepOnTraining💪🏻
Credit Photo:Pagina Instagram Martina Rosucci

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