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Derby giocato a viso aperto – Federico Vassallo, Baiardo: “Fiero delle ragazze”

Credit Photo: Angelo Baiardo

Un super derby quello giocato questa domenica dal Baiardo. La squadra ligure lo sapeva: riuscire a domare lo Spezia capolista non sarebbe stato per niente facile ed il risultato lo ha confermato: 1-3 a favore delle avversarie, per una gara che, finale a parte, è stata accettata a viso aperto e senza alcuna paura.

Tre i punti consegnati? Si, ma rimane una prestazione che riempie d’orgoglio, segnata dalla unica rete siglata da Zecchino dai trenta metri su assist di Zella; l’intermezzo del 55′, però, non è stato l’unico pericolo ai danni dello Spezia che ha sofferto molteplici costruzioni neroverdi per 90 minuti.
Di seguito commento ed analisi post gara della guida della Prima Squadra Federico Vassallo:Sconfitta che fa male ma che ci riempie di orgoglio, vista la prova. Oggi esco soddisfatto, orgoglioso e fiero delle ragazze che hanno tenuto testa alla capolista, soffrendo e cercando di colpire al momento giusto.

Questa partita, per quanto ci faccia uscire a mani vuote, lascia grande fiducia nei nostri mezzi e deve portarci ad un’ulteriore consapevolezza.
Passiamo in svantaggio ma nel secondo tempo troviamo il pareggio e rischiando qualcosina, abbiamo creato anche pericoli incredibili.
Subito l’autogoal al 70′ ci siamo ritrovati nuovamente in salita, ma non abbiamo mollato; ci siamo sbilanciati, semplicemente lo sforzo non ci ha pagato. Onore alla squadra avversaria che sicuramente ha grandi qualità per poter competere per il salto di qualità; il Baiardo, però, c’è e si fa sentire e vedere!“.

Ora, da calendario, un altro incontro da non sottovalutare: quello con il Monterosso, lasciato a tappeto in fase d’andata.

Dal fango al match point

Credit Photo: Diego Franchino

Ne è passata di acqua sotto i ponti, anzi, sul campo del Pozzo La Marmora di Biella dopo la deludente prestazione della Juventus Women contro la Fiorentina. La situazione però che sembrava assai critica e preoccupante solo dieci giorni fa per le ragazze bianconere, nell’arco di una sola giornata di Campionato, si è trasformata per la Juve quasi in festa. Quasi. Aspetta li…
Nel calcio dove può succedere tutto e il contrario di tutto nel breve spazio di un contropiede, si devono mantenere sempre i piedi per terra. Questo dettame può andar bene per una squadra ed il suo staff ben diretto dal suo Coach, ma difficilmente per i tifosi che all’indomani di una sconfitta prevedono l’arrivo di un asteroide come sola sciagura più grande.
Le sconfitte capitano, le giornate storte capitano, i campi in condizioni pietose causa maltempo anche no…. Le prime due condizioni si verificano sempre, vuoi per una tipologia specifica di preparazione che ti porta a finire la benzina in un determinato periodo della stagione, vuoi per la casualità degli infortuni che in alcuni casi ti priva delle giuste alternative in un reparto in debito di ossigeno. La terza condizione no, non dovrebbe più capitare, non è più ammesso che capiti. La Serie A femminile è una realtà professionistica e
come tale andrebbe tutelata e rispettata. Ora che il palcoscenico è anche “e per lo più” televisivo non si può assistere ad incontri su campi al limite della praticabilità dove la stessa integrità fisica delle atlete può essere compromessa.
Ricordiamoci solo su che diamine di campo di patate si fece male Cecilia Salvai tanto per fare un esempio…
A memoria però, non ricordo di aver mai visto i presidenti di federazione scomodarsi per assistere a partite intermedie del Campionato o della Coppa Italia e verificare di persona lo stato delle cose. Li ho sempre e solo scorti nelle finali o a consegnar trofei con quel sorrisino amaro tutte le volte che li hanno dati …a Noi…
D’altronde perché rischiare la vita in tribuna salendo gradini grandi quanto metà del tuo piede esaudendo chissà, il desiderio nascosto di qualcuno? (Vedasi Biella ndr.)
Meglio sicuramente restare al calduccio leggendo un buon libro antico o passare la serata al ristorante con gli amici più stretti o andare a San Siro piuttosto che guardare in faccia gli spettatori e dire la cruda verità. I soldi nel femminile non ce li mettiamo perché non ci frega nulla. Il giusto, il quanto basta proprio perché non fallisca e tiri avanti un altro anno e un altro anno ancora, d’altra parte dobbiamo sì copiare cosa fa (e bene) il resto dell’Europa, ma non chiedeteci di più, ce lo hanno imposto.
Tutti voi siete ben consci che quando qualcosa vi piace o la volete fortemente, vi attivate per ottenerla o realizzarla costi quel che costi, quindi…
Fortunatamente il dio del calcio di questi individui se ne frega e ci regala spesse volte delle botte di…volevo dire dei colpi di fortuna o delle combinazioni incredibili, sia pro che contro, che ci permettono di sognare o disperare ogni volta che gli garba.
E torniamo allo sconforto post Juve Fiorentina 0-2 dove ben sappiamo non ha girato bene nulla, neanche la macchina nel parcheggio per tornare a casa. Ebbene, conscio della sua magica e immateriale presenza ho cercato di dare un aiutino al fato facendo una bella foto con Agnese, si proprio lei, la numero 4 Viola non certo prima di essermi complimentato con i suoi genitori e con lei stessa per la vittoria. Il giusto merito a chi ha portato a casa i tre punti va sempre riconosciuto. Mi tengo il suo sorriso furbetto nella galleria dello
smartphone e torno a casa.
In poche ore il disastro si trasforma in sollievo quando il Milan strappa il 3 a 3 alle cugine e complice il turno di riposo della Roma ci fa perdere solo un punto da chi ci insegue al secondo posto.

Non è finita qui, il turno di riposo di questa Poule Scudetto 2024-2025 ora spetta alla Juventus che teme di perdere altri tre punti da Roma ed Inter impegnate rispettivamente contro il Milan e la Fiorentina e di ritrovarsi solo più con sette ed otto punti vantaggio dalle inseguitrici a cinque partite dalla fine.
Si sa, il diavolo non fa i coperchi ma per l’occasione fa tre goal alla Roma escludendola forse definitivamente dalla lotta scudetto non tanto per la matematica, ma per come la si è vista sul campo da diversi incontri ormai.
La giornata perfetta (per noi) non è ancora finita perché “Sant’Agnese dalla Fiesole” si ritrova il pallone tra i piedi come per..miracolo… La sua compagna di squadra Bredgaard con un tiro preciso becca in pieno la traversa con la palla che decide di cascare tra i piedi della numero 4 per essere solo più messa in porta e dare la vittoria alle Viola con l’unico gol che decide la partita e lascia a meno 11 le nerazzurre dalla Juve.
Se riuscirete a leggere tutto d’un fiato l’ultimo pezzo capirete quanto l’abbia trattenuto io Domenica scorsa.
Perdere solo un punto in due giornate anziché sei da entrambe le inseguitrici la dice lunga su come il fato (questa volta) abbia deciso di giocare.
Nulla è ancora deciso come dice qualcuno, ma è difficile che l’epilogo di questo Campionato possa essere ribaltato. Il primo match point scudetto per la Juve sembra essere servito su un piatto d’argento. Certo è che se il 30 Marzo si concludesse matematicamente questa corsa tricolore, sarebbe la prima volta (e l’ultima) che una squadra vince il Campionato già alla fine del girone di andata di una Poule Scudetto.
Dio del calcio, lasciacelo fare se ti va.
Fino Alla Fine

Primavera – Il big match tra Juventus e Inter finisce senza gol. Sassuolo, un altro passo avanti verso la Final Four, vincono anche Fiorentina e Roma

Credit Photo: Francesco Passaretta - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Il big match del fine settimana nel campionato Primavera 1 Femminile è finito 0-0. Nessun gol a Vinovo tra la Juventus, unica squadra già qualificata per la Final Four, e l’Inter, che resta terza alle spalle del Sassuolo, che con il gol di Stanic sbanca il campo dell’Arezzo e ora – a tre giornate dalla fine – ha cinque punti di margine sulla coppia Fiorentina-Roma, che al momento sarebbero quarte.

La Viola, nell’anticipo di sabato, ha superato 2-1 la Sampdoria grazie alle reti di Baccaro e Mailia; la Roma, invece, ha vinto 7-0 in casa del Como Women, con doppiette di Ventriglia e Martins e gol di Galli, Farrugia e Cherubini. Spera ancora nella qualificazione il Parma, che con Gueguen e Antoniazzi ha vinto a Napoli (inutile il gol di Russo), mentre il Milan battuto 4-3 in casa dall’Hellas Verona e con sette punti da recuperare in tre giornate è quasi certo di non poter difendere il tricolore conquistato l’anno scorso al Viola Park. Per le rossonere, a segno due volte Longobardi e una Tomaselli.  Nel prossimo weekend riprenderà anche il campionato Primavera 2.

Antonio Cincotta, Ternana: “Complimenti all’Hellas per la prestazione e a Flavia Lombardo per aver dato tutto”

Credit Photo: Emanuele Colombo - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

La Ternana non sbaglia e supera in trasferta l’Hellas Verona, tenendo la testa della Serie B. Raggiante nel post gara Antonio Cincotta che ai microfoni del club umbro evidenzia: “Abbiamo giocato contro un Verona veramente molto ben organizzato. Desidero fare i complimenti al loro tecnico e a tutta l’organizzazione, perché hanno schierato un blocco molto compatto che era difficile chiaramente da muovere, da risolvere per noi a livello tecnico. Siamo molto contenti di aver vinto questa partita, siamo molto contenti”.

L’allenatore della Ternana poi fa un plauso particolare: “Personalmente sono contento per Flavia Lombardo, desidero spendere una parola per lei, perché ha giocato in una posizione nuova, ha dato tutto quello che poteva dare. Ha avuto un anno molto difficile per una serie di microinfortuni che l’hanno ostacolata”.

Cincotta poi ha cosi concluso: “Siamo molto soddisfatti, è stata una gara veramente gestita con grande lucidità e con la giusta serenità che una grande squadra deve riuscire ad avere anche nelle sfide contro squadre che sanno difendere in maniera molto ben organizzata, come ha difeso bene il Verona”.

 

 

Simone Bragantini sulla sconfitta bresciana: “Goal preso? Una ingenuità. Non possiamo permettercelo”

Credit Photo: Emanuele Colombo - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Sconfitta titana ad Acquaviva: la squadra biancoazzurra, questo fine settimana, ha subito una battuta d’arresto mediante uno 0-1 subito, concedendo l’intero bottino di tre punti all’ospite Brescia.
Seppur quello incassato non sia stato un pesante risultato, per la sammarinese si tratta di un messaggio pesante e severo che accende i riflettori su qualcosa che sta mancando in un percorso, ancora una volta, in salita.

Di seguito l’analisi della prestazione compiuta tra le mura domestiche del tecnico Simone Bragantini:Abbiamo fatto una gara equilibrataha dichiarato -. Si sapeva che il Brescia avrebbe giocato così e noi dovevamo fargli male nelle occasioni che abbiamo avuto, sopratutto nel primo tempo.
Il goal preso è stata una ingenuità ed una squadra che vuole salvarsi non può permetterselo.

Dovevamo giocare di più la palla quando eravamo in possesso ed abusare meno del lancio; al momento del goal dovevamo fraseggiare, invece, siamo andati un po’ in confusione.
Se abbiamo concesso la rete significa che dobbiamo ancora lavorare e non ci è entrato in testa che non possiamo non marcare le avversarie“.

Il prossimo step di campionato vedrà l’Academy contrapporsi alla navigatissima Ternana.

Ilaria Brugnoni, Kick Off: “Prima parte di stagione ottima, daremo tutto da qui alla fine”

Credit: Marco Dughetti

Nel futsal in Serie A tra le squadre ad ambire alla zona play-off c’è la Kick Off che vede tra le sue fila Ilaria Brugnoni che abbiamo raggiunto per un’intervista. Momento di pausa nella massima divisione femminile, che concede spazio alle nazionali. Sullo stop forzato la calcettista ci confessa: “Penso che questa pausa sia arrivata in un buon momento perché ci ha dato modo di fermarci a riflettere su cosa ci sta mancando in questo girone di ritorno rispetto al girone di andata e di prepararci all’imminente Coppa Italia. In questo periodo infatti stiamo proprio lavorando questo”.
La gare delle varie nazionali porteranno poi a decretare le formazioni che accederanno al primo Mondiale della storia per il  calcio a 5 in rosa che l’estremo difensore commenta cosi: “È un traguardo importantissimo per far crescere e conoscere in nostro movimento in tutto il mondo. Sono molto felice che l’Italia sia riuscita a qualificarsi durante questa pausa e spero possa raggiungere traguardi importanti”.

Null’ultima uscita la Kick Off non ha portato a casa il bottino sperato contro il Molfetta, Brugnoni a riguardo ricorda: “Siamo arrivate alla partita contro il Molfetta sicuramente con la voglia di vincere, durante la partita però ci è mancato il goal e il Molfetta è riuscito a sfruttare meglio di noi le occasioni avute”.
Nel prossimo match sfida al Bitonto che la calcettista classe 2003 fotografa cosi: “Ci aspettiamo una partita molto agguerrita e sicuramente difficile. Sappiamo che il Bitonto è una delle squadre più forti del campionato, soprattutto in casa loro. Noi però non ci facciamo intimorire da questo è proveremo come sempre a portare a casa qualche punto”.

Sulla sua squadra, invece, l’atleta delle lombarde ci dice: “Per noi è stato di sicuro un campionato di alti e bassi, abbiamo fatto un fantastico girone di andata e adesso siamo in un periodo in cui facciamo fatica a vincere. Ora sicuramente proveremo ad uscire da questo periodo negativo, anche perché iniziano ad arrivare le partite che contano di più”.
La stessa calcettista poi sul torneo conclude: “Non ho in mente un vero e proprio finale, vorrei solo che finissimo questo campionato giocando bene e sapendo di aver dato tutto, indipendentemente dai risultati”.

Women’s Champions League, ecco le prime semifinaliste: impresa dell’Arsenal, Lione a valanga

34′: Misa neutralizza Kelly
46′: Russo dà speranza all’Arsenal
49′: Mariona sigla il 2-0
59′: Russo segna il gol decisivo

La partita in breve: sprint Arsenal nella ripresa

L’Arsenal punta su Chloe Kelly, arrivata in prestito a gennaio, e parte subito all’attacco. Mariona Caldentey sfiora il gol con un colpo di testa, ma il Madrid si difende con la sicurezza di una squadra capace di imporsi 3-1 in campionato contro il Barcellona. Kelly si rivela una minaccia costante e per poco non supera Misa Rodríguez, ma il Madrid, che costringe anche Daphne van Domselaar a qualche parata verso la fine del primo tempo, va al riposo con il vantaggio complessivo intatto. Già al 1′ della ripresa, però, Mariona si invola sulla destra e serve Kelly, il cui cross viene deviato in rete da Russo.

La partita minuto per minuto: Arsenal – Madrid 3-0 (3-2 tot.)Tre minuti dopo, Kelly serve un altro assist, stavolta per il colpo di testa perentorio di Mariona che vale il 2-0. Prima del quarto d’ora della ripresa, l’Arsenal passa in vantaggio con Russo, che insacca dopo una respinta di testa di Steph Catley su punizione di Katie McCabe. L’Arsenal non toglie il piede dall’acceleratore e Russo cerca la tripletta, ma prima incorna a lato e poi costringe sia Misa che Maëlle Lakrar all’intervento. Brivido nel finale, quando Linda Caicedo ha un occasione per accorciare e mandare la gara ai supplementari, ma Van Domselaar è provvidenziale per le padrone di casa.

Visa Player of the Match: Alessia Russo (Arsenal)

 “Con due gol, ha offerto qualità nelle finalizzazioni quando contava di più. Ottimi il movimento e il tocco sul primo gol, mentre il secondo è stato quello della vittoria e ha dimostrato tutta la sua reattività. Notevole la sua intensità anche nel pressing alto dell’Arsenal”.

Formazioni

Arsenal: Van Domselaar; Fox, Williamson, Catley, McCabe; Little (Blackstenius 90′), Maanum (Wältii 75′), Mariona; Kelly (Mead 74′), Russo, Foord

Real Madrid: Misa; Sheila García, María Méndez, Lakrar, Olga Carmona (Redondo 76′); Toletti, Angeldahl (Yasmim), Weir; Linda Caicedo, Bruun (Feller 76′), Athenea del Castillo


Il Lyon conquista la 14° semifinale di UEFA Women’s Champions League della sua storia, grazie ad una vittoria schiacciante contro il Bayern München. Klara Bühl accorcia le distanze per il Bayern con l’unico gol del primo tempo, ma nella ripresa il Lyon dilaga: Melchie Dumornay, Kadidiatou Diani e Tabitha Chawinga trovano il gol nei primi minuti, mentre Ada Hegerberg chiude i conti nel finale. Sotto la guida di Joe Montemurro, il Lyon resta imbattuto e conquista un posto in semifinale.

Momenti chiave

33′: Bühl porta avanti il Bayern
46′: Dumornay trova il gol del pareggio
54′: Diani segna il secondo gol per il Lyon
60′: Chawinga incrementa il vantaggio
90+4′: Hegerberg chiude la sfida

La partita in breve: il Lyon in semifinale

Il Bayern schiera dal primo minuto il nuovo acquisto di gennaio, Momoko Tanikawa, e affida l’attacco anche a Jovana Damnjanović nel tentativo di dare nuova linfa alla squadra. L’inizio è brillante: Wendie Renard sfiora subito il gol su un cross di Dzsenifer Marozsán, ma è il Bayern ad accorciare le distanze. Carolin Simon, ex difensore del Lyon, recupera palla nella metà campo avversaria, innescando l’azione decisiva. Bühl scambia con Damnjanović e Tanikawa, poi irrompe in area e batte Christiane Endler con un tiro preciso ad incrociare. Con la carica del gol, le tedesche sfiorano il raddoppio con un colpo di testa di Julia Zigiotti Olme prima dell’intervallo. Tuttavia, appena 30 secondi dopo l’inizio della ripresa, il Lyon colpisce: Diani pennella un cross perfetto e Dumornay, di testa, insacca, ristabilendo il doppio vantaggio complessivo per le francesi.

Risultato e statistiche: Lyon – Bayern 4-1 (tot. 6-1)
Otto minuti dopo, Diani segna il suo quinto gol in questa edizione della Champions League, approfittando di un tocco di Giulia Gwinn. All’ora di gioco, Chawinga firma il 3-1, finalizzando l’assist perfetto di Diani sul secondo palo. Il Bayern prova a resistere con una grande parata di Maria-Luisa Grohs e un’acrobatica respinta sulla linea di Zigiotti Olme, negando a Damaris Egurrola la gioia del gol. Tuttavia, nel recupero, Hegerberg chiude definitivamente i conti, siglando il suo 66° gol europeo dopo una straordinaria azione personale di Dumornay.

Visa Player of the Match: Kadidiatou Diani (Lyon)

Kadidiatou Diani con il premio di Player of the MatchUEFA via Getty Images

“Ha cambiato la partita nel secondo tempo con due assist e un gol nel giro di 15 minuti. Un costante un problema per la difesa del Bayern, aggressiva e sempre alla ricerca di spazio tra le linee.”
Formazioni

Lyon: Endler; Carpenter (Huerta 86′), Gilles, Renard, Bacha; Marozsán (Hegerberg 61′), Heaps (Däbritz 86′), Egurrola; Diani (Le Sommer 70′), Dumornay, Chawinga (Majri 70′)

Bayern: Grohs; Gwinn, Hansen, Eriksson, Simon (Kett 67′); Lohmann (Caruso 77′), Zigiotti Olme; Tanikawa, Harder (Alara 67′), Bühl (Dallmann 77′); Damnjanović (Schüller 51′)

eFemminile LND 2025: Palermo, Trastevere e Parma in vetta. Ratto vs Piras, il duello senza fine

Prosegue, emozionante e ricca di colpi di scena, la sesta edizione del Campionato eFemminile della FIGC – Lega Nazionale Dilettanti, l’unico torneo eSports continentale interamente femminile. Una competizione che continua a distinguersi non solo per l’alto livello tecnico, ma anche per la sua vocazione etica, culturale e sociale. Nel vivo della stagione 2024/2025, la classifica comincia a delinearsi con tre protagonisti assoluti: PalermoTrastevere e Parma, tutte e 3 in testa nei rispettivi gironi con 12 punti in 4 partite. A guidarle tre delle gamer più affermate del panorama italiano: Giulia RattoMaddalena Piras e Giusy Capuano.

Nel girone A, è sfida a due tra Palermo e Trastevere, trascinate rispettivamente da Giulia Ratto e Maddalena Piras, in un duello che sembra ormai essersi trasformato in una rivalità storica dell’eFemminile. Entrambe le squadre hanno collezionato 12 punti grazie a 4 vittorie su 4, realizzando la bellezza di 32 reti a testa. A fare la differenza, per ora, sono i gol subiti: 6 per il Palermo7 per il Trastevere. Numeri che confermano l’assoluto dominio delle due formazioni nel girone e alimentano l’attesa per il loro scontro diretto.

Nel girone B, invece, comanda in solitaria il Parma, guidato da Giusy Capuano. Anche per lei 12 punti e 4 vittorie, con 30 gol segnati e appena 5 subiti. Una squadra solida e concreta, capace di esprimere un gioco efficace e offensivo, senza dimenticare la fase difensiva. Il club crociato si conferma tra i più attrezzati e ambiziosi della competizione.

Ma l’eFemminile non è solo sfida e spettacolo. È un progetto che rappresenta, a tutti gli effetti, un modello di riferimento per l’intero movimento europeo. Promosso dall’apposita Commissione della LND coordinata dal Presidente Santino Lo Presti, il torneo fonde innovazione e inclusione, offrendo alle donne un palcoscenico competitivo, visibile e ufficiale, dove esprimersi con nome e cognome, rompendo lo schema dell’anonimato e dei nickname usati per proteggersi dai pregiudizi.

A rendere ancora più autentico il progetto è il radicamento nelle Società calcistiche reali: Parma, Lecce, Trastevere, Casale, Palermo, solo per citarne alcune, hanno deciso di investire anche nel calcio digitale femminile, permettendo alle loro atlete di rappresentare i rispettivi colori anche nel mondo eSports. Le protagoniste non sono solo gamer, ma calciatrici reali, come ad esempio Letizia Spinosi, attualmente in forza al Sestri Levante Academy e alla console per il Lecce, o come la beacher Fernandez Fernanda del Genova Beach Soccer.

Cuore pulsante di questa stagione è la campagna “Noi ci mettiamo la faccia”, che affronta il tema del cyberbullismo di genere. Un’iniziativa coraggiosa e necessaria, sviluppata insieme all’Area di Responsabilità Sociale della LND, che mira a sensibilizzare sulle discriminazioni che ancora oggi colpiscono le donne nel gioco competitivo. Attraverso tavole rotonde, eventi e comunicazione, la LND eSport vuole generare consapevolezza e cambiamento culturale, offrendo uno spazio sicuro, rispettoso e rappresentativo.

Con la partecipazione record di 16 squadre, l’eFemminile dimostra di non essere un esperimento, ma un progetto strutturato e in continua crescita. La sinergia con la eSerieD, la presenza di atlete tesserate in entrambi i campionati, e l’interesse crescente da parte dei media e del pubblico giovane, confermano che il calcio digitale femminile ha trovato una casa solida nella LND. Il Campionato eFemminile è ormai molto più di un torneo eSport: è una dichiarazione di intenti, un ponte tra sport reale e virtuale, tra inclusione e talento, tra cultura sportiva e cultura digitale. E finché Giulia Ratto e Maddalena Piras continueranno a sfidarsi a colpi di gol virtuali, con squadre vere alle spalle e cuori veri nel joypad, sarà impossibile non appassionarsi.

Tutte le protagoniste dell’eFemminile 2025

Angelo Baiardo: Vanessa Peersmans Dabritz
Arezzo: Roberta Zurli
Chievo Verona Women: Nicole Micciarelli
Casale Calcio:  Giulia De Cristofaro
Chieti: Chiara Baboro
Genova Beach Soccer: Fernandez Fernanda detta Dinha
Lecce: Letizia Spinosi
Pavia: Giorgia Tolomeo
Palermo: Giulia Ratto
Priaruggia G.Mora: Giulia Lionato
Parma Calcio: Giusy Capuano
Pol. Matuziana Sanremo: Chiara Castagna
Sambenedettese: Giorgia Casciaroli
Sestri Levante Academy: Sofia Del Nevo
Trastevere: Maddalena Piras
Vesta: Flavia Scorrano

 

Giacomo Venturi, Hellas Verona: “Sconfitta che non intacca la nostra crescita”

Photo Credit: Stefano Petitti - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Nella 23esima giornata di Serie B l’Hellas Verona ha ceduto, in casa, per 0-2 alla Ternana. Nel post gara a parlare ai microfoni del club veneto è stato il tecnico Giacomo Venturi, che ha cosi commentato la gara: “Si tratta di una sconfitta con tanta dignità, perché ci siamo un po’ snaturati per essere competitivi con una forza così importante come la Ternana. Abbiamo dovuto adattare il nostro calcio che in genere, anche nella fase di non possesso, è più aggressivo. Sapevamo che rischiavamo di lasciare troppi spazi alle loro individualità e quindi abbiamo preferito lavorare più di reparto, di chiusura degli spazi, concedendo un po’ più del gioco del solito all’avversario”.

L’allenatore ha poi continuato: “La bravura delle ragazze è stata di interpretare la partita con canoni differenti a quello che facciamo tutto il resto del campionato o le altre domeniche. Hanno fatto bene, si vede il lavoro fatto, si vede la consapevolezza di essere una squadra che adesso sa giocare bene a calcio”.
Il mister, poi, sul passo falso ha aggiunto “Mi dispiace un po’ per come è nato il secondo gol, che è stato un errore nostro di impostazione senza nessuna pressione avversaria
e quindi ha chiuso l’episodio, ha chiuso la partita che invece poteva rimanere ancora aperta sull’1-0. Peccato, però va bene lo stesso e faccio i complimenti lo stesso alle ragazze”.

La conclusione è sulle prossime uscite: “Il calendario ci mette di fronte un’altra squadra che si sta giocando la promozione. Il Bologna ha caratteristiche diverse dalla Ternana che in  settimana sapremo analizzare bene. Proveremo ad andare a prendere i punti che non siamo riusciti a prendere oggi, cercando di poter essere un Verona più rigido sui suoi principi di gioco per poter sfruttare al massimo le nostre potenzialità”.

NWSL: il Pride sale in cattedra con il Gotham, brilla il San Diego Wave

Nella seconda giornata di NWSL, scoppiettante come sempre, alcune formazioni hanno confermato la loro leadership, altre hanno conquistato per la prima volta i tre punti, ma una costante del campionato statunitense che si palesa partita dopo partita è la presenza di calciatrici di altissimo livello in tutte le squadre, che hanno il privilegio e l’onore di giocare di fronte a stadi gremiti di persone, com’è stato dimostrato ancora una volta all'”Audi Field” di Washington o allo “Snapdragon” del San Diego Wave.

Portland Thorns e Angel City hanno aperto la seconda giornata con un pareggio per 1 a 1 al “Providence Park”, giocando di venerdì. Al 9′ è passato in vantaggio l’Angel City ospite con la rete di Kennedy Fuller: la calciatrice ha capitalizzato un pallone nell’angolo lontano dopo averlo ricevuto con un bellissimo no-look da parte del centrocampo. Il Portland ha poi pareggiato i conti al 30′ grazie a Reilyn Turner che, su palla inattiva, ha calciato in porta dagli sviluppi del calcio d’angolo battuto da Olivia Moultrie, uno dei tanti gol su palla inattiva messi a segno nella giornata.
Tutte e due le compagini ha creato occasioni nel corso del match, e il risultato è rimasto inalterato grazie alle parate di Mackenzie Arnold e Angelina Anderson. Il Portland ha rischiato di perdere negli ultimi giri d’orologio sul tentativo di Alyssa Thompson, ma alla fine sia il Portland sia l’Angel City si sono accontentati di un punto a testa.

Una partita il cui risultato è sorprendente coinvolge North Carolina Courage e Seattle Reign, la prima del sabato, vinta in trasferta dal Reign per 2 a 1 di fronte al pubblico di “mura ostili”; alla sua presenza numero 200 in carriera, Jess Fishlock ha aperto le marcature al 35′, andando a concretizzare sul cross perfetto di Maddie Mercado, mentre Jordyn Bugg ha raddoppiato il vantaggio del Reign al 56′, a ripresa da poco iniziata, con un tiro dalla distanza.
Aline Gomes ha accorciato le distanze per il Courage al 59′ con un tap-in vincente su un rimpallo a distanza ravvicinata dalla porta. La squadra ha spinto per trovare il pareggio nel corso di tutta l’ultima mezz’ora, ma la difesa del Reign non ha concesso il millimetro e si è assicurata i tre punti.

Il Kansas City Current si è assicurato la sua seconda vittoria stagionale in trasferta contro il Washington Spirit in un “Audi Field” sold out. Uno dei due big match della giornata ha, quindi, sorpreso tutti per la vittoria netta di una delle due contendenti.
Dopo un primo tempo conclusosi a reti bianche, Lo’eau LaBonta ha convertito alla perfezione un rigore al 56′, sbloccando il match per le ospiti. Temwa Chawinga ha poi chiuso la partita al 90’+8, in pieno recupero, segnando su un rimpallo nel cuore dell’area di rigore.
Il Washington Spirit ha mantenuto il controllo del possesso palla in tutto il secondo tempo e ha creato un maggior numero di occasioni, compreso un rigore fischiato a favore non convertito da Trinity Rodman.

Il San Diego Wave reduce da un stagione non molto brillante ha però brillato davanti al suo pubblico in questa seconda giornata, festeggiando la sua prima vittoria della stagione per 3 a 2 nei confronti dell’Utah Royald.
Maria Sánchez ha aperto le marcature al 7′ dopo aver ricevuto il cross di Delphine Cascarino, protagonista per la seconda partita consecutiva, e Adriana Leon ha poi raddoppiato al 37′ su assist di Gia Corley, calciatrice che si sta confermando un ottimo acquisto sponda Wave.
Nella ripresa, l’Utah ha accorciato le distanze prima con una rete di Claudia Zornoza al 61′ e poi con quella di Mina Tanaka al 72′ ha trovato il tanto cercato e atteso pareggio. L’ultima parola l’ha avuta, ancora una volta, Gia Corley, che ha siglato la rete del KO dell’Utah al 74′.

Anche il Bay è riuscito a portarsi a casa la prima vittoria imponendosi per 2 a 0 sul Racing Louisville nel primo match disputato al “PayPal Park” in stagione.
Ad aprire la partita è stata Joelle Anderson al 12′, giocatrice nata proprio nella Bay Area, e anche la seconda rete è stata concretizzata da una calciatrice “della zona”, ovvero Karlie Lema, alla sua prima esperienza in National Women’s Soccer League, trovando il gol dalla distanza proprio prima dell’intervallo.
Il Bay ha controllato il match fino al triplice fischio finale anche grazie agli interventi del portiere Jordan Silkowitz, capace di evitare il pareggio o addirittura la sconfitta con le sue parate cruciali su tre palle gol.

Il Chicago Stars ha invece incassato la seconda sconfitta consecutiva, giocando in casa contro lo Houston Dash, che ha portato a casa i tre punti con un 2 a 1 che segna un inizio disastroso del Chicago.
Le padrone di casa sono passate in vantaggio al 17′ con la rete di Jameese Joseph, e lo Houston Dash ha subito pareggiato al 19′ con Paige Nielsen dagli sviluppi di un calcio d’angolo.
Nel secondo tempo è arrivata la zampata che ha deciso le sorti della partita: il gol di Maggie Graham al 64′, il suo secondo in stagione. Il portiere Jane Campbell ha giocato un ruolo determinante nel mantenere il risultato a favore dello Houston Dash, dando il suo contributo con cinque parate importanti.

L’ultima, attesissima partita della giornata, nonché big match, ha visto scontrarsi Orlando Pride e Gotham a New York. A trionfare è stato l’Orlando Pride, alla sua seconda vittoria consecutiva, concretizzando un 2 a 0 importantissimo per continuare la scia di risultati utili consecutivi.
Il Gotham ha messo subito la partita in discesa per le avversarie con un autogol al 2′ da parte di Lilly Reale, e Marta ha dunque allungato su calcio di rigore nel recupero del primo tempo.
Il Pride ha anche conquistato la sua seconda porta inviolata consecutiva grazie ad Anna Moorhouse, che sta scrivendo sempre di più la storia della competizione.

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