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Sabato c’è Sassuolo-Res Roma!

19esima giornata di Serie A Femminile: Sabato 21 Aprile il Sassuolo affronterà la Res Roma allo Stadio Mirabello di Reggio Emilia alle ore 16.30!

Sul canale ufficiale di Twitter sarà possibile seguire gli aggiornamenti live della partita e sulla Web Radio 5.9 ci sarà la radiocronaca del match!

#ForzaSasol!

Credit Photo: http://www.sassuolocalcio.it/

Martina Gelmetti, Fortitudo Mozzecane: «Segnare è una liberazione da tutto»

Martina Gelmetti è tornata al gol, e lo ha fatto in una partita insidiosa e combattuta. L’attaccante gialloblù della Fortitudo Mozzecane ha raggiunto la doppia cifra sia per quanto riguarda i gol sia per quanto riguarda gli assist, ed è pronta a dare tutto per concludere la stagione nel miglior modo possibile.

Nell’ultima di campionato è tornata al gol, peraltro sbloccando la gara. Quando non riesce a segnare per qualche giornata di fila cerca il gol con apprensione o riesce a giocare con tranquillità?
«Si sa che segnare è una liberazione da tutto. È come staccarsi dalla realtà per qualche secondo. Risulterei bugiarda se dicessi di non cercare il gol con apprensione. Con questo voglio dire che sarei potuta essere più cinica in alcune circostanze. Per questo motivo non la vivo sempre in maniera positiva, soprattutto se un mio errore compromettesse il risultato finale della partita. Arrivare in doppia cifra è stato importante, mi mette più tranquillità, anche perché avevo qualche scommessa in ballo (ride, ndr). Per la sfida più importante però manca ancora un po’ di tempo».

Rimango sempre colpito da un attaccante che riesce a fare numerosi assist: è una caratteristica che ha sempre avuto o è un fattore chiave di questa stagione?
«Ho sempre avuto questa caratteristica. Giocare a fianco di certe giocatrici di notevole qualità mi ha fatto scoprire l’importanza che hanno gli assist. Vedere la felicità negli occhi di chi segna dopo un mio passaggio mi riempie di gioia in una maniera indescrivibile».

Avete avuto difficoltà a sviluppare il vostro gioco? Il pareggio con il Riccione può essere visto come bicchiere mezzo pieno?
«Il Riccione è stato molto bravo ad affrontarci. Noi abbiamo giocato a sprazzi purtroppo, non abbiamo sfruttato tutte le nostre vere potenzialità. Diciamo che abbiamo la capacità di dare 100, ma sta volta abbiamo dato 70. Il bicchiere mezzo pieno è stata la nostra forza e la voglia di non mollare mai fino alla fine».

Mancano quattro partite alla fine del campionato e avete due punti di vantaggio sul Vittorio Veneto. Incredibile come questo campionato sia da giocare fino alla fine.
«Se stiamo lottando ancora per la classifica c’è un motivo, è perché siamo forti, altrimenti saremmo già fuori dai giochi. Bisogna dare il massimo adesso, è necessario l’ultimo sforzo per dare significato a tutti gli sforzi fatti fino ad ora».

Martina come descriverebbe fin qui il primo anno con la Fortitudo?
«Non mi aspettavo un’annata così a dire il vero. Non mi sono mai sentita così bene fisicamente  e questo lo devo alla mia società, ai mister e alle mie compagne di squadra. Avere il sostegno di tutta la società ti rende un giocatore con un valore in più. Un persona che stimo molto una volta mi disse una frase pronunciata da Del Piero: “Oltre alla condizione fisica occorrono la voglia, la rabbia, la passione, la cattiveria agonistica e la felicità interiore, perché un atleta triste è un atleta che parte sconfitto”. Credo che questa frase rispecchi e contraddistingua tutta la Fortitudo di questa stagione».

Credit Photo: Graziano Zanetti Photographer

Atalanta Mozzanica: la settimana del derby col Brescia Femminile

Il derby dei derby torna ad infuocare la passione dei tifosi di Brescia e Atalanta. Dopo l’importante successo sul Sassuolo, che ha permesso a Daniela Stracchi e compagne di consolidare il quarto posto e rosicchiare tre lunghezze al Tavagnacco, le nerazzurre stanno lavorando da lunedì per preparare la partitissima, il match più sentito di tutta la stagione.

Anche a Brescia purtroppo le bergamasche giungeranno incerottate a causa dell’indisponibilità di Re e Fusar Poli. Scontata la squalifica, Giulia Rizzon potrà però essere della partita e quantomeno la sua presenza darà una soluzione in più a mister Garavaglia. Giampiero Piovani avrà dalla sua l’entusiasmo di un gruppo caricato dalla vittoria di Vinovo, con la quale le rondinelle sono ritornate alla testa della classifica e il recupero di Federica Di Criscio, scesa in campo a gara in corso con le bianconere.

Tutte variabili che mister Garavaglia sa bene: “Affronteremo una partita difficilissima, contro una squadra costruita per essere dov’è e che merita di essere dov’è. Oltretutto saranno molto cariche dopo la vittoria con la Juventus, ma noi dobbiamo pensare sempre a noi stesse. Loro sono favorite, ma le ragazze stanno lavorando bene e sappiamo che servirà una prestazione perfetta per poter ottenere un risultato positivo.”

Nel tardo pomeriggio di giovedì la squadra ha effettuato l’ultima seduta settimanale e solo così il tecnico meneghino ha sciolto forse gli ultimi dubbi legati alla formazione che affronterà il Brescia. I principali dubbi saranno legati alla posizione in campo di Ledri, che potrebbe tornare in mediana con Rizzon al centro della difesa al fianco di Piacezzi, e il pacchetto avanzato, dove nonostante la buona prova di Pellegrinelli e Baldi salgono le quotazioni anche di Monterubbiano e Mendes, protagoniste nel finale della partita con il Sassuolo.

Precedenti: in campionato le due formazioni si sono affrontante 15 volte, compresa la gara d’andata dell’attuale torneo. 10 le vittorie delle rondinelle, 4 i pareggi e un solo successo per le bergamasche, ovvero il 4-0 al Comunale di Via Aldo Moro della quarta giornata, stagione 2015-’16 (reti di Giacinti, Mason, Iannella e Rizzon). Della rosa di oggi in campo in quell’incontro c’erano Stracchi, Scarpellini e Rizzon, senza dimenticare Valentina Giacinti, che sabato troveremo ancora, ma con la casacca biancazzurra.

Ex di turno: saranno tre le grandi ex in campo, ossia Valentina Giacinti appunto, quattro stagioni al Mozzanica e oltre 100 goal all’attivo con le bergamasche, Manuela Giugliano in biancoceleste nella stagione 2015-’16 e Lisa Alborghetti, oggi all’Atalanta, ma per ben 8 stagioni tra le file biancazzurre.

Probabili formazioni di sabato 21/04, h.15.00:

Brescia: MARCHITELLI; DI CRISCIO, FUSETTI, HENDRIX; PETTENUZZO, GIUGLIANO, SIKORA, DALESZCZYK; GIACINTI, SABATINO, GIRELLI. All. Giampiero Piovani.

Atalanta Mozzanica: THALMANN; RIZZA, RIZZON, PIACEZZI, MOTTA; STRACCHI, ALBORGHETTI, LEDRI; BALDI, PIRONE, PELLEGRINELLI. All. Elio Garavaglia.

Arbitro: André Scialla di Vicenza; assistenti: Quinci di Lodi e Brunetti di Milano.

Credit Photo: Sergio Piana

Verona Women: sabato sfida gialloblù con il Tavagnacco

Si disputano questo sabato 21 aprile le gare dell’ottava giornata di ritorno del campionato di Serie A che le ragazze di AGSM Verona che tornano sul sintetico amico di via Sogare per affrontare il Tavagnacco, terza forza del campionato. Fischio d’inizio fissato per le ore 15,00.

Le scaligere, reduci dalla sonante vittoria ottenuta sul campo del fanalino Empoli, vogliono allungare la striscia positiva cercando, contro l’ostica formazione friulana, i punti della matematica salvezza.
Mister Longega recupera la svedese Molin che ha scontato il turno di squalifica, ma difficilmente potrà schierare l’attaccante Dupuy uscita dal campo di Empoli con una forte contusione dopo aver siglato una pregevole doppietta. Da valutare le condizioni della bulgara Kostova, impiegata con il contagocce nell’ultimo match.

Nella formazione udinese, sorprendentemente sconfitta sabato scorso dal pericolante Ravenna, probabile l’assenza della forte attaccante scozzese Clelland.

I precedenti:
Sono ben 36 i precedenti incontri tra veronesi e udinesi tra campionato e coppe con un bilancio favorevole alle prime vincenti in 20 occasioni mentre 12 sono le vittorie friulane. Solamente 4 i pareggi.
All’andata le friulane si imposero con un 2 a 0 troppo pesante per le veronesi arrivate a Udine in formazione rimaneggiata.
I confronti tra le due compagini sono sempre stati particolarmente ricchi di gol, ben 99 quelli complessivamente messi a segno dalle scaligere a fronte dei 63 subiti.

Il programma della 19^ giornata e le designazioni arbitrali:
AGSM Verona – Tavagnacco (Matteo Canci di Carrara)
Brescia – Mozzanica (André Scialla di Vicenza)
Fiorentina – Juventus (Agostino De Santis di Campobasso)
Pink Bari – Empoli (Niccolò Fucci di Salerno)
Ravenna – Fimauto Valpolicella Chievo (Davide Giacometti di Gubbio)
Sassuolo – Res Roma (Lorenzo Maccarini di Arezzo)

Credit Photo: https://www.veronawomen.com/ 

L’Atalanta alle porte, rifinitura al De Paoli per le Leonesse

Il Brescia Calcio Femminile ha svolto giovedì seduta di rifinitura al campo sportivo De Paoli.

Alla squadra ha fatto visita il presidente Giuseppe Cesari, che ha incitato lo spogliatoio in vista degli impegni finali di stagione. Ranghi completi per mister Gianpiero Piovani, con capitan Girelli che, dopo il lavoro differenziato di ieri, ha seguito per intero il programma al fianco delle compagne.

Per la gara di sabato 21 aprile (ore 15) al Club Azzurri contro l’Atalanta Mozzanica l’unica indisponibile sarà la lungodegente Valentina Bergamaschi.

La gara sarà trasmessa sul canale BCF MyCujoo del Brescia Calcio Femminile.

Credit Photo: http://www.bresciacalciofemminile.it/

La Grifo Perugia si schiera contro il bullismo

Un grande appuntamento attende la Grifo Perugia. E questa volta non parliamo di gare di campionato o di spareggi. La società biancorossa si schiera infatti contro il bullismo per una partita ben più importante e nobile.

Il club presieduto da Valentina Roscini sarà infatti presente al convegno di venerdì 20 aprile intitolato “Non sei solo, Lotta al bullismo. Generazioni insieme”, organizzato dal Coni, dall’Ada Umbria e dall’Usr Umbria.

L’incontro, che avverrà alle ore 17,30 presso Casa del parco della Pescaia di Via XX settembre in Perugia, vedrà gli interventi di Ada Girolamini, presidente dell’Ada regionale, Diego Dramane Waguè, assessore al Comune di Perugia, e Domenico Ignozza, Presidente del Coni umbro. Il tema sarà quello della lotta al bullismo, ancora oggi quanto mai attuale ed incalzante nel nostro paese.

Oltre ad una delegazione della Grifo, ‘guidata’ dal presidente Roscini e composta da alcuni dirigenti, saranno presenti sia la prima squadra di Valentina Belia che la formazione primavera di Vania Peverini.

Credit Photo: http://www.grifocalciofemminile.it/

La Lega Pro “a lezione” dalla Juventus Women per lo sviluppo del calcio femminile

Il workshop che si è tenuto oggi presso lo Juventus Training Center di Vinovo, organizzato in maniera congiunta dalla Lega Pro e dalla Juventus Women, è stata l’occasione per un interessante interscambio di idee sullo sviluppo del calcio femminile in Italia.

La Juventus Women rappresenta, oggi, un vero e proprio punto di riferimento del movimento grazie all’organizzazione della propria struttura interna e ai risultati ottenuti sul campo in pochissimo tempo. La società bianconera, nata lo scorso 1 luglio, dopo l’acquisizione del titolo sportivo dell’ASD Cuneo Calcio, ha sviluppato un progetto vincente che ha portato la prima squadra a essere assoluta protagonista in Serie A, oltre ad aver dato vita alla Primavera come sbocco naturale per il già florido Settore Giovanile Femminile, che alla sua terza stagione coinvolge oltre 110 giovanissime.
L’incontro odierno ha rappresentato un momento di confronto tra una realtà così importante e tanti rappresentanti dei settori del calcio in rosa dei club di Lega Pro che ogni giorno, con passione e abnegazione, lavorano sul territorio per lo sviluppo del calcio femminile. Un impegno costante che in futuro potrà contribuire anche alla crescita della Nazionale, nell’occasione rappresentata dalla fantasista bianconera Martina Rosucci.

Fortunatamente ora le bambine iniziano a giocare già a 5 anni, io ho iniziato a 9 e non c’erano la professionalità e le strutture di oggi. I genitori non conoscevano l’ambiente e si sentivano meno sicuri – afferma Martina – La Lega Pro, grazie alla sua territorialità, permette alle bambine di coltivare fin da subito i loro sogni perché possono avvicinarsi al calcio senza cambiare città, senza allontanarsi dalla famiglia e dal proprio ambiente, senza lasciare la scuola se scelgono di intraprendere questo percorso sportivo”.

Finalmente sta cambiando la visibilità verso il nostro settore e questo grazie ad un cambiamento dell’opinione pubblica che nasce dalla territorialità  e dalle scelte di sempre più Società di educare le bambine – sottolinea Rita Guarino, Allenatore Prima Squadra – Stiamo parlando di cultura dello sport e non dobbiamo parlare di calcio femminile come un’eccezione“.

Non c’è il calcio maschile e quello femminile, c’è solo il calcio. Dobbiamo essere noi i primi a superare la barriera di dire che ‘facciamo anche il settore femminile’, perché si tratta semplicemente di fare un’attività in più con le stesse potenzialità di adesioni, di risorse economiche, di investitori e di diritti di esposizione mediatici e di pubblico sempre più in crescita – spiega Stefano Braghin, Head of Academy & Women’s Football – Come Juventus stiamo puntando molto in questo progetto e per questo abbiamo scelto di investire nella formazione dei tecnici, delle strutture, del supporto extra campo  al pari della prima squadra maschile e del settore giovanile“.

Il calcio femminile è un movimento in continua espansione che raccoglie sempre più consensi e adesioni. Cambiare il verso al calcio italiano significa, anche, puntare allo sviluppo del calcio femminile. Questo lo deve fare in particolare la Lega Pro che é territorio, socialità, inclusione. Ci stiamo impegnando attivamente nello sviluppo di questo percorso – dichiara Francesco Ghirelli, Segretario della Lega Pro – I risultati ottenuti tanto a livello di Club quanto di Nazionale devono essere motivo d’orgoglio per tutti gli amanti di questo sport. Voglio ringraziare in prima persona la Juventus, eccellenza nel femminile, per la straordinaria opportunità di confronto e di crescita che  oggi ha voluto dare alle società di Lega Pro“.

Credit Photo: Pagina Facebook Juventus

C-Date, nuovo sponsor del Brescia Calcio Femminile per questo rush finale di stagione!

“Meglio il Brescia del Barcellona”. C-Date sceglie le “Leonesse d’Italia” come prima squadra da sponsorizzare in Europa.

Il Brescia Calcio è la prima squadra di calcio femminile europea sponsorizzata da un sito di incontri.

Lo sponsor, C-Date (www.c-date.it), il più noto fra i siti di incontri casuali (semplici avventure che non necessariamente generano relazioni), 36 milioni di iscritti in tutto il mondo, per celebrare i suoi dieci anni di vita, ha avviato una selezione fra le migliori squadre europee di calcio femminile e la sua scelta è caduta sulla formazione bresciana, che è stata preferita a formazioni più note e blasonate, dal Barcellona al Bayern Monaco.

Le Leonesse d’Italia sono state protagoniste quest’anno di un campionato in crescendo che le ha viste solo domenica scorsa battere, dopo una lunghissima rincorsa, proprio la Juventus a Torino e raggiungerla al primo posto in classifica a sole quattro giornate dal termine del campionato. Una stagione incredibile che ha inciso non poco sulla scelta della multinazionale degli incontri online.

Quella di sponsorizzare una squadra di calcio femminile è per C-Date una scelta naturale e volutamente provocatoria – spiega Biagio D’Angelo, portavoce italiano del sito – C-Date è il sito di incontri casual più scelto dalle donne e supportando il calcio femminile vogliamo anche lanciare un messaggio importante, oggi più che mai, per sostenere la libertà delle donne e una reale parità fra i sessi, proprio a partire dall’ambito più maschile possibile, quello del calcio”.

Lo sponsor C-Date apparirà sulle divise delle Leonesse d’Italia a partire dalla partita che si svolgerà sabato 21 aprile. Si tratterà di una giornata decisiva: il Brescia infatti ospiterà sul suo campo la formazione dell’Atalanta (attualmente quarta in classifica) per un derby lombardo tutto da vivere. La Juventus invece sarà ospite della Fiorentina campione d’Italia.

Sotto il logo C-Date, sulle divise delle Leonesse d’Italia, farà bella mostra di sé lo slogan del sito: “Realizza le tue fantasie”. E chiaramente la prima fantasia delle ragazze del Brescia sarà sabato quella di operare l’agognato sorpasso e svegliarsi solitarie al primo posto in classifica.

C-Date, disponibile anche attraverso apposite app per iOS e Android, è il sito di incontri più scelto dalle donne. Presente in tutto il mondo conta oltre 36 milioni di iscritti e si caratterizza per assicurare la totale privacy ai suoi membri e per dare l’opportunità di incontrare partner secondo il profilo più vicino possibile ai propri desideri.

Credit Photo: http://www.bresciacalciofemminile.it/

Il lodo Woodson: i diritti vanno difesi e non bisogna aver paura di difenderli

Le sentenze dei tribunali FIFA riguardanti il calcio femminile rappresentano una misera percentuale rispetto a quella sul calcio maschile. In rete possiamo trovare solo quattro sentenze sul calcio femminile pronunciate negli ultimi dieci anni, due delle quali relative al “training compensation” per cui nemmeno direttamente vincolate ai diritti delle giocatrici.
L’assenza di “giurisprudenza femminile” è magari proporzionale alla crescita del movimento femminile: più migliorerà più ci saranno problemi da risolvere e sentenze da emettere.

Oltre alla FIFA, l’altra istituzione fondamentale in diritto sportivo è il TAS, il tribunale arbitrale dello sport, una vera e propria corte suprema dello sport mondiale; proprio difronte al TAS negli ultimi mesi si è conclusa una storia di discriminazione nel calcio femminile[1].

Questa vicenda riguarda la sig.ra Rochell Woodson cittadina liberiana e membro di spicco del calcio femminile africano. La sig.ra Woodson venne eletta membro del Comitato Esecutivo della Federazione calcistica liberiana nel 2010; da quel momento la sua ascesa non si fermò, raggiungendo anche il Comitato FIFA del calcio femminile.

Nell’agosto del 2016 la sig.ra Woodson chiese il permesso al Comitato Esecutivo della Federazione liberiana di andare in maternità negli Stati Uniti, dando però la piena disponibilità a lavorare a distanza. La Woodson consegnò due ulteriori indirizzi mail oltre a quelli già in possesso della Federazione, più un numero di telefono americano: il presidente della Federazione approvò. Quando tutto sembrava andare come programmato, il 30 settembre del 2016 il presidente della Federazione liberiana inviò una mail alla Woodson chiedendole di non richiedere aggiornamenti delle attività federative e che nemmeno fosse più necessario inviarle le mail in copia riguardanti le attività del Comitato.

La vigilia di Natale del 2016 la sig.ra Woodson ricevette una mail in cui veniva informata della possibilità reale di venir espulsa dalla Federazione a causa della sua inattività; l’assemblea che avrebbe votato al riguardo si sarebbe tenuta a fine gennaio 2017.
E così fu: il 26 gennaio 2017 la sig.ra Woodson venne espulsa dalla Federazione liberiana con 35 voti pro espulsione e 3 contro. La sig.ra Woodson non accettò la decisione e presentò ricorso al TAS che ha piena giurisdizione nelle materie federative, considerando di essere stata vittima di una evidente violazione dei diritti più basici.

Dinnanzi al TAS i dirigenti e gli avvocati della Federazione liberiana considerarono che la Woodson fu assente per un irragionevole e ingiustificato periodo di tempo (20 settimane) quando invece la legge sul lavoro liberiana prevede un congedo di maternità di 14 settimane. Inoltre i dirigenti federali liberiani chiedevano al TAS l’applicazione dell’art.47 dello statuto della Federazione liberiana che prevede: “Le posizioni dei vicepresidenti e degli altri membri del comitato esecutivo saranno considerate come vacanti in caso di morte, dimissioni, invalidità permanente o se i vicepresidenti e gli altri membri del Comitato Esecutivo non partecipano a 4 riunioni ordinarie consecutive[2]”.

Aver paragonato il congedo di maternità della Woodson con le situazioni previste dall’art.47 (morte, dimissioni o invalidità permanente), è stato un autogol clamoroso; in più la sig.ra Woodson non fu assente a nessuna delle riunioni ordinarie.
L’altro errore fu quello di richiedere l’applicazione della legge sul lavoro liberiana, non sapendo che l’ordinamento sportivo gode di autonomia propria e le norme di diritto sportivo si differenziano nettamente da quelle dell’ordinamento ordinario; basti pensare che nel calcio non sono mai esistiti né esisteranno i contratti a tempo indeterminato.

Il TAS considerò che la Woodson non dovesse essere considerata una lavoratrice “normale” proprio per il suo status di membro del Comitato Esecutivo della Federazione; per questa ragione le uniche norme applicabili al caso sarebbero state quelle previste dallo Statuto della Federazione o qualsiasi norma federativa interna. Purtroppo però per i dirigenti federali liberiani, nessuna norma federativa regolava il congedo di maternità e chissà quante altre federazioni sportive nazionali non lo prevedono.
Infine, non solo la sig.ra Woodson non risultò assente a nessuna delle riunioni ordinarie ma addirittura non venne emesso nessun verbale dell’assemblea che decretava la sua espulsione dal Comitato, rendendo impossibile capire se i 2/3 necessari ad approvare la decisione fossero stati realmente raggiunti.

Il TAS concluse che la sig.ra Woodson dovesse essere riammessa con effetti immediati.

L’assenza di giurisprudenza femminile come detto all’inizio, può essere legata alla poca consapevolezza da parte del calcio femminile che i tribunali della FIFA e il TAS esistono e servono anche per far rispettare e applicare le norme calcistiche per le giocatrici.
Tuttavia, il lodo emesso dal TAS che ha giudicato la sig.ra Woodson ed emesso il 7 agosto 2017, fa da spartiacque poiché ha dimostrato che il tale tribunale è pronto a giudicare anche controversie in ambito calcistico femminile.

La storia della sig.ra Woodson dimostra come bisogna sempre aver la forza di andare contro le decisioni palesemente lesive di diritti fondamentali, anche se queste decisioni sono state prese dai vertici di una federazione calcistica e tutti sappiamo quanto difficile sia fronteggiare questi enti. Infine, la Woodson con la sua iniziativa ha dimostrato che i diritti vanno difesi e che non bisogna aver paura di difenderli.


[1] Arbitration CAS 2017/A/4979 Rochell G D Woodson v. Liberia Football Association (LFA), award of 7 August 2017.
[2] p.46 Arbitration CAS 2017/A/4979 Rochell G D Woodson v. Liberia Football Association (LFA), award of 7 August 2017: “The positions of the Vice-presidents and other members of the Executive Committee will be considered vacant in case of death, resignation, of permanent disability or if the Vice-presidents and other members of the Executive Committee do not participate in 4 consecutive regular meetings”.

Torino CF, aspettando il derby

Carlotta Rinero, classe ’97, da sempre in maglia granata, una mediana “come una volta”, generosa e senza paura, in continuo movimento a tutto campo con un dinamismo sorprendente.

Sono queste le caratteristiche di “Charlie” (così la chiamano le compagne) che peseranno non poco, a centrocampo, nel Derby di Domenica prossima se non, addirittura, faranno la differenza.

Credit Photo: Torino Calcio Femminile – Pagina Facebook

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