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Agsm Verona, rinviato test-match con l’Inter

E’ stato rinviato in data da destinarsi l’interessante test-match previsto questa domenica 4 marzo per le ragazze dell’Agsm Verona che alle 17,15 sul sintetico amico di via Sogare avrebbero dovuto affrontare l’Inter, formazione che sta lottando per la promozione nella massima serie.
Nella giornata di sabato si è lavorato per rendere agibile il terreno di gioco dopo le abbondanti nevicate dei giorni scorsi, ma l’abbassamento delle temperature notturne non ha permesso una completa pulizia del manto erboso che si presenta in parte ancora ricoperto da un sottile strato di neve ghiacciata.

Credit Photo: https://www.veronawomen.com/

Vogliamo farlo anche noi, oppure no?

Sarebbe meglio dire: “Vogliamo promuovere il calcio femminile in Italia nel migliore dei modi o vivacchiamo, come abbiamo sempre fatto, aspettando che qualcuno faccia il miracolo di renderlo visibile e apprezzato a schiere di appassionati sempre maggiori?”

Evidentemente il quesito se lo è posto anche il prestigioso club inglese del Manchester City che, per rispondere al problema di dare ulteriore visibilità alla propria compagine femminile, ha realizzato un normalissimo video della durata di un solo minuto dove, alternando immagini di calcio maschile e femminile con bellissime giocate dei propri calciatori, ha inserito messaggi semplici ma estremamente significativi e ficcanti:

Stessa città, stessa passione… calcio maschile, calcio femminile: stesse scarpe, stesse regole, stessi goal, stessi rivali, stesse difficoltà, stesse gioie, stesso orgoglio, stessa passione, stesso gioco.

E per finire:
Non è calcio femminile o calcio maschile…è solo calcio.

Stiamo parlando di una società che ha sia la compagine maschile che quella femminile ad altissimo livello.

Ricordiamo che la squadra delle donne, acquisita nel 2014 dal potente club dei “Citizen”, è stata recentemente semifinalista nella Champions League ed appartiene al “gotha” del calcio femminile europeo. Può contare su diverse migliaia di spettatori, che la seguono regolarmente nelle partite del campionato inglese.

Lo stesso discorso vale anche per le squadre femminili di Germania, Francia, Spagna e paesi nordici… eppure anche loro sentono la necessità di dare un ulteriore sviluppo a questa disciplina.

E noi, in Italia, non ne abbiamo bisogno? Qualcuno, giustamente, direbbe: “Certo che sì, ne abbiamo bisogno all’ennesima potenza!”

Stiamo assistendo, con grande rammarico, al fallimento di una lega “inadeguata” che è incapace di dare risalto al movimento calcistico femminile nel nostro paese e, come se non bastasse, c’è una folta schiera di addetti ai lavori che, come minimo, rema contro il calcio delle donne: come il noto giornalista e opinionista Ivan Zazzaroni, che in una famosa polemica televisiva asserisce che il calcio femminile non è calcio ma un altro sport; e come tanti altri che adottano, in maniera subdola, l’arma del silenzio assordante.

Cosa fare, allora? Niente di più di quello che ha fatto il Manchester City: le società professionistiche italiane, che hanno investito, o che stanno per farlo, nel calcio femminile, e che sono proprietarie anche di importanti club di calcio maschile, potrebbero facilmente prenderlo ad esempio. Basta soltanto far passare questo motto:
Non è calcio femminile o calcio maschile… è solo calcio.

Irina Giurgiu, Women’s Football Coordinator: “La Romania ha imparato molto dall’Italia”

Irina Giurgiu ha conosciuto tardi il mondo del calcio femminile, perché in Romania era una realtà quasi inesistente. Ma dopo averla scoperta a 18 anni, ci è rimasta per sempre: dal campo è passata alla panchina, arrivando ad allenare la Nazionale rumena. Oggi, Irina Giurgiu è Women’s Football Coordinator presso la Federazione Calcio Rumena. In quest’intervista esclusiva, ci racconta come si sta sviluppando il calcio femminile nel suo paese e in Europa. E ci rivela come è vista la Nazionale italiana all’estero…

Quando è cominciata la sua esperienza nel mondo del calcio?
Già quando ero una bambina amavo giocare a calcio, ma purtroppo ho cominciato a praticare seriamente questo sport solo all’età di 18: fino ad allora, ho giocato per sei anni a pallamano. Certo, mi sarebbe piaciuto se mio padre, anziché portarmi a giocare a pallamano, mi avesse fatto giocare a calcio, ma il fatto è che non sapevamo nemmeno che esistesse un calcio femminile. Se mio padre lo avesse saputo, mi avrebbe senz’altro permesso di farlo, perché il calcio è sempre stato una sua grande passione. Dopo due anni che giocavo a calcio, Marcel Popa, executive president del club A.S. Independenţa Baia Mare, mi propose di allenare la squadra giovanile e io accettai immediatamente. Quello fu il mio primo passo importante nella mia carriera di allenatrice.

Quali sono le condizioni del calcio femminile in Romania?
Il calcio femminile in Romania è classificato come dilettantistico e la maggior parte delle calciatrici deve svolgere un altro lavoro per potersi mantenere. Attualmente, il calcio femminile si suddivide in Lega I, Lega II, Lega III e Campionato Giovanile Under 15.

Qual è stato il più importante risultato da lei raggiunto in qualità di Women’s Football Coordinator presso la Federazione Rumena?
Il calcio femminile in Romania ha cominciato a svilupparsi nel 2012, quando è partito il nostro progetto «Il Calcio e le Donne». All’epoca avevo cominciato a partecipare al progetto come volontaria, e dopo due anni sono stata assunta dalla Federazione. Nel 2012 avevamo meno di mille calciatrici tesserate, adesso abbiamo superato le cinquantamila!

Lei è stata vice allenatrice della Nazionale rumena: ci parli di questa esperienza.
Allenare la Nazionale è stata l’esperienza più emozionante della mia vita.  Ho cominciato nel 2014 come vice allenatrice dell’Under 19, poi dopo un anno sono stata chiamata ad allenare la Nazionale Maggiore (sempre come vice) e a guidare come main coach l’Under 15. Il calcio femminile in Romania è in costante sviluppo: l’anno scorso la Nazionale rumena ha dato un’ottima prova di sé nelle Qualificazioni agli Europei: siamo arrivate vicinissime a una qualificazione storica! Del resto, nell’Under 15 ci sono tante ragazze di grande talento, che fanno ben sperare per il futuro.

Che cosa pensa della Nazionale italiana?
L’anno scorso abbiamo giocato due partite contro l’Italia, e abbiamo sempre perso. L’Italia che ho potuto vedere è una squadra di grande esperienza e in continuo miglioramento. Noi abbiamo imparato molto da quei due match.

Quali sono i prossimi passi che dovrebbe fare la Uefa per lo sviluppo del calcio femminile?
Il primo obiettivo, a mio parere, dovrebbe essere quello di promuovere la trasmissione televisiva di quanti più match possibili. In questo modo sempre più persone potranno conoscere e appassionarsi al calcio femminile.

Ringraziamo Irina Giurgiu per la disponibilità e le auguriamo un grande in bocca al lupo per il suo futuro!

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Irina Giurgiu got to know women’s football world only when she was 18: but from that moment, she never left this world: she started as a player and then she became a coach, finally getting to train the National Rumenian team. Nowadays, Irina Giurgiu works as Women’s Football Coordinator in the Rumenian Football Federation. In this interview, she talks about women’s football development in Romania and Europe. And she also explains how our National team is considered abroad…

First of all let’s talk about you: when did you start your experience in women’s football world?
Since childhood I liked playing soccer, but unfortunately I came to practice this sport in an organized setting only at the age of 18, until this age I practiced 6 years of handball. I’m sorry to say that I would have liked that at the time my dad took me to the handball to know that there was also female football. Certainly, if he knew, he would choose that we practised soccer because it is also his great passion. Two years after my first training as a football player, Mr. Marcel Popa (the Executive President of the club A.S. INDEPENDENȚA BAIA MARE) proposed to coach the junior team of the club, and I was very pleased to accept his proposal immediately. In the same time, I was playing at the women’s team and train and the junior group. This was the first important step in my coaching career.

How are female players’ conditions in Romania?
The Romanian women’s football is classified as “amateur football”, most of the players also work in other areas to support themselves. At this moment we have: League I, League II, League III and Youth Championship U15.

You’ve been women’s football coordinator in Romania: what is your greatest achievement?
Women’s football in Romania started to develop in 2012 when our biggest ,,Football and Femininity” project started. Back then, I participated as a volunteer in this project, and after 2 years, I was hired by the Romanian Football Federation. In 2012 we had less than 1000 players and this year we have passed 50,000 practitioners.

You have been vice coach of Romania for 3 years: what can you tell us about this experience?
My experience as a coach at the National Teams was the most enjoyable experience of my life. I started in 2014 as a secondary coach at U19 and after one year I was proposed to the National Team of Seniors and main coach at the U15 National Team. The women’s football in Romania is constantly developing, last year I got the furthest with the National Team of Seniors and here I refer to the European Championship Qualification Dam, I was very close to a historical qualification. At the U15 National Juniors Team I can say that we have more and more talented girls and the selection area is growing.

What do you think about our national team?
Last year, together with the Seniors team, we played two matches against Italy, unfortunately we were not the ones that won. I met an experienced Italian team, also taking part in last year’s European Championship final in the Netherlands. I have studied your team very much, but the experience has spoken in those two matches. My opinion is that Italy is in a continuous growth, we are very keen to learn from these experiences and in the future we can meet the teams with tradition in this sport.

What should be UEFA’s next goal in women’s football development?
The next goal that UEFA could implement is to promote and deliver as many games as possible, both on TV and online. I think it is important for many people to hear about female football. Unfortunately, in Romania many people do not know that this sporting phenomenon exists.

Thanks to Irina Giurgiu for her kindness. Good luck for your career as Women’s Football Coordinator!

Cristiana Girelli e le 50 presenze in Azzurro: “Questo sogno in una bellissima realtà”

Settimana speciale per la leonessa Cristiana Girelli che nella Cyprus Cup raggiunge le 50 presenze con la maglia della Nazionale Maggiore e incorniciando la giornata mettendo a segno una doppietta nella sfida col Galles. Vediamola ripercorrere sui social le emozioni di questa avventura:

“• 5️⃣0️⃣• Ognuno di noi ha dei luoghi speciali, quei luoghi in cui sembrano accadere sempre le cose più straordinarie e indimenticabili.
Uno di questi luoghi per me è Cipro, dove 5 anni fa è iniziato il mio sogno di indossare la maglia azzurra.
Ogni singola delle 50 volte in cui ho indossato questa maglia, ogni singolo dei 25 goal che ho segnato con questa maglia, hanno trasformato questo sogno in una bellissima realtà.
Ogni volta. Ogni minuto. Ad ogni nota del nostro stupendo inno.
E oggi, come 5 anni fa, la voglia e l’emozione di indossare, giocare e segnare con questa maglia è SEMPRE la stessa. Indescrivibile.

Celebrare tutto ciò, con questo gruppo, con una doppietta e con una vittoria che ci fa raggiungere per la prima volta la finale della Cyrus Cup, beh…..lo lascio descrivere a voi 😉
#50 #hopingthatthisallwillcontinue#orgoglioitaliano #nazionalefemminile#finalesia #cyprusCup 💙🇮🇹 ©”

Le azzurre torneranno in campo lunedì 5 marzo alle ore 13.00 per affrontare la Finlandia nell’ultimo turno della fase a Gironi.

Credit Photo: Cristiana Girelli – Instagram

FIFPRO: Laura Rus tra le 55 migliori calciatrici del 2017

L’attaccante del Sassuolo, Laura Rus, è stata nominata da FIFPRO tra le 55 migliori calciatrici del 2017. La lista viene diramata ogni anno dalla FIFA, con l’ausilio di 4100 calciatrici da 45 Paesi diversi del mondo. Le 55 calciatrici si contenderanno un posto nella Women’s World XI 2017: la squadra ideale composta da 1 portiere, 4 difensori , 3 centrocampisti e 3 attaccanti verrà resa nota l’8 marzo.

Complimenti Lala!

Credit Photo: http://www.sassuolocalcio.it/ 

Primavera Verona è cinque di coppe, è briscola: trionfo a Bressanone!

Una manciata di secondi dopo l’avvio ed è già vantaggio Verona, con una delle solite azioni di Sara Osetta che, a tu per tu con Von Unterrichter, la batte con un semplice piatto sul primo palo: Brixen-Verona 0-1 ma responsabilità del portiere evidenti. A questo vantaggio segue un prolungato periodo di periodo gialloblù, con almeno un altro paio di occasioni per raddoppiare, poi si sveglia anche il Brixen: Forcinella si fa però trovare pronta su una grande occasione per il pareggio e di lì la gara assume la propria fisionomia. Verona di enorme possesso alla ricerca della fasce per sfondare in avanti, squadra di casa attendeista e aggrappata a Maloku per fare a sportellate. Il Verona continua ad attaccare e alla mezzora trova un meritato raddoppio con il buon inserimento di Veronica Pasini che, superati due difensori in un colpo solo scavalca il portiere con un pallonetto: Brixen-AGSM Verona 0-2. Il pallino del gioco passa dunque alle altoatesine, le ospiti stanno al gioco sfruttando la velocità delle tre davanti e sfiorano il terzo gol con lo splendido tiro di Giubilato, che scheggia solo la traversa. Poco prima era però servita la miglior Forcinella per evitare che le avversarie accorciassero.

La ripresa inizia con ritmi meno forzati ma con il Brixen molto deciso nei contrasti: ne nasce un fallo dalla trequarti sinistra di cui si occupa Carolina Poli, la sua parabola non subisce però alcuna deviazione e si infila fra lo stupore generale, Brixen-AGSM Verona 0-3. La partita prosegue lungo il ponderato filo conduttore d’inizio frazione, con le gialloblù quando avanzano si rendono quasi sempre pericolose e le padroni di casa ormai abbattute. Al quarto d’ora le ospiti passano infatti di nuovo grazie a Caterina Ambrosi e alla sua volèe da stropicciarsi gli occhi su situazione di corner, Brixen-AGSM Verona 0-4. Le gialloblù si divertono e fanno divertire, contengono le avversarie senza difficoltà alcune e verso la mezzora colpiscono un palo con Pasini, che prova al volo di sinistro da venti metri. Succede poco altro fino a fine partita, con Franco che cerca di ben figurare sulla sinistra: da un suo cross, negli ultimi minuti, le altoatesine vanno in confusione e dopo una mischia in area la spunta Sofia Toldo, Brixen-AGSM Verona 0-5. Ultimo sospiro di partita con una gran parata di Forcinella su Maloku, a coronare una partita pressoché perfetta.

BRIXEN-AGSM VERONA 0-5
Brixen: Von Unterrichter; Senoner (Leitner), Plunger, Nederjamfner, Filippi, Dorfmann, Thielemann (Plantscher), Strickner, Maloku, Stockner (Gostner), Auer (Ausserhofer). A disp.: Messner, Frontull. All.: 
AGSM Verona: Forcinella; Cavalca, Meneghini, Ambrosi (Santinato), Bouby (Toldo); Zanoni, Poli; Osetta, Goula (Taverna), Giubilato (Franco); Pasini. A disp.: Santinato, Gobbi, Taverna, Toldo. All.: Valter Padovani.

Credit Photo: https://www.veronawomen.com/ 

Barbara Bonansea nominata nella Women’s World XI 2017: “Tutto l’impossibile ed inimmaginabile”

Sono uscite questa settimana le nomination per Women’s World XI 2017, una classifica stipulata da FIFPro che prevede la selezione delle migliori 11 giocatrici dello scorso anno. Tra le 55 prescelte compaiono tre italiane: Barbara Bonansea, Elena Linari e Alice Parisi. Inoltre seppur non italiane, ma partecipanti alla Serie A si aggiungono la rumena Laura Rus del Sassuolo e la finlandese Tuija Hyyrynen della Juventus Women. Una grandissima soddisfazione personale per tutte!

La bianconera e azzurra Barbara Bonansea riflette così sui social dopo l’annuncio arrivato da FIFPro:

“Sogni il campo di Bricherasio i tuoi 4amici con cui giocavi sempre, mamma e papà che ti seguivano ovunque, sogni tuo fratello che ti ha insegnato tanto di quello che ora sai del calcio, sogni tutte le tue compagne e gli allenatori, le amiche entrate nella tua vita, sogni tutti gli insegnamenti e le sconfitte, sogni TUTTO , tutto l’impossibile ed inimmaginabile, poi ti svegli e sei tra le 55 migliori giocatrici al mondo e capisci che tutti quei sogni sono serviti a creare questa splendida REALTÀ. #ORGOGLIOSA
#tuttipartediMe FIFPro 

L’annuncio delle vincitrici della Women’s World XI 2017 verrà fatto nella Giornata Mondiale della Donna, ovvero l’8 marzo alle 15.00

Credit Photo: Twitter – FIFPro

Torneo di La Manga: Norvegia Femminile Under 19; difesa solida e i gol della Haug, con la maledizione europea sullo sfondo …

Nella seconda giornata del Torneo di La Manga, le nostre azzurrine se la devono vedere contro le coetanee della Norvegia. Un vero e proprio rematch della fase elité dell’ultimo europeo, dove l’Italia vinse per 2-1, grazie al rigore allo scadere realizzato dalla Mascarello, riuscendo a strappare il pass per la fase finale. L’appuntamento è per la giornata di Domenica, intanto andiamo a scaldare i motori conoscendo nel dettaglio le nostre prossime avversarie.

STORIA
Dal punto di vista del calcio femminile, quando si cita la Norvegia si parla di una delle nazionali più vincenti della storia. Dal Mondiale vinto nel 1995 in terra svedese, sull’onda dei gol segnati dal duo Aarones-Riise, passando per i due Europei del 1987 e del 1993, sino ad arrivare all’oro nell’Olimpiade di Sidney del 2000, decisivo il gol della Mellgren nei tempi supplementari per avere la meglio sul colosso USA. Dopo il podio olimpico, però, si è andati incontro ad un lento e doloroso declino, sia a livello di prestazioni che a livello di risultati. Non a caso dal 2000 in poi gli unici successi sono arrivati nel trofeo delle quattro nazioni, organizzato annualmente in Cina, nel 2002 e nel 2013. Per il resto incetta di semifinali e finali (soprattutto agli europei), ma niente trionfi. Una maledizione che sembra aver colpito anche la Norvegia U19, la quale non è mai riuscita a vincere un edizione dell’europeo di categoria. Sino a questo momento lo score è di tre finali perse su altrettante giocate. Il primo dispiacere è arrivato nel 2003, dove nella finalissima fu la Francia ad avere il ruolo di spezzare l’incantesimo trionfando per 2-0 grazie alle reti di Coquet e Traikia. Rewind nel 2008, ricordo invece dolcissimo per noi italiani, con la rete della Parisi che ci corona campionesse d’europa per la prima volta nella storia (in quella spedizione c’erano anche Gama, Rosucci, Gueli e Bartoli). Infine l’ultimo atto, di questa triste trilogia, viene scritto nel 2011, quando la Norvegia arriva sino in fondo ma si deve arrendere di fronte allo strapotere della Germania, successo per 8-1 con doppiette della Schmid e della Lotzen. Quest’anno l’avventura nell’europeo U19 è iniziata bene. Nel girone di qualificazione è arrivato un solido 3 su 3 con allegato primo posto in solitaria; dato impressionante i quindici gol segnati e nemmeno uno concesso. A cadere sotto i colpi delle “Grasshoppene” sono state, in rigoroso ordine cronologico, Cipro (6-0 con doppiette Haug e Linberg), Irlanda del Nord (7-0 nel segno sempre della Haug) e Portogallo (2-0 grazie agli acuti della Eckoff e della Norheim). Adesso attesa per la fase élite, dove le Norvegesi dovranno superare la concorrenza di Polonia, Grecia ed Islanda per poter ottenere il pass per la Svizzera.

TATTICA
Sulla panchina delle norvegesi c’è Nils Lexerød, che guida la selezione U19 da circa tre anni. Ex centrocampista, in passato, ha militato nelle diverse serie norvegesi con le maglie di Kvik Halden, Rakkestad, Kolbotn, Navestad e Borg. Il suo esordio in panchina è stato da assistente nella prima squadra maschile del Sarpsoborg, con cui partecipò alla scalata dalla terza divisione sino alla Eliteserien. Successivamente arrivò la chiamata del Kvik Halden, club in cui ricoprì il duplice incarico di direttore sportivo e allenatore. Infine nell’Agosto del 2014 è stata nominata come successore di Jarl Torske (promosso nello staff della Nazionale A guidata da Per-Mathias Hogmo) sulla panchina dell’U19. Fino a questo momento, parlando di Europei, le sue squadre si sono fermate sempre nel gironcino della fase finale. Terzo posto sia nel 2015 sia nel 2016, mentre lo scorso anno il percorso si è interrotto al secondo turno per mano dell’Italia.

Nel corso del girone eliminatorio dell’europeo U19 sono stati due i moduli usati dalla Lexerød. Nelle due goleade contro Cipro e Irlanda del Nord la Norvegia è scesa in campo con il 3-5-2. Interessante come, nonostante il massivo cambio di interpreti tra un match e l’altro (solo il portiere Sneve, Brenn e Haug sono partite in entrambi gli undici iniziali), non sia mai variata la costanza di rendimento. Dalle sei reti inflitte a Cipro si è passati alle sette della sfida contro l’Irlanda del Nord; il tutto mantenendo la solidità difensiva: 2 occasioni concesse in 180 minuti e zero gol subiti. Dato che si è ripetuto anche nello scontro diretto contro il Portogallo, dove però la Norvegia ha indossato un vestito più adatto, quello del classico 4-4-2 con la solita conferma del trio Sneve-Brenn-Haug. Un passaggio, che non ha creato grossi problemi: dietro sempre pochi sconti (una chance “on target” concessa), mentre davanti si è comunque mantenuta la solita efficienza. Al termine dei 270 minuti giocati, il bilancio è stato di 15 reti segnate e zero subite. Solo Spagna (30-0) e Finlandia (18-0) hanno fatto meglio. Inoltre, prima di questo torneo in terra spagnola, la selezione della Lexerød ha avuto la possibilità di effettuare ulteriori test affrontando Cina e Inghilterra, due avversari di buon livello. Contro le coetanee inglesi è arrivato un buon pari per 1-1, mentre contro la truppa asiatica è maturata una sconfitta per 2-1 al fotofinish. Nonostante ciò due ottime prove per le Grasshoppere, che hanno comunque confermato le buone cose viste nella prima parte di stagione. Aldilà di tutto, però, è stata un buona occasione per testare il carattere di questa squadra, messa parecchio sottopressione dalle individualità tecniche superiori delle avversarie (da ricordare che la Cina si sta preparando per il Mondiale U20 e nei precedenti due test aveva rifilato una manita alla Svizzera e aveva sconfitto di misura l’Olanda). Infine è stata un’occasione anche per dare spazio a molte new-entry come Sigrid Bloch-Hansen, che ha talmente impressionato in positivo al debutto assoluto contro la Cina da ottenere subito la conferma per La Manga.

GIOCATRICI CHIAVE
La colonna portante di questa nazionale è senza dubbio formata dal trio Sneve-Brenn-Haug, le quali sono le uniche tre giocatrici ad essere state presenti in tutte e tre le gare di qualificazione. La numero uno norvegese è stata confermata dopo il grande europeo U17 dello scorso anno, in cui è stata una delle protagoniste della cavalcata della sua squadra sino alle semifinali, dove poi è arrivata la scottante eliminazione alla lotteria dei calci di rigore.
La Brenn, invece, è la colonna portante del sistema difensivo disegnato dalla Lexerød. Probabilmente uno degli elementi più esperti del gruppo, dalla sua ha già quasi 2000 minuti giocati nella Toppserien, vinta anche per due volte consecutive, con il Lillestrome. Inoltre da segnalare anche l’upgrade effettuato nell’ultima stagione, dove ha assaporato l’aria della UEFA Champions League sfidando Brondby e Manchester City.
A chiudere il trio, infine, ci pensa Sophie Roman Haug, compagna di squadra della Brenn al Lillestrome. Il suo nome, almeno a livello nazionale, è salito alla ribalta grazie alle caterve di gol segnati in campionato. Ultima stagione chiusa con 15 reti in un totale di 20 partite, media pazzesca. Tra queste risaltano la tripletta contro il Valerenga e il poker inflitto al Medlika. Con quest’ultimo è entrata di diritto nella storia della Toppserien come la quarta giocatrice di sempre a segnare altrettante reti in una singola partita; prima di lei c’erano riuscite solo Cecilie Pedersen, Isabell Herlovsen (capace di segnare un gol in una fase finale di un Europeo alla tenera età di sedici anni, record finora imbattuto) e Jene Mykjaland. Attaccante che ama usare il fisico, l’area di rigore è il suo terreno di caccia. Che sia di testa o di piede non importa, fondamentale è gonfiare la rete. Nonostante la giovane età, la Haug è stata prescelta dal tecnico Hege Riise (altra discreta figura del calcio norvegese a livello femminile) come sostituto naturale della Herlovsen (volata in Cina). Finora non si può dire che il suo non l’abbia fatto in maniera egregia, i numeri sono lì a testimoniarlo.
Infine nota di merito anche per Andrea Norheim, altro talento grezzo molto interessante presente nella spedizione spagnola. Già opzionata dall’Olympique Lione, gol all’esordio in coppa francese per lei e ottime prestazioni con la squadra delle riserve, nel corso di questa stagione andrà a farsi le ossa in Svezia, tra le fila del Pitea (già due presenze collezionate), per giocare in prima squadra nella Damallsvenskan, campionato in cui sono passate calciatrici come la brasiliana Marta o la danese Harder.

CONVOCAZIONI NORVEGIA FEMMINILE
Portieri
: Linn Mari Nilsen (Kaupanger, Norvegia), Karine Olive-Sneve (Kill/Hemme, Norvegia), Kristin Rage (Klepp, Norvegia).

Difesa: Vilde Gullhaug Birkeli (Kongsvinger, Norvegia), Silje Bjørneboe ( Stabæk, Norvegia), Sigrid Bloch-Hansen (Øvrevoll Hosle, Norvegia), Camilla Huseby (Lyn, Norvegia), Malin Johnsen Brenn (LSK Kvinner, Norvegia), Malin Skulstad Sunde (Trondheims-Ørn, Norvegia), Joanna Bækkelund (Lyn, Norvegia) 

Centrocampo: Elise Isolde Stenevik (Arna-Bjørnar, Norvegia), Linn Huseby (Lyn, Norvegia), Elin Åhgren Sørum (Trondheims-Ørn , Norvegia), Camilla Linberg (Lyn, Norvegia), Marte Bjelde Hjelmhaug (Sandviken, Svezia), Ine Østmo (Stabaek, Norvegia) 

Attacco: Sophie Roman Haug (LSK, Norvegia), Andrea Norheim (Pitea, Svezia),  Jenny Kristine Røsholm Olsen (Lyn, Norvegia), Emilie Nautnes (Arna-Bjørnar, Norvegia), Julie Hoff Klæboe (Kolbotn, Norvegia).

Roberta Antignozzi, allenatrice A.C. Milan settore femminile: la ricetta per le giovani calciatrici? “Umiltà, perseveranza e sacrificio”

Roberta Antignozzi, ex calciatrice (nel ruolo di centrocampista) e allenatrice italiana, attualmente si occupa della categoria Giovanissime nell’A.C. Milan e dello scouting. Il settore femminile si allena nella sede ufficiale delle squadre giovanili rossonere: il Centro Sportivo Vismara, situato in Via dei Missaglia a Milano.
Il Centro sportivo occupa un’area di circa 51.000 metri quadrati, in cui sono collocati 3 campi di calcio a 5, 3 campi di calcio a 11 in sintetico, una palestra doppia e uno stadio in erba.
Nell’edificio principale, oltre ad un piccolo centro congressi, trovano collocazione anche gli uffici e alcuni servizi sanitari e socio-sanitari.

Può raccontare brevemente il suo percorso dal calcio giocato ad Allenatrice presso A.C. Milan?
Ho iniziato a giocare all’età di sei anni e non ho più smesso. Sono partita dalla categoria Pulcini maschili (ero l’unica bambina) e poi a 10 anni sono entrata nel settore giovanile della Lazio femminile (che nacque praticamente in quello stesso anno con un gruppetto di bambine). Ho fatto tutta la trafila nelle giovanili biancocelesti esordendo in A a Palermo all’età di 16 anni con Alessandra Nappi. Nel 2005 sono passata alla Roma per poi trasferirmi a Milano nel 2006 e girare un po’ di squadre in varie categorie (dalla C alla A e A2). Nel 2013 ho fondato una mia associazione sportiva con un progetto sociale e ho giocato nella stessa squadra passando dalla D alla C. Nel 2015 ho ricevuto la proposta di costruire le squadre e coordinare il settore femminile del Milan e così ho appeso le scarpe al chiodo.Nel primo anno e mezzo sono stata coordinatrice e allenatrice. Oggi abbiamo un coordinatore e io mi occupo della categoria Giovanissime, oltre allo scouting.

E’ di questi giorni la notizia che AC Milan parteciperà al prossimo campionato di Serie A? Puoi dare maggiori informazioni ai tifosi rossoneri che ci seguono e più in generale a tutti gli appassionati di calcio femminile?
Ne so quanto voi perciò non posso dire nulla a tal proposito.

Sono sempre più numerose le squadre maschili che si stanno avvicinando al movimento calcistico femminili, crede che il loro supporto ed i loro investimenti siano importanti per fare il definitivo passo in avanti al movimento femminile in Italia?
Sicuramente le squadre maschili (soprattutto di categorie importanti) hanno più possibilità e quindi possono contribuire molto alla crescita del movimento.
Importante resta la volontà di volerlo fare al meglio, mettendo al servizio delle giocatrici staff qualificati e che conoscano il settore femminile. Potrebbe essere utile anche creare un mix tra persone più esperte del settore femminile e altre del settore maschile.

Quali sono i suoi obiettivi personali all’interno della società AC Milan?
Il mio obiettivo primario è quello di sempre: MIGLIORARMI. La cosa meravigliosa per me, inoltre, è aver sempre presente l’obiettivo di lasciare alle ragazze qualcosa che vada oltre il calcio, che possa essere loro utile nella vita. Valori etici e morali e la voglia di lottare ogni giorno e dare sempre il meglio.

L’importanza del settore giovanile femminile all’interno dell’AC Milan.
Credo che già il fatto di allenarci e giocare al Vismara sia una risposta. Siamo parte della società, ancora piccola (come numeri) rispetto al maschile ma che punta a crescere.

Com’è organizzata la settimana di allenamento di una squadra femminile della scuola calcio AC Milan?
Le giovanissime e le Esordienti si allenano 3 giorni a settimana mentre le più piccole 2 volte a settimana. Tutte le categorie giocano nel weekend le gare di campionato, mentre i primi calci svolgono incontri amichevoli.

In base alla sua esperienza potrebbe dare 3 consigli alle giovani calciatrici italiane?
Rispondo con tre elementi che ritengo fondamentali per arrivare, nel calcio così come nella vita: umiltà – perseveranza – sacrificio.

Chiudiamo con una domanda di cuore. Hai mai pensato di tornare a Roma per portare AS Roma nel calcio femminile?
Roma è casa mia, lì c’è la mia famiglia. Da più di 10 anni, però, ho costruito molte cose qui a Milano. Credo, inoltre, che l’AS Roma sia in buonissime mani, lì hanno un valore aggiunto che si chiama Jole Volpi.  Poi nella vita mai dire mai… ma per ora sto benissimo al Milan!

Un grande ringraziamento a Roberta Antignozzi e la società A.C. Milan per la disponibiità e l’intervista.

Credit Photo: Roberta Antignozzi

Agsm Verona: domenica test-match con l’Inter

Interessante test-match questa domenica 4 marzo per le ragazze dell’Agsm Verona che alle 17,15 sul sintetico amico di via Sogare affronteranno l’Inter, formazione che sta lottando per la promozione nella massima serie.

Mister Longega dovrà dare ampio spazio alle ragazze provenienti dalla squadra primavera. Non saranno impiegate Lipman e Decker che stanno svolgendo allenamenti differenziati, mentre Lemey, Forcinella, Soffia, Nichele e Bardin sono impegnate con le rispettive nazionali.

Nella giornata di sabato si è lavorato per rendere agibile il terreno di gioco dopo le abbondanti nevicate dei giorni scorsi, pertanto la gara dovrebbe disputarsi regolarmente. L’ingresso sarà gratuito.

Credit Photo: https://www.veronawomen.com/

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