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Si decide tutto nel secondo tempo. Prinzivalli e Corazzi regalano la vittoria all’ACF Arezzo

Credit Photo: Stefania Bisogno - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Per la 21° giornata di Serie B, l’ACF Arezzo ospita allo Stadio Comunale di Subbiano il Pavia Academy. All’andata non era bastato il gol di Zito nel primo tempo per conquistare la vittoria, con le lombarde che hanno ribaltato il risultato nella ripresa.

ACF AREZZO – PAVIA ACADEMY

 ACF Arezzo: Bartalini, Blasoni, Bruni, Tuteri, Fortunati, Prinzivalli (74’ Martino), Lorieri (51’ Carcassi), Corazzi, Barsali (78’ Lunghi), Licco (78’ Torres), Taddei

A disposizione: Pieri, Toomey, Zito, Lunghi, Martino, Orsenigo, Santini Margherita, Torres, Carcassi, Razzolini All. Ilaria Leoni

Pavia Academy: De Bona, Bianchi, Alborghetti (88’ Terni), Lazzari, Aversa (78’ Paglia), Demaio, Uzqueda (63’ Galdini), Casini (78’ Peri), D’Ugo, Venturini, Modesti (78’ Polillo)

A disposizione: Ottina, Terni, Peri, Galdini, Cigallino, Polillo, Paglia, Ricchitelli All. Silvio Cassaro

Marcatrici: Prinzivalli (48’), Corazzi (73’)

Ammonite:

Angoli: 6-5

Recupero: 0’ -4’

PRIMO TEMPO

7’ Il Pavia si fa vedere in avanti con Casini. Bartalini in uscita blocca il pallone tra i guantoni.

11’ Da una mattonella interessante, Corazzi va a battere un calcio di punizione. La palla arriva in area di rigore, ma nessuna delle giocatrici amaranto riesce a sfruttare il cross per capitalizzare in porta.

14’ Dalla sinistra Lorieri crossa la palla nell’area di rigore del Pavia. Il pallone è buono per Licco che si avventa sulla sfera di gioco con la testa. Il tiro finisce di poco a lato.

23’ Per l’Arezzo ci prova Barsali. Da fuori area, la numero 11 amaranto vede uno spiraglio per la porta e tenta il tiro dalla distanza. La conclusione è centrale e De Bona para senza troppe difficoltà.

26’ Corazzi va a battere un calcio d’angolo e crossa nel mezzo. La palla rimbalza prima che finisca tra i guantoni di De Bona. Il Pavia riparte e si fa vedere avanti con Casini che sembra poter proseguire in solitaria. Brava Barsali a chiudere in fallo laterale.

30’ L’Arezzo pressa in avanti sulla destra. Fortunati da una rimessa laterale appoggia la palla a Bruni che la mette dentro, ma De Bona para.

33’ Sulla fascia sinistra Tuteri dà la palla a  Taddei con le mani. La numero 23 non riesce a controllare; il pallone rimane lì e la numero 4 ci si avventa. Per poco il capitano amaranto non trova il gol sul palo lontano.

35’ L’arbitro fischia un fallo su Lorieri e a battere il calcio di punizione va Corazzi. La numero 8 crossa e trova la testa di Blasoni che indirizza in rete. De Bona sventa il pericolo.

39’ Casini in area la passa a Alborghetti che tenta il tiro di testa. Bartalini riesce a posizionarsi bene e a bloccare il tentativo di conclusione.

SECONDO TEMPO

48’ GOL AREZZO. Dagli schemi di un calcio d’angolo, Corazzi manda la palla in mezzo. La sfera di gioco esce dall’area di rigore e ci arriva Prinzivalli. La numero 31 si libera dalla marcatura e va al tiro della distanza battendo De Bona.

53’ L’Arezzo continua a pressare in avanti. Taddei riesce a tenere palla nonostante un contrasto delle avversarie e passa a Tuteri. La numero 4 va al tiro, ma finisce di poco fuori.

60’ Corazzi va a battere un’altra punizione. La palla è buona per la testa di Carcassi, ma il tiro non è potente. Blasoni sembra poterne approfittare per andare alla conclusione area però De Bona blocca tra le mani.

62’ Il Pavia si fa pericoloso a seguito di una palla inattiva. Bartalini in tuffo para senza tante difficoltà.

63’ L’Arezzo cerca il doppio vantaggio. Licco recupera una palla in attacco e si allarga sulla destra e mette un traversone basso nel mezzo. Carcassi scivola e non riesce ad arrivare sul pallone che però diventa buono per Prinzivalli. La numero 31 va alla conclusione con De Bona che riesce a mantenere il punteggio invariato.

66’ Il Pavia conquista un calcio di punizione da una posizione pericolosa. Galdini cerca direttamente la porta con Bartalini che riesce ad alzare la palla sopra la traversa.

69’ Blasoni si presenta per battere una punizione centrale a pochi metri dalla cunetta dell’area di rigore. La numero 72 tenta la conclusione e la palla per poco non si insacca nel sette. De Bona riesce a deviare in angolo. Dal corner, la palla arriva a Licco che tira. Il pallone si stampa sulla traversa e torna in campo; ci si avventa Blasoni che va nuovamente vicina a trovare il gol. De Bona in tuffo riesce a deviare quel poco che basta per mantenere il risultato sull’1-0.

72’ Prinzivalli mette una palla in area per Licco. Ci arriva prima D’Ugo che però fa fallo di mano e viene assegnato il rigore in favore all’Arezzo.

73’ GOL AREZZO. Dal dischetto va Corazzi. La numero 8 tira sulla sinistra, De Bona va sulla destra. L’Arezzo conquista il doppio vantaggio.

83’ Dagli sviluppi da un corner il Pavia si rende pericoloso. Bartalini esce, ma viene superata dalla palla che finisce a lato.

87’ Il Pavia va a battere un calcio d’angolo sulla destra. Le ospiti vanno direttamente in porta con Bartalini che blocca facilmente.

90’+1 Torres corre verso l’area avversaria scaricando la palla a Carcassi. La numero 7 la ripassa alla 20 una volta entrata nella zona di rigore. De Bona esce e ferma l’azione offensiva amaranto. Si è deciso tutto nel secondo tempo. Le reti di Prinzivalli e Corazzi assicurano i 3 punti alle citte di Ilaria Leoni.

Serie A Femminile: richiesta a FIFA e IFAB per l’introduzione del Football Video Support. Cappelletti: “Sarebbe strumento utile per arbitri e club”

Credit Photo: Alessio Bonaccorsi - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Come ufficializzato dal presidente Gabriele Gravina, la FIGC ha inoltrato richiesta alla FIFA e all’IFAB per essere inclusa nella sperimentazione del Football Video Support nei maggiori campionati nazionali attualmente sprovvisti di VAR. Tra questi, anche la Serie A Femminile professionistica.

“Riteniamo l’introduzione del Football Video Support un ulteriore passo in avanti per la crescita del nostro campionato e per questo ringrazio il presidente Gravina per l’impegno con la FIFA e l’IFAB – le parole della presidente della Divisione Serie A Femminile, Federica Cappelletti -. L’ausilio della tecnologia aumenterà ulteriormente il livello della Serie A Femminile, rappresentando uno strumento utile per i direttori di gara e indirettamente anche per le nostre società”.

COME FUNZIONEREBBE IL FVS Il FVS è uno strumento introdotto dalla FIFA per consentire al direttore di gara (non è contemplata la presenza di altri arbitri come avviene per il VAR), anche su richiesta delle due squadre, di rivedere una determinata situazione di gioco con l’ausilio del replay quando c’è la copertura televisiva (da una a quattro telecamere) e in determinati casi specifici. Lo strumento prevede che l’arbitro, assistito da un operatore video, si avvalga di un monitor a bordo campo. La decisione iniziale dell’arbitro non cambia a meno che il filmato non mostri che sia stato commesso un ‘chiaro ed evidente errore’ o si sia in presenza di un ‘grave episodio non visto’.

Il FVS può essere richiesto a discrezione dell’arbitro e anche dalle squadre, ciascuna non più di due volte a partita (la richiesta di revisione non viene conteggiata se comporta la modifica della decisione arbitrale originaria), per verificare, similarmente al protocollo VAR, episodi relativi alla segnatura o meno di una rete, l’assegnazione o meno di un calcio di rigore, un’espulsione diretta o eventuali scambi d’identità.

La finale tra Juventus e Roma si giocherà sabato 17 maggio alle ore 18. Diretta su Rai 2 e Sky Sport e in streaming su RaiPlay e NOW

Credit Photo: Stefano Petitti - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

La finale della Coppa Italia Femminile Frecciarossa si giocherà sabato 17 maggio alle 18, con diretta su Rai 2 e Sky Sport e in streaming su RaiPlay e NOW. Lo stadio che la ospiterà sarà definito nelle prossime settimane, mentre nella mattinata di oggi nella sede della Divisione Serie A Femminile è stata sorteggiata la squadra che formalmente sarà prima nominata: la finale sarà Juventus-Roma.

Bianconere e giallorosse si contenderanno il trofeo per la terza volta nella loro storia, dopo le finali del 2022 e del 2023 giocate rispettivamente a Ferrara e Salerno e vinte entrambe dalla Juventus, che tornerà a giocare l’atto decisivo della competizione dopo l’assenza dello scorso anno. Per la Roma sarà invece la quinta finale consecutiva (record), con un bilancio di due vittorie (2021 e 2024) e due sconfitte.

Lucretia Paggetta: “Nazionale? Spero che possa ritagliarsi un posto da protagonista”

Nei giorni scorsi abbiamo avuto il piacere di intervistare in esclusiva Lucretia Paggetta.
La giornalista ed opinionista ha aperto la chiacchierata sull’interesse verso il movimento femminile che riassume cosi:
“L’interesse sta sicuramente aumentando e la facilità di poter vedere giovani avvicinarsi al movimento aiuta anche a diminuire i pregiudizi che fino a poco tempo fa potevano rappresentare un ostacolo. L’interesse generale è cresciuto, ma senza dubbio c’è ancora molto margine di miglioramento. Il senso di appartenenza a un club può essere un elemento fondamentale per avvicinare sempre più tifosi, creando un legame emotivo che rafforza la passione per il calcio femminile”.
Sulla Serie A e sul passaggio al professionismo, invece, la redattrice di AllMilan.it ha sottolineato: “Lo reputo un cambiamento storico, in primis perché dà alle atlete la possibilità di sentirsi riconosciute come tali e di potersi concentrare esclusivamente sulla loro carriera sportiva e poi perché questo significa che le calciatrici ora hanno contratti da professioniste, con tutele lavorative, contributi previdenziali e garanzie simili a quelle dei colleghi uomini”.

A riguardo, poi, la content creator che lavora sui social media di Corriere dello Sport e TuttoSport continua: “È un passo fondamentale per la crescita del movimento dal mio punto di vista. L’ingresso di società maschili nel calcio femminile ha portato sicuramente maggiore visibilità, investimenti e strutture, il che ovviamente contribuisce a migliorare la qualità e l’appeal del campionato”.
Lucretia, laureata in Scienze Umanistiche per la Comunicazione e che ha conseguito un master di 1° livello in Comunicazione e marketing dello sport, sposta poi l’attenzione sull’importanza dell’Album Panini dedicato al calcio femminile: “Sicuramente l’album Panini rappresenta un altro passo in avanti importante, soprattutto da un punto di vista ‘emotivo’. Per una bambina vedere una calciatrice su una figurina può essere motivo di orgoglio, rafforzare il suo senso di appartenenza, può accrescere la sua motivazione e determinazione nel seguire la propria passione. Significa riconoscere che anche il calcio femminile ha un posto nella cultura sportiva”.

L’opinionista lombarda, apprezzata sia in radio che in televisione, sul suo amore per il calcio, invece, ci confessa:
“Non ho mai giocato a calcio perché nella mia città non c’erano scuole calcio tutte al femminile, si parla di 15 anni fa ormai, ma mi sarebbe piaciuto moltissimo. Non ti nego che è un mio grande rimpianto”. 
Lucretia, volto in passato della tv emiliana Ètv, sulla Nazionale poi ci confida:
“Non mi piace fare pronostici. Dopo Europei e Mondiali, forse al di sotto delle aspettative, speravo in una reazione. Il percorso fatto finora dimostra, dal mio punto di vista, che il gruppo ha saputo ritrovare entusiasmo e che mister Soncin, con le sue idee, ha avuto un impatto positivo. Per la prossima estate in Svizzera ovviamente spero che la Nazionale Italiana possa ritagliarsi un posto da protagonista”.

In chiusura la giornalista classe 2000, che ha realizzato contenuti anche per Betclic, sull’approdo di tante figure maschili di spicco nel femminile ci dice: Penso che l’aspetto fondamentale sia che questi allenatori portino competenza ed empatia nel loro lavoro. Mi spiego: in qualsiasi ambito professionale, ciò che davvero fa la differenza è la dedizione al lavoro, lo spirito di sacrificio e la capacità di costruire rapporti umani e professionali con il gruppo. Che i tecnici siano uomini, donne o ex calciatori conta relativamente, se alla base c’è la volontà di valorizzare il movimento, lavorare con serietà e contribuire alla crescita degli atleti/e, sia dal punto di vista tecnico che umano”.

Il Brescia Femminile cade 3-0 in casa del Genoa

Photo Credit: Acf Brescia Calcio Femminile

Nulla da fare. In casa del Genoa il Brescia, in formazione ancora rivisitata stante le assenze, tiene testa alle padrone di casa nella prima frazione di gara, costringendole ad arrivare all’intervallo a reti inviolate, ma poi cede nella ripresa, incassando tre gol.

Primo tempo vivace quello che va in scena al Gambino di Arenzano, durante il quale le due squadre si dividono la scena, con il Brescia – orfano oltre che di Brayda e Hjohlman, anche di Zanoletti, Kuratomi e della squalificata Sobal – a tenere in mano gioco e manovra in una prima parte, senza riuscire però a creare particolari pericoli, e il Genoa a fare altrettanto nella seconda. La prima occasionissima, nonché la più ghiotta della frazione iniziale, è proprio per le Leonesse dopo due giri di lancette con Larsson che, in velocità, si invola e arriva in area, venendo però chiusa dalla difesa di casa. Nei minuti che seguono Magri e compagne provano a disegnare trame, e a sorprendere la retroguardia genoana, come al minuto dieci quando Forcinella è costretta all’uscita di piede per anticipare Cacciamali o al 23esimo quando deve fare altrettanto su Larsson, ma, benché si mantengano costantemente nella metà campo avversaria giocando senza timore, non riescono a pungere. Così piano piano è il Genoa a prendere campo e, dopo alcune azioni che testano l’attenzione di Tasselli, ad alzare anche ritmo e pericolosità. Al minuto 24 Bettalli viene murata, dieci minuti dopo Acuti ci prova con il sinistro, mentre al 37esimo è brava la difesa biancazzurra a sbrogliare una situazione potenzialmente pericolosa.

Prima di rivedere il Brescia con Berveglieri che prova a sorprendere il portiere avversario fuori dai pali, ma senza fortuna, le rossoblù ci provano ancora, prima con Bragonzi (Tasselli blocca a terra) e poi con Giacobbo (chiusa in angolo), poi l’occasione più grossa la crea Bragonzi allo scadere chiamando Tasselli alla grande parata.

Con il risultato fermo sullo 0-0 le due squadre vanno così negli spogliatoi, ma al rientro l’equilibrio si rompe presto: è il minuto 50, quando Cuschieri scocca il tiro dalla distanza che si abbassa davanti a Tasselli e si insacca per il vantaggio delle locali. La reazione delle Leonesse non c’è, anzi, è ancora il Genoa ad insistere, e da un batti e ribatti in area, al 65esimo, nasce anche il raddoppio, con il sigillo di Cinotti. Dal canto suo il Brescia, se nella prima frazione di gara, aveva saputo tener testa alle avversarie, nella seconda le soffre molto di più e non riesce più ad impensierirle né a creare reali occasioni da rete, significativo il fatto che l’unico calcio d’angolo del secondo tempo arrivi a pochi minuti dal termine della gara, e con il risultato già sul 3-0, in virtù della rete siglata da Massa al minuto 81.

Il commento.Abbiamo fatto un buon primo tempo – commenta mister Giovanni Valenti – durante il quale le ragazze hanno giocato con coraggio e intensità in entrambe le fasi di gioco, se da un lato non siamo riusciti ad essere particolarmente pericolosi, a parte l’occasione al primo minuto di gioco con Larsson, dall’altro abbiamo concesso una sola opportunità da gol alle locali a fine primo tempo. Nel secondo tempo, invece, abbiamo pagato alcune ingenuità difensive, che una squadra forte come il Genoa riesce a sfruttare al meglio“.

GENOA: Forcinella, Bettalli, Lucafò, Lipman, Mele, Ferrara (37′ st Errico), Cinotti, Cuschieri (37′ st Campora), Giacobbo (17′ st Ferrato), Bragonzi (17′ st Bargi), Acuti (17′ st Massa). All. Fossati. A disp: Abate, Di Criscio, Oliva, Macera.
BRESCIA: Tasselli, Nicolini (31′ st Raccagni), Lepera, Requirez, Pedrini, Magri (31′ st Celestini), Morreale, Larsson (41′ st Razza), Berveglieri (17′ st Farina), Berti (41′ Menassi), Cacciamali. All. Valenti. A disp: Cazzioli, Tunoaia, Zambelli.
ARBITRO: Iorfida di Collegno.
RETI: Cuschieri al 5′ st, Cinotti al 20′ st, Massa al 36′ st.

Como Women-Sassuolo 3-0: le parole post gara di Julia Karlernäs e del mister delle lariane Stefano Sottili

Photo Credit: Mircea Gida - Como Women
Julia Karlernäs, autrice del gol del 1-0: “Una vittoria molto importante considerando il momento da cui arrivavamo. È stato importante per noi iniziare questa Poule Salvezza nel migliore dei modi. Questo ci dà sicurezza e dimostra tutto il nostro potenziale. Il gol? Sono molto contenta a livello personale, è sempre una gioia fare gol e aiutare la squadra a vincere. Poi di testa che è la mia specialità è ancora più bello”. 
Stefano Sottili soddisfatto nel post-partita: “Venivamo da quattro gare con risultati negativi e da un mese senza giocare gare ufficiali, a differenza del Sassuolo che ne aveva già fatte tre. C’era questa incognita, ma le ragazze hanno risposto in maniera estremamente positiva. Cosa potevamo fare meglio? Sicuramente la gestione della palla in tante situazioni, abbiamo forzato a volte delle giocate senza motivo quando potevamo gestirla meglio, guadagnare campo con meno fretta. Per il resto c’è solo da fare i complimenti alle ragazze, soprattutto per l’atteggiamento messo in campo: si sono aiutate, non si sono risparmiate e hanno voluto vincere a tutti i costi. Questo è l’aspetto che mi è piaciuto di più in assoluto“.
Sul gruppo e lo spirito di squadra: “Al di là di Kramžar che ha qualità indiscutibili che oggi ha messo in mostra e delle altre ragazze che sono andate in gol, ci tengo particolarmente a spendere due parole su quelle calciatrici che, non sempre giocano, ma si mettono sempre a disposizione. Picchi per esempio ha avuto un minutaggio inferiore rispetto ad altre, ma oggi ha fatto una partita ottima: dopo i primi minuti di difficoltà, ha trovato nel corso della gara tranquillità, ha recuperato tanti palloni e ha fatto una grandissima prestazione. Stessa cosa vale per Čonč che veniva da due partite vinte in nazionale senza subire gol dove aveva giocato al centro della difesa. Scherzando con lei e non troppo le ho detto che questo è il suo percorso e, accanto a Rizzon, sembrava che giocassero insieme da parecchio. È un’altra calciatrice su cui posso sempre contare per la sua professionalità e impegno, così come altre ragazze in squadra“.

Sempre più in su il calcio femminile lombardo: le parole di Luciano Gandini e del candidato Presidente LND Sergio Pedrazzini

Non c’è ombra di dubbio che la Regione più importante per il calcio femminile sia, sotto tutti i punti di vista, la Lombardia. Questo non solo quando si parla di Serie A e B, ma anche quando si ha a che fare con quei campionati dilettantistici che sono poi il vero motore di tutto il movimento. D’altra parte la Lombardia è nettamente al primo posto sia per quantità che per qualità.

Tra pochi giorni, il 15 marzo, si terrà l’Assemblea Elettiva che decreterà il nuovo Consiglio del Comitato Regionale Lombardia e, come candidato Responsabile del calcio femminile nella Lista Sergio Pedrazzini Presidente, ci sarà ancora Luciano Gandini, il numero uno del calcio in rosa lombardo dal 2014.

Chi con il calcio femminile ha a che fare addirittura dal 1968, conosce bene sia le problematiche che i punti di forza che ci possono essere in una regione vasta come quella lombarda: “Siamo felici del percorso che abbiamo fatto, ma tanta strada rimane ancora da percorrere. I numeri in Lombardia sono estremamente positivi, basti pensare che di Eccellenza riusciamo ad avere un girone a 16 squadre, in Promozione 25 squadre suddivise in due gironi e 25 squadre di Juniores under 19 sempre suddivise in due gironi, quando la maggior parte delle regioni fatica a farne uno”. Ma se la grandezza del territorio aiuta nella quantità, la Lombardia va forte, va fortissimo anche nella qualità: “Abbiamo tante squadre competitive: ogni anno in Serie C va una sola squadra per Regione – prosegue Gandini -, ma almeno le prime 4 o 5 della nostra Eccellenza potrebbero fare un ottimo campionato anche di Serie C”.

Il dominio lombardo è certificato anche dal livello raggiunto fuori dalla Regione come sottolinea lo stesso Gandini: “Nel 2023 al Torneo delle Regioni abbiamo ottenuto la ‘stella’ per la decima vittoria, mentre l’anno dopo abbiamo vinto per l’undicesima volta: siamo nettamente la Regione con più titoli”.

Dalla Lombardia partono le idee e anche in questo Gandini è chiaro: “Quello su cui puntiamo è che le Under 17 e le Under 15 dilettantistiche possano lottare anche per il titolo italiano e non solo per quello regionale, come già succede per i maschi dove squadre lombarde come Aldini o Enotria hanno fatto incetta di titoli. Così come si fa per la Coppa Eccellenza dove poi vai avanti per il titolo italiano che la lombardia detiene da due anni di fila grazie alle vittorie di Monterosso e Lesmo”.

L’Assemblea Elettiva è alle porte e a votare in questa tornata per il Responsabile del calcio femminile potranno essere anche tutte le squadre che hanno sia il settore maschile che quello femminile, portando così le aventi diritto da 13 a 42. L’iniziativa è stata proposta anche da Gandini e lo stesso Sergio Pedrazzini ha poi partecipato ai lavori a Roma che hanno previsto questo allargamento.

Il candidato Presidente Sergio Pedrazzini, vincitore delle Elezioni nel 2023 e nel 2024, è chiaro: “Il calcio femminile rappresenta un movimento di grande importanza per  la  Regione. Nel nostro programma elettorale abbiamo dato spazio all’istituzione di una funzione, con delega del presidente, per lo sviluppo delle attività del femminile così come per Calcio a 5, Calcio Special e E-Sport. Questa funzione sarà composta, oltre al Responsabile del calcio femminile, anche dal Responsabile di Calcio a 5, dal Coordinatore Regionale SGS, dal Responsabile Regionale FIGC per il calcio paralimpico sperimentale e da un esperto di E-Sport individuato con il dipartimento LND. In seguito attiveremo delle consulte specifiche di categoria con tutte le società interessate”.

Di cose negli anni ne sono state fatte, ma il cammino è ancora lungo e deve poter continuare: “Aver portato a 42 le società votanti ed essere stati promotori di questa novità a livello nazionale è una conquista che parte anche dalla Lombardia, ma ci sono tanti altri obiettivi da raggiungere. Per farlo non può esserci persona migliore di Luciano Gandini che del calcio femminile ha visto e vissuto tutte le evoluzioni”.

Futsal: il VAR fa capolino anche nel Calcio a 5? Prove nelle Final Eight nelle Marche

Credit Photo: Giancarlo Dalla Riva - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

NON È IL VAR – Già all’evento Play al Giulio Onesti, lo scorso settembre, aveva dato saggio di eccezionali qualità comunicative con la sua squadra AIA, rispondendo a qualsiasi domanda dei presenti e mostrando una enorme conoscenza della materia, figlia di un’esperienza passionale e ultra trentennale nel mondo del futsal. Angelo Galante, Responsabile della CAN5 Élite, mostra ancora una volta tutta l’apertura dell’AIA a un continuo dialogo, spiegando cosa si ci deve aspettare dal Video Support nella Final Eight di Serie A, partendo da un presupposto base: non chiamatelo VAR né VIR. Il motivo è di facile comprendonio, insito nell’acronimo Video Assistant Referee. “Non ci sarà nessun arbitro in più, ma un supporto tecnologico a disposizione di un allenatore o dirigente. È frutto di un lavoro di due anni in sinergia e completa condivisione tra l’AIA e la Divisione Calcio a 5, e per questo mi preme ringraziare il Presidente Stefano Castiglia e il Direttivo, ma anche il Presidente Zappi per il loro appoggio. Dopo Spagna e Portogallo è il turno dell’Italia, che deve essere orgogliosa di questa grande opportunità che renderà il prossimo evento unico”.

NELLE PIEGHE DEL VS – Il Video Support potrà essere utilizzato da una squadre nelle 4 casistiche elencate nel protocollo ufficializzato qualche settimana fa: gol/no gol, rigore/no rigore, scambio d’identità e rosso diretto; quest’ultimo caso con un nota bene: non si potrà ricorrere al Video Support in caso di seconda ammonizione. Tra il primo e sesto fallo non ci sarà nessuna differenza in termini di VS. A questi quattro casi, ce ne saranno altrettanti a disposizione solo degli arbitri: se il cronometro non funziona correttamente, non viene avviato, riavviato o interrotto nel momento corretto dal cronometrista, per verificare se una rete è stata segnata, oppure se il pallone è entrato in porta prima del suono della sirena (di ogni frazione). “Un allenatore o un dirigente – spiega il numero uno degli arbitri – potrà richiedere un challenge a frazione, anche nei tempi supplementari e ai tiri di rigore. Se il challenge andrà a buon fine, ce ne sarà un altro a disposizione”. In pratica, come se non fosse stato mai chiamato, quindi per assurdo un allenatore (o dirigente) potrebbe richiedere all’infinito la chiamata del Video Support, purché vada sempre a buon fine, altrimenti bisognerà aspettare la frazione successiva. “L’importante – precisa Galante – è che vi sia la certezza del fatto, per questo avremo un’ottima qualità video, con telecamere che rispondono al protocollo FIFA. Il futsal è uno sport facilmente fruibile da chi lo guarda, per questo siamo convinti che il Video Support renderà la Final Eight di Serie A ancora più spettacolare. Se avessi avuto il Video Support quando arbitravo? Ne sarei stato felice, sarà un grande aiuto per gli arbitri. Che idea mi sono fatto della Serie A? Spettacolare ed equilibrata”.

La Freedom frena la corsa del Lumezzane: è pareggio al “Paschiero”

Photo Credit: Freedom FC Women

Al “Paschiero” di Cuneo è stato show, tra le padrone di casa della Freedom e le ospiti del Lumezzane. Un match combattuto dall’inizio alla fine che, a scapito del punto assegnato a entrambe le squadre: alle padrone di casa, infatti, quel punto sta molto stretto. Le cuneesi sono riuscite a bloccare una delle squadre più in forma e ostiche del momento sull’1 a 1, frenandone la corsa verso i piani altissimi della classifica, pur avendo rischiato grosso per un guizzo delle avversarie, caparbie e pronte a tentare l’assedio al “Paschiero”, ma la difesa cuneese ha controllato la partita al meglio.
Grazie alla sconfitta incassata contro il Genoa da parte del Brescia, la Freedom è riuscita ad appaiarvisi in classifica, riducendo quella che era la distanza tra le due; le biancoblù hanno raggiunto anche il Cesena, con una partita in meno per il rinvio di quella contro la Vis Mediterranea.

Mister Ardizzone ha schierato un 4-1-3-2, con in porta Korenciova, difesa da Harvey, Stankova, Fracaros e Giuliano. In posizione avanzata Dicataldo a supporto di Micheli, Aime alla sua prima da titolare e Bison a centrocampo. Davanti, la coppia d’attacco costituita da Semanova, cinica e imprescindibile, e Coda.

In avvio di gara e per tutta la prima mezz’ora ha regnato l’equilibrio, interrotto nel primo quarto da un unico brivido arrivato dai piedi di Ladu, che ha impegnato Korenciova in un intervento provvidenziale. La prima occasione sponda biancoblu è stata opera di Bison, che con la testa non è riuscita a impattare bene sul pallone. Aime, alla sua prima da titolare, ha cercato di contribuire subito a un’azione da gol, un’azione che, per poco, non si è concretizzata: a pochi minuti dall’intervallo, la calciatrice ha trovato Dicataldo, che è andata a imbucare per Michieli, troppo poco reattiva davanti al pallone imbucato in area.

Nella ripresa, le cuneesi ci hanno creduto ancora di più. La prima palla gol pericolosa è stata lavorata da Coda, andata a tentare la conclusione, Micheli, che ha tenuto vivo il pallone sul rimpallo e l’ha rimesso in mezzo per Stankova, il cuo tiro a botta sicura è stato deviato in angolo da una provvidenziale Frigotto. Anche Giuliano ha provato la conclusione, ma ha calciato troppo centrale. Nonostante sia la Freedom a fare la partita, per il Lumezzane la precisione è di casa: al 56′, dopo la caduta di Fracaros dalla destra, Pinna è stata bravissima a recuperare il pallone perso in area e a trovare la porta.
Dopo aver incassato la rete, la Freedom è subito andata a caccia del pareggio, pressando le avversarie, e ha creato due occasioni, prima Micheli sul secondo palo e poi Coda dopo una bella combinazione tra Aime e Bison, senza però trovare la rete. Il cercato e meritato pareggio delle cuneesi era nell’aria, e si è presentato al 73′ su palla inattiva: Fracaros, su punizione, ha cercato e trovato la testa di Semanova, che ha gonfiato la rete per l’1 a 1. La Freedom ha dunque cercato di portarsi a casa i tre punti, dando vita a un’altra occasione nell’ultimo quarto di gara, sempre su colpo di testa, con Bison, bloccata da una Super-Frigotto che, contro le cuneesi, sembrava avere le ali.

IL TABELLINO

FREEDOM (4-1-3-2): Korenciova, Harvey, Stankova, Fracaros (81’ Borello), Giuliano; DICATALDO, Micheli (63’ Franco), Aime, Bison; Semanova, Coda (90’ Adugbe).

LUMEZZANE (4-3-3): Frigotto, Viscardi, Nozzi, Barcella (86’ Redolfi), Galbiati; Ghisi (86’
Carravetta), Puglisi (76’ Asta), Zappa; Ladu, Pinna, Sule (36’ Licari).

Marcatrici: 56’ Pinna (L), 73’ Semanova (F)

Ammonite: Fracaros (F), Licari, Pinna e Ghisi (L).

Gian Loris Rossi, coach Sassuolo: “Siamo arrivate stanche e col Como Women si è visto dall’andamento della partita”

Photo Credit: Emanuele Colombo - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Termina sul 3-0 la sfida allo Stadio Ferruccio tra Como Women e Sassuolo.

Le parole di mister Rossi al termine della gara: “Siamo arrivate stanche e si è visto dall’andamento della partita. Fino al venticinquesimo abbiamo giocato bene e tenuto il campo, poi, dopo aver subito il primo gol siamo scese e la rete è pesata sulla testa e sulle gambe. Siamo uscite dalla Coppa Italia, dobbiamo tenere alti i colori della società, ogni domenica dobbiamo dare il massimo con la giusta motivazione. Vogliamo giocarci il sesto posto con Como e Lazio – Il mister ha aggiunto – abbiamo fatto qualche rotazione viste le tre partite in settimana. Abbiamo tante soluzioni, chi meriterà giocherà come facciamo tutte le settimane“.

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