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Giada Pilato: “Grazie al Milan Ladies sono uscita dal tunnel e la Nazionale..”

Dopo tante stagioni all’Inter dove non è stata valorizzata al massimo, Giada Pilato in estate ha deciso di passare all’altra sponda del Naviglio e per lei ha significato: “Uscire dal tunnel”.  L’estremo difensore lombardo in questo avvio di stagione ha collezionato record su record come l’imbattibilità e la porta inviolata per molte partite. Lei, molto timida, non si prende i complimenti anzi ringrazia al difesa capitanata da capita Francesca Vitale. Per concludere nel migliore dei modi il 2017 per l’estremo difensore rossonero è arrivata la chiamata azzurra in Under 23.  Conosciamo meglio Giada Pilato che in estate ha deciso di affidarsi alla LTA Agency.

 

Come ti sei avvicinata al calcio? 

È stata una passione nata da quando ero piccolina, alle scuole elementari giocavo sempre con i miei compagni ad ogni intervallo. 

Cosa ti ha spinto a intraprendere la tua carriera calcistica come portiere? 

Il mio carissimo Mister, ormai amico Alex Zaccarini che in una partita contro gli Olmi, quando giocavo con i maschietti dell’Ozzero, servì il portiere e mi reputò la più pazza per difendere i pali. Da lì notò che ero portata per questo ruolo.

Cos’è per te il calcio? 

È la mia più grande passione, vorrei poterne fare di questa un lavoro, ma in Italia è completamente impossibile.

Dopo una trafila nell’Inter sei passata alla sponda rossonera. Come mai? 

Innanzitutto meglio così, sono milanista dalla nascita. Inoltre motivo più importante nella società nerazzurra non mi hanno mai valorizzata, se non solo a parole, anzi più crescevo è più venivo messa da parte. Ma probabilmente doveva andare così.

In questo avvio di campionato state navigando a gonfie vele dove avete l’imbattibilità casalinga e in campionato. 

Si deve in primis alla mia difesa, che è super attenta in ogni occasione e davvero molto compatta. Un muro, una sicurezza, come del resto tutta la squadra. Inoltre io quest’anno mi sono promessa di dare il massimo, e di uscire da quel tunnel in cui mi ero cacciata Devo un grazie al mio preparatore dei portieri Fabrizio Cavallini e al mio DS Germano Sessa se ne sono uscita.

Possiamo dire che finalmente Giada Pilato si sente importante o meglio si sente responsabile dell’andamento del Milan Ladies? 

Si, possiamo dirlo ben forte, anche se magari può sembrare troppo presto. Voglio il meglio per questa squadra perché davvero se lo merita e mi sento dentro fino in fondo nel progetto del Milan Ladies. E spero di contribuire al meglio ogni domenica.

Cosa ti aspetti da questa stagione a livello di squadra e personale.

A livello personale sicuramente il mio obiettivo è quello di acquisire più esperienza possibile, e allenamento dopo allenamento dare il massimo e imparare sempre di più. Infine essere a completa disposizione per questo fantastico gruppo. A livello di squadra sicuramente cresceremo sempre di più. Abbiamo un ottimo staff quest’anno che ci segue in tutto e per tutto e lo spogliatoio è fantastico, le singole atlete  sono delle bellissime persone, disponibili l’una verso l’altra. Non si può voler di meglio in una squadra.

Per chiudere in bellezza il 2017 sei stata convocata in Nazionale Under 23 per partecipare allo stage congiunto con la Nazionale Maggiore. Che hai emozioni hai provato e che giorni sono stati?

È stata un’esperienza fantastica di cui ne farò sicuramente tesoro. È un bellissimo ambiente e anche se sono stati solo tre giorni mi hanno aiutato sicuramente a crescere come atleta e come persona. Gli allenamenti sono stati intensi, faticosi proprio come piacciono a me. Il ritmo è completamente diverso. L’amichevole a parer mio non è andata male nonostante il risultato, la squadra e le compagne le ho viste molto bene. Io personalmente nell’amichevole speravo di dar qualcosina in più.

Abbiamo visto che ti sei affidata ad un’agenzia per la tua crescita professionale e non solo. Quanto conta aver una mano per non correre nel rischio di dover star ferma per aver lo svincolo? 

È sicuramente una sicurezza e poi mi aiutano in qualsiasi cosa, curano la mia crescita professionale. 

Chi è Giada pilato fuori dal campo? 

Giada Pilato fuori dal campo rincorre il suo sogno di diventare una grafica, ama quello che fa e spero diventerà la mia carriera lavorativa fuori dal campo.

Hai altri hobby? 

Musica e mi piace creare video.

Molte squadre maschili si stanno avvicinando al femminile. Come vedi il calcio femminile tra qualche anno? Bisogna far ancora qualcosa per portarlo sullo stesso piano del maschile? 

C’è ancora molto da fare, tanto anche perché c’è un abisso di differenza, ma sicuramente stiamo procedendo per il verso giusto. 

Il tuo sogno?

Ormai credo che il sogno di fare la calciatrice rimane nel cassetto perché essendo realista questo in Italia non è possibile ad oggi. Quindi spero di realizzare il mio sogno, quello forse più concreto, aprire uno studio di grafica.

 

 

Juventus Women, un 2017 da ricordare

1 luglio 2017. Una grande novità si presentava nel mondo del calcio in generale, e del calcio femminile in particolare.

La Juventus annunciava ufficialmente il suo esordio nel Campionato di Serie A Femminile, dopo l’acquisizione del titolo sportivo dell’ASD Cuneo Calcio.

Iniziava così una fantastica avventura, che a distanza di qualche mese ha visto crescere, esponenzialmente, l’attenzione, l’entusiasmo e la passione attorno al mondo targato #JuventusWomen.

Un’estate entusiasmante, quella della nostra nuova squadra, dall’annuncio del Coach, Rita Guarino, stimata da anni nel mondo del pallone al femminile, a quello delle calciatrici che avrebbero composto una squadra che, fin dall’inizio, faceva sperare in grandi cose.

«Il calcio femminile diventerà sempre di più un’attività cruciale nel panorama del calcio mondiale, sia a livello istituzionale, sia a livello di attenzione dei media e del pubblico. Il calcio femminile al momento è uscito dalla nicchia in cui è stato per troppo tempo, e nella percezione di tutti è diventato un’attività assolutamente paritaria per diritti ed esposizione a quello maschile. La Juventus, per questo motivo, non si è fatta trovare impreparata a questo scenario futuro e ha iniziato già da questa stagione ad allestire questa squadra: speriamo che l’ingresso del nostro club in questo settore possa essere propedeutico alla crescita di tutto il movimento».

Così Stefano Braghin, Head of Academy & Women Football, durante la conferenza stampa di presentazione del progetto, cui facevano eco le parole di Coach Guarino:

«Il primo obiettivo è quello di rendere questo gruppo una squadra, amalgamando bene le varie giocatrici. Non sarà semplice, visto che la rosa è appena stata appena allestita, ma è ciò a cui puntiamo. Ovviamente la squadra vuole fare bene, e puntare ai vertici alti della classifica: questo è ciò cui la Juventus mira, e che noi siamo motivate a raggiungere»


E POI… IL CAMPO

Terminato un faticoso ed entusiasmante ritiro in Valle D’Aosta, il 27 agosto è stato il momento dell’esordio ufficiale: gara di Coppa Italia, contro il Torino Femminile. Un match senza storia, stravinto splendidamente dalle nostre ragazze.

Pochi giorni dopo è statao il momento dello storico esordio in Serie A, a Bergamo, contro l’Atalanta Mozzanica. Un tre a zero per le ragazze bianconere, che hanno lanciato un messaggio a tutti, fin dalla prima apparizione.

La cavalcata delle bianconere è iniiata così, e tuttora non si è fermata: semplicemente, fra Campionato e Coppa, la Juve le ha vinte tutte.


DECEMBER TO REMEMBER

Due partite, che sono più che sufficienti a ricordare un mese spettacolare: nelle due sfide più attese, contro le avversarie più temibili, Brescia e Fiorentina, le bianconere hanno segnato la bellezza di sei gol, senza subirne.

A Brescia le due compagini arrivavano appaiate in classifica, con un percorso netto di soli successi. La Juve ha lanciato un altro grande messaggio, trionfando per 4-0.

E poi contro la Fiorentina in casa, è arrivata la splendida doppietta di Martina Rosucci.

In corsa su tutti i fronti, con grandi vittorie e prestazioni da ricordare, e siamo appena all’inizio: si torna in campo il 13 gennaio, a Vinovo, contro il Chievo.

Perchè il bello… deve ancora arrivare.

Credit Photo: http://www.juventus.com/

Fiorentina Women’s, feste in tono minore. I motivi di una stagione difficile

Chi si aspettava la cavalcata trionfale dello scorso anno è rimasto deluso. La stagione della Fiorentina Women’s merita un approfondimento, perché oggi la classifica del campionato sentenzia una quarta posizione che rende poco onore alle ragazze di Fattori e Cincotta. Una posizione in classifica che ha il sapore della beffa, dopo mesi vissuti sulla cresta dell’onda. Eppure la tabella è lì, a sancire che ci sono ben 14 punti di distacco dalla Juventus ed 11 dal Brescia. Non solo lo Scudetto, dunque, ma pure la qualificazione alla prossima Champions League è lontanissima. Davanti alle viola anche il Tavagnacco, più su di 9 lunghezze. Alla pari, squadre che hanno poco a che vedere con la Fiorentina, come Chievo Verona ed Atalanta Mozzanica.

L’arrivo della Juventus ha mescolato le carte in tavola e pure il Brescia, saccheggiato in estate proprio dal club bianconero, ha saputo reagire alla grande, andando a prendere sul mercato giocatrici dal sicuro affidamento. La Fiorentina ha badato a blindare tutte le sue big, corteggiate a lungo dalla Juventus, salvo poi rimandare a fine anno l’arrivo di un paio di giocatrici di valore. Ed è così che, a livello fisico e mentale, la squadra di Fattori ha pagato e sta pagando le fatiche di Champions League. Quattro partite contro Fortuna Hjorring e Wolfsburg che hanno inciso tantissimo su tutta la stagione, ma che portano con sè l’orgoglio di aver passato il primo turno contro ogni pronostico e di aver fatto penare le campionesse tedesche. Le notti del Franchi, insieme a 3.000 tifosi, sono ancora lì a testimoniare il buon lavoro del gruppo.

Adesso, però, c’è da rimboccarsi le maniche, anche perché Firenze si era abituata troppo bene con le ragazze viola, che settimanalmente regalavano show e vittorie. L’obiettivo principale è recuperare le infortunate. Già, perché in mezzo ai tanti impegni ci si sono messi anche gli infortuni, tutti piuttosto gravi. Si attende con ansia il ritorno di Alice Parisi, faro del centrocampo viola e della Nazionale, out dalla scorsa stagione. Così come quello di Valery Vigilucci, autentica protagonista in Champions League, con il missile sotto l’incrocio che ha infiammato il Franchi contro il Fortuna Hjorring. Inoltre, si attende il recupero di Danila Zazzera, infortunatasi anche lei in coppa, utilissima per far rifiatare Ilaria Mauro al centro dell’attacco e perché della giovane attaccante si parla già benissimo.

Da 13 gennaio, quando riprenderà il campionato, dovrà suonare un’altra musica. Res Roma ed Empoli Ladies per chiudere il girone d’andata, poi un intero girone di ritorno per provare l’impossibile. E per dire la propria in Coppa Italia, di cui la Fiorentina è detentrice. Quell’obiettivo, almeno, è ancora intatto.

Credit Photo: Federica Scaroni

La Primavera dell’Empoli Ladies vince il torneo “Giacinto Zoli”

La Primavera dell´Empoli Ladies FBC ha vinto la 23° edizione del Torneo regionale Giacinto Zoli. La finale del Torneo si è disputata nella mattina del 26 dicembre 2017, alle ore 10.00 presso lo Stadio “G. Bozzi” di Firenze: l´Empoli Ladies ha superato per 3 a 2 la Rappresentativa Toscana; per le azzurre hanno segnato Ginevra Lo Vecchio (doppietta) ed Elisa Dehima.

La società Empoli Ladies esprime i propri complimenti al gruppo di ragazze guidate da mister Mario Nicoli, che ha raggiunto un importante successo grazie ad un´ottima prestazione. Dopo la gara, le azzurre sono state premiate con la Coppa Torneo Zoli dal Presidente del Consiglio Regionale Eugenio Giani.

Credit Photo: http://www.empoliladies.it/

Lois Roche, una centrocampista inglese per la Florentia

Lois Roche, centrocampista inglese, 24 anni, classe ‘93: ha giocato l’ultima stagione in Finlandia vestendo la maglia dell’Åland United e adesso ha deciso di unirsi alla Florentia, affascinata dalla sfida e dal progetto presentato dal Presidente Becagli.

Centrocampista centrale con grande tecnica, che può adattarsi anche al ruolo di trequartista, tenace, dotata di un’ampia visione di gioco e di un tiro potente.

Roche è senza dubbio un grande colpo per la squadra allenata da Mister Ilic Lelli che potrà contare sull’esperienza internazionale della giovane inglese cresciuta nelle giovanili dell’Arsenal e che in carriera ha vestito per 5 anni la maglia del Reading FC, vincendo 1 campionato di Premier League (Serie C inglese) e una WSL2 (Serie B inglese), giocando anche nella WSL1 (massima serie inglese) nel 2016 e diventando una delle giocatrici simbolo della squadra, acclamata dai fans delle Royals biancoblu proprio per la grinta messa in campo ogni weekend.

Roche, pur essendo inglese, nata a Londra, ha indossato la maglia verde dell’Irlanda, nazionale per la quale ha potuto giocare grazie alle origini dei suoi nonni, con le rappresentative giovanili U17 e U19 e ha partecipato ai ritiri della nazionale seniores.

Avendo tutti cugini maschi, ho iniziato a giocare a calcio fin da piccola” racconta Lois Roche, nuova giocatrice della Florentia “Mia mamma mi aveva iscritta a un club che faceva allenamenti tutte le sere, ma per me non era mai abbastanza e continuavo a giocare a calcio anche in cortile con i miei amici e con il mio coach, che abitava vicino a me. Diventare calciatrice professionista con la maglia del Reading è stata la coronazione di un sogno, e adesso sto coronando l’altro mio grande sogno: giocare all’estero per un grande club! Il calcio italiano è molto più simile al mio stile di gioco rispetto a quello finlandese; in Italia è sia fisico ma anche molto tecnico e penso che potrò dare un grosso supporto alla squadra per raggiungere l’obiettivo che ci siamo prefissati. Mi sto ambientando molto bene con le compagne, sono tutte molto disponibili e accoglienti, soprattutto Giulia Ferrandi, con cui condivido l’appartamento e gran parte delle mie giornate. Ho già cominciato la preparazione e non vedo l’ora di segnare il mio primo goal con questa maglia!”

Welcome Lois!

Credit Photo: http://www.cfflorentia.it/

Serie A Futsal: Pescara in fuga, la Lazio alla F8

Il 2017 si chiude con la figa del Pescara che in rimonta batte l’Olimpus, si aggiudica il pass per la Final8 la Lazio che passa in casa del Real Statte.

FUGA – Partita bellissima quella andata in scena sul parquet del PalaRigopiano. È l’Olimpus ad parire le marcature con Taina, le delfine pareggiano con Tampa, ma ci pensa Dayana a riportare avanti le romane. Le ragazze di Segundo ci mettono meno di un minuto a chiudere i conti: prima Vanessa per il 2-2 e poi ancora Tampa per il definitivo 3-2.  Con questa vittoria le abruzzesi si portano a + 5 dall’Olimpus e danno il via d una mini fuga.

FINAL8 – La Lazio passa 5-3 in casa del Real Statte e vola alla Fina Eight conquistando l’ultimo poso disponibile. Le biancocelesti vanno a segno con Lucileia, Rebe e tripletta di Beita. Per le locali a segno Mansueto e Ion, oltre all’autorete di Nagy.

LE ALTRE GARE – L’ultima giornata del 2017 si era aperta nell’anticipo del 28 Novembre quando il Cagliari si impone 6-0 contro il Fasano: Marta, Gaby tripletta, Marrocco e Atzori le reti. Il Montesilvano batte 5-0 il Kick Off con le reti di Ortega doppietta, Borges, Amparo e Domenichetti. Nell’anticipo di giornata, giocatosi Venerdi sera, la Ternana batte con un rotondo 9-2 il Rambla a cui non basta la doppietta di Rovea. Le farelle vanno in gol con Renatinha poker, doppietta Neka, Angeletti, Coppari e Torelli con una rete a testa.  Vittoria esterna per il Futsal Breganze. Le ragazze di Zanetti passano 3-1 contro il Locri a cui non basta la rete di Bazan, per le ospiti in gol Dalla Villa, Troiano e Castagnaro. Unico pareggio (3-3) di giornata è quello da Città di Falconara e Salinis che si dividono la posta in palio. In zona play out importantissima vittoria del Real Grisignano che batte 2-0 il Città di Thiene: doppietta di Iturriaga. Ha riposato la Bellator.

Credit Photo: Divisione Calcio a 5

Coach Renato Longega, Agsm Verona: “Ripartiamo con nuovi innesti per risalire la classifica”

Ospite della trasmissione di Telenuovo “Giualloblù Live”, il tecnico scaligero Renato Longega parla a tutto campo del suo Verona, delle difficoltà incontrate nelle prima parte della stagione delle prospettive. Incalzato dalle domande del conduttore Gianluca Vighini mister Longega svela anche alcune notizie in anteprima come l’imminente arrivo di tre straniere di alto livello per un Agsm Verona che vuole tornare ad interpretare un ruolo da protagonista nel calcio femminile nazionale.

Queste le principali dichiarazioni rilasciate dall’allenatore gialloblù:
<Questo per noi questo è un campionato di rifondazione. Indubbiamente l’ingresso repentino di club professionistici come la Juventus ci ha colto impreparati. Abbiamo fatto mercato in ritardo e non è stato facile presentare da subito una squadra competitiva ai massimi livelli.
Adesso abbiamo la fortuna di avere alle spalle un vertice societario ed una forza economica che ci possono permettere di andare sul mercato e muoverci per rinforzare e completare la squadra. 
Il nostro campionato inizierà da gennaio. Dalla ripresa degli allenamenti inizieremo a capire chi può esserci utile per il futuro e chi meno.
Noi vogliamo tornare a costruire qualcosa di importante. Siamo il club di serie A che ha vinto di più in passato e vogliamo mantenere ancora per diversi anni questo scettro, tornando a lottare per obiettivi importanti.
Nella squadra Primavera e anche in prima squadra abbiamo alcune tra le giovani più interessanti dell’intero panorama nazionale. Quello della squadra Primavera per noi dovrà rappresentare un serbatoio importante che ci può garantire un futuro certo. A queste atlete di talento e prospettiva si dovranno aggiungere giocatrici di livello ed esperienza internazionale. Lo stiamo già facendo e con la ripresa della preparazione a gennaio saranno a disposizione tre straniere di qualità che speriamo possano scendere in campo subito.
Non vogliamo rischiare e siamo fermamente convinti, staff e squadra, di poter risalire la classifica esprimendo le qualità anche importanti che le nostre atlete hanno>.

Credit Photo: http://www.veronacalciofemminile.com/

Ravenna Woman Primavera, Melany Amadori: “Il calcio è uno sport meraviglioso”

Impiegata nel ruolo di terzino, si fa valere in campo nonostante la sua corporatura minuta dimostrando grinta e determinazione contro ogni avversario anche fisicamente piu’ possente; scoperta dal dirigente Silvano Fantini ha trovato nella squadra romagnola l’ambiente di casa ideale per poter imparare e crescere, esprimendo al meglio le proprie caratteristiche. Scheda di presentazione per la giovane Melany Amadory, 16 anni, difensore del Ravenna Woman Primavera, appassionata sin dalla tenera età al mondo del calcio, grazie al padre che l’ha sempre sostenuta e incoraggiata in questa scelta controtendenza.

Ciao Melany se era possibile presentarti descrivendoci il tuo ruolo e le tue caratteristiche tecniche
Ciao, mi chiamo Melany Amadori ho 16 anni e vivo a San Zaccaria, sono un terzino anche se fisicamente all’apparenza può sembrare strano poiché sono molto minuta, nonostante ciò a parer mio attraverso la grinta e la determinazione si può dimostrare di essere all’altezza di persone fisicamente più forti. In questo ruolo è fondamentale la visione del gioco perché, anche se si nota di meno, dalla difesa può partire ed essere innescata un’azione da goal determinante. Tecnicamente devo migliorare ma è per questo che sono qui, per poter crescere e progredire sempre di più.

A chi ti ispiri come calciatrice e per quale squadra tifi?
In realtà non mi ispiro ad una determinata giocatrice, mi piace vedere le varie caratteristiche che spiccano in diversi calciatori e calciatrici senza preferire una persona in particolare. Io non seguo molto le partite in tv perché ho preferito, sin da piccola, giocare o anche solo inseguire un pallone, ovviamente certe volte guardo alcune partite con mio babbo che mi segue e mi sta molto affianco in questa mia scelta, credendo nelle mie potenzialità; durante la visione delle partite è molto attento e mi fa notare tutte le varie tecniche utilizzate dai giocatori per farmi prendere spunto, e di questo gliene sono molto grata, perchè mi fa notare e approfondire una visione del gioco molto ampia, con particolarità tecniche o tattiche che mi aiutano a migliorarmi.

Come è nata la tua passione per il calcio femminile?
Questa passione è nata inizialmente dall’influenza di mio babbo, giocatore anche lui di questo sport, il quale appena venne a sapere di questa mia passione, inizió subito a stimolarmi e a incoraggiarmi, andando alla ricerca di una squadra che mi potesse far giocare. E’ sempre stato dalla mia parte, non opponendosi mai alla mia scelta.
Ho provato inizialmente in una squadra maschile, nella quale mi sono trovato da subito a mio agio, nonostante fossi l’unica femmina; all’epoca molti genitori e mister mi sostenevano e questo mi ha dato la forza necessaria per continuare a credere in me stessa, convincendomi sempre di più a migliorare, facendoli sentire fieri di me. Era una sfida con me stessa in cui dovevo riuscire ad arrivare allo stesso livello dei maschi e offuscare l’idea che si aveva delle donne considerate inferiori nello sport.
Successivamente grazie al dirigente Silvano fui informata di questa squadra femminile presente nel mio paese dove mi sono trovata subito a mio agio e soprattutto mi sentii compresa dalle altre giocatrici, le quali avevano passato esperienze simili alle mie, convincendomi a rimanere.

 Obiettivi personali e di gruppo per questa stagione
Il mio obiettivo personale è sicuramente quello di migliorare le mie capacità calcistiche, per poi poter arrivare in prima squadra e dimostrare quello che ho imparato in questi anni trascorsi qui. Ovviamente raggiunta la prima squadra continuerei a cercare di migliorarmi, perché non è un punto di arrivo ma un inizio che la società ci offre per poter esprimere il meglio di noi stesse.
Riguardo invece il gruppo ho grandi aspettative, perché da quando sono qua ho notato un’unione che va oltre il concetto di squadra, questo può essere utile per sostenerci a vicenda e per raggiungere insieme grandi obiettivi e dimostrare ciò che siamo capaci, unendo le nostre forze come una vera squadra. Quello che si vive nel campo e con la squadra non è descrivibile attraverso le parole e per lo più chi non lo vive in prima persona non può capire i miliardi di sentimenti che si provano
praticando questo meraviglioso sport, che poi in realtà non è semplicemente uno sport, è un’esperienza che rimarrà per sempre impressa e che al suo ricordo ci farà spuntare sempre un sorriso.

Che ragazza è la Melany Amadori fuori dal rettangolo di gioco? Come impieghi l restante parte della giornata e il tempo libero?
Fuori dal rettangolo di gioco la mia settimana viene trascorsa in modo molto frenetico, caratterizzata da studio, calcio e il rimanente periodo, il quale viene a volte trascorso anche con la squadra. Il tempo libero quindi è poco, nonostante questo sono richiesti dei sacrifici, conseguenza ovvia poiché quando si prende un impegno lo si deve rispettare. Quando vado all’allenamento riesco a scollegarmi dai problemi riguardanti il mondo esterno, riuscendo a scaricare tutta la mia tensione ritrovando serenità e tranquillità.

Infine un giudizio sul mister, Presidente e compagne di squadra del Ravenna Woman.
Come ho esplicitato prima se non ci fosse stato il dirigente Silvano Fantini non avrei potuto proseguire questa passione e infatti lo ringrazio molto per questo. Lui ha avuto un ruolo fondamentale nella società perché ha trovato e seguito tutte le ragazze che adesso hanno la possibilità di giocare e farsi valere in campo. Inoltre devo ringraziare la società che ci ha permesso di poter praticare questo sport, dandoci a disposizione tutti gli strumenti e le attrezzature del caso.
Infine un ringraziamento va  al mister con cui sono  riuscita  a mettere in pratica ciò che desideravo fin da piccola, poter giocare, potendomi migliorare anche tecnicamente.

Credit Photo: http://www.usdsanzaccaria.it/

Jenny Hjohlman, un’attaccante svedese sotto l’albero di natale del Florentia

Jenny Hjohlman, classe ‘90, attaccante della nazionale svedese, giocherà con la maglia del C.F. Florentia: un colpo sensazionale, che va ad aggiungersi all’arrivo della centrocampista inglese Roche, per la squadra del Presidente Becagli deciso a dare tutti gli strumenti possibili a Mister Lelli per raggiungere l’obiettivo stagionale.

Hjohlman è un attaccante veloce e dal fisico possente, che può giocare anche come centrocampista offensivo. Ha vestito nell’ultimo campionato di Serie A svedese la maglia del KIF ÖREBRO DFF, collezionando 21 presenze e 1 goal. Hjohlman, dopo essere cresciuta nel Sundvall, ha giocato per 5 stagioni con la maglia dell’UMEÅ IK con la quale ha segnato 34 reti in 83 partite. Le sue ottime prestazioni con la maglia dell’UMEÅ le sono valse la convocazione in Nazionale, con la quale ha esordito nel 2013 e partecipato alla conquista delBronzo Europeo proprio del 2013 e alla Coppa del Mondo 2015, giocata in Canada, dove la Svezia è uscita ai Sedicesimi contro la Germania.

“Sono contenta di essere arrivata a Firenze” commenta Hjohlman, nuova attaccante rossobianca “Il progetto della Florentia è molto interessante, amo le squadre che si pongono obiettivi importanti a lungo termine e sono davvero entusiasta di iniziare questa nuova esperienza con la maglia rossobianca. Penso che il calcio femminile in Italia sia in crescita e sia molto più tecnico rispetto a quello svedese, dove conta molto il fisico. Ho tanta voglia non solo di giocare a calcio qui in Italia, ma di imparare la lingua e la cultura di questo Paese. Vorrei essere parte attiva dello sviluppo e della crescita della Florentia, per questo darò il mio supporto alle compagne e sarò sempre a disposizione del Mister per raggiungere insieme i nostri obiettivi!”

Välkommen Jenny!

Credit Photo: http://www.cfflorentia.it/

Associazione Italiana Calciatori: la maternità per le atlete è legge dello stato

Provvedimento storico per lo sport italiano. È stato approvato con voto definitivo in legge finanziaria alla Camera il provvedimento che consentirà alle atlete madri di avere un fondo a tutela della maternità.
Si tratta di un sostegno al valore della parola mamma anche per tutte le sportive, nei fatti professioniste, che fino ad oggi erano praticamente escluse dal riconoscimento di tale diritto. Come Associazioni e rappresentanti delle atlete siamo orgogliosi di aver contribuito al raggiungimento di questa previsione normativa. Si tratta di un risultato storico per il nostro paese, che apre la strada ad una nuova visione dello sport e delle sue regole. Dopo tanti anni di parole e promesse non mantenute le battaglie hanno avuto ragione.
La ferma volontà del Ministero dello Sport guidato da Luca Lotti, con il sostegno della Presidenza del Consiglio e del Dipartimento Pari Opportunità ha permesso che, grazie al voto parlamentare, già dal 2018 le sportive italiane potranno contare su un’indennità che copra i mancati introiti dell’attività sportiva. Due milioni previsti per il primo anno, secondo quanto approvato, e altri stanziamenti per i successivi. Una norma di civiltà divenuta legge per la quale attendiamo i decreti attuativi che definiscano al meglio le modalità di accesso. Esprimiamo apprezzamento anche per il contributo dato alla discussione da parte delle componenti della commissione Atleti Coni, che hanno lavorato con noi a sostegno della proposta. Le associazioni saranno ancora al lavoro insieme perché altri importanti risultati arrivino dalla politica e dal mondo dello sport, a partire da una riforma della Legge 91 e da una nuova legge per le atlete e gli atleti attualmente definiti dilettanti.

AIC (Associazione Italiana Calciatori)
GIBA (Associazione Giocatori Italiani Basket)
AIPAV (Associazione Pallavolisti)

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