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Valentina Bengasi, capitano dell’ACF Lucchese: “… tengo particolarmente a questa maglia …”

Valentina Bengasi nata a Lucca nel 1996, capitano dell’ACF Lucchese, è una centrocampista ricca di talento e doti atletiche e anche col vizio del gol: la scorsa stagione, sempre nella Lucchese, ne ha realizzati 8 in 22 gare. Nel suo palmares la vittoria in Coppa Toscana nel 2014-15 e la vittoria del campionato di Serie C Toscana 2015-16 con promozione in B, in quella stagione realizzò 20 reti. Nipote d’arte, suo nonno era Emiliano Bengasi, attaccante di Lucchese e Pisa, purtroppo scomparso 5 anni fa. Cerchiamo di conoscerla meglio.

Ciao Valentina, come è nata la tua passione per il calcio?

Il calcio, grazie a mio nonno, era presente in famiglia e lui me ne parlava spesso, poi in Lucchesia era molto conosciuto  e appena sentivano il mio cognome mi chiedevano se ero la nipote del calciatore Emiliano Bengasi, e tutt’ora mi succede. Diciamo che sono cresciuta sempre con questo mito e mio nonno ha trasmesso la sua passione anche a mio padre e quindi sono cresciuta in un ambiente in cui si parlava sempre di calcio. Poi credo che sia anche una cosa innata: il calcio mi è piaciuto subito e oltre la passione in famiglia, essa era dentro di me. Nessuno mi ha forzato a farlo, piano piano questa passione è venuta fuori. All’inizio, nonostante mi piacesse un sacco, mi vergognavo a provare ad andare a giocare a calcio perché la cosa non era ben vista, nemmeno a scuola, e quindi ero un po’ titubante. Un giorno i miei genitori, senza dirmi nulla, mi portarono al campo di calcio di Lucca, a quei tempi le ragazze si allenavano a San Lorenzo, e da quel momento non ho più smesso. Avevo 11 anni ed ho iniziato subito col femminile e la cosa è andata avanti.

Ti auguro che d’ora in avanti si senta dire ‘Ah, Emiliano Bengasi, il nonno di Valentina’.

(Ride, ndr) Sarebbe bello.

Parlaci brevemente della tua carriera di calciatrice e del tuo ricordo più bello.

Ho iniziato ad 11 anni, come detto prima, qui a Lucca direttamente nel femminile, purtroppo non ho fatto il passaggio con i maschi, quindi non ho avuto scuola calcio maschile. Sono ormai 10 anni che gioco  sempre nella Lucchese. Ricordi positivi e belli ce ne sono tanti ma forse quello che ricordo più volentieri è la vittoria in Coppa Toscana stagione 2014-15 contro il Siena, allora ci chiamavamo Acf Lucca 2003. Era una partita sentita e avevamo perso il campionato di serie C di poco e c’era grande voglia di riscatto. Poi non scorderò mai la felicità del nostro presidente Carlo Isola, che purtroppo anche lui ci ha lasciato quasi 2 anni fa. Insomma un bellissimo ricordo che abbiamo tutte quante. Naturalmente anche la vittoria del campionato di serie C del 2015-16 resta nella mia memoria.

Come definiresti il tuo ruolo o il tuo modo di giocare, e a quale calciatrice ti ispiri, se ce n’è una?

Il ruolo di centrocampista è, secondo me, uno dei ruoli più belli ma, allo stesso tempo, anche il più difficile rappresentando il fulcro del gioco di una squadra, se il centrocampo non funziona, tutta la squadra non funziona. Quindi un ruolo importante, in tutt i sensi, e di responsabilità. Io non sono un centrocampista alla Gattuso, tanto per farvi capire, non gioco davanti alla difesa sono più un classico numero 10, ho sia doti tecniche che atletiche, io punto però più sul tecnico che sull’atletico. Per quanto riguarda le calciatrici a cui ispirarmi purtroppo non è facile seguire le altre partite, vuoi per la scarsa informazione nel femminile, vuoi per gli impegni anche a volte concomitanti, non conosco a fondo  le altre realtà anche se gioco a calcio. Per fortuna in questi ultimi due anni sembra che ci sia più visibilità anche nel femminile, grazie all’ingresso di squadre maschili che fanno anche il femminile, come quest’anno la Juventus. Rispondendo alla domanda come giocatrice scelgo Martina Rosucci della Juventus e come calciatore mi ispiro a Andrés Iniesta del Barcellona, il più forte centrocampista di sempre. Altra centrocampista che mi piace è Alice Parisi della Fiorentina Women’s.

L’inizio del campionato della Lucchese, usando un eufemismo, non è stato entusiasmante, però alla distanza abbiamo visto una squadra trasformata che ha strappato anche un bel pareggio alla capolista Florentia e che nella scorsa giornata a Perugia ha raggiunto la sua seconda vittoria in trasferta. Qual è la molla che ha fatto scattare tale cambiamento?

Noi veniamo da un inizio campionato pessimo in tutti i sensi, sia a livello di gioco, oltre che di risultati, ma anche dall’atmosfera che si era creata nell’ambiente. Nonostante che le cose poi fossero migliorate, noi ragazze eravamo un po’ abbattute e non riuscivamo a credere in noi stesse. Poi pian piano ci siamo aiutate tra noi, abbiamo messo maggior impegno negli allenamenti e abbiamo visto che se ci crediamo ci riusciamo. Poi è bastata una vittoria, o un buon risultato, per aiutarci a credere in noi e a tirare fuori quello che siamo veramente. L’anno scorso da neopromosse avevamo fatto un bel campionato (7° posto Serie B girone A a pari punti col Torino Femminile, ndr) e dovevamo ritornare a quei livelli. È stato un incubo l’inizio campionato, siamo uscite da questo torpore, ci abbiamo creduto e se ci crediamo ce la facciamo. Da dire che ci sono stati anche dei cambiamenti in società, come anche il mister (Maurizio Corti subentrato dalla quinta giornata ad Andrea de Luca, ndr) che ha creduto in noi, ci ha preso in un momento in cui non andavamo tanto bene, e anche grazie al suo intervento stiamo riuscendo a fare qualcosa di buono. Anche il pareggio che abbiamo fatto col Florentia ci ha caricato tanto, perché abbiamo visto che ci si può fare, mentre prima eravamo un po’ abbattute, non ci si credeva tanto. Naturalmente bisogna continuare con questa carica di entusiasmo e non lasciarsi andare ora perché non abbiamo ancora fatto nulla. Diciamo che le cose positive ti danno ancora più spinta a fare le cose meglio, prima venivamo da un momento in cui andavano tutte storte, ci sono stati un sacco di infortuni e anche espulsioni  che hanno tenuto fuori delle ragazze per tanto tempo, insomma eravamo giù di morale. Appena recuperate tutte e ci siamo messe a lavorare abbiamo visto che i risultati si ottengono, speriamo di andare avanti così e di fare sempre meglio.

Sei il capitano della squadra ma sei anche giovanissima, come è avvenuta la tua nomina in questo delicato ruolo?

Sono tanti anni che io milito in questa società, in realtà io ero il capitano in seconda, il nostro capitano era Elena Manganiello che purtroppo, in questo periodo, ha dovuto fare un’operazione importante ad un ginocchio e quindi starà fuori per un po’. E  di conseguenza sono diventata io il capitano, spero di essere in grado di fare questo ruolo, ci sto provando e sono fiera di questa cosa, spero di essere all’altezza, e comunque vedo che anche le mie compagne, anche quelle che, paradossalmente, sono più grandi di me sono tutte d’accordo di questa scelta, non è stata una mia pretesa non sono certo andata a dire che sono dieci anni che sono qui e voglio fare il capitano. È una cosa che è venuta da sola, io ovviamente sono contenta e fiera di questa cosa, ma all’unisono è andata bene a tutti. Aggiungo che essendo praticamente nata in questa società la sento mia come se fosse la mia famiglia, ci tengo particolarmente a questa maglia e sono contenta di questo ruolo. Nel femminile, al contrario di quello che succede oggi nel maschile, esiste ancora il famoso attaccamento alla maglia. in tanti affermano che il femminile oggi è come il maschile di tanti anni fa, da questo punto di vista. Noi ragazze facciamo calcio per passione e purtroppo, non siamo considerate professioniste, facciamo il solito sacrificio dei calciatori che guadagnano fior di quattrini, ma nello stesso tempo dobbiamo anche lavorare perché col calcio non ci si campa. Tanti tutt’oggi mi dicono ‘Ma chi te lo fa fare?’ e io ‘Guarda, non lo so!’ ma poi penso che sia ‘la passione’ la risposta, cosa che nel calcio maschile credo ce ne sia ormai rimasta poca.

Hai un sogno che vorresti realizzare, col calcio o nella vita?

Il mio sogno è ottenere la stessa considerazione del calcio maschile, il professionismo anche nel femminile. Ripeto che il nostro è il solito impegno dei calciatori ma nello stesso tempo dobbiamo lavorare o studiare. E far coincidere tutte queste cose è veramente molto difficile. L’impegno è tanto e si, questo sarebbe un gran sogno riuscire ad essere considerate nello stesso modo. Parlo di calcio ma questa idea c’è in tutti gli sport, in alcuni più, in alcuni meno. Forse nel calcio c’è il maggior divario tra maschile e femminile, ma la cosa mi auguro possa avvenire in tutti gli sport. Bisogna superare la barriera di ignoranza che c’è su questo argomento, è la mentalità che è  sbagliata: in tutto il paese. Mi piacerebbe anche che il calcio femminile venisse sponsorizzato e seguito di più sia dal pubblico che dai tecnici, mi spiego meglio: vorrei che tecnici professionisti allenassero o preparassero nel migliore dei modi una squadra di calcio femminile in modo da far innalzare il livello del calcio femminile nazionale e non solo di quelle 5-6 squadre che hanno la fortuna di far parte di una società maschile ad alti livelli come Juventus, Fiorentina, ecc.. Vorrei proprio che tutto il movimento facesse un balzo in avanti. Di conseguenza vorrei che un giorno una ragazzina a cui venisse fatta la domanda ‘che sport fai?’ e lei rispondesse ‘gioco a calcio’ non ottenga una reazione del tipo, occhi fuori dalle orbite e la risposta ‘ma davvero? Anche le donne possono giocarci?’ Perché credo sia una vergogna per l’Italia mentre tutte le altre nazioni hanno una grande considerazione del calcio femminile, dall’Europa all’America. Basti pensare che hanno parlato per settimane e settimane del fatto che l’Italia non parteciperà ai mondiali, quando in realtà è solo l’Italia MASCHILE che non si è qualificata, mentre quella femminile si sta facendo valere, e pochi l’hanno considerata!

Ringraziando Valentina Bengasi e l’ACF Lucchese per la disponibilità, porgiamo un sincero augurio per la sua carriera, da parte mia e di tutto lo staff di Calcio Femminile Italiano.

Credit Photo: ACF Lucchese

Vanessa Stefanello, nuovo rinforzo per il centrocampo rossoblu

La ASD Calcio Femminile Permac Vittorio Veneto comunica l’acquisizione al diritto delle prestazioni sportive della centrocampista Vanessa Stefanello, che entra così nel novero delle giocatrici a disposizione del tecnico rossoblu Fabio Toffolo per il prosieguo della stagione sportiva 2017-18.

Nata a Dolo, in provincia di Venezia, il 4 Novembre 1992, Vanessa si forma calcisticamente all’interno del Settore Giovanile del Venezia, formazione nella quale colleziona le sue prime esperienze in Serie A – ben 22 i gettoni stagionali – nella stagione 2010-11. Nella stagione successiva passa al Padova in A2 dove si rende protagonista nella prima parte di campionato, prima di concludere la stagione nuovamente con la maglia delle lagunari. Dopo altre due esperienze importanti, rispettivamente in Massima Serie con il Pordenone e in cadetteria con il Mestre, dalla stagione 2014-15 diventa una colonna del Marcon, squadra nella quale disputa 3 campionati senza saltare neppure un match. Quest’anno altre 8 presenze su 10 nella formazione mestrina, prima della chiamata del DS rossoblu Marco Partata che l’ha voluta fortissimamente nella Città delle Vittoria. Ecco le sue prime parole da neo-giocatrice rossoblu:

Che emozioni provi nel sapere di vestire questa maglia e cosa ti ha convinto ad accettare la proposta della società?
È un onore, nonostante sia stata la squadra “nemica” quando ero a Marcon, l’ho sempre rispettata e ammirata per il gioco, la serietà, la costanza e gli obiettivi raggiunti come la promozione in serie A.
Ho avuto modo di parlare a lungo con il Direttore Sportivo Marco Partata, e ho capito da subito in che società sono approdata.
La parola “famiglia” è ricorrente e sono pronta a mettermi a completa disposizione.
Son bastati pochi minuti di vita a Vittorio per capire il perchè qui si vince e si lotta sempre per il vertice della classifica, si respira una mentalità professionale e vincente.

Conoscevi giá il mister o qualcuno delle tue nuove compagne di squadra?
Conosco alcune ragazze con cui ho avuto anche modo di giocare assieme, tante altre solo da “avversarie”.
Ora divideremo lo stesso spogliatoio e la stessa maglia, spero di essere d’esempio anche alle piu piccole del gruppo.
Il mister lo sto conoscendo in campo ma so che ha stima e fiducia in me.
cercherò di dare il massimo per fargli capire quanto ci tengo a trovare il mio posto e dare il mio contribut alla causa.

Cosa ti aspetti da questa esperienza e quali sono i tuoi obiettivi per quest’anno?
Anche se inserirsi in un gruppo ben solido come penso sia quello di Vittorio non credo sarà facile, mi aspetto di trovare tranquillità in squadra con le nuove compagne ed il mister. Per quanto mi riguarda, non mi piace perdere nemmeno in partitella ad allenamento e quindi il mio obiettivo è sempre la vittoria. Voglio, vogliamo arrivare lì in alto, e raccogliere il frutto del lavoro, della fatica e del sudore che ogni ragazza con tanto impegno ha dato per mesi.

Descriviti come giocatrice e raccontaci qualcosa di te fuori dal campo.
Ho iniziato a giocare a 9 anni nel maschile e lì ho imparato la tecnica e le basi del calcio, ma nel femminile ho capito quanto conta soprattutto la forza di volontà, l’impegno e i sacrifici.
Arrivo in una squadra che macina km su km, ragazze che come me fanno più di un ora di strada per allenarsi.
Assieme condividiamo questi sacrifici ma sicuramente pagheranno a fine anno!

#BenvenutaVanessa!

Credit Photo: http://www.vittoriovenetocalciofemminile.it/

Gli acquisti di mercato invernale della Riozzese

Il girone d’andata del campionato di Serie B sta quasi giungendo al termine e come ogni anno è tempo del mercato di riparazione. Durante questo periodo le squadre cercano di mettere a punto la propria rosa per il prosieguo della stagione. Così ha fatto anche la Riozzese, con un triplo colpo di mercato.

Ecco i nomi dei tre nuovi acquisti delle rosanero: Paola Gobbi, Giulia Beninati e Simona Recagno.

Per tutte e tre possiamo dire che la parola chiave è riscatto. Infatti erano alla ricerca di nuovi e volevano rimettersi in gioco e hanno colto al volo quest’opportunità.

Paola Gobbi, classe 1995, proviene dal Sassuolo che attualmente milita in serie A. Può ricoprire sia il ruolo di terzino destro che sinistro e ha un curriculum di tutto rispetto che ha militato nei settori giovanili sia del Brescia che del Mozzanica.

Giulia Beninati, classe 2000, ha disputato la prima parte della stagione con la maglia del Como 2000 ed in passato ha militato nel settore giovanile dell’Inter. Nasce come attaccante, ma può giocare come esterno offensivo oppure mezza punta. Dotata di buoni mezzi tecnici, il suo acquisto rappresenta un investimento per il futuro.

Simona Recagno, classe 1994, ha come pregio la duttilità tattica. Infatti nasce come terzino/centrale difensivo, ma durante la sua carriera ha ricoperto più ruoli quali il centrocampista centrale e l’esterno offensivo. Ha giocato con le maglie di Milan Ladies, Inter Bocconi, Dreamers e nell’ultima stagione e mezza ha vestito ha giocato nelle Azalee.

Già comunicati poi i loro numeri di maglia: Gobbi ha scelto il 29, Beninati il 20 e Recagno l’83.

Un trittico che ha lasciato soddisfatta la società, in particolare il DS Luca Strianese che ha fortemente voluto questi innesti per completare l’attuale rosa a disposizione del Mister Fabrizio Angelillo. Per i nuovi acquisti si è deciso di puntare sull’esperienza, prestando un occhio anche al futuro.

Il Ds Luca Strianese chiude così la campagna acquisti della Riozzese: “Questa è la rosa che volevamo: il nostro mercato in entrata è finito”.

Non solo prima squadra. Infatti ci sono stati degli acquisti anche per Primavera ed Allieve. A rinforzare la rosa della primavera è arrivata l’attaccante Lucrezia Tommaseo (classe 2002) proveniente dal Castelleone (Serie C). Infine per le Allieve i volti nuovi sono Martina Galati (2004) proveniente dall’AC Milan e Sara Lo Bosco (2001).

Credit Photo: Comunicato Stampa (Riozzese)

Nazionale Under 16 Femminile: a Coverciano il 19 e 21 gennaio contro la Slovenia

La Nazionale Femminile Under 16 tornerà in campo a gennaio per un doppio impegno amichevole contro la Slovenia. Le due partite sono in programma presso il Centro Tecnico Federale di Coverciano venerdì 19 (ore 11) e domenica 21 (ore 14.30).

Credit Photo: http://www.figc.it/

Serie A2 Futsal: In otto hanno il pass per la Coppa Italia

In Serie A2 abbiamo le prime otto qualificate al I° Turno di Coppa Italia. Nel Girone B sono AZ Gold, Bisceglie, Porto San Giorgio e Angelana, mentre nel Girone D passano Royal Lamezia Terme, Martina, Woman Napoli e Rionero che grazie alla vittoria nello scontro diretto con la Salernitana si prende l’ultimo posto disponibile. Andiamo a vedere cos’è successo in questo week-end.

GIRONE A – Il Flaminia ha iniziato la fuga verso  la promozione diretta grazie al nono successo consecutivo, 4-0 al Top Five e ai risultati un po’ a sorpresa delle inseguitrici. La Real Fenice pareggia (3-3) nel big match di giornata,  sul campo de I Bassotti e la Noalese perde 4-1 contro il Granzette. Manite per Audace e decima Sport che hanno la meglio rispettivamente contro Sassoleone (5-2) e San pietro (5-3). Chiude la decima giornata il successo di misura (1-0) della Torres sul Trilacum.

GIRONE B – I giochi sono fatti con le prime quattro che hanno ottenuto il pass per la Coppa Italia. La capolista Alex Zulli Gold ha battuto 9-1 il Conversano. Il Bisceglie nell’anticipo delle 11.00 ha battuto a domicilio il Dona Style per 5-2. Successo importante anche per il Porto San Giorgio contro  il Copertino (7-1), mentre l’Angelana passa 4-2 col Civitanova. Sconfitta in rimonta per l’Atletico Chiaravalle contro il Noci, mentre Molfetta e Dorica Torrette si dividono i tre punti pareggiando per 2-2. Ha riposato l’Atletic San Marzano.

GIRONE C – Decima sinfonia per la Futsal Florentia che batte 6-3 le padroni di casa del Nazareth. Dietro il Real Balduina non si ferma e rifila un amanita al Pelletterie. Vittoria (4-1) in rimonta per la Virtus Ciampino contro il Quartù. Alla Vis Fondi non basta il gol iniziale di Ru Marques perché le padroni di casa della Coppa d’Oro si impone per 3-1. Chiudono la giornata il successo interno dello Jasnagora (5-2) sul FB5 Team Rome e il pari (1-1) tra PMB Futsal e BRC 1996.

GIRONE D – Anche qui come nel Girone B i giochi sono fatti con la Royal Lamezia Terme che batte in rimonta anche la Woman Napoli e si conferma campione d’inverno, con la Woman Napoli che conferma il terzo posto. Vittoria di misura anche il Martina, in seconda posizione, contro il Futsal Reggio. Doveva scrivere un’altra pagina di storia la Salernitana, alla quale bastava un punto per accedere al I° turno di Coppa Italia. Tre le mura amiche per le granate arriva una sonora sconfitta contro il Rionero che le scavalca in classifica e si prende il quarto posto che vale la qualificazione. Successo siculo per l’Ottaviano che batte 5-2 le padroni di casa del Vittoria, mentre il Palermo pareggia a Taranto (2-2). Hanno riposato Afragirl e Cus Cosenza.

Credit Photo: Pagina Facebook di Torres C5

Serie A: sette squadre alla Coppa Italia. Mercoledi il recupero Fasano – Lazio

A tre giornate dalla termine del girone d’andata i giochi per la Coppa Italia sono chiusi per ben sette squadre, l’unica ancora in corsa è la Lazio, che deve respingere le inseguitrici che distano pochi punti dal sodalizio biancoceleste. In attesa di conoscere se la Lazio otterrà il pass ecco le qualificate: Pescara, Olimpus, Montesilvano, Kick Off, Ternana, Cagliari e Real Statte. Intanto Domenica si è giocata la 15° giornata.

La capolista Pescara batte a domicilio il Futsal Breganze per 4-2 grazie alle reti di Vanessa, Tampa, Jenny e Taty, mentre per le ragazze di Zanetti a segno Pinto Dias e Pereira. Al successo delle abruzzesi risponde l’Olimpus che si aggiudica (6-0) il big match contro il Real Statte: Dayane e Taina doppietta, Maite e Lisi.

Non sta a guardare la Kick Off che batte 4-1 le padroni di casa del Fasano a cui non basta la rete di Naiara; per le milanesi in gol Atz, autogol di Campanile, autogol di Gelsomino e Veira. Vittoria esterna della Ternana che passa in casa della Lazio per 4-1 trascinata da una super Renatinha. L’altra rete delle farelle è di Valeria, mentre le biancocelesti vanno in gol con Xhaxho. Vittorie per Locri, che pare si ritiri dal campionato a causa della mancanza del campo, Cagliari e Grisignano. Partiamo proprio dal Real Grisignano che porta a casa re punti fondamentali in ottica salvezza, grazie alla vittoria (5-0) sul campo del Rambla. Per le ragazze di Turcato in gol Brando, Iturriaga, doppietta Turetta e Facino, che con questo gol ha vinto la propria battaglia dopo un periodo nero a causa di un male.

Il Cagliari manda a tappeto la Città di Thiene, le rossoblu si impongono con Marta doppietta, Cocco, Peque, Marongiu e Atzori, per le padroni di casa il gol della bandiera è di Puttow. Tris del Locri che passa in casa della Bellator per 3-1. Secondo alcune informazioni la formazione calabrese ha intenzione di ritirarsi dal campionato in quanto non ha più una “casa”. Infatti, dal profilo Facebook della società si evince la chiusura del Palazzetto dello Sport che ospitava la squadra. Tornando alla gara le locresi vanno in gol con Bazan doppietta e Marino, mentre per le ciociare a segno l’argentina Chiesa. Chiude la 15° giornata il successo di misura del Montesilvano contro il Città di Falconara. Tre punti che portano la firma dell’ex Domenichetti, ha riposato il Salinis. La Serie A torna in campo Sabato 23 Dicembre, mentre domani si giocherà il recupero Fasano – Lazio. Per le pugliesi è previsto l’esordio di Napoli e Politi.

Credit Photo: Pagina Facebook della Ternana Femminile

Il Presidente della Ludos Cinzia Valenti riceve la stella di bronzo al merito sportivo

Brilla come una stella, in tutti i sensi, l’onorificenza che il Presidente della Ludos Cinzia Valenti ha ricevuto venerdì pomeriggio nella splendida location di Villa Zito. Infatti il CONI l’ha insignita con la Stella di Bronzo al merito sportivo, assegnatole per la sua ultradecennale attività dirigenziale. Si tratta di un riconoscimento prestigiosissimo, la cui istituzione risale al 20 dicembre 1933, e che viene conferito per premiare atleti, tecnici, dirigenti e società che si sono particolarmente distinti nel dare lustro allo sport italiano.

Naturalmente il curriculum sportivo di Cinzia Valenti non poteva che rispettare i criteri per l’assegnazione di questa onorificenza, dal momento che, da sempre, ha dedicato la sua vita al mondo dello sport offrendo il suo grande contributo. La sua storia con la Ludos parte proprio dalle origini perché rientra nel gruppo di giocatrici che disputò il primo campionato nel lontano 1988/89. Dalla stagione 1993/94 diventa un dirigente e nel 1995/96, pur continuando a giocare, assume il ruolo di Presidente. In quella stagione la squadra approda in serie B (oltre a vincere la Coppa Sicilia) e così decide di dedicarsi completamente alla presidenza. Nell’annata 2000/01, con Antonella Licciardi come allenatrice, arriva la promozione in serie A. La Ludos rimane nell’Olimpo del calcio femminile per due stagioni e rappresenta l’ultima società palermitana ad aver calcato i campi della massima divisione nonché l’unica ad averne disputato due campionati di fila.

Ad aprire la cerimonia di premiazione è stato il Presidente del CONI Sicilia Sergio D’Antoni mentre la Stella di Bronzo al merito sportivo le è stata consegnata dal Delegato del Dipartimento Calcio Femminile Sandro Morgana.

“Questi riconoscimenti rappresentano sempre uno stimolo per continuare a lavorare e per dare e fare qualcosa per lo sport” spiega Cinzia Valenti“Inoltre rappresentano un momento di riflessione. Infatti ti danno lo spunto per poter pensare e ripercorrere la propria vita sportiva. Io ho iniziato a dieci anni con la pallavolo e successivamente sono passata al calcio. Proprio nella Ludos ho ricoperto prima il ruolo di calciatrice e poi di dirigente e di presidente. Per me lo sport è vita. E questo fa capire quanto lo ritenga importante.”

Credit Photo: Comunicato Stampa (Ludos Calcio Femminile)

Mister Lello Di Camillo, Chieti: “Siamo ripartiti da zero la scorsa estate: sono soddisfatto dei risultati ottenuti finora”

Il Chieti Calcio Femminile ha sicuramente stupito per il cammino fatto finora in campionato. Le neroverdi sono andate ben oltre ogni più rosea aspettativa e, dopo la sconfitta all’esordio contro il Latina, hanno inanellato una serie di risultati utili consecutivi senza più perdere conquistando il secondo posto in classifica con cinque vittorie e tre vittorie.

Sono arrivate ottime prestazioni e risultati prestigiosi in casa e su campi difficili quali Catania, Napoli e Trani a testimonianza dell’ottimo lavoro svolto da mister Lello Di Camillo e il suo staff. Una squadra ricostruita quasi nella sua totalità la scorsa estate con un mix di alcune giocatrici esperte e tante ragazzine di belle speranze e poi l’arrivo in corsa dell’islandese Antonsodottir. Tutte le giocatrici hanno saputo in questi mesi dare il giusto apporto sposando un progetto lungimirante della società che è vogliosa di tornare presto a calcare palcoscenici ancora più importanti.

Mister Lello Di Camillo spiega come sia stato possibile raggiungere questi obiettivi nel minor tempo possibile:
“Ci vogliono tante componenti per costruire una buona squadra. I risultati sono andati ben oltre le previsioni visto che siamo ripartiti quasi da zero. Il merito non è solo mio, ma anche delle persone che hanno riposto la loro fiducia in me aiutandomi e poi soprattutto delle ragazze che si sono immedesimate in questo discorso di ricostruzione. È stato un cammino fatto a piccoli passi perché la partenza non è stata semplice: prima di dover allestire subito la squadra abbiamo dovuto lavorare su parecchi fronti sia su quello economico che sulla ristrutturazione della società e a mano a mano abbiamo inserito delle persone che hanno sposato la nostra causa.
Le ragazze mi stanno dando una mano: non era facile abbracciare il Chieti in questo momento, si sa che nei momenti bui nei quali c’è carenza economica è ancora più difficile farlo. Stiamo lavorando bene insieme e i risultati ci stanno dando ragione”.

Mister Di Camillo spiega così le scelte fatte per allestire la rosa della squadra:
“Mi sono guardato tantissimo intorno, non ho voluto fare scelte affrettate: trovare tanto entusiasmo intorno a me mi ha aiutato a ricostruire la rosa. A cavallo fra la scorsa stagione e quella nuova ci sono stati momenti di indecisione, si è rischiato anche di non iscriversi al campionato. All’esterno la gente ti osserva con qualche timore in più quando sei in difficoltà dunque non è stato facile andare a scovare giocatrici. Qualche ragazza è rimasta, non solo le mie figlie, ma anche Barbara Benedetti, Gangemi che veniva da un periodo di inattività a causa di un grave infortunio, Vukcevic è tornata da Roma. Tutte loro insieme ad alcune ragazzine della Primavera dello scorso anno ci hanno dato una base dalla quale ripartire. Siamo poi riusciti in corsa a prendere anche la giocatrice islandese Kristrun Antonsodottir che si è inserita bene, ha trovato l’ambiente buono per farlo, questo ci lascia ben sperare per il futuro: dopo ormai aver trascorso il mese di ambientamento credo potrà ora dare ancora di più in campo”.

Si parla anche del mercato appena concluso ed anche su questo il mister è molto schietto e sincero:
“Non abbiamo trovato sinceramente persone disponibili a darci una mano o che potessero essere di nostro gradimento per rafforzare la squadra dunque per ora andremo avanti come stiamo anche se la rosa ha poche ragazze. Nell’ultima partita ci sono state due ragazze indisponibili ed è stata dura, con altre in più in formazione forse si avrebbe uno spessore maggiore. Non è da escludere però che, fra coloro che si faranno svincolare, noi potremo trovarne una che possa aiutarci ad essere ancora più competitivi”.

Il Chieti è attualmente secondo e, come si dice sempre, “l’appetito vien mangiando”:
“Ora siamo nel gruppo in alto dove si lotta per il secondo e terzo posto e vogliamo cercare di non abbandonare questo obiettivo. A questo punto il lavoro maggiore è stato fatto, quello di grande sacrificio sotto tanti punti di vista, ora diventa più un lavoro mentale perché, dal momento che siamo lì in classifica, non dobbiamo mollare la presa visto che un calo di tensione potrebbe portare qualche risultato negativo e di conseguenza problemi.
Dobbiamo tenere duro, andiamo incontro alla domenica di riposo e forse potremmo perdere il secondo posto. Avremo poi la trasferta a Roma: noi non siamo all’altezza del loro organico però dobbiamo andare lì per prendere punti e tenerci a galla nel gruppo di testa, poi dovremo avere la giusta concentrazione e lavorare sodo fino alla fine per non farci sfuggire questo obiettivo importante”.

Le neroverdi in questo girone di andata che si avvia alla conclusione hanno affrontato partite difficili uscendone bene e ottenendo alla fine la scia di risultati utili consecutivi che le ha portate nelle alte sfere della classifica.
“La squadra non molla mai – rimarca mister Di Camillo – abbiamo affrontato tre trasferte molto dure. A Catania eravamo sotto 2-0, abbiamo recuperato giocando quaranta minuti in dieci rischiando anche di vincere. A Napoli meritavamo la vittoria e ci siamo dovuti accontentare di un pareggio anche se un campo difficile come risultato può andare anche bene. A Trani, su un campo altrettanto duro, che a mio giudizio si rivelerà durissimo per tutti, contro una squadra molto forte, siamo andati a fare una grossa prestazione nel secondo tempo, eravamo in vantaggio, siamo andati sotto e poi siamo riusciti a vincere: non so quante squadre ci sarebbero riuscite dopo aver dominato nel primo tempo ed aver subito il sorpasso nei primi dieci minuti del secondo.
Il Chieti è una squadra di carattere, ha molti limiti tecnici e forse anche tattici, ma sopperisce a questi con la grinta e il carattere appunto, in qualche circostanza anche personalità”.

Le conferme ma anche le sorprese sono state tante in questo cammino fatto fino ad oggi.
“Le ragazze esperte si sono confermate e quest’anno hanno dato qualcosa in più sotto il profilo dell’aiuto e della collaborazione vedendo le difficoltà che la società aveva: sono state importanti sotto l’aspetto dell’unione e del gruppo. Oltre a rispettare le mie aspettative sul campo, mi stanno dando una grossa mano sposando la causa a trecentosessanta gradi.
Per quanto riguarda le ragazzine qualcuna ha dato un po’ di più, altre meno, ma questo è un rischio quando si buttano nella mischia ragazzine nate ad esempio nel 2002 o 2003: va bene ciò che hanno dato finora. La Mattina si era aggregata a noi in ritiro: lei, esperta vista l’età e i campionati giocati, a questi livelli non aveva però finora mai giocato (aveva disputato solo campionati di C), ci sta dando una grandissima mano, anche lei con la grinta sta facendo bene, ha sfoderato delle ottime prestazioni e anche in gruppo sta bene. Pica fa un grosso lavoro sporco in campo, sotto porta non è stata prolifica per ora, speriamo che anche la sua percentuale realizzativa aumenti. Lei lavora positivamente per la squadra, in qualche partita può aver dato un po’ di più, in altre meno, ma anche in questo c’è una spiegazione. Noi non siamo forniti di tante punte nel reparto avanzato dunque il supporto che le viene dato non è da parte di un’altra attaccante o altre due, cosa che potrebbe renderla più lucida sotto porta, ecco perché  deve sacrificarsi tanto visto che io di solito gioco solo con lei davanti magari con Vukcevic che a volte alzo e abbasso a seconda delle situazioni. Pica si trova alla prima esperienza in B, sta dando il massimo e si è inserita bene in gruppo”.

Non manca una nota positiva anche per le figlie Giulia e Giada:
“Sono molto soddisfatto dell’apporto di Giulia e Giada: se il progetto del Chieti Calcio Femminile va avanti lo devo anche a loro, ci tengono molto, hanno questa maglia addosso, amano i colori neroverdi e hanno sposato questa causa già tanti anni fa impegnandosi a far sì che questa squadra potesse calcare ancora palcoscenici importanti. Loro sono state le prime ad avere e darmi la forza di ripartire”.

Il Chieti dopo aver riposato per un turno, è in attesa del big match in trasferta contro la Roma, partita difficilissima contro un avversario che sta facendo un campionato a parte (viaggia a punteggio pieno) ed ha un organico fortissimo, ma sognare è lecito per le neroverdi che lavoreranno sodo per presentarsi al meglio all’appuntamento del 23 dicembre e cercare di portare a casa un risultato positivo. Il mister ci crede:
“La Roma è una squadra collaudata già da qualche anno, si è rafforzata, è forte ed equilibrata in tutti i reparti. Dopo alcune stagioni nelle quali è stata beffata sul finale merita di vincere questo campionato e sicuramente lo farà perché è superiore di gran lunga alle altre compagini.
Noi dobbiamo andare lì per giocarcela senza paura. Dopo la prima sconfitta in casa ce la siamo giocata con tutte le altre e abbiamo inanellato una bella striscia di risultati positivi, non vogliamo interromperla, dobbiamo cercare di prendere punti su tutti i campi. Dobbiamo rispettare il valore della Roma sapendo che loro, oltre ad essere più forti, giocano con una certa serenità maggiore della nostra. Per me saliranno loro in Serie A: non so che resistenza opporranno le altre squadre, ma noi non ci sentiamo competitivi come la Roma quest’anno per la vittoria del campionato. Dobbiamo andare lì però per dare il massimo e cercare di prenderle di sorpresa e portare magari punti a casa”.

Credit Photo: Nando Di Felice Ph

Calciomercato Jesina: Rebecca Laface dall’Apulia Trani

La Jesina Calcio Femminile comunica l’arrivo di una nuova centrocampista centrale. Si tratta di Rebecca Laface nata il 2 dicembre 2000, a Melito di Porto Salvo, un piccolo paese in provincia di Reggio Calabria.

Conosciamola meglio.. Quando hai iniziato a giocare a calcio?
“Ciao a tutti! Ho iniziato a giocare a calcio all’età di 8 anni nella scuola calcio della mia famiglia, la Pol. D. Gi. A. Re, con i ragazzi, ed ho continuato fino all’ultimo anno dei giovanissimi, per poi lanciarmi nel campionato di B con il Nebrodi. All’Apulia Trani ho imparato che la strada non è per nulla facile.”

Cosa ti aspetti da questa esperienza? Quali sono le sensazioni, emozioni?
“Spero di non deludere nessuno, soprattutto me stessa e di essere in grado di cogliere ogni minima opportunità che mi verrà data. Mi aspettavo di arrivare qui e trovare una squadra dove il calcio viene vissuto con professionalità, e così è stato. La cosa poco scontata è l’accoglienza, soprattutto del mister e dei dirigenti: mi hanno fatta sentire sin da subito a casa.”

Qual è il tuo sogno? Hai un idolo a cui ti ispiri?
“Mi ispiro a molti calciatori e calciatrici. Da alcuni traggo la personalità, l’umiltà, la grinta; da altri ancora la professionalità e così via. Di sogni calcistici ne ho tanti, e pian piano li sto realizzando, anche se sono consapevole che devo fare tanta strada per realizzare gli altri. Il più importante è di continuare a giocare a calcio il più a lungo possibile.”

Cosa pensi del movimento calcistico femminile in Italia?
“Credo stia crescendo tanto, ma che ancora non abbia la visibilità che merita. Spero si arrivi presto a renderlo professionistico,  per garantire alle ragazze delle strutture e i mezzi dove possano tranquillamente allenarsi, ed una stabilità economica, così che possano dedicarsi esclusivamente al calcio. Mi dispiacerebbe se la situazione degenerasse come nel maschile, dove il desiderio di guadagnare prevale su quello di giocare, dove non si è più in grado di trasmettere i valori di questo sport. Credo che non sia esclusivamente un mio pensiero, molte ragazze la pensano così: a noi interessa principalmente giocare a calcio.”

Ringraziamo Rebecca per l’estrema disponibilità, le facciamo un grosso in bocca al lupo certi che saprà trovare molte soddisfazioni con la nostra maglia. Benvenuta nella nostra famiglia!

Credit Photo: Pasquale Leonetti

Brescia CF, doppia seduta in attesa del rientro delle Azzurre

Giorno di doppia seduta di lavoro per il Brescia Calcio Femminile, che ha svolto lavoro in palestra al mattino presso la Time4Fit di via Orzinuovi, per poi passare al pranzo presso il vicino ristorante-pizzeria La Vela e ributtarsi in campo nel pomeriggio presso il campo sportivo De Paoli di Sant’Eufemia.

Assenti le sette azzurre impegnate nello stage della Nazionale a Novara, ossia Girelli, Sabatino, Fusetti, Giugliano, Di Criscio, Bergamaschi e Giacinti, che faranno ritorno a Brescia giovedì.

Stilato il programma della settimana: mercoledì 20 dicembre allenamento pomeridiano al De Paoli, giovedì riposo, venerdì pomeriggio al De Paoli e sabato mattina ancora al De Paoli prima della pausa per le festività natalizie. 

Credit Photo: http://www.bresciacalciofemminile.it/

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