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Il derby d’Italia analizzato con i dati di Panini Digital: PPM la migliore

Credit Photo: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Nella giornata di Cristiana Girelli, che fissa le sue 200 presenze con la maglia bianconera, vogliamo analizzare grazie al Match Analysis della Panini i numeri statistici del “derby d’Italia” femminile.

Una Juventus women che è stata sicuramente più squadra (58 su 42 l’ IVS finale) ma senza sminuire i valori e le caratteristiche tecniche dell’ Inter che in gran parte del match riesce a tenere testa alla capolista. Dei 100’ minuti esatti del Vittorio Pozzo si evince un volume di gioco maggiore per le ragazze di Piovani (con un 28’ 46” di possesso palla, contro il 26’ 17” delle padrone di casa) ed un numero di palle giocate superiore (536 pari al 51%). Anche nella qualità del gioco l’Inter è risultata superiore: 364 passaggi riusciti (pari al 52%) contro i 340 (il 48%) della Juve. Forse l’atteggiamento in fase difensiva è una delle fasi meno positive delle nero-azzurre: il poco recupero di palla a fine azione, e la difesa della porta con poca protezione sono state le meno efficaci per essere competitive sulla sfida.

La Juve ha avuto migliori affinità in fase offensiva, con tanto ricerca della profondità (184 passaggi bassi utili in area avversaria, contro i soli 147) e molte iniziative personali che hanno segnato in modo positivo il match. Le percentuali d’attacco sono state quasi simili: 57% per le bianco-nere contro il 56% delle avversarie, con 5 tiri per le vincenti e 7 delle perdenti. Forse a fare la differenza sono state, senza ombra di dubbio, le parate di PPM per la Juventus Women: una delle migliori in campo, insieme a Cantore e Girelli.

E dire che il 3-5-2 piazzato a mister Piovani, per i primi 30 minuti erano stati utili, poi una volta caduti nella rete di Canzi il raddoppio è stato fatale.

Il doppio vantaggio ha dato per la Juventus la possibilità di avere più copertura territoriale e recuperare più palle in zona centrale del campo, lasciando alle giocatrici nero-azzurre delle giocate utili (forse poco sfruttate sotto porta) e portando a più 7 lo score finale.

Il flussi di gioco di Canzi è stato concentrato solo nel centro campo, dove a dirigere le azioni è stata Lisa Boattin con Schatzer, vere registe dell’incontro, per l’80% di tutte le azioni partite dai loro piedi. L’Inter ha sviluppato un flusso più offensivo, nella metà campo di casa con la numero uno e Bowen vere registe delle ripartenze, ma poco efficaci al fine dei lanci lunghi e dello sviluppo nella centrale.

Le 4 parate fondamentali di Pauline Peyraud Magnin sono state fondamentali per la vittoria, 2 uscite basse 2 alte senza contare altre su occasioni da fuori segnano in modo più che positivo i cento minuti della numero 16.

I 3 tiri di Girelli e Krumbiegel segnano l’attacco bianco nero, mentre sul lato opposto è Polli la più dinamica: con 4 tiri a rete, ma senza essere incisiva e precisa sotto porta.

Lesmo battuto in rimonta dall’Angelo Baiardo

Photo Credit: Rahma Mohamed - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano
Sconfitta in rimonta per le ragazze di Andrea Ruggeri, fermate sul 2-1 sul campo dell’Angelo Baiardo. Una sfida dove sono tanti, forse troppi i rimpianti per le nostre, che non concretizzano l’enorme mole di palle gol della prima frazione di gioco, subendo la beffa in una ripresa dove le liguri sfruttano al meglio il forcing proposto in avvio di ripresa.
Lesmo che infatti domina in lungo e in largo nei primi 45’, con il ritorno di Elena Mariani al gol intorno alla mezz’ora di gioco, a conclusione di una lunga fase di forcing offensivo dove le nostre mancano l’appuntamento con il raddoppio vuoi per poco cinismo, vuoi per poca pulizia nelle soluzioni verso la porta difesa da Pescarolo. La ripresa invece propone uno spartito diverso, con le nostre inizialmente in difficoltà, contro un Baiardo che invece sfrutta a dovere due mischie in area, prima con Migneco, poi con Eletto che trovano due deviazioni vincenti, utili per i tre punti finali.
Il ritorno delle nostre in un finale in superiorità numerica porta ad un nulla di fatto, con la sconfitta che scivola via per una seconda parte di gara poco brillante sottoporta delle nostre. Si apre così il girone di ritorno, con il Lesmo chiamato ora al turno di riposo, prima del ritorno in campo nel weekend del 9 Febbraio, con la sfida interna contro le Azalee.

Venezia FC, 0-0 contro il Gatteo Mare

Photo Credit: Venezia FC

Il Venezia FC viene bloccato dal Gatteo Mare al termine di una partita “stregata” per le arancioneroverdi, che non riescono a trovare il gol nonostante numerose occasioni.

Al 23’ del primo tempo, Zuanti si rende pericolosa con un’azione personale: partendo dalla destra, dribbla un’avversaria al limite dell’area e lascia partire un potente sinistro che sorvola di poco la traversa. Tre minuti più tardi è Barbieri a provarci con un tiro dalla distanza, ma il portiere Barbierato non si fa sorprendere e con un preciso intervento devia la conclusione in calcio d’angolo.
Le leonesse intensificano la pressione negli ultimi minuti della prima frazione, cercando di sbloccare il risultato: prima con un tentativo di Doneda, poi con una conclusione di Zannini, entrambe neutralizzate dall’attenta Parnoffi. Il primo tempo, equilibrato e combattuto, si chiude sullo 0-0.

La ripresa si apre subito con un’occasione clamorosa per le padrone di casa: Nurzia, sola davanti al portiere, vede il suo tiro respinto da un intervento prodigioso dell’estremo difensore del Gatteo Mare. Sulla respinta, Furlanis non riesce a ribadire in rete con precisione.
Pochi minuti dopo, un’altra chance per Furlanis: la numero 47 si trova a tu per tu con il portiere, ma ancora una volta manca la precisione necessaria per finalizzare in rete il pallone.
Le lagunari aumentano il ritmo e l’intensità della loro manovra offensiva e, al 29’, trovano la rete con Borsato. Tuttavia, l’arbitro annulla il gol per una posizione di fuorigioco. Il risultato resta così bloccato sullo 0-0.
La partita viene interrotta per circa 12 minuti a causa di un brutto infortunio occorso ad Angeli, che costringe lo staff medico a un intervento prolungato.
Nel finale, le arancioneroverdi tentano il tutto per tutto, ma la difesa del Gatteo Mare resiste con determinazione. Nonostante l’assedio negli ultimi minuti, la porta delle ospiti rimane inviolata, lasciando il Venezia FC senza reti per tutti i 90 minuti.

Venezia FC: Barbierato, Duarte (53’ Borsato), Doneda (66’ Torradeflot), Verdaguer (46’ Nurzia), Zuanti, Gismann, Zannini, Poli, Morin (92’ Cantarella), Furlanis (76’ Willis), Cortesi. A disp: Nan, Cantarella, Borsato, Willis, Torradeflot, Chierchia, Nurzia, Menini, Mazis. All: Prat Hernandez.
Gatteo Mare: Parnoffi, Crevacore (51’ Cardona), Lucchi, Paolinelli, Domicini, Fornara, Grossi, Angeli (70’ Priviero), Barbieri, Sanchi (57’ Biancato), Gianesin. A disp: Sorci, Biancato, Priviero, Menegozzi, Amaduzzi, Cardona, Barocci, Buonamassa. All: Lontani.
Arbitro: sig. Luca Paris (Bergamo).
Ammoniti: Fornara, Torradeflot.
Recupero: 1’ pt, 12’ st.

Fiorentina-Milan 2-0: meno male che Severini c’è e Bonfantini grintosa, Giuliani croce e delizia

credit photo: Francesco Passaretta - photo agency Calcio Femminile Italiano

La Fiorentina ha vinto contro il Milan la partita di ritorno dei quarti di Coppa Italia con il risultato di 2 a 0 e si è dunque qualificata per le semifinali dell’ambito trofeo. La gara, non è stat certamente semplice ma le gigliate circondate dai tifosi e dalle mura amiche del Viola Park, hanno dimostrato (qualora qualcuno se ne fosse dimenticato) di sapersi rialzare anche dalle cadute più dolorose.

Qui, di seguito, le pagelle delle tre giocatrici migliori di Fiorentina e Milan.

FIORENTINA:

Severini: Se non ci fosse dovrebbero inventarla. La sua presenza è talmente fondamentale per il centrocampo della Fiorentina che spesso si tende a dimenticare che Emma Severini sia una classe 2003. Da lavoratrice instancabile quale è, si è mossa in campo da giocatrice esperta e in ultimo, ma non per importanza, ha regalato alla sua squadra il doppio vantaggio con un calcio di rigore tirato in rete con freddezza tale da lasciar sgomenti. VOTO: 7.5

Bonfantini: Scesa in campo con la sua consueta grinta e voglia di essere protagonista, si è resa pericolosa in area impensierendo non poco le avversarie. Ha tentato più volte di andare a segno ma prima il palo, poi i guantoni di Laura Giuliani le hanno negato la gioia del gol. VOTO: 7

Janogy: Meno precisa di altre volte forse complice la tensione dovuta all’innegabile importanza di questa partita, ha comunque svolto una buona prestazione rendendosi utile al raggiungimento dell’obiettivo comune. VOTO: 6.5

MILAN:

Giuliani: Nella prima frazione un brutto errore non da lei causa il vantaggio della Fiorentina, ma nel secondo tempo le sue parate si sono rese provvidenziali per salvare, per quanto possibile, il risultato. VOTO: 6

Piga: Nonostante sia sembrata a tratti un po’ sopraffatta dal gioco delle gigliate, ha mostrato tutta la sua forza di volontà all’86’ impedendo quello che sarebbe stato il gol 3-0 delle avversarie. VOTO: 6

Arrigoni: Ha percorso il campo in lungo e in largo nel tentativo di essere utile alla sua squadra, ma non è riuscita ad essere tanto efficace da disturbare a dovere una Fiorentina intenzionata a blindare il risultato. VOTO: 5.5

Nicoletta Mazza, coach Lumezzane: “Il pari con la Ternana ha un valore incredibile per tutti noi. Con la Res per il decimo risultato utile di fila”

Photo Credit: FC Lumezzane

Il Lumezzane continua imperterrito il suo percorso in Serie B, conquistando l’1-1 in casa contro la Ternana nella sedicesima giornata di campionato, ottenendo il nono risultato utile di fila e il quinto posto in classifica. Al termine della partita abbiamo intervistato Nicoletta Mazza, allenatrice delle lumezzanesi che domenica ha festeggiato trentasette anni.

Nicoletta, le tue ragazze ti hanno fatto un bel regalo di compleanno: un pareggio in casa contro la Ternana seconda forza della Serie B.
«Questo pareggio che ha un valore incredibile per il gruppo, per la società e per quello che stiamo facendo: era nell’aria una prestazione di questo tipo, perché si sentiva un’energia particolare negli spogliatoi. Sono molto felice di quello che abbiamo fatto e del lavoro che hanno fatto le ragazze».

Però c’erano alcune occasioni che potevano cambiare la storia di questa partita…
«Sicuramente abbiamo avuto qualche occasione che si poteva sfruttare meglio, però diciamo che il risultato sia stato giusto così».

Però, questa squadra ha una capacità di resilienza incredibile.
«Sappiamo che, rispetto ad altre squadre che sono attrezzate per vincere, abbiamo magari qualche valore tecnico in meno, ma abbiamo imparato a sopperirle cercando di stare più ordinate possibile, ad essere le più aggressive possibili in avanti e di provare di vincere tutti i duelli».

Adesso, la classifica si fa molto golosa: quinto posto solitario ad undici punti dalla terza…
«Noi dobbiamo rimanere coi piedi piantati per terra, perché è quello che ci ha aiutato ad arrivare fino a qua. Certo, meglio guardare l’obiettivo in avanti che dietro, ma dobbiamo continuare a lavorare come abbiamo sempre fatto, ovvero con grande serenità».

Lo sguardo è già da adesso concentrato sulla Res Women che, all’andata, finì 3-0 per il Lume.
«All’andata è stata una partita abbastanza netta per noi: nel primo tempo abbiamo fatto un po’ fatica e poi nel secondo abbiamo fatto una grande gara. Mi aspetto un incontro totalmente differente perché noi siamo cresciute, così come sono migliorate anche loro. Anche se noi, contro la Res, puntiamo al decimo risultato utile consecutivo».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Football Club Lumezzane e Nicoletta Mazza per la disponibilità.

Primavera 1: cadono Sassuolo e Milan, risalgono Fiorentina e Parma, volano Juventus ed Inter

Credit Photo: Paolo Comba- Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Giornata di risultati a sorpresa, alcuni persino eclatanti, questa quattordicesima del campionato di Primavera 1. Mentre la capolista Juventus prosegue per la sua strada, lastricata di vittorie, alle sue spalle cadono inaspettatamente sia la seconda forza Sassuolo che il Milan, altra candidata alle final four di categoria. Sul secondo gradino del podio, sale così l’Inter, che vincendo ha scavalcato le neroverdi emiliane ma, soprattutto, ha messo in difficoltà la Roma, ora veramente a rischio estromissione dalla lotta per il titolo. Il turno, ha vissuto anche i larghi successi di Fiorentina ed Arezzo (entrambe le toscane hanno realizzato una bella ‘manita’), oltre che la prima gioia della cenerentola Como, che è stata la causa del tracollo rossonero.

Andando con ordine, non si può che partire dalla vittoria juventina, contro un Hellas Verona che non ha però demeritato: partite con una doppietta di Giorgia Bianchi nella fase centrale del primo tempo, le ragazze bianconere hanno un po’ mollato la morsa nel corso della ripresa, nel corso della quale il centravanti ospite (la sempre velocissima ed abile Maria Kimberly Mangiameli, che poi avrebbe siglato la rete della ‘bandiera’ gialloblù) le ha sempre tenute in apprensione, con le sue incursioni. La difesa veneta ha retto un urto non così tremendo, soprattutto grazie alle attente parate del portiere Vittoria Mazza, almeno sino alla mezz’ora della seconda frazione, quando Greta Enriconi ha centrato il tris per le “zebrette”. Da quel momento, è salita in cattedra la formazione di Davide Santeramo, che in più occasioni è arrivata vicino alla segnatura, sino a riuscire ad ottenere almeno un sigillo.

Alla capolista, come detto, ha saputo rispondere solamente quell’Inter che ha complicato il percorso dell’ambiziosa Roma: la compagine diretta da Marco Mandelli ha subito messo le cose in chiaro, portandosi sul triplo vantaggio grazie alle realizzazioni di Martina Bressan, Paola Fadda e Lucrezia Sasso. Solo nel finale del match, invece, la formazione giallorossa è riuscita a replicare con l’inutile marcatura di Maja Madon. Dopo questo risultato, le nerazzurre scavalcano il Sassuolo e si appropriano della seconda poltrona (a -7 dalle rivali bianconere), mentre la squadra del mister Francesco Viglietta scivola in sesta posizione, alla pari col rimontante Parma e due passi dietro alla zona play off.

Clamorosa, invece, la caduta dell’altra milanese: le “diavoline” rossonere, infatti, dopo essere cadute in quel di Firenze sette giorni fa, si sono arrese anche in casa, al cospetto del fanalino di coda Como. La prima gioia delle lariane, è arrivata grazie alle segnature di Ginevra D’Agostino ed Elena Caiazzo (con la prima nominata che ha siglato una doppietta), alle quali l’undici milanista è riuscito a replicare con i soli centri di Valentina Donolato ed Anna Longobardi. Il Milan, per ora, risulta ancora in quarta posizione (l’ultima utile per l’accesso agli spareggi scudetto), ma appaiata a quella Fiorentina a cui ha dovuto inchinarsi solo una settimana fa.

Proprio la compagine viola, è stata una di quelle che ha ottenuto, in questo turno, il risultato più ampio: le “gigliate” dell’allenatore Nicola Melani, sono state trascinate dalla coppia Siria MailiaGiulia Baccaro che ha realizzato tutte e cinque le reti dell’incontro contro l’ospitato Napoli. La sfida in famiglia, se la si vuole definire così, fra le due bomber fiorentine, si è chiusa col successo della prima nominata, che ha realizzato una tripletta, mentre la seconda si è fermata ‘solamente’ a due centri. A pochi chilometri di distanza dal capoluogo toscano, anche l’Arezzo ha rifilato una bella cinquina di marcature (sempre a zero) alla Sampdoria: in questo caso, il tabellino delle marcatrici segnala le doppiette delle amaranto PienniellaineTorres ed Eva Hervieux, con la segnatura singola di Martina Placidi a completare la ‘manita’. Questi risultati permettono, alle formazioni toscane, di compiere passi importanti verso i loro rispettivi obiettivi: la Fiorentina affianca infatti il Milan al quarto posto, dimostrando di potersi veramente giocare l’accesso alle final-four, mentre le ragazze aretine agganciano la proprio appena battuta Sampdoria, in ottava posizione, allontanando in maniera consistente il pericolo di retrocessione in Primavera 2.

L’ultimo match di giornata, ha invece visto il Parma piegare la (adesso ex) seconda della classe: quel Sassuolo che, sul terreno di casa delle gialloblù della mister Ilenia Nicoli, non sono riuscite in alcun modo a replicare alle segnature di Beatrice Antoniazzi (doppietta) e Sara Iardino. La conquista dei tre punti, ha permesso alla formazione di casa di affiancarsi alla Roma e di riaprire alla grande le speranze di accedere agli spareggi per lo scudetto: una fase che, per le sconfitte neroverdi (finaliste la scorsa edizione) la qualificazione non dovrebbe essere in pericolo, nonostante la perdita di una posizione nella fila.

Risultati Primavera 1

Fiorentina     –         Napoli                     5-0

Inter             –         Roma                     3-1

Milan            –         Como                     2-3

Parma           –         Sassuolo                3-0

Arezzo          –         Sampdoria              5-0

Juventus       –         Hellas VR               3-1

Classifica finale Primavera 1
Juventus pt 38; Inter 31; Sassuolo 29; Milan e Fiorentina 25; Roma e Parma 23; Arezzo e Sampdoria 13; Napoli 9; Hellas VR 7; Como 5

Milan-Roma analizzata da Panini Digital: un Diavolo trasformato e una Lupa imprecisa

Photo Credit: Emanuele Colombo - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Milan-Roma, giocata al PUMA House of Football e valida per la 16° giornata di Serie A, è terminata con il punteggio di 3-2. Per le ospiti sono andate a segno Giada Greggi ed Alice Corelli, entrambe nel primo tempo, e per il Diavolo Giorgia Arrigoni, che aveva trovato il pareggio, Emma Koivisto e Valentina Cernoia, le quali hanno ribaltato il punteggio nel corso della seconda metà permettendo alle padrone di casa di ottenere 3 punti ed agganciare il Como all’ultima casella valida per la Poule Scudetto.

Grazie ai Match Analysis della Panini Digital notiamo come la partita sia stata molto equilibrata, infatti l’IVS (Indice di Valutazione Squadra) è stato pari a 51 contro 49.

Andando ad analizzare gli altri dati si osserva come la Lupa abbia, in ogni caso, provato a comandare buona parte del match: un maggior possesso palla (41% vs 59%), baricentro più alto (46,2 mt vs 60 mt), una supremazia territoriale più alta (33% vs 67%, aumentata nella seconda frazione fino al 71% giallorosso data la ricerca della rete del 3-3), un pressing più alto (31,8 mt vs 58,1 mt) e anche un maggior numero di palloni giocati in area avversaria (36 vs 74). Nonostante queste statistiche le occasioni create dalle due compagini sono state equilibrate dato che le rossonere hanno concluso con 6 chances create contro le 7 delle rivali. Tutto questo ci permette di evidenziare la capacità delle ragazze di Suzanne Bakker di adeguarsi all’avversario e impostare una manovra più equilibrata, per quanto sia stata comunque propositiva e non speculativa: ciò ha permesso alle meneghine di ottenere la vittoria.

Nel corso dei primi 45 minuti il Milan è sceso in campo con un 4-2-3-1, con la scelta di posizionare Cernoia a uomo su Manuela Giugliano per imbrigliare le manovre delle ospiti. Questo modulo si è poi trasformato in una sorta di 4-4-2 con i terzini, Angelica Soffia e Koivisto, leggermente più basse del solito e con le due ali, Monica Renzotti e Sara Stokic, che diventavano due esterni di centrocampo in modo da offrire più copertura difensiva. Il trequartista, Cernoia, e la punta, Evelyn Ijeh, hanno mantenuto invece la stessa linea per buona parte del tempo, andando a creare una sorta di tandem d’attacco. Due delle zone con più densità sono state: quella occupata da Julie Piga, non perché sia stata il centro dell’impostazione milanista, cosa che non è avvenuta rispetto a ciò che di solito accade, ma a causa delle discese avversarie che si concretizzavano proprio da quella parte, e il centro destra difensivo occupato da Nadine Sorelli e Koivisto. La prestazione del terzino destro finlandese classe 1994 è assolutamente da sottolineare: prima per palle giocate (62) e per passaggi riusciti (42) e seconda per giocate utili (14), oltre ad essere l’autrice della rete del 2-2 momentaneo.
Nel secondo tempo, invece, il modulo è rimasto lo stesso, senza modifiche in fase offensiva o difensiva; l’unica grande differenza è stato l’abbassamento della linea difensiva a protezione della propria area dopo i gol del pareggio e del vantaggio rossonero.
Una zona densa in entrambe le frazioni è stata l’area di rigore dato che i palloni romanisti passati da quelle parti, come già detto, sono stati 74.

Per quanto riguarda la formazione di Alessandro Spugna, il modulo di partenza era un 4-3-3 che si trasformava in una sorta di 4-2-3-1 con i due terzini, Frederikke Thogersen e Lucia di Guglielmo, sulla linea dei centrocampisti; la mezzala destra, Giulia Dragoni, invece, alzava la sua posizione pur rimanendo attiva soprattutto sul centro destra favorendo, in questo modo, il fraseggio con Corelli: per questo motivo e per il fatto che l’ala destra italiana classe 2003 sia stata la più attiva dell’attacco giallorosso questa è stata una delle zone più dense prima dell’intervallo. Oltre a questa lo è stata anche quella occupata dal centrale difensivo di destra, Moeka Minami, che è stata infatti la prima per passaggi ricevuti (75) e per giocate utili (13) e la seconda per palle giocate (92) e per passaggi riusciti (71).
Nella seconda metà, invece, il 4-3-3 di partenza diventava una sorta di 3-5-2 con il terzino destro, Thogersen, che fungeva da “braccetto” di destra, il terzino sinistro, Di Guglielmo, e l’ala destra, Benedetta Glionna, da “quinti” di centrocampo” e l’ala sinistra, Emilie Haavi, da seconda punta, pur mantenendo una posizione molto larga sulla sinistra. Ancora una volta l’out offensivo di destra è stata una delle zone con più densità, oltre alla zona dell’altro centrale di difesa, Elena Linari, e all’area di rigore a causa del fatto che il Milan sia riuscito a segnare due reti e creare altre occasioni nei secondi 45 minuti, nonostante poi il forcing finale delle ospiti. Per quanto riguarda la prestazione della centrale di difesa italiana classe 1994, nonostante i 3 gol subiti, è da evidenziare il suo coinvolgimento nelle azioni della squadra della Capitale: prima per palle giocate (93) e per passaggi riusciti (78) e seconda per palle recuperate (18, dietro alla sola Di Guglielmo con 20).

La Lupa ha manovrato dal basso in più occasioni rispetto alle avversarie, infatti le percentuali sono pari al 76,3% per le rossonere e al 91,3% per la Roma. Per la formazione di casa il dato, già più basso rispetto al solito, è diminuito dell’11,4% dal primo al secondo tempo, passando dall’82,1% al 70,7%, considerato il fatto che, soprattutto negli attimi finali, le ragazze di Bakker hanno preferito costruire un fortino nella propria trequarti e ripartire con lanci lunghi alla ricerca dell’isolata Ijeh. Altra dimostrazione del fatto che le meneghine siano state in grado di adattarsi alla situazione riuscendo ad offrire una manovra utile ed adatta alla partita.

In questo match il Milan ha costruito le proprie azioni soprattutto sulle fasce: i due terzini, Soffia e Koivisto, dialogavano con le due ali, Stokic e Renzotti, oppure cercavano le vie centrali verso Arrigoni e Cernoia. L’asse più attivo milanista è stato proprio quello che andava da Soffia a Stokic con 17 passaggi; ala sinistra serba classe 2005 che è stata anche la più ricercata dalle compagne (37 passaggi ricevuti): ciò sottolinea anche la fiducia che esse riponevano nella giovane calciatrice da cui è infatti partita l’azione per il primo pareggio del Diavolo. Oltre alla prestazione di Koivisto, c’è da evidenziare anche quella dell’altro terzino, Soffia: seconda per palle giocate (61), per passaggi riusciti (38) e per palle recuperate (23, come Sorelli); Sorelli è stata invece la prima per giocate utili (17), la seconda per palle recuperate (23, come Soffia) e la terza per palle giocate (53) e passaggi riusciti (32). La più precisa è stata invece Marta Mascarello che ha concluso con il 71% di precisione con 30 passaggi riusciti, mentre Koivisto, prima per passaggi, è stata la seconda con il 69%.

La Roma, invece, partiva da un giro palla difensivo tra le due centrali, Minami e Linari, per poi allargare verso i terzini, Thogersen e Di Guglielmo, o cercare direttamente tra le linee Greggi in modo da spezzare il primo pressing rossonero. Oltre alle due centrali di difesa si nota anche la prestazione del terzino destro danese classe 1995 che è stata la terza per palle giocate (85), passaggi riusciti (62), giocate utili (11) e palle recuperate (17), oltre ad essere la ricevente del principale asse romanista: Minami – Thogersen con 28 passaggi completati. La più precisa tra le giocatrici di movimento è stata Dragoni che ha concluso con l’88% di precisione con però solo 28 passaggi completati, mentre Linari, prima per passaggi, è stata la seconda con l’87%.

Per quanto riguarda le conclusioni, le padrone di casa hanno calciato 10 volte, di cui 7 in porta, trovando 3 reti e costringendo Camelia Ceasar a compiere 3 parate di non semplicissima fattura. Questo sottolinea il fatto che il Diavolo sia riuscito ad accantonare i problemi di cinismo che hanno caratterizzato la prima parte di stagione e che, in alcune uscite, continuano a ripresentarsi. La calciatrice ad aver cercato più volte la gioia personale è stata Ijeh con 3 tentativi ma 0 gol, a differenza di Arrigoni, che con 2 tiri ha segnato, e di Cernoia e Koivisto alle quali è bastato un tentativo per gonfiare la rete.
La Roma ha invece calciato ben 20 volte, il doppio delle rivali, di cui solo 5 in porta, nonostante 11 conclusioni siano arrivate da dentro l’area. Le ospiti non sono riuscite ad essere precise sotto porta con continuità e le poche volte che hanno centrato lo specchio hanno trovato la rete o una strepitosa Laura Giuliani che, per quanto non sia stata impegnata praticamente per tutta la partita, ha compiuto un salvataggio miracoloso allo scadere sul tentativo di Evelyne Viens. Ad impedire il pareggio giallorosso ci ha pensato anche la sfortuna dato che, sempre durante il forcing finale, Kathrine Kuhl, subentrata al 59° al posto di Dragoni, ha centrato la traversa con un mancino a giro da fuori area. Le difficoltà nel segnare da parte della squadra di Spugna è evidente anche dal fatto che le 3 giocatrici ad aver cercato più volte il tiro sono state Di Guglielmo, Haavi e Linari che hanno terminato con 3 tentativi e 0 gol.

Spugna, AS Roma, in Coppa Italia: “Siamo le detentrici del titolo e vogliamo arrivare in finale!”

Credit Photo: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Alessandro Spugna, archiviata la sconfitta di Milano ha una importante missione: superare il Napoli in Coppa Italia, attraverso i canali ufficiali del Club giallo-rosso ha dichiarato: “La Semifinale di Coppa Italia è un obiettivo che abbiamo dall’inizio, siamo detentrici del titolo e vogliamo arrivare in finale. Dobbiamo quindi passare da questa partita; abbiamo un piccolo vantaggio ma non significa nulla, dovremo interpretare la sfida”.

All’andata a Napoli, le ragazze di Spugna la chiusero per 1 a 0, vantaggio che sarà da gestire al “Tre Fontane” quest’oggi?

“Bisogna giocare per fare più gol possibili, cercare di metterla al sicuro il prima possibile per poter gestire le energie in vista di sabato. Ora concentriamoci su questa partita; il Napoli ha cambiato allenatore e sarà una squadra diversa, cercheremo di giocare con attenzione e tanta intensità”.

Una Roma, tra alti e bassi, che in Campionato non trova il giusto equilibrio, commenta il tecnico in chiusura: “Quando vinciamo ci confrontiamo, lo facciamo anche quando perdiamo e lo abbiamo fatto. Col Milan abbiamo giocato un primo tempo di buon livello, poi c’è stata un’amnesia, un po’ anche per demerito nostro. Cerchiamo di lavorare su questo aspetto: una squadra come la nostra non può concedersi momenti di questo tipo durante una gara; momenti che poi comportano una sconfitta importante”.

Sassuolo-Inter 2-1: le parole di mister Rossi e di Lana Clelland

Photo Credit: US Sassuolo

Il Sassuolo strappa il pass per le semifinali di Coppa Italia femminile Frecciarossa grazie alla vittoria maturata, per 2-1, al termine dei 120’ contro l’Inter.

Mister Gian Loris Rossi ha commentato così: “Siamo soddisfatti del risultato, dopo un non soddisfacente primo tempo abbiamo giocato un grande secondo tempo e con un grande spirito di squadra abbiamo portato a casa un gran risultato. Cerchiamo sempre di interpretare la partita per come la prepariamo ma nel primo tempo non siamo riusciti ad esprimerci e a fare bene contro una squadra con grandi individualità. Nel secondo tempo abbiamo fatto bene e abbiamo portato a casa un risultato meritato. Ora pensiamo alle prossime due avversarie di campionato, Milan e Sampdoria, per poi preparare il prossimo turno di Coppa Italia“.

Al termine della gara anche Lana Clelland, che ha propiziato l’autogol decisivo, ha commentato il match: “Nel primo tempo ci siamo dette che potevamo dare di più e ci siamo riuscite, nel secondo tempo abbiamo fatto una grande partita. Stiamo crescendo partita dopo partita, dobbiamo continuare così e vediamo fino a dove riusciremo ad arrivare. È una vittoria di tutto il gruppo“.

La Fiorentina festeggia… ma che fatica!

credit photo: Francesco Passaretta - photo agency Calcio femminile italiano

La partita di ritorno dei quarti di Coppa Italia, giocata dalla Fiorentina in casa contro il Milan, è terminata con la vittoria per 2-0 delle Gigliate. Come da pronostici, la gara (similmente a quella d’andata) si è rivelata equilibrata con entrambe le squadre che hanno dato il massimo per portare a casa il risultato. Le Viola hanno optato per un 3-5-2 con Francesca Durante tra i pali. Grandi assenti del match per infortunio, dal lato gigliato, Alice Tortelli, Filippa Curmark e Vero Boquete.

Il primo tempo ha visto le padrone di casa cercare di prendere immediatamente le redini del gioco, che si è svolto sin dai primi minuti con un ritmo serrato e nervoso. La prima arrembata della squadra di Firenze poco dopo il 20′: un’affamata Agnese Bonfantini ha calciato mirando alla rete, ma le rossonere sono state salvate dal palo. Il gol che comunque era nell’aria, è arrivato un minuto dopo il 30′. Laura Giuliani, chiamata a difendere la porta della squadra ospite, ha tentato di deviare un cross proveniente dalla sinistra ma, nel farlo, con un erroraccio non da lei, ha mandato la palla dritta nella propria rete. Immediatamente dopo le rossonere hanno cercato il pareggio senza riuscire nell’intento.

Nella seconda frazione la Fiorentina è ripartita con il medesimo piglio combattivo che l’ha contraddistinta nei primi 45 minuti di gara, rendendosi immediatamente pericolosa: ancora una volta Bonfantini ha mandato la palla verso la porta ma l’estremo difensore avversario ha inibito il suo tentativo lasciando che la sfera si infrangesse sulla traversa. Il Milan, per nulla disposto a lasciare il campo senza combattere, ha reagito immediatamente ma le padrone di casa, intenzionate a difendere il vantaggio e consapevoli dell’abilità delle avversarie di cogliere l’occasione per pungere, hanno difeso bene l’area. Pochi minuti dopo il 70′ la partita, sino a quel momento in stasi, ha avuto un punto di svolta. Un minuto prima (73′) la più grande occasione delle ospiti: Valentina Cernoia ha servito ottimamente Ijeh che però non è riuscita a trovare il pareggio. In quello successivo Cernoia, che si trovava ancora in area, ha fatto fallo contro Bonfantini nel tentativo di bloccarla: l’attaccante si è ritrovata per terra e l’arbitro ha dunque assegnato calcio di rigore per le Viola. Emma Severini, sempre più una certezza per il centrocampo fiorentino, a tu per tu con Giuliani ha mandato in rete (76’). Da qui in poi, il proposito di gestire il gioco attuato dalle padrone di casa è andato a buon fine e la partita è terminata, 3 minuti dopo il 90′, sul 2-0.

Questa la formazione delle due squadre in campo:

FIORENTINA (3-5-2): Durante, Georgieva, Ballisager-Pedersen, Filangeri, Snerle, Severini (90’+3 Toniolo), Erzen, Bonfantini (86′ Pastrenge), Janogy (81′ Longo), Faerge, Catena (81′ Bredgaard).
A disposizione: Fiskerstrand, Bettineschi, Breitner, Mailia, Bedini, Cherubini, Baccaro
All: S. De La Fuente

MILAN (4-3-3): Giuliani, Soffia (82′ Karczewska), Piga, Sorelli (71′ Swaby), Koivisto, Arrigoni, Mascarello (82′ Rubio), Stokic (71′ Dompig), Cernoia, Renzotti ( 88′ Laurent), Ijeh.
A disposizione: Tornaghi, Fedele, Mesjasz, Vigilucci, Appiah, Marinelli
All: S. Bakker

Marcatrici: Laura Giuliani (M. 31′ aut.), Emma Severini (F. 76′ rig.)

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