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Fortuna=Liga, recuperi 4a giornata: la classifica non varia, ma ora sono tutte alla pari

I recuperi della 4a giornata della Fortuna=Liga ceca (lo Sparta Praga aveva già giocato il 9 ottobre) chiudono il buco delle giornate in classifica e ora sono tutte alla pari, con otto turni disputati. Le Spart’anky rimangono leader della graduatoria, seppur ora con soli tre punti visto il 3-1 con cui lo Slavia Praga ha regolato lo Slovan Liberec, grazie alle reti di McLaughlin, Stanovič e Šurnovská, quest’ultima su rigore, vanificando il gol della bandiera di Tenkrátová.

Resta terzo lo Slovácko, che fatica ma sbanca Plzeň grazie ai gol di Jančárová al 10′ e di Hrúziková al 73′, che annullano il pari di Vithová al 58′. Infine, Pardubice e Lokomotiva Brno non vanno oltre l’1-1, con le ospiti che accarezzano il sogno vittoria con Lišková, che apre al 63′, ma vengono raggiunte al 92′ da Ptaszeková, che evita una pesante sconfitta alle padroni di casa, tenendole ancora in corsa per la salvezza.

Classifica: Sparta Praga 24, Slavia Praga 21, Slovácko 18, Slovan Liberec 13, FC Praga e Lokomotiva Brno 5, Viktoria Plzeň 3, Pardubice 2.

Le Azzurre di ieri e di oggi nella Festa del Cinema ‘Vincere insieme’. Marchitelli: “Giusto celebrare chi ha fatto la storia”

Credit Photo: FIGC - Federazione Italiana Giuoco Calcio

Due generazioni di Azzurre a confronto. Da una parte le protagoniste della ‘più grande storia sportiva di cui non avete mai sentito parlare’, ovvero ‘COPA ‘71’, il film che racconta il Mondiale non ufficiale del 1971 a Città del Messico, dall’altra le calciatrici di oggi. Tutte insieme alla Festa del Cinema di Roma per l’evento ‘Vincere insieme – storie di donne, sport e cinema’, promosso da Fandango all’interno dello spazio ‘Gruppo FS’.

Un’occasione per celebrare le campionesse di allora e tornare a parlare della pellicola sulla Coppa del Mondo disputata 53 anni fa, una competizione di una portata gigantesca ma mai riconosciuta da alcuna federazione internazionale. Per la squadra che prese parte a quella indimenticabile spedizione erano presenti il portiere Daniela Sogliani, il difensore Elena Schiavo e la bomber Elisabetta Vignotto, accompagnate per l’occasione – oltre che dalla Capo delegazione Chiara Marchitelli e dal Ct Andrea Soncin – da Laura Giuliani, Elena Linari e Cristiana Girelli. Stessi ruoli, esperienze diverse, accomunate però dall’amore per il calcio e la maglia azzurra.

“Non conoscevo questa bellissima storia – ha dichiarato Chiara Marchitelli – mi ha emozionato ed è giusto celebrare chi ha fatto la storia del calcio femminile italiano. Sono state loro a tracciare la strada su cui le calciatrici di oggi ancora corrono”. Subito dopo ha preso la parola Soncin, anche lui colpito profondamente dalle gesta e dai racconti di capitan Schiavo e compagne. “Il mio compito – ha sottolineato il Cittì – è quello di trovare le connessioni all’interno della squadra, condividere emozioni con il gruppo che alleno. Abbiamo visto il film tutti insieme (durante il ritiro di Riscone, ndr) proprio per questo motivo. Loro sanno di avere responsabilità verso le calciatrici del domani e lo dimostrano giorno dopo giorno, in campo e fuori, anche grazie all’esempio di chi le ha precedute”.

Toccanti e allo stesso tempo molto divertenti le testimonianze delle tre protagoniste del film sull’incredibile competizione al quale parteciparono Inghilterra, Argentina, Messico, Francia, Danimarca e Italia. Sponsorizzazioni, un’ampia copertura televisiva, gadget in vendita a ogni angolo dello stadio e oltre 100mila spettatori a trasformare un torneo di calcio in un evento di portata mondiale, che è esistito davvero anche in pochi lo ricordavano.

Per parlare di connessioni, lavoro di squadra ed empowerment femminile, nel corso dell’evento sono intervenute anche Anna Maria Morrone, responsabile Organization and People Development di FS, e Cecilia D’Angelo, direttrice direzione territorio del CONI. Presenti anche Domenico Procacci, produttore e distributore di Fandango, e Deka Mohamed Osman, co-regista del film ‘Non dirmi che hai paura’, basato sulla vita di Samia Yusuf Omar, atleta somala che correva per i diritti delle donne.

Nazionale U23 Femminile – Super vittoria delle Azzurrine in casa della Spagna. Zorri: “Grande prova corale. All’inno tremavo di emozione”

Credit Photo: FIGC - Federazione Italiana Giuoco Calcio

Una prova convincente, da squadra matura e pronta, di fronte a un grande avversario, che però mai ha dato l’impressione di poter essere superiore. Il campo ha detto Italia e ha detto soprattutto vittoria: la Nazionale femminile Under 23 si è infatti imposta 1-0 a Las Rozas nell’amichevole con le pari età delle Furie Rosse. A decidere la partita la rete della laziale Noemi Visentin: nel primo minuto di recupero del primo tempo è stato determinante il suo tap-in dopo la corta respinta del portiere spagnolo Astralaga sul tentativo di Pavan. Una rete che ha coronato un ottimo primo tempo delle Azzurrine, che nella ripresa hanno fisiologicamente stretto i denti sul tentativo di rientro della Spagna, mai veramente pericolosa a cui è stato correttamente annullata la rete del potenziale pareggio di Zubieta, partita però in posizione di fuorigioco. Italia che ora farà il suo rientro a Coverciano dove lunedì 28 (ore 14.30, diretta Vivo Azzurro TV) chiuderà il suo ciclo di amichevoli contro la Germania.

Zorri. Visibilmente soddisfatta Tatiana Zorri, in primis per il successo. “Una grande vittoria, di una squadra che ha dimostrato maturità e mentalità, che se l’è giocata a viso aperto, costruendo gioco e mostrando grande applicazione tattica – racconta nel post gara a Las Rozas -. Abbiamo concesso poco a una grande squadra come la Spagna e grande merito va dato a queste ragazze che, sin dal primo giorno, si sono dimostrate attente e ricettive verso gli input di tutto lo staff”. Soddisfazione doppia, anche per il suo esordio in panchina, che Zorri descrive così: “Con grande onestà, durante l’inno tremavo di emozione. Tornare a vestire la maglia Azzurra, in un ruolo che porta in dote responsabilità diverse, è qualcosa di speciale. Le ragazze hanno reso questo esordio ancora più unico”. Come detto, lunedì la Germania: “Affronteremo una squadra diversa in tanti aspetti, molto fisica e preparata – conclude Zorri -. L’importante ora è ricaricare le energie e farci trovare pronte per lunedì”.

L’ELENCO DELLE CONVOCATE

Portieri: Viola Bartalini (Arezzo), Beatrice Beretta (Napoli), Astrid Gilardi (Como);

Difensori: Sara Caiazzo (Sassuolo), Federica D’Auria (Lazio), Aurora De Rita (Sassuolo), Eleonora Pacioni (Ternana), Alice Pellinghelli (Napoli), Nadine Sorelli (Milan), Chiara Robustellini (Inter), Martina Zanoli (Lazio);

Centrocampiste: Melissa Bellucci (Napoli), Valentina Gallazzi (Sassuolo), Alice Giai (Napoli), Lucia Pastrenge (Fiorentina), Matilde Pavan (Inter), Martina Tomaselli (Inter);

Attaccanti: Nicole Arcangeli (Sampdoria), Alice Corelli (Roma), Victoria Marie Della Peruta (Sampdoria), Margherita Monnecchi (Eibar), Elisa Pfattner (USV Neulengbach), Monica Renzotti (Milan), Noemi Visentin (Lazio).

Staff – Tecnico: Tatiana Zorri; Assistente tecnico: Alessandro Fabbro; Preparatore atletico: Gilberto Voltolina; Preparatore dei portieri: Niccolò Bianucci; Match analyst: Davide Fiorentini; Medici: Francesco De Carli e Salvatore Caruso; Fisioterapista: Alessandro Sferrella; Nutrizionista: Giuseppe Cucinotta; Segretario: Ilaria Felaco.

Nazionale A Femminile – Vigilia di Italia-Malta, Soncin carica la squadra: “Per essere grandi ci manca solo continuità di rendimento”

Credit Photo: Stefano Petitti - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Un anno e mezzo dopo la vittoria con la Colombia, la Nazionale Femminile torna al ‘Tre Fontane’ di Roma per l’amichevole con Malta, in programma domani alle ore 18.15 (diretta su Rai Sport). Quello con la selezione allenata dall’ex azzurra Manuela Tesse – per lei 87 presenze e 2 reti con la maglia dell’Italia – sarà il terz’ultimo appuntamento dell’anno. Seguiranno i test con le corazzate Spagna (29 ottobre a Vicenza) Germania (2 dicembre a Bochum), ma la squadra è consapevole, come richiesto più volte dal Ct, di dover pensare esclusivamente ai 90’ con le maltesi.

“In questa finestra – ha sottolineato Andrea Soncin in conferenza stampa – disputeremo due partite completamente diverse, che devono però avere un comune denominatore: la mentalità. Dobbiamo continuare il nostro percorso di crescita dal punto di vista mentale, perché se vogliamo stare tra le grandi dobbiamo necessariamente affrontare tutti i match allo stesso modo. Stiamo lavorando sulla nostra identità e questo viene prima di qualunque avversario”.

L’obiettivo è quindi quello di approfittare di tutti i raduni che precederanno l’inizio del torneo continentale per lavorare sugli aspetti che possono far fare un ulteriore balzo in avanti all’Italia. Uno su tutti: “Quello che ci manca è soltanto la continuità di rendimento – ha aggiunto il Cittì – le ragazze hanno dimostrato di potersela giocare alla pari con tutti e anche con i rispettivi club stanno ottenendo grandi risultati. Il livello del campionato è sempre più alto e nelle giovanili ci sono prospetti di grande talento. Tutto ciò dimostra che il movimento sta crescendo. Nelle squadre e in Nazionale è aumentata la competitività interna e di conseguenza la difficoltà delle mie scelte. L’ultima convocazione ne è la dimostrazione: ci sono tante calciatrici, specie nel reparto offensivo, che avrebbero meritato di essere qui”.

Soncin ha concluso il suo intervento confermando che nei prossimi 180’ manderà in campo due formazioni assolutamente competitive, concentrandosi – a prescindere da chi ci sarà di fronte – sui principi che dovranno mettere in campo le Azzurre. Ne è consapevole anche Valentina Giacinti, che dopo la qualificazione a EURO 2025 ottenuta a luglio non vedeva l’ora di ritrovare le sue compagne di viaggio: “Ci siamo ritrovate domenica scorsa a Coverciano – queste le parole dell’attaccante della Roma prima della rifinitura – con tanta serenità e tantissima voglia di tornare a vestire questa maglia. A partire da domani dobbiamo dimostrare che siamo le stesse che nell’ultimo anno hanno ottenuto grandi risultati”.

Nelle ultime settimane Giacinti ha ritrovato la tradizionale confidenza con il gol – in Nazionale ne ha realizzati 26 in 78 presenze – e ora non vuole più fermarsi. Contro Malta, battuta in entrambi i precedenti disputati nel 2019, sogna di poter segnare nello stadio dove gioca abitualmente con i colori giallorossi. Nell’impianto capitolino sono attesi circa 2mila spettatori, con i tagliandi che rimarranno in vendita su Vivaticket fino alle 22 di oggi. “Ci sarà tanta gente e sono sicura che ci sarà una grande atmosfera – ha concluso – quando si indossa questa maglia bisogna dare più del 100%. Stiamo molto bene e vogliamo dimostrarlo. Affronteremo un’avversario organizzato, mi aspetto un incontro diverso rispetto ai quelli di cinque anni fa perché il calcio femminile sta crescendo ovunque”.

L’ELENCO DELLE CONVOCATE

Portieri: Rachele Baldi (Inter), Francesca Durante (Fiorentina), Laura Giuliani (Milan), Margot Shore (Bologna);

Difensori: Elisa Bartoli (Inter), Valentina Bergamaschi (Juventus), Lisa Boattin (Juventus), Lucia Di Guglielmo (Roma), Maria Luisa Filangeri (Fiorentina), Martina Lenzini (Juventus), Elena Linari (Roma), Elisabetta Oliviero (Lazio), Julie Piga (Milan), Angelica Soffia (Milan);

Centrocampiste: Arianna Caruso (Juventus), Giulia Dragoni (Roma), Manuela Giugliano (Roma), Eleonora Goldoni (Lazio), Giada Greggi (Roma), Eva Schatzer (Juventus), Emma Severini (Fiorentina);

Attaccanti: Chiara Beccari (Juventus), Barbara Bonansea (Juventus), Agnese Bonfantini (Fiorentina), Michela Cambiaghi (Inter), Sofia Cantore (Juventus), Valentina Giacinti (Roma), Cristiana Girelli (Juventus), Benedetta Glionna (Roma), Martina Piemonte (Lazio).

 

 

Arezzo Calcio Femminile: le dichiarazioni dopo la sconfitta interna con il Brescia

Domenica con sconfitta per l’Arezzo Calcio Femminile, superato 3-0 dal Brescia. Al termine della partita, sui canali social del club, è stata pubblicata la consueta intervista post-gara, nella quale sia l’allenatrice Ilaria Leoni, sia la centrocampista Maria Giulia Tuteri hanno espresso un po’ di disappunto per la poca concretezza a fronte delle numerose occasioni prodotte.

Ilaria Leoni: “Più che brutta partita, non si riesce a fare gol nelle tante occasioni che costruiamo perché secondo me nel secondo tempo ne abbiamo fatte forse 10. Non siamo pronti per buttarla dentro, non siamo pronti per far gol perché agli altri è capitata una palla (e nel terzo gol uguale spiccicata) e loro hanno fatto gol e noi no. Quindi c’è da lavorare sotto questo aspetto perché prima di tutto, deve partire anche dalle ragazze, che devono avere più grinta e più fame, e noi ce la stiamo mettendo tutta come staff, e anche loro settimana dopo settimana cercheranno di migliorare questo aspetto. La pausa ci può aiutare sicuramente, però non dobbiamo disunirci perché comunque siamo un gruppo unito anche sotto questo aspetto dobbiamo continuare così, e dobbiamo solo lavorare per fare gol, è quello che ci manca, ed essere concentrate anche nella fase difensiva, perché poi rischiamo di subire quel gol che ci taglia le gambe. Questo deve entrare nella testa delle giocatrici perché possono fare grandi cose“.

Maria Giulia Tuteri: “Prestazione ottima, penso sia stata di tutta la squadra. Siamo belle da vedere, facciamo tanti passaggi, tanto possesso palla, però alla fine il dato che conta è quante volte la palla entra nella rete, e in questo sono state migliori loro nonostante abbiano avuto un numero di occasioni che si conta sulle dita di una mano. Questa è un’opportunità su cui lavorare, sappiamo bene qual è la componente che in questo momento ci è venuta a mancare. Sicuramente abbiamo tempo di lavorarci, soprattutto in queste due settimane. Arriveremo cariche consapevoli, e chiunque entri in area di rigore, non solo le attaccanti, dovrà segnare“.

Nazionale U19 Femminile – Italia, ci pensa Girotto: buon esordio delle Azzurrine nel torneo internazionale in Portogallo. Cechia ko, sabato le padrone di casa

Credit Photo: Figc - Federazione Italiana Giuoco Calcio

Un gol al quarto d’ora della ripresa di Emma Girotto (Sassuolo) ha regalato alla Nazionale Under 19 Femminile la vittoria nella prima amichevole del torneo internazionale iniziato oggi in Portogallo. A Mafra, le Azzurrine hanno battuto 1-0 la Cechia in una partita dominata per larghi tratti ma in cui le ragazze guidate da Nicola Matteucci hanno sofferto la reazione delle avversarie soprattutto nella ripresa. A decidere la partita è stato un gol di Girotto, perfettamente servita con un assist da sinistra di Eleonora Ferraresi (Juventus), entrata a inizio secondo tempo al posto di Siria Mailia (Fiorentina).

“Abbiamo avuto quattro occasioni nitide per fare gol nel primo tempo, senza però riuscire a trovare la rete – il commento del tecnico, all’esordio sulla panchina dell’Under 19 -. Nel secondo tempo le ragazze sono rientrate in campo con lo stesso obiettivo ma, dopo il vantaggio di Girotto, c’è stata qualche ripartenza delle nostre avversarie che ci ha messo un po’ in difficoltà. Ma in generale le indicazioni sono state molto positive, anche perché c’è stato poco tempo per preparare questo impegno e quel poco che abbiamo provato in allenamento siamo riuscite a metterlo in campo. La sensazione è quella di avere a che fare con un gruppo che mette in pratica quello che gli viene chiesto e che dimostra di reggere il confronto a livello internazionale con avversarie forti fisicamente”.

Il prossimo impegno delle Azzurrine è in programma sabato 26 alle ore 11 locali (le 12 in Italia) a Oeiras contro le portoghesi padrone di casa, battute oggi 3-0 dalla Danimarca nell’altra partita del girone.

L’elenco delle convocate

Portieri: Elena Belli (Cesena), Erica Di Nallo (Sassuolo), Emma Mustafic (Juventus);
Difensori: Carolina Bertora (Juventus), Martina Cocino (Juventus), Lidia Consolini (Inter), Azzurra Gallo (Juventus), Leda Gemmi (Milan), Emma Tomassoni (Fiorentina), Martina Tosello (Juventus), Martina Viesti (Roma);
Centrocampiste: Maya Cherubini (Fiorentina), Sofia Di Benedetto (Fiorentina), Paola Fadda (Inter), Siria Mailia (Fiorentina), Manuela Perselli (Sassuolo), Sofia Testa (Cesena);
Attaccanti: Eleonora Ferraresi (Juventus), Emma Girotto (Sassuolo), Anna Longobardi (Milan), Giada Pellegrino Cimò (Sampdoria), Manuela Sciabica (Napoli).

Staff – Allenatore: Nicola Matteucci; Capo delegazione: Patrizia Recandio; Metodologo: Fabio Andolfo; Coordinatore delle Nazionali Giovanili: Enrico Maria Sbardella; Assistente allenatore: Silvia Piccini; Preparatore atletico: Vincenzo Piermatteo; Preparatore dei portieri: Mattia Volpi; Match analyst: Nicolò Tolin; Medici: Michela Cammarano e Giulia Rescigno; Fisioterapista: Federica Ferro; Nutrizionista: Flavio Vito Valletta; Segretario: Aurora Leo.

Torneo internazionale Under 19 Femminile – Risultati e classifica

Prima giornata – Mercoledì 23 ottobre
Portogallo-Danimarca 0-3
ITALIA-Cechia 1-0
Classifica: Danimarca e ITALIA 3 punti, Cechia e Portogallo 0

Seconda giornata – Sabato 26 ottobre
Ore 11 (12 italiane): Portogallo-ITALIA (Cidade do Futebol, Oeiras)
Ore 15 (16 italiane): Cechia-Danimarca (Estadio das Seixas, Malveira)

Terza giornata – Martedì 29 ottobre
Ore 15 (16 italiane): Danimarca-ITALIA (Estadio das Seixas, Malveira)
Ore 15 (16 italiane): Portogallo-Cechia (Cidade do Futebol, Oeiras)

Il Baiardo sfiora l’impresa in casa Moncalieri – I post gara di Alessia Calcagno ed Alessandra Migneco

Photo Credit: Angelo Baiardo/Fazzari&Ramella

Vittoria sfiorata dall’Angelo Baiardo nella recentissima domenica di campionato che l’ha visto entrare in campo del Moncalieri, tra le favorite del campionato in corso.
Una partita combattuta e di difficile prestigio, con un livello di impegno rispettabile ed un atteggiamento che pone ottime basi per le prossime prestazioni.
Il risultato finale di 3-2 a favore delle padrone di casa piemontesi ha determinato un’altra occasione persa per la compagine sotto la supervisione di mister Vassallo, felice in ogni caso di quanto dimostrato sul rettangolo verde.

A segno nel secondo half Alessandra Migneco, classe 2004 e neo acquisto stagionale della società neroverde. La calciatrice, al suo primissimo goal nei nuovi colori, nel post gara, ha riferito:Penso sia stata una partita combattuta, giocata bene da entrambe le squadre. Abbiamo costruito e difeso bene, sicuramente si poteva evitare qualche goal; siamo state penalizzate da una scelta arbitrale.

Sono felice di aver fatto assist e goal, spero di continuare positivamente questa stagione ancora lunga. Da domani si ricomincia con gli allenamenti e testa allo Spezia, partita che sarà tosta, ma non impossibile.
Credo nelle potenzialità di questa squadra, e delle mie singole compagne; la stagione, come ho detto, è ancora lunga e non c’è bisogno di abbattersi“.

A seguire le ombre della sopra citata Alessia Calcagno, in grande ritorno dopo il sofferto stop dalle scene in categoria; è stata proprio la medesima a trovare il vantaggio iniziale nella trasferta della domenica appena archiviata:Avevo deciso di smettere dopo i due infortuni dell’anno scorso che mi hanno messa ai box metà campionatoha fatto sapere -, poi, però, parlando con mister e compagne, la voglia di tornare in campo è stata più forte e quindi mi sono messa a disposizione del gruppo.
Sono arrivata consapevole che le nuove ragazze stanno dando il massimo, quindi penso di poterle ulteriormente aiutare a crescere con un po’ di esperienza in più!

Sono contenta della scelta, ora però dobbiamo rimboccarci le maniche, abbiamo ancora lo Spezia domenica che sulla carta è davanti a noi, ma sarà il campo a parlare; le partite successive ce le giocheremo senza paura e con la consapevolezza che abbiamo messo in difficoltà anche la prima in classifica“.

Non resta che attendere questo fine settimana per la grande battaglia casalinga.

Tris al Grifone Gialloverde: tre punti alle rosanero

Credit: Palermo

Un Palermo determinatissimo fa sua la trasferta col Grifone Gialloverde con un secco 3-0.

Rosanero che prendono da subito il controllo del gioco con una Cancilla ispiratissima, autentica dominatrice del centrocampo, lasciando alle romane solo sparute possibilità di far male comunque ben controllate da Biundo brava a deviare in angolo una staffilata di Felici nei primi minuti del primo tempo.

Il Palermo, dopo una parte superiore della traversa colpita da Cancilla nei primi minuti, passa in vantaggio con Coco che sfrutta un assist dalla destra di Viscuso e sorprende in contro-tempo Girvasi. Il raddoppio arriva tre minuti dopo sull’asse Incontrera-Cancilla-Gippetto, che supera la portiera romana in uscita. E’ un uno-due che tramortisce la squadra di casa, che in più occasioni rischiano di prendere il terzo gol sopratutto con Viscuso e Chirillo che in più occasioni fanno venire i brividi alle ragazze di mister Stomeo.

La ripresa si gioca sulla falsariga della prima frazione con le rosanero in completo controllo e le romane a provare timidamente qualche ripartenza. Palermo che sfiora al 55° la terza rete con Piro direttamente da calcio d’angolo, che scavalca Girvasi ma trova la testa di Pagarino a salvare le compagne.

Tris che comunque arriva quattro minuti dopo con uno splendido tiro di Cancilla dai 20 metri che si infila appena sotto l’incrocio dei pali alla sinistra dell’incolpevole Girvasi: è il gol che chiude la partita ed il risultato non cambia più.

Sampdoria Women: il punto della situazione dopo 7 giornate

Credit Photo: Francesco Passaretta - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

La Sampdoria Women è attualmente penultima in classifica, con soli 3 punti conquistati, frutto di altrettanti pareggi, due in casa e uno in trasferta. Una situazione sicuramente difficile, amplificata da un attacco che fatica a segnare. Sono infatti soltanto due le marcature, una di un difensore (Heroum contro la Lazio) e l’altra è un’autorete di Bergersen nell’1-1 contro il Como Women.

Un anno fa, dopo 7 giornate, le doriane erano settime con 6 punti, frutto di due vittorie – entrambe in trasferta contro Napoli e Pomigliano (quindi tutte e due in Campania) – e 5 gol segnati (due rigori di Tatiely Sena, due gol di Giordano e uno di De Rita). Simile soltanto i gol incassati, 14. Quindi a questo punto, come sta vivendo la stagione la Sampdoria?

Sampdoria Women: il presente

Sicuramente la società aveva messo in preventivo di soffrire ad inizio stagione, tra il cambio alla guida tecnica (da Gian Loris Rossi a Davide Corti) e il trasferimento di alcune calciatrici che davano uno spessore diverso alla rosa. La qualità di Oliviero, la mentalità di Giordano, l’apporto di De Rita, la fisicità di Tatiely Sena, oltre comunque alla qualità di Talia DellaPeruta, sono difficili da sostituire in pochi mesi. In più, anche se era la partenza più ovvia, l’addio di Schatzer – tornata alla Juventus – ha indebolito a sua volta il centrocampo.

Non dovrebbero comunque esserci contraccolpi particolari. A questo punto della stagione, la pausa Nazionali è vitale per recuperare energie e provare a lavorare su nuovi princìpi di gioco e dettami tattici. Uno dei nodi da sciogliere riguarda la difesa, cercando di lavorare sulle corsie esterne, dalle quali sono arrivati i pericoli maggiori, e di conseguenza rafforzarne il centro per evitare inserimenti. Un altro dettaglio su cui lavorare, a parere nostro, è di mettere Tori DellaPeruta in condizione di essere determinante, lasciandole meno lavoro sporco e più possibilità ed energie per fare quello che sa fare meglio, segnare. Anche perché, unito all’infortunio di Tarenzi, l’attacco ha seriamente bisogno di lei.

Sampdoria Women: il futuro

Per quanto riguarda il calciomercato, la società sta lavorando dietro alle quinte per pensare a rinforzare la rosa nel cosiddetto mercato di riparazione. Obiettivo, a parere nostro, rinforzare gli elementi sopracitati per raggiungere più facilmente la salvezza, ma avremo sicuramente più dettagli a ridosso della finestra di gennaio. In panchina, al momento, non sembrano esserci novità, con il tecnico Corti che gode della fiducia dell’ambiente, e che sfrutterà certamente la pausa per conoscere meglio le sue calciatrici e svolgere qualche variazione tecnico-tattica. Panchina non a rischio, ma come ci ha insegnato l’esonero di Mango di un anno fa, non si può mai sapere.

NWSL, si ritira un’altra leggenda del calcio e dei diritti delle donne: Kelley O’Hara smette di giocare con un pizzico di malinconia

Il finale di stagione in NWSL porta con sé un altro addio illustre e una buona dose di tristezza. Dopo esser rimasto orfano di Alex Morgan, al termine della stagione il campionato statunitense dovrà salutare, oltre alla già confermata Christine Sinclair, anche Kelley O’Hara, dal 2023 nuovamente calciatrice del Gotham, squadra che le ha dato la possibilità di sfondare nel calcio professionistico e di intraprendere la sua carriera nello stesso campionato in cui ha anche scelto di concluderla.

O’Hara ha scelto di rimanere negli States, ma è stata costretta, a ritirarsi. Lo scorso 21 settembre, dai referti è emerso che le condizioni del ginocchio non le avrebbero mai più permesso di calpestare il terreno di gioco prendendo parte attivamente a una partita, un risultato che ha definitivamente chiuso la sua carriera e l’ha portata a ufficializzare il ritiro un mese più tardi, non con una certa amarezza e un pizzico di malinconia. Nonostante l’epilogo non sia stato nient’affatto facile, per lei e per il calcio femminile, è doveroso renderle omaggio per tutto quello che ha fatto dal 2010 fino a oggi grazie agli scarpini ai piedi.

La calciatrice della formazione newyorchese ha avuto una carriera calcistica ricca di successi con la sua nazionale, quella degli Stati Uniti d’America, primo tra tutti il Campionato del Mondo vinto con la sua nazionale prima nel 2015 contro il Giappone, poi nel 2019 contro i Paesi Bassi, e ha anche preso parte alla disfatta del Mondiale 2023. La sua presenza in nazionale è stata imprescindibile, ha giocato dal 2010 al 2023 e ha disputato ben 160 partite, confezionando degli assist preziosissimi e determinanti, come quello a una certa Alex Morgan al Mondiale del 2019 contro la Thailandia. Sempre con la maglia a stelle e strisce, ha vinto la Medaglia d’oro alle Olimpiadi del 2012 giocate a Londra e 5 SheBelieves Cup tra il 2016 e il 2022, per non parlare delle CONCACAF nel 2014, nel 2018 e nel 2022.

Poi, le squadre di club. O’Hara ha vestito la maglia dello Sky Blue per buona parte della sua carriera, formazione che oggi ha cambiato nome in Gotham, dapprima dal 2013 al 2017, e infine dal 2023 fino al momento del suo ritiro.
Il suo esordio nel calcio professionistico è avvenuto nel 2010, anno in cui ha anche ricevuto la chiamata in nazionale, in WPS nel Gold Pride, dove è stata compagna di squadra di due fuoriclasse come Christine Sinclair e Marta in una stagione letteralmente dominata, prima di passare al Boston Breakers l’anno successivo. Dopo un anno senza giocare per via del fallimento del campionato di WPS, a gennaio 2013 O’Hara ha firmato il suo primo contratto in NWSL con lo Sky Blue, squadra dov’è rimasta fino al 2017 e ha collezionato ben 75 presenze e 15 goal.
Dal 2018 al 2020 ha invece vestito la maglia dell’Utah Royals, e nella stagione 2021-2022 ha giocato nel Washington Spirit, portandosi a casa la vittoria della Championship nel 2021. Dopo il suo ritorno al Gotham nel 2023, ha preso parte a 16 partite e ha vinto la Championship nello stesso anno, senza sapere che di lì a poco avrebbe appreso quella terribile notizia che la porterà ad appendere gli scarpini al chiodo prima del dovuto.

O’Hara, proprio come Morgan, ha spesso fatto leva sulla sua popolarità per informare tifose e tifosi riguardo un tema a lei molto caro: la parità di genere nello sport. Nel 2022, invitata da Haley Rosen, creatrice del podcast Just Women’s Sports, ha a tutti gli effetti preso parte al progetto, diventato poi The Players’ Pod: il suo scopo è, come ha dichiarato, quello di parlare della faccia della medaglia dello sport femminile riguardante la parità di genere, qualcosa che le sta a cuore da sempre, affinché tutti capiscano che lo sport femminile merita rispetto e visibilità alla stregua di quello maschile.
Se c’è un altro tema che le sta a cuore, quello è la comunità LGBTQIA+: a tal proposito, O’Hara è stata tra i produttori del corto queer Ripe!, che racconta di una relazione tra due ragazze sbocciata dopo una partita di calcio, un film che fa riflettere sulle difficoltà che ogni giorno la nostra società deve sobbarcare e di quanto sia ancora molto difficile, purtroppo, sentirsi totalmente liberi di esprimere la propria identità.

Avrebbe sicuramente preferito concludere il suo cammino nel calcio femminile giocato in un altro modo, magari prendendo parte ai playoff di questa stagione per contendersi il titolo contro il Washington Spirit e l’Orlando Pride, ma la vita le ha giocato un brutto tiro, diversamente da tutti quelli che ha fatto lei nell’ultimo decennio.
Kelley O’Hara verrà ricordata per la calciatrice che, ormai, era, un’ala dotata di grande velocità, di una tecnica sopraffina e di un’intelligenza tattica superiore, e per la persona che è e sarà, sempre pronta a sostenere le donne nelle loro lotte per la parità di genere nello sport e la comunità LGBTQIA+ per i suoi diritti.
Una grande calciatrice, dentro e fuori dal campo, che lascia ancora un barlume di speranza per il futuro.

Thank you, Kelley O’Hara.

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