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Inter: domenica arriva la Juventus – Confermata la ricerca dei tre punti

Photo Credit: Emanuele Colombo - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Tre i punti nel mirino delle nerazzurre che si apprestano ad ospitare la Juventus. Si attende la disputa di una gara intensa che in parte milanese vuole proseguire la scia di positività in termine di risultato; la squadra tra le mani di Piovani al momento si trova sul podio, esattamente al terzo posto, distante -1 dalle viola e -4 proprio dalla imminente avversaria di campionato.

Quello che si può disegnare al momento è un bilancio positivo, offerto da due risultati in parità e quattro vittorie, l’ultima raggiunta proprio recentemente in trasferta contro il Como.
Anche l’attuale capolista sta ben figurando, facendosi spazio tra le migliori del percorso 24/25, non solo in Serie A Femminile eBay ma anche nella fase a gironi della Women’s Champions League che la ingloba (seppur nell’ultimo faccia a faccia si sia verificata una caduta casalinga davanti all’agguerrito Bayern Monaco).

Man mano che si va avanti con la competizione, aumenta sempre più l’asticella della contesa con le concorrenti al vertice.
L’appuntamento per la settima di campionato è fissato per le ore 12:00 dell’ultimo giorno settimanale: come dichiarato dal tecnico nerazzurro, la squadra si farà trovare pronta, consapevole di dover giocare contro una formazione ostica ed in fiducia.

Parma-Lumezzane: verso la sfida

Photo Credit: FC Lumezzane

Il Lumezzane va a Parma nella gara che precede la sosta e conclude il mese di ottobre, caratterizzato da partite molto ostiche. Il Parma è al momento la capolista della Serie B Femminile a pari punti con la Ternana, già affrontata dalle rossoblù nella prima giornata di campionato. Le ducali sono a punteggio pieno con diciotto punti in sei partite, ma il dato che balza subito all’occhio è il numero zero nella casella delle reti subite.

Nell’ultimo turno di campionato il Parma ha vinto il derby con il Bologna 2-0 grazie alle reti di Cox e Peruzzo nella ripresa. La giocatrice che fino a questo momento ha segnato più gol in campionato è Alessia Rognoni, attaccante classe ’97 autrice di sei marcature in altrettante giornate. Le ragazze di Salvatore Colantuono andranno domenica a caccia della settima vittoria consecutiva contro un Lumezzane che ha dimostrato di poter mettere in difficoltà qualsiasi avversario nel corso di questa stagione. Chi avrà la meglio? Appuntamento alle 15:00 di domenica per la risposta.

Valori, sport e cultura: la visione di 3Team Brescia Calcio Femminile

Photo Credit: ASD 3Team Brescia Calcio

Lo scopo di questo incontro è quello di affrontare e promuovere temi e visioni sul Calcio Femminile. Un calcio femminile che, secondo la nostra idea, non deve cercare la parità di trattazione, bensì promuovere una parità di diritti.

Nel corso di questo cammino cercheremo di tracciare le linee del calcio femminile nel panorama calcistico, di capire come può diventare un contenitore sociale sulle giovani ragazze. Tra gli argomenti che affronteremo, l’analisi di come gli Sponsor si approcciano al calcio femminile e di come lo sport, in questo caso il calcio femminile, rappresenti un fattore culturale ed educativo.

3Team Brescia Calcio, composto da 50 giovanissime ragazze, un numero in continua crescita, è stato, per la prima volta nel mondo del calcio femminile italiano, insignito tramite la sua ambasciatrice Silvia Sardi, del Premio Gentilezza Nazionale, un Movimento volto a costruire gentilezza tra le giovani generazioni che rappresentano il nostro futuro utilizzandolo come leva di comunicazione di valori, di integrazione ed inclusione. Siamo altresì orgogliosi di rammentare di essere stata la prima squadra di calcio bresciana ad indossare sulla maglia il logo Brescia Bergamo Capitale della Cultura 2023.

Il nostro percorso che sarà, lungo e sfidante, confidiamo essere sostenuto come lo è stato negli ultimi undici anni.

Hawa Cissoko, AS Roma, dopo la sua prima rete: “È bello vincere, e ancora di più quando segni!”

Credit Photo: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano
Hawa Cissoko, giocatrice Francese della AS Roma, dopo la goleada in casa del Galatasaray, aperta proprio da una sua marcatura ha rilasciato attraverso i canali ufficiali del Club le seguenti parole: “È bello vincere, e ancora di più quando segni. Abbiamo avuto l’opportunità di segnare di più, ma penso che sei gol siano sufficienti. Ne abbiamo concesso uno, ma la cosa più importante sono i tre punti”.

Hawa che mette a segno il suo primo gol con la maglia giallo rossa, e lo mette proprio a segno nella competizione di maggior livello europeo, è felicissima: “Naturalmente segnare è bello, perché aiuti la squadra. Per me è una bella sensazione. Sono ancora emozionata per il gol”.

Ora testa al Campionato, è il turno del Milan, e la Roma non può più sbagliare nulla se vuole recuperare posizioni di calssifica.

“È un bel modo per affrontare la pausa internazionale, soprattutto dopo la partita contro la Juventus. È bello vedere che la squadra è unita, qualunque cosa accada. Quando segniamo, celebriamo tutti insieme, ed è questo che conta di più”.

Giulia Zecchino, Baiardo: “La società neroverde mi ha trasmesso fiducia, è stato il cambiamento di cui avevo bisogno”

Photo Credit: Emanuele Colombo - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Ancora sotto la lente d’ingrandimento il percorso in serie C dell’Angelo Baiardo: con il repentino passaggio dei primi sei faccia a faccia di campionato, la squadra ha potuto già testare la propria solidità in campo, interfacciandosi a diverse formazioni con il dichiarato intento di figurare bene e centrare il salto di categoria.

Il più recente confronto stagionale ha visto le draghette fermarsi in parità davanti all’Ivrea, in questo caso ospite del Sant’Eusebio Stadium. Nonostante l’unico punto per parte conquistato, tale gara ha messo in risalto un giusto orientamento generale ed un atteggiamento consono all’approccio con le opposte, caratteristiche che il gruppo stesso sembra mettere davanti a risultati e statistica.

Massimizzare il rendimento collettivo? Sicuramente è uno degli obiettivi delle neroverdi che continuano a competere in un gran torneo che necessita di concentrazione e determinazione.
In attesa del prossimo incontro settimanale, abbiamo scambiato due parole con Giulia Zecchino, tra i nuovi innesti del mercato ligure; il contributo centrale, classe ’98, ha illustrato ambizioni e sensazioni personali per l’annata 24/25.

Benvenuta Giulia! Quest’anno ti sei resa disponibile a rinforzare il centrocampo neroverde, dopo la lunga esperienza in maglia Pavia di cui hai seguito l’ascesa in serie B: come è nato questo rapporto, come ti stai trovando e cosa ti porti dietro delle parentesi ormai archiviate?

Premetto che sotto il punto di vista calcistico non è stata un’estate semplice per me; salutare Pavia è stato difficile per tutto ciò che ci ha legati e tutto ciò che abbiamo condiviso: per questo motivo vorrei approfittare per ringraziare la società per gli anni trascorsi insieme.

In un periodo di incertezze, quello che mi hanno proposto a Baiardo è stato il cambiamento di cui avevo bisogno dopo una stagione impegnativa come lo è stata la scorsa. La società neroverde mi ha trasmesso e continua a trasmettermi fiducia, anche sulla base delle esperienze che ho vissuto in altri club che mi hanno fatta crescere.

La società ligure sembra voler fare della gioventù una importante peculiarità, sia per quanto riguarda la valorizzazione dei comparti giovanili, sia per la scelta di profili appunto giovani e competenti che sappiano prestare il proprio ruolo a garanzia di un risultato altamente formativo.
A proposito di ciò, oltre alla tua importante presenza come calciatrice in terza categoria, attualmente intendi mandare avanti il progetto under 12 neroverde come allenatrice: ce ne vuoi parlare?

A Baiardo il progetto relativo al settore giovanile ha un’importanza sostanziale: ogni leva è collegata all’altra da un filo rosso che le unisce, questo filo è la crescita formativa del bambino o della bambina che si vede protagonista del proprio percorso regalandosi il sogno di poter diventare un calciatore o una calciatrice un giorno. È stato proprio questo che ho sposato del progetto, l’interesse reale che questa società ha nei confronti del percorso di ogni individuo.

Seppur trascorse solamente le prime giornate, questo campionato ha già avuto modo di evidenziare una competitività generale.
Diverse le new entry e molteplici i rinforzi pensati da ogni realtà per rispondere al meglio alle intenzioni della rispettiva concorrenza: le tue sensazioni quali sono? Dove può arrivare questo Baiardo?

Dove può arrivare questo Baiardo dipenderà dal percorso di crescita che riusciremo a fare, quello che so per certo è che la potenzialità è oggettiva e vorrei trasmettere questo aspetto alle mie compagne.

Continuando sulla scia campionato, il primo bilancio di squadra risulta essere altalenante, con un risultato in parità recente contro l’Ivrea. A parer tuo cosa sta mancando e quali sono stati, invece, i passi in avanti, nonostante gli esiti finali?

Come già detto prima, quello che stiamo vivendo noi è un percorso di crescita. Abbiamo fatto passi avanti dalla prima gara, ma credo che a mancare in questo momento sia la consapevolezza dei mezzi che abbiamo. Possiamo fare molto bene, dobbiamo solo crederci.

Domenica prossima la trasferta in casa della momentanea capolista Moncalieri: cosa vi aspettate e cosa servirà per una buona interpretazione della gara?

Sappiamo che andremo a giocare una partita complicata contro un’avversaria forte che lotta per la promozione. Per affrontarla al meglio credo che la chiave sia il coraggio!

Ci lasciamo con le tue ambizioni personali ed il messaggio che vuoi mandare alla squadra per questa annata.

Vorrei che tutte credessero nelle loro potenzialità. Avrò raggiunto il mio obiettivo personale se a fine stagione potrò dire di avere concretamente aiutato la mia squadra, anche solo trasmettendo dei valori o degli atteggiamenti positivi, indipendentemente da classifiche o statistiche.

Si ringrazia Giulia Zecchino e la società tutta per la gentile concessione.

Serie A: la programmazione televisiva del settimo turno, milanesi con Juve e Roma

Credit: Andrea Iommarini PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Nel week-end torna in campo la Serie A femminile 2024/2025, che vede in programma il settimo turno. Le cinque gare saranno spalmate, come di consueto, tra sabato e domenica. Invariato il format rispetto alle stagioni precedenti con 10 squadre ai nastri di partenza. Le partecipanti si affrontano tra di loro in gare di andata e ritorno. Le prime cinque classificate accedono alla “poule scudetto”, le restanti cinque alla “poule salvezza”.
Oltre alla prima anche la seconda la terza classificata avranno il diritto di partecipare alla prossima UEFA Women’s Champions League. A retrocedere, però, sarà solo l’ultima classificata, con la penultima che non effettuerà lo spareggio per mantenere la categoria.

Serie A femminile: due match al sabato, tre alla domenica

Tutte le gare saranno visibili in diretta su DAZN, con una sfida a settimana in chiaro anche sulla RAI. Si parte sabato alle ore 12.30 con l’anticipo dello stadio “Sciorba” dove, nella sfida salvezza, la Sampdoria ospiterà il Napoli Femminile. A seguire, poi, alle ore 15:00 la sfida del “Viola Park” dove la Fiorentina riceverà la Lazio. La domenica partenza all’ora di pranzo con il big match di giornata: alle 12:00, infatti, l’Inter attenderà all’ Arena Civica la Juventus. La supersfida è in programma sarà visibile sulle reti RAI oltre che su DAZN. A seguire, non, da meno interessare la gara del “Tre Fontane” delle 16:00 con la Roma opposta al Milan mentre la chiusura è fissata alle 18:00 con la partita del “Ricci” tra Sassuolo e Como Women.

Il programma del settimo turno

Sampdoria-Napoli (sabato ore 12:30)
Fiorentina-Lazio (domenica ore 15:00)
Inter-Juventus (domenica ore 12:00)
Roma-Milan (domenica ore 16:00)
Sassuolo-Como Women(domenica ore 18:00)
La classifica dopo la quinta giornata di Serie A femminile
Juventus 15, Fiorentina 12, Inter 11, Roma 9, Milan 7, Lazio 5, Como Women 4, Napoli Femminile 3, Sampdoria 2 , Sassuolo 1.

Giulia Mancuso, Hellas Verona Women: “Lotto per questi colori da una vita, me li sento addosso ogni domenica”

Credit Photo: Stefano Petitti - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

La rubrica #VisteDaVicino dell’Hellas Verona Women nasce per mostrare, tramite interviste pubblicate sui canali social e il sito ufficiale del club, la storia delle giocatrici della squadra scaligera. Nella puntata numero 2, dopo Alessia Pecchini, è toccato a Giulia Mancuso, centrocampista classe 2003 promossa quest’anno vicecapitana (e per omonimia da non confondere con Giulia Mancuso della Lazio, difensore classe 1999).

Ero alle elementari. Ricordo che un giorno mentre tornavo a casa insieme a un mio amico, eravamo con i nostri nonni, ci siamo detti ‘perché non andiamo a provare?’ e da lì ho iniziato. Tutti i giorni ero al campo ad allenarmi oppure al parco a giocare, tutti i pomeriggi di ogni giorno fino alle scuole medie. Mio nonno tutte le sere mi aspettava per portarmi a casa. Da piccolina gli altri bambini un pochino mi escludevano, allora mi mettevo a palleggiare con mio nonno, a fare qualche passaggio con lui. Ho iniziato così, ma nessun altro in famiglia giocava a calcio“.

Ho iniziato a giocare nel San Martino Speme, con i maschi, perché era la squadra del mio paese, di San Martino Buon Albergo. Ho iniziato a cinque anni e fino al 2013 ho giocato lì. Dall’anno successivo sono passata all’AGSM Verona, praticamente l’unica squadra femminile a Verona, che poi è diventata l’Hellas Verona Women attuale. Per quanto riguarda il calcio femminile io ho sempre giocato qui, nella squadra della mia città“.

Rappresentare la mia città è un onore. Verona è la mia città, e io lotto per questi colori da una vita. Me li sento addosso ogni domenica“.

Devo dire che fin dall’inizio la mia famiglia mi è stata vicina. All’inizio mi allenavo vicino a casa e mio nonno mi accompagnava tutti i giorni, lo ringrazio tanto per questo. Passare al Verona voleva dire andare fino in città: mio papà ogni giorno mi accompagnava e poi mia mamma mi veniva a prendere, sempre così finché non ho preso la patente tre anni fa. I miei genitori mi hanno sostenuta dal primo giorno e li ringrazio per questo. Venivano a vederci anche in trasferta, a Trento, a Milano, loro c’erano sempre quando potevano. Mia mamma mi seguiva ovunque come fa anche ora, vuole vedermi giocare sempre, non vorrebbe perdersi mai una partita. Mi hanno seguita sempre fin da piccola. Quando andavamo alle partite in pullman, i miei venivano comunque in macchina, ci seguivano con anche altri genitori; sono venuti così anche fino a Roma per vederci giocare“.

Sono molto contenta, anche questo è un onore per me. Fin da piccola ho sempre voluto essere una bandiera per questa squadra, e questo è un piccolo passo verso un mio personale sogno. Per me significa essere una bandiera della mia città, sono molto fiera del mio percorso”.

“Mi divertiva giocare con i maschi perché strutturalmente erano più forti di me, ma mi piaceva confrontarmi in campo con loro. Lottavo come faccio anche adesso: battaglio sempre in mezzo al campo, mi piace. Nei primi anni di calcio femminile non erano molte le squadre, quindi si giocava sempre contro le stesse avversarie e si facevano gli stessi tornei, ma per me è stato bello anche vedere la crescita di questo movimento da dentro”.

 

“Al giorno d’oggi per le bambine che vogliono iniziare a giocare è più semplice. Anni fa eri quasi costretta ad andare dove trovavi, oggi è più facile invece individuare una squadra in cui giocare. Io sono molto contenta di questo cambiamento, che ho vissuto in prima persona e che sto ancora vivendo perché ogni anno vedo dei miglioramenti. Anche in Serie A femminile rispetto a quattro o cinque anni fa è tutta un’altra storia adesso”.

“Per la Serie A ho esordito da piccolissima per la categoria, nel 2020 in periodo covid, precisamente l’8 novembre 2020. Tutte le nostre compagne si erano ammalate e sono dovuta scendere in campo. È stato un momento terribilmente ansioso per me, (ride ndr) avevo addirittura la nausea prima della partita”.

“Fuori dal campo sono una persona timida, ma in campo mi sento libera. Cerco di giocare sempre come se fosse l’ultima partita, ci metto una grinta immensa perché questa sono io. Voglio lottare sempre fino all’ultimo centimetro, fino alla fine della partita, non mollare mai niente. In campo parlo abbastanza con le mie compagne, fuori invece non mi piace stare sotto i riflettori”.

“Quest’estate ho fatto una preparazione molto carica. Ero davvero entusiasta di iniziare questa nuova avventura sapendo che quest’anno avremmo avuto una squadra giovane. Ho pensato che avrei potuto trovare il mio posto, il mio ruolo, e che sarei potuta essere anche un buon punto di riferimento per le mie compagne. Le più giovani hanno anche quattro o cinque anni meno di me, io sono giovane ma sono qui da tanto”.

“L’infortunio al crociato è stata una sfida da cui bisognava rialzarsi. Quando ti capita un infortunio del genere devi affrontarlo nel miglior modo possibile, devi lottare, sono momenti duri. Solitamente non sono una persona troppo positiva, invece in questa situazione mi sono sentita spronata, caricata, e l’ho affrontata bene, nella maniera giusta. Non vedevo l’ora di tornare più forte di prima. Dopo sei mesi ho finito la fisioterapia e sono rientrata con una voglia matta di giocare. Non ho avuto paura di rientrare: volevo giocare a calcio ed è ciò che sono tornata a fare e che sto facendo. Sembra strano da dire, ma paradossalmente per me è stato un bene farmi male. Con l’infortunio sono cresciuta tanto, sia mentalmente che fisicamente. Ho iniziato a curarmi di più, a fare attenzione a tanti particolari”.

“Il calcio è la mia vita. Vivo per il calcio, mi sveglio la mattina e vado a letto la sera pensando al calcio. Se non so cosa fare guardo in televisione partite o programmi relativi al calcio. In futuro mi vedo calciatrice, spero di giocare a livelli da Serie A o Serie B. Non faccio altro per ora, magari vorrei trovare qualcosa da fare che mi occupi le mattine, ma i pomeriggi per me sono dedicati solamente all’allenamento”.

“Ho i miei idoli, alcuni giocatori che ammiro fin da quando sono piccola, come Pirlo e Del Piero. Mi sono sempre piaciuti, ricordo che da bambina mi divertivo a fare dei disegni su di loro, li guardavo sempre giocare. Pirlo è un maestro, da centrocampista in campo mi ispiro a lui”.

“L’obiettivo è mantenere la categoria in primis, ma penso che possiamo fare anche di più. Come squadra, per come siamo, possiamo fare meglio. Dobbiamo solo crederci, volerlo davvero tutte insieme da squadra. Dobbiamo essere consapevoli del nostro potenziale, possiamo fare bene. Penso che abbiamo bisogno di uscire dal nostro guscio per fare bene, ce lo meritiamo. Abbiamo raccolto poco finora, avremmo meritato di più in alcune partite, ma noi prima di tutto dobbiamo crederci di più. Bisogna lottare, far vedere che abbiamo voglia di fare bene, di vincere”.

“Ho tanti ricordi ma se devo dirne uno mi piace pensare alla prima volta in cui ho segnato dopo l’infortunio lo scorso anno. Quando riguardo quel video piango, e potrei farlo anche ora. È stata un’emozione fortissima. Stavamo già vincendo 4-0 e io ho segnato la rete del 5-0, non contava molto ai fini del risultato, di solito non si esulta molto quando è così, anche se è sempre un gol. Invece in quel momento ho visto tutta la squadra correre verso di me, felici per il mio gol e per me. Mi sono emozionata molto, è stato bellissimo. Quando ho dei momenti in cui sono un po’ giù riguardo quel video, non tanto per la rete in sé ma per vedere le mie compagne e quanto ci tenevano, è davvero un bel ricordo. Questa squadra per me è sempre stata una famiglia. Tante persone e compagne con cui ho giocato me le porterò sempre nel cuore. Penso che i legami per stare bene siano importantissimi, perché vanno oltre al campo. Ad esempio, gioco dal 2018 con ‘Case’: di lei ho anche visto l’esame di terza media e quello di quinta superiore. Ciò che resta poi va oltre”.

Alessandro Spugna, AS Roma: “Importante vittoria di una squadra che ha reagito”

Credit Photo: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano
Alessandro Spugna, dopo la brillante gara contro il Galatasaray valida per i gironi di Champions League,  è stato intervistato dai media del Club giallorosso, queste sono state le parole del tecnico.

È una vittoria importante per il girone, ma è soprattutto una vittoria che ha mostrato una reazione della Roma.

“Sì, vittoria importante, vittoria di una Roma che ha reagito, ma abbiamo sbagliato tanti gol e quello preso mi ha fatto arrabbiare più di tutto. Però, è chiaro che era importante centrare i tre punti e non era facile in trasferta.

Sono molto contento per alcune giocatrici che avevano avuto poco minutaggio e che oggi hanno fatto una bella partita. Mi riferisco a Cissoko, ad Hanshaw, a Marta Pandini quando è entrata e al gol di Alice Corelli. Avevano avuto pochi minuti e oggi hanno fatto una partita molto importante”.

Anche nell’undici iniziale ci sono state delle variazioni. 

“L’avevo detto in conferenza stampa mercoledì, avevo bisogno di fare qualche cambio per provare qualche giocatrice. Abbiamo avuto la possibilità di farlo perché, finalmente, stavano tutte bene.

Solo Alayah (Pilgrim, ndr) ha bisogno ancora di tempo. Si sta riprendendo, oggi ha fatto una buona mezz’ora: ancora qualche settimana e poi sarà pronta anche lei. Stiamo recupeando tutta la rosa e questa è la cosa importante”.

Adesso serve questa Roma per concludere al meglio questa prima parte di stagione.

“Sì, serve fare una grande partita contro il Milan, come abbiamo fatto stasera. Cercheremo di mettere in campo le migliori giocatrici possibili, tentando di capire chi recupererà al meglio. Ma adesso la rosa ce l’abbiamo a disposizione”.

Al via la terza edizione dell’eBay Values Award dedicata ai valori “fuori dal campo” delle calciatrici di Serie A Femminile

Photo Credit: Stefano Petitti - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

eBay annuncia la terza edizione dell’eBay Values Award, premio dedicato alle calciatrici della Serie A Femminile. Per il terzo anno consecutivo, il marketplace globale e Title Partner della Serie A Femminile per la stagione 2024-25, insieme alla FIGC, celebra i valori positivi che vanno oltre il campo da gioco, con un focus ancora più marcato sull’impatto sociale dello sport.

L’edizione 2024-25 dell’eBay Values Award si evolve con un format innovativo che premia tre atlete che si sono distinte per il loro impegno in cause sociali, la loro dedizione nel promuovere l’uguaglianza di genere e la loro capacità di ispirare le nuove generazioni. eBay, che ha nel suo DNA una ben radicata attenzione alla parità di genere e all’empowerment femminile, realizzerà un video-documentario dedicato alle vincitrici per raccontare le storie personali delle atlete e il loro impegno per abbattere stereotipi di genere: un dialogo aperto e sincero, attraverso il quale dare voce non solo agli ostacoli che le atlete ancora oggi si trovano ad affrontare, ma anche, e soprattutto, alle aspirazioni di un movimento in continua crescita.

Come da tradizione, ogni calciatrice vincitrice dell’eBay Values Award avrà l’opportunità di donare uno speciale kit di materiale tecnico sportivo composto da attrezzature utili per la pratica sportiva e gli allenamenti, alle società con tesserate di calcio femminile che danno spazio a bambine e ragazze per svolgere il gioco del calcio. Le calciatrici potranno selezionare società affiliate alla Federazione in condizioni di particolare necessità con l’obiettivo di supportare concretamente le società giovanili e promuovere l’attività calcistica tra le nuove generazioni.

La seconda edizione dell’eBay Values Award
La stagione 2023-24 si è conclusa con un bilancio estremamente positivo, in termini di risultati sportivi, sia per i valori incarnati dalle atlete dentro e fuori dal campo, confermando quanto il calcio femminile stia continuando a far crescere l’entusiasmo del grande pubblico.

Durante il campionato, quattro calciatrici si sono particolarmente distinte sia dentro che fuori dal campo, per impegno, coraggio, lealtà e dedizione, dimostrando come il calcio femminile sia portatore di un messaggio positivo che va ben oltre il rettangolo di gioco. L’eBay Values Award è stato assegnato a Paola Di Marino (difensore e capitana di lungo corso del Napoli Femminile), Stefania Tarenzi (attaccante e capitana della Sampdoria), Nadia Nadim (calciatrice afgana naturalizzata danese, attaccante del Milan) e Martina Rosucci (centrocampista della Juventus e della Nazionale italiana).

European Golden Girl, svelate le finaliste del premio. In corsa ci sono Dragoni e Schatzer. Soncin: “Riconosciuto il loro talento”

Credit Photo: Stefano Petitti – Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Sono stati svelati oggi pomeriggio a Roma, nello splendido scenario della Casina Poste, i nomi dei 25 finalisti del Golden Boy, il premio assegnato ogni anno al miglior Under 21 che milita in Europa. Nel corso dell’evento è stata annunciata anche la lista delle 10 calciatrici in corsa per il Golden Girl, di cui fanno parte anche le centrocampiste Giulia Dragoni (classe 2006) ed Eva Schatzer (2005), entrambe già nel giro della Nazionale maggiore.

Sul palco, per dare un suo giudizio sul roster delle finaliste, era presente Andrea Soncin. “Fa molto piacere che tra i migliori prospetti del calcio europeo ci siano anche due italiane – ha dichiarato il Ct rispondendo alle domande del direttore di Tuttosport Guido Vaciago e della giornalista Federica Lodi – Giulia ed Eva sono ancora giovanissime ma hanno un grande talento, che va accompagnato anche nell’errore. In questo momento quelle che stanno facendo meglio sia con il club che con la Nazionale sono probabilmente Wieke Kaptein (2005, Chelsea) e Vicky Lopez (2006, Barcellona), ma sul podio deve esserci spazio per le nostre Azzurre”.

Oltre alle ‘stelle’ menzionate da Soncin, in corsa per il premio di miglior calciatrice Under 21 ci sono anche Freya Godfrey (2005, Arsenal), Ana Guzman (2005, Bayern Monaco), Amelie Joseph (2005, PSG), Zara Kramzar (2006, Como), Sydney Schertenleib (2007, Barcellona) e Lily Yohannes (2007, Ajax).

Il fatto che nell’elenco figurino, a pieno diritto, anche la giallorossa e la bianconera – una di loro due il mese prossimo riceverà comunque il premio di miglior Under 21 italiana – dà al Commissario tecnico la possibilità di evidenziare i progressi del movimento. “La Federazione sta facendo un percorso importante insieme ai club, che stanno investendo tanto, soprattutto sui settori giovanili – ha aggiunto – il numero delle tesserate sta aumentando e questo ci permetterà di ridurre il gap con i Paesi che sono partiti prima di noi. Dobbiamo abbattere le ultime barriere culturali, purtroppo ancora presenti nel nostro Paese, e far capire a tutti che il calcio è uno solo, con le sue specificità ma senza alcuna distinzione di genere”.

Bisognerà aspettare ancora qualche settimana per scoprire chi saranno i successori di Jude Bellingham e della colombiana Linda Caicedo, i vincitori (entrambi del Real Madrid) dell’edizione 2023. I nomi dei vincitori saranno annunciati nella seconda metà di novembre, mentre il 16 dicembre a Torino si svolgerà la cerimonia di premiazione.

FINALISTE EUROPEAN GOLDEN GIRL

Giulia Dragoni (2006, Roma)
Freya Godfrey (2005, Arsenal)
Ana Guzman (2005, Bayern Monaco)
Amelie Joseph (2005, PSG)
Wieke Kaptein (2005, Chelsea)
Zara Kramzar (2006, Como)
Vicky Lopez (2006, Barcellona)
Eva Schatzer (2005, Juventus)
Sydney Schertenleib (2007, Barcellona)
Lily Yohannes (2007, Ajax)

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