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Juventus Women, vittoria contro il Servette nella prima amichevole

La Juventus Women vince e convince nella prima uscita stagionale in amichevole con il Servette. Sei a uno e tante buone indicazioni in vista del tour americano che parte la settimana prossima.

LA CRONACA

Subito piede sull’acceleratore e subito Girelli: Cristiana al 2′ è brava a mettere in rete un bel suggerimento di Cantore. La Juve ha un atteggiamento deciso in campo, produce gioco ed è aggressiva: rischia anche qualcosa, in verità, come quando al 21′ Capelletti è super a dire di no a Mauron a tu per tu, ma poi riparte come se nulla fosse, e al 22′ potrebbe raddoppiare, ancora sull’asse Cantore-Girelli.

Il raddoppio comunque arriva, al 26′, con Lehmann che riceve un assist al bacio di Bonansea e segna la sua prima in maglia bianconera; al 41′ Barbara fa correre un breve momento di sudore freddo alla retroguardia bianconera, deviando una punizione del Servette che diventa pericolosa, ma tre minuti dopo è proprio lei a segnare il tris, girando di sinistro un corner di Boattin.

Prima della fine del primo tempo c’è spazio per il gol della bandiera del Servette, firmato da Simonsson.

RIPRESA E ANCORA JUVENTUS

Le bianconere non sentono troppo il caldo, a giudicare da come ripartono nel secondo tempo: passano solo sei minuti e Beccari trova in area Bergamaschi, bravissima a insaccare con il pallonetto. Al 63′ ci sarebbe gloria anche per Vansgaard, ma il suo gol, che conclude benissimo una trama ordita da Bragonzi e Caruso, viene annullato per una spinta. C’è comunque solo Juve in campo: al 77′ Krumbiegel a spingere in rete la palla dopo una grande azione di Bergamaschi in fascia e al 90′ il gol di Vangsgaard arriva: la serve Cocino, con una gran palla, che la svedese completa con un altrettanto bel pallonetto.

Sei reti, dunque: non c’era modo migliore di iniziare la stagione sul campo.

Juventus Women – Servette 6-1: il tabellino

Campo Sportivo “Marcello Milliery”, Berriaz, Montjovet (AO)
Marcatrici: 2′ pt Girelli (J), 24’pt Lehmann (J), 41’pt Bonansea (J), 42’pt Simonsson (S), 6’st Bergamaschi (J), 31’st Krumbiegel (J), 44’st Vangsgaard (J)

Juventus Women: Capelletti (32’st Mustafic), Gama (C) (1’st Lenzini), Schatzer (1’ st Caruso), Lehmann (1’st Beccari), Cantore (1’st Bragonzi), Girelli (1’st Vangsgaard), Bonansea (1’st Bergamaschi), Boattin (1’st Gallo) (27’st Cocino), Thomas (1’st Krumbiegel), Pelgander (1’st Bennison), Calligaris (15’st Kullberg). Allenatore: Massimiliano Canzi

Servette: Korpela, Bouma (1’st Revelli), Mauron, Nakkach (C ) (21’st Felber), Saoud (14’st El Ghazouani), Korhonen (14’st Wallin), Simonsson (14’st Lazaro Torres), Jelencic, Serrano (11’pt Tufo), Clemaron (21’st Muratovic), Gaspar Da Silva (21’st Bouma). A disposizione:  Bottega. Allenatore: Josè Barcala

Arbitro: Mollean Julian Ignacio
1° Assistente: Chieppa Giuseppe
2° Assistente: Getto Marcello

Prossimo impegno:
THE WOMEN’S CUP –  SEMIFINALE
Juventus – Colo Colo
Lynn Family Stadium, Louisville (Usa)
Venerdi 9 agosto 2024 – ore 17.00 (local time, -6 hr dall’Italia)

Villorba Calcio Femminile: Fabbruccio, Natali e Mella vestiranno la maglia gialloblu

Credit Photo: Villorba

Il Villorba, ben consapevole del fatto che il Campionato diventa di anno in anno più competitivo, continua con la preparazione della propria rosa di calciatrici. Questo succede mentre la Lega Nazionale Dilettanti mette a conoscenza delle squadre che prenderanno parte ufficialmente al Campionato di Serie C nella stagione 2024/2025.

La società gialloblu accoglie, dunque, Marianna Fabbruccio e Serena Natali.
Fabbruccio, centrocampista classe 1995 proveniente dal Padova in cui ha trascorso ben 10 anni, si è raccontata sui social del Villorba.
Con le biancoscudate, di cui è stata anche capitano, è cresciuta sia a livello personale che come calciatrice e adesso si sente pronta per una nuova avventura.
Porterà in campo tutta la sua esperienza, di calciatrice che ha mosso i primi passi sul rettangolo verde a sette anni:
“Ho iniziato a giocare all’età di 7 anni nella squadra di paese.

L’esperienza più importante sono stati i 10 anni passati al Padova perché anni di crescita sia calcistica che personale.
Al Villorba Calcio Femminile porterò il mio bagaglio d’esperienza, e cercherò di dare il meglio di me stessa per la squadra”

Natali, difensore classe 2003 che fa della versatilità in campo un gran punto di forza, arriva al Villorba dopo aver vestito le maglie di Cittadella (2021-2022) e Condor Treviso (per due stagioni, 2022-2023 e 2023-2024).
Sui social delle gialloblu si racconta in questo modo:
“Ciao sono Serena Natali ho cominciato a giocare a 6 anni con una squadra maschile e poi dalla 1 superiore sono passata nel femminile (Venezia, Cittadella, Condor-Treviso). Sono principalmente difensore centrale ma ho giocato anche come terzino e centrocampista/regista. La mia esperienza più importante è stato vincere il campionato di eccellenza. Al Villorba porto la mia voglia di vincere e la determinazione di raggiungere gli obiettivi insieme alla squadra.
Mi piace leggere, viaggiare e ascoltare musica. Seguo anche la mia passione per gli animali proseguendo il mio percorso di studi in medicina veterinaria”.

Indosserà la maglia del Villorba anche Ilaria Mella, di ritorno dalla Jesina con cui ha disputato la stagione 2023/2024 del Campionato di serie C.
La friulana classe 2002, che fa della sua velocità un gran punto di forza sul rettangolo verde, è giovane ma di esperienza.
In questa stagione rafforzerà il reparto d’attacco gialloblu.

 

 

 

 

Ternana: ufficiale l’arrivo della centrocampista Greis Domi

Credit Photo: Emanuele Ubaldi - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

La Ternana amplia il proprio bacino di mercato per la prossima stagione: la società rossoverde, infatti, ha comunicato di aver sottoscritto un accordo con Greis Domi per il campionato 2024/25.

La calciatrice classe ’98 d’origine albanese permarrà a Terni una sola stagione e darà una mano al reparto centrale della Prima squadra umbra.
Quest’ultima è reduce dall’esperienza in serie A in maglia Pomigliano durante la quale ha potuto prendere parte a 17 gare in campionato (si precisa che si è trattato di un ritorno, considerando l’approdo nella medesima squadra risalente alla stagione 20/21).
Ravenna e Cittadella hanno fatto da intermezzo tra il più recente trascorso della 25enne che in passato ha vestito i colori di Sassari Torres, Roma e Fiorentina.

Ecco le sue prime dichiarazioni: “Sono molto contenta di far parte della Ternana Women perché è una società ambiziosa, che non molla mai…lo dimostra anche il percorso fatto l’anno scorso.
Personalmente non vedo l’ora di iniziare e di mettermi a disposizione della squadra per raggiungere insieme l’obiettivo“.

Olimpiadi: La Germania vince ai rigori contro un Canada combattivo

I quarti di finale che hanno visto scendere in campo Germania e Canada, dopo una partita combattuta e ricca di spunti agonistici da entrambe le compagini, si è conclusa con la vittoria delle tedesche con il risultato di 4-2 ai calci di rigore.

Le due squadre hanno raggiunto il rettangolo verde fortemente motivate a far bene, con la propria storia personale a fare da bagaglio. La Germania sta vivendo queste Olimpiadi come un riscatto delle prestazioni non di livello intraprese durante i Mondiali, e ha tutta l’intenzione di vincere la sua seconda medaglia d’oro dopo quella delle Olimpiadi del 2016. Il Canada, campione in carica da parte sua, ha cercato con delle ottime partite di far dimenticare gli ultimi avvenimenti che hanno gettato un’ombra nera sulla federazione.

Con queste premesse, sulla carta la Germania era favorita avendo vinto ben 15 su 17 partite giocate contro il Canada e il risultato ottenuto dopo i rigori ha dato ragione a quanto pronosticato. Il CT tedesco Hrubesch, prima della partita aveva fatto intendere di essere conscio delle capacità della sua squadra ma allo stesso tempo anche consapevole del valore del Canada:
“Penso che probabilmente abbiamo segnato abbastanza gol viste le occasioni che abbiamo avuto finora. Ma abbiamo degli attaccanti eccezionali, tutte sono capaci di segnare gol. Sicuramente abbiamo le qualità per battere tutti qui. Il nostro prossimo incontro sarà fantastico. Il Canada avrà forse avuto delle difficoltà in questo torneo, ma ha vinto tutte le partite della fase a gironi e sono le campionesse in carica. Sarà una partita difficile”. 

Il primo tempo della partita non è certamente stato memorabile: la Germania era più propositiva ma nessuna delle azioni delle due squadre si è rivelata tanto incisiva da sbloccare il risultato.
Rientrate in campo, nella seconda frazione il pallino del gioco è rimasto tedesco però il Canada è parso più pronto a rendersi pericoloso, e lo ha dimostrato nella prima vera azione importante del match. Al 71′ Leon ha calciato in porta ma Berger non si è lasciata sorprendere e ha neutralizzato il tiro.
I tempi regolamentari sono giunti a termine a reti inviolate.

L’apertura dei supplementari hanno visto il Canada nuovamente in procinto di portarsi in vantaggio. La distrazione di Berger poteva potenzialmente essere fatale, con le avversarie pronte ad approfittare della ghiotta occasione: la difesa della Germania, con un vero e proprio miracolo, a dimostrazione della propria abilità, ha allontanato il pericolo (107′).
Sei minuti dopo è arrivata anche la più grande occasione del match per le tedesche: Lohmann ha usufruito degli sviluppi di un calcio di punizione per mirare in porta ma non è riuscita a calibrare bene il tiro al punto che la palla ha superato la traversa.
In questo susseguirsi di buone occasioni, nessuna però è riuscita a finalizzare e a sbloccare un risultato che minuto dopo minuto pare sempre più sofferto.
I supplementari, proprio come i tempi regolamentari, sono terminati a reti inviolate e le due squadre hanno quindi chiamato a sé le rigoriste.

La Germania ha iniziato per prima, con Gwinn che ha dimostrato la freddezza necessaria per non sbagliare. A lei ha seguito Quinn che, senza lasciarsi intimorire da Berger, porta il Canada al pareggio.
Il turno della Germania ha visto Minge dal dischetto: anche lei ha finalizzato il tiro portando in avanti la sua squadra che, con la parata di Berger a Lawrence, ha potuto ufficialmente iniziare a sperare.
La flebile speranza tedesca è stata spenta poco dopo dall’errore di Lohmann. Berger, subito dopo, ha mostrato le proprie qualità facendosi (ancora una volta) perdonare la papera del primo tempo supplementare.
Sia Rauch che Beckie finalizzano. L’ultimo calcio di rigore è toccato proprio all’estremo difensore tedesco che non ha fallito e ha ufficialmente regalato alla propria squadra la semifinale.

Queste le due formazioni in campo per Germania e Canada:
CANADA: 
Sheridan, Carle (57′ Lacasse), Buchanan, Rose, Gilles, Huitema (57′ Viens), Lawrence, Fleming (45 Beckie), Quinn, Awujo, Prince.
A disposizione: D’Angelo, Grosso, Zadorsky.

GERMANIA: Berger, Hendrich, Hegering, Gwinn,  Rauch, Minge, Popp, Brand, Buhl (65′ Endemann), Schüller, Nuesken (65′ Lohmann).
A disposizione: Frohms, Shulze Solano, Doorsoun, Senas, Freigang.

Beach Soccer: oggi la finalissima della Serie A femminile, ancora opposte Cagliari e Terracina

Credit: Cagliari BS

A San Benedetto del Tronto sono scattate ieri le semifinali della Serie A femminile di beach soccer. Ad avere la meglio sono state, come da pronostico, Lady Terracina e Cagliari che per la quinta volta nelle ultime due stagioni si giocheranno un trofeo ufficiale. Oggi, infatti, alle 16.00 andrà in scena la finalissima della tredicesima edizione della Serie A femminile, torneo organizzato dalla LND. La sfida, in diretta su DAZN, vedrà opposte pontine e sarde che ieri hanno avuto la meglio su Città di Milano e Genova.  Le laziali hanno battuto per 4-0 il Città di Milano, grazie al doppio sigillo della spagnola Campoy, Stephanie Galluccio e Barbara Benedetti. Nell’altra sfida, poi, il Cagliari regola 5-1 Genova, sul tabellino per le isolane finiscono Tai, Privitera, Dominguez e Vecchione. Per le due squadre sconfitte la consolazione della finale per il terzo e quarto posto.

Sabato 3 Agosto
Semifinali
Lady Terracina-Città Di Milano 4-0
Cagliari-Genova 5-1

Domenica 4 agosto
Finali
h: 10.00 – 3^ e 4^ posto
Città di Milano-Genova
h: 16.00 – 1^ e 2^ posto
Lady Terracina-Cagliari**

Nike presenta Flight, il pallone ufficiale della stagione 2024-25 per le competizioni organizzate dalle Divisioni Femminili

Si chiama Flight, ed è il pallone con cui la Divisione Serie A Femminile Professionistica e la Divisione Serie B Femminile scenderanno in campo nella nuova stagione. Il pallone griffato Nike accompagnerà le competizioni nazionali organizzate dalle due Divisioni: farà il suo esordio domenica 25 agosto nelle due gare del turno preliminare di Coppa Italia e, dal weekend successivo, sarà anche in tutti gli stadi di Serie A eBay e Serie B.

Flight è costruito con la tecnologia Aerowsculpt, con scanalature scavate nell’involucro, che consente all’aria di viaggiare senza soluzione di continuità intorno alla palla, garantendo un volo più preciso. Da qui il nome Flight, scelto da Nike per ‘volare’ nel futuro.

Olimpiadi: Francia fuori dai giochi, sconfitta 1-0 dal Brasile

Si interrompe qui il sogno olimpico della nazionale francese: la squadra di Hervé Renard ha subito una sconfitta di 1-0 davanti al Brasile in circostanza quarti di finale, perdendo l’importante chance d’accesso alla fase successiva.
Sono solamente due le vittorie da essa conquistate in tale torneo; anche il ct è prossimo al ritiro, proprio come già annunciato e formalizzato da mesi.
Ma cosa è successo presso lo Stadio La Beaujoire di Nantes?

Nei minuti iniziali evidente il botta e risposta tra le due formazioni: per la Francia Geyoro entra facilmente in area opposta e con velocità, cercando di sorprendere quella che è la difesa della Seleção. Ben piazzata, però, quest’ultima che sventa ogni possibile idea.

All’11’ viene concesso un rigore alle Bleues: su dischetto si presenta Karchaoui che sbaglia traiettoria e la serve su un piatto d’argento all’estremo difensore avversario, pronto a bloccare.
C’è da dire che le occasioni (oltre alla appena descritta) per la Francia ci sono state: lo dimostrano i vari corner battuti da metà primo tempo in poi, le diverse prove concrete alla ricerca del vero e proprio vantaggio (non trovato vista l’efficiente linea difensiva gialloverde).
Si va a riposo con un risultato a reti inviolate.

Di ritorno dal break è il Brasile a proporsi maggiormente in avanti: la traversa colpita è un chiaro segnale di avvertimento. Il Brasile c’è e si fa sentire sempre di più, dall’altra parte, nel frattempo, ancora Karchaoui e Cascarino cercano di sorprendere, ma trovano nient’altro che i guantoni di Lorena.
Nonostante l’impegno e la dedizione, sarà al 37′ del secondo half che la Francia subirà il primo ed unico goal della serata prima dell’annuncio dei lunghissimi 16 minuti di recupero.

Le mosse di Sommer, Katoto e di nuovo Karchaoui non basteranno ad evitare il passaggio del turno opposto e la definitiva eliminazione dai Giochi olimpici di Parigi 2024.
La Francia perde così l’occasione importante di rifarsi (oltretutto in casa) alla sua terza Olimpiade; il gruppo intendeva realmente e fortemente cambiare lo scenario dopo il risultato di Londra 2012 (che tutt’ora rimane il miglior esito, con il quarto posto finale raggiunto) e quello di Rio 2016 (concluso ugualmente con l’arresto ai quarti di finale).
Chissà ora, con la partenza del ct Renard, che ne sarà del futuro transalpino!

Olimpiadi di Parigi 2024 – Quarti di finale
Brasile/Francia
Stadio La Beaujoire, ore 21:00.
Marcatrici: 82′ Gabi Portilho (B)

BRASILE (4-4-2): Lorena, Tarciane, Rafaelle 54′ Tamires), Duda Sampaio (63′ Angelina) , Adriana, Jheniffer (87′ Ludmila), Jasmim, Thais (88′ Lauren), Gabi Nunes (63′ Kerolin), Ana Vitória, Gabi Portilho.
A disposizione: Taina, Tamires, Kerolin, Ludmila, Angelina, Lauren, Marta.
Allenatore: Arthur Elias

FRANCIA (4-1-2-3): Picaud, Renard, De Almeida (90’+5 Dali), Karchaoui, Geyoro, Cascarino D., Katoto, Bacha, Toletti (85′ Le Sommer), Baltimore (69′ Diani), Mbock Bathy.
A disposizione: Peyraud-Magnin, Lakrar, Cascarino E, Henry, Le Sommer, Diani, Dali.
Allenatore: Hervé Renard

Arbitro: Penso Tori
Assistenti: Mayo Brooke, Nesbitt Kathryn
IV Ufficiale: Yamashita Yoshimi
Ammonite: 1′ Jheniffer (B), 28′ Katoto (F), Hervé Renard (ct F), 79′ Tamires (B), 79′ Kerolin (B), 90’+4 Gabi Portilho (B), 90’+4 Diani (F), 90’+9 Angelina (B), 90’+9 Cascarino (F)

Olimpiadi: la Colombia sfiora l’impresa – I rigori consegnano il pass della semifinale alle iberiche

La formazione iberica e quella colombiana si sono incontrate in data odierna per la prima fase ad eliminazione diretta della competizione olimpica. Per la Colombia si è trattato del secondo arrivo ai quarti di finale, dopo quello risalente al momento dei Mondiali d’Australia e Nuova Zelanda dello scorso anno che la vide uscire di scena contro l’Inghilterra.

I primi dieci minuti di gara scorrono lisci come l’olio: da una parte la Colombia tenta subito l’approccio vincente, non dando così tanto modo alle rojas di avanzare.
Al 12′ sono subito le colombiane ad insaccare grazie al tiro di Ramirez che porta la propria squadra in vantaggio.
Con l’idea di sventare la minaccia opposta (visto la presumibile voglia di ripartenza dopo il goal) la Colombia prova a chiudere ogni spazio possibile e lo stesso estremo difensore blocca un pareggio quasi annunciato.
Il tutto prosegue senza particolari mosse (calci d’angolo della Spagna a parte), perenne, però, il muro difensivo delle atlete guidate da Marsiglia la cui presenza si protrae fino alla fine degli otto minuti di recupero ed oltre.

Prende il volo il secondo tempo ed è sempre la formazione colombiana a lasciare il segno in una partita dal risultato inaspettato: la Spagna impegna la sinistra avversaria e pressa per provare a mettere in difficoltà.
Ancora troppo attenta, però, la difesa colombiana e maggiormente potente anche l’attacco, tanto che al 52′ c’è il raddoppio con Santos! Un tiro da sinistro importantissimo per classifica ma soprattutto umore poiché trampolino di lancio che sembra avvicinare sempre più alle semifinali.

La Spagna si fa veramente pericolosa solo al 70′ inoltrato con Hermoso che sfiora il palo; vi è un evidente incremento della percentuale di possesso palla delle iberiche, seppur non riescano a concludere le proprie azioni create.
Una possibilità concreta per le rojas arriva poco dopo: ancora Hermoso che stavolta non sbaglia, il tutto su una situazione creata per via di una difesa colombiana alquanto scoperta.

Tic tac, tic tac: segnalati dieci minuti di recupero.
Arriva la modifica al tabellone: la Spagna riesce a pareggiarla e trova un’ultima chance per il pass semifinale.
Nei due tempi supplementari le mosse sfoggiate non hanno deciso alcuna rimonta: decisivi, invece, i rigori che hanno visto consegnare la vittoria finale alla Spagna per 4-2. È quest’ultima a strappare il pass per la semifinale di queste Olimpiadi di Parigi 2024.

Olimpiadi di Parigi 2024 – Quarti di finale
Spagna/Colombia
Stade de Lyon, ore 17:00.
Marcatrici: 12′ Ramirez (C), 52′ Santos (C), 79′ Hermoso (S), 90’+7 Paredes (S)

SPAGNA (4-3-3): Coll, Batlle, Paredes, Bonmati, Del Castillo (79′ Navarro), Caldentey, Paralluelo, Putellas (65′ Hermoso), Guijarro (52′ Abelleira), Aleixandri (78′ Codina), Carmona (65′ Redondo).
A disposizione: Rodriguez, Abelleira, Hermoso, Navarro, Codina, Garcia, Redondo.
Allenatore: Montserrat Tomé Vázquez.

COLOMBIA (4-2-3-1): Tapia, Vanegas, Arias, Pavi (45’+2 Izquierdo), Restrepo (98′ Minota), Ramirez (86′ Caracas), Santos (86′ Salazar), Usme, Carabali, Arias C, Caicedo (66′ Montoya).
A disposizione: Sepulveda, Caicedo, Caracas, Quejada Minota, Montoya, Izquierdo, Baron, Salazar.
Allenatore: Angelo Marsiglia

Arbitro: Katia Garcia
Assistenti: Sandra Ramirez, Karen Medina Diaz
IV Ufficiale: Yujeong Kim
Ammonite: 8′ Aleixandri (S), 30′ Arias (C)

Speciale Calciomercato – Il tabellone della Serie B aggiornato ad oggi

Il calciomercato in Serie B sta proseguendo con la sessione estiva, per cui andiamo a vedere quali sono gli acquisti e le cessioni effettuate dalle squadre del campionato cadetto fino a questo momento.

AREZZO
ACQUISTI: Bartalini (p, Fiorentina), Bruni (d, Freedom), Zito (d, Freedom), Corazzi (c, Parma), Santini (c, Fiorentina), Fracas (a, Brescia).
CESSIONI: Holzer (p), Costantino (d), Ásgeirsdóttir (c), Imprezzabile (c, Freedom), Scognamiglio (c), Gnisci (a), Diaz Ferrer (a, Freedom), Lulli (a), Miotto (a, San Marino Academy), Nocchi (a), Paganini (a), Tidona (a).

BOLOGNA
ACQUISTI: Shore (p, Hellas Verona), Monaco (d, Roma), Passeri (d, Pomigliano), Battelani (c, Sampdoria), Scuratti (c, Genoa), Silvioni (c, Parma), Tardini (c, Genoa), Sechi (a, Cesena), Söndergaard (a, Hellas Verona).
CESSIONILucia Sassi (p, Parma), Arcamone (d), Brscic (d, Freedom), Ripamonti (d, Ternana), Sara Sassi (d), Antolini (c), Barbaresi (c), Fuganti (c, Freedom), Marcanti (c), Morucci (c), Farina (a, Brescia), Pinna (a, Lumezzane), Spallanzani (a).

BRESCIA
ACQUISTI: Cazzioli (p, Spal), Navarra (p, Freedom), Lepera (d, Pavia Academy), Peare (d, San Marino Academy), Razza (d, Inter), Berviglieri (a, Juventus), Berti (a, Ternana), Bossi (a, Fiorentina), Cacciamali (a, Tavagnacco), Farina (a, Bologna).
CESSIONI: Bettineschi (p, Fiorentina), Ghisi (c, Lumezzane), Zazzera (c, Parma), Fracas (a, Arezzo), Sofia Pasquali (a, Freedom).

CESENA
ACQUISTI: Testa (d, Roma), Trevisan (d, Inter), D’Elia (c, Inter), Petrova (c, Res Roma VIII), Di Luzio (a, Parma), Tironi (a, Inter).
CESSIONI: Marchetti (p, Genoa), Cuciniello (d, Freedom), Nano (d, Sampdoria), Tamborini (d, Freedom), Catelli (c, Parma), Lonati (a, Parma), Sechi (a, Bologna).

FREEDOM
ACQUISTI: Korenciova (p, Como Women), Brscic (d, Bologna), Cuciniello (d, Cesena), Falloni (d, Lazio), Giuliano (d, Lazio), Maffei (d, Ternana), Marenco (d, Sampdoria), Stankova (d, Sassuolo), Fuganti (c, Bologna), Dicataldo (c, Inter), Imprezzabile (c, Arezzo), Sardu (c, Hellas Verona), Tudisco (c, Sassuolo), Zanni (c, Hellas Verona), Coda (a, Orobica), Diaz Ferrer (a, Arezzo), Micheli (a, Sassuolo), Sofia Pasquali (a, Brescia), Poli (a, H&D Chievo Women), Semanova (a, Győri ETO), Tamborini (a, Cesena).
CESSIONI: Fedele (p), Navarra (p, Brescia), Armitrano (d), Asta (d, Parma), Bruni (d, Arezzo), Giatras (d), Marrone (d), Zito (d, Arezzo), Ara (c),  Cocco (c), Di Lascio (c), Fadini (c), Vazquez (c), Burbassi (a, Sampdoria), Eletto (a), Mellano (a), Parascandalo (a), Serna (a).

GENOA
ACQUISTI: Marchetti (p, Cesena), Di Bari (d, Napoli Femminile), Di Criscio (d, Genoa), Lipman (d, Como Women), Ferrara (c, Ternana), Giacobbo (c, Napoli Femminile).
CESSIONI: Parodi (d, Spezia), Scuratti (c, Genoa), Tardini (c, Genoa).

H&D CHIEVO WOMEN
ACQUISTI: Perin (d, Parma), Bardin (c, Parma).
CESSIONI: Congia (d, San Marino Academy), Deborah Pasquali (d, Pro Sesto), Rosolen (d, Hellas Verona), Poli (a, Freedom).

HELLAS VERONA
ACQUISTI: Panarelli (d, Vis Mediterranea), Rosolen (d, H&D Chievo Women), Duchnowska (a, Res Roma VIII), Nava (c, Juventus).
CESSIONI: Shore (p, Bologna), Meneghini (d, Parma), Requirez (d, Parma), Lotti (c), Sardu (c, Freedom), Zanni (c, Freedom), Rognoni (a, Parma).

LUMEZZANE

ACQUISTI: Frigotto (p, Parma), Nozzi, (d, Parma), Dal Brun (c, Spal), Ghisi (c, Brescia), Mauri (c, Napoli Femminile), Puglisi (c, San Marino Academy), Carravetta (a, OH Leuven), Crotti (a, Sampdoria), Ladu (a, San Marino Academy), Pinna (a, Bologna).
CESSIONI: Canobbio (d), Forelli (d, Pro Palazzolo), Cattuzzo (c, Orobica), Elena Mariani (c), Paris (c, Pro Palazzolo), Daleszczyk (c), Muraro (c, Pro Palazzolo), Botti (a), Luana Merli, (a, Pro Palazzolo), Camilla Ronca (a, Polisportiva Erbusco), Sardi de Letto (a).

OROBICA
ACQUISTI: Frecchiami (d, Polisportiva Monterosso), Cattuzzo (c, Lumezzane).
CESSIONI: Coda (a, Freedom).

PARMA
ACQUISTI: Fierro (p, Pomigliano), Lucia Sassi (p, Bologna), Toniolo (p, Juventus), Asta (d, Freedom), Meneghini (d, Hellas Verona), Requirez (d, Hellas Verona), Catelli (c, Cesena), Ferrario (c, Pomigliano), Mounecif (c, Juventus), Pondini (c, Sassuolo), Rabot (c, Pomigliano), Zazzera (c, Brescia), Lonati (a, Cesena), Rognoni (a, Hellas Verona).
CESSIONI: Capelletti (p, Juventus), Ciccioli (p, Ternana), Frigotto (p, Lumezzane), Nozzi (d, Lumezzane), Perin (d, H&D Chievo Women), Bardin (c, H&D Chievo Women), Beil (c, Napoli Femminile), Corazzi (c, Arezzo), Silvioni (c, Bologna), Kongouli (c, AEK Atene), Fracaros (a, Napoli Femminile), Di Luzio (a, Cesena).

PAVIA ACADEMY
ACQUISTI: –
CESSIONI: Crevacore (d, San Marino Academy), Dubini (d, Pro Sesto), Accoliti (c, Pro Sesto), Zecchino (c), Cavicchia (a).

RES ROMA VIII
ACQUISTI: Giada Novelli (d, Tavagnacco), Sara Novelli (d, Tavagnacco), Marta Varriale (d, Lazio), Arianna Pezzotti (c, Lazio), Azzurra Massa (a, Meran Women), Claudia Palombi (a, Lazio).
CESSIONI: Petrova (c, Cesena), Duchnowska (a, Hellas Verona).

SAN MARINO ACADEMY
ACQUISTI: Congia (d, H&D Chievo Women), Crevacore (d, Pavia Academy), Miotto (a, Arezzo).
CESSIONI: Montalti (d), Peare (d, Brescia), Puglisi (c, Lumezzane), Ladu (a, Lumezzane).

TERNANA

ACQUISTI: Ciccioli (p, Parma), Battistini (d, Pomigliano), Corrado (d, Pomigliano), Ripamonti (d, Bologna), Ciccotti (c, Roma), Domi (c, Pomigliano), Regazzoli (a, Como Women), Bonetti (a, Inter), Gomes (a, Lazio).
CESSIONI: Di Criscio (d, Genoa).

VIS MEDITERRANEA
ACQUISTI: –
CESSIONI: Panarelli (d, Hellas Verona).

Olimpiadi: gli USA vincono contro il Giappone ai supplementari dopo un match difficilissimo

Il primo quarto di finale ha visto incrociarsi Stati Uniti e Giappone al Parco dei Principi di Parigi. Le statunitensi partivano di certo da favorite sulla carta, considerato anche il cammino delle avversarie in questa Olimpiade, caratterizzato da una certa fatica a incominciare al meglio i match e a calciare nella porta avversaria sfruttando al meglio i palloni giocabili dentro e fuori dall’area. Dall’altra parte, le ragazze di Ikeda avrebbero provato a centrare la qualificazione contro una formazione che vinto proprio contro le nipponiche nella finale dei Giochi olimpici di Londra del 2012 e nella SheBelieves Cup del 2019.

STATI UNITI (4-1-2-3): Naeher; Dunn, Sonnett, Girma, Fox (120’+1 Krueger); Albert, Horan, Lavelle (105′ Nighswonger); Smith, Swanson (90′ Williams), Rodman.

GIAPPONE (3-4-3): Yamashita; Minami, Kumagai, Koga; Kitagawa (105′ Chiba), Nagano, Hasegawa (105′ Hayashi), Moriya; Fujino (80′ Miyazawa), Tanaka (70′ Ueki), Seike (45′ Hamano).

Marcatrici: 105’+2 Rodman (USA)

Ammonizioni: 56′ Sonnett (USA)

Arbitro: Olofsson (SWE)

Note: recupero 1’ pt, 4′ st, 2′ 1et, 2′ 2et.

Se nel primo quarto d’ora gli Stati Uniti hanno provato a fare la partita, il Giappone ha invece controllato il pallone spezzando il gioco delle avversarie in favore delle ripartenze della Nadeshiko, sempre poco incisive al momento di calciare. Albert ha accelerato il gioco delle compagne, ancora troppo incassate nella loro metà campo, che hanno calciato in porta al 5’ con uno splendido cross di Sonnett in area dalla sinistra a cercare il colpo di testa di Horan, viziato però dalla sua posizione di fuorigioco e comunque sotto il controllo di Yamashita. La combinazione tra Rodman e Swanson al 9’ si è conclusa con il recupero da parte della difesa giapponese, che è stata determinante anche sulla seconda incursione di Rodman in area al 10’. Dunn, Girma e Sonnett hanno fatto buona guardia al pallone e bloccato tutte le ripartenze del Giappone, che tentava di fare incursione, nella maggior parte dei casi, dalla sinistra.
Al 25’, Seike ha superato Sonnett con un gioco di prestigio, e la statunitense ha commesso fallo su di lei al limite dell’area intralciandone il gioco. Per la prima volta dall’inizio del match, la squadra di Hayes si è trovata a dover difendere con il primo calcio piazzato del match, battuto in area da Kitagawa e spazzato via dalla difesa statunitense. Il calcio di punizione ha galvanizzato le asiatiche, che hanno aumentato i giri del motore e reso i passaggi meno macchinosi e più precisi, raggiungendo di nuovo l’area avversaria al 28’, ma Tanaka ha giocato male il pallone ricevuto dalla rimessa, facendolo scivolare sul fondo.
Al 30’, con tre passaggi le statunitensi hanno raggiunto l’area avversaria, Smith si è trovata sola davanti alla porta seppur braccata da Koga, ma il suo tiro è stato completamente sbagliato ed è uscito abbondantemente alla sinistra di Yamashita.
Al 33′, Seike si è trovata di fronte a Girma, ma è riuscita a far passare il pallone in area dalla sinistra e ha raggiunto Tanaka, che ha calciato centrale tra le braccia di Naeher; il tiro di Tanaka ha visto scricchiolare per la prima volta Dunn e Girma, che nei match precedenti sono state a dir poco impeccabili. Girma ha commesso un altro errore al 35’, non riuscendo a spazzare via un pallone arrivato in area e, per sua fortuna, Moriya ha calciato in tribuna.
Dopo gli squilli giapponesi, le ragazze statunitensi hanno macinato metri di campo e hanno ottenuto un prezioso calcio d’angolo al 39’ a opera di Rodman, anticipata dalla difesa giapponese. Il rinvio lungo di Yamashita è arrivato a Kitagawa, che ha provato a superare Dunn con una magia, ma il difensore statunitense non si è fatto sorprendere come nei due casi precedenti e ha ricominciato il giro palla degli Stati Uniti. Al 40’ c’è stato un debole tentativo di fare goal da parte di Lavelle.
Il primo tempo si è chiuso sullo 0 a 0: il tridente statunitense ha faticato a imporsi, visto che Swanson, Smith e Rodman erano ben controllate dai difensori avversari e sono state spesso costrette ad arretrare per andare ad anticipare i tentativi di incursione del Giappone, che è invece risultato con un gioco più propositivo che è cresciuto in maniera graduale a scapito del possesso del 78% delle statunitensi.

Il secondo tempo è cominciato con il pallone tra i piedi degli Stati Uniti, formazione che ha trascorso tutto il match a costruire partendo con il giro palla dalla difesa. Il primo errore difensivo del Giappone ha avuto luogo al 48’, che ha quasi innescato l’azione degli Stati Uniti verso l’area di rigore, e Girma ha invece deviato il pallone in angolo al 49’ per evitare che le giapponesi entrassero in area. Dagli sviluppi del calcio d’angolo corto, la difesa statunitense ha fatto un po’ fatica a contenere le avversarie, che hanno nuovamente crossato in area e bloccato la ripartenza di Rodman. Fujino ha calciato dentro per Minami, che ha calciato verso il centro dell’area e Girma si è riscattata dagli errori precedenti con un intervento provvidenziale deviando il pallone in angolo. Dagli sviluppi del calcio d’angolo da parte di Kitagawa, il pallone ha raggiunto i piedi di Fujino che, come Moriya nel primo tempo, ha sbagliato completamente il tiro.
Al 55’ Rodman ha ricevuto un pallone da Horan e provato ad andare nell’area avversaria, ma la sua posizione era di fuorigioco e quindi il successivo calcio d’angolo non è stato battuto, con un calcio di punizione per il Giappone. Sonnett ha speso un cartellino giallo al 56’ per bloccare Fujino e la sua cavalcata verso l’area di rigore, e il Giappone non ha saputo sfruttare il calcio di punizione anche per via del fuorigioco di Hamano. La Nadeshiko si è resa pericolosa subito dopo, Rodman ha spazzato via il pallone. Moriya ha puntato Dunn per entrare in area, ma è stata bloccata dal difensore statunitense, e Smith ha battuto in velocità Hasegawa per trovare Rodman alla ricerca di Swanson, anticipata. Gli Stati Uniti hanno creato l’occasione più ghiotta della partita al 61’ grazie a Swanson, entrata in area di rigore e anticipata. Le ragazze d’oltreoceano hanno provato a insediarsi in area di rigore: dopo aver battuto dalla bandierina, Swanson ha ricevuto di nuovo il pallone da Lavelle, si è accentrata in area, ha superato due calciatrici del Giappone e calciato un destro a giro che è andato di poco lontano dal palo alla sinistra di Yamashita. Le ragazze di Hayes hanno schiacciato le avversarie nella loro metà campo e il tridente statunitense ha di nuovo provato a essere incisivo. Lavelle si è guadagnata un altro calcio d’angolo al 66’, battuto da Swanson, che ha poi calciato in area di rigore senza però ricevere il supporto delle compagne. Le statunitensi hanno cominciato un arrembaggio per provare a trovare il goal e a chiudere la partita, ma le avversarie occupavano bene la loro metà campo serrando in modo quasi chirurgico le loro fila.
Tanaka ha provato ad andare a calciare al 68’, ma era da sola. Rodman, nel ribaltamento di fronti, ha costretto la difesa giapponese all’errore dopo aver marcato alla perfezione i difensori avversari. Dagli sviluppi del corner battuto da Lavelle ha svettato Tanaka, che ha spazzato via il pallone, arrivato tra i piedi di Swanson, che ha calciato fuori misura. Il Giappone si è sporto in avanti al 70’: Fujino si è aggiustata il pallone e l’ha calciato sui piedi di Hasegawa, che in diagonale ha crossato in area, ma il pallone è risultato irraggiungibile per tutte le sue compagne, compresa la subentrata Ueki, che ha recuperato un pallone poco dopo, e Fujino ha provato a servire Moriya, senza successo. Al 72’, Hasegawa ha raggiunto Kitagawa da centrocampo, che ha passato uno splendido pallone a Hamano posizionata appena al limite dell’area, e con il suo cross ha provato a trovare Fujino, che però ha fallito il controllo di testa e ha deviato in fallo laterale.
Lavelle si è accentrata fuori dall’area e ha provato a calciare un destro alla ricerca dell’incrocio al 77’, ma la sua conclusione è stata fuori misura e, forse, un po’ troppo egoista: avrebbe potuto servire le compagne che si erano addensate nell’area avversaria, come Smith. Lavelle ha poi cercato e trovato Swanson che, nel passaggio verso Horan, è stata interrotta dalla posizione di fuorigioco di una sua compagna di squadra.
Il rinvio lungo di Yamashita ha trovato di piedi di Moriya a innescare la ripartenza giapponese: Hasegawa ha raggiunto Nagano, che ha passato il pallone a Fujino e quest’ultima ha crossato verso il centro dell’area avversaria, dopo un pasticcio in area Hasegawa ha provato un destro a giro che però era troppo forte perché potesse insaccarsi sotto la traversa. Il fuorigioco di Hamano ha posto fine alla ripartenza giapponese quando mancavano una manciata di minuti alla fine dei minuti regolamentari.
Swanson si è guadagnata una punizione dopo che Hamano l’ha trattenuta dalla maglia e, al minuto 89’, Lavelle ha crossato verso il centro il pallone raggiunto dalla testa di una calciatrice giapponese, e Rodman ha provato a calciare dopo il rimpallo. Il Giappone ha innescato il contropiede con Miyazawa, sostenuta da Nagano e Hasegawa, non concretizzando, di fatto, nessuna delle occasioni successive. Gli Stati Uniti hanno cercato di ripartire, al 90’+1 hanno creato una doppia occasione in area prima con Swanson e poi con Horan, ma il Giappone ha spazzato via il pallone, seppur a fatica. Rodman si è poi infiltrata in area di rigore, ma i difensori giapponesi hanno anticipato e fatto ripartire il centrocampo: Ueki ha provato a calciare in porta dalla distanza con un pallone che ha preso una strana traiettoria e ha superato di poco l’incrocio dei pali. La partita è dunque arrivata ai supplementari.

Gli Stati Uniti si sono guadagnati un calcio d’angolo al 90’+3 liberato però dal Giappone. Kitagawa ha aperto a Moriya al 95’, e uno dei pochi errori di Sonnett è stato sfruttato da Miyazawa, che ha calciato un destro che è però finito sull’esterno della rete. Anche il Giappone ha provato a costruire dal basso, ma al 96’ Minami ha commesso un errore in fase di costruzione facendosi anticipare dalle avversarie, Smith ha recuperato il pallone e Yamashita ha salvato il risultato buttandosi all’ultimo dopo aver studiato la traiettoria del pallone di Smith.
Ueki è ripartita al 98’, Hasegawa ha crossato sul secondo palo ma Kitagawa non è riuscita ad arrivare sul pallone per il tuffo di Sonnett a protezione del pallone. Miyazawa ha provato a calciare dalla distanza, ma si è trattato dell’ennesimo tiro fuori misura. Rodman ha provato a portare in vantaggio gli Stati Uniti con un destro in area al 104’, e Williams ha poi commesso un grave errore al 105’+1, togliendo la possibilità a Smith di andare a rete, ma gli Stati Uniti hanno sbloccato il match al 105’+2 grazie a Rodman: ricevuto un pallone da Dunn, si è aggiustata il pallone, ha dribblato la difesa giapponese e ha calciato uno splendido sinistro a giro che ha battuto Yamashita andando a insaccarsi sul secondo palo sotto l’incrocio.
Il secondo tempo supplementare avrebbe dovuto dare una scossa al gioco troppo sprecone del Giappone. La Nadeshiko ha provato a essere pericolosa con Kumagai, che in area di rigore ha costretto Horan all’errore, ma né Ueki né Hayashi hanno saputo capitalizzare. Hamano ha portato alla ripartenza del Giappone, Rodman si è di nuovo confermata bravissima anche in fase di copertura accompagnando il pallone sul fondo. Rodman ha avuto un’altra splendida occasione su un tiro in corsa al 111’, ma Yamashita ha deviato il pallone in calcio d’angolo con un piede, pallone che è stato dato alle giapponesi per via del fuorigioco di Rodman. Purtroppo per le ragazze di Ikeda, nessuna delle occasioni del secondo tempo supplementare hanno inquadrato lo specchio della porta, e la Nadeshiko è uscita sconfitta da un match comunque difficilissimo per gli Stati Uniti.

Rispetto alle partite precedenti, le ragazze di Hayes hanno faticato moltissimo a trovare il goal e a creare occasioni a causa del gioco giapponese, quasi una cerniera a chiudere l’area di rigore. Rodman, che all’inizio era contenuta dai difensori avversari, è riuscita a esplodere e, oltre a trovare il goal, ha anche avuto la prestazione migliore in assoluto.

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