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Abilitazione ad Allenatore UEFA B: presenti Maria Grazia Balbi, Alice Parisi, Eleonora Petralia e Federica Russo

Poker in rosa al “Corso Speciale Combinato Licenze C e D per l’abilitazione ad Allenatore UEFA B”, percorso formativo organizzato da AIC e Settore Tecnico e riservato a “calciatori professionisti e calciatrici di livello nazionale”. Il programma didattico prevede un totale di 152 ore di lezione, di cui 116 in presenza a Coverciano. Ad ottobre, poi, gli esami che porteranno i promossi ad ottenere la qualifica UEFA B come collaboratori tecnici in Serie A e B e come allenatori in seconda in Serie C, oltre a poter guidare tutte le prime squadre fino alla Serie D inclusa.

Tantissimi i nomi noti al calcio maschile con una rappresentanza anche di quello femminile. Per le calciatrici quattro iscritte. Maria Grazia Balbi, estremo difensore napoletano classe ’95 che ha vestito tra le altre le maglie di Pomigliano, Pink Bari e Pavia, Alice Parisi, trentina classe ’90 ex Azzurra in campo anche con Fiorentina e Sassuolo, Eleonora Petralia, ferrarese classe ’89 in campo negli ultimi anni con Cesena, San Marino e Ravenna, Federica Russo, portiere classe ’91 torinese che ha indossato le casacche di Juventus, Fiorentina, Pomigliano, Como e Napoli.

Tra gli uomini, invece, presenti ex calciatori del calibro di Lucas Biglia, Leonardo Bonucci, Antonio Cinelli, Daniel Ciofani, Matteo Ciofani, Dario D’ambrosio, Ciro De Franco, Fabio De Luca, Mobido Diakhitè, Davide Di Gennaro, Manuel Giandonato, Abel Gigli, Enrico Guarna, Dominique Malonga, Marco Mancosu, Domenico Marchetti, Gaetano Masucci, Marco Modolo, Luca Mora, Gabriel Paletta, Andrea Paolucci, Gianluca Pegolo, Michele Pellizzer, Pasquale Rainone, Vasco Regini, Giovanni Ricciardo, Nicola Rigoni,  Pasquale Schiattarella, Raffaele Schiavi, Daniele Sciaudone, Lorenzo Staiti, Emanuele Suagher, Massimiliano Tagliani, Angelo Tartaglia, Fernando Tissone, Antonio Zito ed Ervin Zukanovic.

Giappone-Nigeria 3-1: Falcons eliminate senza aver mai vinto

Il 3-1 che matura in Giappone-Nigeria sancisce il repentino ritorno a casa della Nazionale di Waldrum, che abbandona senza aver mai conquistato un punto. Di fatto, solo sconfitte. Le Falcons si sono distinte, nelle precedenti partite, per aver perso di misura e aver – per certi aspetti – meritato il pareggio, seppur quasi più contro le Iberiche che non contro le Verdeoro. Una sfida che ha visto le Nadeshiko prevalere per lunghi tratti, anche e soprattutto quando il risultato era già in cassaforte. Non è bastato il momentaneo 1-2 di Echegini (triangolazione con Ucheibe e gran tiro di esterno sinistro che taglia fuori Yamashita) per riaprire il match, o tenere sulle spine il Giappone. Certo, il fallo di Demehin da cui è scaturita la punizione del 3-1 di Kitagawa, ha tagliato le gambe alla nazionale africana.

Termina così dunque l’avventura olimpica, condita da discrete prestazioni e una sconfitta pesante. Era difficile aspettarsi di più, seppur contro le Asiatiche un pareggio avrebbe anche potuto essere alla portata, quantomeno alla vigilia. La differenza l’ha fatta la voglia di vincere.

GIAPPONE (5-3-2): Yamashita; Kitagawa (60′ Miyazawa), Ishikawa, Kumagai, Takahashi, Moriya (80′ Chiba); Hayashi, Hasegawa (60′ Nagano), Hamano; Ueki (90’+3′ Tanikawa), Tanaka (46′ Seike). C.T.: F. Ikeda

NIGERIA (4-2-3-1): Nnadozie; Okeke (46′ N. Payne), Demehin, Ohale (90′ Kanu), Alozie; Abiodun (75′ Okoronkwo), Ucheibe; T. Payne, Echegini, Ajibade; Oshoala (60′ Ihezuo). C.T.: R. Waldrum

Marcatrici: 22′ Hamano (G), 32′ Tanaka (G), 43′ Echegini (N), 45’+5′ Kitagawa (G)

Ammonizioni: 45’+4′ Demehin (N)

Arbitro: Emikar Calderas (VEN)

Note: recupero pt 6’30”, st 8′

Il calendario della nuova stagione: la Ternana ospita il Lumezzane, Parma in casa con l’Orobica, Cesena a Brescia

Credit Photo: FIGC - Federazione Italiana Giuoco Calcio

Con la pubblicazione del calendario, nasce la nuova Serie B Femminile. Si parte domenica 1° settembre, con 16 squadre pronte a giocarsi le tre promozioni per il campionato di Serie A 2025-26. La Ternana Women, che a maggio ha sfiorato la promozione nello spareggio contro il Napoli Femminile (spareggio che, da questa stagione, non sarà più disputato in vista della riforma dei campionati femminili), riparte dalla sfida contro il neopromosso Lumezzane. Parma e Cesena, che con la Lazio (promossa in A) e la Ternana si sono giocate i primi due posti nella passata stagione, esordiranno rispettivamente in casa contro l’Orobica e sul campo del Brescia.

LE PAROLE “Ci aspetta un campionato avvincente e ricco di talento – ha sottolineato la presidente della Divisione Serie B Femminile, Laura Tinari –. Questa è la stagione della riforma, le società promosse nella massima serie stanno tre, una novità che renderà la competizione ancora più spettacolare e aperta a possibili sorprese. Come sempre la Divisione sarà vicina alle esigenze dei club e al loro lavoro quotidiano. Faccio un grande in bocca al lupo ai dirigenti, agli staff e naturalmente alle calciatrici, perché possano esprimere ancora una volta, sul campo e non solo, i valori del campionato di Serie B e di tutto il movimento”.

LA GEOGRAFIA Per la stagione 2024-25 sarà la Lombardia la regione più rappresentata, con Brescia, il neopromosso Lumezzane, Pavia Academy e Orobica Bergamo. Seguono l’Emilia-Romagna con tre (Bologna, Cesena, Parma), il Veneto con due (H&D Chievo Women e Hellas Verona) e Piemonte, Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Campania con una squadra ciascuna. A queste nove regioni si aggiunge la San Marino Academy.

DATE E FORMULA Il campionato si fermerà domenica 8 settembre (primo turno di Coppa Italia), domenica 27 ottobre, domenica 1° dicembre, domenica 23 febbraio e domenica 6 aprile (impegni delle nazionali). Domenica 15 dicembre si disputerà l’ultimo turno del 2024, con il campionato che riprenderà domenica 12 gennaio dopo la sosta natalizia. Rispetto alla scorsa stagione, cambia la formula, in vista della riforma dei campionati prevista dalla stagione 2025-26: saranno promosse in Serie A le prime tre squadre classificate, con le ultime tre che retrocederanno in Serie C. Dalla stagione 25-26, il campionato di Serie A sarà formato quindi da 12 squadre e quello di Serie B da 14 club.

SERIE B FEMMINILE – PRIMA GIORNATA (domenica 1° settembre)
Arezzo-Hellas Verona
Brescia CF-Cesena
H&D Chievo Women-Pavia
Genoa-Vis Mediterranea
Parma-Orobica
Res Women-Bologna
San Marino Academy-Freedom
Ternana W.-Lumezzane

Olimpiadi: gli USA affossano le Matildas 2 a 1 e Rodman segna la sua prima rete in nazionale

Gli Stati Uniti, forti del passaggio ai quarti già ipotecato contro la Germania, avevano il dovere di provare a vincere anche contro le Matildas australiane per provare a chiudere il girone a punteggio pieno. Da pronostico si parlava di una partita divertente, essendo coinvolte due tra le nazionali più importanti nel panorama di calcio femminile, e infatti lo spettacolo è stato assicurato, seppur quasi del tutto a senso unico, soprattutto nella ripresa.

STATI UNITI (4-1-2-3): Naeher; Dunn (45’ Nighswonger), Sonnett, Girma, Fox (65’ Krueger); Coffey, Lavelle (65’ Albert), Horan (C); Smith, Swanson (79’ Bethune), Rodman (65’ Williams).

AUSTRALIA (4-2-3-1): Arnold; Catley (C), Hunt, Kennedy, Carpenter; Torpey (59’ Heyman), Gorry (59’ van Egmond), Foord, Cooney-Cross (45’ Wheeler), Raso (85′ Yallop); Fowler.

Marcatrici: 45’ Rodman (USA), 77’ Albert (USA), 90’+1 Kennedy (AUS)

Ammonizioni: 4’ Coffey (USA), 67’ Albert (USA)

Arbitro: Letexier (FRA)

Note: recupero 10’ pt, 

L’asse Smith-Rodman-Swanson ha da subito cercato la rete per gli Stati Uniti con un tentativo a testa di trovare il goal. Ha iniziato Swanson al 6′ dopo aver ricevuto un tiro a incrociare di Horan dopo uno splendido uno-due con Smith, seguita da Rodman e Smith al 9′, la prima dopo un’incursione in area di rigore e un ottimo dribbling ai danni dei difensori australiani, un pallone parato dal portiere e ribattuto sui piedi di Smith, che ha calciato altissimo. Al 14’ Rodman si è fatta trovare pronta per raggiungere l’area di rigore australiana, ma il pallone che l’è arrivato era irraggiungibile.
Al 18’, l’azione partita dal centrocampo ha raggiunto Dunn che, dribblate due avversarie, è stata costretta a ripartire dal centrocampo e poi da Naeher perché chiusa dalle avversarie. La difesa australiana si è dimostrata attenta, anche se forse era un po’ troppo imbottigliata nella sua area e incapace di uscire palla al piede.
Le Matildas sono uscite dalla loro metà campo al 21’, ma Rodman ha bloccato tutto, e da quel momento è iniziato un ottimo quarto d’ora per le australiane, in cui hanno mostrato un buon gioco. La loro ripartenza al 25’ ha rischiato di fare molto male alle statunitensi: dalla sinistra, dopo l’assist di Gorry, Fowler ha calciato a incrociare mancando di un soffio il secondo palo, dove Naeher non sarebbe mai arrivata. Al 29’ le australiane hanno spazzato via a fatica un pallone in area troppo lungo perché Swanson potesse controllarlo e calciarlo in sicurezza ma comodo per il portiere, un po’ in affanno, e la difesa l’ha spedito in calcio d’angolo senza troppi complimenti. Dagli sviluppi del corner, Arnold è uscita con i pugni e concesso un po’ di respiro all’Australia.
Le Matildas hanno creato una doppia occasione al 36’, ma allungandosi ha rischiato di farsi punire dagli Stati Uniti: le due squadre si sono allungate e la ripartenza delle statunitensti è stata rapida e in gran carriera, culminata con il tentativo di Dunn al 38′ spinto sopra la traversa dal portiere. Al 39’, Horan ha creato la prima vera palla goal del match davanti al portiere, colpendo di testa un pallone che ha centrato in pieno la traversa dopo il cross in area da parte di Sonnett arrivatole sulla testa. La pressione degli Stati Uniti è proseguita fino ad arrivare al destro a giro di Rodman al 42′ dalla sinistra dopo un passaggio di Dunn, che ha giocato una partita all’insegna della generosità, e a seguito di un tiro di Smith. Il vantaggio degli Stati Uniti è arrivato al 43′ con il goal cercato, sognato e creato da Rodman: dagli sviluppi del calcio d’angolo battuto da Lavelle e dal conseguente mucchio in area di rigore, Rodman ha trovato la zampata, smarcandosi dai difensori australiani, che le ha regalato il primo goal con la maglia della nazionale e il primo in una competizione olimpica, una combo per cui la giovane calciatrice non ha nascosto la commozione. La rete di Rodman ha però richiesto un accurato check del VAR per una probabile posizione di fuorigioco di Lavelle, ma l’arbitro ha confermato il vantaggio.
Le Matildas hanno reagito allo svantaggio andando in area di rigore avversaria con un’ottima ripartenza bloccata da Rodman, ottima anche in fase di copertura. La nazionale d’oltreoceano si è spinta di nuovo in una ripartenza fino all’area di rigore, e il tiro di Swanson in diagonale al 45’+11 si è spento sul fondo.

La seconda frazione è stata una prova di forza degli Stati Uniti e quasi una sorta di monologo. Fin dal fischio d’inizio del secondo tempo la nazionale capitanata da Horan si è conquistata calci d’angolo battuti da Lavelle per cercare il goal capace di assicurare il match e portare a casa i tre punti e il primato del girone. Al 51′, prima Smith, poi Swanson e infine Lavelle hanno cercato la rete del 2 a 0: Smith si è accentrata in area di rigore e ha provato a calciare, bloccata da un difensore, e poi Swanson ha provato il tiro da fuori, intercettato anche quello da un difensore australiano, mentre Lavelle ha cercato nuovamente il tiro dalla distanza, trovando la deviazione per il calcio d’angolo. Alla battuta del calcio d’angolo è andata la stessa Lavelle, il pallone è stato colpito più volte in area di rigore per poi uscire, trovandosi sui piedi di Girma, che non ha perso tempo e ha provato a calciare in porta; la sfera è uscita di pochissimo raso terra, forse l’occasione più cristallina della ripresa. 
La reazione delle australiane ha dovuto attendere la ripartenza dopo il mancino di Girma: sono bastati cinque passaggi dalla difesa all’attacco per raggiungere la porta difesa da Naeher, che si è trovata davanti Raso, braccata da difensori statunitensi, pronta a calciare, ma il tiro è stato debole e l’ha catturato tra le proprie braccia.
Solo al 64′ c’è stato un altro tiro: entrata in area di rigore dopo aver ricevuto un pallone in movimento, Swanson ha girato su sé stessa per evitare il difensore australiano, che ha limitato la potenza del tiro, finito tra i guantoni del portiere. Hayes ha poi effettuato alcuni cambi per permettere anche ad altre calciatrici di calpestare il terreno di gioco e per far riposare quelle che invece hanno dato tutto nei tre match così tanto ravvicinati; in particolare, il cambio più determinante è stato quello che ha permesso l’ingresso di Albert: dopo esser stata ammonita, la giovane calciatrice ha segnato al 77′ la rete del 2 a 0 con un destro a giro dal limite dell’area di rigore che è andato a insaccarsi di poco sotto l’incrocio dei pali. Per le Matildas, van Egmond ha provato a calciare in porta al 79′, ma il suo tiro è stato parato da Naeher. Williams, da subentrata, e Smith hanno cercato la rete del 3 a 0 che chiudesse la partita in due occasioni ciascuna, e Smith ha addirittura colpito il palo al minuto 82.
L’unica rete australiana del match è stata concretizzata al 90’+1 da Catley: nel momento di possesso palla australiano, la sfera è entrata in area di rigore sul cross di Heyman, trasformatosi in un assist per Catley, che ha battuto Naeher approfittando dell’errore della difesa statunitense, che l’ha lasciata sola in area.
Purtroppo per le Matildas, il goal ha riaperto la partita, ma l’ha fatto troppo tardi perché potessero trovare il pareggio.

Rodman è stata tra le migliori in campo, sempre presente al momento di attaccare e di coprire in fase difensiva in caso di bisogno, e insieme a lei Dunn ha certamente giocato una partita di grande sacrificio. Ai quarti di finale sarà sfida contro la Nadeshiko giapponese.

Cesena, Gaia Milan rinnova col cavalluccio

Photo Credit: Cesena FC Femminile

Il Cesena FC Femminile è lieto di annunciare il rinnovo della della centrocampista esterna Milan Gaia.

Il Cavaluccio avrà ancora tra le proprie file la classe 2004 che con la sua grinta e la sua duttilità nella scorsa stagione è riuscita a superare una prima parte del campionato complicata. Dal derby di ritorno contro il Bologna si è sbloccata segnando una doppietta che ha chiuso la partita sul 5 a 0 e da quel momento non si è più fermata e ha concluso la stagione in crescendo con prestazioni convincenti e portando a 7 il numero di reti segnate.

Tutta la Società augura un grosso in bocca al lupo a Gaia per il suo prosieguo in maglia bianconera.

Le dichiarazioni di Gaia: “Ho deciso di continuare quest’avventura con il Cesena perchè nell’anno passato mi sono sentita come a casa, e mi sono trovata bene durante l’anno con i metodi di lavoro. Dalla prossima stagione mi aspetto di poter dare un maggior contributo alla squadra magari con qualche goal di più e speriamo di fare un bel campionato come quello passato“.

Erasmus Arbitrale: rappresentanza italiana in ‘rosa’ nelle tappe di Madeira, Parigi e Goteborg

Credit: AIA

Nelle settimane passate è andata in scena a Madeira la tappa dedicata agli arbitri di calcio a cinque al centro del progetto dell’Erasmus Arbitrale. In Portogallo accompagnate, in qualità di Special Guest dell’evento, dall’internazionale Martina Piccolo Laura Martire (Sezione di Cosenza), Manuela Spinelli (Soverato e Ludovica Mosconi (Macerata).
Stiamo vivendo un’esperienza fantastica – ha detto Ludovica Mosconi (Sezione di Macerata) – Il livello delle partite è molto alto. Ho diretto insieme a colleghi stranieri, tra cui svizzeri e portoghesi, e questo mi ha dato modo di capire i diversi tipi di arbitraggio e trovare punti di incontro per migliorarsi“.

Per la successiva tappa di Parigi, invece, nella categoria Under 12 presente l’ assistente Valentina Scalzo ed in quella Under 18 l’assistente Matilde Avalle.
Nutrita anche la rappresentanza italiana a Göteborg dove è stata presente anche Maria Sole Ferrieri Caputi e con tutta la quaterna italiana che ha diretto allo stadio Gamla Ullevi della città svedese la sfida decisiva per la qualificazione agli Europei femminili 2025 tra la Svezia e l’Inghilterra. Maria Sole, insieme a Tiziana Trasciatti, Stefania Signorelli e Deborah Bianchi hanno incontrato in serata, con grande disponibilità dopo la loro gara internazionale, tutti i ragazzi italiani presenti in Svezia,

 

Olimpiadi: In quel di Nizza il Canada si qualifica ai quarti

Il Canada ha scritto un altro capitolo della sua travagliata traversata in questa Olimpiade. La notizia del rigetto del ricorso presentato dal COC è arrivata come una tegola in testa qualche ora prima che le atlete giocassero l’ultima partita dei gironi contro la Colombia.

Preso atto di questo, Peter Agruso e Kevin Blue (rispettivamente Presidente e Amministratore Delegato/Segretario Generale del Canada Soccer) hanno rilasciato nei social della società una breve nota in cui non nascondono la propria delusione e, confermano la loro intenzione di compiere un’indagine indipendente sulla vicenda droni:
“In tutta questa vicenda, il Canada Soccer ha cercato di dimostrare responsabilità e di comunicare in modo trasparente, anche con la FIFA durante il processo disciplinare. Siamo delusi dalla decisione di appello di oggi e continuiamo a credere che i nostri giocatori non avrebbero dovuto essere puniti inutilmente per azioni che non erano di loro competenza.
La scorsa settimana, il Canada Soccer si è impegnato ad effettuare una revisione esterna indipendente. Questo processo è iniziato.
Sonia Regenbogen dello studio Mathews, Dinsdale & Clark, LLP è stata incaricata e inizierà la revisione concentrandosi inizialmente sulle azioni intraprese dai rappresentanti del Canada Soccer in relazione all’incidente ai Giochi Olimpici. Altri aspetti di questa vicenda, compresa la sua storia, saranno esaminati successivamente. La signora Regenbogen è una delle maggiori esperte canadesi nella conduzione di indagini indipendenti sul luogo di lavoro.

Il Canada Soccer continuerà a comunicare regolarmente su questo problema e a prendere provvedimenti rapidi e decisivi per ripristinare la fiducia del pubblico.
Peter Augruso, Presidente // Kevin Blue, Amministratore delegato e Segretario generale”.

Questi avvenimenti non hanno impedito al Canada di dimostrare in campo tutto il proprio valore anzi, se possibile, il rischio di non riuscire ad andare avanti nel torneo ha reso le nordamericane ancora più motivate a far bene.
Lo hanno dimostrato la prestazione in campo e la terza vittoria di seguito ottenuta grazie ad un gol di Gilles al 61‘ e il conseguente passaggio ai quarti di finale contro una Colombia intenzionata a vendere cara la pelle (nonostante abbia perso, la Colombia si è qualificata ai quarti c0me migliore terza assieme al Brasile).
La prima frazione della partita, nel complesso equilibrata, nonostante le opportunità di sbloccare la partita per entrambe le compagini, è terminata a reti inviolate.
Il pallino del gioco in questa fase è stato perlopiù delle nordamericane con la Colombia che si è resa pericolosa soprattutto nelle ripartenze.

Nel secondo tempo il tenore del gioco è cresciuto notevolmente: il Canada, con l’obiettivo ben saldo in mente, è rientrato in campo intenzionato a chiudere la questione nel minor tempo possibile.
Dopo tre tentativi andati a vuoto (46′ Huitema, 49′ Leon e al 50′ Prince) un’azione ben concertata di Fleming e Gilles ha portato le nordamericane al tanto desiderato vantaggio. Fleming ha battuto la punizione da sinistra e Gilles sul primo palo è stata bravissima ad intercettarla e ad insaccare di testa.
Ottenuto l’1-0, il Canada ha gestito il vantaggio sino al triplice fischio finale e ha strappato un biglietto per i quarti di finale che si terranno sabato 3 agosto (il Canada giocherà alle 19:00 contro la Germania).

Queste le calciatrici canadesi che sono scese in campo contro la Colombia:
Sheridan, Buchanan, Rose, Gilles (85′ Zadorsky), Grosso (74′ Quinn), Lawrence, Beckie (85′ Carle), Fleming (C), Lacasse (45′ Prince), Huitema, Leon (61′ Viens).
A disposizione: D’Angelo, Awujo.

Lumezzane, cominciata la stagione: si punta sui piani medio-alti della Serie B

Photo Credit: Elia Soregaroli - Calcio Femminile Italiano

Entrare in punta di piedi e provare ad ottenere numerose soddisfazioni. Il Lumezzane, dopo aver trionfato in Serie C vincendo Girone A e Coppa Italia, si affaccia alla Serie B con entusiasmo ma anche con la consapevolezza di affrontare un campionato molto importante e difficile come quello cadetto. «Speriamo di vivere una stagione entusiasmante come quella appena trascorsa – il commento del ds Diego Rossi – il nostro obiettivo è quello di provare a stare nella metà alta della classifica, ma non sarà un campionato facile».

Le fa eco Nicoletta Mazza, allenatrice delle rossoblù per il terzo anno di fila: «Abbiamo costruito una buona squadra, ci vorrà tempo per amalgamarci, ma penso che potremo divertirci – le parole di Mazza – le ragazze che abbiamo preso sono di livello». Infatti, sono arrivate il portiere Frigotto, il difensore Nozzi, le centrocampiste Dal Brun, Mauri e Puglisi, le attaccanti Carravetta, Crotti, Ladu e Pinna. Dal settore giovanile entra in pianta stabile Marta Posa, mentre dalla Primavera si aggregheranno Marula Salvetti, Georgiana Trandfir ed Aurora Zucca. Le ragazze si alleneranno al centro sportivo di Castenedolo, la nuova casa del Lume. «Abbiamo un bel mix di esperte e giovani, speriamo si crei un bel gruppo come quello appena trascorso – ha proseguito Rossi – il fatto di allenarci a Castenedolo ci rende molto orgogliosi».

Nicoletta Mazza ritrova la B dopo l’esperienza di due anni fa col Cortefranca: «Il livello è alto: le giocatrici sono molto forti e le squadre sono veramente cresciute – le parole di Mazza – sarà una stagione tosta. Mi fa piacere fare derby contro Orobica (ripescata in B insieme al Pavia Academy, ndr) e Brescia».

Infine, il ds Rossi vuole lanciare un messaggio al pubblico che verrà a vedere il Lume al Saleri: «Venite a seguirci – ha detto Rossi – speriamo di vedere quest’anno più gente possibile».

Definito, inoltre, il programma amichevoli nel quale il 6 agosto avrebbe affrontato ad Albino (Bg) il Napoli Femminile, ma non si disputerà per problemi organizzativi. Tuttavi, si sa già il primo appuntamento ufficiale del Lumezzane che il 25 agosto avrà il turno preliminare di Coppa Italia, affrontando in casa proprio l’Orobica: la vincente sfiderà ai sedicesimi la Lazio neopromossa in A.

Un Brasile in dieci perde la sfida contro la Spagna: ancora disponibile, però, la chance quarti

Prosegue il cammino della fase a gironi per la nazionale brasiliana, impegnata nella gara contro le spagnole, campionesse del mondo in carica. Le atlete guidate dal ct Arthur Elias non sono riuscite a cambiare lo status assunto dopo la rimonta precedente ad opera del Giappone. Come è andata?

Spagna subito avanti e riesce ad ottenere un corner con finale senza alcun vantaggio. I primi dieci minuti sono interamente gestiti dalle giallorosse che continuano a rendersi pericolose con diversi cross in area; gioco, inoltre, sospeso per qualche minuto a causa di una brutta caduta per l’estremo difensore brasiliano, fortunatamente riuscito ad alzarsi senza alcuna conseguenza.

Il prosieguo non porta alcuna novità, anzi, conferma la grande forza iberica: la Spagna divora un bellissimo goal al 25′ e mette panico tra la difesa opposta.
Stesso atteggiamento, stessa squadra in possesso palla, fino all’annuncio dei 7 minuti di recupero che hanno anticipato la definitiva chiusura della prima parte della gara.
Si va negli spogliatoi sullo 0-0: reti inviolate, quindi, ma con un Brasile veramente in difficoltà e che fatica ad avanzare.

La ripartenza evidenzia il solito pressing delle spagnole, ma si comincia ad intravedere qualche reazione da parte delle avversarie sudamericane: peccato per il goal sfiorato al 5′ del secondo tempo da Kerolin che sgancia un lussuoso tiro da fuori area, intercettato però dal portiere.
I blocchi a causa di vari scontri rallentano il gioco per vari minuti; in ugual modo i numerosi cambi per entrambe le formazioni.
Solo al minuto 68 si arriverà ad un cambio di risultato: la Spagna, continuamente pressante fin dalle prime fasi della sfida, riesce a concretizzare e bucare la porta brasiliana, trovando l’1-0. Del Castillo mette la propria firma con un destro imprendibile.

L’espulsione della Regina Marta (che lascia il campo in lacrime) a ridosso del 50′ ha scombussolato gli animi sudamericani, già messi alla prova da una massiccia avversaria.
Ana Vitória ed Adriana provano a cambiare qualcosa sui calci piazzati, senza apportare modifica al tabellone.
Poco prima del 75′ la Spagna riesce ad ottenere diversi calci d’angolo, mentre il Brasile ha a disposizione le ultime chance per provare almeno a pareggiarla. Idea di Adriana: tiro da fuori area che, purtroppo, finisce alto e largo sulla destra dopo una situazione di calcio piazzato.

Ben 18 minuti di recupero precedono il triplice fischio di una gara rocambolesca: è la Spagna a spuntarla con un duplice goal finale che ne sancisce la vittoria.

Olimpiadi di Parigi 2024 – Fase a gironi Gruppo C
Brasile/Spagna
Stadio Matmut-Atlantique di Bordeaux, ore 17:00
Marcatrici: 68′ del Castillo (S), 90+17′ Putellas (S)

BRASILE (5-4-1): Lorena, Tamires (61′ Yasmim), Tarciane, Lauren, Antonia, Adriana, Ludmila (8′ st Gabi Portilho), Yaya (87′ Gabi Nunes), Duda Sampaio (62′ Ana Vitória), Marta, Kerolin (62′ Jheniffer).
A disposizione: Yasmim, Tainá, Gabi Portilho, Ana Vitória, Gabi Nunes, Jheniffer, Thaís Ferreira.
Allenatore: Arthur Elias

SPAGNA (4-1-4-1): Coll (74′ Misa), Carmona, Aleixandri, Codina, Batlle, Abelleira, Navarro (45′ Paralluelo), Hermoso, Guijarro (59′ Putellas), del Castillo, Garcia (45′ Caldentey).
A disposizione: Redondo, Missa, Bonmati, Méndez, Caldentey, Paralluelo, Putellas.
Allenatore: Montserrat Tomé Vázquez

Arbitro: Espen Eskas
Espulse: 50′ Marta

Juventus Women, Emma Kullberg è una nuova giocatrice bianconera

Credit Photo: Juventus Women
Un nuovo innesto nella rosa delle Juventus Women: si tratta di Emma Kullberg, difensore di talento, capace di leggere il gioco con intelligenza dare un grande contributo sia in fase difensiva che offensiva. La giocatrice firma un contratto che la lega alla Juventus fino al 2025, con opzione per il secondo anno.

Nata il 25 settembre 1991 in Svezia, Kullberg ha iniziato a giocare a calcio fin da giovane, mostrando un talento naturale per lo sport. La sua passione e determinazione l’hanno portata a sviluppare rapidamente le sue abilità, diventando una delle promesse del calcio svedese; ha vissuto buona parte della sua carriera professionistica in Svezia, vincendo un campionato con il Göteborg e 4 coppe di Svezia BK Häcken, in cui ha giocato fino al 2022, anno in cui ha fatto il salto nel calcio internazionale firmando con il Brighton & Hove Albion.

Stile di Gioco

Emma Kullberg è conosciuta per la sua versatilità e intelligenza tattica. Sebbene principalmente una difensore centrale, può giocare efficacemente anche come terzino grazie alla sua velocità e capacità di gestione della palla. La sua presenza in campo è caratterizzata da interventi puliti e da un’ottima capacità di posizionamento, che la rendono un elemento fondamentale per qualsiasi linea difensiva.

In Nazionale

Oltre al successo nei club, Kullberg ha anche vestito la maglia della Nazionale svedese. Ha fatto il suo debutto nella Nazionale Maggiore nel 2019, conquistando nel 2021 l’argento Olimpico ai Giochi di Tokyo.

 

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