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Brescia Femminile, Ludovica Nicolini sarà ancora una Leonessa

Photo Credit: Acf Brescia Calcio Femminile

Il rapporto tra Ludovica Nicolini e il Brescia Calcio Femminile proseguirà anche durante la stagione 2024/25.

Le parole di Nicolini Ludovica: “Ho deciso di rimanere a Brescia perché credo nel progetto, perché a Brescia mi sento a casa e non vedo l’ora di iniziare e cercare di dare il mio contributo per fare meglio possibile“.

H&D Chievo Women: un rinnovo, due nuovi innesti in rosa, e le ultime dichiarazioni dal ritiro di Bosco Chiesanuova

L’H&D Chievo Women ha ultimato la prima settimana di ritiro in quel di Bosco Chiesanuova, portando a casa sensazioni molto interessanti in vista della nuova stagione. Per concludere questi sette giorni, come di consueto, c’è stata la partita di allenamento contro il Como Women, il cui risultato non è stato comunicato (si suppone però che le Lariane abbiano avuto la meglio). In questo periodo, la società ne ha approfittato per intervistare nuovamente Mister Ulderici. Ecco le sue parole:

È stata una partita vera, le ragazze sono state molto brave e siamo soddisfatte della prestazione. Sapevamo di giocare contro una squadra di categoria superiore, però il nostro obiettivo era di fare la partita con coraggio, non uscendo da quella che dovrà essere la nostra mentalità. Le ragazze sono state brave ad interpretarla, considerando che era la nostra prima gara con tante ragazze nuove e con tante assenze importanti. Tra il primo e il secondo gol abbiamo fatto venti minuti dove siamo riuscite a cambiare qualcosina in mezzo, e quando siamo andate a giocare con il play abbiamo trovato quel riferimento per noi fondamentale per giocare, e abbiamo fatto 15 minuti veramente di livello dove abbiamo tenuto palla solamente noi. E questo ci fa ben sperare per quella che sarà la strada da percorrere“.

Per quanto riguarda gli innesti, per quanto non ancora comunicati ufficialmente, Laura Perin e Bianca Giulia Bardin faranno parte della rosa Clivense per la nuova Serie B. Porteranno esperienza essendo ex Serie A entrambe, Verona, Brescia e Parma la prima, Verona, Empoli e Sampdoria la seconda. Queste le loro parole inerenti all’amichevole con il Como.

Laura Perin: “Abbiamo cercato di fare quello che il mister ci ha detto in settimana. Alcune cose sono venute bene, su altre dobbiamo ancora lavorare. Siamo soddisfatte. Secondo me siamo riuscite in parte ad interpretare quello che il mister ci aveva chiesto, però penso che ce la siamo giocate alla pari“.

Bianca Giulia Bardin: “Le sensazioni sono positive. Ho avuto l’impressione ci sia il giusto equilibrio tra giovani brave e intelligenti, e ragazze un po’ più esperte che possono incanalare l’intraprendenza. Sarà davvero un bell’anno e un bel campionato. Ci sono ancora tanti aspetti su cui lavorare, ma d’altronde ci conosciamo da appena una settimana“.

Infine, ufficiale il rinnovo di Martina Pizzolato, due reti nell’ultimo campionato. Questo il comunicato ufficiale del club:

Non finisce la lunga girandola di rinnovi all’interno della rosa gialloblù, dopo l’ottima stagione passata. H&D Chievo Women è felice di comunicare ufficialmente di aver raggiunto l’accordo di rinnovo con il difensore Martina Pizzolato, che sarà in gialloblù anche per la stagione 2024/25.

Una presenza di grande solidità, quella di Pizzolato, giocatrice giovane, piena di talento e affidabile, che incarna in modo perfetto la filosofia del club“.

Lumezzane, colpo da poker: ecco Romina Pinna, Isabel Crotti, Maria Grazia Ladu e Melissa Nozzi

Photo Credit: FC Lumezzane

Il Lumezzane ha messo a segno quattro colpi in vista del raduno fissato per domani al centro sportivo di Castenedolo: stiamo parlando di Romina Pinna, Isabel Crotti, Maria Grazia Ladu e Melissa Nozzi. Con questo la società ha portato a quota dieci acquisti in questa sessione estiva di mercato.

Partiamo dalla difesa, dove Melissa è una giocatrice classe ’97 e, in passato, ha fatto parte delle giovanili del Pescara fino alla Prima Squadra. Successivamente ha giocato nel Bologna, San Marino Academy, Napoli Femminile e Parma. In attacco Isabel è nata nel 2005 e vanta esperienze nelle giovanili di Milan e Sampdoria e con le blucerchiate il salto nelle grandi; Romina è una classe ’97 e ha indossato maglie come Orobica, Napoli Femminile, Pomigliano, Torres e Bologna; infine, Maria Grazia, esterna ’01, ha giocato anch’essa nella Torres e nel San Marino Academy.

Queste le prime parole di Romina Pinna: “Vesto questa maglia con grande entusiasmo, portando l’esperienza che ho maturato negli anni da mettere a disposizione del gruppo. Si percepisce la voglia di fare bene e la grande attenzione da parte di tutte le componenti societarie nei riguardi della squadra. Non vedo l’ora di scendere in campo e iniziare la preparazione“.

Il commento di Isabel Crotti: “Avere l’opportunità di vivere la mia prima esperienza in prima squadra in questa realtà è un grande orgoglio, alla Sampdoria ho avuto l’opportunità di affacciarmi in prima squadra per alcuni allenamenti, qui vengo con una grande determinazione nel voler apprendere il più possibile e mettermi a disposizione del gruppo“.

Le prime impressioni di Maria Grazia Ladu da giocatrice rossoblù: “L’ambizione del progetto non mi ha lasciato alcun dubbio nell’accettare subito l’offerta del direttore Rossi, c’è grande voglia di fare bene e di crescere, le idee sono chiare e le strutture eccellenti. La voglia di iniziare è tanta“.

Queste sono le prime dichiarazioni di Melissa Nozzi da neo difensore del club valgobbino: “Dopo le belle annate tra e B con le maglie di Parma, Napoli e San Marino mi ha colpita l’entusiasmo della società, c’è una grande determinazione e chiarezza negli obiettivi da raggiungere e nei tempi in cui farlo. La squadra che sta nascendo ha tutte le basi per fare bene nel corso della stagione e togliersi grandi soddisfazioni“.

Tabellone calciomercato Serie A femminile, ultimi acquisti e cessioni

Calciomercato estivo scoppiettante per le squadre di Serie A femminile. Il mercato in entrata e in uscita non dorme mai, e trattativa dopo trattativa, le formazioni cambiano volto in vista della prossima stagione.

Calcio Femminile Italiano seguirà settimana dopo settimana i costanti aggiornamenti sui trasferimenti, e intanto, andiamo a scoprire insieme le principali novità di ogni squadra:

 

COMO WOMEN

ACQUISTI: –

CESSIONI: Korenčiová (p, Freedom FC), Lipman (d, Genoa femminile), Kajan (c, Fiorentina Women), Pastrenge (c, Inter Women), Regazzoli (c, Inter Women), Martinovic (a, Napoli Femminile), Monnecchi (a, Eibar);

FIORENTINA WOMEN

ACQUISTI: Bettineschi (p, Brescia femminile), Fiskerstrand (p, LSK Kvinner), M.Toniolo (d, Juventus Women), Bredgaard (c, Rosengard), Kajan (c, Como Women), Pastrenge (c, Inter Women), Snerle (c, West Ham United), Bonfantini (a, Juventus Women);

CESSIONI: Schroffenegger (p, svincolata), Bartalini (p, Arezzo Femminile), Spinelli (d, svincolata), Tucceri (d, Sampdoria Women), Cinotti (c, AS Roma), Bellucci (c, Juventus Women), Parisi (c, ritirata), Hammarlund (a, Djurgarden);

INTER WOMEN

ACQUISTI: Rúnarsdóttir (p, Bayern Monaco), Ivana Andrés (d, Real Madrid), Detruyer (d, OH Leuven), Catelli (c, Cesena), Pastrenge (c, Como Women), Regazzoli (a, Como Women), Wullaert (a, Fortuna Sittard);

CESSIONI: Cetinja (p, Lazio Women), Fracaros (d, Napoli Femminile), Passeri (d, Bologna Women), Thøgersen (d, AS Roma), Tomter (d, Rosenborg), Catelli (c, svincolata), Pandini (c, AS Roma), Pastrenge (c, Fiorentina Women), Simonetti (c, Lazio Women), Bonetti (a, Ternana Women) Bonfantini (a, Juventus Women), Lonati (a, Parma), Regazzoli (a, svincolata);

JUVENTUS WOMEN

ACQUISTI: Capelletti (p, Parma), Bergamaschi (d, Milan), Bertucci (d, Napoli Femminile), Caiazzo (d, Pomigliano), Calligaris (d, PSG), Bennison (c, Everton), Giordano (c, Sampdoria Women), Schatzer (c, Sampdoria Women), Lehmann (a, Aston Villa), Arcangeli (Sampdoria Women), Beccari (a, Sassuolo), Bonfantini (a, Inter), Krumbiegel (a, Hoffenheim), Sciabica (a, Sassuolo), Vangsgaard (a, PSG);

CESSIONI: Aprile (p, Sampdoria Women), Forcinella (p, Genoa), I. Toniolo (p, Parma), Brscic (d, Freedom FC); Caiazzo (d, Sassuolo), D’Auria (d, Lazio), Sliskovic (d, Napoli), M. Toniolo (d, Fiorentina Women), Bellucci (c, Napoli), Garbino (c, Paris FC), Giai (c, Napoli), Giordano (c, Napoli), Grosso (c, Red Star Chicago), Gunnarsdóttir (c, svincolata), Nava (c, Verona), Nilden (c, Tottenham), Palis (c, Montpellier), Arcangeli (Sampdoria Women), Beerensteyn (a, Wolfsburg), Bison (a, Sampdoria Women), Bonfantini (a, Fiorentina), Bison (a, Sampdoria Women), Echegini (a, PSG), Moretti (a, Napoli), Nyström (a, BK Hacken), Pfattner (a, USV Neuelengbach), Sciabica (a, Napoli);

LAZIO WOMEN

ACQUISTI: Cetinja (p, Inter Women), Belloumou (d, West Ham United), D’Auria (d, Juventus Women), Oliviero (d, Sampdoria), Kajan (c, Fiorentina Women), Le Bihan (c, Angel City FC), Simonetti (c, Inter);

CESSIONI: Fierro (p, Parma), Falloni (d, Freedom FC), Giuliano (d, Freedom FC), Varriale (d, Res Roma, D), Adami (c, Milan Women), Ferrandi (c, svincolata), Pezzotti (c, Res Women), Gomes (a, Ternana Women), Palombi (a, Res Roma);

AC MILAN WOMEN

ACQUISTI: Koivisto (d, Liverpool), Adami (c, Lazio Women), Ijeh (a, Club Tigres), Karczewska (a, Tottenham);

CESSIONI: Bergamaschi (d, Juventus Women), Fusetti (d, ritirata), Guagni (d, svincolata), Adami (c, Sassuolo Femminile), Dubcová (c, ST Polten), Asllani (a, London City Lionesses);

NAPOLI FEMMINILE

ACQUISTI: Fracaros (d, Inter Women), Novellino (d, Pomigliano) Sliskovic (d, Juventus Women), Bellucci (c, Juventus Women), Beil (c, Parma), Giai (c, Juventus Women), Giordano (c, Juventus Women), Moretti (a, Juventus Women), Martinovic (a, Como Women), Sciabica (a, Juventus Women);

CESSIONI: Di Bari (d, Genoa), Gallazzi (c, AS Roma), Del Estal (a, svincolata)  Chmielinski (a, Sassuolo Femminile);

AS ROMA

ACQUISTI: Lukasova (p, Sparta Praga), Cissoko (d, West Ham United), Hanshaw (d, Eintracht Frankfurt), Thøgersen (d, Inter), Cinotti (c, Fiorentina Women), Dragoni (c, Barcellona), Pandini (c, Inter Women), V. Dellaperuta (a, svincolata);

CESSIONI:  Öhrström (p, ritirata), Testa (d, Cesena), Ciccotti (c, Ternana Women), Cinotti (c, Sampdoria Women), V. Dellaperuta (a, Sampdoria Women), Pellegrino Cimò (a, Sampdoria Women);

SAMPDORIA WOMEN

ACQUISTI: Aprile (p, Juventus Women), Bertucci (d, Juventus Women), Nano (d, Cesena), Tucceri (d, Fiorentina Women), Bercelli (c, H&D Chievo Women), Cinotti (c, AS Roma), Zamanian (c, Sassuolo), Arcangeli (a, Juventus Women), Bison (a, Juventus Women), Burbassi (a, Freedom FC), V. Dellaperuta (a, AS Roma), Pellegrino Cimò (a, AS Roma);

CESSIONI: Marenco (d, Freedom FC), Brustia (c, svincolata), T. Dellaperuta (c, svincolata), Schatzer (c, Juventus Women), Micheli (a, Freedom FC), Tatiely Sena (a, svincolata);

SASSUOLO FEMMINILE

ACQUISTI: Fusini (d, Pomigliano), Caiazzo (d, Pomigliano), Adami (c, AC Milan Women), Fisher (c, Chicago Red Stars), Gallazzi (c, AS Roma), Hagemann (c, HB Køge), Traorè (c, Paris FC), Chmielinski (a, Napoli Femminile), Dhont (a, FC Twente);

CESSIONI: Filangeri (d, svincolata), Nowak (d, svincolata), Passeri (d, Bologna), Santoro (d, Real Betis), Pondini (d, svincolata), Zamanian (c, Sampdoria Women), Sciabica (a, Juventus Women).

Greta Labianca, Lecce Women: Felice ed entusiasta di far parte di questo progetto

Credit photo: Instagram-leccewomen

Il Lecce Women inizia a prepararsi per la nuova stagione e, per affrontare al meglio il nuovo il campionato, lo fa acquistando un nuovo tassello per lo scacchiere di Vera Indino. La società salentina ha infatti comunicato attraverso i propri canali social l’arrivo di Greta Labianca, nella passata stagione in forza alla Ternana Women. Di seguito il comunicato ufficiale della società giallorossa: <<Greta Labianca, proveniente dalla Ternana, è una nuova calciatrice del Lecce Women.
Greta Labianca, originaria di Giovinazzo (Ba), è il secondo acquisto del Lecce Women della stagione 2024-2025. Centrocampista, classe 2004, la neo giallorossa arriva dalla Ternana Women con cui ha giocato nel campionato di serie B nelle stagioni 2022-2023 e 2023-2024. In precedenza, Greta aveva militato nella Pink Bari.
“Sono felice di far parte di questo progetto e pronta a ripartire e mettermi a disposizione della squadra per raggiungere gli obiettivi personali e della società”, ha detto l’ex calciatrice della Ternana.

Greta Labianca si unirà alle nuove compagne di squadra per l’inizio della preparazione precampionato fissata per il 19 agosto.>>

Giochi Olimpici Parigi 2024, scherma femminile a squadre: Mara Navarria guiderà le Azzurre al riscatto

Credit Photo: Bizzi Team

È una delle icone della scherma italiana. Campionessa del mondo ai Mondiali in Cina nel 2008, Mara Navarria è orgogliosamente atleta, madre e friulana doc. I Giochi Olimpici di Parigi 2024 saranno l’ultima partecipazione per lei, chiamata a guidare Alberta Santuccio, Rossella Fiamingo e Giulia Rizzi nella prova a squadre di scherma.

Le Azzurre sfideranno domani l’Egitto per i quarti di finale, con l’Italia che si presenterà da numero uno del ranking mondiale e desiderosa di riscatto dopo la delusione nella prova individuale. Mara Navarria si è raccontata alla redazione di Calcio Femminile Italiano:

Ciao Mara, cosa ti ha avvicinato inizialmente allo sport della scherma?

“Mi sono avvicinata alla scherma per necessità logistiche: mamma portava tutti e quattro, sorelle e fratello, in sala scherma nel paese vicino. Cosi Gioia, io, Enrico e Caterina abbiamo iniziato a fare sciabola. La nostra infanzia, come tutti i bambini friuliani, era un susseguirsi di sport all’aperto, tra i campi e i boschi. Io amavo tantissimo la canoa, abitando vicino alla laguna e al mare, era il mio sport preferito ma decisamente poco adatto per i mesi invernali. Così, piano piano, la scherma ha preso il sopravvento, sono passata alla spada e poi ho iniziato a vincere”.

Ci sono schermitrici in particolare, passate o presenti, che ispirano o influenzano il tuo stile?

“Sono cresciuta come atleta professionista con Elisa Uga (argento olimpico ad Atlanta 1996) e Cristina Cascioli (bronzo mondiale a L’Avana 2003): mi piaceva il loro atteggiamento in pedana anche se quando ero una bambina il mio idolo era una fiorettista, Giovanna Trillini: guardarla tirare era uno spettacolo, potente ed empatica”.

La scherma richiede agilità sia fisica che mentale. Come ti prepari mentalmente per le gare?

“Da Londra 2012 ho iniziato a lavorare a un progetto specifico di allenamento mentale e ogni giorno, ancora oggi dopo 12 anni, miglioro. Ogni gara, ogni assalto, necessita di studio e concentrazione, per questo con il mio team – Alessandro Vergendo e Rosarita Gagliardi – lavoriamo in modo molto dettagliato utilizzando respirazione e un protocollo di allenamento con l’apnea. Le gare di scherma sono molto lunghe e gli assalti brevi e intensi rispetto alla durata della competizione, quindi è molto importante mantenere il focus nel momento giusto”.

Come vengono gestite la preparazione atletica e l’alimentazione di un’atleta di scherma?

“La scherma si sta evolvendo, è molto più fisica oltre che tecnica. La parte di preparazione fisica svolge un ruolo fondamentale, fuori dalla pedana: lavoro molto sulla forza e sulla velocità, in base alla pianificazione delle gare. Ho un fisico potente e cerco di rendere, grazie al lavoro con mio marito e preparatore Andrea Lo Coco, questa mia potenza un vantaggio durante i miei match. Il lavoro mentale, tecnico e fisico richiede la giusta energia: l’alimentazione quindi è imprescindibile, rispetto ai carichi e agli impegni quotidiani, e mi deve permettere anche un buon recupero”.

Come mantieni l’equilibrio tra le tue attività atletiche, essere una mamma e occuparti dei tuoi hobby nel tempo libero?

“Io e Andrea volevamo diventare genitori giovani e quando è nato Samuele, nel 2013, grazie al supporto dell’Esercito e della Federazione sono riuscita ad essere mamma e atleta. Non è stato sempre facile ma la maternità mi ha dato nuovi occhi, una nuova determinazione che mi ha fatto raggiungere obiettivi importanti come la Coppa del Mondo, il Mondiale e la medaglia di bronzo olimpica a Tokyo 2021. È stata una sfida organizzativa ma anche un bellissimo viaggio: Samuele è la mia medaglia più bella. Ho imparato anche ad essere più efficiente: quando sono a casa sono la mamma, quando sono in palestra sono l’atleta. Pochi hobby ma tempo ed esperienze di qualità con famiglia e amici, per rigenerarmi e rilassarmi”.

Che rapporto hai con la tua regione, il Friuli Venezia Giulia?

“È semplicemente famiglia e casa. Il legame con la mia famiglia, con le mie sorelle e mio fratello, è molto forte e il mio paese, Carlino, in provincia di Udine e la mia regione sono il mio luogo del cuore: un posto dove mi ricarico le energie, dove posso trovare le passeggiate in montagna e la mia canoa, tra laguna e mare. Abbiamo scelto, dopo anni a Roma e Rapallo, di ritornare durante la pandemia e di costruire qui la nostra casa. Per me non ha prezzo poter tornare qui, dopo migliaia di chilometri in giro per il mondo, so che c’è un angolo di paradiso e serenità ad aspettarmi”.

Terza partecipazione alle Olimpiadi, sei emozionata? Qual è il segreto della tua longeva carriera sportiva?

“Assolutamente si. L’Olimpiade è una gara unica e speciale che scatena emozioni diverse dalle altre gare, emozioni che conosco e spero di riuscire a gestirle al meglio, quando sarà il momento. La mia longevità sportiva credo sia dovuta al fatto che ho iniziato tardi a vincere, tra i 16 e i 17 anni, e ne ho avuto consapevolezza. A questo aggiungo la maternità e anche lo studio: lo sport non è mai stato il mio unico obiettivo e credo che questo mi abbia aiutata tantissimo”.

La redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia con sincerità Mara Navarria per il tempo dedicatoci.

Olimpiadi: pesante sconfitta per la Germania a Marsiglia

La partita che ha visto contrapporsi la Germania e gli Stati Uniti è stata parecchio difficile per le calciatrici tedesche che hanno perso con il risultato di 1-4.
La posta in palio? L’accesso diretto ai quarti di finale in quanto prima del proprio girone d’appartenenza.
I pronostici erano già a favore delle Statunitensi, che storicamente proprio contro la Germania hanno vinto ben quattro partite su cinque giocate, e il rettangolo verde ha dato ragione alle statistiche. L’unica partita vinta dalle tedesche è stata, infatti, un’amichevole del 2022.
Le due squadre hanno parecchio in comune: in primo luogo il desiderio di tornare ai fasti a cui erano abituate, dopo un Mondiale in cui certo non hanno brillato.
Secondariamente entrambe sono scese in campo nella seconda partita del girone B da vincitrici della partita d’esordio a questi giochi olimpici.

Hrubesch ha schierato più o meno la stessa formazione che ha esordito nella vittoria contro l’Australia. Sarai Lindner, nelle condizioni non ottimali per affrontare la partita, è stat sostituita da Felicitas Rauch. e Berger ha esordito in porta.

La Germania ha iniziato bene e ha avuto una grande occasione nei primi minuti, con Brand che ha superato la difesa avversaria e ha piazzato perfettamente per Schüller, ma l’attaccante non è riuscita a battere l’estremo difensore avversario.
Le americane, dall’altra parte, sono state più brave  a sfruttare la loro prima occasione. Trinity Rodman ha sfondato sulla fascia destra e il suo pallone ha richiesto solo la più semplice delle conclusioni da parte di Sophia Smith.
La squadra di Hrubesch ha faticato a ritrovarsi, ma quasi dal nulla è arrivato il pareggio firmato Giulia Gwinn (22′). Il suo tiro preciso da circa 25 metri ha trovato l’angolino basso e una temporanea parità tra le due compagini.
Il punteggio non è rimasto in parità per molto tempo. Smith ha costretto Berger ad un ottimo salvataggio, ma Swanson è stata pronta e approfittando del rimbalzo ha riportato gli Stati Uniti in vantaggio meno di cinque minuti dopo.
Alla mezz’ora la Germania ha l’occasione di ritrovare il pareggio ma Naeher ha parato bene il colpo di testa di Schüller e un altro tiro dalla distanza di Gwinn è finito fuori di poco.
Poco prima dell’intervallo, le ragazze allenate da Emma Hayes hanno dimostrato tutta la propria freddezza in campo oltre che, in questo caso, una certa dose di fortuna. Il tiro di Smith ha assunto una posizione imprendibile per Berger.
Il tentativo di Nüsken di ridurre il divario ad un solo gol di distanza dalle avversarie prima dell’intervallo non è andato a buon termine.

La formazione tedesca dopo l’intervallo è rimasta la medesima della prima frazione.
Fin dalla ripresa la Germania ha tentato di rimanere compatta in modo da salvare, per quanto possibile, il risultato. Nonostante questo, la squadra è parsa priva di quella precisione necessaria al buon esito dell’impresa. Diversi sono stati i tentativi delle tedesche di segnare, ma nessuno di questi è entrato in porta.
Lo sprint finale, poi, non è bastato anche perchè le calciatrici raramente si sono trovate in buone posizioni di tiro.
Le buone prestazioni di Berger non sono bastate per salvare la sua squadra dal 4-1 (ottenuto da un angolo stretto di Williams).

Giulia Gwinn, che ha portato alla squadra il gol della bandiera, intervistata dopo il triplice fischio finale, così ha commentato la partita:
Alla fine, abbiamo avuto più che sufficienti opportunità di segnare, ma ci è stata insegnata una lezione di finitura dagli Stati Uniti. Non è stato necessariamente la squadra migliore a vincere, ma la più cinica“.

La Germania avrà, in ogni caso, la possibilità di raggiungere i quarti giocandosi la qualificazione contro lo Zambia nell’ultima partita dei giorni mercoledì 31 luglio.

Queste le calciatrici tedesche che sono scese in campo contro gli USA: 
Berger, Rauch, Hegering, Hendrich, Gwinn, Buhl, Popp (C) (77′ Senss), Minge, Brand, Schuller, Nusken (68′ Lohmann)
A disposizione: Freigang, Frohms, Schultze, Doorsoun, Endemann.

UEFA Women’s Euro Under 19, Daniela Agote eletta miglior giocatrice del torneo

L’attaccante della Spagna femminile Daniela Agote è stata nominata Giocatrice del Torneo di EURO 2024 Under 19 Femminile in Lituania. Grazie a un’attenta analisi degli Osservatori Tecnici UEFA, possiamo capire il perchè: “In tutte le partite è stata costante e ha partecipato attivamente a molti gol. Ha dimostrato un’eccezionale abilità tecnica. Inoltre, ha confezionato l’assist per il primo gol spagnolo in finale”.

La giocatrice spagnola dell’Athletic Club è andata a segno nella semifinale contro l’Inghilterra, aprendo le marcature, e ha fornito l’assist sul primo gol nel successo della Spagna contro i Paesi Bassi, sfoderando una serie di prestazioni impressionanti.

“Non avrei mai immaginato di vincere questo riconoscimento”, ha commentato Agote al termine della finale ai microfoni UEFA. “Ognuna di noi ha dato il massimo. Devo ringraziare tutta la squadra, senza di loro non avrei potuto ottenere questo risultato. Il premio è anche per loro”. 

Ternana: Carola Zannini in prestito fino al 2025

Photo Credit: Emanuele Ubaldi - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

La società umbra ha comunicato il rinnovo dell’accordo per il prestito di Carola Zannini: il difensore classe 2005 permarrà in maglia Ternana fino al 30 giugno 2025.

La calciatrice fa parte della rosa rossoverde da gennaio 2024: per ora, quindi, una sola stagione quella trascorsa a Terni (con due giornate in totale da titolare), legata da un rapporto che continua ad essere temporaneo.
In seguito al prestito dalla AS Roma, quest’ultima, inoltre, ha proseguito con uno stabile contributo in Nazionale Under 19.

Casacca numero 30, ora è pronta a disputare la seconda stagione consecutiva nei medesimi colori.

Olimpiadi: la Nadeshiko non muore mai, il Giappone ribalta il Brasile in pieno recupero

La formazione del Sol Levante ha dovuto cominciare il suo secondo match della trentatreesima olimpiade senza uno dei suoi muri portanti, vale a dire Risa Shimizu, che nel match contro la Spagna ha abbandonato il campo in barella per un infortunio al ginocchio. Quella con il Brasile rappresentava una sentenza di “dentro o fuori” per le nipponiche, e al Parco dei Principi avrebbero dovuto dare il massimo non contro una squadra qualsiasi, bensì il Brasile di Marta.

GIAPPONE (5-3-2): Yamashita; Koga (70′ Seike), Minami, Kumagai (C), Takashi, Moriya; Miyazawa, Nagano, Hasegawa; Tanaka, Hamano (57′ Hueki).

BRASILE (5-2-3): Lauren (45’ Tarciane); Yasmin, Rafaelle, Lauren, Thais, Antonia; Ana Vitoria, Angelina (70′ Duda Sampaio); Marta (C) (85′ Kerolin), Gabi Nunes (45’ Jheniffer), Priscila (45’ Ludmila).

Marcatrici: 56′ Jheniffer (BRA), 90’+2 Kumagai (PEN) (J), 90’+6 Tanikawa (J)

Ammonizioni: 3’ Lauren (BRA), 44′ Marta (BRA), 71’ Minami (J)

Arbitro: Welch (UK)

Note: recupero 3’ pt, 8’ st.

L’inizio del Giappone è stato in affanno, con un buon giro palla da parte del Brasile, fino al fallo di Lauren ai danni di Tanaka, che l’è costato anche un cartellino giallo ad appena tre minuti dal fischio d’inizio, il primo momento in cui le nipponiche sono riuscite a riordinare le idee. La squadra asiatica si è affacciata nell’area avversaria soltanto al 5′ con un tentativo di verticalizzare verso Yamashita, che non ha però tenuto il pallone. Al settimo minuto, l’errore di Vitoria ha dato la possibilità a Miyazawa di fare incursione in area di rigore avversaria dopo aver costruito una bella azione con le compagne, ma non è riuscita ad arrivare al tiro.
Nel primo quarto d’ora di match, la squadra di Ikeda ha fatto fatica a contenere la fisicità e le ripartenze del Brasile, che ha invece gestito bene il pallone e costretto le avversarie a commettere fallo in più casi, come quelli di Kuga, Nagano e Hamano nel tentativo di contenere Angelina.
Il Giappone, approfittando del Brasile scopertosi per attaccare con Marta al 19′, che ha sbagliato a calciare, è ripartito con un’azione che ha coperto più di metà campo, fino ad arrivare davanti al portiere con Tanaka, che ha però fallito il tiro nello specchio della porta, calciando fuori. La prima vera palla goal della partita è stata proprio quella delle nipponiche che, ritrovata una certa fiducia, hanno infatti provato a passare in vantaggio.
Da quell’occasione in avanti, il match si è trasformato ed è diventato più divertente: il Giappone era più concentrato in fase di creazione del gioco e la difesa nipponica era bene in partita, gestendo al meglio Rafaelle e il suo tentativo di tiro al 26′. Il secondo tiro per le giapponesi, lontano però dallo specchio della porta, è stato quello di Hamano al minuto 28. La squadra di Ikeda, che faceva meno fatica a entrare in area di rigore, era però troppo sprecona sotto porta: al 35′ Tanaka è stata egoista e, anziché crossare dopo aver corso a grandi falcate verso l’area avversaria da oltre metà campo, ha provato ad accentarsi per entrare in area di rigore, ma si è trascinata il pallone oltre la linea di fondo. Pochi minuti dopo anche Hasegawa si è lanciata verso l’area avversaria e ha calciato in porta, però il suo tiro è stato parato da Lorena. Tanaka è ripartita al 38′, quando le squadre sembravano già proiettate verso l’intervallo a reti bianche, e dopo una splendida azione in area Hasegawa non ha calciato con forza a sufficienza da impensierire Lorena. Al 42′, il Giappone si è conquistato il suo primo corner della partita, e dalla bandierina è andata Hasegawa, ma il pallone è stato spazzato via e recuperato da Angelina; il Brasile è stato messo in difficoltà dalle nipponiche, completamente schiacciato. Hasegawa ci ha provato di nuovo da fuori area, ma il suo tiro è stato intercettato dalla difesa brasiliana. La squadra di Ikeda non ha smesso di crederci e ha provato ad andare in goal con Moriya, poi al minuto 47 l’arbitro ha concesso un calcio di rigore per un fallo di mano da parte di Rafaelle nel tentativo di bloccare proprio il tiro di Moriya. Tanaka ha calciato dal dischetto, ma il suo tiro nell’angolino basso è stato parato agevolmente da Lorena. Tanaka ha provato a riscattarsi con un tiro verso l’angolo appena sotto la traversa al 45’+2, ma non ha inquadrato lo specchio della porta, e non ci è riuscita neanche Hamano al 45’+5. Le due squadre sono dunque andate negli spogliatoi sullo 0 a 0. Il Giappone ha giocato in modo più aggressivo, calciando 8 volte di cui 2 nello specchio, e l’errore di Tanaka dal dischetto non ha permesso alla sua squadra di trovare il meritato vantaggio.

La ripresa è iniziata come una fotocopia della prima frazione, con un Brasile più aggressivo alla ricerca del vantaggio che non ha concesso niente al Giappone, comunque molto attento in fase difensiva. Marta, marcata da Kumagai, ha tentato di calciare al 54’, ma la difesa giapponese ha protetto l pallone. Dopo l’errore, al 56′, Marta ha fatto valere la sua esperienza con una splendida giocata e passato il pallone a Ludmila, che ha verticalizzato attraversando tutto il centrocampo e raggiunto Jheniffer, colei che ha battuto Yamashita con freddezza e portato il Brasile in vantaggio grazie al suo destro in area.
Dopo aver rischiato di subire un secondo goal da parte di Antonia, il Giappone ha provato a reagire, e al 64’ ha creato la sua più ghiotta occasione con Mina Tanaka, sola davanti al portiere, il cui tiro è stato però deviato in calcio d’angolo; dagli sviluppi del calcio d’angolo, Ueki ha provato a sfruttare il pallone calciato da Hasegawa dalla bandierina, ma il suo tiro si è spento tra i guantoni sicuri di Lauren.
Tanaka e Lorena hanno avuto un momento di gloria al minuto 67, dando spettacolo con due gesti atletici a dir poco meravigliosi: dopo essersi girata su se stessa in area di rigore, Tanaka ha calciato verso la porta appena sotto la traversa, e Lorena, alzandosi per andare a parare, è riuscita a deviarlo sopra la traversa con una mano, forse una delle fotografie più belle del match.
Il Giappone è stato più bravo nelle ripartenze, ma troppo impreciso e sprecone al momento di concretizzare i suoi tiri, colpendo anche una splendida traversa con Hasegawa e poi con il tentativo di Miyazawa, l’ennesima calciatrice nipponica che ha provato a sfondare il muro brasiliano, all’apparenza deciso a difendere il risultato sfruttando le ripartenze. Non ci sono stati altri tiri degni di nota da parte della verde-oro, mentre il Giappone di Ikeda ha continuato a giocare, è cresciuto e ha iniziato a giocare andando a spezzare il ritmo delle avversarie.
La partita è stata decisa da un episodio al minuto 88: Yasmin ha toccato il pallone in area con la mano, e l’arbitro ha concesso il secondo calcio di rigore al Giappone. Dal dischetto c’è andata Kumagai, e lei non ha sbagliato, trovando il meritatissimo pareggio. Alle asiatiche sarebbe stato stretto, il pari: Tanikawa, una delle giovani più interessanti di questi Giochi olimpici, con una prodezza ha calciato da oltre venti metri, approfittando di Lorena fuori dai pali, e il suo splendido pallonetto è andato a incunearsi nell’angolino basso, battendo il portiere brasiliano. La sua rete, arrivata al 90’+6, ha scatenato la gioia delle nipponiche, che hanno dunque portato a termine una splendida rimonta ai danni del Brasile, incredulo di fronte al risultato scritto sul tabellone al triplice fischio.

Il Giappone ha fatto, disfatto, rifatto e ridisfatto per quasi tutti i novanta minuti del match. Ikeda può ritenersi soddisfatto dell’approccio alla gara delle sue ragazze che, dopo aver preso le misure, hanno imposto il loro gioco e hanno trionfato su una formazione che, va detto, sulla carta partiva da favorita. Sicuramente sono da migliorare il cinismo sotto porta e la precisione dei passaggi. Menzione d’onore per Tanikawa, il Bayern Monaco potrà sicuramente contare su di lei nella prossima stagione. Bene anche Hasegawa e Kumagai, molto volenterosa l’una e precisa l’altra, e sfortunata invece Tanaka, che avrebbe forse potuto fare di più.

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