La capitana del Como Women Giulia Rizzon, che nei giorni scorsi è stata intervistata dalla nostra Redazione, ha voluto scrivere sui social le sue sensazioni dopo la promozione in Serie A conquistata all’ultima giornata di Serie B in casa contro la Roma Calcio Femminile.

Grazie. Tutto questo è un bellissimo sogno dal quale non vorrei mai svegliarmi.
Un lungo percorso, stupendo, a tratti difficile, che mi ha portato a vivere delle emozioni che da un po’ di tempo erano nascoste ma pur sempre dentro di me.
Partite a luglio con l’unico obiettivo di divertirci e provare a giocare. Lavorare per giocare. Sudare per ottenere. Vincere per gioire. Un grande gruppo che anche nelle difficoltà non si è mai spento. Ho sempre pensato che questa squadra fosse come una luce, che brilla di luce propria, che nelle difficoltà ha emanato una luce un po’ più flebile ma pur sempre viva e che poi si è accesa nel suo momento migliore. Ecco. Ora. O meglio il 22 maggio h 17 circa tutto il Como Women ha soffiato la candela su questa grande torta che ci siamo meritate. LA SERIE A. Ringrazio le mie compagne di viaggio che mi hanno sempre fatto sentire la loro vicinanza anche in alcuni momenti difficili perché è facile stare vicini quando tutto va bene e invece loro ci sono sempre state. Ringrazio lo staff che mi ha aiutato a crescere, mi ha migliorata, mi ha aiutato a sfidare i miei limiti (ammetto che non sempre li ho superati ma sono riuscita ad affrontarli molte volte ). Ringrazio il direttore sportivo che ha creduto in me come persona in primis e poi come capitano di questa squadra che sono orgogliosa a dir poco di rappresentare.
Ringrazio il  nostro Presidente che ha lottato, combattuto, voluto, amato piu di quanto abbiamo provato a fare noi con lui (e giuro che la passione che ha lui è impossibile replicarla anche se noi ragazze ci mettiamo anima e corpo sempre).
Non riesco a ringraziare dettagliatamente tutti perché veramente sarebbe un post infinito, in quanto abbiamo avuto la fortuna di avere al nostro fianco tantissime persone che hanno collaborato, aiutato questa squadra a vincere.
Ringrazio quindi tutti. Dal primo all ultimo che ha contribuito a raggiungere questo obiettivo. Ringrazio la mia famiglia per sostenermi ogni anno nelle mie scelte e per starmi vicina in ogni mia gioia e  perché no anche delusione.
Ringrazio i miei nonni, residenti nelle vicinanze di Como, che non hanno mai perso una mia partita, che hanno gioito e sofferto con me. È soprattutto grazie a loro che ho capito quali sono i veri valori della vita, l’umiltà, il lavoro, amare la propria famiglia e custodire le persone in modo prezioso cosi come hanno fatto loro con me.
Ringrazio mio nipote Gioele che anche se ancora non mi capisce è stato l artefice della mia felicità perché ogni lacrima, ogni malessere, ogni difficoltà è sempre riuscito a curarla solamente con il suo sorriso.
Ringrazio il mio tifoso per eccellenza Sergio che piu di un amico è il mio mentore e il mio fratello grande. Colui che ci ha sempre creduto più di me in alcuni momenti difficili.
Ringrazio mia sorella Elisa. La mia spalla. Il scudo. Ringrazio lei perché mi capisce più di quanto io sia riuscita a capirmi.
Ringrazio mia madre Antonella, la mia vita. A lei devo tanto forse tutto di quello che ho e di quello che sono.
Ringrazio mio padre Gabriele (su tre nomi che ha gli piace più il meno conosciuto quindi utilizzo questo). Mi ha insegnato il senso del sacrificio e lo ringrazio per aver lasciato il lavoro nel giorno della mia/nostra festa perché non sempre è riuscito a condividere con me alcuni momenti e so che gli è costato fatica.
Ringrazio i miei zii Monica e Roberto, mio cugino Luca. Senza spiegarlo so quanto mi hanno insegnato purtroppo. Ringrazio la mia stella più bella che c’è.
Ora mi rendo conto di quanta gente che ho intorno a me, solo se mi fermo a pensare.
Ringrazio tutte le mie compagne, e lo farò in privato perché spazio non ce n’è qui!
I grazie non bastano, quindi ora mi godo il momento, mi godo il mio QUI ED ORA. Mi godo i ricordi sapendo che ce ne saranno degli altri da avere insieme.
Le luci si spengono e si chiude il sipario ma noi….SIAMO IN SERIE A.
Siate affamate. Siate folli. Sempre.
Con immenso affetto….
GR

Photo Credit: Fabrizio Brioschi

FONTEFacebook
Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.