Per la rubrica “A pranzo con l’Ospite” abbiamo avuto il piacere di intervistare in esclusiva Veronica Privitera.
Mesi roventi per l’atleta catanese classe ’88, con trascorsi nel calcio ad 11 tra Roma, Napoli e Bari, tesserata attualmente con lo Jasnagora, squadra che milita nel torneo di Serie A2 di calcio a 5. Dopo aver vinto Coppa Italia e Serie A di beach soccer, oltre ad aver partecipato al Mondiale per club, con la maglia del Futsal Basic, infatti, doppia tappa sulla sabbia tra Catania e Cagliari con la maglia della Nazionale con la qualificazione ai Mondiali di Bali del prossimo anno e il secondo posto all’Europeo.

Veronica in questa estate siete state protagoniste con la maglia della Nazionale di beach soccer. Che sapore ha avuto giocare nella tua Sicilia? Che emozione resta di quella settimana?
“Un sapore dal gusto dolcissimo, ma soprattutto da un emozione indescrivibile, giocare in Sicilia, nella mia città Catania, davanti ai miei genitori, familiari e amici è stato bellissimo.
Resta l’emozione di una qualificazione agli ANOC BALI 2023, un obiettivo che era da raggiungere, resta la consapevolezza di aver gettato le basi per costruire qualcosa di bello e consolidare un gruppo affiatato”.
Poi la tappa a Cagliari, felicità per le buone prestazioni o amarezza per il secondo posto finale? Vi aspettavate di fare così bene qualche mese fa?
“La tappa a Cagliari ci ha viste protagoniste fin da subito, abbiamo iniziato con il piede giusto e se pensi che questa nazionale é stata messa in piedi 6 mesi fa, il secondo posto è già da Oro per noi. Ovviamente rimane l’amarezza, a chi non piace vincere sempre? Però guardandoci indietro nessuno avrebbe mai immaginato questi risultati, possiamo solo che essere felici per gli obiettivi raggiunti anche a Cagliari”.

A breve riparte il torneo di Serie A2, che ti vedrà nuovamente sul parquet. Che stagione vi aspetta e che ambizioni hai per l’annata alle porte?
“Il ritorno sul parquet quest’anno é stata dura, ho avuto molte proposte dal calcio a 11 ed ero molto tentata, ma le ambizioni e gli obiettivi sono molto accattivanti che hanno stimolato in me la voglia di continuare e cercare di raggiungerli con la stessa società”.
Per te trascorsi importanti anche nel calcio ad 11? Che ricordi porti con te in particolare?
“Porto sempre con me dei ricordi bellissimi, i campionati vinti soprattutto con la squadra della mi città l’Acese, porto con me la diversità dei caratteri delle mie compagne, la follia soprattutto, dei presidenti, ma la cosa più bella che mi rimarrà è il rumore dei tacchetti quando esci dallo spogliatoio”.

Nella tua vita, come capita spesso negli ultimi anni, ha preso piede il paddle. Ce ne parli?
“Il padel nella mia vita é entrato come un mettersi in gioco anche nel ambito lavorativo. Ho conosciuto a Milano un maestro Argentino e da lì é partita la mia voglia di scommettere su me stessa. Venendo dal beachtennis ha visto del potenziale e da quel giorno é iniziata la mia formazione, giorno dopo giorno mi rendevo conto che potevo anche lavorarci e quindi decido di iscrivermi al corso per istruttori di primo livello FIT e nel dicembre 2021 divento istruttrice di Padel. Già da un anno lavoro a Cagliari nello staff di Mariano Tallaferro (ex giocatore di Futsal) dove anche quest’anno continuerà la mia collaborazione”.