Maggio ha visto la chiusura di molti campionati, tra questi spicca quella della FA Women’s Super League, una delle sospensioni più celebri. Fu fondamentale il volere dei club che in larghissima maggioranza (solo il Liverpool era favorevole a ripartire) aveva dichiarato il suo dissenso nei confronti della ripartenza. E ciò ha indotto la FA a dichiarare il campionato chiuso.

L’uscita dell’Inghilterra dall’emergenza del coronavirus è ancora distante ed un’eventuale ripresa appare un grande azzardo, ma il ministro dello sport “in ombra” Alison McGovern ha inviato all’amministratore delegato della FA Mark Bullingham una lettera per esortare il consiglio federale a far ripartire il campionato per non perdere questa grande occasione di acquisire sempre più pubblico criticando la decisione di bloccare il normale svolgimento della stagione. A differenza della Premier League che punta a ritornare per il 17 giugno andando a giocare le restanti giornate del campionato.

Per quest’ultimo pretesto Alison McGovern è intervenuta: “Quali sono le misure che la Federcalcio sta adottando per garantire che questo genere e il progresso sportivo non vengano sprecati e come può il calcio femminile trarre vantaggio dai milioni di persone in tutto il paese che vogliono guardare lo sport in questo momento difficile? Non possiamo lasciare che la crisi diventi una questione dell’esistenza dello sport per donne e ragazze in tutto il paese. Ora deve garantire che massimizzi le opportunità della prossima stagione per la partecipazione allo sport”.

In un’altra dichiarazione sempre sull’argomento si è espressa così: “Non far ripartire il calcio femminile in questa stagione senza un piano più ampio per proteggere i guadagni che abbiamo fatto di recente è un enorme errore”, spiega McGovern. “Le persone inizieranno ora ad occuparsi della prossima stagione. Dobbiamo essere ascoltati con urgenza dalla FA e dai club della Premier League quali sono le loro intenzioni? Le donne continueranno a pagare il prezzo per un divieto tra 99 anni, che ancora oggi mette in ombra le donne nel calcio ? O c’è una strada per l’uguaglianza? Le giocatrici e le sostenitrici meritano le risposte. “

Difficilmente le richieste del Ministro dello Sport “in ombra” verranno accolte dato il parere dei diretti interessati delle squadre, in prima linea Gavin Makel, responsabile della squadra femminile del Manchester City, che ha dichiarato che di “opportunità in futuro ce ne saranno altrettante”.

Credit Photo: Profilo Instagram Chelsea Women