In un’intervista pubblicata dai media ieri, Lucy Bronze ammette che le Leonesse non sono contente della loro performance alla Coppa del Mondo anche se ha permesso loro di arrivare ai quarti di finale. Le giocatrici hanno promesso di essere ad un livello migliore sabato per la partita contro la Colombia: “Possiamo dare molto di piu’: siamo una squadra fantastica con giocatrici di grande talento”. Lucy aggiunge anche come in ogni partita che hanno avuto la squadra ha affrontato delle sfide molto diverse ma che le ha unite: “Con Haiti abbiamo avuto una partita molto fisica, con la Danimarca abbiamo perso una delle nostre giocatrici essenziali come Keira Walsh, con la Cina abbiamo completamente rivoluzionato la formazione e lunedì scorso, contro la Nigeria abbiamo avuto un’espulsione: ognuna delle prove che ci si e’ proposta, e’ stata affrontata e siamo andate avanti. Non ho visto fare altrettanto da parte di altre squadre che hanno avuto delle difficoltà, ma allo stesso tempo non siamo contente di come abbiamo giocato”. Anche gli infortuni pre-Mondiale a Beth Mead, Leah Williamson ed i problemi di salute di Fran Kirby fanno parte delle “prove” o avversità che si sono presentate a Sarina e al proprio entourage. Per concludere, Lucy Bronze dice che l’unica cosa possibile fare e’ continuare ad allenarsi e focalizzarsi sul lavoro che c’e’ da fare per portare a casa una vittoria. “Dopo la partita contro Haiti ho detto che i tifosi pensavano che non era questo quello che volevano, ma noi siamo la squadra che e’ ancora in lotta per la Coppa del Mondo, mentre ci sono Nazionali che erano favorite e con una storia nel calcio femminile, che sono gia’ andate a casa perche’ non sono riuscite a qualificarsi dopo il girone eliminatorio o non hanno passato la lotteria dei rigori, e noi ci siamo riuscite e abbiamo fatto vedere quella parte della squadra che sa cosa occorre fare per vincere”.

A disposizione della stampa oggi, Bethany England che abbiamo visto in azione contro la Nigeria nei tempi supplementari e nella lotteria dei rigori. Avendo l’Inghilterra usato Rachel Daly come difensore o ala sinistra, sembrano esserci ottime prospettive per Bethany di partire da titolare sabato ma lei non si sbilancia e dice semplicemente di essere a disposizione di Wiegman qualsiasi cosa le chieda di fare, seppur ammettendo che vorrebbe giocare un po’ di piu’, soprattutto dopo il trasferimento al Tottenham dal Chelsea a gennaio scorso per avere piu’ minuti di gioco in partita e l’opportunità di essere selezionata per la Nazionale. Bethany, come riportato dal Guardian, racconta: “Ho dovuto lottare molto per avere un posto su quell’aereo e non credo sia stata solo fortuna”. L’anno scorso, nonostante la convocazione per l’Euro, per England non c’e’ stata nessuna opportunità di entrare in campo: “E’ stato difficile ma anche molto diverso. Avere avuto l’opportunità di entrare in campo con la maglia della Nazionale per una grande competizione come questa e’ stata una cosa incredibile di cui sono molto orgogliosa. Di recente ho parlato con altre mie compagne qui in Nazionale e ho condiviso come a volte pensiamo di non aver contribuito ad un risultato solo perche’ non siamo scese in campo, quando in realtà abbiamo tutte avuto un ruolo importante in qualsiasi partita, ed e’ questo che ho dovuto imparare per me l’anno scorso. Forse e’ sembrato molto difficile ai tempi ma in realtà mi e’ servito: se continui ad impegnarti e lavorare sodo, le cose belle arrivano. E’ fondamentale riconoscere che sia che tu sia in campo o meno, puoi comunque essere importante perche’ senza di te il livello di allenamento non potrebbe essere così alto e nemmeno il modo in cui occorre affrontare ogni partita sarebbe lo stesso”.

Infine sulla Colombia, Bethany dice che il pericolo maggiore e’ di pensare che e’ un avversario facile e che occorre ricordarsi che hanno battuto la Germania: “Noi giocheremo il calcio che amiamo e speriamo di farlo con stile”.

Tutti sintonizzati sabato mattina alle 12.30 per la partita che segnera’ il passaggio alle semifinali tra Inghilterra, unica Nazione rimasta per il titolo Mondiale con una CT donna al comando, e Colombia.

Natascia Bernardi
Appassionata di calcio femminile dagli anni 90, prima portiere, poi arbitro ed ora allenatrice con il patentino di UEFA B in via di lavorazione. È attualmente Academy Manager per la realtà femminile giovanile della Kinetic Foundation ed Head Coach per QPR U12 Girls. Ambasciatrice per Kick It Out - l'associazione inglese contro ogni forma di discriminazione, se non su un campo da calcio o sugli spalti di uno stadio, la si può incontrare in qualche caffè indipendente intenta a leggere una biografia calcistica o un libro di narrativa italiana. Adora ascoltare BBC radio 2 o musica anni 80 quando guida anche se preferisce podcast calcistici in autostrada. Ha vissuto un po' ovunque ma ora è di base a Londra.