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Nonostante il dominio, ls Nuova Zelanda è stata sconfitte a Wellington per 1-0 delle Filippine.

L’allenatrice Jitka Klimková ha schierato lo stesso undici titolare che ha fatto la storia giovedì sera, con l’unico cambio della co-capitana Ria Percival che ha indossato la fascia al braccio.

La continuità dell’approccio ha dato i suoi frutti, poiché le Ferns hanno subito ricominciato da dove si erano lasciate contro la Norvegia, stabilendo i loro schemi di passaggio e posizionandosi nella metà campo delle Filippine. Le Filippine, tuttavia, sono cresciute nel gioco e sono state premiate con il vantaggio. Come l’ultima volta, Sarina Bolden ha aperto le marcature per le visitatrici, capitalizzando un calcio di punizione lungo in area che la difesa delle Ferns non ha affrontato. Il pallone di ritorno ha trovato la testa di Bolden e la palla ha trovato il fondo della rete, assicurando alle Filippine il loro primo gol della Coppa del Mondo femminile FIFA.

Nonostante il gol subito, le Ferns hanno fatto la parte del leone per quanto riguarda il possesso, la precisione dei passaggi e i tiri, le Filippine sono state in vantaggio nella statistica più importante: i gol segnati.

Klimková ha effettuato i cambi all’intervallo, inserendo le centrocampiste Liv Chance e Annalie Longo, completando il rientro di quest’ultima dallo strappo al crociato anteriore subito l’anno scorso. I cambi hanno iniziato a dare i loro frutti: la creatività delle giocatrici ha iniziato a mettere in crisi la disciplinata difesa filippina e a creare più occasioni da rete rispetto a quelle avute dalle Kiwi nel primo tempo. Le Ferns hanno sfiorato il pareggio dallo stesso corner che aveva visto CJ Bott aprire le marcature contro il Vietnam nella partita di riscaldamento, ma la mossa ben orchestrata è culminata con il colpo di testa di Wilkinson che ha superato di poco la traversa. Un’azione di contropiede ha quasi dato i suoi frutti: Liv Chance si è piazzata perfettamente, ma il tiro di Hand è stato respinto dal palo. Le Ferns pensano di aver trovato il pareggio grazie a un’inversione di tendenza rispetto a giovedì scorso, con Wilkinson che crossa dalla linea laterale e trova la testa di Hand, con la palla che scavalca Olivia McDaniel in tuffo. La spalla di Wilkinson, tuttavia, è stata giudicata in fuorigioco dal VAR quando ha ricevuto il pallone e il gol è stato annullato, con grande disappunto dei 32.357 spettatori.

Alla ricerca della scintilla d’attacco per innescare la rimonta, Klimková ha sostituito Percival con Grace Jale all’84° minuto, vedendo l’attaccante del Canberra United diventare la prima giocatrice di origine figiana a giocare in una Coppa del Mondo femminile FIFA. L’operazione ha quasi dato i suoi frutti: Jale si è vista respingere il tiro dal guanto di McDaniel, il cui portiere è stato bravo ad abbassarsi per sventare il pericolo.

Ma nonostante i sempre più pressanti tentativi in avanti delle Ferns, alla fine gli sforzi non vengono premiati, e il punteggio è rimasto di 1-0 per le Filippine.

FONTENew Zealand Football
Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.