Tra le punte di diamante del calcio femminile mondiale c’è Vivianne Miedema: nata a Gemeente Hoogeveen (Olanda) nel 1996, è nota come una delle meraviglie in attacco del calcio femminile moderno. Tanto notevole la sua aura enigmatica e la sua travolgente intensità, che nella sua nativa Olanda è stata trasformata in una vera e propria eroina.
Numero 9 dei Paesi Bassi e numero 11 dell’Arsenal, Vivianne ha segnato più gol per la sua Olanda di qualsiasi giocatore o giocatrice a livello internazionale, ottenendo negli anni numerosi premi quali quelli in occasione degli europei nel 2017, del campionato Frauen-Bundesliga col Bayern Monaco, del campionato con l’Arsenal nel 2018/19, e varie candidature, tra le quali spicca quella del vicinissimo 2022 come miglior calciatrice internazionale, affiancando altre stelle come Alexia Putellas, Caroline Graham Hansen e Samantha Kerr; ha inoltre preso più volte parte alla finale della cerimonia per il pallone d’oro femminile negli anni 2017, 2019 e 2020.

Miedema viene ricordata anche nel mondo del calcio femminile italiano per il goal che ottenne al 69′ durante Italia – Olanda dei mondiali in Francia 2019, anno in cui contribuì all’arrivo della sua nazionale al secondo posto.

Il suo bilancio statistico relativo all’anno 2022? 114 gol in 5 anni all’Arsenal, altri 94 in 111 partite con l’Olanda: ecco perché nella vita reale è stata nominata capocannoniere di tutti i tempi!

Anna Margaretha Marina Astrid Vivianne Miedema (così il nome per esteso), 25 anni, per il calcio ha sacrificato davvero tutto, perfino un paio di denti: da ragazzina perse due incisivi dopo uno scontro con un portiere. Non nutriva particolare simpatia per i colleghi maschi che giocavano con lei, che la vedevano come entità inferiore: un occhio di riguardo su questo punto che riflette l’atteggiamento degli stessi dopo la visione di una tripletta da lei effettuata che li portò ad uscire dal campo a testa bassa.

Non solo calcio: nella vita è coautrice di Vivianne Voetbalt, una serie di fumetti per bambini, e vanta un master in Football Business, conseguito nell’anno 2021.
Ed a proposito di football…il momento più divertente di qualsiasi partita? Quello del goal. Ebbene, Vivianne è famosa per non festeggiare quasi mai quelli che fa, anche se sono davvero tanti!

Nella sua carriera non sono mancate anche le critiche: in occasione della cerimonia dell’assegnazione del pallone d’oro del 2022, infatti, ha portato a galla la mancanza di parità tra calcio femminile e maschile; in particolare, alla luce dell’esistenza di un solo premio pensato per le donne in questo sport tra sette da assegnare.

“Sarò onesta, qui non mi sono sentita apprezzata come calciatrice. Penso che se chi di dovere vuole coinvolgere le giovani calciatrici deve farlo in un altro modo. Hanno pensato a cinque o sei premi diversi per la parte maschile e soltanto uno per quella femminile. Se vogliono metterla sul piano eguaglianza, dovrebbero avere lo stesso trattamento per entrambi”.

Talvolta la nuova generazione ha da insegnare tanto su aspetti di tale importanza: certamente da luglio 2021 c’è stata una svolta importante e memorabile nel mondo sportivo femminile, che non cancella però gli oggettivi immensi sacrifici compiuti dalle donne sportive per riuscire ad essere considerate; i passi da fare sono ancora tanti. La campionessa non si è dimostrata attenta solamente a questi aspetti ma anche su quello dell’omofobia: dichiarando pubblicamente la sua omosessualità, ha chiesto una mano ai colleghi uomini circa la totale inclusione.

“Se qualcuno di loro, in caso di coming out, fosse pienamente rispettato, da lì in poi sarebbe più facile, anche tanti altri ragazzi lo farebbero. Penso che ognuno dovrebbe fare quello che vuole, dobbiamo lasciare che le persone facciano tutto ciò con cui si sentono bene. Cosa cambia se un giocatore è gay o eterosessuale? Cambia qualcosa se un giocatore viene dall’Olanda, dall’Africa, dall’Australia? Siamo tutti uguali, quindi perché non possiamo semplicemente accettare come siamo e chi siamo? Godetevi il ​​calcio, godetevi la vita!”

La professionista non farà ritorno in questo mondiale con la nazionale arancione, a causa di un infortunio al ginocchio che la costringe a saltare la rinomata manifestazione. Intanto le compagne sono pronte a condividere l’esperienza nel gruppo E di cui fanno parte Portogallo, Stati Uniti d’America e Vietnam.