La giocatrice internazionale in attività con più presenze in Nazionale Inglese (104) è Lucia Roberta Tough Bronze, conosciuta a tutti come Lucy Bronze. Classe 1991, nominata di recente dal Re MBE (Member of the British Empire) – l’equivalente del nostro titolo di Cavaliere della Repubblica – per il contributo dato al calcio femminile, Lucy Bronze è una giocatrice professionista in forza al Barcellona come difensore destro. La sua storia calcistica conta molti club in Inghilterra (Sunderland, Everton, Liverpool, Manchester City), il Lione e un anno come studente-atleta in America, dove ha giocato in Nord Carolina. E’ la giocatrice in attività più titolata d’Inghilterra: 3 coppe dei campioni, 4 campionati vinti (3 con il Lione e 1 con il Barcellona), 3 FA Women’ Cup con Liverpool e Manchester City ed e’ campionessa europea 2022.

I trofei di Lucy Bronze non sono solo quelli di squadra: viene votata come PFA Women’s Players’ Player of the Year nel 2014 e 2017 (ndr – la PFA è l’equivalente della nostra Assocalciatori). Inoltre viene nominata BBC Women’s Footballer of the Year nel 2018 e 2020 e diventa la prima giocatrice inglese a vincere il premio UEFA come Giocatrice femminile dell’anno nel 2019, nonchè vincitrice dell’edizione inaugurale del premio Globe Soccer Award per la categoria migliore giocatrice femminile.

Nata nel nord dell’Inghilterra al confine con la Scozia, da padre portoghese e madre inglese, Lucy inizia a giocare a calcio col fratello a Faro, in Portogallo. Molto timida e riservata, inizialmente gioca per il Belford e poi si aggrega alla squadra maschile di Alnwick fino agli undici anni, dato che la Federazione, ai tempi, impediva alle ragazze di continuare a giocare in una squadra maschile oltre gli 11 anni di età Migliore giocatrice in campo, l’allenatore dell’Alnwick teneva così tanto alla partecipazione di Lucy nella squadra anche da dodicenne che apre un caso contro la Federazione di discriminazione per le ragazze (ndr – in Inghilterra c’è il Discrimination Act che determina che ogni attività debba essere aperta a tutti indipendentemente da abilità genere, etnia, religione e provenienza) nella speranza che venga fatta un’eccezione. Questo ovviamente non è avvenuto, ma ha certamente contribuito nel creare più opportunià’ per le ragazze che abitano a nord dell’Inghilterra e che vogliono giocare a calcio. Dopo la vittoria degli Europei, e’ stata messa una lapide in onore di Lucy Bronze proprio nel campo dell’Alnwick.

Durante la scuola a Alnwick, Bronze è stata capitano della squadra di calcio (dove giocava come mediano) e capitano delle squadre di hockey su prato e tennis. Ha anche fatto atletica (800 metri), sci di fondo e penthatlon. A 17 anni, finisce con anticipo la scuola superiore si trasferisce nel Nord Carolina per studiare all’University of North Carolina at Chapel Hill e giocare per la squadra dell’Universita’ chiamata Tar Heels women’s soccer. Rientra in Inghilterra nel 2010 – un anno dopo, iscrivendosi alla Leeds Metropolitan University dove completerà gli studi in Scienze con una tesi sulla rottura del crociato nel calcio femminile, laureandosi nel 2013.

Presenza costante per le giovanili dell’Inghilterra U17 e U19, e’ stata giocatrice fondamentale nella vittoria della UEFA Women U19 Championship nel luglio 2009.

Una volta raggiunti i 16 anni, la famiglia viene contattata da Mónica Jorge della Federazione calcio portoghese che chiede a Lucy di giocare per la Nazionale del Portogallo. Lucy dichiarerà che ha pensato a lungo a questa offerta e che era in procinto di accettare a 22 anni poiche’, anche se era sempre chiamata in nazionale inglese non riusciva a debuttare nella Nazionale maggiore. In realtà avrebbe potuto anche indossare la maglia della Scozia data la discendenza: riesce però ad esordire in Nazionale Inglese maggiore, in un’amichevole contro il Giappone  il 26 giugno del 2013. Il mese dopo, fa parte della squadra inglese all’Europeo ma non viene utilizzata: l’Inghilterra uscirà nel girone eliminatorio.
Il gol di esordio di Bronze in Nazionale è del 14 giugno 2014 nel 3 a 0 contro la Bellorussia per le qualificazioni mondiali.
Lucy Bronze inizia a giocare in Nazionale maggiore come centrocampista e, nel 2015 fa parte della squadra che va ai Mondiali, nonostante una stagione precaria dovuta ad un infortunio al ginocchio. Inizialmente gioca centrale-sinistro, per poi prendere definitivamente il posto di Alex Scott come difensore destro, proprio nel corso del girone iniziale. Il CT della Nazionale del tempo, Mark Sampson rilascerà diverse interviste, definendo Lucy Bronze, il migliore difensore destro del mondo.
Nel 2018 è capitano dell’Inghilterra per la prima volta, in occasione della SheBelievesCup e lo sarà anche per diverse partite di qualificazione alla Coppa del Mondo del 2019 in cui giocherà come centrale-mediano. Inizia qui a giocare in coppia con Keira Walsh e questo duetto verrà poi chiamato “colossi” in quanto impossibile da passare.
Fondamentale negli Europei del 2022, Sarina Wiegman convoca nuovamente Bronze come parte delle 23 giocatrici per la Coppa del Mondo, questo nonostante Lucy abbia subito un infortunio al ginocchio e sia appena rientrata a giocare tempo pieno al Barcellona, dov’e’ in forza da settembre 2022 e dopo la fine del contratto con il Manchester City.

Lucy Bronze ha dichiarato che preferisce giocare fuori dall’Inghilterra e che giocare nel Barcellona è una sfida e che e’ felice di aiutare la squadra “a diventare un’altra grande storica squadra in Europa” (ha vinto poi la Coppa Campioni 2023). Del Barcellona, Bronze dice che l’intensita’ e tattica di allenamento e’ di un livello superiore, ed è stata incoraggiata ad essere più flessibile e versatile come giocatrice e di non pensarsi sempre e solo in difesa.

Nella biografia di Beth Mead, Lucy Bronze appare come una giocatrice esperta e saggia: Mead dichiara che Lucy Bronze potrebbe traquillamente essere un’allenatrice, e che lei la vorrebbe come allenatrice.

Intanto vediamo cosa farà al suo terzo Mondiale in Nazionale maggiore.

Natascia Bernardi
Appassionata di calcio femminile dagli anni 90, prima portiere, poi arbitro ed ora allenatrice con il patentino di UEFA B in via di lavorazione. È attualmente Academy Manager per la realtà femminile giovanile della Kinetic Foundation ed Head Coach per QPR U12 Girls. Ambasciatrice per Kick It Out - l'associazione inglese contro ogni forma di discriminazione, se non su un campo da calcio o sugli spalti di uno stadio, la si può incontrare in qualche caffè indipendente intenta a leggere una biografia calcistica o un libro di narrativa italiana. Adora ascoltare BBC radio 2 o musica anni 80 quando guida anche se preferisce podcast calcistici in autostrada. Ha vissuto un po' ovunque ma ora è di base a Londra.