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Nello scorso febbraio Valentina De Risi è stata nominata responsabile nazionale del calcio femminile dell’AIAC, subentrando di fatto a Milena Bertolini. La stessa De Risi ha recentemente ufficializzato i nominativi, tra consiglieri e delegati vari, che l’affiancheranno in questo percorso: tra le cariche annunciate anche quelle dei rappresentanti regionali che vede per la Calabria la nomina di Francesca Stancati. Abbiamo raggiunto l’avvocato, che da anni è ai vertici delle maggiori federazioni sportive regionali, per un qualche battuta dopo la riconferma dell’incarico giunto nei giorni passati.

Signora Stancati poco tempo per lei è giunta la riconferma dell’incarico come responsabile regionale Aiac del calcio femminile. Quali emozioni e pensieri ha provato dopo la sua nomina?
“In questo momento di grande notorietà ed ascesa del calcio femminile, in Italia, questa nomina mi ha motivata molto per offrire ancor di più il mio contributo per tutto il movimento. Durante lo svolgimento del primo incarico non ho avuto molte occasioni per svolgerlo appieno, quindi questa nuova ripartenza mi da molta motivazione e carica”.

Per lei in primis l’incarico di interagire con il presidente regionale e con le varie delegate provinciali. Pronta a mettersi a disposizione per il bene del calcio femminile?
“Con il Presidente Regionale Mesiti ho subito avuto un buon rapporto. Lui è molto interessato alla crescita delle componenti femminili e mi è stato vicino quando, con i presidenti provinciali abbiamo dovuto individuare tutte le figure di delegato provinciale. E’ stato un buon lavoro ed ho individuato persone motivate in tutte e cinque le nostre provincie”.

Sarete, inoltre, il punto di riferimento per tecnici e dirigenti delle squadre che faranno capo a voi per esigenze, evenienze e necessità varie giusto?
“Giustissimo, noi saremo a disposizione per ogni esigenza che attiene al calcio femminile e non solo. La voglia è quella di collaborare al massimo con tutte le componenti, coadiuvandole per arrivare a livelli sempre più alti”.

Quali sono le sue idee in merito all’incarico da poco raggiunto? Quali sono i primi obiettivi che vorrebbe centrare?
“Gli obiettivi son quelli di far conoscere e render visibile il calcio femminile. Per fortuna la nazionale ed i club di Serie A e B ci aiutano molto, creando dei modelli a cui dirigenti, tecnici e giocatrici possono riferirsi, cosa che fino a qualche anno fa non esisteva. Per favorire una maggior conoscenza e vicinanza anche sul nostro territorio, l’idea è quella di organizzare seminari, incontri e, se possibile, partite della Nazionale, anche in Calabria. Sarebbe una occasione per aggiungere energia ed entusiasmo alla crescita che già sta maturando”.

A breve ripartiranno anche i campionati a carattere regionale. Quali potranno essere le problematiche per la ripartenza visto il momento attuale?
“Le problematiche sono quelle di tutti gli sport, l’abbandono delle atlete, soprattutto nel calcio giovanile, determinato dalla lunga assenza dai campi, è un fenomeno abbastanza importante e dobbiamo fare in modo di creare le occasioni affinché le giovani abbiamo più squadre a cui far riferimento. In Calabria non esistono Società di calcio a 11 di puro settore femminile e sarebbe bello se iniziassero a costituirsi anche qui. Il Campionato regionale non è composto da molte squadre ma, anche in questa categoria, inizia a emergere un buon livello tecnico, questo determina certamente un seguito da parte di pubblico e di appassionate che si avvicineranno al calcio, aumentando il numero delle tesserate”.

Questione giovani, promozioni nelle scuole e settori giovanili. Punterete molto anche su questo?
“La Figc punta molto sul calcio giovanile femminile, organizzando diversi progetti che riscuotono molto successo nelle scuole e l’Aiac sarà in prima linea nel supportare ed organizzare questo tipo di attività. Il futuro e la crescita passa certamente dalle piccole calciatrici per cui ogni nostra attività non potrà prescindere dal pensiero di offrire alle ragazze la possibilità di giocare a calcio”.

Nella prossima stagione per il calcio femminile Serie A visibile anche su La 7 ed il calcio a 5 su Sky. Segnale positivo per tutto il movimento?
“Non è solo un segnale positivo ma è un veicolo di modelli ed immagino che favoriranno, come già detto, l’accostamento al calcio e lo sdoganamento di questo sport, ove ve ne sia ancora bisogno. Avere dei modelli cui ispirarsi ed delle calciatrici da imitare, è il modo migliore per trasferire la passione alle nuove generazioni. Tutte le calciatrici son cresciute con modelli maschili ed ora è bello sentire le nuove leve che si ispirano a Sara Gama e compagne di Nazionale. Quando Sky ha acquistato i diritti di alcune partite di Serie A femminile ho subito capito che quello sarebbe stato un trampolino di lancio per il nostro amato calcio, e così è stato. Il calcio femminile italiano è diventato attrattivo sia per i grandi Club che per gli sponsor e, conseguentemente per tutte le giocatrici internazionali che arricchiranno ancor di più il nostro campionato, rendendolo competitivo e bello. Un cenno va fatto poi al gran lavoro che si sta facendo con la Nazionale maggiore e con tutte le Nazionali giovanili. Oramai tutte le ragazze d’interesse Nazionali giovanili e con le Selezioni territoriali. Oramai tutte le ragazze d’interesse son costantemente monitorate al fine di non perdere più alcun talento italiano”.