aiac-raffaella-manieri
Nello scorso febbraio Valentina De Risi è stata nominata responsabile nazionale del calcio femminile dell’AIAC, subentrando di fatto a Milena Bertolini. La stessa De Risi ha recentemente ufficializzato i nominativi, tra consiglieri e delegati vari, che l’affiancheranno in questo percorso: tra le cariche annunciate anche quelle dei rappresentanti regionali che vede per le Marche la nomina della pesarese Raffaella Manieri. Abbiamo raggiunto l’ex calciatrice di Torino, Milan, Torres e Brescia, che ha legato il suo nome anche alla Nazionale italiana, dopo l’incarico giunto nei giorni passati.
Il Delegato Regionale delle Marche ha cosi parlato rispetto al ruolo che ricopre ufficialmente da qualche settimana.
Poter essere d’aiuto per la crescita del calcio femminile mi rende sempre felice. È un movimento in continuo sviluppo: c’è da fare ancora tanto e cercherò di mettere a disposizione tutta la mia esperienza nazionale ed internazionale. Durante questo percorso –spiega la Manieri- sarò il punto di riferimento per la categoria delle allenatrici e degli allenatori del calcio femminile e questo mi fa davvero piacere. L’incarico ha lo scopo di poter coprire tutte le regioni attraverso referenti regionali che possano raccogliere idee, esigenze e necessità riguardanti lo sviluppo del calcio femminile.  I primi obiettivi saranno quelli di aumentare il numero di allenatrici e di calciatrici”.
Poi l’attenzione si sposta sul discorso giovani. Queste le riflessioni a riguardo di Raffaella Manieri:
“La Figc sta investendo tanto sui progetti di promozione e sviluppo del calcio femminile. Il progetto Valori in rete ne è una prova ed ha riscosso molto successo. Penso che ogni contesto sia diverso e che bisogna lavorare diversamente in ogni territorio, attuando strategie su misura, per aiutare i settori giovanile a crescere. La formazione -continua l’ex calciatrice- è un aspetto che  reputo molto importante ed oggi abbiamo la fortuna di poterne fare anche una parte online, come già sta accadendo. Una chiave importante è quella di far incontrare gli atleti che hanno avuto successo alle nuove generazioni. Chi più di un’atleta che è nato nel tuo stesso territorio ti può capire o aiutare?”
La chiusura è dedicata alla ripartenza dei campionati regionali e all’impatto del calcio femminile che sta ottenendo sempre maggiore visibilità.
“Stiamo andando verso il professionismo e l’entrata dei media nel movimento ne è una risposta. La tv, come i social, renderà le calciatrici sempre più conosciute e visibili e permetterà di aumentare idoli al femminile da cui prendere esempio. Il livello delle calciatrici -sottolinea la Delegata marchigiana- sta crescendo di anno in anno è divieterà sempre più piacevole vederle giocare. Il calcio femminile ha una storia diversa, rispetto a quello maschile, ci vuole solo tempo per poter iniziare a scrivere pagine importanti sia in Europa che nel mondo. Sui campionati locali –conclude l’ex difensore pesarese– i problemi sono quelli che abbiamo vissuto fino ad ora riguardanti il rispetto del regolamento e del protocollo. Molte società non sono riuscite a sopravvivere ed ora ci sarà anche il problema dell’abbandono di molti giovani alla pratica sportiva.