A febbraio, l’Empoli conquista una qualificazione storica in Coppa Italia e gioca due partite importanti per la strada in campionato: contro l’Inter quasi riapre il match sotto 3-0 e contro La Juventus fa una vittoria storica per 2-1.

Una delle protagoniste di questa corsa è Alessia Capelletti che con grande senso della posizione e velocità di reazione offre alle compagne di reparto un sostegno rilevante nella lettura delle diverse situazioni difensive ed è una delle attrici principali della quindicesima giornata di campionato.

Contro la Juventus, infatti, all’81’ minuto della partita Alessia Capelletti ha di fronte una delle attaccanti più forti del campionato che si incarica di calciare il rigore concesso dall’arbitro. Questo frangente della partita è uno di quelli che probabilmente ricorderà per sempre: con la palla dentro, è pareggio e tutta la prestazione si sarebbe offuscata in pochi secondi.

Durante l’incontro, la difesa dell’Empoli riesce a contenere gli attacchi della Juventus, la porta di Capelletti esce indenne da una sfilza di occasioni mancate e giocate monche che le campionesse d’Italia mettono a punto. In ogni situazione, Capelletti rimane focalizzata sulle diverse situazioni, esprime delle parate importanti, come ad esempio su Lina Hurtig al 40’ del primo tempo, quando le chiude lo spazio del tiro; nel secondo tempo la portiera dell’Empoli non perde il filo della gara, né quello delle trame di gioco delle compagne.

La squadra toscana, a partire da un quarto d’ora da incorniciare, compie l’impresa della quindicesima giornata, e forse di tutto il campionato: fa 2 gol alla Juventus imbattuta da 54 gare in Serie A e vince. Soprattutto, Alessia Capelletti resiste. Non si fa travolgere.

Non è facile subire la pressione della squadra torinese quando attacca e cerca il pari, e che dopo la prima rete crede nella rimonta e ha l’occasione del 2-2. Non è facile resistere fino a un secondo dopo l’ultimo, fino alla certezza del risultato, soprattutto quando all’81’ minuto arriva un rigore da parare.

Nella battaglia di nervi del dischetto Alessia Capelletti cerca l’incertezza, un piccolo pensiero negativo nella testa dell’avversaria. Lo nota, lo segue, si appoggia al lato giusto e regala gli ultimi minuti di tensione positiva alla sua squadra. I secondi dopo l’81’ minuto sono momenti cruciali, in cui si tiene la concentrazione, ci si avvicina al risultato esaltante, allo scalpo delle campionesse d’Italia.

Credit Photo: AIC – Associazione Italiana Calciatori