Il campionato di Serie A di calcio a 5 femminile è terminato lo scorso 19 giugno con gara 3 della finalissima tra Falconara e Montesilvano che ha premiato quest’ultime con il titolo di squadra campione d’Italia. Dopo tre match equilibrati le abruzzesi, quindi, si sono imposte sulle marchigiane regalandosi il terzo scudetto in 10 anni. Abbiamo raggiunto Ersilia D’Incecco, capitano delle pescaresi, per una breve intervista sulla stagione. Queste le parole del laterale classe ’89 al suo quarto anno a Montesilvano.

Il campionato di Serie A è iniziato ad ottobre con tante squadre importanti al suo start. Quali erano gli obiettivi del Montesilvano?
“Quest’anno il campionato è stato molto equilibrato, è vero che abbiamo perso molte giocatrici internazionali ma è pur vero che le squadre si sono rinforzate molto. 
Gli obiettivi del Montesilvano sono sempre quelli di competere ad alti livelli. La Rosa di quest’anno probabilmente è stata la più competitiva. Volevamo competere per i due trofei in palio”.

Ripartivate dal successo nella Coppa della Divisione della passata stagione. Quanto è stato importante quel successo in ottica di questa annata? Che ricordi hai di quel successo?
“L’ultima partita giocata l’anno scorso è stata proprio la finale di Coppa della Divisione vinta a Bari. Unico trofeo giocato quell’ anno a causa del Covid, averlo vinto ci ha fatto ripartire con il piede giusto”.

Sei il capitano di questa squadra, cosa significa indossare quella fascia al braccio?
“Questa è casa mia, e rappresentare questa squadra mi riempie il cuore.
Mi sento di portare dentro questa fascia la mia amica e compagna di mille avventure Alessia Guidotti! Insieme rappresentiamo la forza di questa squadra! E nonostante non siamo più giovanissime nei momenti importanti riusciamo a mettere il cuore davanti a tutto! Motivo di grande orgoglio e colgo l’occasione per ringraziarla”.

Per voi 6 successi di fila nelle prime sei giornata disputate. Quali erano gli umori dopo l’avvio convincente?
“Erano state inserite solo tre giocatrici nuove perciò lavorare all’inizio non è stato difficile! Eravamo euforiche di iniziare dopo la stagione interrotta. Gli animi leggeri e le gambe andavano veloci. Poi lo staff ha iniziato a lavorare e per raggiungere il massimo abbiamo dovuto lavorare molto, spesso non riuscivamo ad essere ciniche. Ma alla fine siamo arrivate”.

Nei play-off successi con il Città di Capena e il Kick Off. Come sono andati quei match?
“Sapevamo che incontrare il Città di Capena non sarebbe stato facile. Loro sono brave a  chiudersi in difesa e sanno essere molto pericolose nelle ripartenze. In campionato ci hanno messo in difficoltà, Ma siamo state brave a non perdere la testa. Con la Kick Off invece abbiamo disputato due ottime gare. Non capita tutti i giorni di vedere una semifinale che finisce con 5 gol di scarto. Ci siamo rese davvero conto del potenziale della squadra”.

Poi la finalissima con il Città di Falconara giunta sino a gara 3. Il fattore campo è sempre saltato e i due successi in trasferta vi hanno consegnato lo scudetto, come sono andati questi match?
“In gara 1 non abbiamo disputato una bellissima prestazione ma per la prima volta avevamo battuto il Falconara. Perciò poco importava del bel gioco, l’importante era vincere e così è stato. In gara 2 invece non abbiamo avuto la mentalità giusta e loro sono un ottima squadra con giocatrici forti. Li hanno dimostrato di essere più brave di noi.
Penso che sia giusto così che la migliore squadra sia uscita in gara 3 perché la finale è la partita secca. Noi ci siamo arrivate un po’ incerottate, prive di due giocatrici fondamentali. Ma poco ha influito visto che siamo entrate a testa alta, nonostante i primi due gol subiti nei primi due minuti di gioco, non l’abbiamo mai abbassata. Ed è questa la mentalità del Montesilvano”.

Che emozioni avete provato durante questi match?
“Durante il campionato non abbiamo mai perso in trasferta, perciò il fattore campo non ci ha mai condizionato. Vincere in casa è bellissimo, ma vincere nel palazzetto della squadra avversaria ti fa provare una gioia immensa. Nella prima gara eravamo felici ma le emozioni più grandi le abbiamo provate alzando la coppa. Questo è lo scudetto del gruppo, è lo scudetto dei pochi tifosi che ci seguono delle persone che credono in questa squadra e hanno reso possibile tutto questo. La mentalità del Montesilvano è proprio quella di non mollare mai, nonostante le difficoltà”. 

Che ricordo porterai con te di questa stagione?
Questa stagione ci ha insegnato tanto, è stata difficile per tutti. Iniziare non era facile, ma lo abbiamo fatto tutti insieme, presidenti, staff e noi giocatrici. Ci sono stati momenti difficili, ci si allenava e non si sapeva quando si poteva giocare; molte partite rimandate causa Covid, tante colleghe positive ma abbiamo sempre cercato di fare tutto in sicurezza per la nostra salute.  Di questa stagione mi porto la caparbietà che abbiamo avuto noi giocatrici di non mollare mai”.

Nella prossima stagione rimarrai sempre al Montesilvano o è ancora presto per parlare di futuro?
“Montesilvano è casa mia, sia in campo che fuori, non credo ci sia un altro posto così”.

Credit Photo: Pagina Facebook Montesilvano C5 Femminile