Per le ragazze del Verona non c’è tempo di festeggiare l’anticipata salvezza. A distanza di soli tre giorni le scaligere scendono nuovamente in campo sul sintetico amico di via Sogare per affrontare l’ostico Tavagnacco nella gara unica ad eliminazione diretta valida per i quarti di finale di Coppa Italia. Tra le fila friulane parte dalla panchina la prolifica attaccante scozzese Clelland, ormai recuperata. Problemi di organico invece per mister Longega che non può impiegare le acciaccate Kostova, Dupuy e Bouby, mentre recupera in extremis Molin. Verona in campo con la maglia di cortesia color malva, friulane in giallo.

Non succede praticamente nulla per i primi venti minuti con le squadre che si annullano a vicenda con il Tavagnacco che da l’impressione di poter rendersi pericoloso nelle palle da fermo mentre il Verona predilige le ripartenze.
Nichele prova a ravvivare la partita con una conclusione dalla distanza ma non inquadra la porta. Poco dopo Bardin in contropiede perde l’attimo, la sfera perviene a Hannula che di sinistro non riesce a chiudere il compasso.
Alla mezz’ora su gli sviluppi di un angolo battuto da Bardin il Verona va vicinissimo al vantaggio con la conclusione da due passi di Wagner che si stampa sull’incrocio dei pali.
Si va al riposo con il risultato ad occhiali.

La ripresa si apre con il Tavagnacco in avanti ma è il Verona a divorarsi l’opportunità più clamorosa con Nichele che raccoglie l’assist di Fishley e a porta spalancata spedisce incredibilmente a lato. L’ingresso di Clelland galvanizza il Tavagnacco pericoloso con l’incornata di Erzen. Para senza problemi Lemey. Al 21′ la neo entrata Dupuy incorna da distanza ravvicinata ma trova Ferroli in posizione. Due minuti più tardi Nichele va alla conclusione con sfera deviata da un difensore di un nulla a lato.
Il meritato gol del vantaggio giunge al 25′: angolo di Bardin, palla in mezzo all’area per Fishley che salta più in alto di tutte e batte l’incolpevole Ferroli per l’uno a zero veronese.
Alla mezz’ora l’arbitro Silvia Gasperotti si erge a protagonista ed invece di segnalare il fallo ai danni del Verona assegna un calci odi rigore al Tavagnacco per il mani di Julia Molin in caduta. Dagli undici metri Lana Clelland è infallibile e riporta in parità l’incontro.
Il Verona non si scoraggia e prova ad attaccare nuovamente rendendosi pericoloso con l’inzuccata di Dupuy. Palla che termina alta. Si arriva così alla conclusione senza altre emozioni e si procede con i tiri di rigore.

Il Tavangacco fallisce la conclusione dagli undici metri con Brumana, mentre Decker porta avanti Verona. Clelland non fallisce la trasformazione, mentre Wagner calcia alto. Lemey va a respingere la conclusione di Mascarello ma Fishley non ne approfitta e a sua volta si fa parare la conclusione da Ferroli. Camporese da una parte e hannula dall’altra non sbagliano. Alla quinta trasformazione l’esperta Alessia Tuttino insacca, mentre l’attaccante scaligera Sofia Kongouli spedisce il pallone direttamente a lato della porta difesa da Ferroli.
Esulta così il Tavagnacco che approda in semifinale. Sfortunatissimo, e con qualche recriminazione, il Verona che esce immeritatamente e a testa alta dalla Coppa Italia.


AGSM VERONA – TAVAGNACCO 1-1 (3-2 d.c.r.)
Reti:
St. 25′ Fishley, 32′ Clelland (rig.)

Rigori
Tavagnacco: Brumana fuori, Clelland gol, Mascarello parato, Camporese gol, Tuttino gol
Verona: Decker gol, Wagner fuori, Fishley parato, Hannula gol, Kongouli fuori.

AGSM Verona: Lemey, Lipman, Molin (47′ st. Ambrosi), Soffia (19′ st. Dupuy), Bardin, Wagner, Kongouli, Fishley, Nichele, Decker, Hannula.
A disposizione: Buhigas, Meneghini, Goula, Poli, Ambrosi, Dupuy.
Allenatore: Renato Longega.

Tavagnacco: Ferroli, Martinelli, Frizza, Mella, Brumana, Tuttino, Polli (dal 7′ st. Clelland), Cecotti, Erzen (42′ st. Benedetti), Mascarello, Camporese.
A disposizione: Copetti, Donda, Clelland, Veritti, Tortolo, Fracaros, Benedetti.
Allenatore: Marco Rossi.

Arbitro: Silvia Gasperotti di Rovereto.
Assistenti: Davide Adamoli e Fabio Cappellaro.

Note: Campo in erba artificiale, pomeriggio con cielo nuvoloso e clima gradevole. Ammonita Mascarello, Molin. Espulso per proteste il tecnico Longega al 32′ st. Recupero 2+3.

Credit Photo: Federico Fenzi