Wind of changeL’ultimo morso alla prima metà della mela stagionale profuma di vento catabatico da Est-Nord-Est, quasi una allegoria a mo’ di ora et laBora, in bilico tra le tematiche del campionato e quella della meteorologia. Senza dimenticare il classico quid fomentato dalla tradizionale, punzecchiante rivalità geografica tra il popolo dell’Aquila friulana – peraltro numeroso in entrambe le compagini coinvolte – e quello dell’Alabarda veneto-giuliana. In una domenica vittoriese in bilico tra strali di Zeus e presenzialismo di Borea – personificazione delle raffiche da nord nella mitologica greca, da cui origina il nome del celeberrimo vento adriatico di cui sopra – va in scena al Paolo Barison la singolar tenzone della 13° Giornata di Serie C, ultima del girone d’andata, tra le Tose di mister Massimo Zoni e la Triestina di coach Fabrizio Melissano. Un match denso non solo di simbologia, ma anche di irrimediabile concretezza, tra due rampanti protagoniste  in cerca di definitiva stabilità nel miocardio della graduatoria stagionale: con le rossoblù seste e avanti di un solo punto sulle mule rossoalabardate, la gara – tra sorpassi alla Dino Risi e controsorpassi alla Lewis Hamilton – promette spettacolo e copertoni fumanti da una parte e dall’altra.

Stesse componenti della linea d’asse ma diversa livrea per la Groove Armada di casa Permac agli ordini del condottiero pordenonese, dopo il ferale – in termini prettamente statistici – stop without go in casa dell’irresistibile capolista Cortefranca. Il 4-4-1-1, esibito con rivedibili esiti in terra bresciana, torna a lasciar spazio al più collaudato 4-2-3-1 di griffe tipicamente zoniana, con le medesime protagoniste di sette giorni prima restituite a compiti di foggia più marcatamente offensiva. Davanti alla responsabile del Gate rossoblù Alice Bonassi orbita dunque nuovamente la quaterna difensiva d’élite composta, da destra a sinistra, da Carlotta GavaGiada TomasiCarlotta Martinis e Monica Furlan. Con le chiavi del centrocampo affidate come sempre al mastro ferraio Laura Tommasella, coadiuvata dalla confermata apprendista artigiana Carlotta Modolo, il trio deputato a scassinare la retroguardia avversaria si regge sull’esperienza di capitan Karin Mantoani sulla fascia mancina e sulla vogliosa garra di Sofia Bigaran al centro e Ilaria Mella sull’out offensivo opposto. Davanti, seppur in condizioni di forma non ottimali, alberga la vera nueve rossoblù in maglia 17, classe 2003, Giulia Trevisiol.

I primi minuti del match agli ordini del signor Coradi di Brescia, sotto gli occhi dei numerosi spettatori connessi tra TV e streaming sui canali de La Tenda TV, imprimono al menù calcistico di giornata le prevedibili stimmate di un match race tra due compagini vogliose di veleggiare il più efficacemente possibile, con la prua davanti l’una all’altra, oltre la boa di metà stagione. A lavorare con grande lena sin da subito sono i sails trimmer di metà campo, a volte sin troppo repentini e imprecisi nella regolazione dei sistemi propulsivi necessari a superarsi a vicenda. Le diverse conclusioni candidamente a referto nei primi 25′ di gioco sono dunque poco più che potenziali occasioni a metà tra casualità e sterili espressioni personali, senza oscillazioni cortisoliche per i rispettivi estremi difensori: Blarzino e Zanetti ci provano con il destro da dentro l’area ma spediscono la sfera a distanze siderali da Bonassi; dall’altra parte Ilaria Mella ha perlomeno il merito di far entrare in contatto il pallone con i guanti di Malaroda, seppur con un sinistro debole e poco angolato. Ai punti si fa comunque preferire la formazione ospite rossoalabardata, che con il passare dei minuti tenta di sfondare sul fronte offensivo di sinistra con l’asse Gallo-Usenich, costringendo la retroguardia rossoblù a un supplemento di attenzione all’altezza del proprio vertice alto di destra. Il primo, concreto pericolo per la porta di Alice Bonassi arriva però da sfondamento centrale al minuto 26: Paoletti, di prepotenza, vince una doppia carambola su Tomasi e Martinis presentandosi alla conclusione d’esterno dall’altezza dal dischetto, il portiere rossoblù quasi ricadendo all’indietro riesce in qualche modo a respingere con la punta del piede di richiamo. Pochi secondi, dopo dalla parte opposta, Malaroda anticipa in uscita con ottima scelta di tempo Trevisiol lanciata di prima da Tommasella. Ma è dopo un altro giro di lancette, neppure avviato al suo completamento, che la Triestina sciupa clamorosamente l’episodio per sbloccare il match di prepotenza: Bortolin si spreme con veemenza sino a incunearsi defilata nel cuore dell’area di rigore rossoblù, il pallone al centro per Usenich è un cadeau da spingere in surplace alle spalle di Bonassi, eppure la numero 28 giuliana, forse disturbata dal disperato recupero last minute di Martinis, incoccia la base interna del palo. L’incredibile scampato pericolo dovrebbe finalmente scuotere le Tose a dare di più e meglio sia in fase di costruzione che di resistenza agli assalti, ma la compagine di casa persiste nel verticalizzare in modo sin troppo impreciso per Mella e Trevisiol, regolarmente anticipate in uscita dal talentuoso estremo difensore classe 2005 Ginevra Malaroda. A sfiorare, per la terza volta nell’ultimo quarto d’ora di frazione, la rete dell’1-0 sono però ancora le ragazze di mister Melissano: ottima palla filtrante in profondità per Paoletti, che elude la marcatura di Furlan ma a tu per tu con Bonassi trova la splendida risposta dell’indomita guardiana del faro rossoblù. Si va dunque, nonostante i ripetuti affanni difensivi in casa Permac, al riposo sul punteggio ancora bloccato e privo di marcature.

La ripresa potrebbe offrire subito una lecita occasione di riscatto, perlomeno sotto il profilo squisitamente caratteriale, alla formazione di mister Zoni. Ancora una volta sono però le triestine a fare la voce grossa sin dai primi istanti e, dopo una prima conclusione di Peressotti in mischia dopo 120 secondi, questa volta la compagine alabardata rompe gli indugi e decripta il punteggio su palla da fermo grazie ad Antonella Paoletti al 51′: il corner da sinistra di Silvia Blarzino coglie una spizzata tra una selva di teste a centro area che, di fatto, libera la numero 77 ospite per una facile rifinitura mancina da pochi passi alle spalle dell’incolpevole Bonassi. Il vantaggio alabardato scuote, finalmente e almeno in parte, l’orgoglio rossoblù: Trevisiol dal limite con una rasoiata, coraggiosa ma larga, prova a mettere in mostra il proprio sinora inespresso strapotere fisico. L’occasione per l’inopinato acuto del pari si palesa a ciel sereno al 58′, quando Mella servita in profondità sulla fascia destra libera il diagonale da posizione defilata, trovando l’attenta Virgili sulla linea a spazzare la sfera apparentemente fuori portata per Malaroda. Mister Zoni prova a crederci e, approfittando della duttilità delle proprie protagoniste, inserisce Gaia Maria Sovilla al posto di Carlotta Modolo per poter godere di eventuali rotazioni su tutto il fronte offensivo. Dopo un insidioso colpo di testa in torsione della top scorer giuliana Zanetti, su assist di Tic da sinistra, largo di un paio di metri alla destra di Bonassi, il coach rossoblù tenta anche la carta Deborah Zilli al posto dell’acciaccata Trevisiol. Il finale di contesa regala però solo un’infinita, ma poco produttiva, sequela di calci d’angolo che le Tose non riescono a trasformare in sale sulla coda dell’inappuntabile retroguardia guidata dalla grande ex Elena Virgili. Il recupero assume addirittura contorni tragicomici con gli infortuni in sequenza proprio delle neoentrate Zilli – costretta a sua volta a lasciare il campo a Dalila Canzi – Sovilla e Arianna Cartelli, queste ultime in grado in qualche modo di portare a termine l’incontro, sino al triplice fischio del signor Coradi di Brescia.

Il Permac chiude dunque, con la seconda sconfitta consecutiva e un settimo posto in classifica visto il sorpasso proprio da parte delle alabardate, il girone d’andata del Girone B di Serie C 2020-21. Il bilancio del primo tempo di questo film stagionale rimane comunque assolutamente positivo, ma per le Tose diventa necessario rialzare testa e prua sin da subito, per impattare in modo più proficuo sotto il profilo mentale i prossimi probanti impegni a stretto giro di posta. Domenica, ancora nel cuore della Città della Vittoria, arriverà infatti il Brixen terzo in classifica, vincitore dello scontro d’apertura in terra altoatesina a fine ottobre.
Come un nuovo campionato, come un nuovo inizio, ma ora con una nuova testa: Ich muss durch den Monsunhinter die Welt, ans Ende der Zeitbis kein Regen mehr fällt.

PERMAC VITTORIO VENETO – TRIESTINA 0-1 (51’ PAOLETTI)

PERMAC: Bonassi, Furlan, Martinis, Tomasi, Gava, Tommasella, Modolo (58’ Sovilla), Mella (79’ Cartelli), Bigaran, Mantoani, Trevisiol (70’ Zilli) (92’ Canzi). (A disp: Da Ronch, Da Ros, Fattorel, Gallina, Govetto). All: Zoni

TRIESTINA: Malaroda, Peressotti, Virgili, Alberti, Zanetti, Blarzino (84’ Tortolo), Tic, Gallo, Usenich (92’ Flaiban), Paoletti (64’ Del Stabile), Bortolin. (A disp: Ferfoglia, Zuliani, Miani, Nemaz, Sandrin, Lago). All: Melissano

Arbitro: Coradi di Brescia
AA1: Forzan di Castelfranco Veneto
AA2: Condrut di Castelfranco Veneto

Credit Photo: Permac Vittorio Veneto