C’è un tempo per scendere in campo e un altro per fermarsi ad osservare, perché il calcio non è solamente un pallone che rotola, ma pensiero, consapevolezza e attitudine. Lo stanno imparando sulla loro pelle, in un’esperienza che è qualcosa di più di un semplice raduno, le ragazze della selezione Calcio+15. Ieri, a Tirrenia, la giornata è iniziata senza scarpini ai piedi, ma con una lezione diversa, fatta di immagini, riflessioni e dettagli. In aula, con l’area psicologica, per prepararsi alla visione di un’amichevole tra Germania e Finlandia, categoria Under 17. Non una semplice partita, ma un esercizio di lettura del gioco, per cogliere comportamenti, atteggiamenti e schemi.
Poi, dopo pranzo, il confronto: un debriefing per mettere insieme i pezzi, per capire cosa si è visto e perché. Come ogni pomeriggio è arrivato il momento del campo: allenamento, lavoro e sudore. Infine, un altro momento di studio: la visione di Italia-Danimarca di Nations League, per continuare ad assorbire calcio, a decifrarlo e a farlo proprio, tifando le Azzurre. Ora, però, il tempo delle analisi è finito. Domani (ore 14:30), al Centro di Preparazione Olimpica di Tirrenia, si giocherà per davvero. Di fronte, l’Under 17 di San Marino. Un test match per capire se tutto quello che è stato visto, studiato, discusso, può tramutarsi in calcio giocato. Perché la teoria è importante, ma è in campo che il gioco prende forma.