Il Padova, grazie al successo ottenuto contro il Trento per 2-0, ha concluso al quinto posto Girone B di Serie C: in gol è andata Anna Donà, attaccante classe 2003 e in questa stagione ha segnato nove reti. La nostra Redazione ha raggiunto Anna coi nostri microfoni.

Anna che significato ha per te essere una calciatrice del Padova?
«Essere una calciatrice del Padova significa avere rispetto per la maglia che indosso, metterci testa e impegno».

Cosa ti ha portato a giocare in attacco?
«Quando giocavo a calcio alle medie, facevo sempre gol e il mio allora professore di ginnastica mi ha detto di provare a giocare da punta e alla fine ho scelto questo ruolo».

Il gol più bello che hai realizzato?
«Il gol più bello l’ho realizzato alla giornata contro il Vittorio Veneto, quando il pallone prima ha fatto traversa e poi è entrato in rete».

In che modo è iniziata la relazione con il calcio?
«La passione per il calcio me l’ha trasmessa mio papà che anche lui era un calciatore, e giocavo a pallone con lui».

A luglio 2020, dopo anni di giovanili, entri nella Prima Squadra del Padova: qual è stata la tua reazione?
«Sicuramente è stato bellissimo. Sono ancora piccola, ma arrivare in Prima Squadra non è da tutti, quindi mi ha fatto piacere di questa chiamata».

La tua squadra ha chiuso in questa stagione al quinto posto nel Girone B di Serie C: secondo te si poteva fare meglio?
«Tutto sommato è andata bene, potevamo vincere alcune gare e invece prendevamo sempre gol nei minuti finali. Poi a marzo abbiamo avuto alcune compagne positive al Covid e abbiamo dovuto dare la quarantena, perciò è stato difficile ripartire».

Il Padova ha chiuso alla grande battendo il Trento, e tu hai segnato il gol che ha deciso la sfida.
«Sapevamo che sarebbe stata una gara difficile, non a caso il Trento occupa il secondo posto. Venivamo da una sconfitta contro il Venezia, dunque noi abbiamo dato tutto, eravamo cariche e motivate, portandoci a casa una bella vittoria. Io ho segnato il secondo gol ed è stata una bella festa per tutti».

Delle nove reti che hai messo segno in questa stagione, qual è quella che ti ha lasciato più ricordi?
«Credo sia stato il gol che ho segnato domenica al Trento».

Quale squadra del Girone B di Serie C ti ha colpito in positivo? E in negativo?
«Mi hanno colpito il Cortefranca, il Trento, il Brixen e il Venezia, cioè le prime quattro. In negativo Isera e Le Torri».

Secondo te quali possono essere i prossimi passi che dovrà fare il calcio femminile italiano?
«I prossimi passi che dovrà fare il calcio femminile italiano sarà il passaggio al professionismo, che sarà realtà dal 2022, e la visibilità. Rispetto ai maschi siamo ancora sottovalutate».

Che persona sei fuori dal campo?
«Fuori dal campo sono una persona che fa gruppo e che scherza con gli altri. Ho la maturità ai primi di luglio al quarto e ultimo anno di estetista a Castelfranco Veneto».

Cosa c’è per il tuo prossimo futuro?
«Io quest’anno mi sono trovata bene a Padova, e quindi indosserò ancora questa maglia, e il mio obiettivo per la prossima stagione è quello di entrare in doppia cifra realizzativa».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Calcio Padova Femminile e Anna Donà per la disponibilità.

Photo Credit: Calcio Padova Femminile

Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.