Photo Credit: H&D Chievo Women

L’H&D Chievo Women ha dovuto lasciare, nella diciottesima giornata di Serie B, i tre punti al Napoli Femminile per 3-0. Le gialloblù di Giacomo Venturi, che sono attualmente al quinto posto con trentacinque punti, hanno voglia di rilanciarsi subito andando in casa del Tavagnacco, e in particolar modo spera di farne parte della partita contro le friulane anche Chiara Bianchi, centrocampista classe ’04 giunta al Chievo dal Como Women in prestito. La nostra Redazione ha raggiunto Chiara per risponderci ad alcune domande.

Chiara cosa vuol dire per te il calcio?
«Per me il calcio è sempre stato un punto sicuro in cui sentirmi bene, sapevo e so che non mi avrebbe mai abbandonato. Sia nei momenti difficili che in quelli felici tirare un calcio al pallone era come spegnere la spina per un attimo e pensare solo a giocare spensierata. Il calcio, allo stesso tempo, vuol dire determinazione, dedizione, divertimento, e tutte queste parole si racchiudono nella parola passione, che ti trascina in ciò che vuoi diventare ed essere sia dentro che fuori dal campo».

Come è entrato il pallone nella tua vita?
«Diciamo che fin da piccola, sia quando stavo in casa che quando ero in giro, avevo sempre il pallone tra i piedi, mi trovavo spesso con i miei compagni di scuola a giocare nel campetto; quindi, i miei genitori hanno preso l’iniziativa e mi hanno portato a iscrivermi nella società maschile del mio paese, la Faloppiese».

Ti va di raccontarci il tuo percorso calcistico fino a questo momento?
«Ho iniziato il mio percorso calcistico con i maschi nella Faloppiese a sei anni, società del mio paese, Faloppio, fino a che non ho più potuto giocare con loro per questione d’età. Quindi sono arrivata al Como 2000 all’età di dodici anni, società femminile in cui ho giocato le giovanili. Successivamente, ho iniziato le mie prime esperienze con le prime squadre all’età di sedici anni con la Riozzese Como, e l’anno dopo, disputando il campionato di Serie B, con il Como Women abbiamo conquistato la promozione in Serie A. Quest’anno ho iniziato il mio percorso con la prima squadra del Como Women disputando il campionato di Serie A fino a che, durante la finestra di trasferimenti di gennaio, ho deciso fare la restante parte dell’anno in prestito al Chievo Women».

Cosa ti ha portato quest’anno a vestire la maglia del Chievo?
«Durante la finestra di mercato di gennaio avevo in mente un possibile trasferimento in una società che disputava il campionato di Serie B, e quasi immediatamente mi è arrivato un’offerta dal Chievo, una società che sta facendo molto bene in questo campionato e ben posizionata nella classifica, che sa far male anche alle grandi, come lo dimostra il passaggio del turno in Coppa Italia, con carattere e grinta da vendere e questi particolari mi hanno fatto avvicinare alla società».

Anche se sei arrivata da poche settimane, parliamo del percorso che sta facendo il Chievo in questa Serie B, dove è quinto dopo diciotto giornate. In base a quello che hai visto in poco tempo, come giudichi il suo attuale piazzamento?
«Credo che il piazzamento del Chievo sia più che meritato, sta disputando un ottimo campionato con ottimi risultati e se la può giocare con tutte le squadre che va ad incontrare senza alcun problema. Credo che la squadra possa dare anche di più, e che la corsa alla promozione sia ancora aperta».

Parliamo della partita persa contro il Napoli Femminile. Secondo te, cosa è mancata alla squadra per provare ad ottenere contro le partenopee un risultato positivo?
«Nella partita contro il Napoli forse è mancata un po’ di tranquillità, non abbiamo giocato con la testa libera e avevamo troppi pensieri, che ci hanno fatto giocare un calcio che non ci appartiene con fretta e impulsività. Dall’altra parte il Napoli ha fatto una bellissima prestazione, e ha meritato il risultato».

Ora per il Chievo ha bisogno di rilanciarsi, e lo può fare cercando di battere in trasferta il Tavagnacco. Che insidie può nascondere, secondo te, questa partita?
«Contro il Tavagnacco sarà una sfida difficile, nessuna partita è scontata, noi come loro siamo alla ricerca di risultati e sono sicura che anche loro proveranno a potare a casa punti fondamentali. Il Tavagnacco è una squadra aggressiva che lotta dall’inizio alla fine; quindi, sarà importante rimanere concentrate durante tutta la partita, e giocare come sappiamo fare».

Che impressioni hai verso un campionato nuovo per te come la Serie B?
«Credo che quest’anno in particolar modo il campionato di Serie B sia complesso e difficile da giocare tutte le squadre sono a un buon livello e non ci sono mai partite scontate. Il girone di andata infatti si è chiuso con più squadre vicine alle prime posizioni, e tutte le società stanno investendo affinché questo campionato migliori anno dopo anno».

Affrontiamo per un attimo la stagione che sta affrontando la tua ex squadra, ovvero il Como Women. Pensi che le lariane, nella seconda fase della Serie A, possano centrare la salvezza?
«Il Como, dopo gli ultimi risultati negativi, deve riconquistare fiducia e sicurezza, e iniziare questo secondo periodo lottando dal primo minuto. Credo abbia tutti i mezzi per affrontare con serenità questa seconda fase di campionato e conquistare la salvezza».

Come stai vedendo il calcio femminile italiano in questo momento?
«Credo che il calcio femminile in Italia stia migliorando gradualmente, sicuramente siamo ancora indietro rispetto ai Paesi esteri ma, passo dopo passo, stiamo portando anche il calcio femminile italiano nelle grandi competizioni europee. È importantissimo anche il seguito di spettatori che sta aumentando sempre di più, a dimostrazione del fatto che questo movimento c’è, e sta crescendo facendo appassionare molte più persone».

Che obiettivi vorresti raggiungere quest’anno?
«Quest’anno, ora come ora, vorrei pormi come obbiettivo di lottare con il Chievo fino alla fine, e ottenere risultati giocando bene e migliorando. A livello personale, invece, vorrei migliorarmi sempre di più a livello caratteriale e tecnico, aumentando sempre di più il mio bagaglio personale da calciatrice».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia l’H&D Chievo Women e Chiara Bianchi per la disponibilità.

Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.