Qualche giorno fa ha lasciato il Dream Team, squadra che ha allenato per quasi dieci anni. Mister Elio Aielli, tecnico campano, ne ha vissute tante di emozioni sulla panchina del club e spera di viverne di nuove, dopo aver salutato la società. Queste emozioni le ha raccontate oggi, intervenendo in esclusiva ai microfoni di IlCalcioFemminile con un occhio al passato e uno al futuro, ma ben saldo sul presente.

L’INTERVISTA

Come è nato, ai tempi, il progetto ‘Dream Team’?
“Mi piace dire che non fui io a scegliere il Dream Team, ma, semplicemente, fu il Dream Team a scegliere me. L’idea è nata una decina di anni fa, quando con degli amici organizzavamo un campionato di calcetto femminile scolastico. Avevo appena smesso di giocare, avevo voglia di aiutare il calcio femminile trasmettendo la mia esperienza, quindi, con altri, decisi di fondare questo club: è un progetto che è nato con me. Allora abbiamo selezionato le migliori giovani del campionato e le abbiamo messe in squadra. Cosa mi ha convinto? La solarità di quelle ragazzine!”

Sull’esperienza al Dream Team…
“Abbiamo fatto nove stagioni. Il primo anno iniziammo a giocare dopo soli tre allenamenti, contro il Real Arienzo che stravinse il campionato. Dopo così poco tempo, ricordo che ci ritrovammo su un campo di fango; la voglia di giocare delle ragazze era talmente alta che, con l’altra società, abbiamo spalato via l’acqua dal campo e cercato di drenare. Perdemmo 10-0, ma fu una bella esperienza che ancora tengo con me. Da lì in poi abbiamo cominciato un ciclo in Serie C regionale, culminato nel 2014 con la vittoria del campionato e la promozione nella vecchia Serie B, dove abbiamo giocato per due anni. L’ultimo di questi è stato l’anno della fusione con il Napoli, ma poi ci siamo subito separati. Poi siamo ripartiti dalla C. Quest’anno, purtroppo, non abbiamo potuto finire. Le emozioni sono state tante; sottolineo con orgoglio che molte ragazze erano ancora quelle che avevamo selezionato al tempo. Porto con me ancora grande soddisfazione.”

Quali sono le motivazioni che ti hanno spinto a lasciare il Dream Team? Cosa hai provato nel momento del distacco?
“I cicli nel calcio finiscono. Io nella vita voglio fare l’allenatore ed allenare una squadra che è tua da un lato ti fa crescere e ti offre una visione d’insieme, ma dall’altro non ti fa convivere con determinate pressioni: questo mestiere implica alcune dinamiche che percepisci solamente quando sei in bilico. L’allenatore deve vivere con la pressione addosso, e in questa maniera non la avevo del tutto. In questi anni mi sono occupato di ogni cosa: campo, amministrazione, scouting e chi più ne ha più ne metta. Ora credo sia arrivato il momento di utilizzare il mio tempo sul campo ed in una realtà diversa, per riaccendere la fiamma che avevo un po’ perso.”

Che piani hai per il futuro?
“Ancora non te lo so dire, perché ancora non ho deciso nulla. Ho avuto qualche telefonata, ma è ancora tutto da scoprire. Aspetto senza fretta perché sceglierò con calma e valuterò tutti i pro ed i contro delle offerte. Non so se sarà nel maschile o nel femminile, voglio tenere aperte tutte le porte. Spero di essere preso in considerazione per un progetto serio e interessante. Il calcio femminile sta avendo un’evoluzione, ma sarebbe ancora prematuro per fare un grande salto. Quindi valuterò.”

Credit Photo: Facebook Elio Aielli