Elisa Dorigatti, classe 2002, giovane difensore dell’Under 19 del Trento Calcio Femminile ha parlato in esclusiva ai microfoni di Calcio Femminile Italiano. Determinazione, umiltà e senso del dovere sono le caratteristiche che escono fuori da questa intervista.

Com’è nata la tua passione per il calcio?

“Non ho ricordo di me piccola senza un pallone in mano, ogni volta che avevo un minuto libero giocavo a calcio che fosse al campetto, in casa o in giardino. È stata dura convincere i miei genitori a farmi iscrivere ad una squadra ma, dopo tanti tentativi, hanno ceduto.”

Quali sono gli obiettivi del Trento per questa stagione? Siete soddisfatte?

“Come dice sempre il mister, la categoria dell’Under 19 serve soprattutto ad ultimare e perfezionare le basi tecniche ed atletiche di ognuna di noi: ritengo quindi che l’obiettivo non sia tanto il primo posto quanto riuscire a raggiungere la nostra forma migliore. Sicuramente la vittoria non si disdegna, anzi! Vincere è sempre una soddisfazione personale e collettiva per l’intera squadra.”

Qual è stata la vittoria più bella di questo campionato fino a questo momento?

“Penso che la vittoria più bella sia stata quella contro il Portogruaro, battuto per 5-3. Come si intuisce dal risultato è stata una partita combattuta e ciò che preferisco di queste situazioni è il fatto che da 11 in campo, più quelle in panchina, si diventi una cosa sola. La tenacia e lo spirito di sacrificio sono solo alcuni fattori che fanno da protagonisti ed è proprio questo spirito di sacrificio che ricordo con particolare orgoglio.”

Hai un/a calciatore /calciatrice di riferimento?

“Non ho propriamente una figura di riferimento ma agli Europei ho apprezzato Spinazzola”

Il numero di maglia che hai ti è capitato casualmente oppure ci sei legata per un motivo particolare?

“Negli anni non ho avuto un numero costante di maglia semplicemente perché non ho ancora trovato quello che posso definire “mio”. Inizialmente portavo il 4, poi l’8 mentre quest’anno ho optato per il 18: il 4 perché è stato il mio primo numero in assoluto, l’8 perché lo portava mio papà mentre il 18 ha un altro significato ancora.”

Quali sono i tuoi hobby fuori dal rettangolo verde?

“Fuori dal campo da calcio sono prima di tutto una studentessa, sono al primo anno della facoltà di giurisprudenza di Trento. Studi a parte mi piace andare in montagna, guardare serie tv e film; nell’ultimo periodo sto prendendo lezioni di snowboard.”