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Terza sconfitta di ritorno per la Pro Sesto, impegnata recentemente nella ventitreesima disputa di un campionato sempre meno scontato: rimane, quindi, rammarico tra le ragazze della formazione lombarda per quella che è stata una frenata alla corsa verso la salvezza.
La trasferta attesa domenica dovrà essere un altro punto di partenza per quest’ultima, prossimamente coinvolta in una partita d’ampia portata ma non per questo da sottovalutare, visti gli incontri ancora mancanti. Internamente vi è la ricerca di un fondamentale referto positivo in grado di regalare qualche punto in più e, quindi, permettere l’ascesa in graduatoria.

È stata Federica Biffi, vice capitano della squadra, ad illustrarci la situazione biancoazzurra ed a soffermarsi sulle proprie mete individuali.

Speranza Agrate, Fiammamonza ed ora in maglia biancoazzurra, ancora sulla scia della serie C. Come sta procedendo il tuo percorso personale e di gruppo e come ne misuri il progresso?

A livello individuale, negli ultimi anni, ho mantenuto sempre la categoria. Arrivando alla Pro il mio percorso ha avuto modo di “alzare un po’ l’asticella” poiché le precedenti erano realtà a livello strutturale abbastanza inferiori rispetto a quest’ultima.
Inizialmente per me è stata una sfida: mi sono trovata a dovermi confrontare con modalità d’approccio differenti, anche in allenamento; da subito, però, mi sono trovata bene e sentita a casa.

L’anno scorso eravamo una squadra completamente nuova e le ragazze della Pro già formata erano poche (alcune, infatti, arrivavano dalla Juniores e non avevano mai avuto modo di giocare insieme). Il nostro è un gruppo tanto giovane: sicuramente rispetto alla scorsa stagione si è visto qualcosa in più, ma tenere una linea in questo periodo non è facilissimo.
Siamo partite bene, poi abbiamo avuto qualche intoppo in corsa: a crearlo un insieme di cose, tra cui l’inesperienza e la capacità costante di lavorare sempre allo stesso ritmo, senza avere cali di tensione.

Dove può arrivare, secondo te, questa Pro?

Dopo l’avvio dell’anno, pensavo potessimo arrivare tra le prime cinque in classifica, ma è un po’ tutto il resto che fa la differenza. Siamo consapevoli delle nostre qualità e potremmo stare benissimo in alto, ma non ci siamo perché, come detto prima, ci manca probabilmente tutta quella parte di esperienza: abituarsi ai ritmi ed alle modalità di gioco non è facile per chi inizia ad approcciarsi ora a questo tipo di campionato. Manca una rosa competitiva in tal senso.

Centrocampista di ruolo, nonché vicecapitano della squadra: un ruolo assai importante che talvolta richiede una maggiore responsabilità. In che modo dinamica e cultura dell’insieme contribuiscono al tuo “successo” in campo? E tu, invece, hai delle metodologie che puntano al successo del team?

Differenze d’età a parte, in campo siamo tutte sullo stesso livello di gioco e l’armonia tra di noi fa lavorare bene tutti. Abbiamo obiettivi comuni e, per quanto mi riguarda, ho sempre cercato di lavorare per favorirne l’avvenire, mettendomi a disposizione delle mie compagne. Grazie a loro io stessa riesco a raggiungere dei traguardi importanti, ma non ho obiettivi individuali: sono aperta al successo del gruppo.

La squadra è reduce da una sconfitta ad opera dello Spezia: nessuna conferma, quindi, guardando quanto fatto in occasione d’andata contro la stessa (ricordiamo infatti la vostra vittoria). Il tuo pensiero su tale prestazione? Cosa si poteva fare di più, secondo te, per evitare il risultato in difetto?

Ce la siamo giocata ad armi pari, ma indubbiamente abbiamo peccato di carattere e convinzione. Loro hanno avuto una bella occasione che hanno sfruttato e, dal mio punto di vista, a spuntarla alla fine sono state loro perché entrate in campo con quella voglia in più di portarsela a casa.
È stata una gara faticosa a livello fisico ed il caldo della giornata ha contribuito al tutto.
Mentre all’andata abbiamo tirato fuori più quel lato grintoso, in questa fase è mancato.

Comparando nuovamente la situazione d’andata con quella attuale, si è forse verificato qualche intoppo in più. L’ottava posizione statistica e qualche punto in più intascato, però, evidenziano una certa coesione tra reparti. Cosa può fare ancora questa Pro per rimarcare continuità?

Servirà la voglia di fare bene. Manca ancora un mese e ci vorrà sacrificio e dedizione nel portare avanti i nostri obiettivi.
Abbiamo qualche sicurezza in più rispetto all’anno scorso ma, visti i risultati, ancora nulla è deciso.

A proposito di salvezza e permanenza in categoria, cosa si dovrà attuare ora per il suo raggiungimento senza ulteriori patemi?

Siamo tutte molto vicine in classifica e perdere anche una sola partita porta alla discesa. Fanno molto gli scontri diretti e dobbiamo impegnarci soprattutto in questi. Non dobbiamo abbassare la guardia.

Presto volerete in casa Monterosso per la 24a di campionato: cosa ti aspetti da questa gara? Stessa formula d’andata o farete diversamente?

Abbiamo perso un po’ di cattiveria sotto porta; dovremo prendere più coscienza dei nostri mezzi, anche perché siamo qualitativamente inferiori a poche squadre.
Col Monterosso in occasione d’andata abbiamo creato tanto senza arrivare alla meta finale, stavolta possiamo e dobbiamo farcela!

Ci lasciamo con un messaggio in riferimento alle tue aspettative per il futuro individuale. In che modo vorresti vivere il prosieguo della competizione e quale è il tuo augurio rivolto a tutto il gruppo per la miglior fine del campionato?

L’augurio rivolto a me stessa coincide con quello per il gruppo: vincere più partite possibili, non lasciando la fiducia nelle nostre capacità. Se tutte ci divertiremo insieme e saremo serene le cose poi verranno da sé!

Si ringrazia Federica Biffi e la società tutta per la gentile concessione.