Lisa Alborghetti, centrocampista offensiva dell’Inter e della nazionale italiana, ha parlato in un’intervista ad Il Giorno:

“In questi giorni mi dedico alla cucina, faccio lavori domestici, pittura, falegnameria e se capita giardinaggio. E mi godo i miei cani Kona e Nala. I contatti col gruppo? Per fortuna c’è la tecnologia, le videochimate di gruppo sono irrinunciabili. Non solo tra di noi ma anche con lo staff e il mister. Facciamo training da casa ogni giorno, il preparatore ci manda una scheda con esercizi settimanali, ma trovarci in campo ci manca tantissimo”.

“Per quanto riguarda il mio club la gestione del team è omogenea e ineccepibile. L’Inter sta mettendo la nostra salute in primissimo piano e senza distinzioni tra calciatori e calciatrici. Più in generale inoltre le tutele nei nostri confronti sono aumentate e anche se si deve ancora compiere il passo decisivo verso il professionismo. Ma differenza rispetto a pochi anni fa è enorme”.

“Le squadre della A? Mi colpisce sia il gioco della Juve, che in poco tempo è diventata la squadra da battere, sia il livello sempre alto della Fiorentina, complice anche la sua tradizione ben radicata nella massima serie. Sono molto sorpresa dall’Empoli, che gioca con intensità e tenacia, i palloni bisogna strapparglieli con le unghie e con i denti. Il nostro invece è stato un percorso in crescendo. C’è servita qualche giornata di assestamento in fase di avvio ma col passare del tempo abbiamo trovato la nostra dimensione e siamo state all’altezza anche in qualche big match”.

“La prestazione migliore? Sembrerà starno, visto che si parla di una sconfitta, ma direi proprio il derby di ritorno col Milan. Siamo uscite arrabbiatissime dal campo per non aver saputo sfruttare e gestire il vantaggio, ma anche consapevoli di aver combattuto alla pari con una squadra molto più matura della nostra. Il passaggio all’Inter? Una scelta ponderata. Ci siamo sentiti, abbiamo trovato un’accordo e ho spostato il progetto. E lo rifarei altre mille volte”.

Credit Photo: Fabrizio Brioschi