Il Como Women si sta avvicinando, a piccoli passi, al ritorno alla Serie A con la sfida al Milan che chiuderà il girone d’andata della prima fase del massimo campionato. Le lariane hanno al loro interno una delle artefici della promozione dello scorso anno: stiamo parlando di Marta Vergani, difensore classe ’97, ex Real Meda, Inter e Ravenna, e da veste la divisa biancazzurra da tre anni. La nostra Redazione ha raggiunto Marta, che tra l’altro ha ottenuto con la Nazionale Under 17 un bronzo Europeo nel 2013 e un terzo posto al Mondiale nel 2014, per risponderci ad alcune domande.
Marta perché hai deciso di vestire, ancora una volta la maglia del Como?
«Dopo aver conquistato sul campo la promozione dell’anno scorso, ci tenevo a giocare in Serie A con questa squadra».
Torniamo a maggio di quest’anno, dove col Como hai avuto la possibilità di vincere la Serie B. Avresti mai immaginato di raggiungere questo risultato?
«Siamo partite consapevoli che l’obiettivo dichiarato era giocarsela fino alla fine, forti dell’idea di un percorso di crescita che nei piani della società prevedeva la promozione in due o tre anni. Partita dopo partita però, dopo ogni tre punti conquistati, abbiamo acquisito sempre più consapevolezza, realizzando che questo traguardo avremmo potuto raggiungerlo prima di quanto ci si aspettasse, anche quando sembrava che il Brescia stesse scappando via. Noi non abbiamo mollato, e alla fine ci siamo meritate il primo posto».
Siamo quasi alla fine del girone d’andata, e il Como è ottavo con cinque punti. L’andamento è in linea con le aspettative?
«L’obbiettivo è la salvezza. La prima cosa da fare quindi è allontanarsi dagli ultimi due posti. E anche se adesso non siamo in quelle posizioni, c’è forse un po’ il rammarico di aver lasciato per strada alcuni punti. Infatti, in certe partite, curando più i dettagli, potevamo sicuramente fare meglio».
Quanto è fondamentale, dal tuo punto di vista, la pausa delle Nazionali?
«La pausa delle nazionali ha come al solito i suoi pro e contro. Da un lato permette di recuperare un po’ di energie e riprendersi dai vari acciacchi, ma d’altra parte molte compagne in squadra sono nei loro rispettivi ritiri e questo impedisce di lavorare bene, con il gruppo al completo».
Tra sette giorni la Serie A riprenderà e si andrà in casa del Milan. Che incontro possiamo aspettarci secondo te?
«Sarà una gara difficile e impegnativa, perché il Milan è una buona squadra. Però questo campionato è molto equilibrato e imprevedibile, e noi faremo di tutto per cercare di fare risultato».
Che Serie A sta uscendo al primo giro di boa?
«Come ho detto prima, sembra che il campionato sia molto equilibrato, quasi imprevedibile; nessuna partita è scontata, infatti, per esempio il Milan ha perso contro il Pomigliano e la Juve per il primo anno non comanda la classifica».
Il format di quest’anno potrebbe rendere interessante il campionato?
«Secondo me è molto interessante; rende sicuramente più avvincenti la corsa scudetto e la lotta per non retrocedere».
Qualche turno fa hai incontrato l’Inter, che per una stagione è stata la tua ex squadra. Credi che le nerazzurre di Guarino possano dire la loro per la vittoria finale?
«L’Inter è una buona squadra che ha intrapreso un importante percorso di crescita chiaramente visibile quest’anno. Sono sicura che possano competere per il titolo fino all’ultime giornate».
In passato hai anche fatto parte del Ravenna e del Real Meda e sono, rispettivamente, in B e in C. Pensi che entrambe le formazioni possano fare una buona stagione quest’anno?
«Il Real Meda, nonostante una partenza sottotono, sono sicura che riuscirà a dire la sua, perché conosco molte ragazze e so quanto valgono. Mentre il Ravenna è una squadra giovane, ma con buone giocatrici; quindi, penso possano fare una buona stagione. Colgo l’occasione per fare un in bocca al lupo ad entrambe».
Tu hai anche avuto l’opportunità di far parte della Nazionale ottenendo, nel giro di un anno, un terzo posto europeo e mondiale con l’Under 17, e alcune di loro sono nel giro della maggiore…
«Si, indossare la maglia della nazionale è sempre un onore e sono ricordi che porterò sempre con me. Ovviamente sono felice per le mie ex compagnie e il loro percorso. D’altro canto, però, provo un po’ di rammarico per quello che è stato il mio. Gli infortuni e la sfortuna mi hanno un po’ frenata, ma sono motivata e determinata a rimettermi in fretta e riprendermi il posto, alzando sicuramente il livello delle mie prestazioni».
Il professionismo potrebbe aiutare a far crescere il calcio femminile italiano?
«Si certo, il professionismo è stato un passaggio fondamentale, facendo fare un gran passo in avanti a tutto il movimento calcistico femminile. Ed è importante adesso continuare in questa direzione, perché solo in questo modo noi donne potremo crescere professionalmente, avvicinandoci al livello di altri campionati europei sicuramente più preparati e all’avanguardia del nostro».
Che persona sei fuori dal campo?
«Sono una ragazza solare, vivace e determinata. Non amo la vita notturna, alla quale preferisco serate più tranquille in casa o in compagnia di amici. Studio architettura al Politecnico e presto conseguirò la laurea magistrale. Mi piace viaggiare e ho una passione per i film, soprattutto quelli di animazione».
Quali sono i tuoi obiettivi che vorresti ancora raggiungere in futuro?
«Crescere come calciatrice e togliermi altre soddisfazioni con la squadra. E perché no, magari anche con la nazionale».
La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Como Women e Marta Vergani per la disponibilità.