Photo Credit: FC Lumezzane Women

Il Lumezzane Women si prepara alla sfida conclusiva nel Girone B di Serie C, dove ospiterà la Sambenedettese nell’ultima giornata di campionato. La squadra è reduce dal 2-0 in casa del Villorba, e c’è una calciatrice che ha definito le sorti della partita, nonostante non sia andata a referto: stiamo parlando di Valentina Velati, attaccante classe ’92 ex Cortefranca che ha scelto di restare in questa stagione nella provincia di Brescia, indossando la divisa del club valgobbino. La nostra Redazione ha raggiunto Valentina, che ha messo a referto diciotto gol stagionali

Valentina cosa ti ha portato quest’anno a far parte del Lumezzane?
«Ho visto nel Lume una società organizzata e strutturata, poi sapevo che la coach sarebbe stata Nicoletta Mazza e che le compagne sarebbero state quelle presenti l’anno primo al Cortefranca, per cui andare lì sarebbe stata la scelta più ovvia».

La squadra di quest’anno è il “telaio” del Cortefranca dello scorso anno. Quanto è importante avere elementi che si conoscono da tempo?
«Sicuramente è importantissimo. La conoscenza con le altre calciatrici che si conoscono da più tempo è molto profonda, ma questo non vuol dire che è un limite, bensì un punto di forza».

Restando in tema Cortefranca, dispiaciuta che la storia sia finita ad agosto con la cessione del titolo sportivo al Genoa?
«Ero triste, perché lo scorso anno abbiamo fatto bene e pensavo di fare un altro anno al Cortefranca in Serie B, però noi giocatrici non potevamo farci nulla».

Ma parliamo del presente, dove il Lume si trova terzo nel Girone B di Serie C ad un turno dalla conclusione. Cosa pensi dell’attuale piazzamento che ha la squadra in questo momento?
«Rispetto agli obiettivi di inizio stagione non abbiamo raggiunto i risultati, ma sono comunque contenta del percorso fatto quest’anno».

Delle partite giocate in quest’annata col Lume c’è una che ti ha dato soddisfazioni? E un incontro che ti verrebbe voglia di rigiocare?
«L’andata con la Jesina, perché stavamo perdendo uno a zero nel primo tempo e, quando pensavamo di non farcela, l’abbiamo rimontata con lo sforzo di tutte. Vorrei rigiocare l’andata col Bologna, perché avevamo perso Roberta Picchi e stavamo vincendo uno a zero e poi l’abbiamo persa quattro a due».

Quanto vale il due a zero conquistato domenica in casa del Villorba?
«All’andata avevamo fatto zero a zero ed eravamo uscite molto deluse. Stavolta volevamo avere la rivincita, quindi sono contenta sia arrivato questo risultato».

Tu, anche non hai segnato contro il Villorba, sei stata decisiva: infatti, hai fornito l’assist ad Asperti per il vantaggio e ti sei procurata il rigore della vittoria.
«Non ho segnato, e per un’attaccante sarebbe bello segnare, stavolta sono arrivati procurandomi il rigore e un assist ad Asperti, e sono contenta che abbia segnato il gol».

Ma parlando in tema di gol realizzati, tu hai messo a referto ben diciotto reti in questo campionato. Ti soddisfa questo score?
«Sicuramente sì, anche se mi piacerebbe chiudere questa stagione a quota venti gol».

Tra pochi giorni il Lume terminerà la sua prima stagione in C ospitando la Sambenedettese e, una vittoria, potrebbe dire anche secondo posto finale.
«Il nostro obiettivo è quello di vincere e portarci a casa la partita. Vogliamo chiudere il campionato nel migliore dei modi, ce lo meritiamo».

Che voto dai al Girone B di Serie C di quest’anno?
«Sinceramente gli darei un bell’otto, nel senso che è stato un campionato abbastanza equilibrato e ben livellato, dove se fai un errore ne paghi le conseguenze, basta vedere noi che abbiamo perso la scia col Bologna e col Meran».

Qual è la squadra del torneo che ti ha colpito di più?
«Il Bologna ha dimostrato di essere stata continua nei risultati, non a caso ha vinto il campionato».

Pensi che il professionismo abbia contribuito alla crescita del calcio femminile italiano?
«Se parliamo di Serie A sì, dove sta arrivando anche la visibilità, ma c’è comunque da lavorare. Spero che quest’estate l’Italia possa fare bene al Mondiale e proseguire il percorso di crescita. Vedo che c’è ancora distanza tra le società dove si può fare calcio e altre no. Mi piacerebbe vedere la Serie B professionista».

Che sogni vorresti ancora realizzare in futuro?
«Dal punto di vista calcistico vorrei semplicemente divertirmi, ho trentun anni e ho dato tanto al calcio, e anche nel lavoro mi ha fatto crescere tanto. Il pallone lo terrò sempre come una passione».

Cosa vuoi dire alle tue compagne del Lume in vista dell’ultimo sforzo stagionale?
«Ringrazio tutte le mie compagne che mi hanno dato tanto in questa stagione e sono contenta di essere stata con loro».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia la FC Lumezzane Women e Valentina Velati per la disponibilità.

Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.