“Il calcio dilettantistico può divenire, proprio per la capillare e significativa presenza su tutto il territorio nazionale e per la dimensione di passione e comunità che riesce a generare coinvolgendo milioni di persone, motore della ripresa di tutte le attività, siano esse ludiche, culturali e sociali. Ci si deve rendere conto che il ritorno alla pratica sportiva può avere un effetto positivo inducendo le persone a riappropriarsi della propria vita e di tutte le attività a questa connesse”. E’ quanto si legge in una lettera firmata da Sandro Morgana (Vicepresidente LND e Delegato nazionale calcio femminile) e Santino Lo Presti (Presidente CR Sicilia LND), indirizzata al Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci e all’Assessore regionale allo Sport della Regione Siciliana Manlio Messina, sulla ripresa dell’attività sportiva.
“Sosteniamo quindi che il calcio e in particolare quello dilettantistico – prosegue la nota- non si può fermare e siamo convinti sia assolutamente esiziale profondere uno sforzo per andare alla ricerca delle ragioni a sostegno della presenza del pubblico negli impianti sportivi e calcistici siciliani. Presenza questa possibile nel rispetto delle prescrizioni protocollari (massimo di mille persone a seconda della capienza degli impianti, uso delle mascherine, distanziamento sociale, misurazione della temperatura….) e soprattutto della consapevolezza che tutti si debba acquisire maggiori responsabilita’ a tutela della nostra e altrui salute”.
“Siamo a sostenere convintamente tutto quanto rappresentato dalle nostre societa’ di calcio – prosegue la lettera – che rappresentano anche l’esigenza di parziale copertura delle spese programmate, oggi le uniche possibili e siamo a richiedere, cosi’ come avvenuto in altre giorni, tra le quali il Friuli Venezia Giulia, un momento di diversa sensibilita’ sportiva.
Adattare uno specifico proprio protocollo, nel rispetto e nella tutela della salute generale, puo’ garantire quella presenza di pubblico cosi’ importante anche dal punto di vista morale, perché uno stadio vuoto non e’ solo eco e malinconia cosi’ come uno sportivo senza incitamento, un atleta senza supporto, epigono di un’attivita’ che non si gioca solo sul campo, è uno sportivo senza finalità”.

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