La Capolista Roma supera al “Tre Fontane” il Milan, per 3 reti ad 1 in una gara che ha visto le ragazze di Alessandro Spugna conquistare di diritto la qualificazione alla prossima Women’s Champions League, per un match che grazie alla “Panini Digital” possiamo analizzare, con le pagelle delle giallorosse:

Camelia Ceasar 7 Gara sempre ad alto livello, nei 94’ minuti effettua 5 parate, di cui 4 su occasione delle avversarie, che portano la gara nella giusta direzione. Gioca 44 palloni, con 37 passaggi riusciti, nel flusso di gioco con Capitan Linari (12 servizi) e Wenninger (11) per le ripartenze giallo-rosse.

Lucia Di Guglielmo 6.5 Contrasta, recupera ed anticipa con costanza ed efficienza. Nei piedi del difensore classe 97 circolano 67 tocchi, 51 andati a buon fine, per un ruolo difficile ma giocato sempre ad alto livello tecnico.

Elisa Bartoli 7 Tanto lavoro, sopra tutto in fascia destra, porta su palla in costante ed effettua anche un tiro a rete. Molto efficiente nelle giocate con 3’ 35” di possesso palla che la portano ad essere la migliore nel recupero palle effettive (ben 8/19), buon gioco aereo: dove non ha rivali, si evidenzia per un gioco pulito e molto preciso.

Carina Wenninger 6.5 Ottimo “filling con Camelia”, dove è sempre attenta a giocare palla verso le compagne, intercetta 7 palloni in 94’ con tenacia e lancia lungo per le ripartenze sulle diagonali, buoni anche gli anticipi effettivi (5 sfere) che porta le sue compagne ad essere sempre con il possesso palla nella centrale di campo.

Elena Linari 7.5 Una delle migliori in campo, non tanto per aver trovato la rete dopo tempo, ma anche per i suoi assist: sempre precisi, per le 86 sfere calciate, di cui 62 andate a buon fine, senza risparmiare fiato e determinazione. Dopo la gara a Barcellona sembra aver proseguito con continuità e ritmo da capitano dando alle sue compagne il ritmo e la determinazione per conquistare, anticipatamente, l’accesso alla prossima competizione.

Andressa Alves 6 La centrocampista ha svolto bene il ruolo nei primi 46 minuti di gioco, dove si è prodigata nel recupero di palla e nel giro palla per le ripartenze. Subisce fallo e ne commette due di troppo, con nervosismo, ma riesce ad introdurre 10 palloni in zona d’area rosso nera, con un assist vincente. Nella ripresa il mister la porta in panchina dopo 26’ di gioco non continuativo.

Manuela Giuliano 6.5 Scattante, energica, gioca due tempi senza risparmio di fiato: portando 10 palloni in centro area, con anche per lei uno vincente, il possesso palla di 1’ 51” la valorizza poco per l’impegno e la costanza nella gestione della sfera. 47 palloni messi a tiro, di cui 33 riusciti, sono i numeri di Manuela che vuole cucire, al più presto sulla maglia, il tricolore.

Emilie Haavi 7 La sua rete chiude il match, un centro su soli due tiri a rete ma che portano tre punti fondamentali, per il proseguo di questo avvincente campionato con la nuova formula voluta della Figc. Buoni dribbling, 2/10 ed i contrasti con le avversarie nella mediana, subisce forse troppo nel primo tempo a causa di una stretta marcatura avversaria ma nella ripresa esprime tutto il suo carattere ed esperienza nella gestione della palla.

Benedetta Glionna 6.5 Centrocampista fondamentale nello schema di Spugna, esprime il suo gioco a destra nel primo tempo per poi cambiare fascia nei 26’ della ripresa, con 7 tiri in porta di cui 3 dentro lo specchio ed una rete che lancia le sue compagne sempre più alla vittoria finale. Intercetta 7 azioni che potevano sviluppare buon gioco per le avversarie dando prova, come sempre, di carattere.

Giada Greggi 6.5 La giovane e talentuosa centrocampista ha trovato il suo spazio di manovra in 64 palloni, di cui ben 45 andati a trovare la giusta finalizzazione verso le sue compagne, dribbla e tira a rete con disinvoltura per un ruolo che è sempre più a lei congeniale.

Valentina Giacinti 6 Si è vista poco, sopra tutto nelle finalizzazioni, forse non ha trovato le posizioni giuste oppure ha subito più di tutte lo stree del Camp nou: dove ha dato il massimo. Il mister avrebbe dovuto cambiarla anche prima del 41’ ma i suoi tocchi e le sue palle giocate in area avversaria sono sempre di pregevole di valore per il gruppo.

Norma Cinotti 6.5 In soli 22’ minuti trova il tempo per giocare 17 palloni, di cui 11 andati a buon fine, la classe 1996 ha le idee chiare in centro campo dove trova i giusti movimenti per coordinare il flusso di gioco.

Annamaria Serturini 6 Dopo il gol che passerà alla storia, nel campo Catalano, entra per soli 22’ minuti ma la sua classe e le sue giocate portano fiato e sicurezza a tutto il gruppo. Perde 4 sfere ma recupera e riesce anche a piazzare un tiro dentro, di più non poteva per un match controllato nei minuti finali.

Zara Kramzar SV Troppo pochi 7 minuti per giudicare l’attaccante classe 2006, ottimo dinamismo e individualità, sono questi momenti che portano una calciatrice a confrontarsi con il quadrante di gioco per poi giocarsi un tempo intero.

Paolo Comba
Paolo Comba, giornalista pubblicista iscritto all’Ordine dei Giornalisti di Torino, dopo il conseguimento del Tesserino ha collaborato per varie testate giornalistiche seguendo il Giro d’Italia (per cinque edizioni), i Campionati del Mondo di SKI a Cortina, gli ATP FINALS di Tennis a Torino, i Campionati Italiani di Nuoto ed ha intrapreso, con passione e professionalità, dal 2019 a Collaborare con Calcio Femminile Italiano. Grazie a questa Testata ho potuto credere ancora di più a questo Movimento, sia nelle gare di Serie A che in Nazionale maggiore, ed a partecipare di persona all’ Argarve Cup ed ai Campionati Europei in Inghilterra. Ad oggi ricoprendo una carica di molta responsabilità, svolgo con onore questa mia posizione, portando ancora di più la consapevolezza di poter dare molto per lo sviluppo e la vibilità del Calcio Femminile in Italia e all’estero poiché lo merita per la sua continua crescita.